(di Christine Beràrt) Vorrei attirare l'attenzione su un fatto grave che interessa i lavori per il depuratore. Da ieri ad oggi sono spariti le " foto-rendering " sopra i cartelloni che indicano i progetti depuratori. Io sto vicino a Santa Caterina e ieri c'erano, oggi niente piu.. Un grande buco al posto delle foto.... Chi sa perchè? Chi ha un'idea?
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giovedì 23 gennaio 2014
Provinciale Pianoconte-Quattropani. La SLED bituma ampia parte dell'arteria e la pone in sicurezza
Sulla strada provinciale che da Pianoconte conduce a Quattropani (l'arteria della quale avevamo pubblicato nei giorni scorsi foto ed articolo) si sta procedendo a ripristinare la piena agibilità e la sicurezza della carreggiata.
Quest'oggi la SLED (che ha effettuato i lavori per il posizionamento della condotta del dissalatore) ha proceduto a bitumare un ampio tratto dell'arteria. Lavoro che sarà completato a breve.
Sempre sulla stessa arteria si è proceduta a richiudere l'intero scavo e a porre in sicurezza la strada
Impugnativa. Di Mauro "Meno male che sono tecnici"
"Meno male che sono tecnici, altrimenti chissà cosa avremmo visto."
E' sarcastico il commento del capogruppo del Partito dei Siciliani MpA Roberto Di Mauro, che sottolinea come "nonostante i ripetuti avvisi di buona parte dell'opposizione sulla mancata copertura finanziaria di molte norme per circa 500 milioni, il Governo e la maggioranza, a volte con toni anche offensivi dell'Aula, hanno scelto di andare avanti, portandoci oggi ad una situazione di una gravità mai vissuta prima nella Regione Siciliana."
E' sarcastico il commento del capogruppo del Partito dei Siciliani MpA Roberto Di Mauro, che sottolinea come "nonostante i ripetuti avvisi di buona parte dell'opposizione sulla mancata copertura finanziaria di molte norme per circa 500 milioni, il Governo e la maggioranza, a volte con toni anche offensivi dell'Aula, hanno scelto di andare avanti, portandoci oggi ad una situazione di una gravità mai vissuta prima nella Regione Siciliana."
"La verità è che questa armata Brancaleone fatta da quattro amici di Crocetta che casualmente si ritrovano a fare gli Assessori ha mostrato di non avere né la stoffa dei tecnici né la stoffa della politica e oggi la Sicilia si trova come mai prossima al baratro. Basta pensare che certamente a fine mese saranno migliaia i lavoratori che non potranno prendere lo stipendio, per esempio all'ESA e all'EAS."
"Della finanziaria restano in piedi poche norme, comunque importanti come quella sui precari, ma il dato vero è che il Governo e la pseudo maggioranza escono con le ossa rotte.
E' necessario che l'ARS torni subito a riunirsi per affrontare questa situazione non solo per lo specifico delle norme della Finanziaria, ma anche e e soprattutto per affrontare il nodo politico sulla esistenza o meno di un Governo e di una maggioranza che possano portare avanti questa legislatura."
E' necessario che l'ARS torni subito a riunirsi per affrontare questa situazione non solo per lo specifico delle norme della Finanziaria, ma anche e e soprattutto per affrontare il nodo politico sulla esistenza o meno di un Governo e di una maggioranza che possano portare avanti questa legislatura."
Stromboli particolarmente "fumante"
A molti non sarà sfuggita stamani una intensa attività "fumogena" dello Stromboli. Attività ben visibile in particolare da Panarea e dalla frazione liparese di Canneto.
Ciò ha creato un certo interesse è perchè no anche una certa apprensione. In diversi ci hanno contattato per sapere se vi era in atto qualche evento particolare.
Abbiamo fatto i nostri riscontri sia in loco (tra gli abitanti di Stromboli e tra quelli di Ginostra) che presso l'INGV.
Tutti ci hanno rassicurato. La situazione è nella normalità e si tratta, semplicemente, di una attività che rientra in quelle che sono le "abitudini" dello Stromboli.
In particolare gli abitanti ci hanno evidenziato che l'intensificarsi dei "pennacchi di fumo" è legato a determinate condizioni meteo.
Ciò ha creato un certo interesse è perchè no anche una certa apprensione. In diversi ci hanno contattato per sapere se vi era in atto qualche evento particolare.
Abbiamo fatto i nostri riscontri sia in loco (tra gli abitanti di Stromboli e tra quelli di Ginostra) che presso l'INGV.
Tutti ci hanno rassicurato. La situazione è nella normalità e si tratta, semplicemente, di una attività che rientra in quelle che sono le "abitudini" dello Stromboli.
In particolare gli abitanti ci hanno evidenziato che l'intensificarsi dei "pennacchi di fumo" è legato a determinate condizioni meteo.
Commissario dello Stato impugna anche articolo relativi ai fondi per ex Pumex. Fermento a Lipari
Tutti gli articoli della legge di stabilità regionale 2014 che prevedevano spese (tra i quali anche quello che riguardava direttamente gli ex Pumex di Lipari) sono stati impugnati dal Commissario dello Stato presso la Regione siciliana, prefetto Carmelo Aronica.
Ce lo ha confermato l'on. Filippo Panarello che abbiamo contattato qualche minuto fa.
La notizia ha, ovviamente, creato fermento tra gli ex dipendenti della società pomicifera i quali temono che, dopo aver sacrificato il loro lavoro sull'altare del "Patrimonio dell'Umanità, possano ritrovarsi disoccupati e senza fonte di reddito per il sostentamento delle famiglie.
Vi gli articoli impugnati vi è anche l’articolo relativo ai benefici destinati alle “coppie di fatto” , quello che prevedeva la proroga degli ex lavoratori Pip.
La conferenza dei capigruppo aveva già fissato per domattina, alle 11, una apposita seduta parlamentare, con all'ordine del giorno ''comunicazioni in ordine all'eventuale impugnativa del commissario dello Stato sui disegni di legge di bilancio e di stabilità della Regione''.
Ce lo ha confermato l'on. Filippo Panarello che abbiamo contattato qualche minuto fa.
La notizia ha, ovviamente, creato fermento tra gli ex dipendenti della società pomicifera i quali temono che, dopo aver sacrificato il loro lavoro sull'altare del "Patrimonio dell'Umanità, possano ritrovarsi disoccupati e senza fonte di reddito per il sostentamento delle famiglie.
Vi gli articoli impugnati vi è anche l’articolo relativo ai benefici destinati alle “coppie di fatto” , quello che prevedeva la proroga degli ex lavoratori Pip.
Ecco tutti gli articoli della Legge di stabilità per il 2014 impugnati dal prefetto Aronica dinanzi alla Corte Costituzionale: 3, commi 3, 8 e 9; 5 commi 2, 3, 5, e 6; 6, commi 8 e 9; 8, comma 2; 9, comma 3; 10; 11, comma 8; 12 commi 5 e 6; 13, commi 5, 6, 7 e 8; 14; 17; 19; 22, commi 2 e 4; 23, comma 2; 24; 25; 26; 27; 28; 29; 30, comma 13; 32, commi 1, 2, 3, 6 e 7; 33; 34, commi 2 e 6; 36; 37; 38; 39; 40; 41; 42; 43; 47, commi 5, 6, 7, 8, 9, 10, 13, 14, 15, 16 e 19.
Non hanno costituito oggetto di impugnativa le disposizioni relative alla proroga per i lavoratori precari e i trasferimenti a Comuni e Province e per il settore del trasporto pubblico.
Che succede adesso - A questo punto il governo si trova di fronte a due soluzioni, promulgazione della finanziaria senza le parti impugnate con un ordine del giorno da votare in aula o andare allo scontro di fronte alla Corte costituzionale, pubblicando la legge in Gazzetta con le parti cassate dall'ufficio del commissario dello Stato. La conferenza dei capigruppo aveva già fissato per domattina, alle 11, una apposita seduta parlamentare, con all'ordine del giorno ''comunicazioni in ordine all'eventuale impugnativa del commissario dello Stato sui disegni di legge di bilancio e di stabilità della Regione''.
Verso il 31 gennaio - Festa dei giovani. 2° puntata: Riflettiamo insieme su questa realtà: SOGNI DI GLORIA?!
A
proposito del "MONDO FINTO” che ci circonda, non pensate che
Lipari si è trasformata nel set vivente del “Grande Fratello”?
Una
volta si diceva che “i panni sporchi si lavano a casa” adesso
invece ogni cosa viene pubblicata su facebook.
Certo,
da una parte questo manifesta il grande bisogno di comunicare ma
dall’altro vuol dire che c’è una grande solitudine oltre che
l’incapacità di rapportarsi agli altri se non attraverso un
monitor.
