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venerdì 17 luglio 2020
Ospedale di Lipari, rinnovata la convenzione con i cardiologi.
Il comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" informa: "La convenzione con i cardiologi è stata rinnovata. Adesso aspettiamo di capire se hanno inserito le domeniche e le reperibilità notturne"
Regione e Dolce&Gabbana insieme per promuovere la Sicilia, al via il progetto "Cinema all'aperto"
La Regione Siciliana ha scelto Dolce&Gabbana, da sempre ambasciatore dell'Italia e della Sicilia nel mondo, per la direzione creativa di un programma mirato alla promozione e alla valorizzazione dell’Isola.
Ad inaugurare la collaborazione, il progetto “Cinema all’aperto”: uno schermo itinerante, realizzato in alcune fra le più belle piazze siciliane, che proietterà il film "Devotion", diretto da Giuseppe Tornatore e prodotto da Dolce&Gabbana, con le musiche inedite di Ennio Morricone.
L'anteprima mondiale del film avrà luogo sabato 18 luglio al Teatro Antico di Taormina, nell'ambito del Taormina Film Fest 2020.
Le proiezioni proseguiranno in agosto attraverso una serie di eventi in alcune città della regione che, per l'occasione, si animeranno con esposizioni agro-alimentari e allestimenti tipici del folklore siciliano.
“Il genio artistico e creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha contribuito a diffondere nel mondo l'immagine solare e positiva della Sicilia - commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - . L'originalità e la qualità delle loro creazioni sono il miglior biglietto da visita per una regione in cui natura, colori, profumi, storia e cultura si fondono in un paesaggio talmente affascinante da colpire il cuore e la mente del viaggiatore e stimolare la fantasia di chi ancora non ha visitato questa splendida terra”.
L'idea del progetto "Cinema all'aperto" si ispira al film di Tornatore del 1988 "Nuovo Cinema Paradiso", la cui pellicola fu restaurata nel 2014 da Dolce&Gabbana in collaborazione con Luce Cinecittà e la Cineteca di Bologna.
Di seguito il calendario delle tappe in cui si realizzerà il progetto del "Cinema all'aperto", e il soggetto documentario del film Devotion.
- Siracusa – Piazza Duomo – 1 agosto
- Caltagirone – Scalinata di via Scala – 5 agosto
- Castellammare del Golfo – Piazza Stenditoio – 8 agosto
- Palermo – Piazza Politeama/Piazza Massimo – 12 agosto
- Polizzi Generosa – Piazza Trinità – 16 agosto
Ad inaugurare la collaborazione, il progetto “Cinema all’aperto”: uno schermo itinerante, realizzato in alcune fra le più belle piazze siciliane, che proietterà il film "Devotion", diretto da Giuseppe Tornatore e prodotto da Dolce&Gabbana, con le musiche inedite di Ennio Morricone.
L'anteprima mondiale del film avrà luogo sabato 18 luglio al Teatro Antico di Taormina, nell'ambito del Taormina Film Fest 2020.
Le proiezioni proseguiranno in agosto attraverso una serie di eventi in alcune città della regione che, per l'occasione, si animeranno con esposizioni agro-alimentari e allestimenti tipici del folklore siciliano.
“Il genio artistico e creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha contribuito a diffondere nel mondo l'immagine solare e positiva della Sicilia - commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - . L'originalità e la qualità delle loro creazioni sono il miglior biglietto da visita per una regione in cui natura, colori, profumi, storia e cultura si fondono in un paesaggio talmente affascinante da colpire il cuore e la mente del viaggiatore e stimolare la fantasia di chi ancora non ha visitato questa splendida terra”.
L'idea del progetto "Cinema all'aperto" si ispira al film di Tornatore del 1988 "Nuovo Cinema Paradiso", la cui pellicola fu restaurata nel 2014 da Dolce&Gabbana in collaborazione con Luce Cinecittà e la Cineteca di Bologna.
Di seguito il calendario delle tappe in cui si realizzerà il progetto del "Cinema all'aperto", e il soggetto documentario del film Devotion.
- Siracusa – Piazza Duomo – 1 agosto
- Caltagirone – Scalinata di via Scala – 5 agosto
- Castellammare del Golfo – Piazza Stenditoio – 8 agosto
- Palermo – Piazza Politeama/Piazza Massimo – 12 agosto
- Polizzi Generosa – Piazza Trinità – 16 agosto
Lipari, stroncato da un infarto perde la vita sulla strada di casa
Tragica fine per un uomo di Lipari, stroncato, presumibilmente, da un infarto mentre stava rientrando a casa.
La tragedia si è consumata, una quarantina di minuti fa, in prossimità delle case Gescal, dove l'uomo risiedeva.
Purtroppo non c'è stato nulla da fare per strapparlo alla morte.
Il suo corpo, su disposizione dei carabinieri, è stato trasferito, dalla ditta Alfa e Omega, all'obitorio del cimitero di Lipari
NDD delle 13 e 20 - L'uomo deceduto si chiamava Tindaro Li Donni e aveva 57 anni. Riteniamo solo ora di diffondere le sue generalità, essendo stati informati i familiari.
La tragedia si è consumata, una quarantina di minuti fa, in prossimità delle case Gescal, dove l'uomo risiedeva.
Purtroppo non c'è stato nulla da fare per strapparlo alla morte.
Il suo corpo, su disposizione dei carabinieri, è stato trasferito, dalla ditta Alfa e Omega, all'obitorio del cimitero di Lipari
NDD delle 13 e 20 - L'uomo deceduto si chiamava Tindaro Li Donni e aveva 57 anni. Riteniamo solo ora di diffondere le sue generalità, essendo stati informati i familiari.
Ritrovate chiavi.
Queste chiavi sono state ritrovate ieri sera sulla via Filippo Mancuso a Lipari, all'altezza della scuola guida.
Chi le smarrite può ritirarle presso il tabacchi - ricevitoria Scafidi - Spinella di Corso Vittorio Emanuele
Chi le smarrite può ritirarle presso il tabacchi - ricevitoria Scafidi - Spinella di Corso Vittorio Emanuele
Buon Compleanno!
Auguri a Domenico Russo, Giancarlo Scoglio, Susanna La Greca, Vanessa D'Auria, Simone Cincotta, Antonio Mandile, Roberta Natoli, Daniele Profilio, Marinella Lazzaro, Dario La Guidara, Daniela Mantineo, Emanuel Raffaele.
Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia. 17 luglio 2010: Il ministro Prestigiacomo a Santa Marina Salina
Le foto si riferiscono alla presenza a Santa Marina Salina del Ministro Stefania Prestigiacomo intervenuta in occasione della scopertura della targa, che ricorda che quel Comune è Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, e per presenziare alla Processione di Santa Marina.
Aree protette: da governo Musumeci le Linee guida per aumentare la sicurezza
Chiusura dell'area in caso di allerta meteo, subito dopo un evento sismico o in presenza di un terreno saturo di pioggia. Installazione di cartelli informativi, all'ingresso e lungo i sentieri, in cui vengono descritte le condizioni di rischio e dove sono riportati i comportamenti da adottare.
