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lunedì 5 febbraio 2024

Stromboli: Il Comune dice si alla "campagna risarcitoria" pubblicitaria da parte della Rai


 

Auguri di...

Buon Compleanno a Eleonora Saltalamacchia, Antonino Costa, Bartolo Mandarano, Biagio De Vita, Angelo Cervellera, Jessica Natoli, Roberta Compagno, Rosi Mollica, Adriana D'Ambra, Angelo Iarrera, Gabriele Favorito, Giuseppe Berinati 


Ricordando... Ninì Mezzapica


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Mani in tasca

Oggi è il 5 Febbraio: Sant'Agata

Sant' Agata


Le città di Palermo e Catania si contendono l'onore di aver dato i natali a questo mistico fiore reciso dalla bufera nella persecuzione di Decio nell'anno 251. I documenti che narrano il martirio della tanto amata Santa affermano però con certezza che sia nata a Catania.

Discendente d'illustre famiglia, nel fiore dell'età si era consacrata a Dio col voto di perfetta castità. Ma Quinziano, pretore della Sicilia, conosciutane la bellezza e l'immenso patrimonio, decise di sposarla, e vedendo che non riusciva con le lusinghe, pensò di saziare almeno la sua avarizia valendosi dei decreti imperiali allora pubblicati contro i Cristiani. Agata venne arrestata e per ordine del duce consegnata ad una donna malvagia di nome Afrodisia la quale, colle sue figliuole che menavano pure una vita scandalosa, aveva l'incarico di condurla poco per volta al male.

A nulla giovarono contro la giovane vergine le arti di quella spudorata megera, tanto che dopo un mese abbandonò la scellerata impresa.

Quinziano, informato dell'insuccesso, richiamò Agata al tribunale, e con tono benigno le disse: « Come mai tu che sei nobile ti abbassi alla vita umile e servile dei Cristiani? — Perchè, disse ella, sebbene io sia nobile, tuttavia sono schiava di Gesù Cristo. — Ed allora, continuò il giudice, in che consiste la vera nobiltà? — Nel servire Dio — fu la sapiente risposta. Egli irritato dalla fermezza della martire, la fece schiaffeggiare e gettare in carcere.


Martirio di Sant'Agata


Il giorno seguente Quinziano trovando in Agata non minore coraggio di prima, la fece stendere sul cavalletto, e più crudele di una belva, comandò che le fossero strappate le mammelle con le tenaglie. Dopo l'esecuzione dell'ordine feroce la fece rimettere in carcere vietando a chiunque di medicarla o di darle da mangiare. Ma Iddio si burla dell'arroganza e dei disegni umani; infatti in una visione apparve ad Agata l'Apostolo S. Pietro il quale, confortatala ricordandole la corona che l'attendeva, fece su di lei il segno della croce e la guarì completamente.


Non si può descrivere la sorpresa e insieme la bile di Quinziano quando, dopo quattro giorni, fatta di nuovo condurre Agata al tribunale, dovette constatare la prodigiosa guarigione. Al colmo della rabbia, preparato un gran braciere, in cui ai carboni ardenti erano mescolati cocci di vasi, vi fece stendere sopra e rigirare la vittima. Ad un tratto, mentre i carnefici compivano quell'orribile ufficio, un terribile terremoto scosse la città, e fra le altre vittime seppellì pure due intimi consiglieri del pretore. Frattanto tutta la città spaventata, cominciò a gridare che quello era un castigo di Dio per la crudeltà usata verso la sua serva e tutti correvano tumultuando verso la casa del pretore, il quale al sentire lo schiamazzo della folla, temendo che gli fosse tolta di mano la preda, nascostamente la rimandò nel carcere. La martire stremata di forze, ma lieta di aver consumato il suo sacrificio, in un supremo sforzo, congiunte le mani, così pregò: « Signore mio Dio, che mi avete protetto fin dall'infanzia ed avete estirpato dal mio cuore ogni affetto mondano e mi avete dato forza nei patimenti, ricevete ora in pace il mio spirito ». Ciò detto chiudeva per sempre gli occhi alla luce del mondo.

PRATICA. È ammirabile in S. Agata la purità dà intenzione con cui santificò l'offerta dei suoi beni e di se stessa cercando, in tutto, solo la gloria e l'onore del suo Dio.

PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri prodigi della tua potenza hai dato anche al sesso debole la vittoria del martirio, concedi benigno a noi che celebriamo la festa della beata Agata, vergine e martire tua, di poter giungere a Te seguendo i suoi esempi.
 

