22
gennaio 1711
Esplode
la controversia Liparitana
Il 22 gennaio
1711 certo Nicolò Buzzanca (Padre
Agostino Lo Cascio riporta Giuseppe Polito) pubblico rivenditore di
commestibili, in Lipari, espose in vendita dei ceci, inviatigli da
Mons. Tedeschi, quale frutto delle decime percepite in natura, senza
aver chiesto il permesso e il prezzo di vendita agli acatapani
(agenti addetti alla sorveglianza annonaria). Questi, Giambattista
Tesoriero e Giacomo Cristò, contestandogli il reato, esaminarono la
qualità dei ceci, ne fissarono il prezzo di vendita e riscossero la
loro consuetudinaria competenza in derrata, per il cosiddetto diritto
di mostra, che ammontò a circa
ottocento grammi di ceci, il cui valore, in quel tempo, ascendeva a
non più di dodici centesimi di lira.
Non mancarono le proteste del bottegaio, il
quale sosteneva che, trattandosi di cereale che vendeva per conto del
vescovo, doveva ritenersi esente dalle leggi annonarie del paese.
La controversia parte da qui.
Negli anni successivi si scatena un vero
conflitto istituzionale tra il Papato ed il Re di Sicilia. Arresti,
carcerazioni, scomuniche, interdizioni, censure, espulsioni che
coinvolgono tutta la Sicilia; secondo calcoli dello storico
Gaetano Catalano i religiosi perseguitati durante la Controversia in
Sicilia sano stati circa 1500.
La vicenda si conclude il 30 agosto del 1728
con la cosiddetta Concordia
Benedettina, cioè la bolla di papa
Benedetto XIII Fideli ac prudenti
dispensatori concordata con
l'imperatore Carlo VI, re di Sicilia, anche se l’interdetto alle
chiese di Lipari fu tolto dalla S. Sede soltanto il 2 settembre 1719.
Numerosi sono i lavori scritti sulla
Controversia, fra i più ricordiamo:
Due Saggi di Storia Liparitana – Padre
Agostino Lo Cascio da Giardini – Edizioni Francescane, Messina,
1975;
Per un Pugno di ceci? – Mons. Alfredo
Adornato – Lipari 2011
Recitazione della Controversia Liparitana
dedicata ad A.D. a Cura di Clara Raimondi con i contributi di Michele
Giacomantonio e Andrea Schembari, Edizioni del Centro Studi Eoliano,
Lipari, 2011.
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