Caro vita, caro bollette, caro tutto è questo il concetto che sicuramente hanno espresso, tra di loro, i deputati dell'assemblea siciliana nel momento in cui, tra tante perplessità, tanti dibattimenti interiori hanno dovuto, gioco forza, votare un aumento mensile lordo di poche centinai di euro mensili, ben 890 lordi; ma ci sono state tante perplessità, ognuno di questi, poverelli, pensava al bene del paese, ad un ulteriore esborso da far pesare sulla gente, ad un aumento che DOVEVA essere approvato a causa dell'adeguamento previsto < per legge > della loro indennità.-
Conflitti morali, che hanno
fatto peredere il sono ai 70 parlamentari siciliani, combatutti nella improba
approvazione di un tale aumento, decisione sofferta e dopo tante battaglie
dell'animo, hanno approvato l'aumento di questa indennità.-
Tecnicamente spiegano,
all'Ars, non si tratta di un aumento dello stipendio ma nel recepimento
dell'adeguamenti Istat, in pratica i 70 onorevoli hano applicato le norme che
compensano, semplicemente l'aumento dell'inflazione, con cifre è giusto
precisarlo che sono MOLTO ma MOLTO DIVERSE da quelle dell'impiegato medio, per
non parlare dei pensionati, ci torneremo tra un po.-
Dobbiamo specificare che si
tratta dell'approvazione del bilancio interno dell'Ars, spacciato per
automatico adeguamento Istat, subìto dagli onorevoli regionali che < non
sono riusciti ad arginare questo ulteriore
bonifico nei loro conto correnti >.-
Ma questo non è vero, questa
è una bugia, lo scatto può essere bloccato, anche in Sicilia, come ogni anno
dal 2006 ad oggi.- Viene fatto dall'ufficio di presidenza della camera dei
Deputati.-
Il presidente Schifani si è
subito lavato le mani (Pilato docet), passando la patata bollente nella mani
dell'Assemblea, affermando testualmente < … l'Ars, nella suia piena
autonomia che va rispettata (come poteva essere altrimenti) ha deliberato
l'aumento delle indennità dei parlamentari, per adeguarle al costo della vita,
in ottemperanza a una legge … !!! >
Brevemente facciamo due
conti; per questi – poverelli che non giungono con la loro preceente indennità
a fine mese -, c'è un aumento di spesa di quasi un milione per gli stipendi, i
70 inquilini dell'Assemblea regionale Siciliana avranno una crescita degli stipendi da 10 milioni e 450
mila euro del 20212 a 11 milioni e 200 mila euro nel 2023, con una differenza
pari a 750 mila euro annui.- Fino a questo monento, salvo notizie dell'ultima
ora il testo del provvedimento non è ancora pubblicamente disponibile.-
L'importo attuale delle
indennità è stato fissato nel 2014 da una legge delle regione Sicilia che ha
introdotto un taglio ai costi della politica locale – in precedenza i costi
erano quantificabili in 17 mila euro mensili, ed anche chi viveva a Palermo
usufruiva per il soggiorno nel capoluogo di 3.500 euro, somme che potevano
lievitare fino a 26 mila euro mensili; infatti dal 1965 l'indennità dei
parlamentari dell'Assemblea regionale Siciliana era agganciata a < quella
dei magistrati con funzioni di Presidente di sezione della Corte di Cassazione
>, certo che hanno avuto un bel coraggio; poi bontà loro, ci hanno ripensato
ed hanno sofferto le pene dell'inferno a causa della diminuzione dell'indennità
– poverelli.-
Per il 2023 è prevista, come
detto, una spesa per i deputati siciliani di euro 11.200 al mese lordi; ogni
deputato oltre alle due voci di indennità e diaria, ha – diritto – a 3.180 euro
lordi mensili per remunerare i proprio collaboratori a cui vanno solo briciole,
a questo si aggiungono le indennità di funzione, sempre menisli e lorde in base
alle eventuali cariche ricoperte in parlamento; 2.700 euro in più per il
presidente dell'Ars; 1.800 euro per i vice presidenti; 1.622 euro per i
deputati questori; 1.160 euro per i deputati segretari di commissione; a questo
punto si sono fermati non hanno ancora inventato altre voci per accaparrare
euro mensili.-
Poi troviamo qualcuno che si
è redento (vedi l'On. Nello De Pasquale che ha inviato una missiva per la non
applicazione, nei suoi confronti, dell'adeguanto dell'indennità), ma ci sorgono
spontanee alcune domande di carattere pratico e morale, a cui ci piacerebbe che
qualcuno di questi – poverelli – ci desse delle risposte serie, se e sono in
grado, senza arrampicarsi sugli specchi e senza sgranulare rosari di menzogne e
falsità, e dunque siccome, siamo sicuri che qualcuno legge questo blog,
desideriamo porle pubblicamente:
-In questa sofferta votazione
per l'aumneto dell'indenità, ci sono stati contrasti a livello politico, ci
sono state delle richieste di sfiducia, sino alzate barricare a difesa dei più
deboli, ci sono state richiesete di dimissioni, si è inveito politicamente su
questa scelta ?
