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venerdì 18 aprile 2014
Ciapi, nuovo “terremoto”: Sequestro da 100 milioni di euro
Nuovi sviluppi nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo“Ciapi“, l’ente di Formazione professionale che avrebbe intascato illecitamente fondi per progetti mai realizzati, sfociata nell’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare per irregolarità nelle procedure di aggiudicazione di appalti nel settore degli eventi pubblici in Sicilia e per l’illecita percezione di contributi pubblici per oltre 15 milioni di euro, finanziati dal Fondo sociale europeo e destinati alla realizzazione del progetto Coorap, ricorrendo anche a fatture per operazioni inesistenti per oltre 40 milioni di euro.
Disposto il sequestro di società, beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 100 milioni di euro.
Il provvedimento, emesso in via d’urgenza dalla Procura di Palermo, è stato eseguito dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.
Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Palermo, in particolare, ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla Procura della Repubblica palermitana nei riguardi di 4 società e, nella forma “per equivalente”, di disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili all’entourage del principale indagato, accusato di avere illecitamente ottenuto, anche per progetti diversi dal CO.OR.AP., ingenti contributi “pubblici”.
Si tratta di 7 progetti del C.I.A.P.I. (denominati Infoa, Carovana per l’orientamento, Formispe, Forum della Legalità, Attività per gli Enti locali, Labor e Scuola Lavoro), in relazione ai quali è stato accertato sia l’illecito ottenimento di contributi per 78 milioni di euro, sia l’avvenuta alterazione delle procedure di aggiudicazione di appalto bandite per l’organizzazione di eventi e per l’esecuzione di servizi promo-pubblicitari a favore dell’Ente.
L’attività investigativa, che ha preso le mosse dagli approfondimenti del sistema di cointeressenze e rapporti già documentati nell’ambito del primo filone dell’inchiesta, ha ora consentito ai Finanzieri di fare luce su ulteriori fatti illeciti perpetrati dal sodalizio ricorrendo al medesimo modus operandi con cui, nel tempo, è stato in grado di condizionare l’aggiudicazione delle diverse gare bandite dal C.I.A.P.I. di Palermo per la gestione di importanti campagne pubblicitarie, arrecando in tal modo ingenti danni alle altre, inconsapevoli imprese concorrenti.
È stato infatti accertato che, per tutti i progetti del C.I.A.P.I, le imprese invitate a partecipare alle gare erano, in alcuni casi, direttamente e/o indirettamente riconducibili al principale indagato ovvero, in altri casi, che le imprese “aggiudicatarie”, a fronte dei favoritismi ottenuti, hanno dovuto corrispondere parte del denaro percepito dal C.I.A.P.I a società comunque riconducibili all’artefice del “sodalizio”.
I reati contestati in questo nuovo filone sono la truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, la turbata libertà degli incanti, la frode nelle pubbliche forniture, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, il favoreggiamento e la frode fiscale; 16 le persone fisiche denunciate e 5 quelle giuridiche segnalate per l’illecito amministrativo dipendente da reato di cui agli artt. 5 e 24 del D.Lgs. n. 231/2001.
Contestualmente, la stessa Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un altro provvedimento di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo su proposta della locale Procura della Repubblica, in relazione ai precedenti esiti dello stesso filone investigativo.
In tal caso, è stata data applicazione alle norme del «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione» del 2011, che, assorbendo alcune previsioni già introdotte nel 2008, ha esteso la possibilità di applicare le misure di prevenzione personali e patrimoniali ad una più ampia categoria di soggetti, responsabili di reati comuni e non riconducibili alla criminalità organizzata, ma ritenuti comunque connotati dal requisito della “pericolosità” e che risultino vivere abitualmente, anche se in modo parziale, con gli introiti derivanti da attività illecite di vario genere.
A seguito dei mirati accertamenti economico – patrimoniali disposti dalla locale Procura della Repubblica ed eseguiti dalla Guardia di Finanza, il Tribunale di Palermo ha ritenuto che tra entrate di natura lecita e redditi dichiarati dal principale indagato, seppure cospicui, sussista una sproporzione non giustificata, tale da far ritenere che, almeno, una parte degli stessi rappresenti il provento delle attività delittuose, quali la corruzione, le false fatturazioni ed il finanziamento illecito ai partiti, commesse dal soggetto tra il 2006 ed il 2012 o ne costituiscano il reimpiego.
