Ho sicuramente apprezzato l' intervento di Peppe Picciolo,uno dei politici più attenti al territorio, in merito al problema dell'associazione di medici all'ospedale di Lipari.
Chiedo però, stavolta, di non mollare la presa e attivare i deputati regionali affinché si percorra con decisione e senza indugi la strada suggerita dall amico Picciolo, per altro prevista dalla legge, relativamente all'attivazione di un meccanismo incentivante nella formazione dei bandi necessari a ridare il personale necessario a un ospedale che per peculiarità territoriale ed importanza strategica dovrebbe rappresentare l'eccellenza.
Ricordo a me stesso e a tutti i politici che il disagio dell'insularita non può e non deve in alcun modo gravare sugli isolani e tanto meno sugli ospiti che ogni anno ci onorano della loro presenza
COSA AVEVA DETTO PEPPE PICCIOLO:
“I nodi vengono al pettine e dopo anni di ragionamenti, di attese e di interminabili discussioni il commissario dell’Asp Messina, Bernardo Alagna, è arrivato alla conclusione che per poter dare assistenza sanitaria alle sedi disagiate, agli ospedali ed alle isole minori (come le Eolie) è necessario “mettere in campo” contratti ad incentivo e la clausola dei cinque anni di continuità assistenziale del personale medico. Lo specialista operante nelle sedi disagiate – ha sottolineato Picciolo – potrà essere contrattualmente assimilato al personale sanitario che sta lavorando per far fronte al Covid19.
Sono certo che questa misura verrà apprezzata da tanti giovani e brillanti medici – ha concluso l’esponente di Sicilia Futura – che potranno così fare anche un progetto di vita senza essere costretti a continue sostituzioni. E’ questa la chiave di volta per risolvere finalmente una triste storia della nostra sanità locale: cinque anni di contratto ed incentivi economici. Restiamo realisti e razionali per tutelare la salute pubblica ed il nostro vivere in comunità”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.