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mercoledì 30 luglio 2008

La festa di S. Cristoforo e le bancarelle che non c'erano

Abbiamo ricevuto una mail avente per oggetto "Festa patronale di S.Cristoforo". La pubblichiamo integralmente, così come ci è pervenuta. Certi che l'assessore interessato e/o il funzionario preposto forniranno al più presto le delucidazioni e i chiarimenti richiesti.

"Sono un eoliano che da 21 anni risiede in provincia di Brescia, e da Cannetaro, come ancora mi reputo, sono profondamente deluso da quanto ho visto quest'anno alla festa di S.Cristoforo. Non so di chi sia la colpa, se dell'amministrazione comunale, di un assessore in particolare, delle autorità di pubblica sicurezza o di chi altri; fatto sta che, per la prima volta in tanti ann, i ho dovuto assistere ad una festa veramente sottotono. La mancanza del tradizionale mercatino con le bancarelle, collocate nella piazza di Canneto e sul lungomare, ha tolto ai festeggiamenti il fascino tipico delle feste tradizionali del Meridione: mancava lo stand con spiedo e porchetta e sembrava di essere al Nord, anzichè nella nostra splendida isola. Ovviamente l'assenza delle bancarelle ha causato una proporzionale diminuzione dei visitatori, causando danni economici anche alle attività ricettive della frazione, che forse sono proprio la causa della mancata autorizzazione al mercatino. D'altronde non ci si poteva aspettare nulla di meglio, visto che esponenti della pubblica amministrazione hanno avuto tutto l'interesse a che le bancarelle non occupassero l'area consueta. Comunque mi piacerebbe molto sapere chi è o chi sono i responsabili di questa infausta scelta, e credo che come me sarebbero interessati ad avere questa notizia quasi tutti i Cannetari, mettendo così chiarezza nella ridda di voci di popolo che stanno circolando in questi giorni.


Con l'occasione mi congratulo per il servizio reso con il vostro sito e porgo cordiali saluti.


Maurizio Zaja

martedì 29 luglio 2008

Leni si è fermata per l'ultimo saluto a Vincenzo

Tutta Leni si è fermata stamattina per l'ultimo saluto a Vincenzo Pittorino, il 22enne deceduto a seguito di un tragico incidente stradale. Alla cerimonia funebre, officiata da padre Giuseppe Mirabito, ha preso parte una moltitudine di gente proveniente da tutta l'isola di Salina ma anche da Lipari e dalle altre isole. Tantissima gente che, ovviamente, la chiesa non è riuscita a contenere nella sua interezza e che, di conseguenza, ha dovuto sostare all'esterno. Grandissima la commozione.
Intanto le indagini proseguono.

"Ordinanza carta straccia" e la dimostrazione di forza

Ore 13.11(orario ben visibile ingrandendo la foto) Sono ben sei i natanti delle gite organizzate "schierati" nel porto di Sottomonastero. E non in un'area qualsiasi ma dentro la zona risevata all'approdo delle navi di linea. Sono in attesa di reimbarcare i pendolari del turismo che questa mattina, in barba all'ordinanza sindacale, hanno sbarcato a Sottomonastero.....nonostante la sanzione di circa 500 euro ad imbarcazione elevata dalla polizia municipale.
Una dimostrazione di forza......l'ulteriore, a dire il vero, dopo che gli armatori avevano definito l'ordinanza sindacale "carta straccia". Una convinzione avallata anche dalla decisione del comandante del Circomare Luca Politi di non emettere alcuna ordinanza che vieti l'approdo. Al di là di chi è nel giusto o meno, una cosa risalta all'occhio la mancata presenza, durante tutta la mattinata, di un solo marinaio del Circomare nell'area portuale. Un'assenza visibile per chi d'inverno è abituato a vederli muovere a gruppi di due-tre per presidiare quell'area ed elevare verbali(come da normativa) per la sosta vietata nel porto.



La determinazione sindacale sull'aumento della TARSU è illegittima

Il dipartimento delle finanze del ministero dell'economia ha chiarito il quesito che era stato posto dal dirigente Francesco Subba a proposito della determina sindacale che aveva stabilito la modifica della tariffa relativa alla Tarsu. "Occorre osservare - si legge nella nota- che il chiaro dettato dell'attuale disposizione porta a stabilire che la determinazione sindacale non può produrre effetti, innanzitutto perchè la stessa non è stata adottata come richiesto dalla norma, prima dell'entrata in vigore del decreto legge in esame e cioè prima el 29 maggio 2008. Si deve pertanto affermare che sono prorogate le tariffe della tarsu relative all'anno precedente, secondo quanto previsto dalla norma di legge, ovvero: "Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se appovate successivamente all'inizio dell'esercizio purchè entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1' gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno".
Dopo questa risposta l'amministrazione avrebbe già predisposto un emendamento al bilancio dove erano stati inseriti per l'appunto i fondi che si presumevano potessero entrare con l'applicazione della nuova tariffa TARSU.

Palazzo comunale di piazza Mazzini: Non solo museo del cinema ma centro di cultura e politica

Il palazzo municipale di piazza Mazzini ospiterà il prossimo anno il Museo del cinema. Lo ha annunciato a Quattropani, durante la serata conclusiva di Eolie in video, il sindaco di Lipari.
Così come si evince anche da un comunicato stampa emesso dal Centro studi, redatto dal Principe Francesco Alliata (fondatore della Panaria Film) e presentato giovedì 24 luglio nei giardini del Centro Studi, il progetto del Museo del Cinema delle Isole Eolie raccoglierà l’intero archivio fotografico di Alliata, le attrezzature pionieristiche da lui stesso utilizzate per la ripresa subacquea e una sezione dedicata ad Anna Magnani, la grandissima attrice, protagonista anche del film “Vulcano” nel 1949, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita.
Lo storico palazzo si avvia quindi a diventare un importante punto di riferimento per la vita culturale e politica del comune di Lipari e di tutte le Eolie. Nel palazzo di piazza Mazzini, infatti, oltre al Museo del Cinema, confluiranno, cosi come più volte annunciato nel passato dallo stesso primo cittadino, i vari corsi universitari, gli uffici di rappresentanza del comune, i gabinetti di sindaco e assessori nonché l'aula per le sedute del consiglio comunale. Come anticipato un vero e proprio concentrato di vita culturale e politica al punto che ci permettiamo un umile suggerimento. Se dovesse avanzare qualche stanza perchè non realizzarvi anche il Museo civico?

