Spazio nel nostro giornale, così come avvenuto in precedenza per altre località della nostra Lipari, alle foto della "Peregrinatio" della Madonna del Terzito che martedì ha toccato Pianoconte e dove resterà sino al 29 Maggio.
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venerdì 20 maggio 2016
Parole eoliane...dal dialetto recuperato. Fonte: Italo Toni "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" (XVIII° parte)
Questa rubrica è resa possibile grazie allo scrittore eoliano Italo Toni, che ringraziamo.
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
Nacchere - Nacchiri
Naftalina - Canfura
Nano - Curtu
Narrare - Cuntari
giovedì 19 maggio 2016
Ammarì, primo aliscafo della rotta Milazzo-Eolie con la nuova livrea Libertylines
Da domani in servizio sulla rotta Milazzo- Isole Eolie l'aliscafo Ammarì con la nuova livrea di Libertylines.
E' il primo mezzo veloce a portare la nuova livrea dell'azienda ed a breve sara seguito dall'intera flotta.
Un totale restyling che segue il cambio di denominazione.
L'immagine di Libertylines verra ulteriormente rafforzata con il restyling delle biglietterie della compagnia. Un modo semplice per identificare gli aliscafi ed i punti di acquisto dei voucher di Libertylines.
E' il primo mezzo veloce a portare la nuova livrea dell'azienda ed a breve sara seguito dall'intera flotta.
Un totale restyling che segue il cambio di denominazione.
L'immagine di Libertylines verra ulteriormente rafforzata con il restyling delle biglietterie della compagnia. Un modo semplice per identificare gli aliscafi ed i punti di acquisto dei voucher di Libertylines.
Antoci, sub commissario PD a Messina ed Enna
Riceviamo e pubblichiamo:
*Antoci è il presidente del Parco dei Nebrodi sfuggito l'altro ieri ad un agguato
Ho deciso, in accordo col segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, e la segreteria nazionale di nominare subcommissario di Enna e Messina Giuseppe Antoci*.
La sua integrità, il suo profondo senso dello stato e delle istituzioni non possono che motivare al meglio e fornire linfa nuova al pd che giorno dopo giorno qui stiamo ricostruendo. In zone come queste ,difficili e complicate, c'è bisogno di uomini della statura di Giuseppe per dimostrare ancora una volta che il nostro partito è in prima fila nella battaglia contro la mafia e il malaffare. Nessuna zona grigia. Il nostro unico interesse è il bene della cosa pubblica. Solo così la Sicilia potrà finalmente essere conosciuta non più come terra di cosa nostra, ma come terra degli uomini liberi
Ernesto Carbone
La sua integrità, il suo profondo senso dello stato e delle istituzioni non possono che motivare al meglio e fornire linfa nuova al pd che giorno dopo giorno qui stiamo ricostruendo. In zone come queste ,difficili e complicate, c'è bisogno di uomini della statura di Giuseppe per dimostrare ancora una volta che il nostro partito è in prima fila nella battaglia contro la mafia e il malaffare. Nessuna zona grigia. Il nostro unico interesse è il bene della cosa pubblica. Solo così la Sicilia potrà finalmente essere conosciuta non più come terra di cosa nostra, ma come terra degli uomini liberi
Ernesto Carbone
Tutela del mare e delle coste, il ministero dell'Ambiente intensifica la lotta agli scarichi illegali
Una interessante segnalazione di Roberto Piemonte:
La tutela del mare e delle coste e la protezione della biodiversità dell’ambiente marino italiano, grazie all’opera di vigilanza e controllo espletata dal Ministero dell’ambiente per il tramite della Guardia costiera, si incentrerà sempre più sulla lotta agli scarichi illegali provenienti dagli insediamenti civili e industriali, innanzitutto sollecitando l’impegno delle Regioni al rispetto della normativa ambientale in materia di depurazione degli scarichi fognari, fino ad arrivare al commissariamento delle amministrazioni inadempienti.