I
nostri giovani usano molto questo mezzo e vivono nel culto
dell’immagine personale e di gruppo. Per l’immagine siamo
disposti a dimagrire ma per l’immagine siamo anche pronti ad
emarginare dal gruppo chi è uno sfigato, chi in qualche modo può
danneggiare l’immagine collettiva. Mettiamo in vetrina la foto
della bella ragazza che ci aiuta a vendere ed anche la foto del bel
ragazzo che attira le fanciulle.
Adesso
in ogni discoteca c’è un fotografo e un grafico per i manifesti.
Siamo diventati promotori di noi stessi, della nostra immagine,
divulgatori del privato… ti senti “figo” se hai la bella foto
su facebook ma ti senti un cesso se nessuno ti clicca “mi piace”
o quando nessuno chatta con te. Quanto dell’autostima di un
adolescente può dipendere da questo uso dello strumento informatico?
Forse
sarebbe meglio ricordarci che come scrisse Khalil Gibran "se
vedi ciò che la luce rivela e odi solo ciò che il suono annuncia,
allora in realtà non vedi e non senti".
Alla
prossima puntata che avrà per titolo: IL SORRISO DI UN RAGAZZO
Gli
animatori del Centro Giovanile di Lipari
LUPO: “VE LO RIPETO, IL PD NON È PIÙ IN MAGGIORANZA”
“Noi abbiamo già detto, nei mesi scorsi, che il Pd non è più in maggioranza”. A ribadirlo è il segretario del Pd Sicilia, Giuseppe Lupo, a margine della direzione regionale del Pd, in corso presso il centro giovanile Don Orione di Palermo, a proposito della situazione politica all’Assemblea Regionale Siciliana. “E’ un concetto – ha aggiunto Lupo – che ho già ribadito dopo la finanziaria e che non vuole essere una provocazione, mi dispiace che venga inteso così. Ciò non esclude, ripeto, che su singoli provvedimenti utili per la Sicilia, che proporremo noi o che proporrà il Governo, potrà esserci un punto di incontro per portarli avanti, così com’è stato per la finanziaria. Senza l’apporto e l’impegno concreto del Pd – ha concluso il segretario – la finanziaria regionale non avrebbe visto la luce”.
Ancora Lupo a proposito di una sua nuova candidatura alla segreteria regionale del partito. ”Sto riflettendo se ricandidarmi o meno alla segretaria regionale – ha detto -. Oggi approviamo in direzione il regolamento per il congresso regionale. Andiamo per gradi, prima approviamo il regolamento e poi scioglierò la riserva”. “Non so da chi sia composta la rosa dei candidati – ha aggiunto -. Dovete chiederlo ai diretti interessati. Io stesso sto ancora riflettendo se farlo o meno”.
In merito alla possibilità che il suo partito presenti una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Crocetta, Lupo è stato chiaro: ”Non presenteremo una mozione di sfiducia, il nostro desiderio è quello di aiutare Rosario Crocetta a governare meglio e a rispondere ai problemi della Sicilia. Abbiamo vinto le elezioni con lui e abbiamo il dovere di governare bene con lui. Certamente se dovessero saltare le riforme sulle Province e sull’acqua pubblica – ha aggiunto il segretario – la gente si comincerebbe a chiedere che cosa stiamo facendo di concreto per loro. Sarebbe questo il dato più triste. Dobbiamo invece portare avanti delle buone riforme. Sicuramente, quella sull’acqua pubblica serve per abbassare le bollette che sono troppo care e la gente non riesce a pagarle. E dobbiamo rilanciare i provvedimenti per la crescita economica, per le imprese e per il lavoro”.
Il segretario insiste: “Il governo nazionale qualche giorno fa ha finanziato le zone franche urbane di altre regioni del Mezzogiorno, tranne che la Sicilia. Questo non va bene e mi sarei aspettato una presa di posizione più forte da parte del presidente della Regione nei confronti del Governo nazionale, cosa che noi sicuramente faremo come partito. Chiedo al Governo della Regione di condividere con i partiti dell’Assemblea Regionale Siciliana e alle commissioni competenti i provvedimenti che in queste ore pare siano stati annunciati o adottati. Mi riferisco alla riduzione delle ore dei lavoratori del pronto soccorso sanitario 118 Seus senza che la commissione sanitaria ne sia stata informata. Mi sembra il modo peggiore di portare avanti provvedimenti di questo tipo. Noi crediamo che stiano svolgendo un servizio davvero utile e vanno ascoltate le organizzazioni sindacali
Ancora Lupo a proposito di una sua nuova candidatura alla segreteria regionale del partito. ”Sto riflettendo se ricandidarmi o meno alla segretaria regionale – ha detto -. Oggi approviamo in direzione il regolamento per il congresso regionale. Andiamo per gradi, prima approviamo il regolamento e poi scioglierò la riserva”. “Non so da chi sia composta la rosa dei candidati – ha aggiunto -. Dovete chiederlo ai diretti interessati. Io stesso sto ancora riflettendo se farlo o meno”.
In merito alla possibilità che il suo partito presenti una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Crocetta, Lupo è stato chiaro: ”Non presenteremo una mozione di sfiducia, il nostro desiderio è quello di aiutare Rosario Crocetta a governare meglio e a rispondere ai problemi della Sicilia. Abbiamo vinto le elezioni con lui e abbiamo il dovere di governare bene con lui. Certamente se dovessero saltare le riforme sulle Province e sull’acqua pubblica – ha aggiunto il segretario – la gente si comincerebbe a chiedere che cosa stiamo facendo di concreto per loro. Sarebbe questo il dato più triste. Dobbiamo invece portare avanti delle buone riforme. Sicuramente, quella sull’acqua pubblica serve per abbassare le bollette che sono troppo care e la gente non riesce a pagarle. E dobbiamo rilanciare i provvedimenti per la crescita economica, per le imprese e per il lavoro”.
Il segretario insiste: “Il governo nazionale qualche giorno fa ha finanziato le zone franche urbane di altre regioni del Mezzogiorno, tranne che la Sicilia. Questo non va bene e mi sarei aspettato una presa di posizione più forte da parte del presidente della Regione nei confronti del Governo nazionale, cosa che noi sicuramente faremo come partito. Chiedo al Governo della Regione di condividere con i partiti dell’Assemblea Regionale Siciliana e alle commissioni competenti i provvedimenti che in queste ore pare siano stati annunciati o adottati. Mi riferisco alla riduzione delle ore dei lavoratori del pronto soccorso sanitario 118 Seus senza che la commissione sanitaria ne sia stata informata. Mi sembra il modo peggiore di portare avanti provvedimenti di questo tipo. Noi crediamo che stiano svolgendo un servizio davvero utile e vanno ascoltate le organizzazioni sindacali
Le opere grafiche di Davide Cortese in mostra a Roma
Le opere grafice dell’eoliano Davide Cortese parteciperanno alla mostra collettiva “ DIRE…VEDERE…ESSERE… ” ideata e curata dal Movimento d’Arte Fantasista, che si terrà dal 28 gennaio all’11 febbraio 2014 presso il Caffè Letterario Mangiaparole, sito in via Manlio Capitolino 10, a Roma. Il vernissage si terrà il 2 febbraio alle ore 20.45 alla presenza di tutti gli artisti.
MESSINA: Corsi d'oro, in sette tornano in libertà
Sono rimasti rinchiusi agli arresti domiciliari per sei mesi. Ora tornano in libertà dopo la decisione della seconda sezione penale del Tribunale che ha accolto le istanze dei loro difensori. Sono cessate le esigenze di custodia cautelare per Daniela D’urso, moglie dell’on Giuseppe Buzzanca, Chiara Schirò, moglie dell’on Francantonio Genovese, per Elio Sauta, per la moglie Graziella Feliciotto, per Natale Lo Presti, per Nicola Bartolone e per l’ex assessore Melino Capone.
Erano stati arrestati il 17 luglio scorso nell’inchiesta “Corsi d’oro”, la clamorosa indagine della Procura sulla gestione di alcuni enti di formazione professionale in Sicilia e a Messina.
Gli indagati avevano già fatto ricorso al gip ed al Tribunale della Libertà che però fino all’ottobre scorso avevano sempre confermato l’esigenza che gli indagati restassero ai domiciliari.
C’è poi da sottolineare che per Elio Sauta e Melino Capone la Procura ha presentato appello contro il mancato arresto in carcere ed il Riesame ha accolto la richiesta ma ora si attende il responso della Corte di Cassazione alla quale i due indagati si sono appellati. Il mese scorso inoltre il Riesame ha restituito i beni sequestrati a Natale Capone e Giuseppe Caliri.