D'ora in poi, i gestori dei siti naturalistici e delle zone protette della Sicilia dovranno adottare questi accorgimenti per continuare a consentirne una regolare fruizione al pubblico. Le disposizioni, che mirano a innalzare il livello di sicurezza dei visitatori, sono contenute in un documento stilato e trasmesso ai destinatari dal segretario generale dell'Autorità di bacino, Francesco Greco, su input del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Si tratta di una serie di Linee guida - spiega il governatore dell'Isola - che obbligheranno i responsabili di tante zone meravigliose, ma purtroppo fragili dal punto di vista geomorfologico, a colmare un pericoloso vuoto di informazioni destinate a chi vi si addentra. Riguardano, in particolare, aree del nostro territorio che hanno una classificazione di rischio elevata e che, dunque, necessitano di un'attenzione costante e di un'adeguata e tempestiva divulgazione delle condizioni in cui si trovano e dei comportamenti corretti da adottare in caso di improvvise criticità. Con l'Autorità di bacino, da noi istituita dopo un trentennio, oggi possiamo colmare anche questo pericoloso vuoto».
Accanto alle misure di allertamento, «necessarie - si legge nel documento trasmesso ai gestori delle Aree protette - per consentire l'attività di tempo libero», sono indicati anche alcuni “suggerimenti” da adottare per innalzare ancora di più il livello di sicurezza dei visitatori: dall'invito a evitare assembramenti al di sotto di zone particolarmente a rischio, al costante monitoraggio con drone ad alta risoluzione dei costoni incombenti per valutare l'evolversi dei fenomeni di dissesto. E, ancora, l'installazione di sensori di rilevamento del livello dei corsi d'acqua ad almeno cinque chilometri di distanza dalle aree di fruizione. Le previste azioni di pre-allerta potranno essere immediatamente messe in atto senza bisogno di alcuna autorizzazione.
Tutte le comunicazioni e le informazioni che riguardano la sicurezza del pubblico dovranno, inoltre, essere divulgate attraverso i siti istituzionali dei Parchi, delle riserve e degli assessorati competenti.
D'ora in poi, i gestori dei siti naturalistici e delle zone protette della Sicilia dovranno adottare questi accorgimenti per continuare a consentirne una regolare fruizione al pubblico. Le disposizioni, che mirano a innalzare il livello di sicurezza dei visitatori, sono contenute in un documento stilato e trasmesso ai destinatari dal segretario generale dell'Autorità di bacino, Francesco Greco, su input del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Si tratta di una serie di Linee guida - spiega il governatore dell'Isola - che obbligheranno i responsabili di tante zone meravigliose, ma purtroppo fragili dal punto di vista geomorfologico, a colmare un pericoloso vuoto di informazioni destinate a chi vi si addentra. Riguardano, in particolare, aree del nostro territorio che hanno una classificazione di rischio elevata e che, dunque, necessitano di un'attenzione costante e di un'adeguata e tempestiva divulgazione delle condizioni in cui si trovano e dei comportamenti corretti da adottare in caso di improvvise criticità. Con l'Autorità di bacino, da noi istituita dopo un trentennio, oggi possiamo colmare anche questo pericoloso vuoto».
Accanto alle misure di allertamento, «necessarie - si legge nel documento trasmesso ai gestori delle Aree protette - per consentire l'attività di tempo libero», sono indicati anche alcuni “suggerimenti” da adottare per innalzare ancora di più il livello di sicurezza dei visitatori: dall'invito a evitare assembramenti al di sotto di zone particolarmente a rischio, al costante monitoraggio con drone ad alta risoluzione dei costoni incombenti per valutare l'evolversi dei fenomeni di dissesto. E, ancora, l'installazione di sensori di rilevamento del livello dei corsi d'acqua ad almeno cinque chilometri di distanza dalle aree di fruizione. Le previste azioni di pre-allerta potranno essere immediatamente messe in atto senza bisogno di alcuna autorizzazione.
Tutte le comunicazioni e le informazioni che riguardano la sicurezza del pubblico dovranno, inoltre, essere divulgate attraverso i siti istituzionali dei Parchi, delle riserve e degli assessorati competenti.
giovedì 16 luglio 2020
L'Organo di Eolo a Pianogreca sommerso dalla vegetazione.
Un nostro lettore, il signor Luciano Manfrè, ci segnala lo stato di abbandono dell'Organo di Eolo, il sito di rilevanza archeologica, ubicato lungo la strada per Pianogreca. Come è ben evidente semi -sepolto dalle erbacce.
Un intervento di decespugliazione di un reperto, segnalato in diversi libri e per questo ricercato dai turisti culturali, sarebbe opportuna.
Facciamo appello al direttore del museo affinchè questo avvenga. D'altronde basterebbe "dirottare" per qualche ora in quella zona, uno o due degli operai che stanno intervenendo sul parco archeologico di Diana.
Ma cos'è l'Organo di Eolo o Arpa eoliana? Documentato e cantato da pittori e poeti, in realtà l'Organo di Eolo / Arpa Eoliana, ritrovato per caso negli anni ’80, quando fu tracciata la strada per Pianogreca, non è altro che un calidarium di età romana, una piccola sala termale dove il vento, penetrando nell’ intercapedine sotto il pavimento e nei tubi della stufa, emetteva un effetto musicale che la leggenda e i liparesi hanno chiamato per l'appunto Organo di Eolo o Arpa Eoliana.
Jean Houel, pittore francese del 1700, ha documentato nel suo “Viaggio pittoresco alle isole Eolie” con delle bellissime tavole – oggi conservate al museo dell’Hermitage di Leningrado – l’esistenza di questo organo.
Un intervento di decespugliazione di un reperto, segnalato in diversi libri e per questo ricercato dai turisti culturali, sarebbe opportuna.
Facciamo appello al direttore del museo affinchè questo avvenga. D'altronde basterebbe "dirottare" per qualche ora in quella zona, uno o due degli operai che stanno intervenendo sul parco archeologico di Diana.
Ma cos'è l'Organo di Eolo o Arpa eoliana? Documentato e cantato da pittori e poeti, in realtà l'Organo di Eolo / Arpa Eoliana, ritrovato per caso negli anni ’80, quando fu tracciata la strada per Pianogreca, non è altro che un calidarium di età romana, una piccola sala termale dove il vento, penetrando nell’ intercapedine sotto il pavimento e nei tubi della stufa, emetteva un effetto musicale che la leggenda e i liparesi hanno chiamato per l'appunto Organo di Eolo o Arpa Eoliana.
Jean Houel, pittore francese del 1700, ha documentato nel suo “Viaggio pittoresco alle isole Eolie” con delle bellissime tavole – oggi conservate al museo dell’Hermitage di Leningrado – l’esistenza di questo organo.
Grotte del bue marino e del cavallo non si può accedere neanche a nuoto.