La Campagna nazionale
Gli obiettivi e le prospettive di tutela ambientale contro l’inquinamento marino e costiero, sono stati illustrati lo scorso 11 maggio 2016, presso il Centro storico culturale del Corpo delle Capitanerie di porto, all’interno del Forte Michelangelo di Civitavecchia, in occasione della presentazione da parte del Ministro dell’ambiente dei dati della «Terza Campagna nazionale di tutela Ambientale», realizzata nel 2015 dal reparto ambientale marino del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, che svolge attività di vigilanza e tutela dell’ecosistema marino, come diretta espressione funzionale e operativa del Ministero.
Nell’ambito delle proprie competenze, il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, ha portato avanti la terza campagna di prevenzione e repressione anti-inquinamento da marzo a settembre 2015.
Aree di intervento
L’attività è stata articolata intorno a cinque aree di intervento prioritarie: la tutela delle zone marino-costiere, finalizzata alla repressione degli abusivismi demaniali e delle violazioni nelle aree marine protette, la vigilanza sui rifiuti, il contrasto all’inquinamento provocato da navi, la salvaguardia della fauna e della flora marina, nonché la vigilanza sugli scarichi a mare. La quarta Campagna nazionale programmata per il 2016, di cui sono state comunicate le linee guida, si concentrerà sulla repressione degli scarichi illegali dovuti agli insediamenti civili e industriali.
I numeri
I dati raccolti dalle Capitanerie di porto-Guardia costiera, sugli interventi e le attività di vigilanza e controllo condotte lungo gli 8 mila chilometri di coste nazionali, parlano della segnalazione di 1754 notizie di reato e 1043 persone denunciate, 774 sequestri, per un valore di oltre due milioni di euro, con oltre 320 mila metri quadri di aree demaniali e non sottoposte a sequestro. Novecento sono state le navi ispezionate sotto i profili anti-inquinamento, con 211 mancanze riscontrate. Elevate 1230 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di 4,5 milioni di euro, oltre al sequestro di 4,5 tonnellate di rifiuti.
Depurazione
Il Ministero ha assicurato massimo impegno e tolleranza zero nella repressione delle condotte criminali, potendosi oggi avvalere anche dei nuovi reati ambientali introdotti nel corpo del Codice Penale, per la salvaguardia del mare e delle coste, fonte di crescita economica e turistica per il Paese, oltre che vanto ambientale e naturalistico, ma ha anche annunciato l’impegno a sollecitare l’azione concreta delle Regioni per il rispetto degli obblighi comunitari e nazionali, adottando un sistema efficiente di depurazione, in particolare in vista della stagione estiva, paventando il ricorso al commissariamento, con esercizio dei poteri di sostituzione previsti dalla legge, per quelle amministrazioni regionali che non dovessero adeguarsi in tempi brevi.
La Campagna nazionale
Gli obiettivi e le prospettive di tutela ambientale contro l’inquinamento marino e costiero, sono stati illustrati lo scorso 11 maggio 2016, presso il Centro storico culturale del Corpo delle Capitanerie di porto, all’interno del Forte Michelangelo di Civitavecchia, in occasione della presentazione da parte del Ministro dell’ambiente dei dati della «Terza Campagna nazionale di tutela Ambientale», realizzata nel 2015 dal reparto ambientale marino del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, che svolge attività di vigilanza e tutela dell’ecosistema marino, come diretta espressione funzionale e operativa del Ministero.
Nell’ambito delle proprie competenze, il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, ha portato avanti la terza campagna di prevenzione e repressione anti-inquinamento da marzo a settembre 2015.
Aree di intervento
L’attività è stata articolata intorno a cinque aree di intervento prioritarie: la tutela delle zone marino-costiere, finalizzata alla repressione degli abusivismi demaniali e delle violazioni nelle aree marine protette, la vigilanza sui rifiuti, il contrasto all’inquinamento provocato da navi, la salvaguardia della fauna e della flora marina, nonché la vigilanza sugli scarichi a mare. La quarta Campagna nazionale programmata per il 2016, di cui sono state comunicate le linee guida, si concentrerà sulla repressione degli scarichi illegali dovuti agli insediamenti civili e industriali.
