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lunedì 23 maggio 2022
L'ORIGINE DEI CETACEI. QUANDO I DELFINI AVEVANO LE ZAMPE. Gli alunni di Vulcano hanno incontrato la paleontologa Sanfilippo
La Grande Missione. Riflessione di Michele Giacomantonio sull’Ascensione che si celebra domenica prossima.
In queste settimane dopo Pasqua fino all’Ascensione
che si celebrerà domenica prossima, la Chiesa ci propone nei Vangeli delle
domeniche, facendo riferimento soprattutto all’evangelista Giovanni, quella che
definirei “la Grande Missione” che il Signore affida ai credenti cioè a tutti
quelli che si dichiarano cristiani. Penso che valga la pena riassumere e
riproporre i tratti di essa.
Nello stesso giorno in cui risorge, i Vangeli ci
parlano di tre incontri di Gesù, con Maria di Magdala (Gv 20,11-15), con i
discepoli di Emmaus ((Luca 24, 13-35) e infine,
ancora in Giovanni con tutti gli apostoli meno Tommaso e molti discepoli in una
casa a porte chiuse “ per paura dei capi ebrei” (20, 19-23). E proprio
quest’ultimo incontro, avvenuto la sera dello stesso giorno della Resurrezione,
assume in Giovanni un significato speciale diverso dagli altri. L’incontro con
Maria di Magdala è caratterizzato dai sentimenti, quello con i discepoli di
Emmaus dalla rilettura della propria missione terrena alla luce delle Scritture. L’incontro
nella casa dalle porte chiuse ha invece un carattere più istituzionale,
potremmo dire che è il primo Concilio della nuova Chiesa in cui Gesù lancia la
“Grande missione” : ”Come il Padre ha
mandato me anche io mando voi” , parla del perdono dei peccati e soffiando dona
la forza dello Spirito Santo.
A chi è rivolta la Grande Missione ?
Agli Apostoli cioè ai 12 anzi agli 11 senza Giuda? No, a tutti i discepoli,
Giovanni è chiaro in questo: la Grande missione, compresa la remissione dei
peccati, è per tutta la comunità. I presbiteri che rappresentano gli Apostoli
hanno il compito di guidare la comunità, non di sostituirsi ad essa.
Il mandato enunciato nel primo giorno
della Resurrezione va ulteriormente approfondito e questo avviene grazie alla
incredulità di Tommaso. E’ in risposta ai suoi dubbi che Gesù afferma : ”
perché hai veduto hai creduto? Beati quelli che non hanno visto e hanno
creduto.
Rispondendo a Tommaso Gesù chiama “beati” quelli che non hanno visto ed hanno creduto. Perché “beati” ? Perché chi pratica un amore che si fa servizio per gli altri incontra in sé una qualità di vita che è la stessa di Dio e quindi può sperimentare la presenza di Cristo vivo e vivificante. Chi crede vede è la sfida che Gesù ci rivolge.
La missione di Pietro
Dopo l’incontro nella casa a porte chiuse dove Gesù
lancia la “Grande missione” gli apostoli ed i discepoli che l’avevano seguito a
Gerusalemme tornano in Galilea ma più che alla missione promossa da Gesù
sembrano dedicarsi a riprendere le ordinarie attività a cominciare dalla pesca
su iniziativa di Pietro. Ma senza successo. Forse perché sfortunati ma forse
perché non si impegnano con convinzione. Sono disorientati, non sanno abituarsi
alla assenza di Gesù. E Gesù viene da loro. È sulla spiaggia al loro ritorno.
Subito i discepoli non riconoscono il Maestro. E’
Giovanni, l’apostolo che Gesù amava, che capisce chi é l’uomo sulla spiaggia e
lo dice a Pietro che subito si getta in mare per raggiungerlo. Pietro che più
degli altri ha bisogno di rincontrare il Maestro dopo che lo ha rinnegato di
fronte ad una cameriera malgrado Gesù l’avesse definito “la roccia” su
cui edificava la sua chiesa.
Su suggerimento di Gesù i discepoli prendono con la
barca nuovamente il largo e gettano le reti e queta volta il successo non
manca. Possono tornare a riva con le reti stracariche di pesce dove Gesù li
aspetta intorno un fuoco acceso col pane ed alcuni pesci ad abbrustolire. Così
Gesù è venuto a rincuorarli perché comprende che il loro disorientamento è
forte.
