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mercoledì 1 settembre 2010

La Voce Eoliana: "Rieccoci"

Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Direttore, inviamo notizie da un Parco Nazionale simile a quello che dovrebbe (usiamo il
condizionale, anche alla luce degli ultimi avvenimenti della politica nazionale) essere istituito nel
nostro arcipelago, si tratta del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, un altro eterno incompiuto che tutt'oggi stenta ancora a brillare di luce propria ed annaspa a causa dei tagli operati dalla Finanziaria.
Da un sondaggio condotto da un gruppo di studiosi dell'Università di Padova e dal prof. Andrea Camperio Ciani, sembra emergere un malcontento generale da parte della popolazione locale tanto da determinare, si legge in una relazione inviata al Ministero dell'Ambiente, un “opposizione della popolazione al parco, passata dal 50% al 90-95%”, generata dai vincoli e dalle imitazioni che non si sono trasformati in altrettanti benefici e ricadute economiche, determinando il più delle volte vere e proprie disparità di trattamento.
Oggi si chiede una ridefinizione dei confini del parco, divenuto ormai ingestibile, anche a causa delle limitate risorse finanziarie, e per rilanciare il turismo nell'Arcipelago Toscano, messo a dura prova dai continui divieti e vincoli.
La stessa Associazione Albergatori Elbani, ha chiesto una riduzione della perimetrazione del parco, infatti in un suo comunicato si legge: “Concordiamo anche con la proposta del Sindaco di Capoliveri di rivedere in tempi brevi i confini del Parco. Questi sono nati sulle carte del Ministero, senza tener conto della realtà elbana. In effetti ci siamo sempre chiesti come possono rientrare entro i confini del Parco alcune zone fortemente antropizzate. Sarebbe certamente più opportuno concentrare le proprie, poche risorse, in quelle parti di territorio che veramente dovrebbero essere oggetto di attenzioni dell'Ente ricche di natura, fauna, flora e tradizioni ambientali.
A questo punto postiamo un articolo tratto da IL TIRRENO, sabato, 15 maggio 2010, pagina 6, relativo ad un intervista rilasciata da Ruggiero Barbetti.
PORTOFERRAIO. Un Parco che «ha deluso le aspettative anche di chi era a favore dell’ente proprio per come è strutturato». Parola di Ruggero Barbetti, presidente della Comunità del Parco, sindaco di Capoliveri ed ex commissario dell’ente.
Parole che arrivano nel bel mezzo delle polemiche per lo studio condotto dal professor Andrea Camperio Ciani, docente dell’Università di Padova, sul giudizio degli elbani in merito al Parco. Ma che, con quell’indagine, non vogliono avere niente a che fare. A Barbetti, infatti, non interessa
fare commenti o entrare in polemica né con i vertici del Parco né con l’Università. Semmai occorre ragionare di come riorganizzare «un ente che oggi galleggia - ammette - e che ha deluso anche quelli che l’hanno voluto».
«C’è un primo, indispensabile passaggio da compiere perché la situazione cambi e anche gli elbani vivano in maniera diversa il Parco - afferma - ed è la revisione dei confini delle aree protette. L’ho detto all’indomani del mio insediamento nella Comunità del Parco, ma lo sostenevo anche
quando ho ricoperto l’incarico di commissario, verificando di persona cosa significhi gestire aree
così vaste con poche risorse.
Aree che, in molti casi, ha poco senso continuare a tenere all’interno dei confini del Parco». Riprendere questa discussione, per Barbetti, diventa ora la priorità perché aldilà di indagini e studi sull’attività dell’ente e su come viene giudicata dalla popolazione ci sono delle difficoltà di fondo da risolvere, a cominciare dallo stato di manutenzione dei sentieri. «Non è possibile
prendersi cura nel modo adeguato di aree così vaste - spiega il presidente della Comunità - c’è
stato il periodo delle vacche grasse, all’epoca dell’insediamento di Tanelli, quando le risorse per i
sentieri non mancavano. Oggi non è più così e credo che anche le amministrazioni comunali, di
fatto le proprietarie della sentieristica del Parco che insiste sui loro territori, debbano fare la
propria parte, contribuire cioè alla manutenzione magari per un 20% degli importi previsti».Un
ragionamento da collegare strettamente alla revisione dei confini delle aree protette «da cui
dipende spesso - spiega Barbetti - anche l’opinione di alcuni cittadini che vivono e lavorano nel
Parco, cioè quella di essere sottoposti solo a maggiori vincoli senza ottenere alcun vantaggio».
Barbetti cita qualche esempio. «Penso al Calamita - afferma - che ha senso considerare, con tutto il sistema della sentieristica, un’area parco delimitata, entrando nella quale il cittadino o il turista
si rendano conto di essere all’interno di un’area protetta. Lo stesso vale per il Monte Capanne,
Capo Stella o alcune aree a Rio. Tre quattro zone, insomma, localizzate e definite e dunque più
facilmente gestibili con le risorse del Parco, appena un milione e 700mila euro con le quali è
difficile poter fare qualche cosa».Un contesto in cui si inserisce un ulteriore passo avanti che il
Parco e le istituzioni locali devono compiere: la nascita delle aree marine protette «quasi più
importanti - afferma Barbetti - delle aree protette a terra se fatte nell’interesse della protezione
delle spiagge e della balneazione».
Quello di cui il Parco ha bisogno, insomma «è un giusto mix - aggiunge Barbetti - tra il sistema a
terra, con particolare riferimento alla sentieristica, e la valorizzazione delle aree a mare».
Un’ultima valutazione riguarda Pianosa «il classico esempio italiano - conclude il presidente - di
una realtà dove insistono troppi enti con proprie competenze che si traduce nel totale immobilismo.
Cosa ne penso? Da commissario ipotizzai di favorire l’arrivo sull’isola della Comunità di San
Patrignano, cosa che poi non fu realizzata perché la Comunità si tirò indietro. Credo però che una
soluzione di questo tipo sia l’unica possibile per Pianosa» (IL TIRRENO).
Ciò che ci lascia veramente scioccati è l'intervista rilasciata sempre al Tirreno da Giovanni
Frangioni che si è battuto per l'istituzione del Parco dell'Arcipelago Toscano.

FRANGIONI: IL PARCO NAZIONALE COSI’ NON SERVE
IL PARCO NAZIONALE DELL'ARCIPELAGO TOSCANO, 14 ANNI FA LA BATTAGLIA PER L'ISTITUZIONE. DUE ANNI FA L'ULTIMA PREVISIONE AZZECCATA. OGGI L'ANALISI IMPIETOSA DELLA REALTA': "SERVE LO
SVILUPPO, IL COMPITO PRINCIPALE NON E' LA TUTELA, QUELLA SI PUO' FARE ANCHE SENZA ENTE. E COMUNQUE LA PROTEZIONE AMBIENTALE DOV'E'?"