Disposto il sequestro di società, beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 100 milioni di euro.
Il provvedimento, emesso in via d’urgenza dalla Procura di Palermo, è stato eseguito dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.
Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Palermo, in particolare, ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla Procura della Repubblica palermitana nei riguardi di 4 società e, nella forma “per equivalente”, di disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili all’entourage del principale indagato, accusato di avere illecitamente ottenuto, anche per progetti diversi dal CO.OR.AP., ingenti contributi “pubblici”.
Si tratta di 7 progetti del C.I.A.P.I. (denominati Infoa, Carovana per l’orientamento, Formispe, Forum della Legalità, Attività per gli Enti locali, Labor e Scuola Lavoro), in relazione ai quali è stato accertato sia l’illecito ottenimento di contributi per 78 milioni di euro, sia l’avvenuta alterazione delle procedure di aggiudicazione di appalto bandite per l’organizzazione di eventi e per l’esecuzione di servizi promo-pubblicitari a favore dell’Ente.
L’attività investigativa, che ha preso le mosse dagli approfondimenti del sistema di cointeressenze e rapporti già documentati nell’ambito del primo filone dell’inchiesta, ha ora consentito ai Finanzieri di fare luce su ulteriori fatti illeciti perpetrati dal sodalizio ricorrendo al medesimo modus operandi con cui, nel tempo, è stato in grado di condizionare l’aggiudicazione delle diverse gare bandite dal C.I.A.P.I. di Palermo per la gestione di importanti campagne pubblicitarie, arrecando in tal modo ingenti danni alle altre, inconsapevoli imprese concorrenti.
È stato infatti accertato che, per tutti i progetti del C.I.A.P.I, le imprese invitate a partecipare alle gare erano, in alcuni casi, direttamente e/o indirettamente riconducibili al principale indagato ovvero, in altri casi, che le imprese “aggiudicatarie”, a fronte dei favoritismi ottenuti, hanno dovuto corrispondere parte del denaro percepito dal C.I.A.P.I a società comunque riconducibili all’artefice del “sodalizio”.
I reati contestati in questo nuovo filone sono la truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, la turbata libertà degli incanti, la frode nelle pubbliche forniture, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, il favoreggiamento e la frode fiscale; 16 le persone fisiche denunciate e 5 quelle giuridiche segnalate per l’illecito amministrativo dipendente da reato di cui agli artt. 5 e 24 del D.Lgs. n. 231/2001.
Contestualmente, la stessa Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un altro provvedimento di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo su proposta della locale Procura della Repubblica, in relazione ai precedenti esiti dello stesso filone investigativo.
In tal caso, è stata data applicazione alle norme del «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione» del 2011, che, assorbendo alcune previsioni già introdotte nel 2008, ha esteso la possibilità di applicare le misure di prevenzione personali e patrimoniali ad una più ampia categoria di soggetti, responsabili di reati comuni e non riconducibili alla criminalità organizzata, ma ritenuti comunque connotati dal requisito della “pericolosità” e che risultino vivere abitualmente, anche se in modo parziale, con gli introiti derivanti da attività illecite di vario genere.
A seguito dei mirati accertamenti economico – patrimoniali disposti dalla locale Procura della Repubblica ed eseguiti dalla Guardia di Finanza, il Tribunale di Palermo ha ritenuto che tra entrate di natura lecita e redditi dichiarati dal principale indagato, seppure cospicui, sussista una sproporzione non giustificata, tale da far ritenere che, almeno, una parte degli stessi rappresenti il provento delle attività delittuose, quali la corruzione, le false fatturazioni ed il finanziamento illecito ai partiti, commesse dal soggetto tra il 2006 ed il 2012 o ne costituiscano il reimpiego.
Operazione antidroga "Dobermann" alle Eolie. Chiesti 11 rinvii a giudizio
Il pm di Barcellona Pozzo di Gotto, dottor Mirko Piloni, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e undici gli indagati del troncone d’inchiesta dell'operazione antidroga “Doberman”, che nel maggio del 2012 portò i carabinieri di Milazzo ad individuare un gruppo di eoliani, o residenti nelle Eolie, che si approvvigionavano di droga a Palermo e a Catania, per poi smerciarla a Lipari e nelle altre isole dell’arcipelago.
