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domenica 20 ottobre 2024

Lipari, il gruppo d'opposizione: Il teatro del sindaco Gullo e dei suoi "Rinascita Eoliana": una tragicommedia di incompetenza e vecchi trucchi



COMUNICATO Il teatro del Sindaco Gullo e dei suoi "Rinascita Eoliana": una tragicommedia di incompetenza e vecchi trucchi

È davvero sorprendente leggere l’ultimo comunicato del Sindaco Gullo e del suo gruppo, "Rinascita Eoliana". Tra accuse deliranti, tentativi goffi di giustificare l'indifendibile e un vittimismo che sfiora il patetico, sembra che stiate cercando di trasformare la vostra incapacità amministrativa in un'eroica lotta contro forze oscure. Complimenti, signor sindaco: una narrazione degna del peggior feuilleton! 
Partiamo dall'accusa più ridicola: il rinvio della seduta del consiglio comunale sarebbe un atto irresponsabile e un "rallentamento" intenzionale. Ah certo! Perché, nella vostra fantasia, discutere con superficialità un bilancio consuntivo, senza nemmeno approfondire meglio e chiarire alcune spese che pongo più di un interrogativo, è l’apice della responsabilità, vero? Il fatto che il consiglio richieda spiegazioni e più tempo per esaminare alcune voci non vi passa neanche per la testa. Forse vi aspettavate un timbro automatico, come se la gestione della cosa pubblica fosse un vostro affare personale, dove tutto è deciso senza alcun bisogno di rendere conto, una vostra piccola bottega privata. 
Ma vediamo qual è la vostra vera preoccupazione: non l’approvazione e modifica di regolamenti edilizi e di suolo pubblico, né quella di provvedimenti che favoriscono dilazioni di pagamento per i cittadini e le attività commerciali. No, signor Gullo, la vostra unica preoccupazione era che il consiglio “ratificasse”, senza discussioni, il rendiconto di gestione 2023. Un documento che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile e che è stato inserito in Consiglio, nel rispetto dei termin idi deposito, solo il 18 ottobre. Siamo consapevoli delle difficoltà degli uffici comunali, soprattutto dopo lo smantellamento di alcuni servizi e le dimissioni a catena causate dalle vostre scellerate decisioni. Tuttavia, non potete pretendere che il consiglio approvi un rendiconto pieno di dubbi e lacune in una sola seduta, con ogni consigliere limitato a interventi di soli cinque minuti, per ordine di "Sua Maestà Gullo". 
Ed ecco l’altro cavallo di battaglia: "il bilancio è già stato controllato e approvato dai Revisori dei Conti". Siamo seri, Sindaco. Davvero crede che basti questo per mettere a tacere ogni richiesta di trasparenza? I Revisori fanno il loro lavoro, ma ciò non significa che i consiglieri debbano accettare ciecamente ogni riga del bilancio. Se ci sono dubbi, vanno chiariti; se ci sono spese sospette, vanno spiegate. Questa è la democrazia. Ma forse per voi, abituati a un'amministrazione opaca e autoritaria, questo concetto risulta incomprensibile. 
Non c’è nulla di irresponsabile nel chiedere chiarezza, soprattutto su spese ed entrate che, pur vagliate dai Revisori, necessitano di un’ulteriore verifica. Il ruolo del consiglio comunale è quello di garantire trasparenza e assicurare che ogni dettaglio, anche il più piccolo, sia chiaro ai cittadini. Rinviare di 12 giorni, e anche di più, non è un atto ostruzionistico, ma una decisione volta a garantire maggiore chiarezza e trasparenza. Anzi, definirlo “irresponsabile” è una mossa sfacciata e mistificatoria.
Le dovrebbe essere ben chiaro che i pareri dei Revisori dei Conti e dei Dirigenti non esonerano i consiglieri dalle proprie responsabilità di fronte alla Corte dei Conti. I consiglieri sono corresponsabili e, di conseguenza, passibili di sanzioni in caso di danni erariali. Il rendiconto di gestione è il documento chiave che espone la situazione finanziaria e patrimoniale del Comune. In esso sono racchiuse le entrate, le uscite e le eventuali criticità. Questo rendiconto, però, presenta numerosi dubbi che meritano un approfondimento serio, non una semplice "ratifica" imposta dall'alto. Signor Sindaco Gullo, lei che tanto ama parlare di legalità, dovrebbe anche rispettare il Consiglio Comunale e le sue prerogative, soprattutto quando si tratta di documenti contabili che, dopo l’approvazione, verranno sottoposti al vaglio della Corte dei Conti. Quella che lei descrive come una manovra ostruzionistica non è altro che una normale pratica di controllo e vigilanza, necessaria per prendere decisioni informate e responsabili. Evidentemente, questo tipo di controllo le dà fastidio, ma è parte integrante di una sana democrazia. Forse non ci è abituato. E poi, arriviamo al capolavoro della comicità: l’idea che la sua amministrazione rappresenti una "politica nuova". Nuova? Suvvia, Sindaco, non facciamo ridere. Non c’è nulla di nuovo nel vostro modo di amministrare. La vostra è la solita vecchia politica, mascherata da innovazione, fatta di giochi di potere, dove si cerca disperatamente di aggrapparsi alla poltrona. Viene da ridere quando ci accusate di essere noi a cercare potere, mentre voi non fate altro che inventare narrazioni per giustificare il vostro attaccamento alle poltrone, come dimostrato dalla farsa delle dimissioni. Non ci faccia ridere, Sindaco, cercando di dipingere una lotta generazionale tra “giovani in cerca di potere” e “anziani amministratori che lavorano per il bene del paese”. Se c’è qualcuno che sta giocando con gli interessi personali, probabilmente si riferisce a sé stesso o ai suoi fedelissimi. Le richieste di chiarimento e la necessità di maggior tempo per esaminare i principali documenti contabili, anche alla luce dei risicati tempi concessi dal regolamento al dibattito in aula, non sono un ostacolo, ma il pilastro di una buona amministrazione.

Invece di lamentarsi come una vittima di una cospirazione immaginaria, le suggeriamo di fare ciò per cui è stato eletto: governare. I cittadini meritano un’amministrazione seria, trasparente e responsabile, non un circo di illusioni e accuse infondate. Se ne faccia una ragione, Sindaco Gullo. E la prossima volta, piuttosto che scadere nel ridicolo, beva una bella camomilla e si prenda un po' di tempo per riflettere: il Comune non ha mai amato i dittatori né i consigli comunali farsa, meri esecutori di ordini dall’alto.

I Consiglieri Comunali: Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria

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