Nelle grotte del Bue marino a Filicudi e del Cavallo a Vulcano - evidenzia in una nota Aeolian Islands Preservation Fund, intevenendo su una pubblicazione di Filicudi Wildlife Conservation - non è possibile accedere nè in barca nè a nuoto per ragioni di sicurezza come da precedenti ordinanze della capitaneria.
Rinviato il Festival Eoliano della comicità
"A seguito della proroga al 31 luglio delle misure di contenimento contenute nelle linee guida del nuovo DPCM 14 luglio 2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - si legge in un comunicato del sindaco di Lipari - diversamente da come si era prospettato al momento dell’organizzazione dell’evento, ci pare più opportuno rimandare il “Festival Eoliano della Comicità – III Edizione” a una data successiva, al fine di non dover svolgere la manifestazione con limitazioni significative ad assicurarne una opportuna fruizione, considerato il livello qualitativo e di partecipazione raggiunto dall’evento in questi anni".
Buon Compleanno!
Auguri a Carmela Mannuccia, Carmelo Mangano, Assunta Russo, Margherita Puglisi, Francesco Poltero, Gita Lunel, Carmelo Sergi
Gruppo internazionale investirà 'per destagionalizzare turismo Eolie'
(Adnkronos) – Il gruppo internazionale GMB financial Spa avente sede a Milano, e che si occupa di progetti anche nel campo della sicurezza e del turismo, ‘porterà avanti un importante investimento di diverse centinaia di migliaia di euro alle Eolie e in Sicilia’. ‘E’ nostra intenzione investire in Sicilia – riferisce il direttore generale di GMB financial, Giovanni Maria Bonci – ieri a Messina, annunciando che a partire dai primi di Settembre metterà in moto tutta una serie di operazioni finanziarie nel comparto turistico per aiutare il rilancio della Sicilia post Coronavirus. L’azienda che fa parte del gruppo GEI Holding Spa, sta ponendo la sua attenzione sulle Isole Eolie.
‘L’obiettivo in questo caso – ha aggiunto Bonci – è quello di promuovere il turismo invernale rivolgendosi a quella fascia di turisti per i quali il clima delle Eolie anche nelle giornate autunnali ed invernali, è sempre temperato o comunque di gran lunga più caldo di quello dei loro paesi di origine in ugual periodo’.
‘Alle isole Eolie – ha precisato il Direttore Generale di GMB financial Spa – stiamo creando una sinergia con le Amministrazioni comunali, per sviluppare un percorso enogastronomico, turistico e culturale che valorizzi i prodotti tipici locali, le attività agricole, la bellezza del territorio anche attraverso la promozione di eventi culturali di rilievo: queste ultime affidate alla Direzione artistica del Regista Eros Salonia’. ‘Inoltre- prosegue Bonci – investiremo in Sicilia sulla vigilanza privata, una parte essenziale della protezione pubblica, un settore in continua crescita e sviluppo per i servizi di sicurezza che sono sempre più necessari e di utilità sia nel pubblico che nel privato’.
Calandra. Catello Pongolini: "Ecco il pescato del giorno!". Su quanto sta accadendo nell'area balneare urge fare luce!
E' chiaro che nell'area di Calandra c'è qualcosa che non va. Il materiale recuperato, a più riprese da Pongolini, dice a chiare lettere due cose:
1) il signore in questione si "porta da casa" tutto il materiale che fotografa (ma non crediamo davvero sia così) ed allora va denunciato
2) Va fatto un attento sopralluogo in spiaggia ed in mare e urge eliminare tutti questi "corpi estranei" che, secondo il Pongolini, sarebbero arrivati con il deposito della pomice prelevata dalle vasche a monte.
Una situazione intollerabile in una delle aree balneari dell'isola e sulla quale anche la Guardia Costiera deve urgentemente fare luce!
Sottolineiamo, infine, che il materiale nella foto è stato prelevato, intorno alle nove da un operatore ecologico.
1) il signore in questione si "porta da casa" tutto il materiale che fotografa (ma non crediamo davvero sia così) ed allora va denunciato
2) Va fatto un attento sopralluogo in spiaggia ed in mare e urge eliminare tutti questi "corpi estranei" che, secondo il Pongolini, sarebbero arrivati con il deposito della pomice prelevata dalle vasche a monte.
Una situazione intollerabile in una delle aree balneari dell'isola e sulla quale anche la Guardia Costiera deve urgentemente fare luce!
Sottolineiamo, infine, che il materiale nella foto è stato prelevato, intorno alle nove da un operatore ecologico.
mercoledì 15 luglio 2020
A Panarea distrutto antico sentiero e macchia mediterranea. Ma incredibilmente nessuno ha visto nulla. E dire che Panarea non è una metropoli.
(ANSA) - ROMA, 15 LUG - "A Panarea, isola dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, dove esiste una riserva naturale orientata e dove l'integrità del paesaggio è tutelata da severi vincoli, accade che un antico sentiero pedonale e la macchia mediterranea che cresceva a ridosso del tracciato vengano devastati a colpi di ruspa per realizzare una strada abusiva, distruggendo i muri in pietra a secco e gli scalini scolpiti nella roccia centinaia di anni fa". E' la denuncia di Pietro Lo Cascio, ex consigliere comunale di Lipari e coordinatore dell'Associazione Nesos che lavora per la protezione e la conoscenza del territorio eoliano.
"È questa la sorte di uno dei percorsi più belli e poetici dell'isola, aggredito durante i mesi di lockdown e oggi trasformato in una spianata. Un'operazione impietosa e, incredibilmente, impunita. Impunita perché, al momento - riferisce Lo Cascio - la stazione dei Carabinieri ha avviato una indagine contro 'ignoti'". "Secondo informazioni raccolte da alcuni abitanti di Panarea - dice ancora Lo Cascio - si parla di una strada destinata a raggiungere una località dove si vorrebbe realizzare un cimitero privato, in sostituzione di quello esistente. In questo inquietante scenario, è facile prevedere che, se non si interverrà tempestivamente - continua Lo Cascio - i lavori riprenderanno alla fine della stagione turistica, completando un'opera che non solo rappresenta un grave reato ambientale, ma finirà per cancellare del tutto una preziosa testimonianza della millenaria storia di relazioni tra l'uomo e il territorio, della quale i sentieri costituiscono uno straordinario esempio e un patrimonio da tutelare". (ANSA).
Nota del direttore di Eolienews - Sin qui la notizia Ansa. Noi aggiungiamo che su quello che appare un evidente abuso è già intervenuto l'ufficio illeciti del Comune. Il sentiero congiunge il cimitero dell'isola con la zona della Capperaia Chiudiamo con una considerazione: In un'isola come Panarea, che non è certo una metropoli, possibile che nessuno abbia visto nulla o che possa indirizzare verso i responsabili di questo scempio?
