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giovedì 9 febbraio 2017

Contributo partorienti delle isole minori: E' legge. Le modalità per poterne usufruire

Il vice-sindaco Orto ha rappresentato il
Comune di Lipari nella riunione palermitana
Diventa concreto il contributo della Regione alle partorienti delle isole minori che debbono trasferirsi, in assenza di un Punto nascita in loco, in un altro ospedale siciliano. 
Nei giorni scorsi, proprio per illustrare quanto previsto dall'art. 13 “ Contributo alle partorienti delle Isole Minori della Regione Siciliana” della Legge Regionale 5 dicembre 2016 n. 24 , sono stati convocati a Palermo, presso il Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell'Assessorato alla Salute, i sindaci delle isole minori siciliane ed i direttori dei distretti sanitari interessati per valutazioni relative alle modalità di applicazione. 
Le Isole Eolie, dove come ormai è risaputo è chiuso il “Punto nascita” dell’unico ospedale dell’arcipelago, erano rappresentate dal vice sindaco del Comune di Lipari Gaetano Orto, dal sindaco del Comune di Leni Riccardo Gullo, dal vice sindaco del Comune di Santa Marina Salina Domenico Arabia e dal Capo Distretto Bruno Natale. 
La normativa prevede l'assegnazione di un contributo sino a 3.000 euro a favore delle partorienti. 
Il beneficio decorre dalla data di pubblicazione della Legge sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, quindi dal 7 dicembre 2016. Per ottenerlo bisognerà presentare istanza all’ASP di appartenenza entro 60 giorni dal parto. 
I moduli saranno disponibili on line, negli uffici del servizio sociale dell'ASP ed in quelli del Comune di residenza. 
Il “contributo” sarà erogato in due tranche: una prima di 1.500 euro, nelle immediatezze della presentazione dell’istanza, ed una seconda, di importo variabile, nei primi giorni dell’anno successivo al parto. 
Come anticipato la seconda tranche sarà variabile poiché risulterà dalla divisione dell’importo residuo in bilancio,a fine anno, per il numero dei nati. 
In poche parole più bimbi nascono nel corso dell’anno meno consistente sarà il contributo. Assicurati i 1.500 euro, comunque.

Sottoscritto a Palermo l'accordo di contrattazione integrativa aziendale per i lavoratori Libertylines

Due nuovi approdi turistici alle Eolie lo scrive "Bolina", giornale nautico

La Frase del giorno

E' stato ritrovato in via Mazzini di Canneto, un mazzo con alcune chiavi di cui 2 automobilistiche. Contattare il 3395798235

LE EOLIE IN TOSCANA E IN LOMBARDIA CON ITALO TONI E ANTONIO BRUNDU

“Vi raccontiamo le isole Eolie” sarà il tema dell’evento culturale con Italo Toni ed Antonio Brundu, che si svolgerà nell’Università Libera Età di Rho (Milano), il prossimo 27 febbraio (alle ore 15), presso il Salone dell’Auditorium Comunale di Viale Meda n.20.
Dopo i saluti e gli interventi del Presidente dell’ U.L.E.R. (Università Libera Età Rhodense), prof. Gianni Rovelli e del Vice Presidente prof. Piero Airaghi, prenderanno la parola lo scrittore liparese Italo Toni, il giornalista e cultore delle tradizioni isolane  Antonio Brundu e Catia Toni, Presidente del Circolo Artistico Culturale Eoliano di Lipari. Sarà, quindi, proiettato un documentario sull’arcipelago, con particolare riferimento alla loro attività vulcanica ed alle loro caratteristiche naturali. Saranno, inoltre, esposte immagini fotografiche di Antonio Brundu sul mondo “insolito”  eoliano. Non mancherà la presentazione, in modo succinto, di alcuni libri di Italo Toni che descrivono, tra l’altro, aspetti della vita umana ed antropologica degli abitanti delle Eolie. 
La medesima iniziativa avrà luogo, il 23 febbraio p.v. (alle ore 19), nella città toscana di Arezzo, dove Italo Toni ed Antonio Brundu hanno già presentato, in varie occasioni, aspetti peculiari delle Eolie, che hanno suscitato un notevole interesse tra gli aretini. 
L’iniziativa culturale si svolgerà nei locali del ristorante “ La Buca di San Francesco” di proprietà di Mario De Filippis, noto editore di “Ex Libris”. Condurrà l’incontro Francesco Maria Rossi con interventi di Sergio Pizzi e Barbara Giaccai. Le Eolie, così, vengono riproposte in terra toscana e lombarda tra storia, tradizioni, consuetudini con la loro natura, con i frutti e con  i colori della terra vulcanica, con le loro dimore semplici e decorose, con le attività agricole  e con i luoghi della religiosità isolana,  argomenti e temi che descrivono il tipico universo delle sette isole sorte dal mare tantissimi millenni fa 
(nella foto: Catia Toni, Antonio Brundu e Italo Toni durante una manifestazione culturale nella Biblioteca Comunale di Malfa).