Come eravamo: "4 amici al Bar" e "Matrimonio Basile-Biviano"
Prima foto- Da sx a dx: Peppuccio Monteleone, Leonardo Merlino, Livio D'Ambra e Fabrizio Monteleone
Seconda foto - Da sx a dx - Alfonsino Aiello, Katia Aiello, Angela Biviano / In piedi: Ermelinda Biviano e Bartolo Basile
Seconda foto - Da sx a dx - Alfonsino Aiello, Katia Aiello, Angela Biviano / In piedi: Ermelinda Biviano e Bartolo Basile
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi
Lo staff di Eolienews augura Buon Compleanno a Carmen Giunta, Elvi Raffa, Drissa Aymen e a Monika Hanimann Iacono
Stato di pericolo della provinciale Acquacalda-Quattropani. Gennarino Saltalamacchia scrive alla Provincia, al sindaco di Lipari e al Dipartimento di Protezione civile
Alla Provincia Regionale di Messina
Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
Dipartimento della Protezione Civile
OGGETTO:
Stato di Pericolo Strada Provinciale Acquacalda-Quattropani
Considerato che nel mese di ottobre 2013 lungo la strada
provinciale Acquacalda-Quattropani si è verificata una
piccola frana. A ciò ha avuto seguito, la chiusura della predetta
strada, causando non pochi disagi agli abitanti di Lipari, in modo specifico alle
frazioni di Acquacalda e Quattropani.
Visto
che in seguito ai sopralluoghi dei tecnici della
provincia, dei Vigili del fuoco di Lipari e della squadra comunale di
Protezione civile, si è provveduto a posizionare massi e sabbia chiudendo al
traffico la strada anzidetta, ed altresì
secondo dai calcoli effettuati, si è stimato che ai fini della sistemazione
dell’arteria stradale occorrono all’incirca trentamila euro.
Ritenuto
che ad oggi, a distanza di ben 3 mesi dall’accaduto nessuna opera di messa in
sicurezza è stata posta in essere continuando a tenere la strada chiusa al
traffico, non avendo altresì alcuna alternativa.
Considerata
la presenza nel territorio eoliano dei Funzionari provinciali, Corpo dei Vigili
del Fuoco, Squadra di Protezione Civile, Tutela Ambiente Comune di Lipari e
Corpo Forestali dello Stato
Si
chiede
- di conoscere la somma stanziata ai fini della messa in sicurezza
della strada provinciale Acquacalda-Quattropani, quando avranno inizio i lavori
di sistemazione;
- di conoscere la funzione e ruolo degli organi
succitati.
Saltalamacchia
Gennarino (Resp. “Vento Eoliano” Fraz. Acquacalda)
mercoledì 22 gennaio 2014
"I dati alla base della costruzione del depuratore di Vulcano sono inesatti". Lo evidenzia in una lettera aperta la signora Bérart
Rceviamo da Christine Bérart e pubblichiamo:
Lettera aperta al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Signore Orlando, al Segretario di Gabinetto e tutti i responsabile del Ministero dell'AMBIENTE e DELLA TUTELA del TERRITORIO, all' Avv. Luigi Pelaggi resp. emergenza idrica Lipari-Vulcano, ai responsabili SOGESID , ai progettististi Studio Altieri spa, Omniservice Engineering srl, RGM srl, alla SIBA spa, IMPRECOGE srl, FAGO srl, all'ing. CIRAFISI Provv. grandi opere, Mini. Infrastrutture Palermo e per conoscenza al Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, All'Assessore con specifica delega Gaetano Orto , ai tecnici del Comune di LIpari in carico del progetto depuratore Vulcano, alla stazione dei carabinieri di Lipari e Vulcano, alla Guardia di Finanza di Lipari .
Lettera aperta al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Signore Orlando, al Segretario di Gabinetto e tutti i responsabile del Ministero dell'AMBIENTE e DELLA TUTELA del TERRITORIO, all' Avv. Luigi Pelaggi resp. emergenza idrica Lipari-Vulcano, ai responsabili SOGESID , ai progettististi Studio Altieri spa, Omniservice Engineering srl, RGM srl, alla SIBA spa, IMPRECOGE srl, FAGO srl, all'ing. CIRAFISI Provv. grandi opere, Mini. Infrastrutture Palermo e per conoscenza al Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, All'Assessore con specifica delega Gaetano Orto , ai tecnici del Comune di LIpari in carico del progetto depuratore Vulcano, alla stazione dei carabinieri di Lipari e Vulcano, alla Guardia di Finanza di Lipari .
Nella relazione descrittiva generale relativa al depuratore di Vulcano
1) i quantitativi pro capite di acqua presi in conto sono di 290 litri/giorno per i residenti, 250 litri/gg per gli abitanti in seconda casa e turisti in strutture alberghiere e 190 litri/giorno per i turisti giornalieri.
Bene l'Istat ha pubblicato uno studio in cui si legge che il consumo medio pro capite in Italia per il 2013 è di 172 litri al giorno.
Tengo a sottolineare come il consumo pro capite "preso in considerazione" per il progetto di Vulcano sia stato sopravalutato di quasi 60% , ridicolo prevedere 190 litri/giorno per i turisti giornalieri che rimangono nell'isola tre o quattro ore massimo.
Vi ricordo che sull'isola di Vulcano non esiste un bagno pubblico e che generalmente le guide che accompagnano i visitatori consigliano a questi di "fare pipi " nelle barche che li portano sull'isola. Posso mandarVi le testimonianze se ne avete bisogno.
I dati pro capite sono dunque sopravalutate in paragone con i standard europei.
2) Le valutazioni di popolazione presente sull'isola sono FORTEMENTE sopravalutate . Per esempio a Vulcano Piano, sarebbero presenti 463 persone in strutture alberghiere ( strutture alberghiere inesistenti a Vulcano Piano), e ben 1154 turisti giornalieri. Questo è francamente ridicolo perchè chi conosce bene l'isola di Vulcano sa che in estate a Vulcano Piano ci sono i normali residenti e qualche abitante in seconda casa e che l'unica popolazione presente con numeri decisamente importanti è quella delle zanzare e delle zecche.
Il depuratore sarebbe dunque costruito per trattare AL GIORNO la fogna di ben 2924 persone presenti a Vulcano Piano. Un dato facilmente contestabile.
Per i turisti giornalieri, in strutture alberghiere e in seconda casa vi ricordo che è impossibile partire del presupposto che tutti siano presenti nello stesso momento, perchè c'è chi viene a luglio, chi viene ad agosto e che queste persone sono presenti sull'isola solo qualche settimana all' anno. Nei documenti della Regione Sicilia il dato relativo alle seconde case è di 1500 case che moltiplicato per 4 persone (la famiglia media italiana ) da un totale di 6000 persone e non come scritto di 8000, e comunque non tutte presenti contemporaneamente.
Il depuratore è progettato per più di 13000 persone quando l'isola ne conta la più grande parte dell'anno solo 900.
3) Un depuratore non si costruisce, come nel caso di quello di Vulcano sulla base del consumo del mese di massima punta (non esiste in nessun posto al mondo un depuratore progettato cosi ) ma bensì sul consumo mensile di tutto l'anno (tengo a vostra disposizione documenti relativi ai depuratori nelle isole francese della Bretania).
Posso contestare tutti numeri presentati nella vostra tabella con documenti amministrativi e provare che questo progetto è stato sovradimensionato sia perchè il numero di persone prese in considerazione è sopravalutato, sia perchè il consumo di acqua pro capite è stato anch'esso enormemente sopravalutato, sia perchè si è basato soltanto sul dato del mese di massima punta.
Per cui tre GRAVI ERRORI: consumo pro capite sopravalutato, popolazione sopravalutata e dimensionamento solo in base al mese di massima punta .
Chi ne pagherà le conseguenze sarà il nostro vulcano Patrimonio Mondiale Unesco per una localizzazione scelta senza tenere conto delle zone protette sia dall'Unesco che da Natura 2000.
Chi ne pagherà le conseguenze saranno le Isole Eolie che sono a rischio "uscita della lista del Patrimonio Mondiale Unesco".
Chi ne pagherà le conseguenze sarà la popolazione dell'isola di Vulcano che si troverà a dovere affrontare una spesa annua di circa 300 000 euro per il mantenimento dell'impianto, compreso il ritrattamento dei fanghi.
Vi chiedo di verificare con precisione i dati su quali è stato basato il progetto e anche da dove provengono questi dati. Se saranno accertati da voi che questi dati sono stati manipolati di prendere provvedimenti (io non sono ancora riuscita a capire chi ha fornito la tabella con relativa popolazione perchè tutti i responsabili si rimbalzano la responsabilità.
