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lunedì 29 ottobre 2012
REGIONALI: SICILIA, URNE CHIUSE HA VOTATO IL 47,42%
Palermo, 29 ott. (SICILIAE) - Alle ore 22, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si e' votato per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea regionale, l'affluenza e' stata del 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori.
Nel 2008, quando, pero', si voto' anche di lunedi' e in contemporanea alla Camera e al Senato, si reco' alle urne il 66,68%. In precedenza, nel 2006, quando le urne, come adesso, rimasero aperte solo di domenica, voto' il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu' alta e' Maniace (Ct) con il 77,76%, quello con la piu' bassa, invece, Acquaviva Platani (Cl) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu' alta e' Messina, con il 51,32%, quella con la piu' bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Lo spoglio delle schede iniziera' alle 8. I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
Nel 2008, quando, pero', si voto' anche di lunedi' e in contemporanea alla Camera e al Senato, si reco' alle urne il 66,68%. In precedenza, nel 2006, quando le urne, come adesso, rimasero aperte solo di domenica, voto' il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu' alta e' Maniace (Ct) con il 77,76%, quello con la piu' bassa, invece, Acquaviva Platani (Cl) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu' alta e' Messina, con il 51,32%, quella con la piu' bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Lo spoglio delle schede iniziera' alle 8. I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
domenica 28 ottobre 2012
Exit Poll. Palermo, candidato di Grillo primo. Su Musumeci e Crocetta
I dati sono stati raccolti da "Palermoreport.it" e sono stati diffusi in diretta su Trm- Ricordiamo che, trattandosi di proiezioni su un numero non rilevante di votanti, questi risultati vanno presi con il beneficio dell'inventario. Se dovessero essere confermati dalle urne sarebbe certamente un risultato che nessuno, forse neanche i grillini, avrebbe pronosticato.
Palermo - Se gli exit poll verranno confermati dai dati reali, la Sicilia si prepara a una rivoluzione. Il candidato che avrebbe ottenuto il maggior numero di preferenza nella città di Palermo, dove sono state compiute le rilevazioni, infatti, sarebbe Giancarlo Cancelleri, del Movimento cinque stelle. Un risultato inaspettato, specie dopo i sondaggi diffusi nei giorni scorsi, che vedevano, semmai, una sorta di duello tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello di Pd e Udc Rosario Crocetta. Secondo gli exit poll, invece, frutto delle rilevazioni operate da Palermoreport.it e diffusi in diretta su Trm, Cancelleri sarebbe avanti col 27,46%, seguito dall'esponente de La Destra, indietro col 23,35%, solo al terzo posto l'europarlamentare gelese sol 21,40%. Molto staccato, invece, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo), che avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo l'ultimo dei "big", ovvero Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%.
Tutti sotto l'1%, invece, gli altri candidati. Nell'ordine Gaspare Sturzo di "Italiani liberi e forti" (0,9%), Cateno De Luca di Rivoluzione siciliana, Giacomo Di Leo del Partito comunista dei lavoratori e Lucia Pinsone del "Voi" (0,8%), a chiudere Mariano Ferro del Movimento dei Forconi con lo 0,49%.
E clamorosi sarebbero anche i risultati delle singole liste. Il Movimento cinque stelle, infatti, ottiene il 26,42% delle preferenze. Tra i partiti a sostegno di Musumeci, invece, crolla il Pdl al 10,88%, tiene bene il Cantiere popolare all'8,48%, mentre resterebbe fuori dalla distribuzione dei seggi la lista "Musumeci presidente", ferma al 4,72% e quella dell'Alleanza di centro di Pionati (0,8%). Grandi sorprese anche nello schieramento a sostegno di Rosario Crocetta. Stando agli exit poll, infatti, l'Udc rimarrebbe addirittura fuori dall'Ars, col 4,72% così come la lista "Crocetta presidente" (ferma al 4,8%). E clamorosa sarebbe il risultato del Partito dei siciliani, che si terrebbe molto lontano dal 5% (fermo al 2,48%). Sarebbe buono invece il risultato di Grande Sud (8,63%). Sotto il 5% invece Futuro e Libertà-Mps (3,4%) e "Piazza pulita" (0,32%). Fuori dall'Ars, stando ai risultati palermitani, anche l'Italia dei valori, che si ferma al 3,76%, mentre otterrebbe una rappresentanza all'Assemblea la lista "Federazione della sinistra-Sel-Verdi" col 6,31%). Lontane dall 5% tutte le altre liste: "Lista Sturzo presidente" (1,04%), Rivoluzione siciliana, Voi, e Partito comunista dei lavoratori (0,8%), Popolo dei Forconi (0,48%).
L'exit poll è il frutto di 1250 dichiarazioni di voto. Ha un margine d'errore del 3%.
“Pecunia non olet”. L'associazione CASTA di Acquacalda a proposito del finanziamento di 650 mila euro
“Pecunia non olet”
replicava l’Imperatore Vespasiano a quanti,
inorriditi, gli facevano notare la provenienza di molti tributi
(balzelli imposti ai cittadini romani sull’uso dei famosi “vespasiani” e delle
fogne).