Muro contro muro: I barconi sbarcano i turisti a Sottomonastero

< Non più tardi di ieri gli armatori avevano detto: "Quell'ordinanza del sindaco è carta straccia, approderemo a Sottomonastero. Ci facciano pure la multa, la contesteremo nelle sedi opportune".
Detto...fatto. Alle 9 e 50 il primo dei cosidetti "barconi" turistici provenienti dalla costa siculo-calabra è approdato a Sottomonastero, sbarcando una settantina di pendolari. Sul posto erano presenti i vigili urbani che, come da ordinanza sindacale, hanno provveduto a sanzionare il natante. In arrivo dovrebbero esserci almeno altri sei mezzi. Per la cronaca sul molo non era presente neanche un marinaio del Circomare.

Lipari: Depuratore, sopraluogo del prefetto Alecci e della commissione tecnica

Il prefetto Francesco Alecci, nella qualità di commissario, e una commissione tecnica del ministero dell'Ambiente hanno compiuto ieri mattina un sopraluogo a Lipari per visionare le aree sulle quali potrebbe essere realizzato il nuovo depuratore dell'isola, struttura da realizzarsi nel contesto del più ampio progetto del ciclo delle acque e finanziato, in larghissima parte, con circa 34 milioni di euro, dal ministero dell'Ambiente.
Il dottor Francesco Alecci e i componenti la commissione, fra i quali valenti docenti universitari e tecnici giunti appositamente da Roma, sono stati accompagnati dal dirigente del Quarto settore comunale, il geologo Domenico Russo, nelle zone di Monte Rosa-Porto Pignataro e Canneto. Nella prima zona l'impianto di depurazione dovrebbe essere localizzato all'interno di una galleria da scavarsi nella montagna. Una soluzione che sembra però non incontrare grandi favori all'interno della commissione sia per il tipo di intervento che bisognerebbe effettuare sia per il contesto, quello portuale di Pignataro, in cui la struttura ricadrebbe.
L'altra area visionata è stata quella di Canneto Dentro, un'area decentrata rispetto al centro abitato della frazione ma sulla quale si potrebbe accendere la "miccia" della contestazione. Dopo tanti anni e tante battaglie l'area è stata destinata ad ospitare l'area artigianale. Al momento, comunque, non vi è nulla di certo e la commissione continuerà nel suo lavoro di accertamento e ricognizione dei luoghi, presumibilmente anche in altre aree. Il prefetto-commissario è comunque intenzionato, seguendo ovviamente le indicazioni che gli perverranno da questo organismo tecnico, a procedere il più efficamente possibile lungo la strada della realizzazione di questa struttura sicuramente indispensabile per l'isola che conta, come è risaputo, solo su un vetusto e malfunzionante impianto di pretrattamento dei liquami.
Circa la diatriba sui due progetti presentati, in tempi diversi, nel contesto della progettualità relativa al ciclo delle acque, il dottor Alecci è stato lapidario. «Quando mi sono insediato - ha dichiarato - ho trovato il progetto della Sogesid e non posso che lavorare su quello. Se poi ci sono contenziosi in corso spetterà ad altri organismi derimerli».
Il prefetto Francesco Alecci ha anche sottolineato come gli interventi da effettuarsi nell'ambito del piano sul "ciclo delle acque" siano stati divisi in due tranche. Quella relativa alla rete idrica e fognaria, per la quale si è già in fase avanzata, e quella che deriverà dalla realizzazione dell'impianto di depurazione e sistemi connessi per i quali si sta percorrendo la fase preliminare, cioè verificare sul campo quanto è stato proposto e prospettato in ambito progettuale. Il sopralluogo di ieri ha rappresentato un momento di approfondimento ma i nodi sono tutti da sciogliere.

lunedì 28 luglio 2008

Sottomonastero: Preannunciata per domani la controffensiva degli armatori

"Quell'ordinanza è solo carta straccia". "Ci elevino pure le contravvenzioni le contesteremo in ogni sede attraverso i nostri avvocati".
Viene preannunciata all'insegna di queste due forti prese di posizione, dopo la "pausa di riflessione" di oggi, la controffensiva degli armatori dei cosidetti "barconi" avverso l'ordinanza con la quale il sindaco di Lipari ha vietato lo sbarco dei turisti imbarcati su questi mezzi nel porto di Sottomonastero, dirottandoli a Marina Corta. Una ordinanza emessa dal sindaco per motivi contingibili e urgenti e legata ai problemi della pubblica sicurezza in quell'area portuale. Domani, da quanto trapela, i vaporetti dovrebbero presentarsi(almeno in sette) per attraccare a Sottomonastero.
Richiesta in tal senso, evidenziando l'impossibilità di approdare a Marina Corta, è stata già avanzata al Circomare Lipari che, è opportuno ricordare, non ha ritenuto opportuno emettere ordinanza che vieti l'approdo dei "barconi".
Come finirà? Basteranno i vigili urbani a bloccare lo sbarco? Oppure come al solito dopo tanto fumo... arrosto niente? Per saperlo basta solo attendere solo nove/dieci ore.

Panarea: Sull'isola manca l'ambulanza, usata una motoape

L'agenzia Ansa di Palermo riprende la notizia da noi già pubblicata stamane dello sfogo dell'operatrice turustica Pina Cincotta di Panarea. Il testo integrale della notizia d'agenzia.
L'associazione Amapanarea denuncia la mancanza di un'ambulanza sull'isola, segnalando che il 25 luglio scorso il corpo di una turista di Pavia, morta per un malore mentre faceva il bagno, è stato trasportato a bordo di una Moto Ape. L'ambulanza fornita dalla Protezione Civile, infatti, è ferma da diverso tempo a Lipari per riparazioni. "Mi si stringeva il cuore e la vergogna mi saliva fin sulla gola nel vedere il corpo di quella donna gettato su una moto - commenta la presidente dell'associazione Pina Cincotta - lo stesso mezzo utilizzato per caricare mattoni, cemento e calcinacci". "A Panarea se hai un malore e devi essere trasportato presso il presidio medico - prosegue Cincotta - ti devono buttare su quel pianale come un sacco. Ma di chi è la responsabilità? Chi deve pensare a tutto questo?". "Un mese fa - conclude la responsabile di Amapanarea - abbiamo fatto un appello al ministro Prestigiacomo, che tanto ama la nostra isola, e siamo ancora in attesa della risposta".

