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lunedì 7 settembre 2020
E' deceduto Tullio Natoli
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze
domenica 6 settembre 2020
Ospedale: Assemblea delibera scioglimento presidio ma non si abbassa la guardia. Il video integrale del'assemble tenutasi stasera.
Dopo circa 70 minuti, l'assemblea dei cittadini, riunitasi a Lipari, nelle immediatezze del gazebo, installato nei pressi dell'ospedale, dopo tutta una serie d'interventi, ha deliberato a maggioranza lo scioglimento del presidio del comitato #iosonolorenza.
Scioglimento che, come è stato chiaramente detto, non significa abbassare la guardia.
La situazione sarà costantemente monitorata, pronti a riprendere la protesta in assenza di fatti concreti.
Sandro Biviano ha anche avanzato l'idea (approvata) di istituire mensilmente un presidio sul corso V.E. dove i cittadini potranno esporre eventuali problematiche nel settore sanità.
Per le foto, grazie alla nostra collaboratrice Francesca Falconieri. Domani vi proporremo altri momenti in foto dell'assemblea.
Il video è quello integrale trasmesso in diretta su fb
Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. 6 settembre 1835: Dumas alle Eolie
6 settembre 1835
Dumas alle Eolie
Alexandre Dumas padre (1802-1870) fu un
autore eccezionalmente prolifico e durante tutta la sua carriera ottenne uno
straordinario successo di pubblico. Le sue due opere letterarie più note sono “I
tre moschettieri” e “Il Conte di Montecristo”; è in assoluto lo
scrittore le cui opere hanno ispirato il maggior numero di riduzioni
cinematografiche e televisive (alcune centinaia).
Dumas amava molto viaggiare: fu infatti in Russia, in
Austria, in Ungheria, in Germania e venne più volte in Italia, anche in virtù
di una grande ammirazione per Giuseppe Garibaldi, a cui fornì delle armi
durante la spedizione dei Mille.
Il suo viaggio in Italia del 1835 – durante il
quale fu a Genova, Livorno, Roma, Napoli e da qui in Sicilia e nelle isole
Eolie – rientrava in un più ampio progetto che aveva come obiettivo la
riscoperta delle radici della cultura mediterranea e che, dopo analoghe
richieste al governo francese non andate a buon fine, fu finanziato da
sottoscrittori privati fra i quali c’era anche Victor Hugo.
L’escursione alle Eolie si svolge dal 6 al 9
settembre 1835. Fra i compagni di viaggio citati nel diario ci furono
l’amico Jadin e il cane Milord, ma è storicamente dimostrato che il gruppo fu
accompagnato anche da Ida Ferrier, l’amante di Dumas, che però
stranamente non viene mai citata. Come in un giallo, anche Dumas stesso viaggiò
sotto falso nome.
Il viaggio si compie a bordo di una speronara – un tipo
di imbarcazione lignea leggera e veloce lunga circa 15 metri dotata di una
carena affilata che terminava con uno sperone (o tagliamare). Era attrezzata
con una vela latina e dotata di quattro rematori al comando del capitano Arena,
il personaggio che ha ispirato il titolo originale dell’opera.
Il Viaggio
La speronara lascia il porto di Palermo nella mattinata
di lunedì 6 settembre, il martedì mattina sosta brevemente ad Alicudi
e nel pomeriggio giunge a Lipari tramite il canale tra Lipari e Vulcano.
Sbarcati con non poche difficoltà, i nostri viaggiatori vengono accolti nel
convento dei Francescani poiché ai tempi a Lipari non c’erano alberghi. Qui
conoscono il Governatore della città e visitano le cave di pomice.
Il mercoledì 8 settembre mattina partono per
Vulcano dove saranno ospiti dei figli del generale Nunziante e ritornano a
Lipari nel pomeriggio per poi fare rotta in serata verso Panarea, dove arrivano
la mattina di giovedì, 9 settembre. Qui sostano a lungo presso lo
scoglio di Lisca Bianca, poi fanno incetta di gamberi e aragoste a Panarea,
cacciano conigli a Basiluzzo e verso sera arrivano a Stromboli per ammirare col
favore del buio lo spettacolo pirotecnico del vulcano lungo la sciara di fuoco.