Ma non è solo per dare loro conforto che Gesù è
venuto sul Lago di Tiberiade, lì dove la loro avventura ha avuto inizio. C’è
un’altra ragione ed è Pietro. Gesù sa che può fare sempre conto su di lui ma ha
bisogno di un chiarimento. Pietro corrisponde alla fiducia piena e personale
che Gesù gli ha dato? Lo ama lui più degli altri? Quanto è grande la sua
dedizione? Non è facile per Pietro rispondere, se ripensa al canto del gallo
subito dopo il rinnegamento.
Gesù chiede a Pietro se lo ama più degli altri, poi non insiste nel sollecitare un confronto, poi si contenta dell’amicizia. Gesù comprende l’imbarazzo di Pietro dopo quanto è avvenuto e non insiste. Pietro sa che Gesù legge nel suo cuore e si affida a lui e Gesù lo perdona e gli chiede di occuparsi dei nuovi fedeli e cioè di “pascere le sue pecore”.
I contenuti della “grande Missione”
Con questo interrogatorio di Pietro si chiude il
Vangelo di Giovanni che non ci parla dell’Ascensione ma nelle domeniche che prolungano il tempo
pasquale fino all’Ascensione, VIII domenica dopo Pasqua, la Chiesa ci ripropone
nei Vangeli gli insegnamenti essenziali che il Risorto consegna ai suoi fedeli
e su cui fonda la sua Chiesa: insegnamenti che sostanziano la Grande Missione. Essi
sono innanzitutto la rivelazione del vero progetto di Dio sull’umanità: tutti
siamo chiamati ad essere, per tramite dl
Cristo, una sola cosa col Padre e quindi parte della sua divinità; quindi la
consegna di un comandamento nuovo ultimo e definitivo; infine, con l’ascesa al
Padre, il dono dello Spirito consolatore e infine la rivelazione sensazionale: ”Se
uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui”.
Si tratta di brevi richiami tratti dalla conclusione
di una discussione di Gesù con la folla di ebrei avvenuta nel portico del
tempio di Gerusalemme nella festa della riconsacrazione e dal discorso
dell’ultima cena. La prima è una
dichiarazione che racchiude tutta l’esperienza cristiana e qualifica il
legame profondo fra il Cristo e coloro che credono in lui e costituiscono la
Chiesa.
E’ Gesù stesso che riassume questa relazione con tre
verbi: ascoltare, seguire, conoscere.
“Ascoltare”
è molto di più del semplice sentire. Per aver fede n Gesù occorre ascoltarlo
creando una comunicazione profonda che giorno dopo giorno da vita alla
comunione. Questo tipo di colto caratterizza la fede ebraico-cristiana a
partire da Mosé che comunica le disposizioni di Dio sul monte Oreb.
Il secondo verbo dopo l’ascoltare è il “seguire”
che vuol dire il conformare la nostra vita alla sua, come lui la conforma al
Padre, senza correre avanti o attardarci nelle retrovie perché rischieremmo di
smarrirci e di perdere l’appartenenza alla comunità. Ed il terzo verbo è “conoscere”.
Una conoscenza dinamica, capace di penetrare nel profondo, da cui nasce
l’amore. L’amore fra il Padre e il Figlio che genera l’amore di Gesù verso di noi e di noi verso Gesù che
diventa per ciascuno di noi l’amico e l’amante fedele.
Se noi lo ascoltiamo, lo seguiamo, lo conosciamo e
l’amiamo, siamo nella sua mano e nessuno potrà strapparci via. Perché la mano
di Gesù Cristo è la mano di Dio. “Io e il Padre – ha detto Gesù – siamo una cosa
sola”: cioè letteralmente Gesù afferma “io sono uno con il Padre”. E siccome
l’uno nella simbologia biblica è il numero che indica la divinità questa
dichiarazione è insopportabile per i farisei. Una bestemmia che merita la morte.
Quella che per i capi religiosi di Israele è una bestemmia, per noi invece è garanzia di vita eterna. Ed è il vero progetto di Dio sull’umanità. Cioè, è volontà di Dio, che ogni creatura diventi suo figlio ed abbia la sua stessa vita divina.