Lutto cittadino a Leni: Il comunicato del sindaco Podetti

Il comunicato: "La tragica disgrazia che ha colpito la comunità dell'intera isola di Salina e in particolare alla comunità di Leni con la scomparsa del caro Vincenzo, ragazzo impegnato anche nel sociale attraverso le attività di karate attività sportiva della quale era anche maestro, ha determinato nell'amministrazione di ordinare il lutto cittadino per il giorno dei funerali dei quali ancora non si conosce la data. Fra l'altro sono sospesi sino a data da definirsi tutti gli spettacoli previsti nel cartellone Salina estate riguardanti il comune di Leni".

Eseguita l'autopsia sullo sfortunato giovane di Leni. Domani i funerali

E' stata eseguita stamattina a Messina presso l'Istituto di medicina legale dell'Università l'autopsia sul corpo dello sfortunato Vincenzo Pittorino, il 22enne di Leni che ha perso la vita a seguito di uno scontro fra la sua bici e la moto Yamaha 125 condotta da M.F. 24 anni di Milazzo. Si resta in attesa adesso che il magistrato autorizzi la riconsegna della salma alla famiglia. I funerali, salvo contrattempi, saranno celebrati domani alle 11,00 nel piccolo comune di Leni da Don Giuseppe Mirabito. Come da noi anticipato è stato dichiarato il lutto cittadino e sono stati rinviati a data da destinarsi tutti gli spettacoli in programma per "Salina estate".
Per quanto concerne le indagini per fare luce sulle modalità del drammatico incidente i carabinieri di Salina stanno procedendo ad ascoltare alcuni testimoni oculari, presenti sabato pomeriggio nei pressi dell'area dove si è verificato l'incidente. Quale atto dovuto il giovane milazzese M.F.(24 anni) è stato iscritto sul registro degli indagati dal sostituto procuratore della Repubblica di Barcellona Francesco Massara.

ATO Isole Minori: Le perplessità e le proposte di Saverio Merlino (PD)

"Il Decreto firmato dal Presidente della Regione Lombardo- scrive Saverio Merlino(PD) e il protocollo siglato dai sindaci di Pantelleria, di Ustica, delle Egadi, delle isole Eolie e di Lampedusa e Linosa, inserito nel quadro della rimodulazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) per la raccolta e il trattamento dei rifiuti, che prevedono, fra l’altro, la creazione di un unico ATO per le isole minori della Sicilia, dal nostro punto di vista, posto nei termini del suddetto decreto, non dà le risposte giuste per risolvere le esigenze particolari che le isole minori hanno su questo tema, e il percorso, da condividere anche con le altre isole minori siciliane, non appare facile.
Pur se il Partito Democratico condivide la realizzazione di un ATO per le isole minori, visto che queste isole presentano peculiarità particolari in ordine ai servizi e alla raccolta e smaltimento dei rifiuti che finirebbero con l’essere trascurato negli Ato provinciali, restano molte perplessità sui contenuti del Decreto e specialmente dello Schema di Convenzione dell’ATO Isole Minori.
Il Partito Democratico intende dare un contributo positivo al dibattito dei Consiglieri Comunali che già domani in Commissione e in Consiglio tra qualche giorno stanno per affrontare per la definizione appunto dello Schema di Convenzione per l’ATO delle isole minori che si dovrà occupare del problema dei rifiuti che pesano significativamente sui contribuenti eoliani e che rischiano di pesare ancora di più se non si riuscirà a portare serie modifiche allo Schema presentato e preparato tenendo presente quello tipo proposto dalla Regione.
Lo Schema tipo della Regione al quale le 10 ATO (uno per provincia più quello delle isole minori) dovrebbero attenersi, sta allarmando notevolmente i Comuni di terraferma che stanno dando vita a proteste anche clamorose.
Ancora di più devono essere allarmati i comuni ed i cittadini delle isole minori che si troveranno ad affrontare costi crescenti ripartibili su un’utenza molto limitata in un ATO con peculiarità che lo rende difforme da tutti gli altri per la distanza dalla terraferma che, sicuramente, creerà dispersione di energie e di risorse.
Sulla base di quanto sopra, il Partito Democratico, attraverso il suo rappresentante in Commissione e in Consiglio Comunale Giacomo Biviano, intende presentare le seguenti e modifiche e le integrazioni agli Art. 4, 8 e 19, oltre alla introduzione di una premessa, che riprenda le ragioni di un’ATO delle isole minori ed evidenzi le sue peculiarità, da collocare subito dopo le argomentazioni di ordine giuridico.
MODIFICHE E INTEGRAZIONI
Schema di Convenzione del Consorzio ATO
Isole Minori della Sicilia
Premesso
· Che le isole minori della Sicilia presentano caratteristiche particolari in ordine ai servizi e quindi anche alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che finirebbero con l’essere trascurati negli ATO provinciali;
· Che è giusto prevedere ad un ATO specifico per le isole minori della Sicilia;
· Che non si può trascurare, proprio per la limitatezza del bacino d’utenza (inferiore ai 50 mila abitanti), che i costi di questo Consorzio per il servizio rischierebbero di essere estremamente gravosi e fortemente sperequati per gli abitanti delle isole minori sancendo, di fatto, una grave ingiustizia per queste isole che, come ha anche sostenuto e dimostrato il PIT delle Isole mori siciliane, rappresentano un valore per tutta la Regione contribuendo notevolmente ad incrementare e qualificare il turismo della Sicilia;
· Che proprio questa fortunata capacità di attrarre turisti, soprattutto nella stagione estiva, accentua in modo rilevante il carico dei rifiuti da raccogliere e smaltire i cui costi finiscono anch’essi per ricadere prioritariamente sugli abitanti residenti;
· Che, per ragioni di giustizia e di solidarietà oltre che per garantire la qualità del servizio, la Regione Sicilia debba rappresentare un contribuente significativo dell’ATO delle isole minori siciliane con un intervento finanziario che va definito con apposita legge regionale e verificato ogni due anni ma che non può essere inferiore ai due terzi del budget finanziario necessario per il funzionamento (art. 4) e la gestione (art. 19);
· Che alla peculiarità delle isole minori al loro difficile territorio si aggiunge anche il mare che, non solo le circonda, ma le separa, specialmente nei comuni plurinsulari (Lipari, Favignana, Lampedusa), accrescendo i problemi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e richiedendo particolari strutture e competenze;
· Che per quanto sopra, nella composizione degli organi ed in particolare nella composizione dell’Assemblea (art.8), deve stabilirsi non solo il criterio degli abitanti ma anche quello del numero delle isole che compongono il Comune e che il rapporto di un voto per 10 mila abitanti non può essere giusto, viste le dimensioni di alcuni Comuni, ma bisogna assegnare un voto ogni cinquemila abitanti o frazioni oltre mille.
Modifiche e/o integrazioni articoli Convenzione
Articolo 4
Il Fondo consortile per il funzionamento del Consorzio è costituito, oltre che dalla rimessa della Regione Sicilia stabilita e definita con apposita legge regionale, dai contributi dei Comuni consorziati.
Articolo 8
(comma 5): ogni Comune consorziato ha diritto ad un voto ogni cinquemila abitanti o frazione oltre mille e un voto per ogni due isole (oltre l’isola in cui ha sede il Comune) con arrotondamento alla cifra pari superiore (un’isola in più, un voto in più come nel caso di due isole; tre o quattro isole due voti in più; cinque o sei isole isole tre voti in più).
I comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti hanno, in ogni caso, diritto ad un voto.
Articolo 19
I Comuni consorziati hanno l’obbligo di trasferire alle Autorità d’Ambito, oltre alle quote consortili di cui al precedente articolo 4, le risorse per lo svolgimento del servizio di gestione integrata dei rifiuti.
Il Bilancio consortile, con relazioni e pareri, va spedito anche alla Regione Sicilia.
Infine un’ultima considerazione. Proprio l’esigenza di richiedere un contributo speciale alla Regione va impedito un ulteriore frazionamento dell’ATO delle isole minori. Infatti, se questo può razionalmente e politicamente sostenersi per l’insieme delle isole minori non potrebbe, in alcun modo, giustificarsi per un singolo Arcipelago o Comune".
Lipari, 28/07/2008
Saverio Merlino (Segretario Reggente Partito Democratico Lipari e Componente Commissione Regionale Programma)