La mattina del venerdì, 10 settembre, effettuano la scalata al cratere
per riprendere infine la strada del ritorno.
Sanità alle Eolie. L'amministrazione Giorgianni: " Apprezzabili determinazioni poste in essere ma riteniamo utile posticipare confronto con la cittadinanza e i comitati"
COMUNICATO
STAMPA
Appresa dagli organi di stampa e da
diversi post su Facebook di una riunione con i comitati cittadini e la
popolazione, si intende ribadire la nostra posizione sulla situazione inerente
l’Ospedale di Lipari; una posizione già espressa anche in ogni momento nel
quale l’Amministrazione ha affiancato l’ azione di protesta che ha visto i
cittadini protagonisti della
presentazione delle istanze per un adeguato servizio sanitario, da troppo tempo
rappresentate e non soddisfatte.
Alla luce degli ultimi accadimenti,
dei momenti di confronto con la cittadinanza e con il comitato, degli incontri
istituzionali avuti con l’Assessore alla Salute Ruggero Razza, con la
Commissione VI dell’ARS e con il Dirigente Generale dell’ASP Messina Dott. La
Paglia, riteniamo apprezzabili le determinazioni immediate poste in essere nei
giorni scorsi e, tra questi, la delibera per il contributo partorienti, il
bando unico per il personale della Aziende Sanitarie Siciliane che voglia
prestare servizio presso gli ospedali delle isole minori della Sicilia,
l’avviso pubblico per formulare graduatorie per incarichi di dirigenti medici
di diverse specializzazioni per il P.O. di Lipari e per il P.O. di Pantelleria
e le convenzioni con l’A.O. Papardo.
Tuttavia, in questo momento, ci pare
prematuro fare valutazioni in merito sia perché rimaniamo in attesa di
ulteriori e consistenti provvedimenti e iniziative, ma soprattutto perché siamo
più interessati agli esiti di tali procedure, ovvero che quelle intraprese
siano le strade efficaci per fornire al nostro Presidio Ospedaliero la giusta
dotazione organica di medici, infermieri e sanitari.
Siamo soddisfatti dell’avvio di
iniziative positive ma oggi siamo ancora in una fase transitoria, di attesa, e
considereremo notizie positive solo i
risultati concreti ottenuti,su cui abbiamo tutta l’intenzione di restare vigili
e insistenti, partecipi alle determinazioni del comitato e dei cittadini,
poiché diverse volte, in passato, abbiamo assistito a bandi andati deserti,
trasferimenti dei medici in servizio, ecc…
Rammentiamo che le richieste
considerate più urgenti presentate dall’Amministrazione, unitamente ai Sindaci
dei tre Comuni di Salina, già da tempo richieste e coerenti con le richieste
dei comitati e dei cittadini sono state
- Immediato rispetto e applicazione
della Rete Ospedaliera e della Pianta organica afferente l’Atto Aziendale
approvato con D.A. 112/2020 per una proporzionata dotazione di personale
medico, infermieristico e ausiliario, necessaria a garantire i giusti livelli
essenziali di assistenza per la cittadinanza e l’utenza (considerati i flussi
turistici importanti nel periodo estivo) e una corretta turnazione del
personale in servizio.
- Avvio delle procedure in capo
all’Assessorato Regionale alla Salute per la richiesta di deroga alla vigente
normativa per la riattivazione del punto nascita presso l’Ospedale di Lipari,
opportunamente dotato delle necessarie professionalità e delle occorrenti
dotazioni strumentali.
- Potenziamento dei mezzi di
soccorso del 118 e potenziamento nei Punti di Continuità Assistenziale (ex
Guardie Mediche) su tutte le isole rispetto alla effettiva capacità di soccorso
in emergenza/urgenza, prevedendo un significativo incremento di personale e una
adeguata disponibilità di strumentazioni e mezzi ovvero di attività di
formazione ad hoc del personale medico abilitandolo al soccorso.
