A
proposito del "MONDO FINTO” che ci circonda, non pensate che
Lipari si è trasformata nel set vivente del “Grande Fratello”?
Una
volta si diceva che “i panni sporchi si lavano a casa” adesso
invece ogni cosa viene pubblicata su facebook.
Certo,
da una parte questo manifesta il grande bisogno di comunicare ma
dall’altro vuol dire che c’è una grande solitudine oltre che
l’incapacità di rapportarsi agli altri se non attraverso un
monitor.
I
nostri giovani usano molto questo mezzo e vivono nel culto
dell’immagine personale e di gruppo. Per l’immagine siamo
disposti a dimagrire ma per l’immagine siamo anche pronti ad
emarginare dal gruppo chi è uno sfigato, chi in qualche modo può
danneggiare l’immagine collettiva. Mettiamo in vetrina la foto
della bella ragazza che ci aiuta a vendere ed anche la foto del bel
ragazzo che attira le fanciulle.
Adesso
in ogni discoteca c’è un fotografo e un grafico per i manifesti.
Siamo diventati promotori di noi stessi, della nostra immagine,
divulgatori del privato… ti senti “figo” se hai la bella foto
su facebook ma ti senti un cesso se nessuno ti clicca “mi piace”
o quando nessuno chatta con te. Quanto dell’autostima di un
adolescente può dipendere da questo uso dello strumento informatico?
Forse
sarebbe meglio ricordarci che come scrisse Khalil Gibran "se
vedi ciò che la luce rivela e odi solo ciò che il suono annuncia,
allora in realtà non vedi e non senti".
Alla
prossima puntata che avrà per titolo: IL SORRISO DI UN RAGAZZO
Gli
animatori del Centro Giovanile di Lipari
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