Al di là del gesto criminale resta il fatto evidente che l'isola è rimasta abbandonata a se stessa per tante, troppe lunghe ore. Una situazione che ripropone anche la necessità che il distaccamento dei vigili del fuoco di Lipari debba avere in dotazione un mezzo anfibio con il quale spostarsi in un territorio particolare come quello eoliano.
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venerdì 25 luglio 2008
Alicudi: Fiamme, paura e soccorsi bloccati a Lipari
Ha bruciato per tutta la notte e sino a stamattina come un immenso cerino la piccola e remota isola di Alicudi. Per residenti e villeggianti è stata una lunga notte di paura per un incendio che ha mandato in fumo circa 50 ettari di macchia mediterranea e che pericolosamente lambito case e villette. L’allarme è scattato alle 23 e 30 quando sono stati allertati i carabinieri di Filicudi. Un immediato contatto con la prefettura di Messina e si è subito capito che sarebbe stata una notte difficile. Non c'era, infatti, vista l'ora, la possibilità di contare sui mezzi aerei. Solo alle tre del mattino i vigili del fuoco, impegnati a Lipari in un altro incendio, sono riusciti a raggiungere l'isola con la motovedetta dei carabinieri ma hanno dovuto "sprecare" altri 90 minuti per raggiungere a piedi le zone percorse di Tonna e Pianicello, interessate dall'incendio. Una grossa mano d'aiuto è arrivata dal cielo intorno alle 7 e 30 quando un canadair ha effettuato una trentina di lanci di acqua di mare domando e spegnendo il rogo. Un’ora dopo è giunta sull’isola anche la motovedetta della polizia con a bordo il maresciallo della Forestale Carmelo Maieli per il coordinamento degli interventi di bonifica ad opera della squadra antincendio.