"È questa la sorte di uno dei percorsi più belli e poetici dell'isola, aggredito durante i mesi di lockdown e oggi trasformato in una spianata. Un'operazione impietosa e, incredibilmente, impunita. Impunita perché, al momento - riferisce Lo Cascio - la stazione dei Carabinieri ha avviato una indagine contro 'ignoti'". "Secondo informazioni raccolte da alcuni abitanti di Panarea - dice ancora Lo Cascio - si parla di una strada destinata a raggiungere una località dove si vorrebbe realizzare un cimitero privato, in sostituzione di quello esistente. In questo inquietante scenario, è facile prevedere che, se non si interverrà tempestivamente - continua Lo Cascio - i lavori riprenderanno alla fine della stagione turistica, completando un'opera che non solo rappresenta un grave reato ambientale, ma finirà per cancellare del tutto una preziosa testimonianza della millenaria storia di relazioni tra l'uomo e il territorio, della quale i sentieri costituiscono uno straordinario esempio e un patrimonio da tutelare". (ANSA).
Nota del direttore di Eolienews - Sin qui la notizia Ansa. Noi aggiungiamo che su quello che appare un evidente abuso è già intervenuto l'ufficio illeciti del Comune. Il sentiero congiunge il cimitero dell'isola con la zona della Capperaia Chiudiamo con una considerazione: In un'isola come Panarea, che non è certo una metropoli, possibile che nessuno abbia visto nulla o che possa indirizzare verso i responsabili di questo scempio?
Nubifragio a Palermo: STRADE COME FIUMI E AUTO TRASCINATE DALL'ACQUA (foto e video)
Un vero e proprio nubifragio su Palermo, e la città si ritrova letteralmente sommersa. Tra le situazioni più critiche si registrano quelle in viale Regione Siciliana. L’arteria che attraversa la città è un un fiume in piena: traffico in tilt, macchine trascinate dalla furia dell’acqua e automobilisti, tra cui anziani, che a nuoto cercano di raggiungere un luogo sicuro, abbandonando i mezzi.
Sul posto, le forze dell’ordine.
Decine, le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. I punti più critici sono i sottopassi della circonvallazione, da viale Lazio a via Belgio e via Leonardo da Vinci: automobili rovesciate travolte e trascinate. In centro storico - nella zona di Ballarò - l’acqua, in alcuni vicoli, raggiunge il mezzo metro e le persone restano chiuse in macchina. IL VIDEO E' DI TELEONE CHE RINGRAZIAMO:
Decine, le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. I punti più critici sono i sottopassi della circonvallazione, da viale Lazio a via Belgio e via Leonardo da Vinci: automobili rovesciate travolte e trascinate. In centro storico - nella zona di Ballarò - l’acqua, in alcuni vicoli, raggiunge il mezzo metro e le persone restano chiuse in macchina. IL VIDEO E' DI TELEONE CHE RINGRAZIAMO:
Daniele Orifici è il nuovo assessore ai Trasporti del Comune di Lipari. Deterrà complessivamente 7 deleghe.
Torna "a cinque" la giunta municipale di Lipari. Il sindaco Marco Giorgianni ha, infatti, nominato Daniele Orifici, 47 anni.
Si occuperà di Trasporti, Inforrmatizzazione, Servizi Demografici ed Elettorale, Democrazia Partecipata,Viabilità, Aree Verdi e Arredo Urbano, Personale
Orifici è già stato vice - presidente del consiglio comunale di Lipari, nella scorsa legislatura.
Presidente era Adolfo Sabatini che, pubblicando questa foto, scrive "Un affettuoso buon lavoro al neo assessore Daniele Orifici".
Con l'ingresso in giunta di Orifici, al quale auguriamo buon lavoro, cambia la ripartizione delle deleghe per Massimo Taranto e Massimo D'Auria. Restano invariate quelle di Orto e di Tiziana De Luca
Taranto ricoprirà le deleghe al: Turismo Sport e Spettacolo - Ecologia - Servizi RSU e Ambiente - Programmazione, Sviluppo Economico ed Attività Produttive.
Si occuperà di Trasporti, Inforrmatizzazione, Servizi Demografici ed Elettorale, Democrazia Partecipata,Viabilità, Aree Verdi e Arredo Urbano, Personale
Orifici è già stato vice - presidente del consiglio comunale di Lipari, nella scorsa legislatura.
Presidente era Adolfo Sabatini che, pubblicando questa foto, scrive "Un affettuoso buon lavoro al neo assessore Daniele Orifici".
Con l'ingresso in giunta di Orifici, al quale auguriamo buon lavoro, cambia la ripartizione delle deleghe per Massimo Taranto e Massimo D'Auria. Restano invariate quelle di Orto e di Tiziana De Luca
Taranto ricoprirà le deleghe al: Turismo Sport e Spettacolo - Ecologia - Servizi RSU e Ambiente - Programmazione, Sviluppo Economico ed Attività Produttive.
D'Auria ricoprirà le deleghe al : Decentramento Frazioni e Isole Minori - Servizi Cimiteriali - Patrimonio - Suolo Pubblico.
Premio Troisi a Salina: Pupi Avati guest star della IX edizione dedicata al tema della salute.
Quattro giorni di proiezioni, incontri, premiazioni, focus e momenti d'intrattenimento.
Sabato 25 mattina un corso di formazione deontologica con l’Ordine dei Giornalisti
“Quando c’è l’amore c’è tutto... no ch’ella è a’ salute”, rispondeva così Gaetano a Marta in “Ricomincio da tre” celebre film di Troisi che dà il claim alla IX edizione di Marefestival dedicata al tema dell’anno: la promozione della salute e del benessere nel senso di "stare bene" a 360 gradi e la prevenzione nell'era post emergenza covid-19. Guest star il maestro Pupi Avati che aprirà il Festival, da giovedì 23 a domenica 26 luglio nell’isola eoliana, e riceverà il Premio Troisi alla carriera per i 50 film girati e le altrettante sceneggiature. Il regista ha dedicato diverse pellicole a fenomeni sociali particolarmente importanti, tra cui la ludopatia: sarà ricordato tra gli altri “Regalo di Natale” con Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane e Alessandro Haber (attore già Premio Troisi nel 2016) in occasione di un focus pomeridiano sul gioco d’azzardo, fenomeno sociale di notevole importanza al giorno d'oggi.
Nonostante le difficoltà e le perplessità dovute all’emergenza sanitaria la kermesse vuole trasmettere un messaggio di rinascita e ripartenza e cogliere l’occasione per accendere i riflettori su argomenti legati alla pandemia e alla promozione della salute, coinvolgendo artisti impegnati su questo fronte e proponendo contenuti festivalieri inerenti l’attualità. Nei prossimi giorni sarà ufficializzato il programma dettagliato che vede, come ogni anno, un parterre di ospiti e partner di respiro nazionale, non solo in ambito cinematografico.
Un’opportunità di decollo soprattutto per la stagione estiva sull’arcipelago eoliano con un sold out già registrato in molte strutture ricettive, grazie alla macchina organizzativa messa in moto da qualche settimana e il coinvolgimento di centinaia di persone: numeri importanti per l'isola che sconta, come altre mete turistiche, un grave ritardo sull’apertura degli alberghi.
