Nota indirizzata al commissario dell'ASP Messina, Bernardo Alagna:Abbiamo preso atto degli impegni da Lei espressi circa i provvedimenti che intende portare
avanti per il benessere degli Eoliani,
volti a garantire, in emergenza, a questa popolazione, il miglioramento dei servizi del territorio,
il progetto dell'ospedale di comunità, la Sub-Intensiva, la cura e l'assistenza
ai pazienti oncologici, l'impegno ad
assumere tramite concorso o altre soluzioni come incarichi a Medici pensionati,
per coprire le professionalità carenti.
Questo Comitato interviene però su una Sua dichiarazione sul
nostro operato, che Viene giudicato soltanto "critico" e non propositivo.
In tutti i nostri interventi, scritti e non, oltre che
rappresentare tutta l'amarezza e la frusta zione dei diritti negati, abbiamo richiesto azioni urgenti
affinché venissero ripristinate nelle Isole Eolie, le condizioni di
sicurezza e assistenza pubblica.
Nel ribadire che vogliamo
tornare a nascere e curarci a Lipari, abbiamo sempre chiesto che ci venga
restituito un Ospedale degno di tale
nome, in cui siano garantiti i LEA e
che soltanto le emergenze, e non
le urgenze, siano curate fuori dal nostro territorio.
Abbiamo chiesto che si trovi un giusto equilibrio tra
strutture ospedaliere centralizzate e strutture ospedaliere decentrate, ciò per
tutelare le persone che vivono in zone disagiate.
Abbiamo chiesto sempre, a tutti i soggetti in causa, che
venga approvata la legge speciale per le
piccole isole e i territori disagiati, in discussione da ormai quattro
anni.
Abbiamo chiesto di lavorare in sinergia per arrivare a
soluzioni rapide che pongano fine ai gravi disagi della Comunità Eoliana.
Abbiamo chiesto l'incremento
dei Cardiologi, la reperibilità degli stessi soprattutto nei fine settimana
e nei giorni festivi, il potenziamento
degli ortopedici, il ripristino
dell'attività di Camera Iperbarica e la sostituzione di tutti i
professionisti che sono stati trasferiti , che sono andati in pensione o altro.
Abbiamo chiesto l’invio
di macchinari (relativamente semplici e poco costosi) che permettano ai malati
eoliani di curarsi in loco, senza la necessità di continui e
sfiancanti viaggi in terra ferma: un’accorata lettera di richiesta per un agitatore-incubatore piastrinico inviata mesi fa (firmata anche da medici
del nostro ospedale) che non ha mai ricevuto risposta.
Non si può programmare l'emergenza, perché in quanto tale, è
imprevedibile, ed a questo proposito è bene che ci sia il servizio
dell’elisoccorso, nonostante stiamo
ancora aspettando l’elicottero in loco come promesso dall’Assessore
Ruggero Razza.
Si può invece chiedere, come abbiamo fatto, un’assistenza
ospedaliera e territoriale di base che garantisca la cura e la prevenzione.
La Sanità pubblica della Sicilia tutta è ridotta al
collasso, senza personale, costretta a proporre l'assunzione di giovani
specializzandi o medici pensionati.
Quanto sopra esposto è ciò che compete a questo Comitato, cioè
la segnalazione di disservizi e problemi che dal punto di vista sanitario
affliggono oramai da tempo la nostra comunità. Non è dunque compito nostro
suggerire soluzioni, ruolo al quale
invece è Lei richiamato, nella qualità di commissario straordinario
dell’azienda
Occorre una grande sinergia per promuovere un cambiamento
forte e che ristabilisca l'equità
di trattamento dell'essere umano, specialmente in questi territori in quanto
fragili.
Queste sono state "sempre" le nostre proposte, e saremmo felici di incontrarla quanto prima
per discuterne più diffusamente , soprattutto in vista delle imminenti scadenze relative al PNRR.
Cordiali saluti.
Il Comitato spontaneo di cittadini, “L’OSPEDALE DI LIPARI NON SI TOCCA”.
Silvia Carbone, Marilena Mirabito, Angelo Natoli, Antonella Longo, Diana Bonofiglio, Francesca Giardina, Laura Zaia, Maria Giulia Romagnolo, Paolo Arena, Francesca Rando