Anche noi (molto,
ma molto più modestamente) diciamo: il danaro non puzza. Quindi poco ci
interessa se, guarda caso, proprio alla vigilia della consultazione elettorale,
con magistrale tempismo, con una magia degna del grande Mandrake, il “ nostro”
(di chi?) assessore tira fuori dal cilindro un bel coniglietto con 650 mila
euro in bocca, da spendere (udite! udite!) tutti per Acquacalda.
Ci sta bene. Anzi
benissimo!
Però ci sorgono
spontanee alcune domande:
1) Questa somma di
650 mila euro è un ulteriore finanziamento messo a disposizione
dell’Amministrazione Comunale di Lipari per interventi da effettuarsi nella
nostra frazione o sono semplici residui di vetuste disponibilità finanziarie resi finalmente
spendibili?
2) Se dalle esauste
e dissestate finanze regionali, ora e proprio ora quando è in atto il rinnovo
del governo regionale, vengono messe a disposizione, sulla carta, questi soldi,
quando il Comune potrà realmente usufruirne esclusivamente a beneficio del
nostro paesello?
3) Non è che anche
questi soldi verranno fagocitati (nel rispetto dei Patti di Stabilità) ed
immessi nel gran calderone delle disastrate finanze locali per poi essere
dirottati in altri interventi, magari più redditizi al fine del ritorno di
immagine, come sovente è accaduto per il
passato?
4) Se questi fondi
dovessero essere reali, come intende impiegarli l’Amministrazione Comunale? E
con quali tempi?
5) Avendo la stessa
finalità, non sarebbe possibile sommare questo finanziamento di 650 mila euro a
quello erogato da oltre quattro anni dal Ministero dell’Ambiente, pari a 900
mila euro (a riguardo del quale, peraltro, siamo ancora in attesa di risposta
alla nostra pluriennale e insistente domanda “ se e come sono stati impiegati
questi soldi”)?
6) Tutti i nostri
concittadini eoliani sono consapevoli del disastro idrogeologico che incombe
sull’abitato di Acquacalda (a tutti gli effetti facente parte dell’isola)? Sono
al corrente che i tanti milioni di euro, opportunamente sbandierati, non sono
mai stati impiegati, se non in minima parte e tanto malamente (quei pochi sassi
ammucchiati lo testimoniano a chiare lettere)?
Dunque che ben
vengano questi soldi! Non andremo ad odorarli!
Vogliamo ancora
illuderci che ci siano persone oneste, capaci, competenti, che sappiano far
fruttare al meglio quanto ci viene magnanimamente elargito.
Una cosa è certa:
vigileremo con tutte le nostre pur modeste forze perché non un centesimo venga
distratto, sperperato e non impiegato sapientemente sul territorio per il
benessere di noi tutti.
E. Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Turista si smarrisce nell'area pomicifera. Provvidenziale intervento di pompieri e carabinieri
Apprensione per una turista tedesca di 44 anni, in vacanza alle Eolie, che nel pomeriggio si è smarrita in località Lami a Lipari. La donna aveva deciso di fare una escursione nella zona pomicifera e si era avventurata fino all'area di "Rocche Rosse".
Ha dato l'allarme e sul posto sono intervenuti per soccorrerla e portarla "in salvo" i vigili del fuoco (caposquadra Alessandro Romeo) e i carabinieri.
Le ricerche hanno dato esito positivo dopo quasi due ore e la donna, visibilmente prostrata ma per fortuna senza gravi conseguenze, è stata tratta "in salvo".
Ha dato l'allarme e sul posto sono intervenuti per soccorrerla e portarla "in salvo" i vigili del fuoco (caposquadra Alessandro Romeo) e i carabinieri.
Le ricerche hanno dato esito positivo dopo quasi due ore e la donna, visibilmente prostrata ma per fortuna senza gravi conseguenze, è stata tratta "in salvo".
Ai ginostresi per mancanza di collegamenti con Stromboli "vietato" il voto per le regionali
(ANSA) A Ginostra nell'arcipelago delle Eolie per votare i 50 isolani avrebbero dovuto recarsi a Stromboli, ma per il mare agitato l'aliscafo della compagnia delle Isole non ha effettuato il collegamento. Riccardo Lo Schiavo, delegato di Marevivo ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per lamentare: ''Ai residenti della frazione di Ginostra (la piu' piccola comunita' delle Isole Eolie, che ben conosce per averci gia' onorato della sua presenza) da circa un ventennio, questo diritto, garantito dall'art. 48 della Costituzione non e' piu' completamente garantito, ed oggi, in occasione delle votazioni per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana, e' stato praticamente negato!''
Votanti nel comune di Lipari per le Regionali (dato definitivo)
Grazie al sito del comune di Lipari pubblichiamo i dati definitivi dell'affluenza alle urne nelle sezione del comune. Lo spoglio avrà inizio domani alle 8,00
REGIONALI: SICILIA, ALLE 19 HA VOTATO IL 37,66%
Palermo, 28 ott. (SICILIAE) - Alle ore 19, alla seconda rilevazione sull'affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali si vota, oggi, per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea regionale si e' recato alle urne il 37,66% degli aventi diritto, pari a 1.750.074 elettori. Alla stessa ora, nel 2008, quando, pero', si voto' anche di lunedi' e in contemporanea per la Camera e il Senato, la percentuale fu del 34,57%. In precedenza, nel 2006, quando, invece, le urne rimasero aperte solo di domenica, come in questa occasione, voto' il 37,40% e, prima ancora, nel 2001, il 38,69%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu' alta e' Fondachelli Fantina (Me) con il 64,77%, quello con la piu' bassa, invece, Acquaviva Platani (Cl) con il 18,02%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu' alta e' Messina, con il 42,16%, quella con la piu' bassa Enna con il 30,92%.