La festa di Sant'Agata


Festa di Sant'Agata


Sant'Agata è la patrona di Catania, nei giorni dal 3 al 6 febbraio i catanesi indossano un tradizionale abito bianco composto da camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. La tradizione vuole che l'abito votivo altro non è che un saio penitenziale, indossata il 17 agosto, quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli.

Il fercolo d'argento con i resti della Santa posto su un carro legato da due cordoni di oltre 100 metri vine sostenuto da centinaia di "Devoti" che fino al 6 febbraio tirano instancabilmente il carro. La Vara viene portata in processione insieme a dodici candelore appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti
. È considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.

Oggi è il 5 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

domenica 4 febbraio 2024

Calcio, Prima Categoria: Lipari IC superato in casa

 Sconfitta casalinga per 2 a 1 per il Lipai IC opposto oggi al Pro Falcone.  

La formazione isolana resta ancorata all'ultimo posto a tre punti dalla penultima piazza, utile per tentare la salvezza nei play out

Salute, Regione recluta 16 medici stranieri. Schifani: «Primo passo per rimediare a carenza sanitari»

Sono sedici i medici di diversa nazionalità selezionati e ritenuti idonei a seguito della procedura avviata a fine novembre dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato della Salute, per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. La graduatoria è stata perfezionata dalla commissione esaminatrice, istituita dal Dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato. I professionisti provengono da: Ucraina, Argentina, Cuba, Venezuela, Ecuador, Libia, Guinea.

«Questo - sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - è soltanto l’inizio della strategia del mio governo di ricorrere a medici dall’estero per rimediare alla mancanza di personale sanitario, garantendo così il diritto alla salute ai siciliani. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare, nel breve periodo, i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia, in attesa della modifica del “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di Medicina».

Dopo un periodo di almeno un mese per la formazione linguistica, gli stessi - definita la posizione per il visto di ingresso - verranno immessi in servizio nelle aziende sanitarie dove è maggiormente avvertita l’esigenza di dirigenti medici. Nei prossimi giorni verranno esaminate altre 15 candidature.

«Si tratta - evidenzia il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino - di un primo radicamento nel territorio dell’Isola di medici di diverse nazionalità che scelgono la nostra regione per valorizzare le professionalità acquisite, consentendo specialmente ai piccoli presidi ospedalieri di potenziare l’offerta assistenziale in favore delle comunità assistite».

Redazione Piano Regolatore Portuale. In Gazzetta ufficiale delega ai Comuni. La nota del sindaco Gullo


 

Calcio a 5, serie D: Bella vittoria per il Salina young. Tre punti anche per la Ludica Lipari nel recupero


Bella vittoria casalinga per il Salina young che, trascinato da Fabio Marchetta, si è imposto per 4 a 3 alla Folgore di Milazzo.

Tre punti anche per la Ludica Lipari che ha recuperato la gara in trasferta con la Virtus Milazzo. La formazione liparese si è imposta per 6 a 1 con reti di Pellegrino (5) e Zanca

Sconfitta casalinga per 3 a 13 per il Vulcano opposto al forte Olivarella

Scrivevamo così il 4 febbraio 2018 sulla Gazzetta del sud


 

Lipari... occhio ai 50 euro falsi.


L'allarme lo lancia con un post su fb uno che di denaro ne maneggia ogni giorno il dottor Giovanni Francesco Zisa, direttore della filiale di Lipari della Banca Agricola Popolare di Ragusa

LA PAROLA - Commento al vangelo di domenica 4 febbraio

Auguri di...

Buon Compleanno a Vincenzo Sampieri, Cinzia Ficarra, Clarissa Ficarra, Raffaella Peluso, Venere Puglisi, Rita Cappadona, Mary Scecchitano, Corrado Ferrara, Mario Nicola Potenza, Marisa Virgona. Edoardo Valguarnera, Margherita Ziino, Imma Cappadona, Sara Lopes, Giusi Portelli, Chiara Martino 


Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La festa e il suo significato