I numeri
I dati raccolti dalle Capitanerie di porto-Guardia costiera, sugli interventi e le attività di vigilanza e controllo condotte lungo gli 8 mila chilometri di coste nazionali, parlano della segnalazione di 1754 notizie di reato e 1043 persone denunciate, 774 sequestri, per un valore di oltre due milioni di euro, con oltre 320 mila metri quadri di aree demaniali e non sottoposte a sequestro. Novecento sono state le navi ispezionate sotto i profili anti-inquinamento, con 211 mancanze riscontrate. Elevate 1230 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di 4,5 milioni di euro, oltre al sequestro di 4,5 tonnellate di rifiuti.
Depurazione
Il Ministero ha assicurato massimo impegno e tolleranza zero nella repressione delle condotte criminali, potendosi oggi avvalere anche dei nuovi reati ambientali introdotti nel corpo del Codice Penale, per la salvaguardia del mare e delle coste, fonte di crescita economica e turistica per il Paese, oltre che vanto ambientale e naturalistico, ma ha anche annunciato l’impegno a sollecitare l’azione concreta delle Regioni per il rispetto degli obblighi comunitari e nazionali, adottando un sistema efficiente di depurazione, in particolare in vista della stagione estiva, paventando il ricorso al commissariamento, con esercizio dei poteri di sostituzione previsti dalla legge, per quelle amministrazioni regionali che non dovessero adeguarsi in tempi brevi.
Madonna del Terzito in Processione oggi a Pianoconte
Collegamento Eolie - Lamezia (Vibo Marina). Lo proponeva Saverio Merlino nel 2012
L'inserimento di un collegamento veloce Eolie-Vibo Marina nei bandi regionali è notizia delle ultime ore ma, ad onor del vero, l'idea risale a circa tre anni e mezzo fa.
Rientrava nel contesto dell' Ipotesi di progetto per i servizi Marittimi, predisposta da Saverio Merlino- componente commissione trasporti.
Ecco cosa scriveva a tal proposito:
Rientrava nel contesto dell' Ipotesi di progetto per i servizi Marittimi, predisposta da Saverio Merlino- componente commissione trasporti.
Ecco cosa scriveva a tal proposito:
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Inoltre un’ipotesi da valutare attentamente, rispetto alle corse attuali, è quella di studiare e possibilmente attuare un collegamento Lipari- Lamezia (penso Vibo Marina??), soprattutto da primavera all'autunno per consentire ad eoliani e turisti di servirsi dell'aeroporto Internazionale di questa cittadina che ha raggiunto un interessante livello di collegamenti in particolare con l'estero.
Occorre, insomma, puntare sull’intermodalità che rappresenta il valore aggiunto di un sistema d’infrastrutture nel quale ciascuna “rete” (stradale, ferroviaria, portuale o aeroportuale) concorre a garantire la mobilità dei cittadini e dei turisti.
Per visualizzare l'articolo con tutta " l'Ipotesi di progetto per i servizi marittimi" cliccare su questo link http://eolienews.blogspot.it/2012/10/servizi-marittimi-lipotesi-di-progetto.html
Per visualizzare l'articolo con tutta " l'Ipotesi di progetto per i servizi marittimi" cliccare su questo link http://eolienews.blogspot.it/2012/10/servizi-marittimi-lipotesi-di-progetto.html
E' morto Marco Pannella , un protagonista straordinario della storia italiana recente. E questo al di là della bandiere politiche
E' morto, in una clinica di Roma dove era stato ricoverato ieri per l'aggravarsi delle sue condizioni, Marco Pannella
L'annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero.