Le urne saranno aperte fino alle 22 e lo spoglio delle schede iniziera' domani alle 8. I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
Gli albergatori eoliani sul piede di guerra per i paventati aumenti IMU.
Gli albergatori eoliani sono sul piede di guerra per i paventati aumenti IMU. Si va verso una riduzione del periodo di apertura stagionale. Appare decisamente iniquo e falsamente equo un aumento lineare delle aliquote.
Ieri, nel corso della seconda intensa riunione di assemblea, tenutasi nel giro di qualche giorno, sull’argomento che da mesi terrorizza gli albergatori italiani, Federalberghi Eolie ha manifestato tutto il proprio dissenso per un paventato aumento dell’IMU che rischia di mettere definitivamente in ginocchio le attività ricettive dell’arcipelago.
Siamo esasperati, dichiara il presidente, Christian Del Bono. l’IMU all’aliquota base ha rappresentato per noi un impegno già oltremodo oneroso al quale molti non sono ancora riusciti a far fronte. Basti pensare che, rispetto all’ICI, l’importo da pagare per un albergo medio-piccolo è passato da € 17.000 a € 29.000. Adesso, con l’ipotizzato incremento di tre punti percentuali sull’aliquota base, l’aumento salirebbe addirittura a € 23.000 per un totale da versare pari a € 40.500. Va rimarcato che si tratta di importi che, di fatto, valgono doppio considerato che le strutture ricettive rimangono aperte per circa sei mesi.
Gli aumenti per le altre categorie produttive – sicuramente deprecabili – si aggireranno comunque nell’ordine di alcune centinaia di euro. Per un negozio di medie dimensioni, l’aumento è stato di circa € 350, con un aumento totale di circa € 600 qualora si dovesse applicare l’aliquota massima.
È evidente, sottolinea Del Bono, che l’eventuale aumento lineare delle aliquote (ovvero stessi punti percentuale per tutte le categorie produttive) rappresenterebbe una grave forma di iniquità e discriminazione sociale. Perché relegherebbe una classe produttiva – quella che attualmente sviluppa la maggiore forza lavoro - a dover sopportare degli oneri ben al di sopra delle proprie possibilità. Solo un atteggiamento superficiale e da struzzo potrebbe non prendersi la briga di illustrare le necessità di applicare un’aliquota differenziata.
Gli utili delle strutture alberghiere negli ultimi periodi, incalza Del Bono, sono prossimi allo zero e molte aziende quest’anno chiuderanno in perdita i propri bilanci, a causa della crisi economica che ha spinto a livellare verso il basso le tariffe, e a fronte di costi e tasse sempre più onerosi. A questo bisogna sommare un incremento della ricettività negli ultimi anni al quale non è però seguito l’auspicato miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di base.
Aumentare ulteriormente la tassa sugli immobili ci costringerà a contenere altri costi. Questo è il responso unanime dell’assemblea: “ci costringono a ridurre a cinque mesi il periodo di apertura e il numero degli addetti”. Il costo sociale da pagare sarà altissimo e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità. Le imprese alberghiere eoliane, secondo una stima effettuata per difetto, arrivano ad impiegare oltre 1000 addetti, che in diversi casi riescono a raggiungere i sei mesi di occupazione.
Nei giorni scorsi avevamo scritto e sentito il Sindaco, Giorgianni, l’Assessore al Bilancio, Biviano, il Presidente della Commissione bilancio, Orto, il presidente del Consiglio comunale, Sabatini e diversi consiglieri, per sensibilizzare le istituzioni sulla questione. Ma ad oggi, l’amministrazione, che in un primo momento, aveva escluso l’ipotesi di aumentare ulteriormente il livello di tassazione per le imprese, sembra ripiegare e rassegnarsi all’idea di un aumento lineare delle aliquote IMU.
Si proceda invece, senza ulteriori indugi a una spending review del bilancio comunale al fine di razionalizzare ed ottimizzare le spese e gli investimenti, per ridurre i costi di gestione della macchina comunale e i costi e il valore dei servizi erogati al cittadino. Si ponga inoltre in essere un piano di emersione che obblighi TUTTI, una volta per tutte, a contribuire il giusto allo sviluppo e alla crescita delle nostre isole.
Sono, infine, anni che si operano interventi tampone e che non si investe per la crescita economica del nostro territorio, affidando tutto agli sforzi e agli investimenti dei privati, costretti a fare i conti con la precarietà dei collegamenti, l’assenza di infrastrutture per la bassa stagione ed un budget per l’assessorato turismo mai adeguato all’importanza delle Eolie.
Lunedì, saremo in Consiglio comunale e vigileremo attentamente su proposte e decisioni che rischiano di compromettere i bilanci di molte aziende e di segnare pertanto una spaccatura a livello istituzionale con le categorie produttive, vista anche l’assenza di un reale e formale momento di confronto e concertazione.