Carabinieri "giro di vite" su affittanze abusive, droga e quiete pubblica

Con l'accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale è stato arrestato a Panarea dai carabinieri un giovane messinese impiegato, stagionalmente, in una attività commerciale dell'isola.
Altri cinque turisti, tra Panarea e Lipari, sono stati invece segnalati al prefetto per detenzione di sostanze stupefacenti. Ma l'attività dei militari dell'Arma nelle Eolie non conosce sosta e cominciano a dare i primi frutti anche i controlli incrociati effettuati tra i turisti che sbarcano a Lipari e coloro che li ospitano.
Gli uomini della stazione mobile, che presidia il porto di Sottomonastero, di concerto con i colleghi del presidio fisso, hanno infatti accertato che dei vacanzieri erano ospitati, previo pagamento di corrispettivo, in abitazioni private non autorizzate. Per i due proprietari degli immobili è scattata una sanzione amministrativa di 1.000 euro e la denuncia penale per mancata comunicazione. I controlli in questo campo saranno intensificati e proseguiranno nei prossimi giorni. "Giro di vite" anche per quanto riguarda il disturbo della quiete pubblica. A Lipari due esercizi di ristorazione, ai quali è stata contestata la violazione di quanto previsto nella licenza in tema di intrattenimento musicale, è stata elevata una sanzione di circa 2.050 euro per violazione dell'art. 659 del codice penale

Panarea: I morti e i feriti in motoape(Da Amapanarea)

(Intervento di Pina Cincotta Mandarano- Amapanarea) Panarea è la perla delle Eolie, meraviglia del nostro Bel Paese e vanto internazionale tanto che l’Unesco l’ha voluta inserire tra le zone della Terra da salvaguardare. Panarea però è anche un’isola del terzo mondo. Lo dico con grande dolore ma purtroppo è così. Una turista di Pavia è morta per una malore mentre faceva il bagno dopo aver mangiato (a proposito, non fate mai il bagno se non avete ben digerito). E’ stata portata al molo e poi trasportata presso la Guardia medica. Ormai non c’era più nulla da fare. Mi si stringeva il cuore e la vergogna mi saliva fin sulla gola a vedere il suo corpo gettato su una motoape con motore a scoppio, quelle che si utilizzano per caricare i materiali edilizi, mattoni, cemento e calcinacci. E anche quella signora, trattata come un sacco di cemento. Una vista raccapricciante. E’ questa attualmente l’ambulanza che abbiamo, un fragoroso e squallido motocarro. La nostra vera ambulanza, quella che la Protezione civile ci aveva donato, è a Lipari in riparazione da troppo tempo. E chissà se tornerà! Questa è una situazione che si ripete. Qui a Panarea se hai un malore e devi essere trasportato presso il presidio medico ti devono buttare su quel pianale come un sacco. Ma di chi è la responsabilità? Chi deve pensare a tutto questo? Il Sindaco? Non so, ma certamente il Sindaco ci ha lasciato anche senza vigili che hanno il compito di assistere la cittadinanza. Non c’è un vigile a Panarea. Sessant’anni fa ci sentivamo più sicuri, gli ammalati si portavano con delle barelle. Ma questo tanti anni fa.
Pina Cincotta Mandarano

domenica 27 luglio 2008

Giorgio Armani: Il nostro reportage in esclusiva

Reportage di Eolienews su Giorgio Armani a Lipari. Dallo yacth ormeggiato a Marina Lunga, alla passeggiata e allo shopping sul Corso Vittorio Emanuele. Eolie e Eolienews sempre più "vippaiole" e giovedì arriva arriva a Lipari per un'altra grande serata alla discoteca Sealight, Fabrizio Corona

Salina: Giovanissimo perde la vita in un incidente stradale

Vincenzo Pittorino, 22 anni, di Leni (Salina) ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente stradale verificatosi ieri pomeriggio lungo la provinciale che dal centro abitato conduce alla frazione di Rinella. Il giovane stava percorrendo in bici la strada quando, in prossimità di una semicurva, in prossimità del camping "Tre pini", per cause in corso di accertamento, si è scontrato con una moto Yamaha, condotta dal 24enne M.F. di Milazzo che procedeva in senso opposto. Immediatamente soccorso le sue condizioni sono apparse subito gravissime e i sanitari, che gli hanno riscontrato un gravissimo trauma cranico, hanno chiesto l'intervento dell'elicottero del 118 che ha provveduto a trasportarlo all'ospedale Papardo di Messina. Nella notte, nonostante il prodigarsi dei sanitari del reparto di neurochirurgia, è deceduto. Il giovane, così come la sua famiglia, era molto conosciuto nell'isola e collaborava con il padre nel negozio di elettrodomestici che questi gestisce a Santa Marina Salina. I carabinieri di Santa Marina Salina, al comando del luogotenente Gimmi Stefani, hanno avviato, di concerto con il dottor Francesco Massara della Procura della Repubblica di Barcellona, le indagini per accertare la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità. Non si esclude un eventuale ricorso all'autopsia sul corpo dello sfirtunato isolano. Per il motociclista milazzese, quale atto dovuto, dovrebbe scattare l'iscrizione nel registro degli indagati.

