“L’ASP Messina non ha trascurato alcuna possibilità
per coprire i posti vacanti in pianta organica, nelle differenti unità
operative dell’ospedale di Lipari ma i concorsi, tempestivamente banditi, nella quasi totalità sono andati deserti e in
uno di questi il primo classificato ha anche rinunciato all’incarico”. Lo
evidenzia il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Bernardo Alagna.
“Non demordiamo – afferma - e continueremo a cercare il personale che occorre
ma, vista la realtà insulare, nell’ottica di perseguire la continuità
assistenziale, la Regione dovrebbe pensare ad un forma di premialità, così come
già avviene per la scuola e in altri settori, con una maggiore retribuzione o
una migliore possibilità di fare carriera per incentivare la scelta di Lipari, quale sede. Infatti, a parità di
retribuzione e carriera, i più non prendono in considerazione di trasferirsi sull’isola”.
Alagna, evidenziando il massimo impegno per garantire nelle Eolie i servizi
essenziali di prossimità, rimarca come gli isolani debbono comprendere che “con
l’attuale sistema sanitario, con regole non dipendenti dalla nostra azienda,
alcune attività saranno da considerare fruibili solo in alcune strutture che non
necessariamente, sarà possibile trovare sull’isola. Pur riconoscendo, dunque,
la particolarità della condizione isolana, alcune scelte di logistica e
politica sanitaria, non dipendono da libere scelte dell’Asp, ma sono
condizionate dall’attuale piano sanitario che ha scelto il modello degli hub e
spoke della rete ospedaliera, prevedendo, a Lipari, la presenza di alcune Unità
Operative a Lipari, non di tutte”.
Nei giorni scorsi, con una nota indirizzata al commissario Alagna e all'assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, il presidente del consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano, aveva chiesto chiarimenti a proposito dei concorsi banditi.