Cristian Del Bono (Federalberghi)
REGIONALI: SICILIA, ALLE 12 HA VOTATO L'11,31%
Alle ore 12, alla prima rilevazione sull'affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali oggi si vota per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea regionale si e' recato alle urne l'11,31% degli aventi diritto, pari a 525.588 elettori. Alla stessa ora, nella precedente analoga tornata elettorale, nel 2006, aveva votato il 13,75%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 14,94%. Nel 2008, quando, pero', si voto' anche di lunedi' e in contemporanea alla Camera e al Senato, si reco' alle urne il 10,16%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu' alta e' San Gregorio di Catania (Ct) con il 21,39%, quello con la piu' bassa, invece, Mirabella Imbaccari (Ct) con il 4,09%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu' alta e' Catania, con il 13,51%, quella con la piu' bassa Agrigento con l'8,19%.
Le urne sono aperte solo oggi fino alle 22 e lo spoglio delle schede iniziera' domani alle 8. Il prossimo rilevamento dell'affluenza al voto e' fissato per le ore 19. I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
Comune ed uscite (di Angelo Sidoti)
Ritorniamo dopo alcuni mesi sul tema delle
uscite relative al costo personale solo per darvi un aggiornamento rispetto
alla situazione di Luglio di Euro 1.712.220.
Rispetto la prima rilevazione non ho rilevato
variazioni significative in termini percentuali delle singoli voci di servizio.
Complessivamente al 30/09/2012 abbiamo
registrato uscite per Euro 2.203.367 (se aggiungiamo ai fini previsionali le
uscite sostenute nel IV trimestre del 2011 nel 2012 ci attesteremo a
circa 3,2 mln).
Riscontro nei mesi di agosto/settembre alcune
nuove voci tra l'elenco dei centri di costo/servizi qui di seguito elencate:
-
Ferie
non godute pagate per Euro 1.701: qualcuno per motivi vari non è riuscito ad
usufruire delle ferie (segno di una cattiva programmazione delle ferie.. anche
se l'importo è modesto)
-
Indennità di vigilanza pagata per Euro 21.397 nel mese di
agosto:
sarebbe interessante capire di che servizio si tratta, visto che già il c.c.
Vigili Urbani rappresenta la maggiore uscita della voce stipendi con circa il
17% di incidenza sul totale (senza tenere conto degli ausiliari).
-
Indennità
di Risultato Posizioni Organizzative pagata per Euro 7.047 nel mese di
settembre: Le cosiddette P.O. sono le funzioni in organigramma subito dopo i
dirigenti. La suddetta somma si aggiunge a quanto le stesse percepiscono
mensilmente (al 30/09/2012 complessivamente di Euro 41.492)
-
Compenso
art.22 pagato per Euro 2.460 che ritengo si riferisca al Dirigente del III
Settore
Detto
questo dove bisogna intervenire e con quale metodo?
A mio parere eventuali interventi non devono
solo riguardare l'aspetto economico (basterebbe trasformare delle indennità
esistenti con un premio/incentivo variabile legato a degli obiettivi facilmente
misurabili) ma anche devono essere legati al miglioramento dei servizi e la
conseguente riorganizzazione del lavoro degli addetti con la ridefinizioni di
ruoli e competenze.
Mi rendo conto che tutto ciò si scontra con
aspetti normativi legati alla cosiddetta di accordi di concertazione in sede
distaccata in particolare per gli incentivi. Ma penso che uno sforzo vada
fatto.
Quali sono i servizi che incidono di
più sul totale delle retribuzioni?
I servizi che incidono maggiormente sul
totale delle retribuzioni e che devono essere per primi analizzati in un'ottica
di risparmio o di riorganizzazione sono:
- Servizi Generali
- Polizia Urbana
- Ufficio Tecnico
Questi tre servizi rappresentano più
della metà del totale delle uscite per stipendi (circa il 55%).
Inoltre, bisognerebbe rivedere:
a) la
situazione ferie nell'ottica di conseguenti risparmi sul conto economico
dell'Ente oltre che gli straordinari (ad oggi circa il 2% del totale delle
uscite)
b) nel rispetto della legge le Indennità
varie e premi di produttività che ad oggi ammontano a circa il 12% (pari
ad Euro 255.820) del totale delle uscite per stipendi dell'Ente (questa
voce riguarda dirigenti e funzionari).
Come potete rilevare agendo su queste tre
macro voce si aggredisce quasi il 70% del totale delle uscite per stipendi.
Una voce tra le tante vorrei che qualcuno mi
chiarisse. Il Servizio Viabilità che al 30/09/2012 registra uscite per
116.530 (il 5% del totale delle uscite).
Per adesso mi fermo qua.. Almeno nel nostro
piccolo rendiamo qualche informazione ai nostri concittadini.