Sottomonastero: "Divieto di sbarco" ma per chi?

Il sindaco di Lipari ha emesso, come da noi riportato, una ordinanza che, per motivi contingibili, legati alla salvaguardia della pubblica incolumità, vieta lo sbarco a Sottomonastero dei turisti dai cosidetti "barconi" turistici.
Un divieto "piccolo piccolo" e solo sulla carta se è vero che, in assenza di adeguati controlli(i vigili urbani non si possono certo moltiplicare), stamattina Sottomonastero è stata letteralmente invasa dai barconi. Dopo due giorni l'ordinanza sembra essere già "fumo". La foto da noi realizzata oggi (ingrandendola si può leggere giorno e ora), con ben cinque barconi che hanno "vomitato" centinia di turisti, è più eloquente di ogni altro commento.

Lipari: E' arrivato anche Giorgio Armani

Continua il "pellegrinaggio" dei vip nelle Eolie. Ieri sera è approdato a Lipari con il suo favoloso "Main" lo stilista Giorgio Armani. La consueta tappa nell'arcipelago prima di raggiungere la "sua" Pantelleria. Il 74 enne stilista, che l'undici luglio scorso ha festeggiato il suo compleanno in Sardegna, si è concesso una cena a base di pesce in un notissimo ristorante di Lipari centro. Poi, accompagnato da due guardie del corpo, si è concesso una breve passeggiata sul lungomare di Marina Lunga dove, in uno dei pontili galleggianti , è ormeggiato il suo yacht.
Armani stamattina è tornato sul corso Vittorio Emanuele dove ha fatto shopping in un negozio di articoli da mare. Poi, insieme al suo gruppo, si è fermato a fare colazione in un bar dell'isola. Tra qualche ora dovrebbe riprendere il largo con il suo megayacht.
Nel pomeriggio pubblicheremo le foto della passeggiata mattutina di Armani.

Vip e dintorni sulla Gazzetta del sud di oggi

Per tutti è il “prete dell'isola dei vip” ma Don Lio Raffaele (42 anni), nativo di Lipari, si definisce solo un umile pastore di anime. “Nel mio “gregge”, d'estate allargato anche a personaggi noti che frequentano Panarea, sono tutti allo stesso livello. Dio non sta certo a distinguere tra chi viaggia a bordo di lussuosi yacht e l'isolano che si muove con la bici o a piedi”. Don Lio, spirito da vecchio pastore di anime, ma perfettamente calato in quella che è la realtà tecnologica e sociale dei nostri tempi, ha visto sfilare nella sua chiesa decine e decine di personaggi che farebbero la gioia di giornalisti e paparazzi. Dal ministro Stefania Prestigiacomo ai gioiellieri Paolo e Nicola Bulgari, da Alessandra Borghese all'ex guardasigilli Clemente Mastella, dall'imprenditore Diego della Valle a Flavia Vento. A Panarea si vocifera addirittura che l'ex pugile Mike Tyson, ormeggiato lo scorso anno con la sua imbarcazione nei pressi del porto dell'isola, rimase fortemente colpito dall'immagine di questo prete longineo e abbronzato che, alla guida di un motoscafo, gli transitò accanto e che sul momento scambiò per un attore che stava girando la scena di qualche film. La sera stessa, durante una cena in un noto ristorante di Panarea, Tyson cercò di capire quale film si stesse girando nell'isola e quando gli venne riferito che colui che aveva visto era un prete in carne ed ossa stentò quasi a crederci. Quando parlavamo di tecnologia facevamo riferimento appunto anche al suo inusuale(per un prete) modo spostarsi da Panarea a Vulcano (dove si trova l'altra parrocchia che gli è stata affidata). Don Lio, in un territorio dove i collegamenti marittimi lasciano alquanto a desiderare anche come puntualità, per almeno sette mesi all'anno percorre le 15 miglia marine che separano le due isole con un motoscafo di seconda mano acquistato dai fedeli attraverso una colletta. Ciò gli permette di essere puntuale alle varie funzioni religiose in entrambe le isole. D'inverno, quando le condizioni meteomarine non permettono agli aliscafi di muoversi, “strappa” un passaggio per raggiungere i suoi fedeli ad una società elicotteristica locale. Don Lio, figlio di pescatori, ha dimostrato sino ad oggi di essere un ottimo “nocchiero di Dio” riuscendo in pochissimo tempo, tra non pochi sacrifici e con grande forza di volontà, a far rifiorire le parrocchie che gli sono state affidate, coinvolgendo anche diversi giovanissimi. Sacrifici e forza di volontà che, comunque, sembrano essere nel DNA della sua famiglia se è vero che le tre sorelle Mirella, Katia e Vera gestiscono alla grande uno dei pontili galleggianti a Porto Pignataro nell'isola di Lipari...uno di quei pontili dove approdano i vip in vacanza alle Eolie. E in una settimana dove i vip non sono certo mancati(Valentino,Cavalli, Caltagirone, Costantino, Minoli) un “flash” a parte lo merita sicuramente Anna Crisafulli, una signora di Messina che vip non è che ma che può fregiarsi del titolo di turista più avanti negli anni fra quelli che in questo momento frequentano le Eolie. Novantotto anni(novantanove tra pochissimo, ad ottobre per la precisione) portati brillantemente e vissuti in piena autonomia. Pochi i segreti: una vita sana e impegnata, il sole delle Eolie dove si concede una vacanza da oltre vent'anni consecutivi e un viaggio una volta all'anno alle terme.





sabato 26 luglio 2008

Lipari: Il sindaco vieta lo sbarco dai barconi a Sottomonastero

Il sindaco di Lipari, con ordinanza n.35 del 25 luglio, ha disposto il divieto di sbarco a Sottomonastero dei turisti provenienti dalle coste siciliane e calabresi o da altri lidi con le motonavi diverse dai mezzi commerciali di linea. Stabilito anche quale punto alternativo di sbarco il molo di Marina Corta. Eventuali violazioni, fatte salve le disposizioni penali, saranno punite co una sanzione amministrativa di 500 euro. In caso di reiterazione della stessa violazione la sanzione sarà raddoppiata. L'ordinanza “contigibile ed urgente” mira a “regolarizzare il traffico veicolare e pedonale nella zona di Sottomonastero”.
Finisce così, salvo ulteriori probabili nuovi risvolti, il tira e molla tra il comune e il comandante del Porto Luca Politi sulla necessità di destinare Marina Corta quale unico approdo per i barconi e su una ordinanza, in tal senso, che il comandante del porto ha ritenuto di non poter emettere. L'ordinanza è indispensabile- secondo il sindaco- in considerazione delle infrastrutture insufficienti a far fronte all’eccezionale flusso turistico, di mezzi pubblici e privati che operano durante la giornata nell'area portuale di Sottomonastero e nella strada limitrofa, dell'esistenza sul porto di uno scalo di alaggio, dove vengono durante la giornata movimentate numerose imbarcazioni. Inoltre- sempre secondo l'ordinanza- l'approdo della nave dei rifiuti e la relativa movimentazione dei mezzi, le oltre 15 navi di linea che approdano giornalmente mettono in pericolo la sicurezza e l' incolumità di tutti coloro che transitano nella zona.
Nella foto: Un barcone in fase di approdo a Sottomonastero

