Anche noi (molto,
ma molto più modestamente) diciamo: il danaro non puzza. Quindi poco ci
interessa se, guarda caso, proprio alla vigilia della consultazione elettorale,
con magistrale tempismo, con una magia degna del grande Mandrake, il “ nostro”
(di chi?) assessore tira fuori dal cilindro un bel coniglietto con 650 mila
euro in bocca, da spendere (udite! udite!) tutti per Acquacalda.
Ci sta bene. Anzi
benissimo!
Però ci sorgono
spontanee alcune domande:
1) Questa somma di
650 mila euro è un ulteriore finanziamento messo a disposizione
dell’Amministrazione Comunale di Lipari per interventi da effettuarsi nella
nostra frazione o sono semplici residui di vetuste disponibilità finanziarie resi finalmente
spendibili?
2) Se dalle esauste
e dissestate finanze regionali, ora e proprio ora quando è in atto il rinnovo
del governo regionale, vengono messe a disposizione, sulla carta, questi soldi,
quando il Comune potrà realmente usufruirne esclusivamente a beneficio del
nostro paesello?
3) Non è che anche
questi soldi verranno fagocitati (nel rispetto dei Patti di Stabilità) ed
immessi nel gran calderone delle disastrate finanze locali per poi essere
dirottati in altri interventi, magari più redditizi al fine del ritorno di
immagine, come sovente è accaduto per il
passato?
4) Se questi fondi
dovessero essere reali, come intende impiegarli l’Amministrazione Comunale? E
con quali tempi?
5) Avendo la stessa
finalità, non sarebbe possibile sommare questo finanziamento di 650 mila euro a
quello erogato da oltre quattro anni dal Ministero dell’Ambiente, pari a 900
mila euro (a riguardo del quale, peraltro, siamo ancora in attesa di risposta
alla nostra pluriennale e insistente domanda “ se e come sono stati impiegati
questi soldi”)?
6) Tutti i nostri
concittadini eoliani sono consapevoli del disastro idrogeologico che incombe
sull’abitato di Acquacalda (a tutti gli effetti facente parte dell’isola)? Sono
al corrente che i tanti milioni di euro, opportunamente sbandierati, non sono
mai stati impiegati, se non in minima parte e tanto malamente (quei pochi sassi
ammucchiati lo testimoniano a chiare lettere)?
Dunque che ben
vengano questi soldi! Non andremo ad odorarli!
Vogliamo ancora
illuderci che ci siano persone oneste, capaci, competenti, che sappiano far
fruttare al meglio quanto ci viene magnanimamente elargito.
Una cosa è certa:
vigileremo con tutte le nostre pur modeste forze perché non un centesimo venga
distratto, sperperato e non impiegato sapientemente sul territorio per il
benessere di noi tutti.
E. Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
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