Il pm ha richiesto il giudizio per: S.A., R.C., G. B., M.T., S.M., C.V., G.T., G.G., G.N., F.F. e G.C.
Per tutti le accuse, a vario titolo, sono di traffico di sostanza stupefacenti e spaccio.
L’udienza preliminare è stata disposta per il 20 giugno.
Il pm ha richiesto il giudizio per: S.A., R.C., G. B., M.T., S.M., C.V., G.T., G.G., G.N., F.F. e G.C.
Per tutti le accuse, a vario titolo, sono di traffico di sostanza stupefacenti e spaccio.
L’udienza preliminare è stata disposta per il 20 giugno.
A S.Marina Salina ingresso gratis ai musei da oggi al 3 Maggio.Il mese prossimo nelle acque di Salina la "4° edizione della regata velica Coppa Ionio Gran Crociera/ EolianWeek"
COMUNICATO
La lunga finestra primaverile, che sarà aperta dalle ormai imminenti festività pasquali e che si concluderà con il lungo week-end del primo Maggio, durante il quale le acque di Salina saranno teatro della 4 edizione della regata velica Coppa Ionio Gran Crociera/ EolianWeek, offrirà anche ai residenti ed ai turisti la possibilità di fruire gratuitamente del patrimonio museale del Comune di Santa Marina Salina.
Dal 18 aprile e fino al 3 Maggio, sia il museo archeologico che quello etno-antropologico di Lingua rimarranno infatti aperti tutti i giorni feriali, dalle ore 10 alle ore 13.
“La possibilità di fruire gratuitamente dei musei – spiega Linda Sidoti, Assessore al Turismo e alla Cultura di Santa Marina Salina – rappresenta l’occasione giusta per andare alla scoperta, tra le altre attrattive, della “Collana di Portella”, un pezzo unico tutto da ammirare e di rara bellezza, gelosamente custodito nel museo archeologico e della storia e della tradizione agricola e mercantile di Salina, lungo il suggestivo percorso allestito all’interno del museo etno-antropologico. L’iniziativa – conclude l’Assessore Sidoti – si inserisce inoltre in un corposo cartellone di eventi culturali e sportivi che accompagneranno quanti decideranno di vivere Santa Marina Salina nelle prossime settimane”.
Riaperta al transito veicolare la strada di Bagnamare. Urge massima attenzione
Saltata la nuova bitumazione prevista per stamani è stata riaperta da poco al traffico veicolare la strada di Bagnamare.
Si ritorna, quindi, a transitare sull'abituale via di comunicazione per raggiungere da Lipari la frazione di Canneto e viceversa. Sono stati apposti dei cartelli che limitano la velocità, a secondo dei punti, a 30/20/10 km.orari.
Agli automobilisti, agli scooteristi e motociclisti in particolare, raccomandiamo la massima attenzione e prudenza stante lo stato alquanto "sconnesso" di ampie parti del manto stradale
Si ritorna, quindi, a transitare sull'abituale via di comunicazione per raggiungere da Lipari la frazione di Canneto e viceversa. Sono stati apposti dei cartelli che limitano la velocità, a secondo dei punti, a 30/20/10 km.orari.
Agli automobilisti, agli scooteristi e motociclisti in particolare, raccomandiamo la massima attenzione e prudenza stante lo stato alquanto "sconnesso" di ampie parti del manto stradale
Salta la nuova bitumazione di Bagnamare. Megaparcheggio in gestione temporanea per 5 mesi
Era prevista per stamattina una nuova bitumazione della strada di Bagnamare per eliminare alcune situazioni non proprio ideali dopo il precedente intervento. Purtroppo, a causa del mancato arrivo del mezzo con il bitume, non si è potuto procedere.
Stamattina momenti di tensione si sono registrati tra un operaio e alcuni automobilisti.
Ricordiamo che, almeno sino a questo momento, la strada non è stata riaperta ufficialmente al transito.