Il comandamento nuovo
Il comandamento nuovo ha una premessa ed un contenuto. La premessa è la glorificazione del Figlio e del Padre in lui, il contenuto è l’amore reciproco. Gesù annunzia la glorificazione quando Giuda esce dal cenacolo per andarlo a denunziare al Sinedrio e dare inizio così alla Passione. Nell’amore incondizionato senza limiti, anche nei confronti del nemico, infatti si manifesta la gloria di Dio perché Dio è amore infinito. Queta glorificazione anche se passa per la morte in croce non è una fine ma un inizio, non produce lutto ma gioia, perché grazie alla morte di Gesù si effonde lo Spirito sulla sua comunità.
Il comandamento nuovo
non è un nuovo comandamento che sostituisce quelli di Mosé ma li qualifica e li
esalta dando vita ad una nuova alleanza fondata non sulla forza della legge ma
sulla grazia e la verità. L’amore vero si trasforma in servizio verso gli
altri. Da qui il segno della lavanda dei piedi che Gesù ha realizzato
nell’ultima cena.
Ed ecco quindi il
contenuto del comandamento nuovo: “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi
gli uni gli altri”. E tutti sapranno che
siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri.
Non esiste altro distintivo per il cristiano e per la
comunità cristiana se non l’amore reciproco, un amore che si mette al servizio
degli altri, un amore che crea la comunità prima che le leggi e i regolamenti.
Si Padre, aiutaci ad amare il nostro prossimo anche se non è amabile, anche se
non è credente, anche se ha costumi e tradizioni lontano dalle nostre.
Un altro passo del discorso di Gesù nell’ultima cena annunzia la sua partenza ed avvertendo la preoccupazione dei discepoli di rimanere privi della sua presenza, li rincuora: “Non sia turbato il vostro cuore e non abbiate timore”. Parole che scavalcano i secoli e sembrano rivolte anche a noi in un tempo in cui siamo ogni giorno agiati da mille paure: la guerra, la pandemia, le difficoltà economiche, i problemi sociali. Ed è anche a noi che sono rivolte le sue parole di rassicurazione: non rimarremo soli se sapremo corrispondere al suo amore.
Un nuovo Esodo
Il primo frutto di questo amore è il dono dello
Spirito Santo che il Padre manderà nel nome del Figlio col compito di
difenderci e di sostenerci. Lo Spirito ci insegnerà ogni cosa, ci ricorderà
quello che il Maestro ci ha detto ed anche quello che ha taciuto perché temeva
che non le comprendessimo. Lo Spirito trasforma in memoria creativa
l’insegnamento di Gesù, riproduce la sua carità, la sua capacità di offrirsi in
dono agli altri.
Il dono dello Spirito Santo nasce dal rapporto del
Figlio asceso al Padre e ricongiuntosi a lui. Dice Gesù in una dichiarazione sensazionale : ”Se uno mi ama osserverà la mia parola e il
Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Ecco
l’Emanuele il Dio con noi anzi il Dio in noi. Quindi non c’è più un Tempio dove
risiede il Signore ma ogni creatura è il tempio dove Dio si manifesta. Dio
diviene intimo all’uomo e si manifesta quando l’uomo sa esprimere la sua
umanità. Tanto più l'uomo è umano tanto più manifesta il divino che è in lui.
Con Gesù Dio
ha posto la sua tenda in mezzo a noi. E’ iniziato con Lui un nuovo Esodo, cioè
un cammino nuovo di liberazione dove ogni discepolo del Cristo diventa la sua
dimora divina. L’uomo aveva sacralizzato Dio chiudendolo nel Tempio e ponendo
limiti alla sua accessibilità, Dio ora sacralizza l’uomo e desacralizza tutto
quello che prima veniva concepito come sacro.
Il Dio di Gesù chiede dei figli non dei sudditi. E’ un Dio che non diminuisce l’uomo ma lo potenzia e soprattutto non chiede che l’uomo viva per lui, ma che viva di lui e sia con lui e come lui portatore di un’onda crescente di vita e di amore per tutta l’umanità. Questo ti chiediamo Padre che sappiamo farci portatori di questa consapevolezza nella Chiesa e nella società.