- Attivazione di tutte le forme
previste dalle vigenti normative in materia (convenzioni, progetti ecc..) per
il rafforzamento dei servizi ospedalieri affinché raggiungano quegli adeguati
livelli di assistenza indispensabili per il nostro territorio ma anche a
incremento dei servizi attualmente presenti quali, a titolo esemplificativo,
azioni che consentano di poter effettuare le terapie oncologiche in loco, uno
sportello SERT – Servizio per le tossicodipendenze, ecc...
Per questo non riteniamo di dover
esprimere oggi alcun tipo giudizio sull’operato dell’ASP e dell’Assessorato ma
consideriamo più opportuno attendere ancora qualche giorno così da avere il
quadro completo delle azioni e dei provvedimenti assunti e che ci aspettiamo
saranno assunti al più presto.
Riteniamo utile posticipare di
qualche giorno un confronto con la cittadinanza e i comitati, a cui con questo
comunicato esprimiamo ancora una volta vicinanza e non solo ci dichiariamo
disponibili ma lo riteniamo doveroso, questo anche sentiti i Consiglieri
Comunali e il Vice Presidente del Consiglio, che hanno partecipato con noi
all’incontro con l’ Assessore Razza.
L'Amministrazione Comunale
LX° anniversario della demolizione delle gibbie. La loro storia attraverso la voce del prof. Iacolino, intervista rilasciateci in occasione del L° anniversario.
Ricorre quest'anno il 60° anniversario dalla demolizione delle due gibbie (nella foto) posizionate sul Corso V.E. di Lipari all'ingresso della strada (allora non rotabile) che portava al palazzo vescovile di Lipari.
A proposito delle gibbie, della loro utilità, del motivo per il quale "scomparvero" ne abbiamo parlato nel 2010 con lo storico eoliano professor Giuseppe Iacolino, il quale a conclusione di questa conversazione recita "L'elogio delle gibbie" da lui stesso composto e apparso su "La voce delle Isole Eolie", periodico diretto dal dottor Tommaso Paino nel numero febbraio-marzo 1960 e più recentemente riproposto da ARCIPELAGOIN di Aldo Natoli.
Ma ascoltiamo il prof. Giuseppe Iacolino
Elogio delle “Gibbie” (da Arcipelagoin di Aldo Natoli)Dall’abbattimento delle Gibbie che esistevano sul Corso Vittorio Emanuele in prossimità del Viale Vescovile, dove si ergeva un maestoso cancello al quale sarebbe toccata di lì a poco la stessa sorte per far fronte al raccordo stradale, sono strascorsi trentacinque anni. Le due gibbie, costruite tra il 1779 e il 1789, erano due immensi serbatoi interrati, che contenevano acqua, con i colli a forma circolare che fuoruscivano dal suolo per circa un metro. Ogni mattina, di buon’ora, le famiglie che non disponevano di sufficiente autonomia di acqua si recavano ad attingere dalle gibbie con secchi e bagnarole di zinco, oppure si affidavano al lavoro dei robusti portatori che disponevano di barili.
Attorno alle gibbie quindi, ȏ chianu ȗ Puzzu, ogni giorno le lunghe attese s’animavano con un crescendo di saluti, di richiami, di colloqui casuali e spontanei e qualche volta di liti e proteste. Vero spettacolo, quasi un rito, che, pur se segnato da necessità, stenti e sofferenze, soprattutto per la gente più umile, finiva col diventare gioco e festante. Per meglio commentare le gibbie – augurandoci che amministratori più attenti possano recuperare le cisterne che giacciono sotto il basolato – ci affidiamo ai versi del prof. Giuseppe Iacolino apparsi su «La voce delle Isole Eolie», periodico diretto dal dott. Tommaso Paino nel numero febbraio-marzo 1960.
Son morte le «gibbie»,
quei tozzi piloni,
del ferreo cancello
vetusti piantoni;
son morte sul nascere
dell’anno novello
lasciando il rimpianto
d’un tempo assai bello …
Ai pozzi ineasausti
nei chiari mattini
venivano a frotte
quei rudi facchini :
tiravano il secchio
tra l'urla e lotte
e al suon di moccoli
empivan la botte.