Intanto con determina del dirigente del terzo settore Giovanni Martella è stata affidata alla Società Consortile Parcheggi Lipari la gestione per 5 mesi del megaparcheggio. In attesa dell'espletamento di una nuova gara (la precedente era andata deserta) per la gestione
Stamattina momenti di tensione si sono registrati tra un operaio e alcuni automobilisti.
Ricordiamo che, almeno sino a questo momento, la strada non è stata riaperta ufficialmente al transito.
Intanto con determina del dirigente del terzo settore Giovanni Martella è stata affidata alla Società Consortile Parcheggi Lipari la gestione per 5 mesi del megaparcheggio. In attesa dell'espletamento di una nuova gara (la precedente era andata deserta) per la gestione
Realizzata la strada per il cimitero di Stromboli. Il grazie della circoscrizione
Con la presente nota la Circoscrizione di Stromboli esprime un sincero ringraziamento al Sindaco Marco Giorgianni per aver realizzato la strada che conduce al Cimitero.
Tale opera potrà finalmente consentire agli anziani di far visita ai propri defunti.
Il Presidente
Carlo Lanza
Tale opera potrà finalmente consentire agli anziani di far visita ai propri defunti.
Il Presidente
Carlo Lanza
Via Crucis oggi per le vie del porto a Vulcano
Oggi, Venerdì Santo 18 Aprile, come ogni anno a Vulcano ci sarà la Via Crucis per le vie del Porto organizzata dalla Parrocchia SS. Angeli Custodi con partenza alle ore 21:30 dalla Chiesa di Vulcano Porto
Tutti sono invitati a partecipare.
Tutti sono invitati a partecipare.
Per le Europee si scelgano gli scrutatori tra i disoccupati. Lo chiede anche il Movimento 5stelle di Lipari
Il Movimento 5 Stelle sta chiedendo in tutta Italia di dare priorità ai disoccupati per le operazioni di scrutinio. Un gesto di buon senso in un momento di grave crisi.
Il Meetup di Lipari ha inoltrato in data 17-04-2014 analoga richiesta al Comune di Lipari, con la nostra proposta ci assicuriamo che la seppur esigua somma di denaro in questione vada alle persone che ne hanno maggior necessità, peraltro espletando un servizio per lo Stato, e allo stesso tempo sottraiamo tali nomine da possibili logiche clientelari o da un eventuale uso politico delle stesse.
In tale direzione è stato presentato all’ARS dall’On. Valentina Palmieri, prima firmataria, un DDL con il quale si intende estendere tale ordine di preferenza a tutti i comuni della Sicilia.
Ci auguriamo che tale condivisibile proposta possa essere accolta dalla nostra Amministrazione.
Francesco Finocchiaro (Organizer Meetup di Lipari)
giovedì 17 aprile 2014
"Rimuovete quei bidoni schifosi". Lettera di una operatrice turistica all'amministrazione comunale
La scrivente Cincotta Nunzia titolare dell’attività di ristorante e B&B denominato Villa Liberty, con preghiera si rivolge alla amministrazione ad intervenire con la massima urgenza per far cessare lo schifo che si presenta davanti alla mia attività.
Attività gestita con sacrifici, creando ed investendo ogni giorno economicamente e personalmente , rendendo sempre migliore il servizio da offrire ai miei clienti.
Da come si evince dalle foto l’inciviltà del popolo regna sempre di più nella nostra isola.
Non oso pensare cosa accadrà più in avanti con l’inizio della stagione estiva.
Vorrei che qualcuno dell’amministrazione fosse la mattina alle ore 6.00 in una camera di Villa Liberty per sentire il frastuono che c’è quando arriva il camion per ripulire la strada, e presenti alle lamentele dei miei ospiti, per non parlare degli odori nauseabondi che ci sono.
Ripeto ancora con preghiera a questa amministrazione attenta ai problemi dell’isola , di intervenire con URGENZA spostando questi bidoni schifosi da qui, evitando che qualche mattina possa accadere il peggio perché stanca di ripetere sempre la stessa cosa, blocco la strada buttando i bidoni in altro loco io stessa.
Nunzia Cincotta
Lipari: E fu isola pedonale. E domani nuova bitumazione a Bagnamare...incrociamo le dita
"Habemus" isola pedonale. Dopo rinvii e contro-rinvii da oggi pomeriggio nel centro storico di Lipari è entrata in vigore l'isola pedonale pasquale. Resterà in vigore sino al prossimo 4 maggio.