Lo storico leader dei radicali aveva da poco compiuto 86 anni
Come stanno sottolineando in molti, in queste ore è stato un grande leader politico, un protagonista straordinario della storia italiana recente, autore di tante battaglie, talvolta controverse ma sempre "combattute" coraggiosamente e a viso aperto.
E questo gli va riconosciuto al di là delle bandiere politiche
L'annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero.
Lo storico leader dei radicali aveva da poco compiuto 86 anni
Come stanno sottolineando in molti, in queste ore è stato un grande leader politico, un protagonista straordinario della storia italiana recente, autore di tante battaglie, talvolta controverse ma sempre "combattute" coraggiosamente e a viso aperto.
E questo gli va riconosciuto al di là delle bandiere politiche
Art.1 : Amministrazione senza un reale disegno di sviluppo del territorio
Il recente ingorgo verificatosi sulla strada per Pianoconte che ha visto coinvolto un tir,letteralmente incastrato in una curva,ci porta a fare una ulteriore riflessione sulla questione che più affligge l'attuale amministrazione,la programmazione!
Da anni ormai riteniamo che questa amministrazione vivacchi su provvedimenti sporadici e su iniziative autonome più o meno importanti,spesso in emergenza e gestite con somme urgenze, senza dare un reale disegno di sviluppo al territorio.
Fortunatamente,in questa occasione,non si è verificata la coincidenza di una emergenza da trasportare ma questo non vuol dire che non si debba affrontare seriamente e senza polemiche l'argomento.
Noi riteniamo che sia prerogativa di una amministrazione attenta e lungimirante,prevedere nelle aree artigianali (vanto di questo sindaco ma non sappiamo che fine abbiano fatto) una zona di stoccaggio all'interno della quale ogni artigiano e/o commerciante,con i propri mezzi adatti a circolare in un paese come Lipari,possa recuperarsi la merce ordinata senza che ciò possa causare intralcio alla circolazione.
Riteniamo anche che un buon sindaco,non attaccato al bisogno del consenso tout court,debba prevedere nei prossimi bandi per la gestione del servizio pubblico,nell'interesse collettivo ,la condizione,nei primi 3 anni di affidamento del servizio,dell'ammodernamento del parco mezzi sostituendolo gradualmente con vettori di idonee dimensioni e dotati di sistemi ibridi a basso inquinamento,il tutto nell'interesse di una realtà che,piaccia o no,rientra ancora oggi nel patrimonio dell'UNESCO.
Questo discorso,per un sindaco che ha tutto l'interesse a tutelare il suo territorio,chiaramente vale anche per il trasporto marittimo,gestito da imprenditori che ancora oggi fanno circolare nei nostri mari, mezzi vetusti,lenti,inquinanti certamente più di un mezzo ibrido e che utilizzano fondi regionali per espletare il servizio di collegamento con le isole senza che nessuno ad oggi li abbia obbligati,con una apposita clausola nel bando per l'affidamento del servizio,ad una graduale trasformazione della flotta in dotazione con mezzi più idonei alle esigenze di un territorio che dovrebbe invece ragionare seriamente per istituire le aree marine protette e per costituire l'ormai famoso ente gestore del sito patrimonio dell'UNESCO.
Art.1
Cimiteri ed altre aree. Il "punto" dell'assessore Sardella
Al cimitero di Lipari centro stanno per essere completati i lavori di diserbamento. Nel frattempo volontari, che ringrazio, sono al lavoro in quello di Canneto. Pianoconte è stato ripulito e settimana prossima si passerà a quello di Quattopani".
Ce lo ha dichiarato l'assessore Giovanni Sardella con il quale abbiamo fatto il punto della situazione.
"Stamane - ha affermato ancora l'assessore - sono state ripulite dai ragazzi della Forestale - anch'essi da ringraziare - la strada che da Piazza Mazzini porta alla scogliera di Sotto il palo e l'ipogeo funerario limitrofo al Palazzetto dello Sport. Per quanto riguarda la strada a destra del cimitero non c'era bisogno della sollecitazione di Giacomantonio, lo avevo già previsto".