Vi chiedo da subito di FERMARE i lavori in corso sulle falde del cratere di Vulcano onde evitare problemi giuridici relativi all'impianto e alla sua localizzazione sul cratere Patrimonio Mondiale Unesco, a rielaborare un impianto corrispondente alle VERE NECESSITA' della popolazione e ai veri consumi di acqua pro capite e alle relative variazioni nel corso
dell'anno, anche perchè il vostro progetto NON DEVE sorgere sulle falde di un Vulcano Patrimonio Mondiale Unesco.
Io Vi chiedo con CORAGGIO di rivedere, ristudiare e correggere IMMEDIATAMENTE I PARAMETRI DI LOCALIZZAZIONE, DIMENSIONI e CONSUMI PRO CAPITE.
Evitiamo un'opera sovradimensionata, non adatta alle vere necessità dell'isola, uno spreco di denaro enorme in un momento di crisi economica e, se questo verrà accertato un giorno, che la Corte dei Conti recuperi lo spreco chiedendoli a tutti quelli che dovevano intervenire e non hanno fatto nulla, cioè Voi tutti e in particolare modo i progettisti.
Vi invito a tutelare un territorio meraviglioso e unico al mondo.
Infine Vi ricordo che esiste una direttiva europea 91/271/CEE del 21/05/1991 che permette, se i costi sono troppo importanti, nelle piccole comunità come quella di Vulcano di ottenere una deroga all'obbligo di depurazione delle acque.
Confidando nel Vostro impegno, Vi porgo i miei più distinti saluti.
Christine Bérart (residente a Lipari)
3) Un depuratore non si costruisce, come nel caso di quello di Vulcano sulla base del consumo del mese di massima punta (non esiste in nessun posto al mondo un depuratore progettato cosi ) ma bensì sul consumo mensile di tutto l'anno (tengo a vostra disposizione documenti relativi ai depuratori nelle isole francese della Bretania).
Posso contestare tutti numeri presentati nella vostra tabella con documenti amministrativi e provare che questo progetto è stato sovradimensionato sia perchè il numero di persone prese in considerazione è sopravalutato, sia perchè il consumo di acqua pro capite è stato anch'esso enormemente sopravalutato, sia perchè si è basato soltanto sul dato del mese di massima punta.
Per cui tre GRAVI ERRORI: consumo pro capite sopravalutato, popolazione sopravalutata e dimensionamento solo in base al mese di massima punta .
Chi ne pagherà le conseguenze sarà il nostro vulcano Patrimonio Mondiale Unesco per una localizzazione scelta senza tenere conto delle zone protette sia dall'Unesco che da Natura 2000.
Chi ne pagherà le conseguenze saranno le Isole Eolie che sono a rischio "uscita della lista del Patrimonio Mondiale Unesco".
Chi ne pagherà le conseguenze sarà la popolazione dell'isola di Vulcano che si troverà a dovere affrontare una spesa annua di circa 300 000 euro per il mantenimento dell'impianto, compreso il ritrattamento dei fanghi.
Vi chiedo di verificare con precisione i dati su quali è stato basato il progetto e anche da dove provengono questi dati. Se saranno accertati da voi che questi dati sono stati manipolati di prendere provvedimenti (io non sono ancora riuscita a capire chi ha fornito la tabella con relativa popolazione perchè tutti i responsabili si rimbalzano la responsabilità.
Vi chiedo da subito di FERMARE i lavori in corso sulle falde del cratere di Vulcano onde evitare problemi giuridici relativi all'impianto e alla sua localizzazione sul cratere Patrimonio Mondiale Unesco, a rielaborare un impianto corrispondente alle VERE NECESSITA' della popolazione e ai veri consumi di acqua pro capite e alle relative variazioni nel corso
dell'anno, anche perchè il vostro progetto NON DEVE sorgere sulle falde di un Vulcano Patrimonio Mondiale Unesco.
Io Vi chiedo con CORAGGIO di rivedere, ristudiare e correggere IMMEDIATAMENTE I PARAMETRI DI LOCALIZZAZIONE, DIMENSIONI e CONSUMI PRO CAPITE.
Evitiamo un'opera sovradimensionata, non adatta alle vere necessità dell'isola, uno spreco di denaro enorme in un momento di crisi economica e, se questo verrà accertato un giorno, che la Corte dei Conti recuperi lo spreco chiedendoli a tutti quelli che dovevano intervenire e non hanno fatto nulla, cioè Voi tutti e in particolare modo i progettisti.
Vi invito a tutelare un territorio meraviglioso e unico al mondo.
Infine Vi ricordo che esiste una direttiva europea 91/271/CEE del 21/05/1991 che permette, se i costi sono troppo importanti, nelle piccole comunità come quella di Vulcano di ottenere una deroga all'obbligo di depurazione delle acque.
Confidando nel Vostro impegno, Vi porgo i miei più distinti saluti.
Christine Bérart (residente a Lipari)
Associazione Paideia di Lipari sposa la campagna per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza .
L'Associazione Paideia di Lipari sposa la campagna promossa dell'Autorità Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in tutela dei Diritti della fascia piú debole.
I nostri giovani oggi non sono veramente ascoltati dal mondo degli adulti. I loro bisogni sociali ed educativi sono puntualmente disattesi. L'As. Paideia di Lipari da diversi anni ha attivato lo Sportello Ascolto Adolescenti per dare una risposta concreta in termini di attenzione ed ascolto dei bisogni. Molto ancora c'é da fare... Segue Spot. http://youtu.be/lY_MtkoeaSI
I nostri giovani oggi non sono veramente ascoltati dal mondo degli adulti. I loro bisogni sociali ed educativi sono puntualmente disattesi. L'As. Paideia di Lipari da diversi anni ha attivato lo Sportello Ascolto Adolescenti per dare una risposta concreta in termini di attenzione ed ascolto dei bisogni. Molto ancora c'é da fare... Segue Spot. http://youtu.be/lY_MtkoeaSI
La notte del sorriso. Video con Luotto e alcuni eoliani (alcuni non ci sono più) e panorami da favola. Viaggio nel passato con.. Come eravamo
Questo video venne girato a Lipari e doveva essere una sigla di una trasmissione televisiva che poi non venne realizzata. Oltre ad Andy Luotto (che insieme a tutti coloro che progettarono e realizzarono questo video ne detengono i diritti) ci sono diversi personaggi eoliani, alcuni amici che hanno lavorato con me a Teleisole. Qualcuno dei personaggi ci ha anche lasciati per sempre. E questo video, recuperato quasi "miracolosamente", vuole essere un omaggio a loro.
Tra i personaggi: Vartuluzzu Ruggiero, Nino Sulfaro, Turi Alivu, Gianni Saccà (Sciupafemmine), Cappadona ( U' Pitracchiu), Rita Mandarano, Maria Mondello, Rosanna Stramandino, Lorenzo Scarfò, Andy Luotto, Gai Merlino, Nino "Felicione", Maria Giuffrè e Bartolo Bonfante
Tra i personaggi: Vartuluzzu Ruggiero, Nino Sulfaro, Turi Alivu, Gianni Saccà (Sciupafemmine), Cappadona ( U' Pitracchiu), Rita Mandarano, Maria Mondello, Rosanna Stramandino, Lorenzo Scarfò, Andy Luotto, Gai Merlino, Nino "Felicione", Maria Giuffrè e Bartolo Bonfante
Merlino ricorda l'on. Siragusa attraverso una interrogazione parlamentare che presentò per gli ex lavoratori della pomice
Oggi consultando il mio archivio ho trovato questa interrogazione parlamentare che la compianta amica On. Alessandra Siragusa, scomparsa prematuramente da qualche settimana, presentò nel marzo del 2010 sul problema dei lavoratori della pomice.
La ricorderò anche per questo
Saverio Merlino
Il testo della lettera più l'interrogazione parlamentare che l'on. Siragusa fece pervenire a Saverio Merlino
La ricorderò anche per questo
Saverio Merlino
Il testo della lettera più l'interrogazione parlamentare che l'on. Siragusa fece pervenire a Saverio Merlino
Gentile
Saverio,
l'On.
Siragusa le fa sapere che, come da sua richiesta, ha presentato oggi
una interrogazione parlamentare sulla vicenda degli ex lavoratori
della Pomice (che le inoltro insieme al comunicato inviato alle
agenzie) e le comunica che anche l'On. Lupo solleverà la questione
in Regione.