“ Il Parco così non serve più”. Non ci sono artifici in politichese, il messaggio di Giovanni Frangioni è chiaro. Ed è un messaggio storico, dato che arriva dalla parte di chi, ormai diversi anni fa, per l’istituzione del Parco si è battuto, eccome.
A Frangioni in realtà il quadro è chiaro da tempo, tanto che due anni fa sul settimanale L'isola
scrisse un lungo intervento da dirigente del Pd. Una riflessione e un bilancio su questo ente che in sostanza non aveva svolto le azioni significative annunciate e auspicate.
Oggi la situazione è la stessa, a conferma delle considerazioni che Frangioni fece allora.
Frangioni, cosa disse allora e a che punto siamo oggi?
“Era già chiaro, a quel tempo, che i parchi in Italia, e non solo quello dell’Arcipelago toscano, non erano ascoltati da questo Paese e quindi esistevano già problemi di risorse, di significativi
tagli, che non sono partiti da quest’anno ma vengono da molto più lontano. Parchi non ascoltati
anche dal punto di vista del rapporto con il governo centrale e con le regioni. Già a quel tempo
era difficile e purtroppo oggi si sta concretizzando”.
I nodi sono venuti al pettine?
“Un Parco senza risorse disponibili è in grave difficoltà. Alla fine nel Parco Nazionale
dell’Arcipelago Toscano rimangono i vincoli, mentre le opportunità stanno svanendo, e gli
obbiettivi che ci eravamo dati tutti, quasi 14 anni fa, se non erro, sono state, anno per anno,
disattese. A quel tempo avevo fatto una riflessione sul fatto che, se lo Stato individua i territori
destinati a parco e poi non dà l’opportunità di valorizzarli, dia la possibilità ai territori di
rimettere in discussione l’istituzione stessa del Parco. Servirebbe anche una discussione sulla 394 perché è una legge vecchia di 19 anni. Un parco, come qualcuno sostiene, che come compito
principale ha quello di preservare la natura, non mi trova d’accordo, perché ci sono articoli in cui
si parla di sviluppo economico e sociale. Chi comunque pensa che debba essere solo protezione
della natura intanto indichi e dica i risultati che in questi anni ha prodotto quella protezione. Ad
oggi, a me e a tutti credo siano sconosciuti”.
Dunque senza risorse e attenzioni delle istituzioni sovraordinate il Parco non ha senso?
“In questi anni ho visto anche la richiesta forte e significativa di ridurre i perimetri, quindi se
mettiamo insieme tutte queste cose il Parco nazionale non serve più”.
E alla luce di tutto questo previsione si sente di fare su questo Parco?
“Ovviamente la cosa da fare è un’analisi. I parchi devono non solo sopravvivere ma essere
elemento di valorizzazione, di sviluppo, di consolidamento, soprattutto in un’area come la nostra
di grande valore. Ritengo che il Parco Nazionale debba andare oltre i suoi compiti. In questi anni
si è estraniato da quelle che sono i fenomeni, le criticità. Poteva, invece, dare un contributo ad
esempio sulla politica di rifiuti, dei trasporti, sull’urbanistica e su tutto quello che rappresenta una comunità. E’ un po' anacronistico pensare che non interessi tutto quello che è fuori dell’area
protetta”.
E’ da tanto tempo che viene suggerita la revisione della 394, ma non è mai stata fatta? Qual’è la
molla che oggi dovrebbe fare invertire un tendenza che si è protratta in questi 14 anni?
“Io auspico una diversa intenzione del Governo centrale e della regione Toscana. Urge fare il
punto della situazione. Cosi non serve, perché la protezione della natura, pura e semplice e la
conservazione si possono attuare anche senza i parchi nazionali. Se l’idea è solo questa si può fare anche con altre norme, che già sono nella nostra legislazione”.
IL TIRRENO, martedì 17 agosto 2010.
Questo articolo dovrebbe far riflettere anche i più scettici, vista l'impossibilità di tutelare e gestire un territorio così vasto e variegato come quello delle Eolie con risorse limitate, probabilmente, i fondi assegnati basteranno solo a coprire gli stipendi dei componenti dell'Ente Parco, mentre il degrado e l'abbandono continueranno a dilagare.
Sarebbe, inoltre, un errore di inaudita gravità quello di cedere così tanto territorio sulle due isole principali (Lipari e Vulcano) che rappresentano il motore di tutta l'economia delle Eolie, ingessando tutto il territorio, perdendone il controllo a favore di un ente politico come l'Ente Parco e gravandolo di ulteriori vincoli e divieti, cambiando lo stile di vita dei cittadini e trasformandoli in veri e propri cittadini di serie B rispetto al resto d'Italia.
Tutt'oggi, nonostante oltre il 70% della popolazione delle Eolie è contraria all'istituzione del Parco, l'amministrazione Bruno ha ritenuto opportuno non prendere alcuna posizione ufficiale sull'argomento, senza neppure pronunciarsi su di una petizione popolare con oltre 4000 firme, limitandosi soltanto a proporre il “Parco dei Vulcani”, bocciato addirittura dallo stesso ministro, calpestando così la volontà sovrana del popolo eoliano.
Lo stesso On.le Nino Germanà, deputato del PDL, in merito all'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, così ha dichiarato: “Pur rispettando le decisioni del Governo, voglio schierarmi ed uniformarmi alla linea seguita dal consiglio comunale di Lipari, che si è giustamente dichiarato contrario alla costituzione di un parco delle Eolie – conclude il deputato messinese – bisogna quindi avallare le istanze e la volontà che proviene dal popolo sovrano, che si esprime attraverso il Consiglio che fa della condivisione la sua bandiera, e che purtroppo a Lipari, non è stato tenuto nella debita considerazione, così come sono state trascurate le 4.500 firme raccolte dai cittadini.
Bisogna quindi essere più attenti a condurre battaglie oltranziste contro i tagli senza prima aver improntato la gestione a criteri di efficienza e produttività, ma soprattutto adempiamo all’obbligo di dare risposte alla volontà popolare e al territorio”.
La “famosa” presa di posizione da parte dell'amministrazione Bruno sarebbe dovuta arrivare subito dopo il convegno del 17 luglio, fino ad oggi nulla è dato sapere, nessuna risposta è stata data agli oltre 4000 firmatari della petizione popolare, generando solo uno stato di confusione e di malcontento anche tra i diversi componenti dell'amministrazione comunale, con qualche separato in casa.
Pensate invece al clamore che avrebbe suscitato una petizione popolare con oltre 4000 firmatari se avesse avallato una scelta dell'amministrazione, non si sarebbe messo alcunché in discussione, nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare sulle firme, comunicati ufficiali chilometrici su tutti i blog, qualche altro avrebbe proclamato dai balconi del Corso Vittorio Emanuele: “IL POPOLO E' CON NOI!!!”.
Purtroppo, non è così, quando si sbaglia e le scarpe iniziano a stare strette si cerca sempre di trovare il pelo nell'uovo e fare il giro largo per raggiungere la meta, tirando fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio, proponendo un parco dei vulcani in formato ristretto.
A nulla è servito il convegno organizzato con la partecipazione del ministro, dimostrandosi un vero e proprio disastro, con scarsa partecipazione della popolazione, dove sono stati spesi soldi pubblici per scomodare alcuni noti presidenti di parchi nazionali con relative famiglie al seguito, solo per dire che il parco è un opportunità irrinunciabile, ma cosa vi aspettavate che dicessero? La ditta Prestigiacomo / D'Alì ha promesso, con belle parole (e sappiamo quanto i politici sono bravi con le belle parole!!!) una riforma della L. 394/91, una legge ormai vecchia, retrograda ed antisociale che probabilmente non sarà mai attuata, la riforma di questa legge, unitamente alla L. 157/92, è stato il cavallo di battaglia anche dei precedenti governi, ma nessuno l'ha mai attuata, sicuramente rimarrà l'ennesimo progetto chiuso nel cassetto, visto che l'attuale governo pensa soltanto a riformare la “Giustizia” ed ha altre grane interne da risolvere, infischiandosene delle riforme.
Con i soldi spesi per un convegno che non ha chiarito i dubbi di nessuno, si sarebbe potuto organizzare un gemellaggio con le popolazioni dell'Arcipelago Toscano o della Maddalena, altre realtà isolane come la nostra, per sentire soprattutto chi effettivamente il parco lo subisce e non invece chi lo istituisce o lo dirige.
Con un gemellaggio ogni cittadino si sarebbe fatto un idea su come funziona un parco e di quali sono i vincoli e le limitazioni, scambiando opinioni con chi vive in un area protetta ed avere così un quadro reale della vita all'interno di un parco, nulla di tutto ciò è stato fatto da chi dovrebbe rappresentare la comunità eoliana, generando una sorta di folle braccio di ferro tra chi è contrario e chi invece è favorevole al parco, cercando a tutti i costi e con ogni mezzo di spazzare via chi la pensa diversamente e di imporre la propria legge.
Tutt'oggi, sembra che in merito all'argomento parco conti solo ed esclusivamente il parere di alcune categorie molto ristrette di soggetti, il popolo non ha alcuna voce in capitolo (a lui ci si rivolgerà solo tra qualche anno per fare il pieno di voti con le solite promesse da illusionisti), deve solo subire in silenzio.
Riteniamo che un amministrazione responsabile ha il dovere di pronunciarsi ufficialmente su un argomento così importante qual'è l'istituzione di un parco, è inconcepibile che alcuni suoi componenti siano favorevoli ed altri contrari con eclatanti spaccature che non fanno bene al paese, è, ancora, inconcepibile che la stessa amministrazione, in passato, ha votato contro l'istituzione della Riserva Naturale Orientata, dimostrandosi contraria all'imposizione di nuovi vincoli calati dall'alto, prendendosi gli applausi dei cittadini delle frazioni alte, degli agricoltori e dei cacciatori ed oggi sul parco non si riesce a comprendere qual'è la maggioranza e qual'è l'opposizione.
A nostro avviso, cari amministratori locali, la soluzione è molto semplice, bisogna solo avere il coraggio ed il buonsenso di assumere una posizione ufficiale, come hanno, giustamente, fatto l'assessore Natale Famà ed altri vostri colleghi che hanno assunto una posizione netta, decisa e non ambigua, correndo anche il rischio di scottarsi, al fine di restituire agli occhi della gente, ormai delusa e disgustata, dignità e credibilità alla politica eoliana.
Di fronte ai cittadini che vi hanno votato e dato fiducia, bisogna dare risposte concrete, non si può essere favorevoli ed al tempo stesso contrari al parco, per far contenti tutti, e poi, alle prossime elezioni, dire: “era una legge dello Stato, io ero contrario ma non ho potuto fare niente!!!”, ormai abbiamo le tasche piene di queste eterne vittime del sistema.
Lipari, lì 01/09/2010
L'Associazione LA VOCE EOLIANA

martedì 31 agosto 2010

Alicudi. Con i cacciatori di aragoste come al tempo di Ulisse. Un vulcano in mezzo al Tirreno: niente spiagge, né auto, né bancomat

(da Corriere.it) Alessandro ha 18 anni. Arriva al porticciolo che il cielo comincia a schiarire. Sono le 5 e mezzo di mattina. È il più giovane pescatore di aragoste di Alicudi. È scalzo, come sempre. Come i veri arcudari, così si chiamano gli abitanti di questa montagna piantata in mezzo al mare. Saluta e accende una sigaretta. Ha gli occhi grandi e neri, la pelle scura per il sole e i capelli ricci rimodellati col gel. Se non fosse per quello, potrebbe sembrare uno dei compagni di Ulisse.
Il gozzo di legno blu e rosso (comprato in Calabria) di suo cugino Salvatore parte. Solo il rumore del motore diesel della barca interrompe il silenzio dell’alba. Bonaccia totale in mare. Due pescherecci più grandi sono legati al piccolo attracco dei traghetti. («Non sono di qui. Si riposano. Quelli se ne vanno lontano, a pesci spada»). L’aurora «dalle dita di rosa» (come dicevano Omero e Mimnermo) è sempre uno spettacolo potente sul mare delle Eolie. All’orizzonte si staglia il profilo roccioso di Filicudi, la più vicina delle altre sorelle di questo arcipelago davanti alla Sicilia da cui —come vuole la leggenda—Eolo dispensava i venti per tutti i naviganti. Oggi il dio dei venti ha lasciato spazio a migliaia di turisti che hanno scoperto il fascino di queste sette perle del mar Tirreno dichiarate nel 2000 patrimonio dell’Unesco.
Ma la bellezza di Alicudi, la più remota e lontana, è diversa da quella delle altre isole: è una bellezza schiva, rara, selvaggia, difficile. Quest’isola sembra un sogno. Anzi, è un sogno. Qualcuno l’ha battezzata «l’isola che non c’è». Forse perché pare impossibile che esista un posto così. O forse perché non c’è niente e più ci trascorri del tempo e più ti accorgi che non ti manca niente di quello che non c’è. Niente strade, né auto, né motorini, neppure biciclette. Niente bancomat, né spiagge con ombrelloni, né insegne colorate e lampeggianti né discopub e neppure negozi per turisti. Solo silenzio interrotto dal rumore del vento. Solo mare, sole, profumi, pietre, agavi, fichi d’india, capperi, bouganville, tanta erica (da cui l’antico nome «Ericusa »), panorami mozzafiato, dove cielo e mare si confondono, e notti stellate senza fine.
D’inverno ci puoi trovare 70 persone al massimo, una trentina di barche da pesca colorate tirate in secco sui ciottoli del porticciolo che sembra una cartolina del secolo scorso, i muli che fanno su e giù con i carichi per l’unica stradina-mulattiera di pietra lavica che dal porto sale alle case terrazzate, rade e disseminate lungo il pendio orientale (i numeri civici non servono, ci si orienta contando i gradini, fino a 1.000 e oltre). D’inverno ci puoi trovare anche una scuola elementare, un ufficio postale, un medico, due negozi di alimentari, una «boutique» (in realtà un minuscolo bazar dove si trova un po’ di tutto, anche—incredibile ma vero—giocattoli in plastica Made in Italy) e un aliscafo che arriva tutti i giorni. D’estate ci trovi qualche centinaio di persone in più, un bar e un albergo- ristorante aperti, tre aliscafi e un traghetto al giorno. Oltre ai soliti muli di Simone e Bartolino che però portano su anche le valigie dei turisti. Questo (e molto altro) è Alicudi: un viaggio nel tempo, una meraviglia rimasta intatta. Dove gli uomini e i giorni seguono ritmi antichi e dimenticati.
«Da marzo a ottobre faccio il pescatore, mi piace questo lavoro. D’inverno, quando tiriamo le barche in secca, faccio il muratore: qui, sull’isola o, se non c’è lavoro, sul continente» dice Alessandro mentre la barca si ferma. Le reti sono calate a non più di 200 metri dalla costa. Il mare diventa subito profondo, non c’è bisogno di andare a largo. Alicudi è un vulcano spento di circa 5 chilometri quadrati, quasi perfettamente circolare, sorto nel Pleistocene in mezzo al mare a 50 miglia dalla Sicilia. Parte il verricello e le reti cominciano a salire. Il sole è già alto. Dopo due minuti un urlo di Salvatore e Alessandro blocca il verricello. Dentro la rete c’è un’aragosta, la prima della mattinata. Bisogna toglierla con cura dalla trappola, senza sciuparla. Una volta liberata la lausta finisce in un grande secchio con l’acqua e un panno bagnato sopra.
Il verricello riparte, dopo un po’ un altro urlo e un’altra aragosta. Comincia bene la giornata. Nelle reti calate vicino al porto alla fine della ritirata ce ne sono otto. «Ce le pagano 80 euro al chilo — dice Salvatore, 36 anni, tre figlie e una moglie, Immacolata, che quando può viene anche lei a tirare le reti col marito — noi le vendiamo qui sull’isola oppure a quelli di Lipari che se le vengono a prendere. A quanto le rivendono? Non lo so. So che a Lipari si trovano anche aragoste a 60 euro al chilo ma quelle vengono in aereo, non sono dei nostri mari».
La seconda rete è davanti alla Bazzina, l’unica località pianeggiante dell’isola dove ci sono «le case di quelli con i soldi» e si arriva solo via mare. Un paio di aragoste e qualche pesce. A fine ritirata due grandi scorfani rossi. Alessandro e suo cugino Salvatore pescano sei giorni su sette. Tutte le mattine il ritrovo è all’alba, al porticciolo. «Se riusciamo a pulire le reti mentre le tiriamo su e non sono sciupate, andiamo a ricalare subito per essere liberi nel pomeriggio e riposare. Altrimenti dopo pranzo, torniamo in mare. Quanto guadagniamo? Dipende dal mare. Sono tre giorni che non si pesca — aggiunge Salvatore — non c’è più niente in questo mare. Dobbiamo trovare un altro lavoro».
La rete adesso si è impigliata, il verricello rischia di strappare tutto. Bisogna fermarsi e procedere a mano. I due cugini si mettono in piedi con le gambe piantate e con le braccia cominciano a issare. Parlano in arcudaro stretto, imprecano. Fanno fatica, è caldo e il sudore imperla le loro braccia. A vederli ora sembrano due dei Malavoglia. La rete si sblocca e la ritirata riparte. Dopo un po’ si torna verso il porticciolo. C’è da sistemare le aragoste. «Oggi ci hanno salvato la giornata», dice Alessandro mentre salta a terra e corre a prendere lo junco, una grande nassa di giunco col coperchio, fatta a mano. Lì verranno messe le lauste. Una volta ben chiuso il contenitore viene ricalato in mare, zavorrato e segnalato con una boa o semplicemente una bottiglia. Quando ci sarà il compratore, allora si andrà a recuperare le aragoste vive.
«Il mio junco quest’anno l’ho messo a 100 metri di profondità, non lontano dal porto — dice Enzo, un altro giovane pescatore, la sera a casa di Lea che organizza cene di pesce per amici e turisti sulla sua grande terrazza, uno dei palchi reali da cui ammirare la notte di Alicudi —. Io so dov’è e lo controllo anche da casa, col binocolo. L’anno scorso l’avevo messo a una profondità più bassa ma l’hanno tirato su e hanno rubato tutte le aragoste che avevo dentro: sono venuti di notte con le bombole, non erano arcudari». Enzo ha 24 anni e una bambina di due. Non sembra un ragazzo della sua età ma un uomo fatto. Si è ristrutturato una casa colorata eoliana con i soldi della pesca: è orgoglioso del suo lavoro come delle pecore e galline e altri animali che tiene a casa dei nonni, su verso la «montagna» come si chiama la parte alta dell’isola (il monte Filo dell’Arpa arriva a 675 metri). «È montagna vera sai? Se inciampi nella nebbia lassù, che arriva all’improvviso anche d’estate, non vedi a un metro. Un altro mondo». Enzo parla lentamente, conosce i segreti del mare: «Se vuoi mangiare l’aragosta la devi prendere dal junco quando la luna è crescente perché se la prendi quando è calante la lausta è solo corazza e poca polpa». Ognuno sull’isola fa una pesca specifica. Ci sono quelli che usano solo le reti, quelli che pescano col consu (il palamito), quelli con le nasse per prendere i gamberi, quelli che vanno di notte a totani con la luce. «Non è facile vivere qui anche se è bellissimo —dice Federica, 21 anni, padre pescatore arcudaro in giro per il Mediterraneo — ma io nei mesi d’inverno, quando mi trasferisco a Milazzo, in Sicilia, non vedo l’ora di tornarci». «Qui siamo nati e tutti figli di pescatori siamo— dice Matteo, 22 anni, quasi sottovoce—Siamo pescatori anche noi, questo sappiamo fare. Anche se per vivere a volte siamo costretti a fare altri lavori».
Iacopo Gori

