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domenica 6 settembre 2020

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. 6 settembre 1835: Dumas alle Eolie

6 settembre 1835
Dumas alle Eolie

Alexandre Dumas padre (1802-1870) fu un autore eccezionalmente prolifico e durante tutta la sua carriera ottenne uno straordinario successo di pubblico. Le sue due opere letterarie più note sono “I tre moschettieri” e “Il Conte di Montecristo”; è in assoluto lo scrittore le cui opere hanno ispirato il maggior numero di riduzioni cinematografiche e televisive (alcune centinaia). 
Dumas amava molto viaggiare: fu infatti in Russia, in Austria, in Ungheria, in Germania e venne più volte in Italia, anche in virtù di una grande ammirazione per Giuseppe Garibaldi, a cui fornì delle armi durante la spedizione dei Mille.
Il suo viaggio in Italia del 1835 – durante il quale fu a Genova, Livorno, Roma, Napoli e da qui in Sicilia e nelle isole Eolie – rientrava in un più ampio progetto che aveva come obiettivo la riscoperta delle radici della cultura mediterranea e che, dopo analoghe richieste al governo francese non andate a buon fine, fu finanziato da sottoscrittori privati fra i quali c’era anche Victor Hugo.
L’escursione alle Eolie si svolge dal 6 al 9 settembre 1835. Fra i compagni di viaggio citati nel diario ci furono l’amico Jadin e il cane Milord, ma è storicamente dimostrato che il gruppo fu accompagnato anche da Ida Ferrier, l’amante di Dumas, che però stranamente non viene mai citata. Come in un giallo, anche Dumas stesso viaggiò sotto falso nome.
Il viaggio si compie a bordo di una speronara – un tipo di imbarcazione lignea leggera e veloce lunga circa 15 metri dotata di una carena affilata che terminava con uno sperone (o tagliamare). Era attrezzata con una vela latina e dotata di quattro rematori al comando del capitano Arena, il personaggio che ha ispirato il titolo originale dell’opera.

Il Viaggio
La speronara lascia il porto di Palermo nella mattinata di lunedì 6 settembre, il martedì mattina sosta brevemente ad Alicudi e nel pomeriggio giunge a Lipari tramite il canale tra Lipari e Vulcano. Sbarcati con non poche difficoltà, i nostri viaggiatori vengono accolti nel convento dei Francescani poiché ai tempi a Lipari non c’erano alberghi. Qui conoscono il Governatore della città e visitano le cave di pomice.

Il mercoledì 8 settembre mattina partono per Vulcano dove saranno ospiti dei figli del generale Nunziante e ritornano a Lipari nel pomeriggio per poi fare rotta in serata verso Panarea, dove arrivano la mattina di giovedì, 9 settembre. Qui sostano a lungo presso lo scoglio di Lisca Bianca, poi fanno incetta di gamberi e aragoste a Panarea, cacciano conigli a Basiluzzo e verso sera arrivano a Stromboli per ammirare col favore del buio lo spettacolo pirotecnico del vulcano lungo la sciara di fuoco. La mattina del venerdì, 10 settembre, effettuano la scalata al cratere per riprendere infine la strada del ritorno.

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