Cordialmente
Giulia
Loffredi – Segreteria On. Siragusa -
LAVORO,
SIRAGUSA (PD): SOLIDARIETA' AGLI EX LAVORATORI DELLA POMICE DI
LIPARI. PRESENTATA INTERROGAZIONE PER SOLLECITARE INTERVENTO DEL
GOVERNO
“Esprimo
la mia solidarietà agli ex lavoratori della pomice di Lipari che da
giorni protestano con un drammatico sciopero della fame per chiedere
che le Istituzioni, a tutti i livelli, diano finalmente una risposta
seria alla loro situazione” Lo dichiara in una nota la deputata
palermitana del Pd, Alessandra Siragusa che oggi ha presentato una
interrogazione alla Camera sulla vicenda. Dal 2007, anno in cui le
cave di pomice sono state ufficialmente chiuse, poco o nulla è stato
fatto per la riqualificazione delle maestranze licenziate, così come
peraltro richiesto dall’Unesco per il mantenimento della
dichiarazione di patrimonio dell'umanita' delle isole. Mi auguro
–conclude Siragusa- che il Governo nazionale e quello Regionale,
ciascuno per le sue competenze, diano le risposte necessarie,
provvedendo al più presto alla definizione del parco e alla
riutilizzazione dei lavoratori opportunamente riqualificati".
Testo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto
a cui si riferisce:
C.4/06587
[Tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie]
Atto
Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06587 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA
giovedì 18 marzo 2010, seduta n.301 SIRAGUSA, DAMIANO e STRIZZOLO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i rapporti con le regioni, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie nella World Heritage List risale all'anno 2000;
sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della regione siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto;
le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007 con il conseguente licenziamento di tutte le maestranze impiegate;
nel rapporto della Missione Unesco presieduta dal professor Lawrence Hamilton, che nel marzo 2007 visitò Lipari, si legge al punto «3.2 La disoccupazione dovuta alla fine dell'attività mineraria nell'area di Lipari. Circa 40 persone sono impiegate, fra part-time e tempo pieno, alla miniera Pumex di Lipari, e sono preoccupate a causa della perdita di occupazione dovuta alla chiusura delle miniere. Siamo stati informati che nel corso degli anni diversi lavoratori delle miniere hanno sofferto di problemi di salute per aver lavorato a contatto con la pomice. La principale preoccupazione dei minatori è la mancanza di una chiara e immediata alternativa occupazionale. Le questioni legate al ricollocamento e alla relativa formazione professionale sono in discussione sia sul piano locale che a livello di autorità regionali. Un progetto di restoring dell'area mineraria potrebbe generare concreta occupazione di breve periodo. L'insediamento di una Riserva ben gestita potrebbe offrire un'occupazione più stabile. Vi sono crescenti opportunità nel campo dell'ecoturismo, che richiederebbero la creazione e il mantenimento di appositi sentieri, così come di guide della Riserva opportunamente addestrate. Una riabilitazione (riqualificazione/trasformazione) dell'area e la creazione di un geo-parco potrebbero stimolare un turismo svincolato da logiche stagionali, e dotare le comunità locali di concrete possibilità di impiego a lungo termine. La missione raccomanda che le autorità di Lipari implementino al più presto un vasto programma di ricollocamento e formazione professionale»;
nel punto di cui sopra, si fa preciso riferimento alla creazione di un geo-parco in grado di dare risposte occupazionali di lungo periodo;
le stesse argomentazioni venivano ribadite anche nel documento WHC-07/31. COM/7B.Add in occasione della 31a sessione della Commissione Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23 giugno 2007 al 2 luglio 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
in data 23 gennaio 2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull'attuazione delle condizioni poste dall'Unesco, per il mantenimento del sito isole Eolie nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità;
in tale documento veniva evidenziato come a partire dal 1o febbraio 2009, avendo già ottemperato al primo punto, la chiusura delle cave di pomice, le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione «31-COM-7B-24» dove, tra l'altro, alla lettera «f» si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati «Istituire un progetto scientifico di rinnovamento e valorizzazione della vegetazione locale, ed un solido e innovativo piano di conversione dell'infrastruttura mineraria per rispondere a bisogni culturali e di eco-turismo, in congiunzione con un programma di re-impiego e/o training professionale dei minatori ammalati»;
ad oggi poco o nulla è stato fatto per la piena reintegrazione lavorativa in attività professionalmente qualificanti degli ex lavoratori della pomice, che da qualche giorno hanno avviato uno sciopero della fame;
i lavoratori denunciano «che il comune e la regione restano immobili - l'Unesco non vigila e 39 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame»;
la reintegrazione dei rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie;
il mancato adempimento di tale obbligo rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List -:
con quali tempi, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ritiene saranno definite le procedure per l'attivazione del geo-parco, in ottemperanza alle indicazioni contenute nei documenti dell'Unesco citati in premessa, e quindi reimpiegando i lavoratori ex Pumex, opportunamente riqualificati;
se i Ministri intendano, con la massima urgenza, promuovere una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice.(4-06587)
Interrogazione a risposta scritta 4-06587 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA
giovedì 18 marzo 2010, seduta n.301 SIRAGUSA, DAMIANO e STRIZZOLO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i rapporti con le regioni, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie nella World Heritage List risale all'anno 2000;
sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della regione siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto;
le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007 con il conseguente licenziamento di tutte le maestranze impiegate;
nel rapporto della Missione Unesco presieduta dal professor Lawrence Hamilton, che nel marzo 2007 visitò Lipari, si legge al punto «3.2 La disoccupazione dovuta alla fine dell'attività mineraria nell'area di Lipari. Circa 40 persone sono impiegate, fra part-time e tempo pieno, alla miniera Pumex di Lipari, e sono preoccupate a causa della perdita di occupazione dovuta alla chiusura delle miniere. Siamo stati informati che nel corso degli anni diversi lavoratori delle miniere hanno sofferto di problemi di salute per aver lavorato a contatto con la pomice. La principale preoccupazione dei minatori è la mancanza di una chiara e immediata alternativa occupazionale. Le questioni legate al ricollocamento e alla relativa formazione professionale sono in discussione sia sul piano locale che a livello di autorità regionali. Un progetto di restoring dell'area mineraria potrebbe generare concreta occupazione di breve periodo. L'insediamento di una Riserva ben gestita potrebbe offrire un'occupazione più stabile. Vi sono crescenti opportunità nel campo dell'ecoturismo, che richiederebbero la creazione e il mantenimento di appositi sentieri, così come di guide della Riserva opportunamente addestrate. Una riabilitazione (riqualificazione/trasformazione) dell'area e la creazione di un geo-parco potrebbero stimolare un turismo svincolato da logiche stagionali, e dotare le comunità locali di concrete possibilità di impiego a lungo termine. La missione raccomanda che le autorità di Lipari implementino al più presto un vasto programma di ricollocamento e formazione professionale»;
nel punto di cui sopra, si fa preciso riferimento alla creazione di un geo-parco in grado di dare risposte occupazionali di lungo periodo;
le stesse argomentazioni venivano ribadite anche nel documento WHC-07/31. COM/7B.Add in occasione della 31a sessione della Commissione Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23 giugno 2007 al 2 luglio 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
in data 23 gennaio 2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull'attuazione delle condizioni poste dall'Unesco, per il mantenimento del sito isole Eolie nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità;
in tale documento veniva evidenziato come a partire dal 1o febbraio 2009, avendo già ottemperato al primo punto, la chiusura delle cave di pomice, le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione «31-COM-7B-24» dove, tra l'altro, alla lettera «f» si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati «Istituire un progetto scientifico di rinnovamento e valorizzazione della vegetazione locale, ed un solido e innovativo piano di conversione dell'infrastruttura mineraria per rispondere a bisogni culturali e di eco-turismo, in congiunzione con un programma di re-impiego e/o training professionale dei minatori ammalati»;
ad oggi poco o nulla è stato fatto per la piena reintegrazione lavorativa in attività professionalmente qualificanti degli ex lavoratori della pomice, che da qualche giorno hanno avviato uno sciopero della fame;
i lavoratori denunciano «che il comune e la regione restano immobili - l'Unesco non vigila e 39 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame»;
la reintegrazione dei rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie;
il mancato adempimento di tale obbligo rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List -:
con quali tempi, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ritiene saranno definite le procedure per l'attivazione del geo-parco, in ottemperanza alle indicazioni contenute nei documenti dell'Unesco citati in premessa, e quindi reimpiegando i lavoratori ex Pumex, opportunamente riqualificati;
se i Ministri intendano, con la massima urgenza, promuovere una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice.(4-06587)
Verso il 31 gennaio Festa dei giovani. 1° puntata: Riflettiamo insieme su questa realtà….UN MONDO FINTO
In passato ai giovani si diceva se hai voglia di studiare prosegui gli studi altrimenti te ne vai a lavorare.