Intanto, secondo quanto trapela, domani mattino si provvederà ad una nuova bitumazione di Bagnamare (in ogni caso non quella definitiva). La strada dal pomeriggio dovrebbe essere riaperta al traffico.
Intanto, secondo quanto trapela, domani mattino si provvederà ad una nuova bitumazione di Bagnamare (in ogni caso non quella definitiva). La strada dal pomeriggio dovrebbe essere riaperta al traffico.
Vuoi vedere che si sono accorti che la strada bitumata (si fa per dire) com'era stata, era uno sconcio ed altamente pericolosa?
Incrociamo le dita. Affinchè vada meglio domani.
Centro Giovanile consegna a Don Gaetano fondi per famiglie in difficoltà
In occasione della celebrazione eucaristica della domenica delle Palme i ragazzi del Centro Giovanile di Lipari hanno consegnato a Mons. Gaetano Sardella quanto raccolto durante il periodo di Quaresima per le famiglie in difficoltà.
E' stata una raccolta proficua per questo vogliamo ringraziare i ragazzi e le famiglie che hanno contribuito.
Gli animatori del Centro Giovanile
E' stata una raccolta proficua per questo vogliamo ringraziare i ragazzi e le famiglie che hanno contribuito.
Gli animatori del Centro Giovanile
I volontari del Centro sociale comunale di Canneto hanno ripulito il cimitero
Anche per quest'anno il CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO, per l'approssimarsi del periodo pasquale, ha provveduto con due giorni di volontariato, ad effettuare la pulizia del cimitero di CANNETO.
Quanto operato non è solo vanto del CENTRO ma anche e particolarmente, di tutti quelli che si sono adoperati con estrema responsabilità all'impegno piu' volte assunto.
Un meritevole plauso va al Sig. Ferrara Valentino, al Sig. Di Losa Bartolo, alla signora Mondello Anna, alla Signora Centurrino Luigina, al Sig. Licari Salvatore e al Sig. Ninì Giardina i quali non si sono risparmiati, nel portare a termine, un lavoro con coscienza e oltretutto faticoso.
Il CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO sente il dovere di ringraziare il Sig. Sindaco che unitamente alla responsabile dei servizi sociali, ha permesso ed autorizzato il volontariato per il decoro del nostro Cimitero.
IL PRESIDENTE
Antonio Tanino Saltalamacchia
Quanto operato non è solo vanto del CENTRO ma anche e particolarmente, di tutti quelli che si sono adoperati con estrema responsabilità all'impegno piu' volte assunto.
Un meritevole plauso va al Sig. Ferrara Valentino, al Sig. Di Losa Bartolo, alla signora Mondello Anna, alla Signora Centurrino Luigina, al Sig. Licari Salvatore e al Sig. Ninì Giardina i quali non si sono risparmiati, nel portare a termine, un lavoro con coscienza e oltretutto faticoso.
Il CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO sente il dovere di ringraziare il Sig. Sindaco che unitamente alla responsabile dei servizi sociali, ha permesso ed autorizzato il volontariato per il decoro del nostro Cimitero.
IL PRESIDENTE
Antonio Tanino Saltalamacchia
Fondi destinati al comune per aprire di notte il museo di Lipari. La lodevole iniziativa è della direttrice del Bernabò Brea. Pensare anche ad una iniziativa per riaprire i bagni del castello non sarebbe male
Apprendiamo che la direttrice del Museo "Luigi Bernabò Brea" di Lipari, nei giorni scorsi, ha scritto una nota al sindaco Marco Giorgianni per chiedere di poter trattenere le somme del 30% degli incassi della bigliettazione per poterli destinare al pagamento degli straordinari dei custodi museali per procedere alle aperture notturne della struttura
Una iniziativa senza dubbio lodevole se non fosse che va a cozzare con una grave "dimenticanza" della nostra solerte funzionaria. Ovvero il perdurare della chiusura dei bagni del castello (tematica da noi affrontata nello scorso fine settimana) e per i quali non sembrano esserci prospettive di apertura.