Oh quanti concerti
le sere d’estate udiron suonare
da trombe affiatate:
Abate e Bongiorno
le note più rare
d’«Aida» e di «Tosca»
sentiro evocare,
nel mentre sciamava
la classe elegante,
la turba di gente
nel corso festante:
passavan, romantici
il cuore e la mente,
le dame e i signori
dal crine lucente.
Ci videro nascere;
ne vider di morti!
Del corso Vittorio
conobber le sorti;
udiron l’osanna,
sentiro il mortorio
d’ogni ora politica,
del tempo littorio;
e, spenti i comizi,
sbiaditi i striscioni,
capir della folla
le ingenue illusioni,
le vane speranze,
la fede che crolla,
le buggerature,
lo spreco di colla.
Pur, senza parola,
restaste pazienti
a udir le opinioni,
le idee e i commenti :
offriste riparo
a cani e pedoni,
fungeste da tavolo
a tanti soloni;
e al chiaro di luna
con fare cortese
di coppie furtive
copriste le intese;
a pro dell’anagrafe,
che poi le trascrive,
di reggere il moccolo
voi foste giulive.
Or più non ci siete!
e ognuno ci bada
che alquanto più mesta
ci appare la strada
col vostro soccombere
sbandita è ogni festa;
furor di progresso
v’ha mozzo la testa.
Ma quei che v’han morte
strappate le chiome,
la faccia di schiaffi
si meritan, come
chiunque alla tela
di Crispi o di Saffi
con mano sacrilega
raschiasse i bei baffi.
Purtroppo mutati
l’usanze ed i tempi
il mondo registra
con validi esempi:
dov’era dell’acqua,
dell’uomo ministra,
or sorge il divieto
di svolta a sinistra.
Giuseppe Iacolino
sabato 5 settembre 2020
Ricordando...Donato Hunziker.
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca: : Inizia una seconda fase.
La protesta promossa dai parenti e dagli amici più cari di Lorenza, come abbiamo potuto notare, ha coinvolto l'intera comunità Eoliana. Tutti i cittadini, ne hanno preso parte, sono intervenuti indistintamente, in maniera individuale o in forma di aggregazione, hanno partecipato in maniera attiva, accanto alle quattro amministrazioni dei comuni Eoliani. Protesta che ha anche avuto un importante momento di confronto tra la comunità Eoliana (anche attraverso i suoi rappresentanti) e le istituzioni sanitarie regionali, anche in presenza del direttore dell'Asp 5 dott. Paglia. Da questo confronto, è emersa un’apertura senza precedenti da parte delle istituzioni regionali, attraverso il concreto impegno assunto dall'assessore Razza e la successiva presenza della VI Commissione dell’ARS presso il nostro ospedale.
Tra ieri e oggi, sono stati divulgati su tutti gli organi di stampa locale, i primi atti emessi dall'Asp 5 su disposizione dell'Assessorato regionale.
Possiamo considerare questi atti dei segnali positivi che danno ancora più forza e coraggio nel prosieguo del lavoro sin qui svolto. Questo ha come unico obiettivo la tutela del nostro diritto alla salute e la difesa del nostro ospedale ovvero della sanità pubblica, ci preoccupano pertanto le dichiarazioni dell' Assessore riguardanti l’intenzione di avviare sperimentazioni con privati accreditati all’interno del nostro ospedale.
Ci sono dei dubbi importanti da chiarire, anche in merito alla presenza dell'elicottero h24, e alla richiesta di deroga del punto nascita. Deve iniziare dunque, adesso, una seconda fase di lavoro, ancora più importante, di dialogo e di confronto sui provvedimenti presi e, soprattutto, su quelli da prendere. Sulle ricadute che questi avranno in termini pratici sui servizi prestati all'interno del nostro nosocomio.
La nostra comunità ha bisogno di essere rassicurata attraverso la concreta attuazione di questi provvedimenti e deve poter iniziare a verificare i primi risultati concreti. Il Comitato “l’Ospedale di Lipari non si tocca” mette a disposizione del gruppo che si sta formando, il proprio supporto in termini di competenze, e anche attraverso il lavoro di ricognizione, monitoraggio e verifica sin qui svolto, nella convinzione che adesso sia necessario avviare un confronto serio e attento sui contenuti.