Michele Giacomantonio
Pallavolo femminile: Doppia preziosa vittoria per le ragazze del club Meligunis
Comunicato Stampa
Doppia vittoria per le nostre ragazze nel confronto con la Play Volley Barcellona che portano la squadra al secondo posto in classifica a soli due punti dal Fly Volley di Rocca di Caprileone, ma con una partita in meno, la stessa il prossimo fine settimana sarà di scena al Palazzetto dello sport di Lipari con ancora un doppio confronto, sabato 28 ore 16,30 e domenica 29 alle 15,00.Nella gara disputata nel pomeriggio ancora un 3 a 0, le ragazze sono state più determinate e si aggiudicano i primi due set in modo netto 25/7 – 25/13 solo al terzo set si concede qualcosa alle ragazze di Barcellona chiuso 25/21 dove Massimo Biviano ha utilizzato tutti gli atleti in panchina e provando alcune soluzioni che verranno sicuramente utili per le prossime gare.
Il candidato sindaco Orto a Pirrera: "In giro per isole e frazioni per ascoltare tutti" (Messaggio elettorale autogestito)
Calendario pieno di incontri per il candidato Sindaco Gaetano Orto.
Ieri si è tenuto un incontro nella frazione di Pirrera, a dimostrazione del fatto che Orto tiene in debita considerazione le piccole realtà di Lipari. A Pirrera, oltre al candidato Sindaco si è presentato ai suoi elettori Francesco Corrieri.
Intervenuto anche Francesco Fonti, unaltro giovane che fa parte della lista “SiAMO EOLIE”.
Orto al suo esordio ha detto testualmente: “Quando ho annunciato che avrei fatto un comizio a Pirrera mi hanno preso per pazzo dicendomi che si tratta di una piccola realtà. Ho risposto che a me non interessa perché a Pirrera ci sono le mie radici e perché io ho preso a cuore le problematiche delle piccole frazioni. E poi fatemelo dire, a me piace avere un rapporto diretto con la gente”.
Poi ha aggiunto: “Quello che mi caratterizza è proprio l’ascolto delle persone, perché chi ambisce a fare il sindaco deve sapere ascoltare la gente comune”.
Poi non sono mancate le frecciate a chi lo associa alla precedente amministrazione per denigrarlo. “Non mi nascondo e non me ne vergogno. A Panarea ho detto che prima di diventare avvocato ho fatto il praticante in uno studio legale, per me l’esperienza da Vice Sindaco è servita per imparare come funziona la macchina amministrativa e mi sento pronto per rappresentare la mia gente”.
Annarita Gugliotta sindaco: "Il mio programma elettorale" (Messaggio elettorale autogestito)
Per visualizzare il programma integrale cliccare su questo link https://eolienews.blogspot.com/2022/05/annarita-gugliotta-sindaco-il-programma_8.html
Auguri di...
Buon Compleanno a Lorenza Merlino, Gabriella Cannistrà, Loris Amato, Nazzarena Garuti, Rita Subba, Simone Alessi, Francesca Monroe
domenica 22 maggio 2022
Altra giornata di sport e di amicizia al Freeland di Lipari
Altra bella giornata di sport e di amicizia al Freeland di Lipari dove si è celebrato il gemellaggio tra i piccoli della Ludica Lipari e i coetanei dell'Academy Ionathan di Messina. Una giornata all'insegna del divertimento.
Danza: Anche a Catania soddisfazioni per la Magmarhei
Si sono classificate seconde, nella categoria kids, danza moderna, con la coreografia "Parisienne" della coreografa Desirée Falconieri.
Una giornata ricca di emozioni e partecipazione dopo due lunghi anni di chiusure forzate e tanti sacrifici.
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca": "Domani no fiori ma impegno nella lotta".
COMUNICATO
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca": "Domani no fiori ma impegno nella lotta. E, per prenotare il posto in bus per la manifestazione del 27 a Palermo, contattare su whatsapp il numero 3398798793 (prezzo 5 euro a persona... chiaramente si parla solo di bus e non di aliscafo per andata e ritorno).