Oggi, 4 febbraio: San Giuseppe da Leonessa

Prigioniero dei Turchi a Costantinopoli, fra Giuseppe era restato per tre giorni appeso a una croce per un piede e per una mano. E non era morto. Dio solo sa come riuscisse a sopravvivere a quel supplizio, e come si rimarginassero le sue terribili ferite. Si parlò dell'intervento miracoloso di un Angelo, che avrebbe sostenuto il suo corpo e curato le sue piaghe.
Certo non era facile spiegare in altro modo quella resistenza che sfidava tutte le leggi naturali, comprese quelle - terribilmente logiche - della tortura. E quasi un miracolo fu il fatto che il Sultano, forse ammirato per l'accaduto, commutasse la pena di morte con l'esilio perpetuo.
A Costantinopoli, il cappuccino Fra Giuseppe aveva compiuto un gesto degno veramente da folle. Aveva tentato di entrare nel palazzo per predicare davanti al Sultano in persona, sperando di convertirlo. Catturato dalle guardie, era stato giudicato reo di lesa maestà.
Bisogna dire che fino allora i Turchi lo avevano lasciato libero di predicare in città, dopo aver assistito i cristiani prigionieri. L'estrema povertà del frate e dei suoi compagni, sotto il saio color tabacco, lasciava perplessi i rappresentanti del potere e della religione ufficiale. Era difficile vedere in quegli umilissimi stranieri, sprovvisti di tutto, altrettanti pericolosi cospiratori contro la sicurezza dello Stato.
Giuseppe era nato nel 1556, a Leonessa, e nella cittadina laziale dal fiero nome, presso Spoleto, era entrato sedicenne tra i cappuccini della riforma, mutando il nome di Eufrasio Desiderato in quello dell'umile sposo della Vergine. Aveva compiuto il proprio noviziato nel convento delle Carceri, sopra Assisi, e in quella piega boscosa del Subasio si era temprato alla più dura penitenza e alla più rigorosa astinenza.
Con una tipica espressione francescana, chiamava il proprio corpo « frate asino », e diceva che come tale non aveva bisogno di essere trattato come un corsiero, un purosangue. Bastava trattarlo come un asino, con poca paglia e molte frustate.
La paglia forse si, ma le frustate - come abbiamo visto - non gli erano mancate durante la sua avventura in Turchia, dove il generale dell'Ordine lo aveva inviato, trentenne, per assistervi i prigionieri cristiani.
Tornato in Italia, poté seguire quella vocazione missionaria che l'aveva spinto a predicare davanti al Sultano. Questa volta, però, fu predicatore sull'uscio di casa, nei villaggi e nella città reatina, sua patria. I risultati furono altrettanto consolanti, e il suo zelo di carità ancor più necessario, perché il più difficile terreno di missione è spesso quello stesso sul quale fiorisce la santità in mezzo alle ortiche del vizio e ai rovi dell'indifferenza.
Cinquantacinquenne, s'infermò, ritirandosi nel convento d'Amatrice. Gli venne diagnosticato un tumore, e si tentò di operarlo, Dio sa come. Fu quello il suo secondo supplizio, ma rifiutò di essere legato, come suggerivano i medici. E non si sollevò più dal lettuccio chirurgico. Come anestetico si era stretto al petto, lungamente, il Crocifisso.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Amatrice nel Lazio, san Giuseppe da Leonessa, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che a Costantinopoli aiutò i prigionieri cristiani e, dopo aver duramente patito per aver predicato il Vangelo fin nel palazzo del Sultano, tornato in patria rifulse nella cura dei poveri.

Oggi è il 4 febbraio. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina dalle Eolie


 

sabato 3 febbraio 2024

Presentato stamane il ricco programma del Carnevale eoliano 2024

COMUNICATO
Presentato questa mattina al Comune di Lipari , il Carnevale eoliano 2024 che , come per il Natale, è promosso dall'Amministrazione comunale e gestito per la prima volta dall'associazione RTM-Telespazio Messina, unico soggetto a partecipare al bando pubblicato lo scorso dicembre. 
 Ricco il calendario delle iniziative che si concretizzeranno grazie alla grande collaborazione di associazioni, scuole, famiglie e sponsor dopo una serie di incontri con RTM per non lasciare indietro nessuno. 
Si partirà l'8 febbraio con la sfilata in maschera delle scuole del comprensorio, lo spettacolo degli artisti di strada e con una serata musicale al corso, tenuta dai Dj di Lipari, con salsiccia e hamburger per tutti. 
Si proseguirà giorno 9 , a Canneto con un pomeriggio di balli in maschera per i bambini e , di sera per gli adulti alla discoteca Calandra. 
Il 10 febbraio sfileranno , al corso, mini carri e gruppi mascherati con distribuzione gratuita di dolci carnascialeschi. 
Ma il Carnevale eoliano 2024 offrirà tanto altro ancora, anche nelle isole: l'11 febbraio , di mattina, la caccia al tesoro in Piazza Mazzini e di pomeriggio, a Vulcano, una parata in maschera dal tema " Efeso e il Fuoco". 
A Stromboli, lo stesso giorno si svolgerà lo spettacolo del mago Quasar . 
Sempre l'11 , a Pianoconte , sfilata del gruppo mascherato e mini carro. 
Gran finale , lunedì 12 febbraio, in diretta televisiva su Telespazio Messina: sfilata, dalle 16,30, di mini carri e gruppi mascherati, dolci tipici a coriandoli, mascherine in omaggio al pubblico e Sasà Salvaggio tra la gente, sicuro mattatore della serata.