Il Premio Troisi, che da nove anni ha come madrina l’attrice e produttrice siciliana Maria Grazia Cucinotta, confermata anche in questa nona edizione, si svolgerà nel Comune di Malfa, guidato dal sindaco Clara Rametta: i pomeriggi culturali nel Centro Congressi e le serate - spettacolo nella piazza principale, nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
Sabato 25, nell’ambito del Festival, è in programma un corso di formazione deontologica che dà diritto a 6 crediti, dal titolo “Emigrazione e Carta di Roma: profili umanitari e ruolo dei media”, promosso insieme con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia (dalle ore 9 alle 13 al Centro Congressi di Malfa; maggiori info e iscrizioni sulla piattaforma SIGEF o sul sito www.odgsicilia.it).
Si torna dove ci si trova bene. Moreno Morello di Striscia alla Trattoria del vicolo a Lipari.
Per cenare, gustando le prelibatezze della casa, preparate dallo chef Giuseppe Catania. è tornato, nel locale dove era già stato qualche anno fa, Moreno Morello, il popolare inviato di Striscia la notizia.
Buon Compleanno!
Quattropani. SP179 in grave dissesto. Associazione Castellaro sollecita interventi alla Città metropolitana.
Comunicato
Con una nota indirizzata alla Città Metropolitana di Messina e per conoscenza al Comune di Lipari l’associazione Castellaro segnala lo stato di grave dissesto in cui versa la strada provinciale SP 179 nel tratto che attraversa la frazione di Quattropani, nell’isola di Lipari. Così si legge nel testo della missiva.
“Numerose buche, alcune delle quali trasformatesi in vere e proprie voragini, e la presenza di dossi e deformazioni dell’asfalto, all’altezza del rettilineo Castellaro, costringono gli automobilisti ad un vero e proprio slalom con ovvie ripercussioni sulla circolazione. Due turisti a bordo di una bicicletta sono stati gli ultimi malcapitati a fare i conti con il manto stradale accidentato in questa zona solo pochi giorni fa.
Da diversi anni una chiazza d’olio, ormai asciugatasi, viene ricordata inutilmente da un transennamento che occupa buona parte della carreggiata nel tratto di strada Valle Menta.
In zona Quartara, invece, il cartello “lavori in corso”, da quasi cinque anni segnala in piena curva l’ennesima insidia in corrispondenza di un tombino.
Avendo appreso dai mezzi di stampa che questo Ente ha avviato la procedura per l’esecuzione degli interventi di manutenzione sulle SS.PP. dell’isola di Lipari, auspichiamo che le criticità evidenziate nella presente missiva non vengano sottovalutate.
Per questo motivo invita i destinatari, nell’ambito delle precipue competenze e responsabilità, a porre in essere ogni provvedimento necessario a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”
Il Presidente
Avendo appreso dai mezzi di stampa che questo Ente ha avviato la procedura per l’esecuzione degli interventi di manutenzione sulle SS.PP. dell’isola di Lipari, auspichiamo che le criticità evidenziate nella presente missiva non vengano sottovalutate.
Per questo motivo invita i destinatari, nell’ambito delle precipue competenze e responsabilità, a porre in essere ogni provvedimento necessario a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”
Il Presidente
Fabrizio Giuffrè
martedì 14 luglio 2020
"Disastro" Calandra. Dettagliata nota alla Guardia costiera con richiesta d'intervento da parte del signor Pongolini
Pomice sversata a Calandra, a seguito della pulizia della vasca dell'omonimo torrente, fatta effettuare dal Comune, ha reso la spiaggia pessima, al punto da allontanare i bagnanti, sono cresciute le canne e i fondali della zona sono pieni di rifiuti.
Lo evidenzia in una dettagliata nota, con tanto di foto, inviata al Comandante della Guardia Costiera di Lipari Francesco Principale, il signor Catello Pongolini
Filicudi Wildlife Conservation sulla pagina fb "Per noi oggi è un giorno importante!"
Questo il testo pubblicato sulla pagina fb dell'associazione
Per noi oggi è un giorno importante! 😍
Per noi oggi è un giorno importante! 😍
Messe in sicurezza della Grotta del Bue Marino a Filicudi e della Grotta del Cavallo a Vulcano, grazie al progetto di Filicudi Wildlife Conservation supportato dalla Guardia Costiera di Lipari, con il contributo di Aeolian Islands Preservation Fund, Blue Marine Foundation e altri donors privati dell'isola di Filicudi.
L’arcipelago delle Isole Eolie è caratterizzato da grotte marine e piccole insenature di origine vulcanica che rappresentano un patrimonio naturalistico fondamentale da tutelare e da proteggere. Parte il progetto per la messa in sicurezza delle Grotte del Bue Marino a Filicudi e della Grotta del Cavallo a Vulcano!
Grazie al contributo di Aeolian Island Preservation Fund, Blue Marine Foundation e altri donors privati di Filicudi, è stato possibile raccogliere i fondi necessari per acquistare il materiale per effettuare gli interventi e delimitare le grotte.
La chiusura estiva delle grotte verrà effettuata dalla ditta Ste Mag SRL, con il supporto costante della Guardia Costiera di Lipari, attraverso un sistema moderno di cavi e boette completamente eco-sostenibili, di facile rimozione a fine estate, che non intaccano gli habitat e le praterie di Posidonia oceanica presenti sul fondale. A fine stagione verrà tutto rimosso.
Si precisa che nelle grotte dopo tale intervento non sarà consentito entrare a motore ma si potrà comunque entrare a nuoto, in canotto, in sup e kayak.
Molto spesso durante il periodo estivo imbarcazioni a motore, violando le ordinanze vigenti, entrano in queste aree arrecando disturbo, inquinamento e minacciando l’incolumità dei bagnanti al loro interno per la caduta massi dovuta al rumore dei motori.
Non meno importante è il fatto che le grotte marine rappresentano l’habitat riproduttivo ideale della Foca Monaca Mediterranea (Monachus monachus), un mammifero marino a rischio di estinzione che, fino agli anni ’60 era presente nelle nostre isole, ma che ora risulta assente a causa delle attività di pesca e del disturbo antropico. In altre aree come le Isole Egadi e l’isola di Capraia, progetti mirati di conservazione hanno permesso il ripopolamento di questa specie. Si auspica che questo intervento possa dare un pò di respiro al mare eoliano e che le Grotte del Bue Marino e del Cavallo possano un giorno tornare ad ospitare questo animale così carismatico e importante dal punto di vista conservazionistico. La Foca Monaca Mediterranea è il più raro mammifero marino in Europa e ad oggi se ne contano appena 700 esemplari in tutto.