In considerazione di ciò, delle proteste sempre più crescenti dei turisti che visitano l'area del castello, riteniamo che la direttrice invece di proporre soltanto l'apertura del museo in ore notturne possa anche proporre che, con una parte delle somme destinate al Comune, si proceda:
a) sottoscrivere un'intesa tra Museo e Comune attraverso la quale l'amministrazione si prende in carico la gestione dei bagni pubblici all'interno del castello;
b) affidare la gestione dei bagni ad una cooperativa sociale e/o una ditta che si impegni ad assumere personale indicato dai servizi sociali destinando un budget minimo di 500/600 euro al mese e consentendo alla ditta e/o cooperativa di far versare una piccola tassa di 1 euro a coloro che usufruiscono dei bagni garantendo così servizi civili e decorosi all'interno di un'area che, nel periodo estivo, è meta di migliaia di visitatori
Su facebook può scattare la diffamazione anche senza fare nomi
Sul web – ed in particolare su Facebook – si può diffamare anche senza fare nomi: basta che la persona offesa sia in qualche modo identificabile e che gli insulti possano essere letti da una cerchia, anche se ristretta, di utenti. Lo sottolinea la Cassazione che ha rinviato a nuovo processo l’assoluzione di un maresciallo capo della Guardia di Finanza che aveva pubblicato nei sui «dati personali» su FB la frase «attualmente defenestrato a causa dell’arrivo di collega sommamente raccomandato e leccaculo…», aggiungendo quindi un’espressione volgare riferita alla moglie di quest’ultimo. Per la frase incriminata, che aveva offeso la reputazione del maresciallo designato al posto suo al comando della compagnia, l’imputato era stato condannato dal tribunale militare di Roma a tre mesi di reclusione militare per diffamazione pluriaggravata. In Appello era stato assolto per insussistenza del fatto, poichè l’identificazione della persona offesa risultava – aveva spiegato la Corte militare d’Appello di Roma – possibile soltanto da parte di una ristretta cerchia di soggetti rispetto alla generalità degli utenti del social network, non avendo l’imputato indicato il nome del suo successore, la funzione di comando in cui era stato sostituito, o dato alcun riferimento cronologico. Nel ricorso contro l’assoluzione, il procuratore generale militare ha evidenziato come, al contrario, la pubblicazione su Facebook abbia determinato la conoscenza delle frasi offensive da parte di più «soggetti indeterminati iscritti al social network e che chiunque, collega o conoscente dell’imputato, avrebbe potuto individuare la persona offesa». La prima sezione penale della Cassazione (sentenza 16712) ha riconosciuto come la frase fosse «ampiamente accessibile, essendo indicata sul cosiddetto ‘profilò» e l’identificazione della persona offesa favorita dall’avverbio «attualmente” riferita alla funzione di comando rivestita. Tra l’altro «il reato di diffamazione non richiede il dolo specifico» ma la “consapevolezza di pronunciare una frase lesiva dell’altrui reputazione e la volontà che la frase venga a conoscenza anche soltanto di due persone». Ad avviso della Corte, «i giudici di secondo grado non hanno adeguatamente indicato le ragioni logico-giuridiche per le quali il limitato numero delle persone in grado di identificare il soggetto passivo della frase a contenuto diffamatorio determini l’esclusione della prova della volontà dell’imputato di comunicare con più persone in grado di individuare il soggetto interessato».
Facebook vuole spegnere WhatsApp. "Zuckerberg punta su Messenger"
(da affaritaliani.it) Facebook si appresterebbe a staccare la spina a Whatsapp, il popolarissimo sistema di scambio quasi gratuito di messaggi (si paga 0,99 centesimi di dollaro all'anno), che a febbraio ha acquisito pagandolo 19 miliardi di dollari.
L'obiettivo, scrive il britannico 'Daily Mail', sarebbe quello di obbligare gli utenti di Whatsapp ad usare la app proprietaria di Facebook, 'Messenger', lanciato 3 anni fa con scarsi risultati. Non e' chiaro se gratis, pur di 'girare' in ambiente Facebook ed aumentare ulteriormente gli 1,2 miliardi di suoi utenti.