Il portavoce del comitato
Anna Spinella
Tra ieri e oggi, sono stati divulgati su tutti gli organi di stampa locale, i primi atti emessi dall'Asp 5 su disposizione dell'Assessorato regionale.
Possiamo considerare questi atti dei segnali positivi che danno ancora più forza e coraggio nel prosieguo del lavoro sin qui svolto. Questo ha come unico obiettivo la tutela del nostro diritto alla salute e la difesa del nostro ospedale ovvero della sanità pubblica, ci preoccupano pertanto le dichiarazioni dell' Assessore riguardanti l’intenzione di avviare sperimentazioni con privati accreditati all’interno del nostro ospedale.
Ci sono dei dubbi importanti da chiarire, anche in merito alla presenza dell'elicottero h24, e alla richiesta di deroga del punto nascita. Deve iniziare dunque, adesso, una seconda fase di lavoro, ancora più importante, di dialogo e di confronto sui provvedimenti presi e, soprattutto, su quelli da prendere. Sulle ricadute che questi avranno in termini pratici sui servizi prestati all'interno del nostro nosocomio.
La nostra comunità ha bisogno di essere rassicurata attraverso la concreta attuazione di questi provvedimenti e deve poter iniziare a verificare i primi risultati concreti. Il Comitato “l’Ospedale di Lipari non si tocca” mette a disposizione del gruppo che si sta formando, il proprio supporto in termini di competenze, e anche attraverso il lavoro di ricognizione, monitoraggio e verifica sin qui svolto, nella convinzione che adesso sia necessario avviare un confronto serio e attento sui contenuti.
Il portavoce del comitato
Anna Spinella
Il paese degli incontri e il non fare (di Pietro Lo Cascio)
È di qualche giorno fa
la notizia di un “importante incontro” (cito testualmente il comunicato stampa)
organizzato da AIPF a Lipari sulla “protezione del patrimonio marino”, cui
hanno preso parte – tra pochi altri selezionati – il sottosegretario
all’ambiente Morassut e il senatore Ranucci. Se la memoria non mi inganna, già
qualche anno fa la stessa associazione aveva organizzato un incontro sul
medesimo argomento, questa volta a Panarea e con la partecipazione
dell’onorevole Casini.
Sembra che l’associazione
ami organizzare di tanto in tanto incontri dove esponenti politici nazionali
vengono informati dell’esigenza di proteggere gli ambienti marini
dell’arcipelago. Del resto, ognuno è libero di incontrarsi dove e quando vuole,
e immagino che lo scopo sia quello di rassicurare periodicamente i finanziatori
dell’associazione, dato che dopo tali incontri non si registra nulla di nuovo,
a parte le folcloristiche polemiche con settori della nostra comunità
geneticamente allergici alla parola “protezione”.
Tuttavia, mi chiedo se
tali sforzi siano manieristici – e allora non ne parliamo più, va bene lo
stesso – oppure improntati a un sincero desiderio di cambiare lo stato delle
cose.
Qualcuno nel corso
dell’incontro ha forse ricordato a Morassut e Ranucci di fare il lavoro per il
quale vengono lautamente pagati? Il primo infatti è un autorevole
rappresentante del governo in carica, il secondo siede nell’emiciclo – peraltro
in maggioranza – dove si votano le leggi dello Stato. Una di queste, la 244 del
24 dicembre 2007, ha istituito il Parco Nazionale terrestre e marino delle
Isole Eolie. Si vuole proteggere il patrimonio marino dell’arcipelago? Bene:
basta applicarla.
Morassut e Ranucci lo
sanno benissimo, ma il loro enigmatico silenzio – al pari di quello di altri – alimenta
uno stato di permanente illegalità: per legge le isole sono Parco Nazionale da
tredici anni, eppure assistiamo alle passerelle stagionali di politici incapaci
di assumersi qualche responsabilità e di farla finalmente valere, questa legge.
Pantelleria è stata
più fortunata: è bastato un incendio nel 2016 e pochi giorni dopo, magicamente,
il decreto istitutivo è stato firmato dal Presidente della Repubblica. Da noi,
nonostante volenterosi piromani si siano spesi decine di volte per mandare in
fumo l’isola, continuiamo a fare “importanti incontri” e a parlarci addosso.