Questa frase oggi sembra non avere più senso, i nostri giovani continuano a frequentare scuole senza futuro e, appena possibile, lasciano le nostre isole per andare fuori a fare mestieri che potrebbero benissimo fare anche qui. Ma cosa c’è che non va? Sicuramente non va che il lavoro giovanile a Lipari è un vero e proprio sfruttamento, troppo ridotto come mesi di effettivo e intenso lavoro a fronte di un inverno di fermo assoluto, non va il fatto che le nostre istituzioni non hanno pensato ad un turismo che sia effettiva risorsa economica per tanti e non per “pochi”, non va il fatto che a fronte di una società “evoluta” siamo ancora nella logica dei favori e dei compari, non va che si continuano a proporre a questi giovani stupende iniziative quali il Carnevale, feste e festini del sabato sera perché “qualcosa devono fare…”.
Una società adulta che ai giovani sa proporre solo questo è promotrice della costruzione di UN MONDO FINTO proprio come un carro di carnevale che per quanto ci possa divertire rimane un relitto di inutilità deposto dentro un capannone.
Alla prossima puntata che avrà per titolo: SOGNI DI GLORIA?!
Gli animatori del Centro Giovanile di Lipari
Lipari. Si è concluso il consiglio comunale.
E' in corso a Lipari il consiglio comunale su piano triennale delle opere pubbliche, regolamento per l'alienazione dei beni comunali e sulla tematica inerente i trasporti marittimi.
In aula 11 consiglieri, il sindaco Giorgianni e il suo vice Orto
Il consiglio comunale ha approvato sia il piano triennale delle opere pubbliche che il regolamento per l'alienazione dei beni comunali
Si è poi discusso di trasporti marittimi. Punto inserito all'ordine del giorno a seguito di richiesta del consigliere Fonti.
L'argomento sbarchera,comunque, in commissione trasporti
Un grazie per la diretta streaming curata dagli amici del Movimento 5stelle di Lipari e che avete potuto seguire cliccando sul link
http://www.ustream.tv/channel/movimento-5-stelle-lipari-channel?utm_campaign=www.facebook.com&utm_source=ustre-am&utm_medium=social
In aula 11 consiglieri, il sindaco Giorgianni e il suo vice Orto
Il consiglio comunale ha approvato sia il piano triennale delle opere pubbliche che il regolamento per l'alienazione dei beni comunali
Si è poi discusso di trasporti marittimi. Punto inserito all'ordine del giorno a seguito di richiesta del consigliere Fonti.
L'argomento sbarchera,comunque, in commissione trasporti
Un grazie per la diretta streaming curata dagli amici del Movimento 5stelle di Lipari e che avete potuto seguire cliccando sul link
http://www.ustream.tv/channel/movimento-5-stelle-lipari-channel?utm_campaign=www.facebook.com&utm_source=ustre-am&utm_medium=social
Crociera in Grecia a 399 euro. Ma la pubblicità riporta uno scorcio delle Eolie. Striscia la notizia "smaschera" la "Pubblicità fuori rotta " di Costa Crociere
Striscia la notizia, nella puntata andata in onda ieri sera su Canale 5, ha smascherato il fotomontaggio riportato in una pubblicità della Costa Crociere e pubblicata lunedì scorso dalla Gazzetta dello Sport.
Nella pubblicità relativa ad una crociera in Grecia al prezzo di 399 euro si vede uno scorcio di paesaggio greco con sullo sfondo Valle Muria e Vulcano che, notoriamente appartengono alle Eolie.
La questione è stata evidenziata oggi dal consigliere comunale Gesuele Fonti nella seduta del civico consesso in corso a Lipari.
Nella pubblicità relativa ad una crociera in Grecia al prezzo di 399 euro si vede uno scorcio di paesaggio greco con sullo sfondo Valle Muria e Vulcano che, notoriamente appartengono alle Eolie.
La questione è stata evidenziata oggi dal consigliere comunale Gesuele Fonti nella seduta del civico consesso in corso a Lipari.
E' chiaro che si tratta di una pubblicità ingannevole che sfrutta l'immagine delle Eolie. L'amministrazione comunale farà qualcosa?
Cliccando sul link che segue potrete vedere la parte di Striscia la notizia dove si "smaschera" tale pubblicità
Filicudi. A fuoco nella notte un immobile dell'imprenditore Terrano. Ingenti i danni
Incendio nella notte a Filicudi, molto probabilmente di natura dolosa, nell'immobile di proprietà di Nino Terrano, l'imprenditore di origine palermitana, che ospita anche l'attività di noleggio di barche e scooter.
I danni nell'immobile ubicato a Pecorini a mare sono ingentissimi. Da quanto apprendiamo sotto l'azione delle fiamme è crollato anche il solaio. Il fumo ha anche invaso le abitazioni limitrofe.
Terrano, in questo momento, non si trova a Filicudi ma a Palermo e, da quanto abbiamo appreso, prima di andare via, avrebbe disattivato l'impianto elettrico. Scartata, di conseguenza, l'ipotesi che possa trattarsi di un corto circuito.
Sull'accaduto sono state avviate le indagini da parte della locale stazione dei carabinieri.
A Filicudi, nei giorni scorsi, era stato scaraventato in un dirupo un mezzo dell'imprenditore edile Stefano Cappadona.
I danni nell'immobile ubicato a Pecorini a mare sono ingentissimi. Da quanto apprendiamo sotto l'azione delle fiamme è crollato anche il solaio. Il fumo ha anche invaso le abitazioni limitrofe.
Terrano, in questo momento, non si trova a Filicudi ma a Palermo e, da quanto abbiamo appreso, prima di andare via, avrebbe disattivato l'impianto elettrico. Scartata, di conseguenza, l'ipotesi che possa trattarsi di un corto circuito.
Sull'accaduto sono state avviate le indagini da parte della locale stazione dei carabinieri.
A Filicudi, nei giorni scorsi, era stato scaraventato in un dirupo un mezzo dell'imprenditore edile Stefano Cappadona.
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi
Lettere al direttore. Ci scrive Maria Grazia Bonica: " Il comune di Lipari conosce Filicudi ed Alicudi solo quando deve incassare"
Riceviamo da Maria Grazia Bonica, presidente della Circoscrizione di Filicudi-Alicudi questa
lettera che fa riferimento al nostro articolo-servizio fotografico di ieri a proposito della strada di
Quattropani. Una lettera che non parla solo di strade ma dei tanti problemi delle due isole e del
disinteresse della pubblica amministrazione.
Caro direttore,
Vorrei che si sapesse che, se queste sono le vostre strade a Lipari, la provinciale di Filicudi è altrettanto
pericolosa. Non fosse altro che per le "pietre" sospese sulla testa dei poveri cittadini che vi transitano. Da
notare che da tre anni non si fa alcun tipo di manutenzione. Le strade comunali sono messe anche peggio
L'estate scorsa, proprio a Rocca di Ciauli, due turiste sono finite al pronto soccorso per due brutte cadute.
Abbiamo inviato "chili" di richieste in due anni all'amministrazione comunale ma stiamo ancora aspettando i
risultati anzi le risposte.
SE QUALCUNO DI LORO SI SIA PRESO LA BRIGA DI DIFENDERE ISOLE TROPPO
LONTANE DAI LORO INTERESSI E DALLE LORO "BEGHETTE" POLITICHE.
CI ATTENDIAMO CHE IL SINDACO E LA SUA AMMINISTRAZIONE, AL PIU' PRESTO, CI
FACCIA SAPERE QUANTO SIANO COSTATE AL COMUNE, IN TERMINI DI SERVIZI, Filicudi
ed Alicudi. E QUANTO HA INTROITATO, AL CONTRARIO, DALLE DUE ISOLE IN TASSE ED
IMPOSTE.
AGGIUNGO CHE ABBIAMO CHIESTO DI PREDISPORRE UNA RIUNIONE DEL CONSIGLIO
CIRCOSCRIZIONALE DAL MESE DI NOVEMBRE, MA SIAMO ANCORA IN ATTESA CHE
VENGA FISSATA UNA DATA.
lettera che fa riferimento al nostro articolo-servizio fotografico di ieri a proposito della strada di
Quattropani. Una lettera che non parla solo di strade ma dei tanti problemi delle due isole e del
disinteresse della pubblica amministrazione.
Caro direttore,
Vorrei che si sapesse che, se queste sono le vostre strade a Lipari, la provinciale di Filicudi è altrettanto
pericolosa. Non fosse altro che per le "pietre" sospese sulla testa dei poveri cittadini che vi transitano. Da
notare che da tre anni non si fa alcun tipo di manutenzione. Le strade comunali sono messe anche peggio
L'estate scorsa, proprio a Rocca di Ciauli, due turiste sono finite al pronto soccorso per due brutte cadute.