PROGRAMMA ELETTORALE del candidato sindaco Gaetano Orto (messaggio elettorale autogestito)
Elenco assessori nominati:
1) Sergio La Cava - nato a Messina il 02.08.1963 e residente in Lipari - Vulcano, Via Reale s.n.c.;
2) Ersilia Pajno - nata a Lipari il 10/03/1962 e residente in Lipari - Str. Prov.le Pianoconte s.n.c.;
3) Gesuele Fonti - nato a Lipari il 17/01/1967 e residente in Lipari – Pianoconte, C.da Cugna Corte n. 28.
PREMESSA
Quale visione per Lipari e le sue isole?
Avere una visione della società vuol dire immaginare quello che oggi non c’è e, insieme, intraprendere un percorso condiviso per costruirlo.
Il futuro di Lipari e delle sue isole non può essere semplicemente quello di un grande parco di divertimento aperto solo alcuni mesi all’anno. Ne consegue che le isole vanno trasformate nel loro divenire per essere al passo con i tempi.... (continua)
https://drive.google.com/file/d/1__bj40BPCm_pV0rReBcC9ofrpKO6_ycN/view?usp=sharing
Covid alle Eolie. Torna ad impennarsi il numero dei contagi
Sulfaro: "Nessuna intenzione di mettere in discussione l'onorabilità e la memoria del compianto Nando".
IL NOSTRO PROGETTO PER LE EOLIE. IL PROGRAMMA DEL CANDIDATO SINDACO EMANUELE CARNEVALE
In passato i nostri padri erano fieri di essere eoliani. Oggi essere eoliani è causa di disagio e frustrazione.
La nostra mission è quella di innalzare la qualità della vita degli Eoliani, affinchè si risvegli quel senso di fierezza ed appartenenza oggi perduta.... (Per visualizzare l'intero programma cliccare su lin sottostante
https://drive.google.com/file/d/1VTUlcjuVTlOR5Mj9EiQWYsftZpfTuw-X/view?usp=sharing
Al "Concerto della pace" di Palermo eseguita composizione del maestro liparese Alleruzzo
Il Lipari calcio intitola la scuola dei portieri a mister Dall'Oglio
Oggi 22 maggio 2022 ufficializziamo che esiste la scuola calcio “Ernesto Dall’Oglio”. Sempre grazie mister e guidaci da lassù…
FORZA LIPARI SEMPRE”
Orto, candidato sindaco di Lipari: "Straordinaria partecipazione di pubblico all’incontro tenutosi a Panarea" (Messaggio elettorale autogestito)
Comunicato Stampa:
Straordinaria partecipazione di pubblico all’incontro tenutosi a Panarea
Dopo Stromboli, Quattropani e Canneto, anche Panarea risponde in maniera straordinaria.
Ieri presso l’Hotel Cincotta si è tenuto un affollato incontro
con il candidato sindaco Gaetano Orto, giunto sull’isola accompagnato dalla sua
squadra, con la quale sta condividendo gli appuntamenti elettorali in vista
delle elezioni comunali del prossimo 12 giugno.
Gaetano Orto a conclusione degli interventi, che hanno visto protagonisti
Silvia Pratelli, Sergio La Cava, Erika Pajno e Gesuele Fonti, ha rimarcato come
la sua amministrazione avrà al centro dell’attenzione le problematiche delle
frazioni.
Il candidato sindaco, supportato dalla lista “SiAMO EOLIE”, ha affrontato le tematiche relative ai problemi di Panarea, risultando estremamente convincente come dimostrato dagli scroscianti applausi del numeroso pubblico intervenuto.
“Panarea sarà l’isola più green del mediterraneo – ha aggiunto Orto -, dal momento che abbiamo attivato progetti che prevedono importanti finanziamenti. Panarea avrà, inoltre, un campetto sportivo degno di tale nome, mentre sarà risolto l’annoso problema del cimitero”.
Orto ha
affrontato anche tematiche molto importanti come l’approvvigionamento idrico, i
rifiuti e la portualità.
Il Centro Studi commemora Giovanni Falcone nel 30° della strage
Comunicato Stampa
Era Il 23 maggio 1992, e
a Capaci un’esplosione infernale lacerava Terra e Cielo, ponendo fine alla vita
di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini di scorta.
Ancora una volta la
Chiesa palermitana di San Domenico accoglieva bare innocenti siglate mafia e
Uomini di Stato a capo chino sfilavano senza una risposta al “perché”
rivoltogli dagli sguardi di una folla smarrita che invocava giustizia.