La societa' di Mark Zuckerberg non ha ancora rivelato la data dello 'switch' ma ha deciso di partire dall'Europa con gli smartphone che usano il sistema Android e gli iPhone di Apple
L'obiettivo, scrive il britannico 'Daily Mail', sarebbe quello di obbligare gli utenti di Whatsapp ad usare la app proprietaria di Facebook, 'Messenger', lanciato 3 anni fa con scarsi risultati. Non e' chiaro se gratis, pur di 'girare' in ambiente Facebook ed aumentare ulteriormente gli 1,2 miliardi di suoi utenti.
La societa' di Mark Zuckerberg non ha ancora rivelato la data dello 'switch' ma ha deciso di partire dall'Europa con gli smartphone che usano il sistema Android e gli iPhone di Apple
CP-Guardia Costiera di Milazzo. Ancora sequestri di prodotti ittici
Continua incessante l’attività del personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Milazzo, per il contrasto alla pesca illegale ed alla irregolare commercializzazione di prodotto ittico.
In particolare l’attività di vigilanza e controllo degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo ieri è stata espletata sul territorio di Barcellona P.G. dove sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre soggetti intenti nella commercializzazione di prodotto ittico in violazione delle più elementari norme igienico sanitarie. Dopo aver effettuato l’accertamento ed a seguito dell’intervento del servizio veterinario dell’ASP di Messina n. 5 Distretto di Barcellona P.G. che ha accertato il cattivo stato di conservazione del prodotto, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro di Kg. 22 di prodotto di varia specie che, non essendo idoneo al consumo umano, è stato destinato alla distruzione.
La Capitaneria di Porto di Milazzo a seguito dell’intervento effettuato presso il sito di Vaccarella del Comune di Milazzo in data 15 aprile u.s., ha ritenuto necessario convocare apposita riunione tecnica, coinvolgendo la Regione, il Comune, la Polizia Locale di Milazzo, il servizio veterinario Distretto di Milazzo e le associazioni del locale ceto peschereccio “La Murena” e “Nino Salmeri”, al fine di analizzare la problematica ed avviare un percorso anche amministrativo finalizzato alla implementazione di ogni utile misura atta a garantire la commercializzazione del prodotto ittico sul sito citato, nel doveroso rispetto di tutte le norme igienico sanitarie vigenti, da parte degli operatori del settore.
Detta regolarizzazione consentirà, altresì, agli organi di vigilanza di tutelare i diritti dei consumatori, reprimendo ogni forma di commercializzazione illecita di prodotto ittico ovvero di immissione sul mercato di prodotto di dubbia provenienza, tutelando altresì i diritti dei produttori ittici che commercializzano correttamente il frutto della loro pesca.
In particolare l’attività di vigilanza e controllo degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo ieri è stata espletata sul territorio di Barcellona P.G. dove sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre soggetti intenti nella commercializzazione di prodotto ittico in violazione delle più elementari norme igienico sanitarie. Dopo aver effettuato l’accertamento ed a seguito dell’intervento del servizio veterinario dell’ASP di Messina n. 5 Distretto di Barcellona P.G. che ha accertato il cattivo stato di conservazione del prodotto, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro di Kg. 22 di prodotto di varia specie che, non essendo idoneo al consumo umano, è stato destinato alla distruzione.
La Capitaneria di Porto di Milazzo a seguito dell’intervento effettuato presso il sito di Vaccarella del Comune di Milazzo in data 15 aprile u.s., ha ritenuto necessario convocare apposita riunione tecnica, coinvolgendo la Regione, il Comune, la Polizia Locale di Milazzo, il servizio veterinario Distretto di Milazzo e le associazioni del locale ceto peschereccio “La Murena” e “Nino Salmeri”, al fine di analizzare la problematica ed avviare un percorso anche amministrativo finalizzato alla implementazione di ogni utile misura atta a garantire la commercializzazione del prodotto ittico sul sito citato, nel doveroso rispetto di tutte le norme igienico sanitarie vigenti, da parte degli operatori del settore.
Detta regolarizzazione consentirà, altresì, agli organi di vigilanza di tutelare i diritti dei consumatori, reprimendo ogni forma di commercializzazione illecita di prodotto ittico ovvero di immissione sul mercato di prodotto di dubbia provenienza, tutelando altresì i diritti dei produttori ittici che commercializzano correttamente il frutto della loro pesca.