Angelo Sidoti
Scuola e disabili (di Bartolo Pavone)
Cari genitori di alunni disabili eoliani, qualche mese fa, ho posto alla vostra attenzione un problema che ogni anno, purtroppo, occorre puntualmente: posti di sostegno in deroga per garantire alle alunne disabili gravi (art 3 comma 1 e tre della legge 104/92) il diritto allo studio e il riconoscimento del rapporto uno a un previsto dalla norma vigente. Ho scritto che se, ai vostri figli non è stato possibile assegnare un docente per tutte le ore necessarie all’integrazione all’interno della classe, bastava segnalare a chi di competenza la questione e con riferimento alla Circolare Ministeriale sull’adeguamento dell’organico di diritto a quello, di fatto, richiedere i posti o le ore necessarie per garantire l’intero orario. Ecco i nuovi posti assegnati sulla base di quanto scritto. Pubblichiamo la ripartizione dei posti in deroga di sostegno a livello regionale. I Dirigenti degli Uffici di Ambito Territoriale procederanno all’assegnazione dei posti alle Istituzioni scolastiche secondo i seguenti criteri:
a) ottemperare alle sentenze del TAR assegnando le ore fino all’intero orario di cattedra;
b) tenere conto delle nuove certificazioni presentate assegnando un numero di ore adeguato al livello di gravità dell’handicap e ai conseguenti riflessi sul piano educativo - didattico (art.3 commi 1 e 3 L.104/92);
c) tenere conto delle specifiche esigenze avanzate dalle singole scuole relative ad alunni disabili in situazione di particolare gravità.Art. 3) Per effetto di quanto disposto con il presente decreto, per l’anno scolastico 2012/13, risultano attivati nelle Istituzioni scolastiche della regione n. 11750 posti di sostegno distribuiti come segue fra le diverse province:
Ambito Territoriale Posti assegnati: Agrigento 30 Caltanissetta 30 Catania 50 Enna 15 Messina 20 Palermo 130 Ragusa 7 Siracusa 14 Trapani 24 Totali 320.
Bartolo Pavone
a) ottemperare alle sentenze del TAR assegnando le ore fino all’intero orario di cattedra;
b) tenere conto delle nuove certificazioni presentate assegnando un numero di ore adeguato al livello di gravità dell’handicap e ai conseguenti riflessi sul piano educativo - didattico (art.3 commi 1 e 3 L.104/92);
c) tenere conto delle specifiche esigenze avanzate dalle singole scuole relative ad alunni disabili in situazione di particolare gravità.Art. 3) Per effetto di quanto disposto con il presente decreto, per l’anno scolastico 2012/13, risultano attivati nelle Istituzioni scolastiche della regione n. 11750 posti di sostegno distribuiti come segue fra le diverse province:
Ambito Territoriale Posti assegnati: Agrigento 30 Caltanissetta 30 Catania 50 Enna 15 Messina 20 Palermo 130 Ragusa 7 Siracusa 14 Trapani 24 Totali 320.
Bartolo Pavone
Gli auguri di oggi sono per Martina Stanzione, Loredana Taranto, Enza Puglisi, Liliana Biviano
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
sabato 27 ottobre 2012
Giovanni Giardina propone ‘Ncuntravu u Signuri ! di Ignazio Buttitta
Ignazio Buttitta il poeta siciliano
Ignazio
Buttitta nasce a Bagheria,provincia di Palermo, il 19-09-1899- da una famiglia
di commercianti. Maschio di una coppia di gemelli, viene dato a balia e
trascorre un'infanzia travagliata, di cui rimane eco nella sua poesia . Sin da
ragazzo, conseguita la licenza elementare, lavora nella salumeria del padre.
Nel 1917 viene chiamato alle armi e con
i ragazzi del 99 partecipa alla difesa del Piave .Tra i poeti contemporanei che
hanno scelto di esprimersi in siciliano, Buttitta è il più conosciuto, sia in
Sicilia che nel resto d'Italia. La sua Opera traduce in versi un secolo di
storia sociale, politica, intellettuale della Sicilia, esplicitamente
impegnandosi e radicandosi nelle cause e nelle conseguenze del disagio
economico delle classi subalterne. Buttitta ha vissuto in prima linea: le lotte
contadine, le due guerre, l'antifascismo, la lotta contro la mafia e la classe
politica post-bellica. Egli concepisce con chiarezza e viveva con
determinazione la letteratura come
visione che si fa ragione, coscienza dell'ascoltatore, del lettore; quindi, progetto
da agire nella realtà.
Ci
ha lasciato il 05-04-1997- all’età di 98
anni.
‘Ncuntravu u Signuri ! di
Ignazio Buttitta
. ‘Ncuntràvu u Signuri pa strata e
ci dissi:
’Un t’affrunti a caminàri scausu ?
Era stancu, l’ossa rusicàti da
camula ,
a tonaca sfardàta e a vucca
sicca e circàva acqua;
Facìa pietàti a vidillu!
Ma pinzannu a chiddu chi nni
fici,
pu
piaciri di mittirinni o munnu,
e vidirinni, arrubbari,odiari
,assicutàri i dinari
e godiri du mali di l’autri;
Vi dicu a virità: ……‘Un mi spuntò na lacrima !
E facìa ‘mprissioni, un picciottu di
trentatrianni
beddu , iautu, ussutu ,
cu l’occhi di ova di palumma
figghiati ‘nta pagghia.
Facìa ‘mprissioni dda taliatùra d’omu ca
trasèva
‘nto cori cumu cu ventu
di ciatu,
‘nto cori cumme lingua d’agneddu e capricchi di matri.
Ma
pinsannu a chiddu chi nni fici,
pu piaciri di vidirinni scippàri l’occhi
l’unu cu l’autru,
ammazzarinni, chiantàri bannèri
di vittoria ‘nte panze di morti,
Vi dicu
a virità :…….. Nun mi spuntò na lacrima !
Ci
dissi sulu:……… Miegghiu si non nascèvi,
si non scinnèvi ‘nterra e non
murivi ‘nta Cruci !