La riflessione va
estesa oltre l’episodio che questa volta ha visto come protagonisti di turno
Morassut e Ranucci. Per esempio, sul sito “Sicilia 5 Stelle” un comunicato del
12 settembre 2018 annunciava un altro incontro, quello tra i deputati regionali
Palmeri, Campo e Trizzino e il ministro Costa (http://www.sicilia5stelle.it/2018/09/ambiente-ministro-costa-incontra-deputati-m5s-sicilia-su-rischio-desertificazione-rifiuti-e-bonifica-coste/) per parlare anche dell’istituendo
Parco delle Eolie. Peccato che nulla sia poi stato comunicato riguardo all’esito
dello stesso.
Detesto il
qualunquismo, ma tirando le somme devo ammettere con dispiacere che siamo
veramente nelle mani di nessuno. Siamo ostaggio di una classe politica pavida, priva
di una visione, che di fronte a una legge votata in
parlamento preferisce girare il naso dall’altra parte e ci condanna all’assenza
di strumenti concreti per affrontare il futuro in modo sostenibile.
Evidentemente, in
questo paese l’imperativo non è fare, ma incontrarsi.
Pietro Lo Cascio
Moderati per Calderone hanno incontrato La Paglia.
“Ieri siamo stati ricevuti dal manager dell’Azienda Sanitaria Provinciale - riferisce il consigliere Gesuele Fonti- un incontro istituzionale richiesto dal nostro gruppo consiliare per approfondire alcune importanti problematiche dell’ospedale di Lipari.”
All’incontro, tenutosi negli uffici della Direzione Generale in Via La Farina, era presente inoltre l’On. Tommaso Calderone, già componente della Commissione Sanità all’ARS.
Il Direttore Generale, in merito alla lamentata carenza di operatori sanitari, ha evidenziato che su disposizione dell'Assessore Regionale alla Salute l'Asp di Messina, dopo una ulteriore ricognizione di tutti i posti vacanti in pianta organica per l'Ospedale di Lipari, è stata autorizzata a bandire un Atto di Interpello interno per i posti disponibili di medico, infermiere, personale sanitario di supporto e tecnico di radiologia. L’Asp di Messina, in attesa che vengano espletati i bandi, ha anche firmato una ulteriore convenzione con l'Azienda Ospedaliera Papardo per i turni del pronto soccorso di Lipari.
Il Direttore, nel corso dell'incontro, ha inoltre comunicato che l’Asp di Messina con Atto Deliberativo n. 2409 /DG del 03 settembre 2020, su autorizzazione regionale, ha emanato un Avviso Pubblico per la formazione di elenchi di medici disponibili a prestare attività assistenziale nelle Aziende del S.S.R. della Regione Siciliana da impiegare presso i presidi ospedalieri insistenti nel territorio delle isole minori. Contemporaneamente, con Atto Deliberativo 2410/DG sempre del 03 settembre 2020, ha emanato un Avviso Pubblico - per titoli - per la formulazione di graduatorie per il conferimento di eventuali incarichi a tempo determinato di Dirigente Medico varie discipline, per il P.O. di Lipari (Anestesia e Rianimazione, Ginecologia, Ortopedia, Cardiologia, Emodialisi, Patologia Clinica, Medicina e Chirurgia D’Accettazione e D’Urgenza) e per il P.O. di Pantelleria, con l’ Asp di Messina Azienda Capofila.
I consiglieri comunali hanno inoltre sostenuto la necessità di un potenziamento dei servizi rivolti alle partorienti e chiesto che l’ospedale di Lipari venga dotato di una seconda ambulanza adeguatamente attrezzata e del personale necessario.
Sono state evidenziate, infine, alcune criticità per la prenotazione delle prestazioni specialistiche presso l’ospedale di Lipari attraverso il Centro Unico di Prenotazione, si è pertanto richiesta alla Direzione Generale la possibilità di istituire un numero unico esclusivamente per l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal nosocomio delle Isole Eolie.