Non meno importante è il fatto che le grotte marine rappresentano l’habitat riproduttivo ideale della Foca Monaca Mediterranea (Monachus monachus), un mammifero marino a rischio di estinzione che, fino agli anni ’60 era presente nelle nostre isole, ma che ora risulta assente a causa delle attività di pesca e del disturbo antropico. In altre aree come le Isole Egadi e l’isola di Capraia, progetti mirati di conservazione hanno permesso il ripopolamento di questa specie. Si auspica che questo intervento possa dare un pò di respiro al mare eoliano e che le Grotte del Bue Marino e del Cavallo possano un giorno tornare ad ospitare questo animale così carismatico e importante dal punto di vista conservazionistico. La Foca Monaca Mediterranea è il più raro mammifero marino in Europa e ad oggi se ne contano appena 700 esemplari in tutto.
Negli ultimi decenni, inoltre, nelle grotte marine delle Isole Eolie hanno trovato l'habitat ideale diverse colonie di Rondone Pallido (Apus pallidus), un migratore raro e fra le specie minacciate che staziona per tutto il periodo estivo nell’arcipelago, nidificando proprio nelle cavità dell'arco di ingresso.
Si ringraziano la Guardia Costiera di Lipari e il Comune di Lipari per aver fornito le autorizzazioni necessarie ad effettuare l’intervento e in particolare il comandante della Guardia Costiera Francesco Principale, per aver sostenuto l’iniziativa dal principio e per la preziosa assistenza fornita.
Ustica, Cordaro inaugura la stazione marittima realizzata dalla Regione
Comunicato
L'isola di Ustica ha la sua stazione marittima. Ad inaugurarla, questa mattina, alla presenza del sindaco Salvatore Militello e di numerose autorità civili, militari e religiose, è stato l'assessore al Territorio Toto Cordaro, in rappresentanza del presidente della Regione Nello Musumeci che ha disposto la realizzazione di queste strutture in otto isole minori siciliane.
“Una grande operazione - ha sottolineato Cordaro - che parte da qui, con il primo dei “Welcom terminal” previsti, e che mira a riqualificare l'offerta dei servizi turistici e ad allineare la qualità dei trasporti marittimi agli standard europei. Ai turisti che sbarcano nelle nostre isole, o che sono in attesa di prendere la nave o l'aliscafo, offriamo finalmente adeguati servizi sotto l'aspetto del comfort e della sicurezza”.
Realizzata in meno di un mese, grazie alla sinergia tra Demanio marittimo, dipartimento regionale delle Infrastrutture e amministrazione comunale, la stazione marittima di Ustica è grande ottanta metri quadrati. Si tratta del formato “big”, previsto anche per Lipari, Favignana e Pantelleria mentre la versione “smart”, di circa quaranta metri quadrati, è destinata a Linosa, Marettimo, Levanzo e Vulcano.
Interamente “green”, perchè auto-alimentata con pannelli fotovoltaici, è dotata al suo interno, tra l'altro, di monitor, connessione wi-fi, punti di ricarica per i cellulari, un deposito bagagli, un punto di informazioni turistiche. All'ingresso è stato installato un dispositivo per la misurazione automatica della temperatura attraverso il palmo della mano, che dovrà essere utilizzato da chiunque sbarchi nell'isola. E' presente anche un posto di polizia.
“Ancora una volta - prosegue Cordaro - il governo Musumeci annuncia le opere realizzate nel solco della politica “del fare”, venendo incontro alle attese di intere comunità e investendo, allo stesso tempo, sulla qualità dell'accoglienza”.
La stazione marittima di Ustica, così come le altre sette in fase di definizione, è costruita interamente in acciaio, con pannellature esterne che hanno un'altissima resistenza all'usura.
“Una grande operazione - ha sottolineato Cordaro - che parte da qui, con il primo dei “Welcom terminal” previsti, e che mira a riqualificare l'offerta dei servizi turistici e ad allineare la qualità dei trasporti marittimi agli standard europei. Ai turisti che sbarcano nelle nostre isole, o che sono in attesa di prendere la nave o l'aliscafo, offriamo finalmente adeguati servizi sotto l'aspetto del comfort e della sicurezza”.
Realizzata in meno di un mese, grazie alla sinergia tra Demanio marittimo, dipartimento regionale delle Infrastrutture e amministrazione comunale, la stazione marittima di Ustica è grande ottanta metri quadrati. Si tratta del formato “big”, previsto anche per Lipari, Favignana e Pantelleria mentre la versione “smart”, di circa quaranta metri quadrati, è destinata a Linosa, Marettimo, Levanzo e Vulcano.
Interamente “green”, perchè auto-alimentata con pannelli fotovoltaici, è dotata al suo interno, tra l'altro, di monitor, connessione wi-fi, punti di ricarica per i cellulari, un deposito bagagli, un punto di informazioni turistiche. All'ingresso è stato installato un dispositivo per la misurazione automatica della temperatura attraverso il palmo della mano, che dovrà essere utilizzato da chiunque sbarchi nell'isola. E' presente anche un posto di polizia.
“Ancora una volta - prosegue Cordaro - il governo Musumeci annuncia le opere realizzate nel solco della politica “del fare”, venendo incontro alle attese di intere comunità e investendo, allo stesso tempo, sulla qualità dell'accoglienza”.
La stazione marittima di Ustica, così come le altre sette in fase di definizione, è costruita interamente in acciaio, con pannellature esterne che hanno un'altissima resistenza all'usura.
Chiuso l'accesso alla Grotta del bue marino a Filicudi. Analogo provvedimento in arrivo per la Grotta del cavallo a Vulcano. Elenco delle aree interdette
Una barriera, a pochi metri, dall'ingresso impedisce, da oggi, l'accesso dei natanti alla Grotta del Bue Marino a Filicudi.
Il divieto d'accesso è collegato all'ordinanza 28/2019 del Circomare Guardia Costiera che individua la Grotta, insieme ad altri siti, tra quelli interdetti.
Analoga barriera dovrebbe essere posizionata nei pressi della Grotta del Cavallo a Vulcano, mentre a Panarea il varco per Calajunco è sbarrato da qualche anno ed oggi è stato "rafforzato" (vedi foto a dx, in basso)
Questa la parte dell'ordinanza che evidenzia le zone interdette nelle Eolie:
Art. 1 - Zone costiere interessate da movimenti franosi o con pericolo di crollo.
Divieti
1. In via cautelare, per la salvaguardia della pubblica incolumità, della vita umana in mare e per la sicurezza della navigazione sono vietate: la balneazione, la sosta e/o il transito di unità navali, la pesca e qualsiasi altra operazione che presupponga la presenza di persone e/o cose, entro 100 metri dal ciglio delle scogliere a picco sul mare delle isole dell’Arcipelago Eoliano, dal piede delle scogliere retrostanti gli arenili e dalle zone costiere e dove vi è evidente accumulo di materiale franato. E’ assolutamente vietato inoltrarsi all’interno delle grotte naturali esistenti in tutto l’arcipelago eoliano.