Ludica Lipari al lavoro tra non poche difficoltà

Prosegue la preparazione della Ludica Lipari in vista del via al campionato di prima categoria. I ragazzi, seppure in numero ridotto (in tanti sono impegnati con il lavoro stagionale), si allenano al F. Monteleone agli ordini di mister Franco Li Castro, coadiuvato da mister Fulvio Caruso.
La prossima settimana si dovrebbe disputare, sempre che si rimetta in pristino il terreno di gioco, che come vedrete dalle immagini assomiglia a tutt'altro, una amichevole con la formazione del Piero Mancuso.
Abbiamo ripreso qualche minuto della preparazione di oggi e ve lo proponiamo:

Di tutto un po

APERTE LE ISCRIZIONI ALL'ASD SPORTING CLUB JUDO LIPARI- L’ASD Sporting Club Judo Lipari comunica che sono già aperte le iscrizione per i corsi di “ ATTIVITA’ MOTORIA “ E “ JUDO “ Anno sportivo 2010/2011. Le iscrizioni sono a numero chiuso.
I nuovi iscritti inizieranno l’attività giorno 29 settembre p.v.
Per informazioni ed iscrizioni gli interessati possono recarsi presso segreteria dell’associazione al palazzetto comunale dello sport “ N. Biviano “ di Lipari nei giorni di Mercoledì e Venerdì’ dalle ore 19:30 alle ore 20:30 già dal 1° settembre .


Ginostra. Oggi niente aliscafi- Gli aliscafi di linea oggi non hanno potuto fare operazione a Ginostra per via della leggera risacca. Ma ad impedire l'accosto dei mezzi veloci sarebbero stati principalmente i tetrapodi fatti posizionare dalla Protezione civile in quella che si può definire la "corsia d'ingresso" degli aliscafi. "Corsia" che, con il mare mosso, diventa a rischio. E siamo ancora a fine agosto.

Furto al White Beach- Un furto, da quanto apprendiamo, sarebbe stato compiuto, presumibilmente durante la notte, al White Beach di Lipari. Dal lido sarebbero stati sottratti una parte della strumentazione utilizzata per l'intrattenimento. In particolare sarebbero stati trafugati i "piatti" lettori dei cd.
Sarebbe stato asportato anche altro materiale, tra cui delle bevande.

Ennesimo incendio a Vulcano-Lentia - Ancora un incendio nella zona di Lentia nell'isola di Vulcano. Si è sviluppato nella tarda serata di ieri e ha tenuto fortemente impegnate le squadre preposte e alcuni volontari. Ancora una volta i piromani hanno messo in pericolo la pubblica incolumità.

Cassonetti maleodoranti- Cassonetti dei rifiuti maleodoranti ci vengono segnalati da diversi cittadini di Canneto. Un lezzo tremendo si leverebbe, in particolare, da quelli posizionati sul lungomare nei pressi di una nota attività. I responsabili della ditta, da noi contattati, hanno evidenziato che il mancato lavaggio è dovuto ad un problema di natura tecnica e che, comunque, già stamani sarebbero stati sostituiti due dei cassonetti di cui uno inutilizzabile da qualche giorno. Inoltre si provvederà a breve al lavaggio.
Intanto se non si sbloccherà la questione pagamenti i dipendenti della società che effettua il servizio di raccolta e smaltimento potrebbero decidere di fermarsi.

Incrocio statale 113-svincolo Statale di Milazzo. I quesiti posti all'ANAS dal difensore civico Francesco Rizzo nell'interesse dei cittadini liparesi

Questo il testo della nota inoltrata dall'avv. Francesco Rizzo (difensore civico del comune di Lipari) all' Anas e p.c. al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.
OGGETTO: Incrocio statale 113-svincolo Statale di Milazzo.
Spett.Le Ente,
formulo la presente in qualità di Difensore Civico della Comunità Eoliana, nello svolgimento della funzione attribuitemi dalla Statuto del Comune di Lipari che all’art. 60 dispone:
“Il difensore civico agisce di propria iniziativa o su proposta di cittadini singoli o associati.
A richiesta di chiunque vi abbia diretto interesse, il difensore civico interviene presso l'amministrazione comunale, presso gli enti e le aziende da essa dipendenti e presso gli enti delegatori di funzioni amministrative, per assicurare che il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti amministrativi siano tempestivamente emanati.”
Poiché la tematica della sicurezza stradale e nello specifico della pericolosità del tratto in oggetto è di particolare interesse per la cittadinanza eoliana e non, che attraversa soventemente l’incrocio in parola, e considerate le numerose segnalazioni giunte per le vie brevi , anche da comitati civici che operano in Milazzo,
Si chiede
di voler riferire allo scrivente in merito alla realizzazione dalla messa in sicurezza dell’incrocio de quo, invitando anche a porre in essere provvedimenti temporanei quali,ad esempio, la costruzione di una rotonda con barriere new-jersei , volte a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti
Si chiede
Di conoscere lo stato del procedimento di appalto da 12 milioni di Euro previsto nella zona ed il nominativo del Responsabile del Procedimento.
Confidando nella reciproca collaborazione , porgo cordiali saluti
Il Difensore Civico
( Avv. Francesco Rizzo )

TIRRENIA:NOTA PRESIDENZA SICILIA SU ASSEMBLEA MEDITERRANEA HOLDING

Al termine dell'Assemblea dei soci della Mediterranea Holding, la Presidenza della Regione siciliana ha emanato la seguente nota: "La Regione siciliana ha confermato il suo interesse al piano della Mediterranea Holding di Navigazione per l'acquisizione del gruppo Tirrenia, votando favorevolmente nell'Assemblea dei Soci la delibera di aumento di capitale sociale fino alla concorrenza di 25 milioni. In tale contesto l'Assemblea ha affrontato l'argomento inerente il rafforzamento della compagine societaria, valutando l'opportunita' di ingresso di soci finanziari, che a breve puo' determinarsi".
"L'Assemblea, altresi', ha ribadito - continua la nota - la ferma volonta' di perseguire l'acquisizione del gruppo Tirrenia partendo dall'offerta formulata al Commissario Straordinario D'Andrea e prodotta fin dal 9 agosto ultimo scorso, e, pur apprezzando le positive dichiarazioni del Ministro Matteoli che ha affermato di non essere intendimento del Governo di procedere allo "Spezzatino" del gruppo Tirrenia, ha manifestato il proprio impegno nei confronti dei lavoratori che lottano per impedirlo e delle loro rivendicazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali attuali e il loro aumento in relazione al piano di sviluppo dell'attivita' aziendale gia' programmato".
"Infine, l'Assemblea ha espresso tutta la propria contrarieta' - conclude la nota - all'ipotesi ventilata di porre anche Siremar in Amministrazione controllata, dichiarandone l'insolvenza, per le gravissime conseguenze che cio' determinerebbe non solo in capo a tutti i diretti interessati e fra di essi per primi gli stessi lavoratori, ma anche il complesso dell'indotto, facendo proprie le indicazioni in tal senso della Regione siciliana che propugna un rilancio del gruppo nella sua interezza anche per dare un migliore e piu' continuo servizio di collegamento con le Isole minori".

Lipari. Operatori ecologici senza stipendio e in agitazione. "Colpa" dell'ATO che non presenta il D.U.R.C. L'ad. Fonti "Non è così"

Operatori ecologici senza stipendio (gli deve essere liquidato luglio e prossimamente agosto) e in stato d'agitazione a Lipari.
Stamani, a conclusione del turno di lavoro, hanno dapprima raggiunto la sede dell'ATO per poter parlare con l'a.d. Mimmo Fonti, che è risultato essere fuori sede, e subito dopo si sono spostati al comune dove hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco Mariano Bruno.
Primo cittadino che, per fornire dei chiarimenti ai lavoratori, ha fatto arrivare nel suo ufficio alcuni funzionari, si è messo in contatto con l'a.d. dell'ATO Mimmo Fonti e con il capofila dell'ATI che espleta il servizio.
E' stato detto che la mancata liquidazione delle fatture all'ATO dipende dalla mancata presentazione da parte di questa del D.U.R.C. In assenza del quale, come prevede la normativa, gli uffici non possono procedere alla liquidazione.
Al capofila dell'ATI che espleta il servizio il sindaco ha detto che deve provvedere in ogni caso al pagamento degli stipendi ai dipendenti salvo poi rivalersi sull'ATO se inadempiente o sul comune se è questi ad esserlo.
Abbiamo contattato telefonicamente il rag. Mimmo Fonti, amministratore delegato dell'ATO ME 5 "Eolie per l'Ambiente" il quale ci ha ribadito "che tra pubbliche amministrazioni, se non in presenza di contratti, non è necessario il D.U.R.C". "Avviene così- ci ha dichiarato- alla Regione, in altri comuni, alla Provincia. Noi non abbiamo con il comune alcun contratto ma una cessione di servizi. In ogni caso visto che c'è insoluta anche la fattura di maggio potevani già chiederci allora l'esibizione del D.U.R.C e non attendere il 27 di Agosto. Anche perchè per ottenerlo occorre circa un mese".
IL VIDEO DELLE DUE "TAPPE":


Come erano le Eolie ..e gli eoliani (video fotografico 1° parte)

Pubblicheremo oggi e domani due video fotografici che raccolgono la larghissima parte delle foto da noi pubblicate nelle puntate (1/108) di "Come erano le Eolie e gli eoliani". Subito dopo riprenderemo con la pubblicazione delle foto che continuano ad arrivare numerosissime. Ricordiamo che chi vuole collaborare alla riuscita di questa rubrica può farlo inviando i file delle foto a ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it Per chi può fornirci solo il cartaceo può contattarci al 339.57.98.235 . Provvederemo alla scannerizzazione e a restituire le foto.