Welcome. Benvenuti a Lipari. A Sottomonastero posti in prima fila davanti al mare
Il pericolo c'è ed è giusto segnalarlo....anche se sarebbe meglio un intervento risolutore.
Ma una "segnalazione" come quella apposta nel porto liparese di Sottomonastero è sicuramente originale.
Parafrasando uno spot con il quale si assegna un posto in prima fila, potremmo dire che lo stesso facciamo con i nostri ospiti pasquali: una prima fila davanti al mare
Ma una "segnalazione" come quella apposta nel porto liparese di Sottomonastero è sicuramente originale.
Parafrasando uno spot con il quale si assegna un posto in prima fila, potremmo dire che lo stesso facciamo con i nostri ospiti pasquali: una prima fila davanti al mare
Il dottore Paino nominato, in via provvisoria, direttore sanitario dell' Asp 5 di Messina
Il liparese dottor Mario Paino è stato nominato direttore sanitario dell’Asp 5 di Messina.
Si tratta, comunque, di un incarico temporaneo in attesa dell'insediamento del nuovo direttore generale Gaetano Sirna
Per il medico eoliano, in ogni caso, una bella soddisfazione.
Seppure per questo breve periodo a Mario vanno gli auguri di Eolienews per un efficace e proficuo lavoro
Si tratta, comunque, di un incarico temporaneo in attesa dell'insediamento del nuovo direttore generale Gaetano Sirna
Per il medico eoliano, in ogni caso, una bella soddisfazione.
Seppure per questo breve periodo a Mario vanno gli auguri di Eolienews per un efficace e proficuo lavoro
Coordinamento siti Unesco: “no a delegati da spartizione cencelliana”
A proposito del Coordinamento Unesco dei comuni Siciliani la cui riunione si è tenuta venerdì 11 aprile 2014 a Palazzo degli Elefanti a Catania, e nella quale é stato deciso che presto il Coordinamento avrà la sua sede nello storico Palazzo Tezzano a Catania dove i Comuni che hanno firmato il protocollo avranno la disponibilità di spazi per iniziative di vario genere e che, inoltre, ogni comune che ricade nei siti UNESCO, designerà nei prossimi giorni, un rappresentante che farà parte del Comitato Esecutivo, crediamo che i delegati non debbano essere frutto di logiche dei partiti ma individuati sulla scorta di una pubblica selezione per meriti, competenza e libertà e, innanzitutto, frutto di una scelta condivisa.
Auspichiamo che i sindaci dei comuni UNESCO raccolgano questo suggerimento per evitare l'ennesima spartizione cencelliana.
Dott.ssa Patrizia Biagi
Portavoce
Torneo interforze a Milazzo. Vince la squadra della Guardia Costiera mamertina
Ieri mercoledì 16 aprile 2014, presso il “Campo sportivo Grotta Polifemo” si è svolto il I° Quadrangolare di “calcio a 11” tra le rappresentative della Capitaneria di Porto di Milazzo, Carabinieri , Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Il torneo, con partite ad eliminazione diretta tra le quattro partecipanti svoltesi nell’arco dell’intera giornata, ha visto il trionfo finale della compagine della Guardia Costiera mamertina che, nell’ultima partita, contro la Guardia di Finanza ha fatto valere ancora una volta il maggior affiatamento tra i reparti, consentendo di ottenere una più proficua organizzazione di gioco.
Al termine degli incontri, iniziati con il tradizionale scambio dei gagliardetti, tutti gli atleti impegnati negli incontri hanno partecipato ad un raduno conviviale sulla falsariga del c.d. “terzo tempo” ormai in voga tra le squadre di rugby.
Il torneo, con partite ad eliminazione diretta tra le quattro partecipanti svoltesi nell’arco dell’intera giornata, ha visto il trionfo finale della compagine della Guardia Costiera mamertina che, nell’ultima partita, contro la Guardia di Finanza ha fatto valere ancora una volta il maggior affiatamento tra i reparti, consentendo di ottenere una più proficua organizzazione di gioco.
Al termine degli incontri, iniziati con il tradizionale scambio dei gagliardetti, tutti gli atleti impegnati negli incontri hanno partecipato ad un raduno conviviale sulla falsariga del c.d. “terzo tempo” ormai in voga tra le squadre di rugby.
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