I Carabinieri del Comando Interregionale “Culqualber” hanno solennemente commemorato la loro Patrona “Virgo Fidelis” con una Santa Messa che,
quest’anno, per la prima volta, è stata celebrata all’interno della Caserma “A. Bonsignore”, da Don Paolo SOLIDORO,
Cappellano Militare presso la Brigata Meccanizzata “Aosta” e da Don Pietro Roma della Parrocchia di San Giuliano.
La funzione religiosa, alla quale hanno partecipato Autorità e famiglie
di militari, è stata animata dal canto del coro polifonico dei militari del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, impreziosito dal
contributo di musicisti della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” di Palermo e della Banda della Brigata
Meccanizzata “Aosta” di Messina.
Un momento particolare è stato rappresentato dalla consacrazione da parte
del Cappellano Militare delle quattro pietre poste davanti all’altare,
provenienti da altrettante province della Sicilia (Palermo, Catania, Siracusa e
Messina), da cui provenivano alcuni dei Carabinieri caduti nella strage di
Nassiriya, da dove è previsto l’arrivo di una ulteriore pietra, che unitamente
a quelle già consacrate verranno utilizzate per la realizzazione in caserma di
un monumento in memoria dei citati caduti.
Al termine della celebrazione, letta la “Preghiera del Carabiniere”, il Comandante Interregionale, Gen. C.A.
Luigi ROBUSTO, tra le altre cose, ha:
-
rivolto
un commosso pensiero ai caduti dell’Arma ed alle loro famiglie;
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rievocato
il 76° Anniversario di un epico fatto d’armi: la Battaglia di Culqualber in
Africa Orientale, nel corso della quale i Carabinieri dell’allora I Battaglione
Mobilitato scrissero una delle pagine più fulgide e anche più dolorose della
loro storia (in allegato la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare
conferita alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri);
-
commemorato
la “Virgo Fidelis”, rammentando che
l’11 novembre 1949 fu proprio Sua Santità Papa Pio XII a promulgare un “breve apostolico” con cui stabilì che la Beatissima Vergine Maria, invocata col nome di Virgo
Fidelis, sarebbe diventata “... massima Patrona Celeste dell’intera famiglia
militare italiana chiamata Arma dei Carabinieri ...” e che sarebbe stata
anche annualmente commemorata il 21 novembre, ricorrenza dell’eroica Battaglia
di Culqualber;
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ringraziato
tutte le Autorità e le Famiglie presenti, nonché i sacerdoti concelebranti e
coloro che hanno arricchito la funzione con il loro contributo, cantori e
musicisti della G.d.F. e dell’Esercito;
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evidenziato
come la funzione sia un momento di unione, davanti all’altare, per onorare, ciò
che nella vita quotidiana, in Patria e in terra straniera si rinnova da sempre
in quanto a impegno operativo e amore per lo Stato.
Relativamente alla ricorrenza della Virgo
Fidelis, è da ricordare come il 9 aprile 1983, Papa Giovanni Paolo II, in
una celebre omelia in occasione della sua visita pastorale alla Scuola Allievi
di Roma, nell’elogiare i Carabinieri per il loro attaccamento alla Virgo
Fidelis, ne evidenziò le qualità che li contraddistinguevano, indicando, non a
caso, per prima la “fedeltà allo Stato”
poi la “dedizione al dovere” e,
quindi, lo “spirito di servizio”.
Nel ricordare, altresì, la “Giornata
dell’Orfano”, si segnala l’importante funzione svolta dall’O.N.A.O.M.A.C.
(Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri), organismo
che dedica tutte le sue energie a favore degli orfani dell’Arma; fondata il 5
ottobre 1948 con decreto del Presidente Einaudi, l’Ente diede soluzione al
complesso e delicato problema dell’assistenza alle famiglie dei numerosi
militari scomparsi nella guerra, da poco finita, attraverso la realizzazione di
istituti dove accogliere i giovani in particolari difficoltà o la
corresponsione di “assegni di studio”
alle famiglie bisognose; nei suoi 69 anni di vita, l’Opera, voluta dall’allora
Capo di Stato Maggiore dell’Arma, Colonnello Romano Dalla Chiesa, padre del
Generale Carlo Alberto, ha visto passare nei suoi ruoli oltre 30.000 giovani,
di cui 13.000 nei collegi.