IL VIDEO:

Il video si trova anche su you tube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=8PCbSYB1pEc

lunedì 30 agosto 2010

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

Il concerto di Dimitri Greco all'Immacolata. L'apprezzamento di Iacolino- Riceviamo dal dott. Gianni Iacolino e pubblichiamo: Sessanta minuti di bella musica, creatività', fantasia, destrezza e simpatia ! Non passeranno molti anni, che di Dimitri si parlerà fuori dal ristretto spazio del nostro arcipelago.
Ancora grazie, Dimitri, per la splendida serata che ci hai offerto.


Rilascio progetto della Lipari porto. Sabatini diffida il sindaco- Non avendo ottenuto alcuna risposta dal sindaco di Lipari ne la documentazione richiesta inerente il progetto della "Lipari porto" il consigliere Adolfo Sabatini ha diffidato il sindaco ad ottemperare a quanto richiesto entro 7 giorni.


C.A.S.T.A. : Si è riunita l'assemblea dei soci. Mottola confermato presidente- Il 21 agosto si è tenuta l'Assemblea Ordinaria dei Soci del Comitato C.A.S.T.A.
Approvati all'unanimità la Relazione del Presidente ed il Rendiconto Finanziario dell'anno sociale appena concluso, si è proceduto alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo, per la gestione 2010 – 2011, che risulta così composto : Enzo MOTTOLA – Presidente; Antonella STARVAGGI – Vice Presidente; Francesco BERTE' – Segretario; Virginia CAFARELLA – Tesoriere; ed i Consiglieri: Renato CACCIAPUOTI, Francesco CIPICCHIA, Giuseppe LA ROSA, Rosario MUSUMECI, Daniela SALTALAMACCHIA.
Un cordiale ringraziamento è stato rivolto ai Consiglieri uscenti Andrea COCCO e Cristoforo SALTALAMACCHIA.
Come indicato dal Presidente si è dato ampio spazio al dibattito sulle varie problematiche esposte dai Soci. Il Direttivo si impegna a indirizzare le molteplici istanze alle competenti Autorità, e vigilare attentamente sul buon esito delle stesse.
All'unanimità sono state approvate interessanti proposte avanzate dal Presidente che saranno oggetto, unitamente ai tanti problemi ancora irrisolti, dell'attività per l'anno sociale ormai in corso.


“APERITIVO EOLIANO”: PRESENTATA STAMANE LA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA A VENEZIA DOMENICA 5 SETTEMBRE 2010 - Si è tenuta nella Sala Conferenze della Provincia regionale, la conferenza stampa di presentazione dell’”Aperitivo Eoliano” in programma a Venezia domenica 5 settembre 2010, alle ore 16, presso lo spazio “Cinecittà Luce” dell’hotel Excelsior, alla presenza del direttore artistico, Giuseppe Ministeri.
Alla presentazione hanno partecipato: l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino; il segretario generale del Festival “Un Mare di Cinema”, Gaetano Majolino; l’assessore ai Beni culturali del Comune di Lipari, Ivan Ferlazzo.
Il meeting è stata l’occasione per tracciare un quadro complessivo delle principali attività realizzate nel corso del XXVII Festival “Un Mare di Cinema – Premio Efesto d’Oro”, svoltosi alle Isole Eolie dal 8 al 18 luglio, con uno sguardo alle iniziative previste per l’edizione 2011 della rassegna cinematografica.
L’assessore Mario D’Agostino ha sottolineato l’importanza di portare il cinema al centro dell’universo culturale, al fine di valorizzare il territorio fornendo una vetrina internazionale a palcoscenici naturali. “L’Ente Provincia ha l’obbligo di sostenere le iniziative come queste imboccando una direzione che raccolga unitariamente politica, territorio ed arte”.
“Il bilancio della XXVII edizione di è senza dubbio positivo” – ha sottolineato l’assessore Ferlazzo – “l’arcipelago ha potuto beneficiare dell’ottimo indotto e della crescita dell’offerta turistica collegata agli eventi del Festival. Ciò evidenzia il legame tra il cinema e le Eolie”.

Aggressione a Lipari- Una aggressione ai danni del titolare di una attività di ristorazione di Lipari centro è stata messa in atto ieri sera da parte di alcuni soggetti non residenti. Sulla dinamica e per l'individuazione dei colpevoli stanno lavorando i carabinieri.

Naxos a Gaeta - E' arrivata in cantiere a Gaeta la nave cisterna Naxos finita nei giorni scorsi sugli scogli a Panarea. La nave, come si ricorderà, ha riportato uno squarcio di circa 60 centimetri a prua nell'impatto notturno contro le "Formiche". Nell'occasione a lanciare l'allarme, dopo aver raggiunto la zona dell'incidente, è stato l'ormeggiatore di Panarea Luca Sulfaro che ha allertato la sala operativa del Circomare Lipari.

Panarea. Nasce il forum “Riabilitare il Mediterraneo” che vuole incidere sul futuro delle Isole Eolie

Nella splendida isola eoliana di Panarea, l’avvocato Eduardo Omero, appartenente anche al direttivo di Confindustria alberghi, diretta dal taorminese Sebastiano De Luca, ha organizzato, nei locali dell’Hotel “La Piazza” il primo “Incontro di architettura e cultura del territorio eoliano” che si inserisce nel progetto “Riabilitare il Mediterraneo”.
Si tratta di un appuntamento, che potrebbe diventare ciclico e si propone di essere un’occasione di riflessione sul territorio eoliano in un’ottica mediterranea anche alla luce di eventuali trasformazioni dell’arcipelago in parco naturalistico e per avere un approccio importante sull’ eventuale espansione edilizia dell’arcipelago. Insomma si vuole realizzare un laboratorio di idee che sia da spunto per eventuali iniziative che possano dare un apporto alla migliore riuscita di progetti che potrebbero incidere sul tessuto connettivo anche imprenditoriale.
“La “terra del mito” – ha detto Omero - oggi è un territorio di eccezionale valenza ambientale in cui l’azione dell’uomo e quella della natura si sono fuse attraverso una storia millenaria dando vita ad uno dei paesaggi più belli del mondo: Il paesaggio eoliano. I caratteri peculiari di questo paesaggio oggi sono testimoni di uno degli ultimi paradisi possibili, in cui i concetti di “rispetto ambientale” e “sviluppo sostenibile” sembrano materializzarsi ogni giorno nella “vita alle isole”. Sede naturale degli incontri a carattere periodico saranno, appunto, le Isole Eolie, perché si cercherà di portare ogni spunto di riflessione fra la “gente delle isole” e cioè fra quanti per nascita o adozione hanno eletto a loro residenza affettiva questi luoghi. Una riflessione corale con la speranza di diventare progettazione partecipata ad un futuro condivisibile.
Il tema dell’appuntamento che si è svolto in questi giorni è stato – la cultura dell’abitare negli arcipelaghi mediterranei – ha proposto un confronto fra l’architettura eoliana e quella del Mar Egeo fra continuità e tradizione del costruire.
Al tavolo dei relatori, oltre allo stesso Omero, si sono trovati: l’arch. Antonio Galeano e l’arch. Dimitri Coromilas.
Ha moderato i lavori l’arch. Mario Pignatelli.

Giro podistico delle Eolie "Consigli per l'uso" di Peppe Cirino

Riceviamo da Peppe Cirino, presidente della Ludica Lipari, e pubblichiamo:
Visto che dalle brutte figure bisogna capire gli errori fatti affinché non siano più commessi, in vista del 10° giro podistico delle Isole Eolie che, tra qualche giorno prenderà il via nelle nostre isole , mi permetto di dare a chi di competenza alcuni piccoli consigli per una buona riuscita dell’evento:
Pubblicizzare in adeguato modo l’evento in modo che residenti e turisti, possano essere messi a conoscenza;
Pubblicizzare ed avvisare, la popolazione sulle misure che si intendo adottare per una buona riuscita della manifestazione, ponendo particolare attenzione sui livelli di sicurezza da impiegare, per garantire l’incolumità degli atleti ed amatori, nonché degli spettatori;
Bloccare totalmente il traffico veicolare all’interno dei centri abitati (centro storico) per tutta la durata della manifestazione, limitandolo ad una sola corsia con unico senso di marcia nelle aree extraurbane;
Porre idonee barriere di dissuasione a margine del percorso, evitando l’intrusione di veicoli e passanti all’interno dell’area di gara;
Creare degli appositi corridoi di attraversamento per i pedoni, sorvegliati da personale autorizzato o dallo staff;
Un maggiore controllo da parte degli addetti al traffico e delle forze dell’ordine, ( a tal proposito credo che sia necessario una buona collaborazione tra le varie componenti pianificando preventivamente i ruoli ed i tempi).
Per il resto, credo che gli organizzatori siano all’altezza della situazione e sappiano far fronte alle esigenze di un così importante evento, che mi auguro, possa nel tempo diventare ancor più prestigioso.
Faccio i migliori auguri allo staff ed agli atleti ; mentre ai miei concittadini, chiedo di mostrare CIVILTA e RISPETTO nei confronti di chi con impegno ed abnegazione ha lavorato o si è preparato per il 10° giro podistico delle Isole Eolie .
Porgo i migliori Saluti e rinnovo i miei Auguri
Giuseppe Cirino

"Se avete avuto". Lettera aperta al sindaco e agli amministratori di Lipari di una operatrice turistica (in crisi)

Al Signor Sindaco
Del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno
e ai Sigg.ri Assessori
Sig. Giulio China (pensionato)
Dott. Natale Famà (medico)
Rag. Massimo D'Auria (ristoratore)
Rag. Corrado Giannò ( impiegato)
Rag. Giuseppe Finocchiaro (operatore turistico)
Dott. Ivan A. Ferlazzo
Dott.ssa Anna Maria Paola Spinella (operatrice turistica)
nelle loro qualità, sia istituzionali che private, chiedo di conoscere:
se avete notato , e in quale misura, un calo di presenze e/o comunque una variazione di qualunque tipo nel settore turistico.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della schizofrenia tra costo/qualità/efficienza dei trasporti pubblici marittimi.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che vi hanno fatto notare che di notte
e durante le Feste Patronali i Vigili Urbani sono introvabili e comunque poco operativi al servizio della circolazione e dell'informazione.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della sporcizia in giro per le strade e dei nauseabondi effluvi dei cassonetti.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati dello stato del manto stradale della quasi totalità delle strade .
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della mancanza generale di servizi sull'isola.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della costante impossibilità di comunicare con gli uffici del Palazzo Comunale, visto che non risponde nemmeno il centralino.
pertanto chiedo di sapere:
- quali sono le valutazioni sulla stagione turistica appena passata.
- quali difficoltà avete incontrato nello svolgimento delle loro attività
- quale è la strategia che intendete adottare al fine di prevenire il riproporsi dei problemi evidenziati.
Vi Invio questa lettera aperta tramite U.R.P. e le testate giornalistiche locali poiché ritengo che sia i quesiti posti che le risposte che vorrete sicuramente fornire sono di interesse collettivo.
Distinti saluti
Silvia Carbone
Operatrice Turistica (in crisi)

Cincotta e La Greca (PD): "Occorre predisporre piano regolatore dei porti del comune di Lipari. Anche alla luce delle recenti notizie"