Abbiamo inviato "chili" di richieste in due anni all'amministrazione comunale ma stiamo ancora aspettando i
risultati anzi le risposte.
Mi
sembra anche superfluo scrivere ma la voce degli eoliani non si può
non farla sentire
.
.
Spero
in un miracolo per il "molo abbandonato" al porto di
Filicudi, per il braccio dimenticato a Pecorini, per
i cassoni del molo di Alicudi; per gli orari degli aliscafi diretti da e per Milazzo, senza quell'attesa vergognosa
a Lipari al caldo, al freddo o sotto la pioggia
.
i cassoni del molo di Alicudi; per gli orari degli aliscafi diretti da e per Milazzo, senza quell'attesa vergognosa
a Lipari al caldo, al freddo o sotto la pioggia
.
Tutto
questo diventa un 'infamia per gli abitanti tutti se si pensa che,
puntualmente, il Comune di Lipari,
mentre dimentica di fornire i servizi è puntualissimo nel richiedere i tributi e le tasse anche a noi che
possiamo tranquillamente definirci "gli abbandonati" delle Eolie....altro che democrazia e partecipazione!!! Da
noi c'è il vuoto amministrativo più profondo!
mentre dimentica di fornire i servizi è puntualissimo nel richiedere i tributi e le tasse anche a noi che
possiamo tranquillamente definirci "gli abbandonati" delle Eolie....altro che democrazia e partecipazione!!! Da
noi c'è il vuoto amministrativo più profondo!
E
ti chiedo, visto che me ne dai l'occasione, di pubblicare queste
NOTIZIE perché si
sappia che Filicudi ed Alicudi sono state ad attendere PAZIENTEMENTE ma non si può stare così a
lungo IN UNA SIMILE SITUAZIONE
.
sappia che Filicudi ed Alicudi sono state ad attendere PAZIENTEMENTE ma non si può stare così a
lungo IN UNA SIMILE SITUAZIONE
.
MI
DOMANDO, ANCHE, COSA FACCIA IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI. QUALI
PROPOSTE ABBIA FATTO E QUALI INIZIATIVE ABBIA INTRAPRESO PER LE
ISOLE MINORI.
PROPOSTE ABBIA FATTO E QUALI INIZIATIVE ABBIA INTRAPRESO PER LE
ISOLE MINORI.
SE QUALCUNO DI LORO SI SIA PRESO LA BRIGA DI DIFENDERE ISOLE TROPPO
LONTANE DAI LORO INTERESSI E DALLE LORO "BEGHETTE" POLITICHE.
CI ATTENDIAMO CHE IL SINDACO E LA SUA AMMINISTRAZIONE, AL PIU' PRESTO, CI
FACCIA SAPERE QUANTO SIANO COSTATE AL COMUNE, IN TERMINI DI SERVIZI, Filicudi
ed Alicudi. E QUANTO HA INTROITATO, AL CONTRARIO, DALLE DUE ISOLE IN TASSE ED
IMPOSTE.
AGGIUNGO CHE ABBIAMO CHIESTO DI PREDISPORRE UNA RIUNIONE DEL CONSIGLIO
CIRCOSCRIZIONALE DAL MESE DI NOVEMBRE, MA SIAMO ANCORA IN ATTESA CHE
VENGA FISSATA UNA DATA.
Le Eolie e le date da ricordare. A cura del dottor Giuseppe "Pino" La Greca. Oggi: "22 gennaio 1711- Esplode la controversia Liparitana"
22
gennaio 1711
Esplode
la controversia Liparitana
Il 22 gennaio
1711 certo Nicolò Buzzanca (Padre
Agostino Lo Cascio riporta Giuseppe Polito) pubblico rivenditore di
commestibili, in Lipari, espose in vendita dei ceci, inviatigli da
Mons. Tedeschi, quale frutto delle decime percepite in natura, senza
aver chiesto il permesso e il prezzo di vendita agli acatapani
(agenti addetti alla sorveglianza annonaria). Questi, Giambattista
Tesoriero e Giacomo Cristò, contestandogli il reato, esaminarono la
qualità dei ceci, ne fissarono il prezzo di vendita e riscossero la
loro consuetudinaria competenza in derrata, per il cosiddetto diritto
di mostra, che ammontò a circa
ottocento grammi di ceci, il cui valore, in quel tempo, ascendeva a
non più di dodici centesimi di lira.
Non mancarono le proteste del bottegaio, il
quale sosteneva che, trattandosi di cereale che vendeva per conto del
vescovo, doveva ritenersi esente dalle leggi annonarie del paese.
La controversia parte da qui.
Negli anni successivi si scatena un vero
conflitto istituzionale tra il Papato ed il Re di Sicilia. Arresti,
carcerazioni, scomuniche, interdizioni, censure, espulsioni che
coinvolgono tutta la Sicilia; secondo calcoli dello storico
Gaetano Catalano i religiosi perseguitati durante la Controversia in
Sicilia sano stati circa 1500.
La vicenda si conclude il 30 agosto del 1728
con la cosiddetta Concordia
Benedettina, cioè la bolla di papa
Benedetto XIII Fideli ac prudenti
dispensatori concordata con
l'imperatore Carlo VI, re di Sicilia, anche se l’interdetto alle
chiese di Lipari fu tolto dalla S. Sede soltanto il 2 settembre 1719.
Numerosi sono i lavori scritti sulla
Controversia, fra i più ricordiamo:
Due Saggi di Storia Liparitana – Padre
Agostino Lo Cascio da Giardini – Edizioni Francescane, Messina,
1975;
Per un Pugno di ceci? – Mons. Alfredo
Adornato – Lipari 2011
Recitazione della Controversia Liparitana
dedicata ad A.D. a Cura di Clara Raimondi con i contributi di Michele
Giacomantonio e Andrea Schembari, Edizioni del Centro Studi Eoliano,
Lipari, 2011.
ARS, FUMATA NERA PER IL DDL PROVINCE RINVIATO IL VERTICE DI MAGGIORANZA
“Siamo alla farsa. Nonostante i proclami del governo, la verità è che questa riforma la vogliamo veramente solo noi”. Sono durissimi i commenti dei deputati pentastellati, Salvo Siragusa e Francesco Cappello, dopo l’ennesimo flop della commissione Affari istituzionali, rinviata a domani “per dare tempo al governo e alla maggioranza di fare chiarezza sul cammino da intraprendere”. Si allontana così anche l’approvazione del ddl sulle Province, sul cui testo deve lavorare la commissione.
Il nuovo rinvio in verità, lancia segnali di fumo in direzione di evenienze di accordi, oggi più potenziali che attuali, rispetto ai rapporti tra Rosario Crocetta e la sua maggioranza. La missione a Roma di Giuseppe Lupo ha come obiettivo di mettere a fuoco l’inopportunità dello strapotere del governatore e dell’uso che ne fa, rispetto al partito ed al ruolo che in prospettiva, lo stesso è chiamato a svolgere.
Lupo deve in sostanza dimostrare il teorema che non è un problema di sedie, la sua in particolare, quanto di convenienza (politica) generale, quella di rimescolare le carte. Faraone plenipotenziario confermerà, con minore entusiasmo, ma pari necessità, l’argomento.
Intanto, Crocetta ha rinviato il vertice di maggioranza previsto per oggi. A chiedere al governatore il rinvio del vertice è stato ieri proprio Faraone. Prima era stato il segretario regionale siciliano Giuseppe Lupo ad annunciare che il partito non avrebbe partecipato al vertice perchè “il Pd è fuori dalla maggioranza”. Ieri è stato l’Udc ad annunciare, tramite il segretario regionale Giovanni Pistorio, il forfait. A questo punto Faraone, facendo da mediatore, ha chiesto e ottenuto da Crocetta il rinvio del vertice di maggioranza che si terrà in una data che deve essere ancora stabilita dal governatore.
Intanto il centro politico è in fermento. L’ipotesi del ritorno alle urne è lontana, ma la distanza non è siderale. Entro febbraio, cioè poco più di un mese, la smembrata e disarticolata compagine di maggioranza, per come in verità Crocetta l’ha concepita e messa a punto, dovrà esitare una legge di riforma. Se ciò non accadrà il pericolo di una figura magrissima, estesa al Parlamento e non solo ai frequentatori de L’Arena di Giletti, non sarà una vera e proprio cura ricostituente.
Tuttavia, il morto è morto e bisogna dare aiuto al vivo. In quel caso subentrerebbe la corsa al candidato. In tempi rapidi e veloci. Il paradosso che dalle nostre parti alberga sotto le vesti della possibilità consueta, lancerebbe una schiera di nomi a quel punto dell’ultima ora.