-Si è votata all'unanimità la
richiesta di adeguamento o ci sono stati degli astenuti o dei contrari ?
-Si sono minacciate crisi di
governo ?
-Personalmente credo che la
votazione si è stata sofferta, si, forse
perché si sperava in un importo maggiore;
-Non ci sono state barricate
politiche, non ci sono state richieste di sfiducia, non ci sono contrasti
davanti a certi – argomenti – il colore e l'ideologia – per chi ancora la
possiede – passano in secondo piano;
-Forse ho posto la domanda
sbagliata nel chiedere se vi sia stata l'unanimità, ma figuriamoci, davanti a
quel rettangolino di vario colore, che si porta in tasca, per alcuni molto
capiente, non ci sono voti discordanti, nessuno si è astenuto, nessuno ha
votato contro, tutti favorevoli (qualcuno aveva dubbi);
-Crisi di governo, ma quando
mai, in caso la crisi poteva essere aperta per avere un adeguamento maggiore.-
E adesso a questi – poverelli
– desidereri ricordare alcune cosette, la pensione minima erogata dall'Inps nel
2022 ammontava ad euro 525,38 mensili, dopo l'adeguamento l'importo è salito ad
euro 597,63 per coloro che hanno compiuto o sono oltre la soglia dei 75 anni,
esattamente euro 72,25 (un'enormità senza precedenti da grudare allo scandalo),
per tutti gli altri, l'aumento della pensione minima mensila passa da 525,38 ad
euro 571,61 per un aumento pari ad euro 46,23 mensili (anche qui verginelle che
si trappoavano le vesti), nemmeno il 10% di quanto i poverelli siciliani, si
sono aumentati con una facile ed unanime decisione, infatti nel primo caso risulta
l'8,12% relativamente a quelli di Palermo, nel secondo caso del 5,2%.-
Ed allora mi chiedo e vi
chiedo provate vergogna per queste cose, provate vergogna sapendo che il vostro
aumento di indennità è pari a quasi 12 mila euro mesili – ovvero 400 euro al giorno
– questa somma rappresenta la pensione minima di un assistito Inps che ha
VERAMENTE lavorato per
40 e passa
anni ? Provate un di malanimo per voi stessi o, come qualcuno ha detto
un po di tempo fa < … non riesco a vivere con meno di 5 mila euro al mese
...>, penso e credo che avete tutti, uno strano senso del benessere comune,
della pace sociale, come qualche trombone ancora oggi va spifferando e, che
avete uno strano quanto assente senso della moralità, che purtroppo non si può
comprare al supermercato.-
E siccome siamo sempre
dell'idea che è giusto criticare, quando la critica è costruttiva e non
distruttiva e che bisogna dare sempre ed apportare delle idee, ne lancio una da
questo blog < diminuire il numero dei
parlamentari allassemblea regionale siciliana > e come è accaduto per il
parlamento nazionale, con una drastica riduzione del 36,64% la stressa
percentuale dovrebbe essere applicata in Sicilia, così da portare dagli attuali
70 onorevoli a 26 arrotondamento per eccesso.-
Ci sono stati siciliani che
si sono arrabbiati e scandalizzati per questo ? Da quello che riesco a capire
nessuno, e nessuno anzi sa di questi aumenti, io anche se ormai lontano, e non
da siciliano, ma eoliano mi sento preso in giro, umiliato da personaggi che si
ricorderanno di tutti o parte degli altri che hanno svilito, solamente nel
momento delle prossime elezioni, per prendervi ancora una volta per i fondelli
a cui ormai ci avete fatto l'abitudine.-
Ritorna più attuale che mai
il vecchio proverbio che narra < ogni popolo ha il governo che merita >.-
Bartolino Ferlazzo