Riceviamo e pubblichiamo:
Le notizie che riportano un parere negativo espresso dall’assessorato regionale del territorio e dell'ambiente per la valutazione d'impatto ambientale per il mega-porto di Lipari, se confermate, attestato, per l’ennesima volta, la correttezza di quanto da anni, come partito democratico, facciamo rilevare al sindaco di Lipari ed oggetto di una recente interrogazione da parte dell’On.Le Filippo Panarello: occorre predisporre il Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari.
L’onorevole Panarello, nel mese di Luglio, con una interrogazione parlamentare ha chiesto all’assessorato Regionale ai BB.CC.AA. e dell’Identità Siciliana:
se non ritenga di dover intervenire per garantire che tutte le nuove opere portuali in progetto siano subordinate all’adozione del Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade del Comune di Lipari, così come prescritto dall’articolo 45 del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, rigettando qualsiasi diversa ipotesi di approvazione delle suddette opere portuali;
-se il progetto è coerente con il Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, a maggior ragione configurandosi come un’unica struttura portuale che occupa l’intera rada di Lipari;
-se del progetto in esame è stata data tempestiva comunicazione all’Unesco, così come richiesto dal citato art. 172 delle Operational Guidelines for the Implementation of the World Heritage Convention.
Nel recente passato, il Consiglio Comunale con i voti determinanti del PD, SEL, UDC, Nuovo Giorno, Eolie nel Cuore, ha deliberato (deliberazione n. 22 del 6 febbraio 2009, di impegnare l’amministrazione comunale a porre in essere tutti gli atti consequenziali per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Lipari, del Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari) per una seduta del civico consesso incentrata sull’argomento Piano regolatore generale dei porti, che, tuttavia, per responsabilità del Presidente del Consiglio e del Sindaco, non si è potuta affrontare.
Sempre le minoranze si sono fatte carico di nominare una commissione speciale per la portualità di sottomonastero.
Alla luce di tutto ciò ritorniamo a chiedere, con forza, che il Presidente del Consiglio Comunale, sulla scorta di quanto già deliberato dal Consiglio Comunale, indica una seduta del consiglio sull’argomento “Piano regolare generale dei Porti” del Comune di Lipari.
Noi crediamo che la sfida dei prossimi mesi, soprattutto per la portualità, sia legata alla possibilità di poter discutere del Piano regolatore generale dei Porti del nostro comune all’interno del consiglio comunale e soprattutto di subordinare qualsiasi ulteriore intervento sui porti all’approvazione indispensabile del Piano per uno sviluppo razionale della nostra portualità, a favore di tutti gli eoliani e non a favore di qualche società che insegue il proprio tornaconto.
Giuseppe La Greca
Componente direttivo Partito Democratico
Giuseppe Cincotta
Segretario del Partito Democratico

Il comune di Lipari da mesi non paga le fatture emesse dall'ATO 5. Servizio di raccolta e smaltimento a rischio. L'allarme dell'a.d. Mimmo Fonti

Questo il testo di una nota che l'amministratore delegato dell'ATO ME 5 "Eolie per l'Ambiente", rag. Mimmo Fonti ha inviato al Sindaco del Comune di Lipari, Dott. Mariano Bruno, al Dirigente del II Settore del Comune di Lipari – Economia e Finanze, Dott. Francesco Subba, al Dirigente del IV Settore del Comune di Lipari, Dott. Domenico Russo, all’Assessore Ai Servizi Ecologici,
Sig. Giulio China, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Rag. Giuseppe Longo e p.c. S.Ecc.za il Prefetto di Messina, Dott. Francesco Alecci, al Comando della Stazione dei Carabinieri di Lipari, ll’A.T.I. Multiecoplast S.r.l. (capogruppo), a Onofaro Antonino (mandante), a Pizzo Pippo (mandante) e alla c.a Onofaro Attilio (referente)
Oggetto: mancato pagamento fatture emesse dall’ATO ME5 per il servizio di gestione rifiuti effettuato nel Comune di Lipari.
Con la presente, comunichiamo che, alla data odierna, la scrivente Società d’Ambito non ha ancora percepito le spettanze relative all’effettuazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti nel Comune di Lipari relative alle mensilità di maggio, giugno e luglio 2010 (fatture n. 068/2010 del 03.06.2010, n. 073/2010 del 02.07.2010 e n. 086/2010 del 02.08.2010 per un totale complessivo di €. 565.979,64 IVA inclusa).
Inoltre, in data 27.08.2010 ci è stato comunicato per le vie brevi da parte dell’Ufficio Ragioneria di codesto Comune che, avendo avuto disposizioni recentissime da parte del Segretario Comunale, le fatture relative ai su citati periodi di servizio, già giacenti presso i competenti Uffici comunali da diversi mesi, devono essere integrate con il D.U.R.C. della scrivente Società, condicio sine qua non senza la quale non sarebbe più possibile metterle in pagamento.
Pertanto, tenuto conto che il rilascio del D.U.R.C. potenzialmente potrà avvenire non prima di 30 giorni dall’effettuazione della Ns. richiesta agli Enti previdenziali (27.08.2010), con conseguente slittamento dei termini di pagamento da parte del Comune di Lipari e che le maestranze dell’A.T.I. che effettua il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti hanno più volte minacciato la sospensione di tale servizio, non ricevendo da alcuni mesi le loro spettanze, decliniamo qualsiasi possibile responsabilità relativa al manifestarsi di problematiche di natura igienico sanitaria e/o di ordine pubblico che potrebbero derivare in caso che la su citata sospensione del servizio venga posta in essere.
Rileviamo, inoltre, che non possiamo biasimare le potenziali prese di posizione delle maestranze dell’A.T.I., in quanto si tratta di persone che, svolgendo dignitosamente il proprio lavoro, con i proventi dello stesso debbono sostentare le proprie famiglie.
Tanto per dovere d’ufficio.
L’Amministratore Delegato
Domenico Fonti

Acquacalda: Al via i lavori di smantellamento e rimozione del pontile ex Italpomice

Hanno preso il via stamattina alle 9,00 nella frazione liparese di Acquacalda, subito dopo l'insediamento del cantiere (a cui si riferiscono video e foto), i lavori di smantellamento e rimozione del pontile ex Italpomice, parzialmente distrutto dai marosi del 22 novembre del 2008. Struttura che, in diverse altre parti, presenta una situazione di instabilità e di pericolo per la pubblica incolumità. I lavori sono eseguiti dalla ditta di Angelino Biviano di Lipari che si è aggiudicata il lavoro praticando un ribasso del 21,32%. rispetto ad una base d'asta di euro 109.369.46.
Riguarderanno in una prima fase (una settimana circa) lo smantellamento e la rimozione del grigliato. Si passerà poi al resto della struttura e ai lavori a mare. I lavori, condizioni meteomarine permettendo, dovrebbero essere completati entro la fine di settembre.
La rimozione del pontile è stata più volte sollecitata sia dal locale comitato CASTA che da diverse associazioni ambientaliste e non e da alcuni consiglieri comunali
L'intervento in itinere, non bisogna dimenticarlo, è anche il frutto di un capillare lavoro di monitoraggio e di sollecitazione agli organismi preposti messo in atto dal Circomare-Guardia Costiera di Lipari e che ha riguardato anche i relitti di Porticello. Per entrambi, durante la sua permanenza in giunta, si è attivata, al fine dell'ottenimento dei fondi, la dottoressa Mimma Sparacino.
IL VIDEO DEL PONTILE PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI E L'INSEDIAMENTO DEL CANTIERE:

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (108° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) da sinistra: Carmelo Gallo, Roberto Portelli, Maurizio Di Pietro
2) Da sinistra: Eros Alberti, Tom Giuffrè, Pino Marrara, Edoardo Paino, Luciano Siracusa
3) Lipari: Sciara Carmagnola (versante ovest dell'isola)
4) Netturbino a Lipari

domenica 29 agosto 2010

ADDIO AL “BURBERO” ANCIULINO (di Enzo Mottola)

Ieri sera ti ho dato la buonanotte. Stamani ti auguro buon viaggio.
Forse l'ultimo viaggio attraverso il tuo mare che quotidianamente scrutavi con tanta attenzione quasi come se volessi carpirne ogni segreto attraverso quel tuo sguardo vivo, penetrante, indagatore, ma limpido e leale.
Seduto sul muretto o nella tua postazione nel terrazzo assorbivi tutti gli umori del posto, eri il nostro oracolo, il nostro bollettino del mare. (Anciulino, oggi com'è? Malu tiempu! - Porta bbuono! - C'è tanta rema! - Arriva u maistrali!).
Poche parole ma inequivocabili.
Sei stato un indomito e battagliero amante della tua Acquacalda e tanto hai sofferto nel vederla così degradata. Mi hai donato la tua stima, fortemente ricambiata, sostenendo l'attività del Comitato.
Con te svanisce un altro lembo di storia del paese che inesorabilmente continua a perdere pezzi.
Ci mancherai! Mi mancherai !
Ciao Anciulino.
E. M.

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

Mostra TuttArte a Lipari - Inaugurazione stasera alle 19 al Museo Archeologico Eoliano Luigi Bernabò Brea "Galleria Dell'Ascensore"in via Garibaldi della mostra "TuttArte": esposizione di tele e pannelli realizzati con tecniche miste. La mostra è visitabile dal 29 Agosto all'11 Settembre 2010. La mostra rimarrà aperta dalle ore 09 alle 13 e dalle 17 alle 22. Sponsor l'Avis Lipari

Dieci candeline per "Il Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie"- La decima edizione, in programma dal 5 all'11 settembre, rappresenta un traguardo molto importante per una manifestazione, che coniuga dal 2001 in modo mirabile il binomio sport-turismo e, nel contempo, è motivo di grande orgoglio per gli organizzatori della Polisportiva Europa Messina. Immutato il programma della competizione che prevede 5 tappe in 6 giorni - di lunghezza variabile dai 6.5 km ai 15.3 Km - da correre sulle strade di Lipari (2), Salina e Vulcano (2) ed una "Non Competiva" ad andatura libera, che sta riscuotendo sempre maggiore interesse tra gli amanti della pura attività fisica a contatto con la natura. Favoriti d'obbligo i trionfatori delle passate edizioni, Luigi Guidetti della Corradini Rubiera e la peloritana Katia Scionti (Stilelibero Messina). Sarà presente, inoltre, per il secondo anno consecutivo l'italo-australiano Antonio Russo (Glenhuntly Athletics Club),


Eolie. E' arrivato Giorgio Armani- Consueta tappa estiva alle isole Eolie per lo stilista Giorgio Armani.
A bordo del suo "Main" (nella foto, mentre è ormeggiato stamani a Marina Lunga) è arrivato alle 22 e 30 di ieri sera a Lipari per poi ripartire stamani alle 10 e 20 circa verso Panarea.
Il noto esponente del mondo della moda, secondo quanto abbiamo appreso, dovrebbe fermarsi per almeno tre giorni nell'arcipelago.





Risse di Canneto e Lipari: Complessivamente sedici i denunciati dai carabinieri- Sarebbero ben sedici i giovani eoliani e non denunciati complessivamente dai carabinieri di Lipari per le risse sviluppatesi il 19 agosto nella frazione di Canneto (10) e del 26 agosto a Lipari centro(6). In entrambi i casi i responsabili non sono stati colti in flagranza di reato e non sono potute scattare le immediate misure coercitive.