Sottomonastero: Che caos. E a dirigere il traffico nel porto devono intervenire i carabinieri

Grande caos stamattina intorno alle 11.00 nell'area portuale di Sottomonastero per l'arrivo contemporaneo di due traghetti che, finalmente, da un certo punto di vista, hanno sbarcato sull'isola un buon numero di persone con gommoni e auto al seguito. Caos amplificato dall'andirivieni di ogni tipo di mezzi sin sotto l'approdo dei traghetti e dall'assoluta assenza di uno, dicasi uno, marinaio del Circomare. Al punto che, per disciplinare il traffico in area portuale ed evitare gli ingorghi che si stavano creando sono dovuti intervenire i carabinieri della stazione mobile che hanno risolto la situazione. Carabinieri che hanno dovuto tralasciare per questo quello che era il loro compito originario. Logico chiedersi, così come hanno fatto in molti se, specie in questo periodo, non sia necessario dislocare a Sottomonastero uno o più marinai che disciplinino gli accessi al porto e il traffico in ambito portuale...oltre ad elevare multe per divieto di sosta.

Lo Cascio: Risposta aperta alla lettera aperta del geom. Scafidi(FIDC)

Non si fa attendere la risposta del consigliere Pietro Lo Cascio alla lettera inviatagli dal geom. Angelo Scafidi, presidente della sezione di Lipari della Federazione Italiana della Caccia. La stessa lettera viene inviata per conoscenza al sindaco di Lipari e ai corrispondenti locali degli organi di stampa. Il testo:
Oggetto: risposta aperta alla lettera aperta al geom. Scafidi, presidente della locale Sezione F.I.D.C.
"Desidero innanzitutto ringraziare il geom. Scafidi che, nella sua qualità di presidente della locale sezione F.I.D.C., ha dedicato certamente molto tempo a elaborare la lunga lettera inviatami; lo ringrazio non tanto per le numerose critiche, delle quali prendo atto ma che in molti casi riflettono sensibili divergenze di opinione o competenze in materia balistica che non possiedo, quanto per alcune sue preziose affermazioni che manifestano – mi pare di intuire – il desiderio di prendere parte a un dibattito sul tema degli incendi e del territorio delle nostre isole. Dibattito al quale chi rappresenta un’associazione che conta centinaia di iscritti, e che ha come scopo sociale un’attività di indubbio impatto sulla gestione del nostro patrimonio ambientale, ritiene giustamente di dover partecipare.
Il presidente Scafidi è convinto che i piromani dei giorni scorsi siano mani estranee alla nostra comunità. Rispetto la sua opinione, ma è inequivocabile che gli incendi siano partiti quasi simultaneamente da luoghi dove soltanto chi possiede una buona conoscenza del territorio sarebbe in grado di recarsi. Per tali ragioni sarei portato a credere che, in realtà, l’autore o gli autori degli incendi si nascondano tra noi; questo, però, non significa che un’intera comunità (me e il presidente della FIDC compresi) debba essere ritenuta responsabile di queste azioni criminali, e non comprendo quindi perché i nostri concittadini dovrebbero sentirsi in qualche modo offesi dalle affermazioni contenute nella mia lettera; in particolare, non comprendo perché Scafidi chiami in causa quelli di Pianoconte, ergendosi a portavoce della loro indignazione: oltre ad avere un padre nato a Pianoconte, lì annovero tanti amici e alcuni parenti, che non si sono sentiti minimamente offesi da una ipotesi semplice, razionale e priva di riferimenti o insinuazioni rivolte ad alcuna contrada. Chiarito questo spiacevole dubbio, prendo atto invece che per il presidente Scafidi gli incendi verificatisi recentemente non devono essere trattati alla stregua di calamità naturali, “come oggi alcuni vogliono farci credere”. Gli incendi, per lui, sono infatti “eventi imprevedibili ed incontrollabili”; perché, dunque, porsi dei problemi e avanzare critiche immeritate all’amministrazione?
Su questo mi permetto di dissentire e desidero aggiungere il fatto che, nella mia precedente lettera, ho avanzato al contempo un dubbio e una critica. Il dubbio riguardava l’opportunità di una revisione dell’atteggiamento ostile dell’amministrazione nei confronti di una riserva, alla luce dei nuovi, gravi danni ambientali. Scafidi sciorina numeri, veritieri, relativi agli incendi che hanno devastato negli ultimi anni parchi e riserve, sostenendo l’inutilità delle aree protette e la loro esclusiva funzione quali “poltrone per amici di qualche politico” e per studiosi di “scarafaggi”. Il paragone con Salina, però, secondo me resta valido: se da un lato è vero che l’incendio di Monte dei Porri ha avuto proporzioni allarmanti, dall’altro inviterei il presidente della FIDC a riflettere sulla differenza che passa tra gli oltre 20 incendi verificatisi a Lipari e i 3 (due dei quali, peraltro, limitati a poche centinaia di metri quadrati) che hanno interessato la seconda isola delle Eolie durante lo scorso anno.
Può darsi, però, che una Riserva a Lipari non sia un efficace deterrente per questi eventi e, dunque, che Scafidi abbia ragione su questo punto: anche questa è una sua opinione, e la rispetto. Allora il problema deve investire direttamente l’amministrazione, e le mie critiche non prendono corpo nella lettera del 14 luglio scorso, ma già lo scorso anno, quando insieme ai colleghi della minoranza abbiamo presentato alcune interrogazioni e una richiesta di autoconvocazione, ad oggi rimasta inevasa. Il problema, seppure completamente ignorato nella lettera di Scafidi, è quello del “Catasto delle aree percorse dal fuoco”, problema che il presidente della FIDC conosce benissimo, svolgendo anche la professione di geometra.
Il nostro comune è tutt’ora inadempiente rispetto a quanto previsto dalla Legge quadro 353 del 2000 e dalla successiva legislazione regionale di recepimento, ovvero rispetto all’istituzione di un catasto – accessibile al pubblico – delle aree bruciate dagli incendi, sulle quali vengono istituiti il divieto di caccia, di pascolo e di edificazione. Il fatto che ancora oggi il Comune di Lipari non lo abbia redatto è, a mio avviso, estremamente grave, soprattutto dopo un anno horribilis, come il 2007, dove centinaia di ettari sono andati in fumo in meno di due mesi.
Quando il presidente Scafidi sostiene che i cacciatori sono i primi ad essere danneggiati dagli incendi, afferma una verità “teorica”. In teoria, per dieci anni i terreni bruciati sarebbero interdetti alla caccia. In pratica, mancando di uno strumento come il catasto, non è facile stabilire – dopo qualche anno – se e quando una determinata area sia stata incendiata o meno. Le piante, infatti, fortunatamente rigettano, e la memoria è corta. L’urgenza di istituire questo strumento non è una velleità mia, caro presidente Scafidi. Le cito alcuni passi contenuti nel Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, apparso sulla G.U. n. 140 del 17 giugno 2008 a firma del Presidente Berlusconi, avente come oggetto “l’indirizzo operativo per fronteggiare gli incendi boschivi e i rischi conseguenti nella stagione estiva 2008”:
“L’esperienza dell’estate 2007 ha messo in luce alcune difficoltà derivanti sia dalla mancanza di ogni effetto preventivamente dissuasivo affidato dalla norma all’adozione ed aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco […] infatti, alla data di luglio 2007, il catasto delle aree percorse dal fuoco risultava istituito presso ben pochi comuni dell’Italia centro-meridionale, perdendo così ogni capacità e possibilità di esplicare un generale, permanente e pervasivo effetto deterrente nei confronti delle azioni antropiche, sia dolose che colpose, alla base dell’innesco degli incendi e della loro propagazione […] nell’ottica di porre rimedio a tale situazione, successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, sono state emanate due distinte ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri, rispettivamente l’OPCM n. 3606 del 28 agosto 2007 e l’OPCM n. 3624 del 22 ottobre 2007, concernenti complessivamente i territori regionali di Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Molise, Sardegna e Umbria, con le quali è stato nominato Commissario delegato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Tra le attività disciplinate nelle citate ordinanze […] certamente devono essere adeguatamente valorizzate proprio quelle per l’istituzione del catasto delle superfici percorse dal fuoco e per la predisposizione dei piani comunali o intercomunali di protezione civile […] quindi, nell’ottica di un’azione sinergica […] vogliano le SS.LL. […] porre in essere ogni possibile azione affinché tutti i comuni realizzino, oltre alla già recente istituzione, anche il tempestivo aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, ai sensi dell’art. 10 della legge 21 novembre 2000, n. 353”.
Sono certo, di fronte a questo autorevole richiamo, che il presidente della FIDC vorrà associarsi alla nostra reiterata richiesta al Sindaco di provvedere con urgenza all’istituzione del catasto, anche e soprattutto a garanzia e a tutela dei suoi iscritti. Mi auguro infatti che non voglia ripetere la discutibile figura nella quale è incorso l’anno passato, quando la Federazione che egli rappresenta ha ritenuto superfluo informare i propri soci dell’esistenza di un temporaneo divieto di caccia nei SIC e nelle ZPS siciliane, con il risultato di esporli al rischio di pesanti sanzioni, e ho dovuto farlo io".