Nuatri, fussimu nenti, né pampini , né ciuri
e mancu carni punciuta di l’api
e manciata di vermi.
Fussimu nenti, negghi senza
timpesta ,
e senza trona e lampi ‘nto cielu
,e tirrimoto ‘nterra…. nenti!
Era stancu……….,mi taliava,…… e
chiancìa,
cumu nu
nnoccenti, chi ‘nchiana o
patibulu !
Eoliani ? (di Daniele Corrieri)
L’Eolianità, tanta parlata ma mai applicata.
Spesso ci si domanda perché siamo disuniti, spesso ci si domanda perché siamo individualisti, spesso ci troviamo divisi in tutto e per tutto. Di solito solo le tragedie o fatti di cronaca importanti fanno emergere un’Eolianità, ma in tutta onestà, mi sembra che sia solo “Scumazza”.
Essere Eoliani non è esserci nati, essere Eoliani dovrebbe “Essere e basta”.
Spesso per un motivo o un altro si dice, io voglio bene alle Eolie, noi teniamo alle Eolie, io sono per le Eolie. A distanza di tempo le stesse persone vengono smascherati e smentiscono se stessi.
Gli interessi di uno non devono essere le penalità degli altri, gli interessi dovrebbero essere comuni e nell’esserlo devono essere gestiti con trasparenza.
L’Unità non è un Giornale e basta, l’Unità è un qualcosa che oggi alle Eolie manca.
Il territorio delle nostre Isole spesso e senza capire il perché è stato dato a altri Popoli, che storicamente ci hanno sempre invaso.
Il Territorio è nostro, le Isole ci appartengono. Non serve un capo, serve condividere un’idea comune, quell’idea chiamata “Unità”.
Daniele Corrieri
Morti 2 anziani intossicati a Milazzo. Anziani soffocati mentre dormivano nel loro letto
(ANSA) - MILAZZO (MESSINA), 27 OTT - Intossicati dal monossido di carbonio. Sarebbe questa la causa della morte durante il sonno di una coppia anziani a Milazzo (Me). I corpi dei due coniugi Giovanni Scolaro, 79 anni e Michela Grassi, 76 anni, sono stati trovati nel loro letto dai parenti. Secondo una ricostruzione fatta dalla polizia e dai vigili del fuoco, intervenuti questa mattina, si sarebbe trattato di un incidente provocato da un cortocircuito nella cappa della cucina della loro abitazione.
REGIONALI: SICILIA, DOMANI URNE APERTE PER RINNOVO PARLAMENTO
Palermo, 27 ott. (SICILIAE) - Domani, 28 ottobre, si vota per l'elezione del presidente della Regione siciliana e per il rinnovo dell'Assemblea regionale. Le urne saranno aperte solo domenica, dalle ore 8 alle 22. Lo scrutinio iniziera' lunedi' 29, dalle ore 8. A essere chiamati alle urne sono 4.426.754 siciliani (di cui la maggioranza, 2.284.380, donne). Si votera' in 5.307, sezioni sparse nei 390 comuni delle nove province dell'Isola. In occasione delle ultime elezioni regionali nel 2008 (13 e 14 aprile) a votare fu il 66,68% degli aventi diritto, ma in quel caso le urne rimasero aperte anche il lunedi' e furono rinnovati, contestualmente, Senato e Camera. Per individuare un'analoga tornata elettorale bisogna andare, invece, al 2006, quando nell'unico giorno in cui si voto', il 28 maggio, l'affluenza fu del 59,16%.
Dieci i candidati a presidente della Regione. La scheda di votazione e' unica e l'elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista e' candidato alla carica di presidente, l'altro per la scelta della lista provinciale. Nell'ambito della lista provinciale prescelta, l'elettore puo' esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima.
L'elezione e' a turno unico e quindi non e' previsto alcun ballottaggio. Sara' eletto presidente della Regione il candidato che totalizzera' il maggior numero di preferenze.
I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i tribunali dei nove comuni capoluogo, e dall'Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d'Appello di Palermo.
Per poter votare, i cittadini devono recarsi nella sezione indicata nella tessera elettorale personale che il Comune ha gia' provveduto a recapitare in occasione di precedenti elezioni. Coloro che non avessero ricevuto la tessera elettorale, o l'avessero smarrita, possono ritirarla presso l'Ufficio elettorale del Comune di residenza, i cui sportelli resteranno aperti anche nei giorni fissati per la votazione. All'elettore, previa esibizione della tessera elettorale personale e di un documento di identita' (anche scaduto) munito di fotografia, verra' consegnata una scheda di colore giallo.
La scheda contiene, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista che concorre nell'ambito provinciale, affiancato sulla medesima linea da una riga riservata all'eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra di tale rettangolo e' riportato il cognome e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.
L'elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel relativo rettangolo e puo' esprimere una preferenza scrivendo il nominativo di uno dei candidati compresi nella lista stessa: oppure l'elettore esprime il suo voto per una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla carica di presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della lista, ovvero su entrambi.
L'elettore puo' validamente votare una lista regionale ed una lista provinciale non collegate fra loro (cd "voto disgiunto"). Se l'elettore omette di votare per una lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale collegata.