Estate: a Lipari l'hotel-museo, tra sarcofagi e oggetti di millenarie civiltà

(Adnkronos) - Non solo mare, movida notturna e un porticciolo assediato da yacht e panfili di vip e volti noti che approdano nel cuore delle Isole Eolie da tutto il mondo. Lipari, soprattutto in estate, mostra anche il suo volto antico che affonda le sue radici nella storia e nella mitologia greca, e che oggi si rivede nei tanti scorci che raccontano il passaggio sull'isola di millenarie civilta'.
Nel cuore antico di questo gioiello incastonato nel mare, un hotel-museo, che nel tempo ha raccolto e catalogato attrezzi storici e oggetti che fotografano la quotidianita' dell'uomo vissuto qui, da qualche secolo fa ai nostri giorni. Vecchie bilance e arnesi da cucina, macchinari per fare olio e vino, ma soprattutto, quattro sarcofagi risalenti all'eta' neolitica, esposti nel giardino della struttura alberghiera.
Nell'area archeologica di contrada Diana, dove un tempo si stendeva un vasto abitato del Neolitico superiore e della prima eta' dei metalli, sul quale venne poi a sovrapporsi la necropoli greca e romana, oggi sorge l'Hotel Oriente. Quando nel 1955, Leonida Bongiorno, lo inauguro', sentiva di dover raccontare quelle origini, e suo figlio Edoardo diede forma a quel sogno confuso e condensato nella parola Oriente, tanto carica di fascino e di esotismo.
Ma come immaginare e ricreare un 'Oriente' che non si e' mai conosciuto nella realta'? Un giardino recintato, nel quale crescono alberi da frutto su un humus di millenarie presenze, poteva essere un'idea. E cosi' e' stato, come racconta uno degli impiegati dell'hotel che, a ridosso dell'antica necropoli greca appare come un Eden della memoria, che fa da cornice alla collezione etnografica contenuta nella struttura.
Un'interessante raccolta di manufatti, strumenti di lavoro, reperti della civilta' contadina, pastorale ed artigianale del territorio eoliano, catalogati ed esposti in ogni angolo dell'albergo. A partire dalla seconda meta' degli anni '60, con l'avvento della meccanizzazione agricola e artigianale, tutti gli oggetti della secolare attivita' contadina caddero subito in disuso.
Molti reperti furono abbandonati in campagna, all'interno dei casolari, altri invece per decenni sono rimasti relegati negli angoli bui di pagliere, stalle e solai, tra polvere, tarme e ragnatele
Edoardo Bongiorno, memore di una tale ricchezza patrimoniale, ha raccolto questi oggetti uno ad uno, restaurandoli ed esponendoli nelle tante stanze della struttura, coprendone ogni angolo, tra bilance, Pupi siciliani, attrezzi, selle appese, e pezzi da collezione. Come un'antica scacchiera per la Dama dal valore inestimabile, accanto alla quale si puo' fare colazione la mattina. Sempre nella sala breakfast, si puo' sorseggiare un caffe' o un cappuccino accanto a un vecchio carretto siciliano interamente dipinto a mano.
Il viaggio nel ritorno alle origini prosegue nel giardino dell'hotel, dove passando in un sentiero immerso nel verde, costeggiato da pentole antiche e arnesi di cucine dal sapore orientale, si arriva di fronte a quattro antichi sarcofagi dell'eta' neolitica, trovati qualche anno fa nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione e ora riportati alla luce.
Il giardiniere dell'albergo confessa che trasportarle li', nel luogo dove ora sono esposte, e ricostruire quelle tombe di pietra pesanti come un macigno sia stata una vera impresa. Ma il loro fascino e' diventata una delle principali attrattive dell'hotel.
Oggetti d'uso di ogni genere e tipo, alcuni davvero curiosi ed enigmatici, ma la maggior parte ancora perfettamente comprensibili nella loro funzione, hanno coperto interamente tutto lo spazio disponibile della struttura. Ma chi si aggira negli ambienti dell'hotel, non si sente affatto oppresso da una sensazione di pieno e di ridondante, perche' quegli strumenti sono disposti ad arte, come fossero pezzi di un unico puzzle tra sogno e realta'.
Ed e' l'atmosfera che avvolge tutta Lipari, che conserva ancora gelosamente le sue tradizioni e i suoi simboli. Come il decoro barocco del 600, ancora presente negli angoli delle ringhiere dei balconi dell'isola: la spada Normanna che taglia i quattro venti e un grande spillo centrale, elementi creduti potenti talismani contro ogni avversita'. In questo simbolo l'isola si riflette e si vede rappresentata fin dai tempi piu' antichi. Ancora presente ovunque, per strade e vicoletti, dove gli antichi sapori barocchi si ripropongono con nuovi stili.
Il tempo a Lipari, insomma, sembra essersi fermato, scolpito nella pomice e nei vetrini dell'ossidiana, la pietra nera vulcanica che circonda Lipari e le altre Isole (soprattutto Stromboli e Vulcano), nata dal rapido raffreddamento delle lave e gia' nota agli antichi Egizi, quando inizio' ad essere utilizzata per collane e gioielli preziosi. Qui, nell'isola piu' grande dell'arcipelago eoliano, il viaggiatore, oltre ad approfittare del bellissimo mare tra tuffi e bagni di sole, puo' tornare indietro nel tempo ripercorrendo le tante etnie e i mille volti di un popolo eternamente accompagnato dal Dio dei Venti
Il viaggio della storia continua all'interno del Museo archeologico di Lipari: il visitatore si trova subito di fronte al padiglione preistorico, sorto sui resti di un monastero normanno, che racconta la quotidianita' del neolitico eoliano, per poi essere catapultato nel padiglione epigrafico, tra steli funerarie e resti delle necropoli greche e romane.
Fino alla sezione vulcanologica, nata a scopo esclusivamente didattico, con l'obiettivo di introdurre il viaggiatore alla conoscenza della geomorfologia dell'Arcipelago eoliano, le cui isole sono interamente di formazione vulcanica, indispensabile per la piena comprensione di molti aspetti degli insediamenti umani succedutisi attraverso i secoli (la loro formazione, l'economia nata soprattutto attorno a risorse come l'ossidiana e la pietra pomice, la cultura).
E infine, dal tour nella storia agli scorci della Lipari di oggi: caratteristico il borgo di Sopralaterra a Marina Corta, dove le abitazioni sono tappezzate di murales coloratissimi che raccontano la quotidianita' dell'isola, anche nei mesi in cui il freddo e il maltempo sembrano oscurare le sue vie: un uomo affacciato dal suo balcone, un volto nascosto dietro la tenda del balcone accanto, una donna che armeggia con un secchio accanto ai suoi bambini, sempre su una terrazza immaginaria. E' lo sguardo di Lipari, pronto a stregare i tanti viaggiatori che la scelgono ogni anno come meta di vacanza.
Come avete letto l'articolo dell'ADNKRONOS dedica ampio spazio alla collezione del dott. Edoardo Bongiorno. Vi riproponiamo, quindi, le immagini della collezione. Le foto, scattate da Katia Laszczak riguardano attrezzi in uso, nel passato, nelle nostre isole.

La "serena autodistruzione eoliana" e il federalismo (di Luca Chiofalo)

(Luca Chiofalo) Consentitemi un pensierino in libertà...
Due le parole da legare all'estate che volge al termine: confusione e approssimazione, in crescita esponenziale rispetto ai già infelici anni passati.
Tra un'amministrazione che non si sa cosa amministri, fatti di cronaca nera, collegamenti da medioevo, servizi sociali al collasso e crescente "allergia" alle regole, continua la "serena autodistruzione" eoliana. Qualcuno non ha i mezzi per capire, altri l'onestà per ammettere, ma il paese è davvero al punto più basso della sua storia recente. Resistiamo, nonostante tutto, solo per la struttura clientelare e assistenziale (in senso deteriore) del nostro sistema, che distribuisce denari senza merito e metodo. Per questo ed altri motivi, confesso di essere diventato convinto sostenitore del federalismo, il quale metterà noi e l'intero meridione nelle condizioni di dover provvedere autonomamente ed efficientemente alle nostre necessità, senza sostegni "esterni" che alimentano solo atteggiamenti parassitari.
C'è una classe dirigente da sostituire integralmente, ci sono delle abitudini nefaste da sdradicare e c'è soprattutto, per gli eoliani, l'esigenza di ritrovare "l'anima", svenduta al "sogno" di una ricchezza immediata ma effimera.
C'è tanto da fare, speriamo di farlo presto...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Lo spettacolo di queste isole. Ovvero...quando lo stupendo scenario delle Eolie aiuta a prendere con ironia anche i ritardi Siremar

Riceviamo da Giovanni Garavaglia e pubblichiamo: "La Siremar ti regala sempre splendide sorprese se non fosse stata tragicamente in ritardo non avrei potuto scattare queste e altre splendide immagini. Le foto sono state scattate a Rinella il 23 Agosto scorso"



Come erano le Eolie ..e gli eoliani (107° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi :
1) Lipari: Via Garibaldi
2) Lipari: Il C.so Vittorio Emanuele
3) Mons. Angelo Pajno
4) Stromboli: Sbarco dalla barca da rollo

Il "via libera" alla Naxos (dalla Gazzetta del sud di oggi)

Arrivato il via libera al trasferimento della nave "Naxos"
Salvatore Sarpi
Lipari
Dopo la relazione del R.I.Na. via libera dall'Ufficio circondariale marittimo di Lipari al trasferimento «per singolo viaggio» della motocisterna Naxos che nella notte di giovedì, per cause in corso di accertamento, si è incagliata negli scogli delle Formiche (Panarea) riportando uno squarcio a prua di circa sessanta centimetri.
L'autorizzazione è arrivata ieri intorno alle tredici dopo che durante la mattinata erano tate completate le operazioni di "tamponamento" della falla procurata alla motocisterna Naxos dall'urto con la scogliera.
Gli ingegneri del R.I.Na., unitamente all'equipaggio ed agli operatori tecnici subacquei intervenuti in zona, hanno lavorato per garantire la tenuta stagna della riparazione allo scafo, al fine di esaurire i locali allagati e consolidare la riparazione a mezzo di cugni in legno, resine e cemento: obiettivo, va da sé, scongiurare il rischio che la nave potesse imbarcare acqua a tal punto da poter affondare in uno degli specchi acquei più suggestivi dell'arcipelago eoliano.
La nave, così come richiesto dalla società armatrice, ha ottenuto l'autorizzazione a raggiungere il porto di Gaeta dove si trova il cantiere individuato per le riparazioni. Allo stesso orario il comandante dell'Ufficio circondariale marittimo Giuseppe Donato, che sin dalle immediatezze del sinistro ha seguito con i suoi uomini tutte le operazioni e coordinato gli interventi, ha liberato anche il rimorchiatore "Ievoli Red" che ha garantito il monitoraggio antinquinamento della zona sin dalle prime ore successive all'incidente. Si accerteranno adesso le cause e le responsabilità e si attenderanno gli sviluppi che verranno da qui a breve, con l'apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Barcellona come "atto dovuto" conseguente ad un evento che rischiava di avere conseguenze ben più gravi sia dal punto di vista dell'incolumità delle persone che dell'ambiente.

sabato 28 agosto 2010

"Occorre dare centralità al turismo" (di Christian Del Bono)

(Christian Del Bono) Ho letto le dichiarazioni di Salvo Zappalà (Presidente del Consorzio Albergatori Acesi), recentemente apparse su Travelnostop, in risposta a quanto dichiarato dall´Ass. Regionale al Turismo, Nino Strano, e dal Presidente dell´URAS Federalberghi Sicilia, Nico Torrisi.
La denuncia di Zappalà è sacrosanta ma sfonda una porta aperta. Nessun operatore turistico, dalla Sicilia alla Norvegia o dagli Stati Uniti alla Cina penso possa ritenersi soddisfatto, in termini di flussi e spesa turistica, negli ultimi due anni e mezzo. Anche chi ha fatto registrare degli incrementi, in assenza di una crisi globale che ancora stenta a mollarci, avrebbe sicuramente registrato degli incrementi più significativi. I dati della crisi si sommano ad un´atavica incapacità, che investe con rare eccezioni l´intero territorio nazionale, nel riuscire e valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale e naturalistico.
Allo stesso tempo, le recenti dichiarazioni di Strano e Torrisi come quelle o di Bernabò Bocca di qualche giorno addietro, sono perfettamente in linea con le stime dell´Organizzazione Mondiale per il Turismo: in termini assoluti, il 2010 presenta dei segnali di crescita sia pure non uniformi. È, comunque, evidente che se si vanno ad analizzare le singole realtà, si ottengono fotografie diverse, influenzate da tanti altri fattori contingenti.
Quella turistica è un´industria trasversale che - soprattutto in regioni come la Sicilia dove assume caratteri spesso prevalenti rispetto ad altri comparti - interessa in modo pregnante tutti i settori dell´economia.
Occorre dare centralità al turismo.
I vari assessorati regionali dovrebbero avere l´"obbligo" di interfacciarsi con quello al Turismo per una politica di sviluppo coerente e sostenibile portata avanti in stretta collaborazione con le associazioni di categoria. Una politica che abbia davvero la capacità di destagionalizzare i flussi turistici e di incidere significativamente sulla qualità della nostra offerta turistica. La promozione è importante ma se l´offerta (ricettività e pochi altri servizi esclusi) non è poi in grado di soddisfare la domanda, orientarne il tiro per quanto importante diventa secondario.
I distretti turistici rappresentano, in linea teorica, lo strumento di pianificazione attraverso il quale progettare e concertare le politiche di sviluppo turistico. Se avremo il coraggio e saremo in grado - pubblico e privato assieme - di utilizzare questo strumento strategico come tale, probabilmente riusciremo a dare una svolta al nostro modo di fare turismo e la Sicilia potrà diventare un´eccellenza in un paese in cui la pianificazione turistica, di fatto, non è mai esistita. Diversamente, se continueremo a piangerci addosso, giocando a scarica barile e pensando di poter risolvere i problemi di un sistema complesso come quello turistico con mere liste della spesa o con azioni individuali ed isolate, finiremo per o (a seconda dei casi o delle letture) continueremo a perdere competitività e posizioni rispetto alle altre destinazioni turistiche del mediterraneo.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