venerdì 25 luglio 2008

Le isole della vergogna: Colta da malessere in mare, viene trasferita in motoape alla guardia medica, il cadavere resta sulla veranda per due ore

Quella del titolo non è una scena di un film dell'orrore ma un incredibile episodio realmente accaduto oggi a Panarea. Una 60enne donna di Pavia, Candida Gaietta, dopo essersi tuffata in mare a Lisca Bianca, viene colta da malore, viene soccorsa dal marito e da altri parenti, e trasportata al porto. Qui, purtroppo, giunge cadavere. Ma alla disgrazia si aggiunge una incredibile odissea. L'ambulanza elettrica non funziona e viene trasferita alla guardia medica con la motoape. Il medico di guardia non può fare altro che constatarne il decesso e attivare la procedura usata in questi casi.
Ma la guardia medica di Panarea non è certo la reggia di Caserta anzi... tutto il contrario. Il povero medico di guardia, che in una unica e misera stanzetta non può certo tenere il povero corpo sulla lettiga e visitare i pazienti, non sa a che santo votarsi. In attesa delle disposizioni del magistrato di turno e di un trasferimento della povera donna a ll'obitorio di Lipari non può fare altro, d'accordo con le forze dell'ordine intervenute, che trasferirla nella veranda del presidio, in una zona fresca e ventilata per quanto possibile. Ed è lì che il corpo esanime della donna è rimasto per circa due ore, avvolta in un lenzuolo, tra la disperazione del marito e dei parenti. Adesso si sta provvedendo a trasferirla a Lipari con una motovedetta. La donna, con il marito e gli amici era in vacanza a Salina.
E' vero alla morte non c'è rimedio, ma quanto accaduto alla povera donna (dal trasporto in motoape al "soggiorno" in veranda) è un qualcosa di inumano e, nonostante il grande orgoglio che abbiamo per la nostra eolianità, non può che farci vergognare per come in queste isole si vive e si muore.

Lipari: Trasferito al prefetto-commissario tutto il "malloppo" dell'emergenza. Viaria e portuale compresa

Passaggio di consegne e di documentazione tra l'ex commissario e sindaco di Lipari Mariano Bruno e il prefetto-commissario Francesco Alecci. Come da noi anticipato il prefetto-commissario, con quattro funzionari al seguito, è sbarcato stamattina a Lipari. Dopo un sopraluogo ha raggiunto il palazzo municipale. Qui, unitamente ai suoi funzionari e a quelli del comune, al sindaco di Lipari, a tecnici e dirigenti, si è fermato per circa tre ore nella stanza del primo cittadino dove è stata portata, visionata per poi essere successivamente trasferita a Messina, tutta la documentazione dell'emergenza che passa, ovviamente, di mano. Anche alla luce dell'ultima ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 16 luglio scorso, del presidente del Consiglio dei ministri che gli trasferisce anche la gestione dell'emergenza viaria e portuale. Il prefetto ci ha dichiarato che, per quanto riguarda l'incasso del ticket d'ingresso, tutto procede come previsto e che controlli serrati sono effettuati dalle forze dell'ordine. Per quanto riguarda le eventuali sanzioni da applicare agli evasori della tassa il prefetto-commissario ci ha dichiarato: "Non essendo prevista l'istituzione di alcun sanzione nell'ordinanza che proroga l'emergenza non posso certo essere io a prevederla e quantificarla". Novità in vista già nei prossimi giorni anche per quanto riguarda l'impianto di depurazione e il ciclo delle acque. Per maggiori particolari vi rinviamo alle prossime edizioni.