Dalla Gazzetta del sud del 3 febbraio 2024


 

Turismo, Regione da domani alla Bit con stand di mille metri quadrati. Lunedì conferenza stampa di Schifani e Amata

La Regione Siciliana sarà presente, da domani (domenica 4 febbraio) a martedì 6, alla Bit di Milano con uno stand di oltre mille metri quadrati e con lo slogan "Sicilia, oltre le attese: un'estate che non finisce mai". Uno spazio di grande impatto visivo ed emotivo, progettato dallo staff dell’assessorato al Turismo della Regione caratterizzato da grandi ledwall e superfici a specchio: un ampio marketplace messo a disposizione dei visitatori per partecipare ad appuntamenti, incontri ed eventi che daranno risalto alle attrattive di un territorio in costante evoluzione, ricco di stimoli, prodotti e meraviglie naturalistiche che da anni ne delineano il successo. Saranno 62 le postazioni di lavoro a disposizione, occupate da 31 tra agenzie e tour operator, 29 strutture ricettive e 2 ristorative.

A sottolineare l’importanza che riveste l’appuntamento fieristico milanese nell’ambito delle politiche di promozione turistica della Regione, saranno presenti allo stand il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, impegnati lunedì 5 febbraio alle ore 12 in una conferenza stampa (padiglione 3, stand A15) che vedrà coinvolti media nazionali e internazionali ai quali saranno ufficialmente presentati gli importanti risultati, in termini di arrivi e pernottamenti, raggiunti nel corso del 2023, ma, anche, i nuovi obiettivi che si pone la Regione Siciliana: dalla competitività e valorizzazione delle imprese turistiche alla fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, dal turismo esperienziale e di prossimità alla diversificazione dell'offerta, ma soprattutto la destagionalizzazione dei flussi.

Una Regione che si presenta quest’anno alla Borsa internazionale del turismo con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno. Il turismo delle radici per la Sicilia riveste, infatti, un ruolo cruciale e ha un potenziale enorme. Le potenzialità di questo segmento turistico sono straordinarie: basti pensare al suo bacino di riferimento, che ammonta a circa 60 milioni di persone e alla previsione di una spesa annua che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

Altro strumento fondamentale, per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione ha abbracciato ormai da qualche anno, resta la cultura: la Sicilia accoglie nel suo territorio sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie. A questi non si possono non aggiungere: il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival. Ma anche "Le vie tesori", il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara.

Allo stand della Regione, per la prima volta saranno presenti sia l’Associazione dei Borghi più belli d'Italia in Sicilia, realtà che si occupa di tutelare, conservare, proteggere e promuovere il patrimonio artistico e culturale di 24 borghi appartenenti alle 9 province dell’Isola, che la Strada regionale delle ceramiche siciliane, ovvero le principali città della ceramica regionali, unite per divulgare e, al contempo, tutelare una delle arti locali più antiche, che si tramanda da generazione in generazione.

Tribunale: Minoranza replica al sindaco Gullo

Abbiamo letto il comunicato del Sindaco Gullo e siamo felici che lo stesso, anche se con tre anni di ritardo, si sia accorto del Disegno di Legge Isole Minori presentato dall’on. Mazzetti di Forza Italia il 17 giugno 2021, ed in particolar modo dell’art. 15 che prevede la stabilizzazione dei tribunali delle isole minori, quali Lipari, Ischia e Portoferraio. Un articolo discusso e voluto fortemente dalla precedente Amministrazione ed in particolar modo dal Vice Sindaco Orto durante le riunioni dei tavoli romani puntualmente disertati invece dall’allora sindaco di Leni, Riccardo Gullo.

Oggi il Sindaco si precipita invece con un comunicato dell’ANCIM, sollecitato evidentemente dallo stesso, a sottolineare l’importanza del suddetto disegno di legge. Ci fa piacere che il Sindaco riconosca oggi il gran lavoro svolto da chi lo ha preceduto. A dire il vero…….l’ennesimo!!! Meglio tardi che mai!

Ci dispiace però constatare come lo stesso continui a giustificare l’attuale situazione di malfunzionamento del nostro Tribunale adducendo come motivazione il pericolo d’invasione di campo all’autonomia della nostra magistratura. E questo nonostante il governo abbia concesso una nuova proroga in attesa della definitiva stabilizzazione.

E così gli eoliani, per una testimonianza, sono costretti ad affrontare un doppio viaggio, fino a Milazzo e da Milazzo a Barcellona. Con elevati costi e per i cittadini delle isole di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli con il rischio di dover anche pernottare a Milazzo.