Ce lo ha dichiarato l'assessore Giovanni Sardella con il quale abbiamo fatto il punto della situazione.
"Stamane - ha affermato ancora l'assessore - sono state ripulite dai ragazzi della Forestale - anch'essi da ringraziare - la strada che da Piazza Mazzini porta alla scogliera di Sotto il palo e l'ipogeo funerario limitrofo al Palazzetto dello Sport. Per quanto riguarda la strada a destra del cimitero non c'era bisogno della sollecitazione di Giacomantonio, lo avevo già previsto".
Giacomantonio: Si ripulisca anche la stradella a destra del cimitero
Riceviamo e pubblichiamo:
Confortato che finalmente stamattina anche nel piano alto del cimitero l’erba era stata tagliata, ma ancora di più del fatto che gli operai erano tornati ad occuparsi del nostro camposanto oso avanzare una nuova richiesta. Qualche giorno fa, prima della venuta di Alfano, ho sentito e visto che si ripuliva la stradella a sinistra del Cimitero, purtroppo però lo stesso non è stato fatto con quella di destra. Certo a fianco alla stradella di sinistra ci sono delle abitazioni e invece non ce ne sono a fianco a quella di destra, ma ciò non vuol dire che sia meno importante perchè per questa strada salgono in macchina chi va ai piani superiori e le ditte funebri che lì portano i defunti e le corone e i fiori. Quella stradella è tenuta in modo indecoroso. Malgrado non si possa, molte macchine vi parcheggiano ed alcune sono forse abbandonate da tempo ed una qualche settimana fa è stata date alle fiamme. Macchine abbandonate sono accatastate nei compi limitrofi che un tempo erano mascherati con dei teli che il tempo ha consumato inoltre dai bordi della strada si riversano sulla carreggiata rami di rovi che graffiano le macchine e che in questi ultimi giorni hanno costretto i carri funebri a farsi largo a colpi di machete come nelle foreste.
Per favore Signor Assessori, ora che gli operai sono tornati può chiedere loro di fare un intervento di pulizia arrivando magari al piazzale dove ci sono reti, materassi ed altri attrezzi abbandonati lì da mesi?
Michele Giaacomantonio
Confortato che finalmente stamattina anche nel piano alto del cimitero l’erba era stata tagliata, ma ancora di più del fatto che gli operai erano tornati ad occuparsi del nostro camposanto oso avanzare una nuova richiesta. Qualche giorno fa, prima della venuta di Alfano, ho sentito e visto che si ripuliva la stradella a sinistra del Cimitero, purtroppo però lo stesso non è stato fatto con quella di destra. Certo a fianco alla stradella di sinistra ci sono delle abitazioni e invece non ce ne sono a fianco a quella di destra, ma ciò non vuol dire che sia meno importante perchè per questa strada salgono in macchina chi va ai piani superiori e le ditte funebri che lì portano i defunti e le corone e i fiori. Quella stradella è tenuta in modo indecoroso. Malgrado non si possa, molte macchine vi parcheggiano ed alcune sono forse abbandonate da tempo ed una qualche settimana fa è stata date alle fiamme. Macchine abbandonate sono accatastate nei compi limitrofi che un tempo erano mascherati con dei teli che il tempo ha consumato inoltre dai bordi della strada si riversano sulla carreggiata rami di rovi che graffiano le macchine e che in questi ultimi giorni hanno costretto i carri funebri a farsi largo a colpi di machete come nelle foreste.
Per favore Signor Assessori, ora che gli operai sono tornati può chiedere loro di fare un intervento di pulizia arrivando magari al piazzale dove ci sono reti, materassi ed altri attrezzi abbandonati lì da mesi?