Ama le Eolie: La crisi del turismo e i tagli della Siremar.

Il presidente dell'associazione "Ama le Eolie" ing. Emanuele Carnevale ha inviato una lettera al ministro dei Trasporti Altero Matteoli, al presidente della Regione, al Prefetto e alla Siremar.
Il testo:
"Il sottoscritto Ing. Emanuele Carnevale, nella qualità di Presidente della Libera Associazione Imprenditori “Ama le Eolie”, a seguito delle innumerevoli difficoltà in cui versa il settore dei trasporti marittimi nelle isole Eolie, con la presente nota espone e chiede quanto segue:
Premesso:
- che la predetta Associazione è costituita da Imprenditori, che operano a vario titolo e da diversi anni, nell’Arcipelago Eoliano;
-che a seguito di alcune penalizzanti iniziative del Governo Centrale, tra le quali un drastico ridimensionamento dei collegamenti marittimi con la città di Napoli, assicurati per decenni dalla società Siremar, che ha comportato la riduzione della frequenza di detti collegamenti nel periodo estivo, dalle sei a due corse settimanali;
-che le date di partenza delle suddette rimanenti corse, non consentono al viaggiatore proveniente da Napoli il ritorno di sabato;
- che tale decisione, sta provocando conseguenze devastanti sulla già precaria situazione economica delle Isole Eolie, aggravata oggi da una forte crisi del settore turistico e dalla chiusura delle cave di pomice;
-che la società Siremar, nel quadro dei collegamenti in atto vigenti, detiene comportamenti e azioni irresponsabili nei riguardi degli obblighi derivati dalla gestione di un servizio pubblico, come: 1) la mancata effettuazione delle tre corse giornaliere da Milazzo della nave veloce a partire dal primo Luglio, come effettuate negli anni precedenti; 2) l’impossibilità di prenotare o staccare biglietti per il trasferimento via nave, di autovetture o automezzi, nei giorni precedenti al viaggio, in nome di una decisione della società SIREMAR che obbliga le agenzie a staccare biglietti o prenotare, sino ad un certo numero di mezzi per corsa, oltre il quale bisogna acquistare il biglietto nelle giornate di partenza, impedendo una preventiva pianificazione del viaggio necessaria per i viaggiatori; 3)l’annullamento di intere linee di collegamento, anche per diversi giorni quando un mezzo si guasta, a totale sfregio degli obblighi di garanzia per il mantenimento di un servizio pubblico; 4) la totale mancanza di un adeguato servizio d’ informazioni . Inoltre, l’assenza di un idoneo servizio di accoglienza dei nostri viaggiatori, tal volta boicottato come la stazione marittima a Milazzo, completata da due anni e mai utilizzata in maniera sufficiente in quanto distante oltre duecento metri dall’imbarco degli aliscafi.
Per quanto sopra, si chiede alla Signorie Vostre un immediato intervento atto a verificare:
-tutte le possibilità per garantire alle Isole Eolie un adeguato servizio di collegamenti marittimi, effettuati nel rispetto di quanto previsto nelle Leggi Nazionali 684/74 e 169/75 e dell’art. 34 del Dpr 301/79;
-le responsabilità di decisioni che stanno, non solo inginocchiando l’economia Eoliana, ma anche devastando l’immagine turistica di queste Isole;-se esiste in tali decisioni, determinate con la motivazione di mancanza di fondi sufficienti, la volontà di creare danno e disagi agli Eoliani, in nome di un più generale assetto dei flussi turistici che qualcuno intende ridimensionare sulle Nostre Isole. Risulta incomprensibile, infatti, come da alcuni anni il settore dei collegamenti marittimi continui ad essere ridotto sino ad arrivare oggi ai livelli di venti anni fa, nonostante l’avvenuta riqualificazione dell’offerta turistica delle Isole Eolie con un aumento complessivo di circa 1.500 posti letto e l’apertura di tre nuovi Hotels cinque stelle.
Riservandomi, nella qualità di Presidente della Libera Associazione Imprenditori “Ama le Eolie”, di intervenire in tutte le opportune sedi, per rivendicare i nostri diritti e valutare i danni subiti dall’Imprenditoria che opera nelle Eolie a causa di quanto sopra, invito tutte le Autorità ad intervenire con assoluta urgenza per il ripristino dei diritti e delle giuste aspettative della gente delle Eolie e delle isole minori italiane".

Alicudi: Fiamme, paura e soccorsi bloccati a Lipari

Ha bruciato per tutta la notte e sino a stamattina come un immenso cerino la piccola e remota isola di Alicudi. Per residenti e villeggianti è stata una lunga notte di paura per un incendio che ha mandato in fumo circa 50 ettari di macchia mediterranea e che pericolosamente lambito case e villette. L’allarme è scattato alle 23 e 30 quando sono stati allertati i carabinieri di Filicudi. Un immediato contatto con la prefettura di Messina e si è subito capito che sarebbe stata una notte difficile. Non c'era, infatti, vista l'ora, la possibilità di contare sui mezzi aerei. Solo alle tre del mattino i vigili del fuoco, impegnati a Lipari in un altro incendio, sono riusciti a raggiungere l'isola con la motovedetta dei carabinieri ma hanno dovuto "sprecare" altri 90 minuti per raggiungere a piedi le zone percorse di Tonna e Pianicello, interessate dall'incendio. Una grossa mano d'aiuto è arrivata dal cielo intorno alle 7 e 30 quando un canadair ha effettuato una trentina di lanci di acqua di mare domando e spegnendo il rogo. Un’ora dopo è giunta sull’isola anche la motovedetta della polizia con a bordo il maresciallo della Forestale Carmelo Maieli per il coordinamento degli interventi di bonifica ad opera della squadra antincendio.
Al di là del gesto criminale resta il fatto evidente che l'isola è rimasta abbandonata a se stessa per tante, troppe lunghe ore. Una situazione che ripropone anche la necessità che il distaccamento dei vigili del fuoco di Lipari debba avere in dotazione un mezzo anfibio con il quale spostarsi in un territorio particolare come quello eoliano.