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giovedì 16 febbraio 2023

I POVERELLI DI PALERMO (non quelli di Assisi). Riflessioni di Bartolino Ferlazzo

 

Caro vita, caro bollette, caro tutto è questo il concetto che sicuramente hanno espresso, tra di loro, i deputati dell'assemblea siciliana nel momento in cui, tra tante perplessità, tanti dibattimenti interiori hanno dovuto, gioco forza, votare un aumento mensile lordo di poche centinai di euro mensili, ben 890 lordi;  ma ci sono state tante perplessità, ognuno di questi, poverelli, pensava al bene del paese, ad un ulteriore esborso da far pesare sulla gente, ad un aumento che DOVEVA essere approvato a causa dell'adeguamento previsto < per legge > della loro indennità.-

Conflitti morali, che hanno fatto peredere il sono ai 70 parlamentari siciliani, combatutti nella improba approvazione di un tale aumento, decisione sofferta e dopo tante battaglie dell'animo, hanno approvato l'aumento di questa indennità.-

Tecnicamente spiegano, all'Ars, non si tratta di un aumento dello stipendio ma nel recepimento dell'adeguamenti Istat, in pratica i 70 onorevoli hano applicato le norme che compensano, semplicemente l'aumento dell'inflazione, con cifre è giusto precisarlo che sono MOLTO ma MOLTO DIVERSE da quelle dell'impiegato medio, per non parlare dei pensionati, ci torneremo tra un po.-

Dobbiamo specificare che si tratta dell'approvazione del bilancio interno dell'Ars, spacciato per automatico adeguamento Istat, subìto dagli onorevoli regionali che < non sono riusciti  ad arginare questo ulteriore bonifico nei loro conto correnti >.-

Ma questo non è vero, questa è una bugia, lo scatto può essere bloccato, anche in Sicilia, come ogni anno dal 2006 ad oggi.- Viene fatto dall'ufficio di presidenza della camera dei Deputati.-

Il presidente Schifani si è subito lavato le mani (Pilato docet), passando la patata bollente nella mani dell'Assemblea, affermando testualmente < … l'Ars, nella suia piena autonomia che va rispettata (come poteva essere altrimenti) ha deliberato l'aumento delle indennità dei parlamentari, per adeguarle al costo della vita, in ottemperanza a una legge … !!! >

Brevemente facciamo due conti; per questi – poverelli che non giungono con la loro preceente indennità a fine mese -, c'è un aumento di spesa di quasi un milione per gli stipendi, i 70 inquilini dell'Assemblea regionale Siciliana avranno una  crescita degli stipendi da 10 milioni e 450 mila euro del 20212 a 11 milioni e 200 mila euro nel 2023, con una differenza pari a 750 mila euro annui.- Fino a questo monento, salvo notizie dell'ultima ora il testo del provvedimento non è ancora pubblicamente disponibile.-

L'importo attuale delle indennità è stato fissato nel 2014 da una legge delle regione Sicilia che ha introdotto un taglio ai costi della politica locale – in precedenza i costi erano quantificabili in 17 mila euro mensili, ed anche chi viveva a Palermo usufruiva per il soggiorno nel capoluogo di 3.500 euro, somme che potevano lievitare fino a 26 mila euro mensili; infatti dal 1965 l'indennità dei parlamentari dell'Assemblea regionale Siciliana era agganciata a < quella dei magistrati con funzioni di Presidente di sezione della Corte di Cassazione >, certo che hanno avuto un bel coraggio; poi bontà loro, ci hanno ripensato ed hanno sofferto le pene dell'inferno a causa della diminuzione dell'indennità – poverelli.-

Per il 2023 è prevista, come detto, una spesa per i deputati siciliani di euro 11.200 al mese lordi; ogni deputato oltre alle due voci di indennità e diaria, ha – diritto – a 3.180 euro lordi mensili per remunerare i proprio collaboratori a cui vanno solo briciole, a questo si aggiungono le indennità di funzione, sempre menisli e lorde in base alle eventuali cariche ricoperte in parlamento; 2.700 euro in più per il presidente dell'Ars; 1.800 euro per i vice presidenti; 1.622 euro per i deputati questori; 1.160 euro per i deputati segretari di commissione; a questo punto si sono fermati non hanno ancora inventato altre voci per accaparrare euro mensili.-