Michele Giaacomantonio
Il liparese Dario Guarnuto “Dinamop27” vince il Sunday Special di poker online versione KO
(DA ASSOPOKER.COM) Quattro anni fa Dario Guarnuto, in arte “dinamop27“, pubblicò un video su Youtube per la promozione Dream Job di Pokerstars.it, che metteva in palio una sponsorizzazione della picca rossa.
All’epoca il video di Dario diventò piuttosto popolare sui vari forum per il suo modo di fare umile e sincero, nonostante le decine di migliaia di euro che vinceva nel poker online. In quel video “dinamop27” diceva una frase che sarebbe diventata storica nel nostro mondo: “Io non sono un pro. Sono un ragazzo come voi, che gioca da casa“. Chissà se il player siciliano la pensa allo stesso modo anche oggi, dopo quattro anni passati e grindare soprattutto dopo aver vinto, questa notte, il Sunday Special in versione KO. Scopriamo subito quanto ha intascato e come sono andati gli altri MTT Online domenicali tra Pokerstars.it, iPoker (Sisal, Snai, Eurobet, Titanbet) e People’s Poker.
C’erano diversi pro al Day 2 del Sunday Special, ma per i vari Christian “ninetto1989” Nuvola, Lorenzo “bovediroma” Sabato, Raffaele “raffibiza” Sorrentino e Alessio “djalexone92” Agarla non c’è stato niente da fare: le loro eliminazioni sono arrivate prima di raggiungere la top 50. Chi riesce a raggiungere il tavolo finale è invece Guido “POGGIAIOLO” Pieraccini, che grazie alla sua grande esperienza centra una 6° posizione che vale 3.783€.
Con la struttura KO, tutti i premi final table risultano diversi dal solito. Il 7° classificato “natalino58“, ad esempio, ha vinto più di Pieraccini. Ottimi risultati per “maverick0938” e Fulvio “22UTGallin” Di Meo, ricompensati rispettivamente con 5.133€ e 6.166€ per la 5° e 4° posizione. Sul gradino più basso del podio si piazza “GoBerzerk“, a cui vanno 8.506€, mentre “sgraccobaldo” è l’ultimo ad arrendersi a Guarnuto. “Dinamop27” riesce infatti ad avere la meglio sull’avversario senza stringere deal e porta a casa 17.549€. Seconda posizione da 11.171€ per “sgraccobaldo”.
Dinamop27 €17.549
sgraccobaldo €11.171
GoBerzerk €8.506
22UTGallin €6.166
maverick0938 €5.133
POGGIAIOLO €3.783
natalino58 €3.871
Zal8 €2.257
messina92 €1.904
All’epoca il video di Dario diventò piuttosto popolare sui vari forum per il suo modo di fare umile e sincero, nonostante le decine di migliaia di euro che vinceva nel poker online. In quel video “dinamop27” diceva una frase che sarebbe diventata storica nel nostro mondo: “Io non sono un pro. Sono un ragazzo come voi, che gioca da casa“. Chissà se il player siciliano la pensa allo stesso modo anche oggi, dopo quattro anni passati e grindare soprattutto dopo aver vinto, questa notte, il Sunday Special in versione KO. Scopriamo subito quanto ha intascato e come sono andati gli altri MTT Online domenicali tra Pokerstars.it, iPoker (Sisal, Snai, Eurobet, Titanbet) e People’s Poker.
C’erano diversi pro al Day 2 del Sunday Special, ma per i vari Christian “ninetto1989” Nuvola, Lorenzo “bovediroma” Sabato, Raffaele “raffibiza” Sorrentino e Alessio “djalexone92” Agarla non c’è stato niente da fare: le loro eliminazioni sono arrivate prima di raggiungere la top 50. Chi riesce a raggiungere il tavolo finale è invece Guido “POGGIAIOLO” Pieraccini, che grazie alla sua grande esperienza centra una 6° posizione che vale 3.783€.