“Ringraziamo il Direttore La Paglia per la disponibilità e l’attenzione prestate alle innumerevoli questioni oggi sottoposte alla sua attenzione – lo afferma il consigliere Fonti – ringraziamo inoltre l’On. Tommaso Calderone – continua Fonti – per il costante impegno in sede parlamentare in materia di salute ed assistenza ai soggetti fragili.”
Moderati per Calderone
Moderati per Calderone
venerdì 4 settembre 2020
Stromboli: Guide Alpine e Vulcanologiche chiedono ripresa attività escursionistica controllata almeno fino a quota 400
"Lo Stromboli è studiato da sempre per le sue caratteristiche, ma tra i percorsi di questo gioiello naturalistico - spiega una nota delle Guide - spesso si spostano in solitudine e al crepuscolo inesperti turisti ignari di ciò che potrebbe accadere. Per preservare la sicurezza degli amanti di trekking ed escursioni, il Comune di Lipari ha emesso ordinanze che regolano l’accesso alle zone sommitali, tramite l’accompagnamento in via esclusiva da parte della Guide Alpine o Vulcanologiche, in linea con la vigente normativa di legge. Ha specificato, dunque, i tempi di transito e il numero massimo di soggetti consentiti, per ridurre il rischio vulcanico intrinseco. Di fatto, però, mancando i necessari controlli, non sono pochi coloro i quali ignorano lo stop e arrivano a varcare aree dove l’accesso è vietato".
"Oggi che il turismo è in ginocchio - avverte - e tenta di rialzarsi dopo l’invernale lockdown, per Stromboli è il momento di ripartire alla grande. Se in passato al blocco degli itinerari in loco a causa delle eruzioni seguiva una cauta ripresa, in questo momento poco è cambiato. Le escursioni sono consentite in via autonoma, senza l’accompagnamento delle guide alpine o vulcanologiche, solo fino alla quota di 290 metri sul versante settentrionale che costeggia la Sciara del Fuoco lungo una vecchia mulattiera".
"Nell’area si muovono, come già accennato, diversi turisti non sempre consapevoli dei rischi, in un’area non adatta all’accoglienza - ribadiscono - di più di 40 persone e con via di fuga non immediata in caso di pericolo. Intanto, a fine luglio, l’azienda foreste demaniali ha ripristinato il sentiero per accedere alla quota di 400 metri, dove godere di una migliore osservazione per la fruizione turistica, affiancata dall’accompagnamento da parte di guide alpine o vulcanologiche. Il progetto, comunque, dovrebbe essere completato dalla risistemazione della cartellonistica con le indicazioni, dalla realizzazione delle opportune piazzole di sosta e da una continua valutazione della situazione, poiché in troppi si recano indisturbati nella zona proibita, superando persino la quota di 400 metri".
"L’auto-regolamentazione per l’accompagnamento dell’escursionista nel territorio è, più che mai importante e, a tal proposito, il Collegio regionale Guide Alpine e Vulcanologiche della Sicilia - sottolinea - ha sottoposto una proposta ad hoc all’assessorato del Turismo e al Dipartimento regionale della Protezione Civile. A oggi, però, non solo la sicurezza dell’escursionista non risulta garantita, ma le condizioni economiche delle guide, che pur continuano a dare il proprio necessario contributo professionale, sono disastrose. Sulla base delle loro formazione ed esperienza, inoltre, ritengono opportuno, allo stato attuale, mantenere ancora cautela nella visita delle zone sommitali del vulcano, ma spingono per un primo passo per la ripresa immediata dell’attività escursionistica controllata sino alla quota di 400 metri slm, con variazioni valutabili nel tempo".
"E, per concludere, chiedono un incontro con il Dipartimento regionale della Protezione Civile per pianificare la futura offerta turistica ed escursionistica locale e scongiurare che cali un pesante sipario su una zona ricca di bellezza e peculiarità uniche. Le guide, incaricate dallo Stato e della Regione nella valutazione e mitigazione del rischio vulcanico intrinseco esigono, dunque, il ripristino del loro ruolo, ovvero l’autonomia di scelta delle modalità di fruizione del territorio, affiancando alle indicazioni offerte dei centri di competenza a cui è affidato il monitoraggio vulcanico, la loro esperienza sul campo", conclude la nota.
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