Venetico, Valdina e Torregrotta riammessi al Gal “Tirreno-Eolie”

Valdina, Venetico e Torregrotta sono stati riammessi nel partenariato pubblico-privato del Gal “Tirreno-Eolie”. A sancirlo una nota dell’assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Antonello Cracolici. Lo stesso assessorato, a dicembre, con un precedente atto, aveva comunicato l’esclusione dei tre Comuni dal Gal, dopo la revoca dell’adesione di Monforte San Giorgio dalla società consortile. I sindaci avevano inviato al Dipartimento una risposta unanime con contestazioni ed osservazioni, risultate vincenti. Tali argomentazioni sono state sottoposte all’esame della Commissione di verifica della ricevibilità e ammissibilità delle domande di partecipazione alla selezione delle “strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo”.
«La situazione sfavorevole per i tre enti è da ritenersi sopravvenuta ed estranea – si legge – alla loro volontà, stante che, per l’effetto delle precisazioni richieste dall’Adg del Psr e della decisione di Monforte, è venuta a crearsi una condizione che comporterebbe l’annullamento di un provvedimento amministrativo favorevole che ha già determinato un grado di stabilità nella sfera giuridica dei destinatari». E si precisa: «L’applicazione della norma escludente delle disposizioni attuative, a cui è chiamata l’Amministrazione procedente, deve contemperarsi con l’attuazione del principio del “legittimo affidamento”, ormai consolidato, sancito dalla Corte di giustizia europea come parte del diritto comunitario, procedendo alla verifica degli elementi costitutivi».
Il dirigente generale evidenzia che «tale principio, alla base della richiesta di revisione del provvedimento di esclusione, impone all’Amministrazione l’attenta salvaguardia delle situazioni soggettive consolidatesi per effetto di atti o comportamenti idonei a ingenerare un ragionevole affidamento nel destinatario. Malgrado - prosegue - la situazione che ha originato l’affidamento sia stata determinata dal comportamento di uno dei partner dei comuni del Gal, il lasso di tempo trascorso ha stabilizzato il convincimento circa la spettanza della fase di valutazione della strategia del Gal “Tirreno-Eolie», comportando l’impossibilità per gli enti interessati a ricorrere a nuove scelte di partenariato». Ed infine si legge: «Il permanere dei requisiti che attengono alla popolazione, all’ambito e caratteristiche territoriali portano l’Amministrazione ad una necessaria ponderazione fra l’interesse al ripristino formale delle condizioni a priori di ammissibilità e quello rappresentato dalla situazione di vantaggio generatasi a favore del destinatario dell’atto che coinvolge programmi di sviluppo di un territorio in quanto area omogenea con effetti positivi nei confronti delle imprese che insistono. La ricaduta negativa, in termini di mancato investimento rappresenta un pregiudizio, a danno dei soggetti interessati, maggiore anche rispetto alle ipotesi risarcitorie o di indennizzo».

Pescando" nell'archivio video di Eolienews: 4 novembre: Lipari centro. Cerimonia per i caduti (Anno 2012)

Centoventiduesima puntata

Maltempo e approdo aliscafi a Punta Scaliddi

Imperversa il maltempo nelle Eolie e i primi aliscafi del mattino a Lipari stanno operando a Punta Scaliddi. 
Grazie a Mimmo Milanese vi proponiamo questo video del mare in tempesta a Sottomostero - Marina Lunga e l'arrivo e l'approdo dei primi  mezzi veloci della Libertylines

In cammino verso la Pasqua. Secondo approfondimento. A cura di Padre Antonino Costa