Cosa c’entra l’autonomia della magistratura? Lo spostamento dei procedimenti penali e civili è solo un fatto logistico e non di merito. Se un processo monocratico con lo stesso giudice può celebrarsi a Lipari invece che a Barcellona PG perchè non deve essere fatto. Questo comprometterebbe l’autonomia della magistratura????

Abbiamo l’impressione che il Sindaco Gullo ancora una volta confonda “Ciauli cù Opi” oppure tenti, maldestramente, di giustificare la sua mancata presa di posizione di fronte all’ennesimo impoverimento dei servizi essenziali.

Inoltre, vorremmo ricordare allo stesso Sindaco che grazie proprio alle attuali e precedenti proroghe siamo riusciti a mantenere in vita il nostro Tribunale e a far inserire nel 2021, al predetto articolo 15 del ddl isole minori, la definitiva stabilizzazione. Diversamente staremmo a parlare di un qualcosa di “morto e sepolto” così come avvenuto per il nostro punto nascita.

Ci dispiace, inoltre, che molti consiglieri comunali, assenti allo scorso consiglio comunale, non abbiano ancora capito il ruolo fondamentale del Civico Consesso, espressione e massimo organo della volontà popolare, nonche organo di controllo e di indirizzo politico amministrativo, e non certamente succursale dell’attuale Amministrazione.

I consiglieri comunali con la loro assenza hanno dimostrato anche loro di non voler prendere una chiara e decisa posizione sulla questione, e questo a discapito dei propri cittadini e in barba al loro programma elettorale.

I Consiglieri Comunali di Minoranza

Tribunale di Lipari. Il sindaco Gullo: "In sinergia con l'ANCIM per definitiva stabilizzazione e superamento precarietà organizzativa"

 

Carnevale eoliano 2024: il programma degli eventi


 

Auguri di...

 Buon Compleanno a Loredana Paino, Rocco De Luca, Ivan Di Stefano, Emiliano Favaloro, Lorenzo Cafarella, Carmela Nella Sgroi


Ricordando... Carmela Barile


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Imparare dalle tempeste

Oggi, 3 febbraio: San Biagio

Vescovo e martire
Protettore di:malattie della gola


S. Biagio nacque a Sebaste nell'Armenia. Passò la giovinezza fra gli studi, dedicandosi in modo particolare alla medicina. Al letto dei sofferenti curava le infermità del corpo, e con la buona parola e l'esempio cristiano cercava pure di risanare le infermità spirituali.

Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell'istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.

In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell'Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest'ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.

Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell'anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.

Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all'altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.

- Mamma, sono guarito,
- gridò tosto il bambino
- sono guarito!...

Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all'uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.

Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com'era fu sospeso ad un tronco d'albero. Sperimentati ancora contro l'invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell'acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull'acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.

PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.

PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Sebàste, in Arménia, la passione di san Biàgio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricolào, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un'orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.


IL PANETTONE DI SAN BIAGIO

Una antica leggenda popolare narra che una donna, poco prima di Natale, si recò da un Frate di nome Desiderio per fare benedire il panettone che aveva preparato per la sua famiglia. Il frate, avendo poco tempo a disposizione, le chiese di lasciargli il dolce e tornare prenderlo dopo qualche giorno, così lo avrebbe benedetto appena ne avrebbe potuto.

Solo dopo Natale, però, il prelato si accorse di avere ancora suddetto il panettone, del quale si era completamente dimenticato. Così il frate pensò che la donna se ne fosse dimenticata ed inizio a mangiarlo pian piano, per non buttarlo.

Il 3 febbraio la donna però si presentò dal frate per avere indietro il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, dispiaciuto per averlo già mangiato, si recò comunque a prendere il recipiente vuoto da restituire alla donna. E qui la sorprendente scoperta: c'era un panettone grande per due volte quello che gli era stato lasciato a Natale. Un miracolo avvenuto proprio nel giorno di San Biagio, protettore della gola. Da allora l'usanza è quella di consumare un panettone, definito appunto di San Biagio, proprio in questo giorno.