Lipari: Ripulito e recuperato alla visibilità l'ipogeo di Diana

Ripulito e recuperato alla pubblica visibilità l'ipogeo funerario del II secolo D.C. che si trova a Lipari nella zona di Diana per la precisione prima della fine della via Isa Conti.
L'intervento, che ha ridato davvero luce ad un monumento spesso dimenticato, è stato effettuato da un dipendente del Museo "Bernabò Brea" su disposizione della Sovrintendenza. All'interno vi sono, oltre alle cripte, anche i resti di una tomba.
IL VDEO DELL'IPOGEO RIPULITO:

Via libera al trasferimento a Gaeta della nave cisterna Naxos finita sulle "Formiche" di Panarea

COMUNICATO STAMPA CIRCOMARE/GUARDIA COSTIERA LIPARI
Nella mattinata odierna sono state completate le operazioni di “tamponamento” della falla procurata alla M/C Naxos dall’urto con la secca delle formiche dell’isola di Panarea.
Gli ingegneri del R.I.Na., unitamente all’equipaggio ed agli O.T.S. (Operatori tecnici subacquei) intervenuti in zona, hanno lavorato per garantire la tenuta stagna della riparazione a scafo, al fine di esaurire i locali allagati e consolidare la riparazione a mezzo di cugni in legno, resine e cemento.
Intorno alle 13.00, l’Ufficio Circondariale Marittimo, a seguito di relazione tecnica degli Ingegneri del RI.Na., ha autorizzato il trasferimento per singolo viaggio alla M/C sinistrata, le cui spedizioni sono state rilasciate per recarsi al porto di Gaeta, dove la società armatrice ha scelto il cantiere più idoneo per le riparazioni.
Allo stesso orario è stato liberato anche il rimorchiatore “Ievoli Red” che ha garantito il monitoraggio antinquinamento della zona sin dalle prime ore successive al sinistro.
Si accerteranno adesso le cause, le responsabilità e si attenderanno gli sviluppi che verranno da qui a breve, con l’apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. come “atto dovuto” conseguente ad un evento che rischiava di avere conseguenze ben più gravi.

Ripascimento di portinenti a Lipari. Lettera-appello del presidente dell'associazione per il ripascimento di quella spiaggia

(di FRANCESCO VALASTRO) Si informa la cittadinanza che la “ASSOCIAZIONE PER IL RIPASCIMENTO DELLA SPIAGGIA DI PORTINENTI” ha ritenuto opportuno scrivere la lettera sotto riportata perché gli organi istituzionali preposti prendano atto dell’esistenza di questa nostra realtà e, si spera, ne condividano gli obiettivi:
_________________
Lipari, 24 agosto 2010
REGIONE SICILIANA
Assessorato Territorio ed Ambiente
AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LIPARI
GENIO CIVILE DI MESSINA
UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - CAPITANERIA DI PORTO
GUARDIA DI FINANZA
OGGETTO: Ripascimento della spiaggia di Portinenti in Lipari
______________________________________________
Si porta a conoscenza delle Istituzioni in indirizzo che con scrittura del 14/12/2009, registrata in data 17/12/2009 al n. 1829, Serie 3, si è costituita la “ASSOCIAZIONE PER IL RIPASCIMENTO DELLA SPIAGGIA DI PORTINENTI”, con sede in Lipari, Corso Vittorio Emanuele, 165 presso la Federalberghi Isole Eolie, che non ha fini di lucro e si propone di:
Promuovere e sostenere tutte le iniziative, attività e interventi che sono finalizzati al ripascimento della spiaggia medesima;
Operare con ogni mezzo legittimo per informare, coinvolgere e mobilitare l’opinione pubblica;
Assumere iniziative nei confronti di tutti gli Organi Istituzionali, in particolare quelli che sono direttamente preposti alla tutela dei diritti coinvolti e alla soluzione dei problemi inerenti;
Promuovere iniziative sociali, culturali e scientifiche finalizzate allo scopo associativo.
Sviluppare forme di collaborazione con altre associazioni e gruppi di cittadini che perseguono analoghi obiettivi.
Sviluppare dibattiti, forme d’impegno civile, confronti con le istituzioni connessi agli obiettivi sopra esplicitati.
L’intendimento è di restituire l’unica spiaggia, se così si può ancora chiamare, della città di Lipari ai cittadini che la vorranno utilizzare per la balneazione.
L’associazione sta elaborando un progetto di ripascimento, basato sulla ricerca effettuata da un gruppo di studio coordinato da:
Valerio Buonomo, c/o Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli
Federico II.
Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II.
Silvana Pagliuca, Ricercatrice CNR-ISAFOM, Ercolano, Napoli.
che ha esaminato l’esempio più evidente e documentato di ripascimento naturale e longevo, rappresentato dalla spiaggia di Vietri sul Mare (SA).
Infatti, tale progetto, che si basa sui seguenti aspetti:
eseguibilità immediata dell’intervento;
costo dell’intervento contenuto (seguibile anche con una sinergia tra pubbliche istituzioni e privati) ispirato all’ingegneria naturalistica;
ripristino di linee di riva già esistite in passato;
ricostruzione di morfologie costiere naturali senza barriere artificiali emerse o sommerse;
durata nel tempo dell’intervento di restauro e ripascimento di alcune decine di anni;
prevede di ricostruire l’antica linea di riva effettuando il ripascimento fino alla batimetrica di due metri, usando sedimenti grossolani per il riempimento fino a pelo d’acqua, che costituirebbe le fondazioni del ripascimento stesso, e sedimenti selezionati, simili e compatibili con quei pochi rimasti, per il ripascimento della spiaggia affiorante. Con questi criteri si garantirebbe una durata pluridecennale all’intervento.
Il recupero della nuova superficie costiera, ad elevato valore ambientale, storico e religioso, rappresenterebbe una protezione per l’ambiente antropizzato e l’occasione per ridisegnare il fronte d’acqua su basi ambientalmente sostenibili.
Se l’adesione dei cittadini all’Associazione sarà così numerosa e così generosa da coprire i costi previsti, l’opera potrà essere finanziata interamente dall’Associazione ed eseguita con una sinergia tra pubbliche Istituzioni e privati.
Per quanto sopra esposto, si auspica che le Istituzioni interessate tengano presente questa nuova realtà, che rappresenta tutta la comunità liparese e nessun interesse privato, ogni qual volta che emetteranno provvedimenti riguardanti questo lembo di costa, molto cara a gran parte della popolazione.
Inoltre, si auspicherebbe che le autorità preposte esercitino un maggior controllo sugli scarichi in mare da parte delle imbarcazioni che sostano davanti alla “spiaggia”, specialmente ora che è tornata ad essere balneabile grazie all’intervento del Comune che ha provveduto alla rimozione della condotta fognaria che l’attraversava in tutta la sua lunghezza.
Con osservanza.
ASSOCIAZIONE PER IL RIPASCIMENTO
DELLA SPIAGGIA DI PORTINENTI
Il Presidente
Dott. Francesco Valastro
___________________
In seguito agli eventi tellurici, recentemente verificatisi, appare più che mai urgente procedere al ripascimento di questa spiaggia e farne una piccola oasi dove residenti e turisti possano godere della limpidezza delle sue acque e della sua esclusiva primitività, che ancora in buona parte conserva, essendo incastonata fra due promontori che la isolano pur trovandosi nel contesto urbano.
Come si rileva dal testo della lettera, il ripascimento dipende dalla numerosità e dalla generosità degli associati, pertanto ogni cittadino che volesse aderire può far pervenire, fin da ora, i seguenti documenti:
Copia documento d’identità;
Codice fiscale;
Indirizzo e-mail (se in possesso);
Recapito telefonico;
Indicazione dell’importo con cui si vorrà impegnare;
consegnandoli ad uno dei seguenti componenti del Comitato Direttivo dell’Associazione:
Natoli Bartolo – Segretario
Longo Adriano – Vice Presidente
Paino Angelo – Consigliere
Urso Anselmo – Consigliere
Sarebbe un meraviglioso segno di partecipazione se gli aspiranti associati, a loro volta, si facessero promotori dell’iniziativa raccogliendo i predetti documenti.
Vi preghiamo di raccogliere questo nuovo appello e di non lasciarlo cadere nel vuoto, come già fatto per quello del 14 giugno scorso.
Ribadiamo che stiamo lavorando nell’interesse di tutti e che contrasteremo eventuali appetiti personali. Il nostro Presidente e disponibile a fornire ulteriori informazioni e chiarimenti raggiungendolo al tel. O557398421 oppure al cell. 3387157383.
Siate generosi, ma soprattutto numerosi perché, come dice il proverbio, “ nà nusci ‘nto sacco nun scruscia”.
Nelle foto: Portinenti com'è e come si spera possa essere

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (106° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi :
1) La nave Lipari
2) Sarino Centorrino e la moglie il giorno del matrimonio
3) Sottomonastero
4) Sul set del film "Vulcano" con Anna Magnani

La nave dell'acqua sugli scogli a Panarea. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi + slide fotografico dell'episodio

S'incaglia davanti a Panarea la nave che trasporta acqua
Salvatore Sarpi
Lipari
Sarà una inchiesta dell'autorità marittima, immediatamente aperta dal comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato, a chiarire le cause che hanno portato la nave cisterna "Naxos" a finire incagliata sugli scogli delle "Formiche" a Panarea qualche minuto prima della mezzanotte di giovedì scorso. La nave, che aveva appena ultimato le operazioni di scarico dell'acqua potabile nei serbatoi dell'isola, si era mossa riprendendo la navigazione per raggiungere Palermo. Un tragitto effettuato decine e decine di volte all'anno e, questa volta, in condizioni meteomarine pressochè perfette. L'impatto ha aperto una falla di circa 60 centimetri di lunghezza a prua e la nave adagiandosi su uno degli scogli si è leggermente inclinata. Per fortuna nessun problema per i componenti dell'equipaggio così come non vi è stato alcun sversamento in mare di idrocarburi.
Non appena scattato l'allarme la sala operativa del Circomare Lipari, su disposizione del comandante Donato, ha disposto l'invio in zona della motovedetta d'altura 279 , del gommone Alpha 5 della Guardia Costiera dove a bordo ha preso posto anche il comandante del porto e del rimorchiatore d'altura "Ievoli Red" con a bordo personale specializzato per il disincagliamento della nave e per eventuali interventi anti-inquinamento. Intorno alle undici di ieri la "Naxos" è stata disincagliata, si è proceduto a turare la falla e nel contempo tecnici del Rina, giunti sul posto con le unità della Guardia Costiera, hanno proceduto agli accertamenti del caso. Prima di dare il via libera al viaggio di trasferimento della nave in cantiere si attende di vedere gli effetti dell'intervento sulla falla.
Gli isolotti delle Formiche in passato sono state teatro di incidenti. L'ultimo, in ordine di tempo, quello del catamarano Alexa della Snav nell'estate del 2001. In quell'occasione si registrarono alcuni feriti.