Nell’epoca della globalizzazione , in quella fase cioè della storia in cui il mondo si unifica a tutti i livelli e gli uomini si sperimentano sempre di più come una sola famiglia, è possibile trovare una base morale comune a tutti, la quale ispiri i comportamenti dei singoli e dei gruppi e sulla quale costruire le leggi che governano la società ?
In parole più semplici , è possibile stabilire su basi certe e inoppugnabili ciò che è bene e ciò che è male ?
La Chiesa ne è convinta e da sempre fa riferimento a una legge morale naturale, che Dio creatore ha scolpito nel cuore di ogni uomo. Esiste dunque una luce universale della moralità che brilla nell’anima spirituale, creata a immagine e somiglianza di Dio. In base ad essa, tutti gli uomini sono in grado di percepire quei principi fondamentali della moralità che consentono con sicurezza ciò che è bene e ciò che è male.
Non tutti però la pensano in questo modo. Alcuni ritengono che non esista una morale universale, valida per tutti gli uomini. Parlano di un pluralismo etico, nel senso che possano esistere morali fra loro diverse, a seconda dei tempi, dei popoli, delle culture e delle forme di pensiero. L’Eutanasia, l’aborto, il divorzio, l’adulterio e così via, ad esempio, se per un dato orientamento morale è un male, per un altro potrebbe essere considerata invece un bene.
Sotto l’etichetta di pluralismo etico in realtà vi è un impostazione di pensiero ben precisa. Si fa dell’uomo la fonte stessa della morale, come se fosse lui, a suo insindacabile giudizio, a stabilire ciò che è bene e ciò che è male. In questa prospettiva quello che in un dato periodo storico era ritenuto un male, oggi potrebbe essere ritenuto un bene. Non vi sarebbe quindi una legge assoluta, universalmente valida, che determina con certezza la moralità delle azioni, ma vi sono soltanto degli orientamenti provvisori e suscettibili di cambiamento.
Questa impostazione in realtà non fa che giustificare la decadenza morale del nostro tempo. Quando l’uomo, sotto la spinta delle passioni, abbandona l’ideale della virtù, ecco che chiama col nome di virtù ciò che in realtà è vizio. Quando nella coscienza delle persone si eclissa l’ideale della giustizia, ecco che vengono ritenuti giusti dei comportamenti che tali non sono. Avete notato ad esempio come nella nostra società si tenda a circondare di rispettabilità le perso che hanno successo, prescindendo dalla loro moralità ?
Oggi viviamo un’eclissi dei valori che preoccupa coloro a cui sta a cuore il futuro dell’umanità. Coinvolge l’intera società, ma mina nelle fondamenta in modo particolare la vita delle famiglie e dei giovani. Socrate, il grande saggio greco, passeggiava per le vie di Atene discutendo su ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, su ciò che è buono e ciò che è cattivo. Siamo oggi appassionati a questi problemi ? Ci teniamo veramente a mettere a fuoco quegli ideali della vita che elevano l’uomo al di sopra delle fiere ?
Viviamo in tempi in cui si è offuscato l’ideale dell’uomo buono e virtuoso. È stato sostituito dall’immagine dell’uomo forte ed efficiente, non importa con quali mezzi e camminando su quali cadaveri. Ma così la società diventa sempre più inospitale e ostile. Si è trasformata in una giungla dove regna la legge del più forte. Ma un mondo, dove la bontà, la giustizia e l’onestà sono state sostituite dalla forza e dall’astuzia, non può avere un grande futuro davanti a sé.
L’uomo del nostro tempo crede nel progresso come se fosse un dogma di fede. La storia dell’umanità è vista come un passaggio dalle tenebre alla luce. La visione evolutiva del mondo rappresenta il futuro come se fosse un progresso necessario e indefinito. La realtà delle cose però è molto diversa. Le civiltà hanno visto i loro momenti di declino morale. L’avventura umana ha conosciuto progressi e regressi. Gli antichi hanno rappresentato concordemente la storia del mondo come un processo di decadenza inarrestabile. L’epoca moderna ha conosciuto uno sviluppo tecnico straordinario. Possiamo dire che si è verificato altrettanto sul piano morale ? In questo settore ( quello morale ) i successi non sono affatto scontati. Da due genitori buoni non nasce necessariamente un bambino buono. La moralità è una conquista che esige un impegno costante. Con ogni uomo che nasce bisogna sempre incominciare da capo. È possibile che un’epoca progredisca sul piano materiale, economico e politico e regredisca sul piano morale, purtroppo. Non fu forse così con l’Impero Romano ?
Il nostro tempo è caratterizzato dall’esplosione della tecnica , ma anche dal crollo della moralità, sia sul piano individuale che su quello sociale. Qualcuno potrebbe obiettare che il male è sempre dilagato nel mondo e che oggi non siamo più peccatori di ieri. Perfino in epoche di grande fervore religioso, come il Medioevo, la moralità non era migliore della nostra. Questo è vero, ma c’è qualcosa che è specifico del nostro tempo e lo contrassegna in termini particolarmente negativi.
Mentre ad esempio nella società medievale, contraddistinta da grandi santi, ma anche da non meno grandi peccatori, a tutti era ben chiaro lo spartiacque invalicabile fra il bene e il male, nella nostra società di oggi, questa divisione netta fra la luce e le tenebre vacilla e in non pochi casi crolla, mescolando acque fra loro inconciliabili. Oggi in molti ambiti del comportamento umano non si esita a chiamare bene ciò che secondo la legge naturale è un male. In altre parole oggi il male viene spesso negato, giustificato, elevato a diritto e proposto come un bene. Il crollo dell’opposizione fra la luce e le tenebre, e l’affermazione che tutto è lecito purchè sia utile, è uno degli aspetti caratterizzanti del nostro tempo. Alcuni parlano di nuova etica. In realtà si dovrebbe parlare di tramonto dell’etica. Invece della società dell’amore si sta costruendo la società dell’egoismo più sfrenato.