Oggi è il 3 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

venerdì 2 febbraio 2024

Comune di Lipari, Servizio Idrico: Fatturazione consumi utenti allacciati alla rete comunale, comunicazione


 

Dalla Gazzetta del sud del 2 febbraio 2024


 

Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (80°) puntata, deceduti da gennaio a dicembre 2023

Nel video le foto degli eoliani (di coloro che abbiamo le foto) e di alcuni amici delle Eolie, deceduti nel primo semestre dell'anno 2023: Antonino Li Donni, Antonio Mandarano, Antonio Stramandino, Assunta Barbuto, Assunta Paino ved. Biviano, Bartolomeo Taranto, Bruno Costa, Don Gino Profilio, Filippo Picone, Francesco Merlino, Franco Aliberti, Giacomo Foti detto Beniamino, Giuseppa Magistri ved. Portelli, Giuseppe Falconieri, Lee - Ann Tomasello, Maria Concetta Cannistrà, Maria Manfrè ved. La Greca, Maria Teresa Galletta, Pasquale Monte, Peppino Raffaele, Rosa La Greca ved. Crivelli, Rosa Quadara, Rosina Lo Schiavo in Giuffrè, Rosina Zaia ved. Cincotta, Santa La Greca ved. Lazzaro, Tindara Scaffidi in Inguì, Totò Baiamonte, Umberto Giuffrè, Antonino Costa detto Nino, Bartolo Belletti, Caterina Monte ved. Puglisi, Concettina Favaloro ved. Cipicchia, Dino Costa, Fernando Tomarchio, Francesco Pittari (Ciccio), Giovanni Iacono, Giovanni Lo Piccolo, Giovanni Mollica, Giovanni Profilio, Giuliana Caruso ved. Saccà, Giuseppe Tripi, Guy Giuffrè, Marisa Faranda in Materazzi, Nicoletta Colosi, Nino Manfrè, Pina Cesario in Cincotta, Pino Ziino, Roberta Cacace, Rosa Martinucci, Sabino Losinno, Sergio Costa, Valentina Denaro, Maria Grazia Rizzo in Martinucci; Andrea Magazzù; Agnese Tiralongo in Mollica; Antonia Lo Ricco in Portelli; Antonino (Tonino) Criscillo; Enrico Costa; Gaspare Vadalà detto Bartolino; Katia Aiello; Laura Iacono ved. Pintus; Luigi Blandino; Maria Estella Favaloro ved. Costa; Nunziata Mandile (Titina) ved. Biviano; Onofrio Cappadona; Roberto Coluccio; Ruwan Manoch Kumar; Sergio Giani; Valentino Raffaele Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La candelora

Scrivevamo così il 2 febbraio 2019 sulla Gazzetta del sud

Sicilia, turismo: DMO a confronto, rivendicano proprio ruolo

Si è svolto ieri a Caltanissetta un importante incontro tra i rappresentanti delle cinque DMO Siciliane per la costituzione di un Tavolo di coordinamento permanente. All’incontro, promosso dalla DMO Sicilia Centrale nella sede del comune di Caltanissetta, hanno partecipato i rappresentanti delle 5 DMO che già da tempo collaborano attivamente nella definizione di strategie comuni.

Nel corso della riunione, che precede di pochi giorni la partecipazione alla BIT di Milano, le DMO hanno riaffermato il proprio ruolo nella politica turistica regionale. È, inoltre, emersa con chiarezza la volontà di consolidare la collaborazione sin qui avviata al fine di definire una strategia che porti all’adozione sistematica di strumenti di marketing condivisi e allo scambio di best practices nell’interesse dello sviluppo turistico del territorio. Accolti con grande interesse dal Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, dalla vicesindaca Giammusso e dagli Assessori Caracausi e Nicoletti, le cinque DMO Siciliane sono state rappresentate da: Rosalia D’Alì (West of Sicily), Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi), Christian Del Bono (Islands of Sicily), Giovanni Nicolosi (Madonie e Targa Florio) e Claudio Gambino (Sicilia Centrale).

Cogliendo il significato e l’ispirazione del progetto del “Parco dello Stile di Vita Mediterraneo” la cui idea parte proprio da Caltanissetta, nell’incontro sono state affrontate diverse tematiche e delineate le azioni comuni da intraprendere.

Stilate le prime linee guida: istituire un confronto costante con le istituzioni al fine di essere portavoce delle esigenze dei territori e braccio operativo per le azioni di promozione del territorio; avviare politiche di promozione coordinate nella consapevolezza di far parte di un unico grande brand, la Sicilia; confrontarsi sul modello di business da adottare e sulle modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholder pubblici e privati.

Sono stati, quindi, fissati alcuni punti chiave da portare all’attenzione delle proprie strutture di governance. Tra questi, anche, l’opportunità di sviluppare dei progetti che abbiano un format comune da sottoporre all’Assessore Regionale al Turismo, Elvira Amata, per dare seguito alle indicazioni condivise in occasione dell’ultimo incontro tenutosi in Assessorato.

Auguri di...