Per poter votare, i cittadini devono recarsi nella sezione indicata nella tessera elettorale personale che il Comune ha gia' provveduto a recapitare in occasione di precedenti elezioni. Coloro che non avessero ricevuto la tessera elettorale, o l'avessero smarrita, possono ritirarla presso l'Ufficio elettorale del Comune di residenza, i cui sportelli resteranno aperti anche nei giorni fissati per la votazione. All'elettore, previa esibizione della tessera elettorale personale e di un documento di identita' (anche scaduto) munito di fotografia, verra' consegnata una scheda di colore giallo.
La scheda contiene, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista che concorre nell'ambito provinciale, affiancato sulla medesima linea da una riga riservata all'eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra di tale rettangolo e' riportato il cognome e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.
L'elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel relativo rettangolo e puo' esprimere una preferenza scrivendo il nominativo di uno dei candidati compresi nella lista stessa: oppure l'elettore esprime il suo voto per una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla carica di presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della lista, ovvero su entrambi.
L'elettore puo' validamente votare una lista regionale ed una lista provinciale non collegate fra loro (cd "voto disgiunto"). Se l'elettore omette di votare per una lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale collegata.
Dieci i candidati a presidente della Regione. La scheda di votazione e' unica e l'elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista e' candidato alla carica di presidente, l'altro per la scelta della lista provinciale. Nell'ambito della lista provinciale prescelta, l'elettore puo' esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima.
L'elezione e' a turno unico e quindi non e' previsto alcun ballottaggio. Sara' eletto presidente della Regione il candidato che totalizzera' il maggior numero di preferenze.
I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i tribunali dei nove comuni capoluogo, e dall'Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d'Appello di Palermo.
Per poter votare, i cittadini devono recarsi nella sezione indicata nella tessera elettorale personale che il Comune ha gia' provveduto a recapitare in occasione di precedenti elezioni. Coloro che non avessero ricevuto la tessera elettorale, o l'avessero smarrita, possono ritirarla presso l'Ufficio elettorale del Comune di residenza, i cui sportelli resteranno aperti anche nei giorni fissati per la votazione. All'elettore, previa esibizione della tessera elettorale personale e di un documento di identita' (anche scaduto) munito di fotografia, verra' consegnata una scheda di colore giallo.
La scheda contiene, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista che concorre nell'ambito provinciale, affiancato sulla medesima linea da una riga riservata all'eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra di tale rettangolo e' riportato il cognome e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.
L'elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel relativo rettangolo e puo' esprimere una preferenza scrivendo il nominativo di uno dei candidati compresi nella lista stessa: oppure l'elettore esprime il suo voto per una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla carica di presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della lista, ovvero su entrambi.
L'elettore puo' validamente votare una lista regionale ed una lista provinciale non collegate fra loro (cd "voto disgiunto"). Se l'elettore omette di votare per una lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale collegata.
Per poter votare, i cittadini devono recarsi nella sezione indicata nella tessera elettorale personale che il Comune ha gia' provveduto a recapitare in occasione di precedenti elezioni. Coloro che non avessero ricevuto la tessera elettorale, o l'avessero smarrita, possono ritirarla presso l'Ufficio elettorale del Comune di residenza, i cui sportelli resteranno aperti anche nei giorni fissati per la votazione. All'elettore, previa esibizione della tessera elettorale personale e di un documento di identita' (anche scaduto) munito di fotografia, verra' consegnata una scheda di colore giallo.
La scheda contiene, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista che concorre nell'ambito provinciale, affiancato sulla medesima linea da una riga riservata all'eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra di tale rettangolo e' riportato il cognome e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.
L'elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel relativo rettangolo e puo' esprimere una preferenza scrivendo il nominativo di uno dei candidati compresi nella lista stessa: oppure l'elettore esprime il suo voto per una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla carica di presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della lista, ovvero su entrambi.
L'elettore puo' validamente votare una lista regionale ed una lista provinciale non collegate fra loro (cd "voto disgiunto"). Se l'elettore omette di votare per una lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale collegata.
Messina: mobilitazione generale sabato 10 novembre
È stata indetta per sabato 10 novembre la mobilitazione generale cittadina a Messina per affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi. A proclamarla Cgil, Cisl e Uil. Il tema della mobilitazione, che prevede un corteo per le vie della città dello Stretto e un comizio sarà: “Affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi”. Una decisione, quella dei segretari generali dei sindacati Lillo Oceano, Tonino genovese e Costantino Amato, assunta al termine della riunione delle segreterie unitarie tenutasi nella sede della Cisl a Messina. Lunedì è previsto un incontro dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce. Obiettivo sarà analizzare la situazione economica complessiva del Comune e le conseguenze sul tessuto produttivo e sociale messinese.
Decreto Legge cancella la trattenuta del 2,5% per il Tfr. Dubbio per la restituzione delle somme già sottratte
Il Consiglio dei Ministri il 26 ottobre 2012 ha approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici.