Oggi alle ore 11,00 nella Chiesa di San Giuseppe a Lipari si uniranno in matrimonio la signorina Annagrazia Pastore e l'avvocato Davide Cautela.
PER ANNAGRAZIA E DAVIDE AUGURONI DI TANTA FELICITA' DALLA SORELLA MARIANGELA E DAL PAPA' MICHELE. LA MAMMA DA LASSU' VI BENEDIRA'

Ad Annagrazia e Davide vanno anche gli auguri di Eolnet e Eolienews

venerdì 27 agosto 2010

SALINADOC FEST: GIOVANNA TAVIANI PRESENTA 'FUGHE E APPRODI' A LIPARI

Aspettando il SalinaDoc Fest, a Lipari il prossimo 14 settembre e' di scena la proiezione di alcuni stralci del film di Giovanna Taviani ''Fughe e approdi. Ritorno alle Eolie tra cinema e realta''', presentato alla 67* Mostra del Cinema di Venezia il 9 settembre.
Saranno presenti, insieme all'autrice e al protagonista del film, Francesco D'ambra detto Figliodoro, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il Principe Francesco Alliata, fondatore della Panaria Film, il giornalista Marcello Sorgi, autore del libro Edda Ciano e il comunista, Nino Saltalamacchia e Nino Paino del Centro Studi Eoliani, l'antropologa Marilena Maffei, il responsabile del Dipartimento Politiche Migratorie ANFE Sicilia Gaetano Cala' e lo storico dell'emigrazione Marcello Saija.
Il film - prodotto da Kaos cinematografica e distribuito da Cinecitta' LUCE - e' un viaggio su una tartana dalla vela rossa attraverso le isole Eolie, luoghi di espatri e emigrazioni tra Ottocento e Novecento, per raccontarne le fughe e gli approdi tra immaginario e realta'.
Traghettatore del viaggio e' Franco ''Figliodoro'', un ex pescatore originario di Lipari. Era lui che nel film Kaos, del 1984, accompagnava, con la sua tartana dalla vela rossa, una madre e i suoi figli in esilio verso Malta, dove andavano a raggiungere il marito fuggito alla persecuzione dei Borboni.
Lo stesso marinaio che, nella sequenza finale, invitava i bambini in fuga a fare sosta nella spiaggia delle sabbie bianche. Franco Figliodoro e' il tramite tra la troupe e gli abitanti di Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli e Panarea.
Da sempre le Isole Eolie sono state terre di fughe e di approdi.
Di qui fuggivano i cavatori della pomice, per difendersi dal ''male di pietra'', la silicosi. Se ne andavano gli isolani di Stromboli, Salina, Panarea e Vulcano, che emigravano per fuggire il fuoco dei loro vulcani o l'attacco della filossera sulle loro vigne, i loro capperi, il loro grano. E fuggivano i confinati politici racchiusi nel castello di Lipari, come Emilio Lussu e Carlo Rosselli che, una notte d'estate, misero in atto una delle fughe piu' beffarde contro il regime fascista. Qui fu confinata anche Edda Ciano, ''la sorvegliata speciale numero 1'', che a Lipari visse la sua ultima storia d'amore. Ma furono anche, queste, isole di rifugio e di approdo. Qui tornavano i novelli sposi emigrati nel mondo per conoscere le giovani mogli sposate per procura. Vi approdavano i personaggi legati alle pieghe oscure della politica in Europa, che si nascondevano ai piedi dei vulcani per cercare un nuovo modo di vivere. E vi approdavano anche i grandi maestri del cinema, che qui misero piede per accendere le loro fantasie: Roberto Rossellini (Stromboli. Terra di Dio), Michelangelo Antonioni (L'Avventura), i fratelli Taviani (Kaos), Dieterle (Vulcano), fino al Troisi di Il postino e al Moretti di Caro Diario. Nel documentario si ripercorrono quei film e quei luoghi attraverso le testimonianze della gente che partecipo' alla guerra dei due vulcani tra Ingrid Bergman e Anna Magnani; che vide Monica Vitti e Lea Massari perdersi sullo scoglio di Lisca bianca; che aiuto' Nitti e Rosselli a fuggire di notte dal porto di Marina Corta.
Le storie vissute, gli esili, le partenze, gli arrivi e i ritorni, narrati direttamente dai testimoni delle isole, si confondono con le storie dei loro padri e dei loro nonni, ritratti a loro tempo nei grandi documentari di De Seta e della Panaria, che per primi misero piede su queste isole vulcaniche e ne narrarono il fascino e l'orrore. Di volta in volta le immagini del viaggio dissolvono nelle immagini dei film, in un unico impasto tra realta' e finzione, dove le storie reali anticipano le storie immaginarie e le storie immaginarie anticipano quelle reali.

Panarea. Disincagliata la nave cisterna finita sulle Formiche. Si sta valutando se può riprendere il mare verso il cantiere (aggiornamento)

Sono state completate nel tratto di mare prospicente l'isola di Panarea le operazioni per disincagliare la nave cisterna "Naxos" (1429 tonnellate) finita sugli scogli delle Formiche intorno alla mezzanotte dopo che aveva depositato acqua potabile nei serbatoi dell'isola. Con il supporto dei sub e del rimorchiatore della Ievoli è stata turata anche la falla.
A bordo del natante vi sono, ancora in questo momento, i tecnici del Rina e i componenti dell'ufficio sicurezza del Circomare giunti da Lipari con il gommone della Guardia Costiera. Si sta valutatando la possibilità di dare il via libera affinchè la nave cisterna possa raggiungere il cantiere. Prima che ciò avvenga però si vuole "testare" la tenuta dell'intervento effettuato sulla falla. Proprio per questo tutto potrebbe slittare a domani o in tarda serata.
Come da noi già anticipato stamani (vedi http://eolienews.blogspot.com/2010/08/nave-cisterna-contro-le-formiche-di.html ) il comandante Giuseppe Donato del Circomare Lipari ha aperto una indagine per fare luce sull'accaduto
Video della nave incagliata da noi realizzate stamani intorno alle undici, proprio nei minuti in cui la nave stava per essere disincagliata

EOLIE & TURISMO di Aldo Natoli

Nella giornata di Ferragosto sia il “TG1” della Rai, sia il “Giornale di Sicilia” hanno evidenziato che l’Eolie, a differenza di altre località turistiche, non hanno registrato il tutto pieno. Ma l’allarme era stato già lanciato giorni addietro dall’operatrice turistica, Caterina Conti, con una precisa ed impietosa disamina di alcune scelte dell’Amministrazione Comunale che influiscono negativamente sul turismo eoliano, e quindi sull’economia di tutte le strutture che operano nel settore. Più volte ho scritto al Sindaco di Lipari, come ex assessore al turismo ed operatore nel settore, sui pericoli e sulla trasformazione del tipo di turismo che la perdita dell’originalità locale avrebbe comportato. Sulla totale disorganizzazione dei servizi marittimi, lo sbarco indiscriminato di veicoli di ogni genere, l’utilizzo delle spiagge con varie “baraccopoli” e pontili vari, i parcheggi selvaggi, il traffico veicolare indisciplinato e caotico, gli assordanti concertini sulle strade, il volantinaggio di ogni genere, la via principale dell’isola divenuta una “kasbah”, la mancanza di servizi igienici pubblici (nel passato vi erano tre locali con relativi addetti), la spazzatura disseminata dappertutto, la fuoriuscita di liquami dai tombini saturi, l’invasione giornaliera di turisti “mordi e fuggi”, l’assenza di adeguati e continui controlli (durante la notte di Ferragosto raccontano di uno spogliarello pubblico di una ragazza ed apprendiamo anche di un probabile tentativo di stupro a danno di due turiste tedesche), il fiume di droga imperversa in modo preoccupante ( ad evidenziarlo è stata la poetessa Antonietta Rosa Raso in occasione della serata dedicata alla sua poesia). A tutto ciò deve aggiungersi la totale inosservanza delle più elementari norme sanitarie. Basta assistere allo spettacolo posto in essere ogni sera dagli operatori ecologici finanziati dagli albergatori. Purtroppo le mie continue segnalazioni non sono state condivise dal Primo Cittadino che in una nota le ha definite poco costruttive. Ed oggi, purtroppo, il degrado del settore, e non solo, è sotto gli occhi di tutti. E la cosa più preoccupante è che oltre al sensibile calo di presenze nelle strutture alberghiere, le agenzie immobiliari registrano la volontà di mettere in vendita la casa acquistata e ristrutturata da parte di persone, alcune anche note, che avevano deciso di eleggere l’isola a dimora fissa per le loro vacanze. Non mi stancherò di affermare, anche se considerato monotono, che bisogna evitare lo sfruttamento indiscriminato del territorio impedendo il decadimento dell’ambiente che rappresenta la materia essenziale dell’offerta turistica. Bisogna essere capaci di promuovere, ma anche di dosare, il flusso turistico in difesa dell’ambiente e del costume in quanto nel campo del turismo significa considerare capitale d’investimento la propria originalità locale, il mare, il paesaggio. Le “Eolie” sono fatte per un turismo raccolto, attento, capace di silenzio; sono fatte per un’esperienza interiore profonda di incomparabili e irripetibili incontri con la natura, la storia, l’arte. Le “Eolie” sono le “isole dalla bellezza colta” come magistralmente le ha definite lo scrittore Vincenzo Consolo. Fatta questa precisazione ritengo che, mettendo da parte ogni polemica, il particolare momento non ci consente diatribe di alcun genere, bisogna sedersi ad un tavolo Amministratori, Albergatori ed Operatori turistici e commerciali per un’attenta analisi di quanto sta succedendo e per ridisegnare un modello di sviluppo del nostro turismo. Se si vuole un turismo giovanile bisogna attrezzarsi per questo tipo di segmento. Altrettanti dicasi per un turismo escursionistico che riempie per alcune ore le strade dell’isola. Altrimenti bisogna invertire subito la “rotta”, per usare un termine marinaro. La politica del tutto ed il contrario di tutto non giova più a nessuno, se vogliamo salvare l’economia del Paese. Immaginatevi cosa succederà ad Aprile del prossimo anno quando tutte le strutture alberghiere ridurranno del 50% le assunzioni di personale. L’esperienza fatta partecipando alle edizioni annuali delle Borse del Turismo mi ha fatto rilevare che si stanno affermando velocissimamente nuovi stili di vita in un mondo che cambia con altrettanta velocità. Quindi nuove forme di domanda del prodotto turistico stanno prendendo forma, creando nuove opportunità e coinvolgendo protagonisti che fino ad oggi erano esclusi dal mercato. Diventa pertanto necessario approntare nuove forme di offerta, sia nel contenuto che nella promozione, per soddisfare esigenze sempre più diversificate ed articolate. Per rispondere in modo concreto a questa sfida è opportuno affrontarla in tutta la sua complessità con una strategia che dovrà essere attuata da tutti coloro che in essa avranno un ruolo, volgendo lo sguardo ai nuovi mercati, alle nuove sfide competitive. Ai nuovi trend di un settore in grande espansione a livello mondiale, e che contribuisce in modo rilevante alla ricchezza economica e culturale del Paese. Le “Eolie” rappresentano per il pubblico dei viaggiatori internazionali una destinazione “da sogno”, una meta ricca di fascino e suggestioni in grado di rispondere alle attese dei turisti più esigenti, offrendo una varietà di prodotti e territori unica al Mondo. Diversi sono gli aspetti che dovranno essere considerati, da quelli relativi alle infrastrutture pubbliche fino a quelle ricettive, dai servizi marittimi, da quelli legati alla qualità dell’esperienza che i nostri ospiti faranno, fino alla formazione a tutti i livelli dei nostri addetti, a quello dei tour-operator di ogni dimensione, dall’utilizzo efficace delle nuove tecnologie. L’industria del turismo, che è una scienza ed arte insieme, che è fatta da passione e di tecnologia, che ha spazi per le grande organizzazioni e per piccoli imprenditori, oggi è soprattutto “organizzazione del territorio”. Questa consapevolezza è il presupposto necessario per la valorizzazione delle risorse turistiche locali e per la crescita del Paese. Ed allora ridisegniamo una destinazione che, non solo nei sogni e nei desideri, ma nella realtà, possa offrire ai nostri visitatori, per vacanze o per affari, un’esperienza memorabile che vorranno ripetere e, raccontandola e promuovendola, per far godere anche ai loro amici e colleghi. Oggi nonostante una crisi generalizzata che si riflette nel Mondo, nonostante la competizione globale, possiamo conseguire ottimi risultati in virtù di tre fattori: giusto rapporto qualità-prezzo, ambiente sostenibile, ospitalità impeccabile. Ed allora confrontiamoci subito per prendere le dovute decisioni.
LE FOTO INVIATECI DA ALDO NATOLI SI RIFERISCONO A PANAREA