È attiva la procedura riservata ai Comuni per il rilascio della Carta della Famiglia. Per accedere i referenti comunali dovranno registrarsi tramite l'apposito form e riceveranno – a seguito di una verifica dei dati inseriti – le credenziali di accesso.
Si realizza così la prima fase operativa della Carta della Famiglia, la card sconti riservata ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e un Isee in corso di validità non superiore a 30mila euro, istituita con il decreto interministeriale 20 settembre 2017.
La richiesta della Carta è presentata da uno dei genitori dei componenti minorenni appartenenti al nucleo familiare, che diventa titolare della stessa e responsabile del suo utilizzo. Il soggetto richiedente e i beneficiari della Carta devono essere residenti nel territorio italiano al momento della richiesta. Nel caso di minori in affidamento familiare, la richiesta può essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia. Ai soli fini del rilascio della Carta, i minorenni in affidamento familiare vengono sempre conteggiati nel computo dei minorenni presenti nel nucleo familiare.
L’emissione
La Carta viene emessa con validità biennale, su richiesta degli interessati, previa presentazione della dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee in corso di validità, dal Comune dove il nucleo familiare ha la propria residenza anagrafica. In caso di componenti del nucleo con diversa residenza anagrafica, la residenza familiare è quella dichiarata a fini Isee. La Carta dovrà recare sul retro il logo del Comune emittente, il numero progressivo della tessera, preceduto dal codice Comune, i dati anagrafici e il codice fiscale dell'intestatario, il luogo e la data di emissione, nonché la data di scadenza. La Carta dovrà recare l'indirizzo del sito internet di servizio dedicato.
Le agevolazioni
La Carta consente l'accesso a sconti sull'acquisto di beni o servizi, ovvero a riduzioni tariffarie concessi dai soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all'iniziativa.
Nell’elenco delle categorie merceologiche dei beni e delle tipologie di servizi rientrano prodotti alimentari, bevande analcoliche, prodotti per la pulizia della casa e per l'igiene personale, articoli di cartoleria e di cancelleria, libri e sussidi didattici, medicinali, prodotti farmaceutici e sanitari, abbigliamento e calzature. Tra i servizi, c’è la fornitura di acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili per il riscaldamento, la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, i servizi di trasporto, ricreativi e culturali, musei, spettacoli e manifestazioni sportive, palestre e centri sportivi, servizi turistici, alberghi e altri servizi di alloggio, impianti turistici e del tempo libero, servizi di ristorazione, servizi socioeducativi e di sostegno alla genitorialità, istruzione e formazione professionale.
I benefici possono essere attivati:
a) dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su base nazionale, previa formalizzazione di protocolli d'intesa con le amministrazioni centrali interessate o convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza nazionale;
b) dalle Regioni e dalle Province autonome, su base regionale, mediante la stipulazione di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza regionale;
c) dai Comuni, su base comunale, mediante la stipula di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza locale, ovvero riduzioni di tariffe dei servizi pubblici locali erogati direttamente o indirettamente.
Si realizza così la prima fase operativa della Carta della Famiglia, la card sconti riservata ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e un Isee in corso di validità non superiore a 30mila euro, istituita con il decreto interministeriale 20 settembre 2017.
La richiesta della Carta è presentata da uno dei genitori dei componenti minorenni appartenenti al nucleo familiare, che diventa titolare della stessa e responsabile del suo utilizzo. Il soggetto richiedente e i beneficiari della Carta devono essere residenti nel territorio italiano al momento della richiesta. Nel caso di minori in affidamento familiare, la richiesta può essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia. Ai soli fini del rilascio della Carta, i minorenni in affidamento familiare vengono sempre conteggiati nel computo dei minorenni presenti nel nucleo familiare.
L’emissione
La Carta viene emessa con validità biennale, su richiesta degli interessati, previa presentazione della dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee in corso di validità, dal Comune dove il nucleo familiare ha la propria residenza anagrafica. In caso di componenti del nucleo con diversa residenza anagrafica, la residenza familiare è quella dichiarata a fini Isee. La Carta dovrà recare sul retro il logo del Comune emittente, il numero progressivo della tessera, preceduto dal codice Comune, i dati anagrafici e il codice fiscale dell'intestatario, il luogo e la data di emissione, nonché la data di scadenza. La Carta dovrà recare l'indirizzo del sito internet di servizio dedicato.
Le agevolazioni
La Carta consente l'accesso a sconti sull'acquisto di beni o servizi, ovvero a riduzioni tariffarie concessi dai soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all'iniziativa.
Nell’elenco delle categorie merceologiche dei beni e delle tipologie di servizi rientrano prodotti alimentari, bevande analcoliche, prodotti per la pulizia della casa e per l'igiene personale, articoli di cartoleria e di cancelleria, libri e sussidi didattici, medicinali, prodotti farmaceutici e sanitari, abbigliamento e calzature. Tra i servizi, c’è la fornitura di acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili per il riscaldamento, la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, i servizi di trasporto, ricreativi e culturali, musei, spettacoli e manifestazioni sportive, palestre e centri sportivi, servizi turistici, alberghi e altri servizi di alloggio, impianti turistici e del tempo libero, servizi di ristorazione, servizi socioeducativi e di sostegno alla genitorialità, istruzione e formazione professionale.
I benefici possono essere attivati:
a) dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su base nazionale, previa formalizzazione di protocolli d'intesa con le amministrazioni centrali interessate o convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza nazionale;
b) dalle Regioni e dalle Province autonome, su base regionale, mediante la stipulazione di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza regionale;
c) dai Comuni, su base comunale, mediante la stipula di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza locale, ovvero riduzioni di tariffe dei servizi pubblici locali erogati direttamente o indirettamente.