2. Si rammenta che, ove i fenomeni franosi sono statisticamente più frequenti, il limite di cui al precedente punto 1 è esteso a 150 metri e, nello specifico, si tratta delle seguenti località:
Isola di Lipari: Punta della Castagna; Località Sparanello; Località Grotta degli Angeli; Località Porto delle Genti – Specchio acqueo antistante l’Hotel denominati “Carasco”; Località Spiaggia della Papesca - porzione posta immediatamente a nord rispetto allo stabilimento balneare denominato “White Beach”; Località denominate Pietra Liscia – Arena - La Cava (estremo margine meridionale dell’arenile); Spiaggia dei Gabbiani; Località Sotto il Monte (Vallemuria, Praia Vinci e Faraglioni di Lipari); Località Monterosa – tratto del costone collinare sottostante l’ex struttura commerciale denominata “Sea Light”.
Isola di Vulcano: Località Roia (0,5 miglia verso sud-est dal porto di Levante); Praia Lunga (tra Grotta Abate e Fanale di Gelso); Grotta del Cavallo; Località Gelso (tratto compreso tra casa Marrara e Spiaggia dell’Asino); Spiaggia di Cannitello; Località Cala Rossa; Zona costiera “Cono della Fossa”.
Isola di Panarea: Località compresa tra Grotta Palomba e Punta Torrione; Costa sottostante la strada comunale “Coletta Timpone – Corvo Iditella”, per l’accesso al villaggio preistorico di Capo Milazzese e alla sottostante località di Cala Junco; Isolotti di Basiluzzo, Lisca Bianca, Lisca Nera, Dattilo, Scoglio Spinazzola; Zona Ponente (da Capo Milazzese a Cava Bianca); Località Drauth. Isola di Stromboli Isolotto di Strombolicchio; Località Ginostra - Tratto di scogliera sottostante l’omonimo centro abitato ad esclusione dell’ambito portuale; Località Petrazze; Località compresa tra Punta Labronzo e Punta delle Chiappe (specchio acqueo antistante la “sciara del fuoco”): vige, nello specifico, il divieto di permanenza entro 1000 metri così come disciplinato dall’Ordinanza n. 17/2019 del 05.07.2019 della Capitaneria di Porto di Milazzo.
Isola di Filicudi: Grotta del Bue Marino; Scoglio Giafante; Punta dello Zucco Grande; Scoglio la Canna; Punta Stimpagnaro.
Isola di Alicudi: Intero versante di Ponente dell’isola.
ISOLA DI SALINA: Comune di Santa Marina Salina: Tratto di costa compreso tra Punta Grottazza e Punta Brigantino; Tratto di costa compreso tra Passo Megna e Punta Capo; Tratto di costa compreso tra Località Quadara e Pozzo d’Agnello.
Comune di Leni: Località Rinella nei pressi dell’albergo denominato “Arianna”; Tratto di costa posto immediatamente ad est della spiaggia di Rinella.
Comune di Malfa: Località Pollara, tratto che va dallo scalo di alaggio verso ovest fino ai Fili di Branda; Località Gramignazzi; Località Scario; Località Galera verso est e fino alla frazione di Capo Faro c.d. di “Sopra Liuzzi”; Tratto di mare compreso tra Punta Perciato e Punta delle Fontanelle.
Art. 2 - Obblighi per i Comuni costieri
Sarà cura dei Signori Sindaci dei Comuni costieri, quali Ufficiali di Governo ai sensi dell’art. 38, comma 2 della Legge 08.06.1990, n.142 adottare provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di polizia locale al fine di prevenire ed eleminare eventuali pericoli che potrebbero minacciare la pubblica incolumità, disponendo l’apposizione di: idonee barriere/transenne volte ad impedire concretamente e completamente l’accesso alle zone interdette; vistosa segnaletica monitoria (redatta in più lingue) che evidenzi, ove esistenti, il pericolo di crollo e/o smottamenti del terreno sia in prossimità delle zone costiere sopra specificate e sia in prossimità dei punti di approdo dei mezzi di linea, al fine di informare l’utenza del pericolo esistente; boe rosse complete di segnalamenti luminosi a delimitazione degli specchi acquei interdetti per pericolo di crollo di materiale dai sovrastanti costoni rocciosi.
Il divieto d'accesso è collegato all'ordinanza 28/2019 del Circomare Guardia Costiera che individua la Grotta, insieme ad altri siti, tra quelli interdetti.
Analoga barriera dovrebbe essere posizionata nei pressi della Grotta del Cavallo a Vulcano, mentre a Panarea il varco per Calajunco è sbarrato da qualche anno ed oggi è stato "rafforzato" (vedi foto a dx, in basso)
Questa la parte dell'ordinanza che evidenzia le zone interdette nelle Eolie:
Art. 1 - Zone costiere interessate da movimenti franosi o con pericolo di crollo.
Divieti
1. In via cautelare, per la salvaguardia della pubblica incolumità, della vita umana in mare e per la sicurezza della navigazione sono vietate: la balneazione, la sosta e/o il transito di unità navali, la pesca e qualsiasi altra operazione che presupponga la presenza di persone e/o cose, entro 100 metri dal ciglio delle scogliere a picco sul mare delle isole dell’Arcipelago Eoliano, dal piede delle scogliere retrostanti gli arenili e dalle zone costiere e dove vi è evidente accumulo di materiale franato. E’ assolutamente vietato inoltrarsi all’interno delle grotte naturali esistenti in tutto l’arcipelago eoliano.
2. Si rammenta che, ove i fenomeni franosi sono statisticamente più frequenti, il limite di cui al precedente punto 1 è esteso a 150 metri e, nello specifico, si tratta delle seguenti località:
Isola di Lipari: Punta della Castagna; Località Sparanello; Località Grotta degli Angeli; Località Porto delle Genti – Specchio acqueo antistante l’Hotel denominati “Carasco”; Località Spiaggia della Papesca - porzione posta immediatamente a nord rispetto allo stabilimento balneare denominato “White Beach”; Località denominate Pietra Liscia – Arena - La Cava (estremo margine meridionale dell’arenile); Spiaggia dei Gabbiani; Località Sotto il Monte (Vallemuria, Praia Vinci e Faraglioni di Lipari); Località Monterosa – tratto del costone collinare sottostante l’ex struttura commerciale denominata “Sea Light”.
Isola di Vulcano: Località Roia (0,5 miglia verso sud-est dal porto di Levante); Praia Lunga (tra Grotta Abate e Fanale di Gelso); Grotta del Cavallo; Località Gelso (tratto compreso tra casa Marrara e Spiaggia dell’Asino); Spiaggia di Cannitello; Località Cala Rossa; Zona costiera “Cono della Fossa”.
Isola di Panarea: Località compresa tra Grotta Palomba e Punta Torrione; Costa sottostante la strada comunale “Coletta Timpone – Corvo Iditella”, per l’accesso al villaggio preistorico di Capo Milazzese e alla sottostante località di Cala Junco; Isolotti di Basiluzzo, Lisca Bianca, Lisca Nera, Dattilo, Scoglio Spinazzola; Zona Ponente (da Capo Milazzese a Cava Bianca); Località Drauth. Isola di Stromboli Isolotto di Strombolicchio; Località Ginostra - Tratto di scogliera sottostante l’omonimo centro abitato ad esclusione dell’ambito portuale; Località Petrazze; Località compresa tra Punta Labronzo e Punta delle Chiappe (specchio acqueo antistante la “sciara del fuoco”): vige, nello specifico, il divieto di permanenza entro 1000 metri così come disciplinato dall’Ordinanza n. 17/2019 del 05.07.2019 della Capitaneria di Porto di Milazzo.