Poi troviamo qualcuno che si è redento (vedi l'On. Nello De Pasquale che ha inviato una missiva per la non applicazione, nei suoi confronti, dell'adeguanto dell'indennità), ma ci sorgono spontanee alcune domande di carattere pratico e morale, a cui ci piacerebbe che qualcuno di questi – poverelli – ci desse delle risposte serie, se e sono in grado, senza arrampicarsi sugli specchi e senza sgranulare rosari di menzogne e falsità, e dunque siccome, siamo sicuri che qualcuno legge questo blog, desideriamo porle pubblicamente:

-In questa sofferta votazione per l'aumneto dell'indenità, ci sono stati contrasti a livello politico, ci sono state delle richieste di sfiducia, sino alzate barricare a difesa dei più deboli, ci sono state richiesete di dimissioni, si è inveito politicamente su questa scelta ?

-Si è votata all'unanimità la richiesta di adeguamento o ci sono stati degli astenuti o dei contrari ?

-Si sono minacciate crisi di governo ?

-Personalmente credo che la votazione si è stata sofferta, si,  forse perché si sperava in un importo maggiore;

-Non ci sono state barricate politiche, non ci sono state richieste di sfiducia, non ci sono contrasti davanti a certi – argomenti – il colore e l'ideologia – per chi ancora la possiede – passano in secondo piano;

-Forse ho posto la domanda sbagliata nel chiedere se vi sia stata l'unanimità, ma figuriamoci, davanti a quel rettangolino di vario colore, che si porta in tasca, per alcuni molto capiente, non ci sono voti discordanti, nessuno si è astenuto, nessuno ha votato contro, tutti favorevoli (qualcuno aveva dubbi);

-Crisi di governo, ma quando mai, in caso la crisi poteva essere aperta per avere un adeguamento maggiore.-

E adesso a questi – poverelli – desidereri ricordare alcune cosette, la pensione minima erogata dall'Inps nel 2022 ammontava ad euro 525,38 mensili, dopo l'adeguamento l'importo è salito ad euro 597,63 per coloro che hanno compiuto o sono oltre la soglia dei 75 anni, esattamente euro 72,25 (un'enormità senza precedenti da grudare allo scandalo), per tutti gli altri, l'aumento della pensione minima mensila passa da 525,38 ad euro 571,61 per un aumento pari ad euro 46,23 mensili (anche qui verginelle che si trappoavano le vesti), nemmeno il 10% di quanto i poverelli siciliani, si sono aumentati con una facile ed unanime decisione, infatti nel primo caso risulta l'8,12% relativamente a quelli di Palermo, nel secondo caso del 5,2%.-

Ed allora mi chiedo e vi chiedo provate vergogna per queste cose, provate vergogna sapendo che il vostro aumento di indennità è pari a quasi 12 mila euro mesili – ovvero 400 euro al giorno – questa somma rappresenta la pensione minima di un assistito Inps che ha VERAMENTE  lavorato  per  40  e  passa  anni ? Provate un di malanimo per voi stessi o, come qualcuno ha detto un po di tempo fa < … non riesco a vivere con meno di 5 mila euro al mese ...>, penso e credo che avete tutti, uno strano senso del benessere comune, della pace sociale, come qualche trombone ancora oggi va spifferando e, che avete uno strano quanto assente senso della moralità, che purtroppo non si può comprare al supermercato.-

E siccome siamo sempre dell'idea che è giusto criticare, quando la critica è costruttiva e non distruttiva e che bisogna dare sempre ed apportare delle idee, ne lancio una da questo blog <  diminuire il numero dei parlamentari allassemblea regionale siciliana > e come è accaduto per il parlamento nazionale, con una drastica riduzione del 36,64% la stressa percentuale dovrebbe essere applicata in Sicilia, così da portare dagli attuali 70 onorevoli a 26 arrotondamento per eccesso.-

Ci sono stati siciliani che si sono arrabbiati e scandalizzati per questo ? Da quello che riesco a capire nessuno, e nessuno anzi sa di questi aumenti, io anche se ormai lontano, e non da siciliano, ma eoliano mi sento preso in giro, umiliato da personaggi che si ricorderanno di tutti o parte degli altri che hanno svilito, solamente nel momento delle prossime elezioni, per prendervi ancora una volta per i fondelli a cui ormai ci avete fatto l'abitudine.-

Ritorna più attuale che mai il vecchio proverbio che narra < ogni popolo ha il governo che merita >.-

Bartolino Ferlazzo

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