Secondo indiscrezioni la norma non prevederebbe la restituzione delle trattenute del 2,5% illegittimamente sottratte dal 1° gennaio 2011.Tuttavia, da indiscrezioni si apprende anche che la norma introdotta con decreto legge non prevede la restituzione delle trattenute del 2,5% illegittimamente sottratte dal 1° gennaio 2011 dagli stipendi di quasi tre milioni e mezzo di dipendenti della pubblica amministrazione, di cui un milione operanti nella scuola come docenti e Ata - prosegue la nota -. Facendo così risparmiare allo Stato i 4 miliardi da restituire. Ma in tal caso, se ciò fosse confermato, ogni dipendente dovrà al più presto presentare richiesta individuale per il recupero delle somme indebitamente trattenute dallo Stato"."Qualora questa ingiusta e incostituzionale eccezione fosse confermata nel testo di legge il nostro sindacato non si fermerà di certo qui: dopo aver infatti spinto il Governo a varare il decreto, conseguente ai tanti ricorsi da noi presentati in tribunale, Anief e Confedir confermano l'intenzione di continuare a tutelare dipendenti e i dirigenti pubblici a cui è stata ingiustamente sottratta la quota nell'ultimo biennio. Rinunciarvi significherebbe piegarsi a chi continua a calpestare il rispetto per i lavoratori e per i loro diritti acquisiti".
Cordialmente.
Lipari 27/10/2012
Ins. Bartolo Pavone ( Dirigente sindacale regionale Anief)
Secondo indiscrezioni la norma non prevederebbe la restituzione delle trattenute del 2,5% illegittimamente sottratte dal 1° gennaio 2011.Tuttavia, da indiscrezioni si apprende anche che la norma introdotta con decreto legge non prevede la restituzione delle trattenute del 2,5% illegittimamente sottratte dal 1° gennaio 2011 dagli stipendi di quasi tre milioni e mezzo di dipendenti della pubblica amministrazione, di cui un milione operanti nella scuola come docenti e Ata - prosegue la nota -. Facendo così risparmiare allo Stato i 4 miliardi da restituire. Ma in tal caso, se ciò fosse confermato, ogni dipendente dovrà al più presto presentare richiesta individuale per il recupero delle somme indebitamente trattenute dallo Stato"."Qualora questa ingiusta e incostituzionale eccezione fosse confermata nel testo di legge il nostro sindacato non si fermerà di certo qui: dopo aver infatti spinto il Governo a varare il decreto, conseguente ai tanti ricorsi da noi presentati in tribunale, Anief e Confedir confermano l'intenzione di continuare a tutelare dipendenti e i dirigenti pubblici a cui è stata ingiustamente sottratta la quota nell'ultimo biennio. Rinunciarvi significherebbe piegarsi a chi continua a calpestare il rispetto per i lavoratori e per i loro diritti acquisiti".
Cordialmente.
Lipari 27/10/2012
Ins. Bartolo Pavone ( Dirigente sindacale regionale Anief)
I Cipicchia al Salone del Gusto
Il
giorno di apertura del Salone Internazionale del Gusto di Torino ha visto un
affluenza record con oltre il 20% di presenze rispetto alla precedente
edizione.
L’intera
giornata, all’interno dello spazio Sicilia ha avuto come tema L’Arcipelago
Sicilia, in cui sono state messe in evidenza tutte le isole minori della
Sicilia.
Sono
stati presentati i presidi Slow Food delle isole a partire dai capperi di
Salina, le lenticchie di Ustica e le Alacce di Lampedusa.
A
rappresentare tutte le isole della Sicilia due cuochi di Lipari, Emiliano e
Duilio Cipicchia che hanno proposto piatti eoliani, all’interno del ristorante
della Sicilia del Salone del Gusto.
Accolti
con grande affetto dagli importanti chef coordinatori, hanno subito conquistato
l’ammirazione di tutto lo staff di cucina e soprattutto hanno raccolto calorosi
e copiosi applausi da tutti i partecipanti alle degustazioni all’interno del
ristorante Sicilia.
Il
piatto che più di ogni altro ha suscitato l’apprezzamento generale è stato la
caponata di capone eoliano, che è stato definito da Daniele Buttignol,
segretario di Slow Food Italia, un esempio sublime della capacità di unire
sapori e territorio, luoghi
di grandi tradizioni gastronomiche.
Il progetto Gusta le Eolie al Salone del Gusto
Si
è tenuto nel pomeriggio del primo giorno del Salone Internazionale del Gusto al
Ligotto di Torino, il workshop di presentazione del progetto Gusta le Eolie.Il
contesto è stato quello delle Isole Slow, progetto internazionale di Slow Food
che ha come obiettivo quello di creare una rete di isole che vogliono,
attraverso, i prodotti autoctoni e della pesca locale, mantenere la propria
identità territoriale.
Durante
la seguitissima presentazione sono intervenuti i rappresentanti delle isole dell’arcipelago toscano, di
Lampedusa, Ustica e di Cipro che fanno parte della rete internazionale delle
isole Slow.
Il
progetto Gusta Le Eolie, che ha visto protagonisti i ristoratori delle Eolie è
stato preso come modello da applicare a tutte le isole del network
internazionale.
Gusta
le Eolie è soprattutto la possibilità di presentare nei propri menù solo
prodotti autoctoni e stagionali, promuovendo allo stesso il proprio territorio
con la possibilità di descrivere nel menù le località dell’isola da cui
provengono i prodotti.
Altro
elemento fondamentale è stata la collaborazione con la capitaneria di porto di
Lipari, portata ad esempio di modello virtuoso di applicazione della
tracciabilità, per la sicurezza e la trasparenza della gestione del pescato
locale.
Il
progetto Gusta le Eolie, varca quindi i confini dell’arcipelago per diventare
un modello di identificazione delle isole come luoghi di grandi tradizioni
gastronomiche.
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