Isola di Filicudi: Grotta del Bue Marino; Scoglio Giafante; Punta dello Zucco Grande; Scoglio la Canna; Punta Stimpagnaro.
Isola di Alicudi: Intero versante di Ponente dell’isola.
ISOLA DI SALINA: Comune di Santa Marina Salina: Tratto di costa compreso tra Punta Grottazza e Punta Brigantino; Tratto di costa compreso tra Passo Megna e Punta Capo; Tratto di costa compreso tra Località Quadara e Pozzo d’Agnello.
Comune di Leni: Località Rinella nei pressi dell’albergo denominato “Arianna”; Tratto di costa posto immediatamente ad est della spiaggia di Rinella.
Comune di Malfa: Località Pollara, tratto che va dallo scalo di alaggio verso ovest fino ai Fili di Branda; Località Gramignazzi; Località Scario; Località Galera verso est e fino alla frazione di Capo Faro c.d. di “Sopra Liuzzi”; Tratto di mare compreso tra Punta Perciato e Punta delle Fontanelle.
Art. 2 - Obblighi per i Comuni costieri
Sarà cura dei Signori Sindaci dei Comuni costieri, quali Ufficiali di Governo ai sensi dell’art. 38, comma 2 della Legge 08.06.1990, n.142 adottare provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di polizia locale al fine di prevenire ed eleminare eventuali pericoli che potrebbero minacciare la pubblica incolumità, disponendo l’apposizione di: idonee barriere/transenne volte ad impedire concretamente e completamente l’accesso alle zone interdette; vistosa segnaletica monitoria (redatta in più lingue) che evidenzi, ove esistenti, il pericolo di crollo e/o smottamenti del terreno sia in prossimità delle zone costiere sopra specificate e sia in prossimità dei punti di approdo dei mezzi di linea, al fine di informare l’utenza del pericolo esistente; boe rosse complete di segnalamenti luminosi a delimitazione degli specchi acquei interdetti per pericolo di crollo di materiale dai sovrastanti costoni rocciosi.
Raccolta differenziata: la Regione premia i Comuni virtuosi
Tre giorni di eventi all'insegna della Sicilia virtuosa sui rifiuti. L'evento è in programma dal 16 al 18 luglio presso il teatro dell’Ente Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, nell’ambito della manifestazione "Ecomed Progetto Confort - Salone dell’ambiente". A organizzarlo il dipartimento regionale della Protezione civile, in collaborazione con il Dipartimento Acqua e rifiuti, sotto l'egida della Presidenza della Regione.
Nella prima giornata sarà presentato il protocollo “Strade pulite”, che offrirà strumenti innovativi e più efficaci ai Comuni per affrontare la piaga dell'abbandono abusivo dei rifiuti. La provincia di Catania, grazie all’impulso generato dal comitato Etnambiente, farà da apripista per un nuovo modello d'intervento che prevede tra i punti più importanti la segnalazione delle microdiscariche tramite App mobile, la collocazione di telecamere diffuse e l'organizzazione di giornate di pulizia straordinaria di strade, parchi e spiagge da parte di volontari, ambientalisti, Protezione civile e assistenti sociali.
Nella seconda giornata saranno invitati 243 Comuni alla cerimonia di premiazione degli enti locali virtuosi, presieduta dal presidente della Regione, Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, del dirigente generale della Protezione civile, Salvo Cocina e del neo dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Calogero Foti. Ammonta a cinque milioni il budget che verrà suddiviso tra i vincitori.
In tutto, sono 133. Si tratta di quelli che 2019 hanno superato una percentuale di raccolta differenziata del 65 per cento, mentre ben 110 superano il 50 per cento su un totale di 390 comuni dell'Isola. Nel 2017 la percentuale media regionale era intorno al 20 per cento ed allora furono soltanto 23 i centri dell'Isola ad essere premiati perchè raggiunsero quota 65 per cento di raccolta differenziata, mentre 51 enti locali si attestarono poco sopra il 50 per cento. I numeri, dunque, sono più che triplicati con il governo Musumeci.
La terza giornata di lavori prevede, infine, la presentazione di casi studio e progetti attivi nel campo dello sviluppo sostenibile e dell'economia circolare. Primo fra tutti il progetto “Cuore generoso contro lo spreco alimentare” che durante il periodo del lockdown ha fatto sì che tutta la merce invenduta del Maas, il Mercato agroalimentare siciliano, venisse destinata a famiglie indigenti e in stato di bisogno, tramite i volontari della Protezione civile e una rete di enti del terzo settore del Catanese.
Nella prima giornata sarà presentato il protocollo “Strade pulite”, che offrirà strumenti innovativi e più efficaci ai Comuni per affrontare la piaga dell'abbandono abusivo dei rifiuti. La provincia di Catania, grazie all’impulso generato dal comitato Etnambiente, farà da apripista per un nuovo modello d'intervento che prevede tra i punti più importanti la segnalazione delle microdiscariche tramite App mobile, la collocazione di telecamere diffuse e l'organizzazione di giornate di pulizia straordinaria di strade, parchi e spiagge da parte di volontari, ambientalisti, Protezione civile e assistenti sociali.
Nella seconda giornata saranno invitati 243 Comuni alla cerimonia di premiazione degli enti locali virtuosi, presieduta dal presidente della Regione, Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, del dirigente generale della Protezione civile, Salvo Cocina e del neo dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Calogero Foti. Ammonta a cinque milioni il budget che verrà suddiviso tra i vincitori.
In tutto, sono 133. Si tratta di quelli che 2019 hanno superato una percentuale di raccolta differenziata del 65 per cento, mentre ben 110 superano il 50 per cento su un totale di 390 comuni dell'Isola. Nel 2017 la percentuale media regionale era intorno al 20 per cento ed allora furono soltanto 23 i centri dell'Isola ad essere premiati perchè raggiunsero quota 65 per cento di raccolta differenziata, mentre 51 enti locali si attestarono poco sopra il 50 per cento. I numeri, dunque, sono più che triplicati con il governo Musumeci.
La terza giornata di lavori prevede, infine, la presentazione di casi studio e progetti attivi nel campo dello sviluppo sostenibile e dell'economia circolare. Primo fra tutti il progetto “Cuore generoso contro lo spreco alimentare” che durante il periodo del lockdown ha fatto sì che tutta la merce invenduta del Maas, il Mercato agroalimentare siciliano, venisse destinata a famiglie indigenti e in stato di bisogno, tramite i volontari della Protezione civile e una rete di enti del terzo settore del Catanese.
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