Buon Compleanno a Paolo Mastropasqua, Alessandro La Cava, Mirella Sciacchitano, Bartolo Mandarano, Letizia Oriente, Francesca Natoli,  Mirella Sciacchitano, Vincenzo Sciacchitano, Giuseppe Lazzaro, Fabrizio Polizzi, Gaetano Castelli, Eleonora Biviano Natoli 


Ricordando... Ninni Megna e Giovanni Ziino


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Oggi 2 febbraio: Presentazione del Signore (Festa della Candelora)

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele» (Luca 2, 29-31).

Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.

Iddio nell'Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell'Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.

Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.

Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.

Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.

Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all'Eterno Padre; ma l'offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte, poiché Ella era certa che l'offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull'altare della croce.

Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d'aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l'aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell'entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace... »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l'anima ».

Maria istruita nella Sacra Scrittura aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio. e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.

Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all'Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.

Fatta l'offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.

PRATICA Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l'uomo ubbidiente riporterà vittoria.

PREGHIERA Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l'Unigenito Figlio tuo quest'oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.

MARTIROLOGIO ROMANO. Purificazione della beata Vergine Maria, che dai Greci viene chiamata Hypapànte (cioè l'incontro) del Signore.

FILASTROCCA - Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno

Oggi è il 2 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

giovedì 1 febbraio 2024

Scrivevamo così il 1° febbraio 2018 sulla Gazzetta del sud


 

Al via domani i solenni festeggiamenti per la Madonna di Lourdes


 

Dalla Gazzetta del sud del 1° febbraio 2024

Sportello d'ascolto a Lingua (Salina). Nuova iniziativa della locale sezione ANCR

COMUNICATO

L'ANCR , sezione di Lingua presenta un' altra iniziativa per i cittadini di tutta la nostra isola.

A cura della socia dott.ssa Simonetta Longo, sarà aperto uno sportello d' ascolto nella sede dell'Associazione, il salone della parrocchia di Lingua
La dottoressa Longo sarà disponibile ogni Sabato,dalle ore 15:00 alle 17:00, previo appuntamento telefonico.(numero telefonico 3475211278)
Lo sportello d'ascolto può essere un valido aiuto anche per chi attraversa un momento particolare e sente il bisogno di parlare con una persona competente nell' ascolto.
Ricordiamo che la dottoressa Longo è una Psicologa Clinica e di Comunità oltre che Psicoterapeuta.
Aiutiamoci a stare bene con noi e con gli altri!

Calcio, Terza categoria: Malfa vittorioso

Vittoria casalinga per tre a zero del Malfa opposto al Pompei. Marcatori: M.Abdenbaoui, G. Re, Kevin j.

Il Malfa sale a quota 15 in classifica ed è in piena zona playoff e con tre gare da recuperare

Udienza straordinaria ed esclusiva di Papa Francesco con gli operatori C.I.R.S.

Per opportuna conoscenza e per quanti si vorranno unire al prestigioso evento che ci entusiasma e ci onora, alleghiamo la comunicazione inerente l'udienza straordinaria ed esclusiva che sua Santità Papa Francesco terrà in sala Nervi con gli operatori della Formazione Professionale C.I.R.S.

Auguri di...

Buon Compleanno a Daniela Raneri, Veronica Sarpi, Sonia Favaloro, Mario Marturano, Izabela Gabrys, Alexandra Ioana, Gian Luca Aresu, Agata Holowka


Ricordando... Carmela Fonti


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: L'occasione favorevole

Oggi 1 febbraio: Santa Brigida d'Irlanda

 
 

Santa Brigida d'Irlanda

Brigida dIrlanda è una Badessa, vissuta tra il 400 e il 500, patrona d'Irlanda, dei fabbri, dei figli non riconosciuti, dei pollai.

Figlia di un capo pagano e di una schiava cristiana, portava il nome della dea del fuoco. A sei anni aveva deciso, in cuor suo, di diventare monaca dopo aver sentito predicare San Patrizio. La sua carità faceva arrabbiare suo padre quando donava ai poveri latte, burro e farina. Ma quando regalò la sua spada regale a un lebbroso, la lasciò entrare in convento. Brigida divenne Badessa e fondò l'abbazia di Kildare.

Croce di Santa Brigida


La Croce di Santa Brigida è una croce che si ottiene legando insieme mazzetti di paglia, per questo i quattro i bracci non sono in corrispondenza ma su livelli diversi. La leggenda narra che il capo pagano, suo padre, era morente e i parenti la chiamarono. Brigida gli si sedette accanto e cominciò a consolarlo, prese quindi dal pavimento della paglia e incominciò a intrecciarla a croce. I cattolici irlandesi mettono ogni primo febbraio una croce di Santa Brigida sotto i tetti delle case.