Sembrava la vittoria di
Cosa Nostra, era invece la nascita di una più consapevole coscienza civile e
alberi di speranza mettevano radici nelle vie della Città, della Sicilia, della
Nazione; crescevano e si moltiplicavano, irrorati dalla sempre maggiore sete di
legalità che la memoria delle tante vittime della mafia alimentava
incessantemente.
Nello stesso anno, 57
giorni dopo la strage di Capaci, ancora un boato squarcia l’aria e cessa la
vita di un altro servitore dello Stato, un altro ragazzo dell’antico quartiere
palermitano della Kalsa, un altro studente modello. Li ritrarranno insieme in
una gigantografia posta all’ingresso della Città, con quel sorriso vitale ed
energico che rincuora e sembra proteggere, che sembra riportarli a giocare in
piazza Magione, Giovanni e Paolo, uniti dal destino dei forti.
Palermo,
l’Italia intera insorge. Le lenzuola bianche esposte al vento diventano simbolo
di una chiara volontà di cambiamento
che dichiara guerra a tutte le mafie.
Sono incisive e toccanti le parole di Maria Falcone per i 30 anni dalle
stragi del ’92: “La guerra contro la mafia non è un problema siciliano ma
italiano. L’Italia è una sola, e le sue battaglie devono essere combattute tutte
insieme”.
La
storia politica del Centro Studi da sempre orientata ai valori della libertà
culturale e del progresso sociale e democratico ha onorato Giovanni Falcone,
Paolo Borsellino e tutte le vittime della violenza mafiosa fin dal lontano 1995
con il Convegno organizzato a loro memoria e impreziosito dalla partecipazione
della professoressa Maria Falcone, della giornalista corsa Marcelle Padovani e
del magistrato Giuseppe Costa.
Anche
l’arteria viaria di Lipari “Falcone e Borsellino” è stata così intitolata
dall’Amministrazione Comunale coeva su indicazione e sollecitazione del Centro
Studi.
Oggi
il Centro Studi, nel trentesimo anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone,
saluta il grande magistrato con le parole di speranza del cantautore Lorenzo
Jovanotti:
“Falcone era come il suo nome, lo
hanno ucciso, ma non hanno ucciso la possibilità che altri si alzino in volo” .
Lipari, 22 maggio 2022
Prof.ssa
Maria Carnevale – socia Centro Studi
Auguri di...
L'avvocato Corrado replica al geometra Sulfaro
Egregio direttore,
Ieri mattina ho avuto il piacere di leggere una dotta dissertazione da parte del geom. Placido Sulfaro, mi si riferisce responsabile del servizio Ecologia del Comune di Lipari, in materia di rifiuti, in riferimento ad alcune riflessioni da me svolte sui toni della campagna elettorale.
Devo innanzitutto rilevare come non mi stupisca particolarmente che tra tutte le cose da me rilevate - bilanci non approvati, carente gestione dell’idrico, carente gestione dei lavori pubblici, mala gestio nell’esazione delle imposte, etc. - il tema rifiuti, del quale ho appena accennato con due righe – ingeneri così tanta animosità. Sono certo che ne sentiremo parecchio parlare negli anni a venire.
In punto politico, ricordo all’egregio geometra Sulfaro che, al netto di tutti i tecnicismi, la passata amministrazione ha la responsabilità di aver lasciato per anni il paese sommerso di rifiuti. Che è il dato politico che interessa ai cittadini e a quelli che come me si dilettano di politica per passione e voglia di servire il proprio territorio.
Si può anche provare a negarlo e si può anche sostenere che l’attuale amministrazione abbia in materia operato in maniera ineccepibile – il nostro è pur sempre un sistema democratico, tutte le opinioni sono ammesse - ma questo non cancellerà retroattivamente il fatto che eoliani e turisti, per anni, hanno convissuto con una quantità di rifiuti in strada che avrebbe fatto vergognare chiunque.
Chi oggi prova a negarlo può solo oggettivamente ricoprirsi di ridicolo, a maggior ragione ove abbia - anche solo in via potenziale - una responsabilità nei fatti.