Tra questi Giovanni Avanti, che di usurpazione della democrazia aveva parlato in tempi non sospetti, quando gli troncarono per legge, la possibilità del secondo mandato. La cattiva figura costa un soldo, ed i politici siciliani, di questa lezione popolare hanno spesso fatto virtù. Vedremo come finirà.
Il nuovo rinvio in verità, lancia segnali di fumo in direzione di evenienze di accordi, oggi più potenziali che attuali, rispetto ai rapporti tra Rosario Crocetta e la sua maggioranza. La missione a Roma di Giuseppe Lupo ha come obiettivo di mettere a fuoco l’inopportunità dello strapotere del governatore e dell’uso che ne fa, rispetto al partito ed al ruolo che in prospettiva, lo stesso è chiamato a svolgere.
Lupo deve in sostanza dimostrare il teorema che non è un problema di sedie, la sua in particolare, quanto di convenienza (politica) generale, quella di rimescolare le carte. Faraone plenipotenziario confermerà, con minore entusiasmo, ma pari necessità, l’argomento.
Intanto, Crocetta ha rinviato il vertice di maggioranza previsto per oggi. A chiedere al governatore il rinvio del vertice è stato ieri proprio Faraone. Prima era stato il segretario regionale siciliano Giuseppe Lupo ad annunciare che il partito non avrebbe partecipato al vertice perchè “il Pd è fuori dalla maggioranza”. Ieri è stato l’Udc ad annunciare, tramite il segretario regionale Giovanni Pistorio, il forfait. A questo punto Faraone, facendo da mediatore, ha chiesto e ottenuto da Crocetta il rinvio del vertice di maggioranza che si terrà in una data che deve essere ancora stabilita dal governatore.
Intanto il centro politico è in fermento. L’ipotesi del ritorno alle urne è lontana, ma la distanza non è siderale. Entro febbraio, cioè poco più di un mese, la smembrata e disarticolata compagine di maggioranza, per come in verità Crocetta l’ha concepita e messa a punto, dovrà esitare una legge di riforma. Se ciò non accadrà il pericolo di una figura magrissima, estesa al Parlamento e non solo ai frequentatori de L’Arena di Giletti, non sarà una vera e proprio cura ricostituente.
Tuttavia, il morto è morto e bisogna dare aiuto al vivo. In quel caso subentrerebbe la corsa al candidato. In tempi rapidi e veloci. Il paradosso che dalle nostre parti alberga sotto le vesti della possibilità consueta, lancerebbe una schiera di nomi a quel punto dell’ultima ora.
Tra questi Giovanni Avanti, che di usurpazione della democrazia aveva parlato in tempi non sospetti, quando gli troncarono per legge, la possibilità del secondo mandato. La cattiva figura costa un soldo, ed i politici siciliani, di questa lezione popolare hanno spesso fatto virtù. Vedremo come finirà.
martedì 21 gennaio 2014
24 gennaio. 25° anniversario dell'ordinazione Episcopale di Mons. Miccichè
Il 24 gennaio 1989 Mons. Francesco Miccichè veniva ordinato Vescovo dal Cardinale Salvatore Pappalardo nella Cattedrale di Monreale dove per tanti anni aveva esercitato il ministero presbiterale.
Mons. Miccichè è stato anche vescovo di Lipari dal 16 Marzo 1989 al 24 Gennaio 1998
Il prossimo 24 Gennaio Mons. Miccichè festeggerà nella Cattedrale di Monreale il 25° della sua ordinazione episcopale.
In vista di tale avvenimento Mons. Miccichè ha postato sulla sua pagina di fb questo post-invito
Il 24 gennaio 1989 venivo ordinato Vescovo dal compianto Cardinale Salvatore Pappalardo nella Cattedrale di Monreale dove per tanti anni avevo esercitata il ministero presbiterale.
Sarà mia gioia potervi avere con me nella stessa Cattedrale, alle ore 16,30 di giorno 24 p.v. venticinquesimo anniversario della mia ordinazione episcopale, per rendere grazie al Signore di tutti i doni che in questi anni ha voluto elargirmi.
Vi chiedo la carità di ricordarmi al Signore nella preghiera affinché mantenga sempre viva la mia Fede e non perda l'entusiasmo e la gioia che venticinque anni fa ho voluto condensare nei due verbi della frase paolina "impendam et superimpendar".
Riteniamo che sarebbe bello, oltre ad essere una dimostrazione d'affetto per questo Vescovo, che una delegazione della comunità ecclesiastica eoliana potesse essere presente a Monreale
Nelle foto: Mons. Miccichè e Papa Francesco / Mons. Miccichè a Quattropani durante l'ultima festa della Madonna della Catena
Mons. Miccichè è stato anche vescovo di Lipari dal 16 Marzo 1989 al 24 Gennaio 1998
Il prossimo 24 Gennaio Mons. Miccichè festeggerà nella Cattedrale di Monreale il 25° della sua ordinazione episcopale.
In vista di tale avvenimento Mons. Miccichè ha postato sulla sua pagina di fb questo post-invito
Il 24 gennaio 1989 venivo ordinato Vescovo dal compianto Cardinale Salvatore Pappalardo nella Cattedrale di Monreale dove per tanti anni avevo esercitata il ministero presbiterale.
Sarà mia gioia potervi avere con me nella stessa Cattedrale, alle ore 16,30 di giorno 24 p.v. venticinquesimo anniversario della mia ordinazione episcopale, per rendere grazie al Signore di tutti i doni che in questi anni ha voluto elargirmi.
Vi chiedo la carità di ricordarmi al Signore nella preghiera affinché mantenga sempre viva la mia Fede e non perda l'entusiasmo e la gioia che venticinque anni fa ho voluto condensare nei due verbi della frase paolina "impendam et superimpendar".
Riteniamo che sarebbe bello, oltre ad essere una dimostrazione d'affetto per questo Vescovo, che una delegazione della comunità ecclesiastica eoliana potesse essere presente a Monreale
Nelle foto: Mons. Miccichè e Papa Francesco / Mons. Miccichè a Quattropani durante l'ultima festa della Madonna della Catena
Lettere al direttore. Ci scrive Salvatore Agrip: "Per il Sito Unesco delle Eolie è allarme rosso!"
Gentile Direttore, vengo a conoscenza che il nostro sito Unesco è in serio pericolo per la insensata gestione politica del nostro territorio.
Ho motivi concreti e conoscenza che a breve ci sarà una presa di posizione forte ai livelli alti dell'Unesco per ciò che sta accadendo in questi ultimi anni, credo che siamo proprio in ALLARME ROSSO.
Per le Eolie, l'Unesco è la vera e unica possibilità di un rilancio sano e qualitativo della nostra unica economia, che ormai è il turismo, su questa mancata possibilità che dura ormai da oltre tredici anni, pesa come un macigno la mancata adozione del "Piano di Gestione", uno strumento indispensabile per valorizzare al meglio le Isole Eolie, un passaggio obbligato per accedere ai fondi Unesco che della Comunità Europea, uno strumento che poteva e può armonizzare e valorizzare al meglio scelte territoriali, come la localizzazione di depuratori e dissalatori, opere indispensabili per queste isole e previste nel finanziamento del "ciclo dell'acqua", che tanta tensione stanno creando attualmente nella nostra società per la scelta arbitraria
( ? ) di un commissario, oppure come per il recupero e la valorizzazione sempre per fini turistici di tutta l'area dell'ex lavorazione ed estrazione della pomice ormai da anni abbandonata al degrado.
E' chiaro che tutto ciò è stato colpevolmente avversato dai nostri politici (per i quali a volte appare netto e chiaro l'interesse e il vantaggio personale), che dopo oltre tredici anni continuano a non VOLER adottare il "Piano di Gestione", per preferire e lasciare ormai lo sviluppo economico ai "desideri" privatistici, divenuto pericolosamente perverso e autolesivo per il futuro di queste isole che trova uno sfogo "metastico", fatto anche di abusi e illegalità principalmente, nella cementificazione insensata del territorio. Ma a buon pensare e come spesso l'Uomo simbolo per la lotta alle mafie, Roberto Saviano scrive e ci dice "il cemento è l'oro delle mafie", abbiamo di che non star tranquilli.
Faccio appello alle persone di buon senso e a tutte le associazioni ambientaliste nonché quelle che per fini sociali e tradizioni locali si adoperano sul territorio di prendere al più presto una posizione per il bene futuro di queste isole e dei nostri figli, anche se in tanti ormai stanno fuggendo via.
Salvatore Agrip
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