Oggi è il 1° febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

LN Garden a Lipari - Marina Lunga (a 50 metri dal porto) con la qualità, la competenza e la professionalità di sempre

La competenza dell'agronomo Luigi e la professionalità del biologo naturalista Nuccio sono a vostra disposizione. Da noi troverete un vasto assortimento di piante ortive ornamentali e fiorite, alberi da frutta, mangimi per animali, concimi, prodotti per il giardinaggio e l'agricoltura e tanto altro ancora. 
Da noi troverai anche FIORI DA TAGLIO 

LN Garden, grazie alla professionalità e competenza del proprio team, è leader nella realizzazione di composizioni per battesimi, comunioni, matrimoni ecc.
Questi alcuni dei nostri lavori 






LN Garden dei fratelli Giorgianni è rivendita ufficiale mangimi Leocata e Mignini&Petrini . 
Venite a trovarci. Vi aspettiamo a Lipari - Marina Lunga ( a 50 metri dal porto). Oppure potete contattarci ai numeri 3393307932 3338918437
Da noi potete trovare anche croccantini e riso soffiato per cani. Lettiera e mangimi per conigli nani e criceti

Potete anche seguirci sulla pagina facebook  "Luigi Nuccio LN Garden"

mercoledì 31 gennaio 2024

Governo Schifani designa i direttori generali di Asp, ospedali e policlinici. Cucci all'ASP MESSINA

Il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta di questa sera, ha designato, su proposta dell'assessore alla Salute Giovanna Volo, i nuovi manager della sanità siciliana. I nominativi dei direttori generali delle 15 strutture sanitarie regionali e dei 3 policlinici universitari, così come previsto dalla normativa vigente, sono stati scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle valutazioni della Commissione di selezione. In attesa del completamento dell'iter con il parere della commissione Affari istituzionali dell'Ars, i designati guideranno già da domani le stesse aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025. Per quanto riguarda, invece, gli ospedali universitari di Palermo e Messina, i vertici sono stati individuati all'interno di una terna di nomi proposta dai rispettivi rettori.


«Abbiamo definito i nuovi assetti della sanità in Sicilia – evidenzia il presidente della Regione, Renato Schifani – nei tempi che avevamo stabilito. È un altro impegno rispettato, così come quello relativo alle selezioni per il ruolo di direttori sanitari e amministrativi che dovranno affiancare i nuovi manager. La giunta ha scelto figure qualificate sul piano della professionalità per la guida delle aziende e degli ospedali. I neo manager dovranno gestire la delicata fase che il sistema sanitario regionale si accinge a vivere, in attuazione delle linee che il governo intende imprimere per rendere il settore più moderno, efficiente, sostenibile economicamente e, soprattutto, sempre più attento ai cittadini. Una sanità che curi, ma soprattutto si prenda cura dei pazienti. Stiamo portando avanti un importante lavoro per il completamento di strutture ospedaliere attese ormai da anni, per l’abbattimento delle liste d’attesa e per la razionalizzazione della rete sanitaria, affrontando anche le questioni legate al personale medico e ausiliario. Un’opera che richiede lo sforzo sinergico del governo e dei manager per garantire ai siciliani, al pari dei cittadini di altre regioni, una sanità di alta qualità e che consenta loro di curarsi nel migliore dei modi nella loro terra».

Di seguito i nomi e le destinazioni dei nuovi direttori generali designati nelle nove aziende sanitarie provinciali:
Asp Palermo: Daniela Faraoni
Asp Catania: Giuseppe Laganga Senzio
Asp Messina: Giuseppe Cuccì
Asp Agrigento: Giuseppe Capodieci
Asp Caltanissetta: Salvatore Lucio Ficarra
Asp Enna: Mario Carmelo Zappia
Asp Ragusa: Giuseppe Drago
Asp Siracusa: Alessandro Caltagirone
Asp Trapani: Ferdinando Croce

Questi i manager designati a Palermo, Catania e Messina per aziende ospedaliere, Arnas e Irccs e dei Policlinici
Arnas "Civico" Palermo: Walter Messina
Azienda ospedaliera "Villa Sofia-Cervello" Palermo: Roberto Colletti

Arnas "Garibaldi" Catania: Giuseppe Giammanco
Azienda ospedaliera "Cannizzaro" Catania: Salvatore Emanuele Giuffrida

Azienda ospedaliera "Papardo" Messina: Catena Di Blasi
Irccs "Bonino Pulejo" Messina: Maurizio Letterio Lanza

Policlinico Palermo: Maria Grazia Furnari
Policlinico Catania: Gaetano Sirna
Policlinico Messina: Giorgio Giulio Santonocito

Il 31 gennaio 2009 su Eolienews: Festa di San Giovanni Bosco


 

Dalla Gazzetta del sud del 31 gennaio 2024