Ciò posto, il Geom. Sulfaro, dopo aver chiarito la posizione dell’Ente che rappresenta in quanto funzionario, scrive anche - immagino a titolo personale e non in forza del suo ruolo - “un vecchio carrozzone per il quale il Comune paga ancora il liquidatore. Un po' come la società Lipari Porto, di cui l’Avvocato Corrado saprà certamente chi era l’amministratore ai tempi della gloriosa amministrazione Mariano Bruno”.
Per questa frase – che ovviamente attendevo da parte di qualcuno, sebbene non da un funzionario comunale – non posso che ringraziare il Geom. Sulfaro, da un lato perché mi consente di ricordare che mio padre Ferdinando Corrado, purtroppo mancato da quasi sei anni, rappresentava – non certo perché lo affermo io - un modello di condotta, serietà e disponibilità raro per le nostre terre. D’altro canto perché mi consente di utilizzare il subdolo – probabilmente diffamatorio - riferimento contenuto nel testo alla sua persona quale esempio di ciò che va eradicato dal nostro paese con ogni e qualsiasi mezzo: il sistematico utilizzo di attacchi personali, spesso rivolti a membri della famiglia vivi o morti che siano, di chi si permette a rilevare pubblicamente che la gestione del nostro territorio e’ disastrosa, che le responsabilità sono diffuse e che si deve rifondare integralmente tutto; ciò ovviamente col malcelato fine di screditarli o intimidirli.
Tempi grami temo attendano tutti coloro i quali credono di poter ancora utilizzare dileggio, diffamazione personale, ricatto o ingiuria per nascondere inefficienze e fallimenti amministrativi.
Congresso medico dal 26 maggio a Lipari
Dal 26 al 28 maggio si terrà a Lipari il congresso medico dal titolo "La riapertura ddella medicine preventiva e della sanità pubblica nel post Covid
Amministrative a Lipari. Il nostro sondaggio con i dati aggiornati alle 9 e 30 di stamane
Ricordiamo che il sondaggio si chiude il 25 maggio ed è in corso sul gruppo fb https://www.facebook.com/groups/564921838102280
Altri due cani avvelenati a Lipari, l’Enpa lancia l’allarme : “Mille pericoli per strada"
Scrive su fb l'ENPA Isole Eolie:
"Accade di nuovo! La mano umana ha colpito nuovamente e stavolta bruscamente. A farne le spese sono stati un cane di quartiere di nome Billy, accudito da tempo dalle persone del posto e dalle volontarie dell’Enpa e Teddy un piccolo cane di proprietà dolce e socievole.
Giorni prima è scomparsa un’altra cucciola di nome Stellina sempre della zona (sterilizzata e microchippata) e un altro cane di proprietà ha rischiato l’avvelenamento ma per fortuna si è salvato. Torniamo a ripeterci!!! Tenete a casa i vostri cani, custoditeli con cura perché purtroppo ci sono mille pericoli per strada.
Veleno!!! Ancora una volta veleno. Stavolta il colpo è stato molto duro. Due ritrovamenti dolorosi. Un gesto vile barbaro e vigliacco. Sono intervenute sul posto le autorità competenti. Vi chiediamo di denunciare, se sapete, se vedete… i nostri cani sono costantemente in pericolo. Anche se al guinzaglio non sono al sicuro in quella frazione. Potrebbero mangiare qualcosa da terra. La zona andrebbe bonificata.
È giunta l’ora che qualcuno faccia qualcosa, più controlli e più tutela. Questo è il momento giusto per cambiare qualcosa".
Adesso basta!!!!
Aimée Carmoz, la nonnina guerriera sarà commemorata domani a Stromboli. (di Danilo Conti)
a tre anni
dalla scomparsa di Aimée Carmoz, il Biodidtretto Eolie ricorda la sua socia
ispiratrice e fondatrice in onore della quale ha di recente cambiato la propria
denominazione: Biodistretto Eolie – Aimée Carmoz.
La “ nonnina
guerriera strombolana” sarà commemorata in semplicità ed amicizia.
Abbiamo il
piacere di invitarvi a partecipare all’incontro che si terrà a Stromboli
difronte al Bar Ingrid il 23 Maggio
p.v. alle ore 11:00.
Sarà una
cerimonia breve ed informale.
Seguirà una visita alla casa di Aimée dove la stessa ha soggiornato per
lunghi anni accudendo la sua colonia di gatti.
Parteciperà
all’evento Italia Nostra che donerà per l’occasione una targa. Questo anche a
simboleggiare che la collaborazione inter-associativa è possibile e necessaria
per un futuro più sostenibile.
“Passo svelto e sempre diretto verso una buona causa. Risata contagiosa e genuina. Sguardo attento e risposta pronta. Aimée Carmoz, classe 1929, era una donna insieme semplice ed eccezionale, dotata di una profonda umanità, di una forte passione civile e di una lucidissima razionalità. Di quelle capaci di smuovere le coscienze e di dare concretezza agli ideali.” Per oltre 40 anni la sua tenacia e la sua costanza sono state al servizio della salvaguardia ambientale di Stromboli. Qui, circondata dai suoi innumerevoli gatti, Aimée è rimasta per quasi mezzo secolo, spegnendosi il 23 maggio 2019 e lasciando un’eredità spirituale e un esempio di impegno civile.” (da Lifegate)
Sperando di condividere insieme questo momento commemorativo e conviviale, prego dare comunicazione dell’eventuale partecipazione.
Il presidente del
Danilo Conti
sabato 21 maggio 2022
Domani il candidato sindaco Carnevale incontra i cittadini di Quattropani (messaggio elettorale autogestito
Da Biviano, Garofalo, Conti buone nuove per l’ospedale
Sara Garofalo
Danilo Conti
Procura dispone autopsia sul corpo di Bartolo Zaia.
Elezioni a Lipari: Curiosità dopo la presentazione della candidature e i parziali del nostro sondaggio
Annarita Gugliotta, già consigliera comunale di Vento Eoliano per due legislature, con i suoi trentasette anni è la più giovane candidata di sempre a concorrere per guidare il maggior Comune eoliano.
A correre per i sedici scranni del consiglio comunale di Lipari saranno in 64 (34 uomini e 30 donne). I consiglieri eletti nella tornata elettorale del 2017 che si ripresentano sono ben 15 (7 nella lista di Carnevale, 7 in quella di Orto, 1 in quella della Gugliotta). L’unica consigliera, eletta nelle amministrative del 2017, che ha deciso di restare fuori dalla competizione elettorale è Fabiola Centurrino.
In campo anche due ex candidati sindaci (Francesco Rizzo e Antonino Nuccio Russo), due ex presidenti del consiglio comunale (Adolfo Sabatini e Giacomo Biviano) e tre ex vice presidenti (Francesco Megna, Daniele Orifici ed Erika Pajno).
Il candidato più giovane con i suoi ventitré anni è Francesco Fonti che scenderà in campo nella lista “SIAmo Eolie – Orto sindaco”.
La lista “Insieme si può – Carnevale sindaco” schiera, invece, la candidata più giovane: Federica Addamo con i suoi 25 anni.
I candidati più avanti negli anni li troviamo nella lista “Rinascita eoliana – Gullo sindaco” e sono Giovanni Iacolino e Antonino (Nuccio) Russo con i loro 74 anni: entrambi sono già stati, nel passato, consiglieri comunali di Lipari. Russo, inoltre, è stato anche assessore e candidato sindaco nel 2017. Tra le donne, sempre nella stessa lista, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Isole Eolie, Mirella Fanti con i suoi 66 anni.
La lista “Annarita Gugliotta sindaco” è quella che schiera il maggior numero di donne (9) ed è quella con l’età media più bassa (41,81).
L’età media più alta appartiene alla lista di Gullo (50,93).
Per concludere evidenziamo che, al momento, gli aventi diritto al voto (ci sarà una revisione delle liste elettorali a fine mese per depennare gli eventuali defunti) sono 12.996 (6660 uomini e 6336 donne).
Il maggior numero di votanti (2300) è concentrato nella frazione di Canneto dove saranno installati due 2 seggi. Uno di questi con 1200 elettori è, tra i 17 seggi in cui è suddiviso il territorio comunale, quello più numeroso.
Il numero più esiguo di votanti (32) nella piccola frazione di Ginostra.
Il risultato parziale (aggiornato alle 20 di ieri) del nostro sondaggio che trovate su https://www.facebook.com/groups/564921838102280