Con la struttura KO, tutti i premi final table risultano diversi dal solito. Il 7° classificato “natalino58“, ad esempio, ha vinto più di Pieraccini. Ottimi risultati per “maverick0938” e Fulvio “22UTGallin” Di Meo, ricompensati rispettivamente con 5.133€ e 6.166€ per la 5° e 4° posizione. Sul gradino più basso del podio si piazza “GoBerzerk“, a cui vanno 8.506€, mentre “sgraccobaldo” è l’ultimo ad arrendersi a Guarnuto. “Dinamop27” riesce infatti ad avere la meglio sull’avversario senza stringere deal e porta a casa 17.549€. Seconda posizione da 11.171€ per “sgraccobaldo”.
Dinamop27 €17.549
sgraccobaldo €11.171
GoBerzerk €8.506
22UTGallin €6.166
maverick0938 €5.133
POGGIAIOLO €3.783
natalino58 €3.871
Zal8 €2.257
messina92 €1.904
Lipari, Inaugurazione caserma Carabinieri (foto XI° ed ultima parte)
Si conclude oggi la pubblicazione di tutta una serie di foto scattate durante la cerimonia di inaugurazione - intitolazione della caserma dei Carabinieri di Lipari. Gli scatti che pubblichiamo in questo post sono di Antonio Iacullo
Peregrinatio Marie. La Madonna del Terzito da ieri a Pianoconte (foto II° parte)
Spazio nel nostro giornale, così come avvenuto in precedenza per altre località della nostra Lipari, alle foto della "Peregrinatio" della Madonna del Terzito che martedì ha toccato Pianoconte. Frazione dove resterà sino al 29 Maggio.
Parole eoliane...dal dialetto recuperato. Fonte: Italo Toni "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" (XVII° parte)
Questa rubrica è resa possibile grazie allo scrittore eoliano Italo Toni, che ringraziamo.
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
Mammella - Minna
Macigno - Scuogghiu
Macinare - Mascinari
Madrina - Cummari
Lettere al direttore. Unioni civili, professor Armeli "punge" il dottor Giacomantonio
Gent.mo Direttore,
avevo letto, poco dopo l'approvazione alla Camera della legge sulle unioni civili (o incivili?) con la quale si introducono, in pratica, i matrimoni gay, un commento del dott. Giacomantonio che esultava anche se ancora manca un ultimo passaggio (Mattarella), per cui ora se ne parla in diversi posti.
Per me un cattolico che, con la scusa della misericordia, attacca i Vescovi perché non l'hanno approvata, così come non hanno approvato, a suo tempo, quella sul divorzio, non mi sembra un buon cattolico.
Essi, del resto, non hanno fatto altro che seguire un orientamento bimillenario che affonda le sue radici nel Sacro Testo Biblico. Si deve sapere che la misericordia di Dio ha un limite. Infatti ammoniva il grande S. Agostino: "Non merita misericordia chi si serve della misericordia di Dio per offenderlo". Ed anche S. Alfonso M. de' Liguori, anch'egli dottore della Chiesa, diceva: "Ne manda di più all'inferno la misericordia di Dio che non la sua giustizia". Non e forse vero che, quando ci si confessa, è necessario, oltre al pentimento, promettere di fuggire le occasioni di peccato? Quindi chi persevera nella sua condotta immorale non può essere perdonato!
E poi, quando mai s'è detto che i pastori devono farsi condurre dal gregge invece di guidarlo sulla retta via?
Il problema è che le leggi sui gay, contrarie al volere di Dio, sono state approvate, in un primo periodo, in quei Paesi occidentali dove c'è stata una maggiore "scristianizzazione" e poi ne hanno purtroppo contagiato molti altri. Per fortuna ancora ce ne sono diversi in Europa che resistono a questo andazzo.
Se guardiamo poi il resto del mondo, i Paesi che hanno adottato leggi simili sono in netta minoranza! Quindi altro che civiltà! A me sembra un grave decadimento morale!
Quanto al divorzio, ha forse dimenticato il dott. Giacomantonio che il Signore ha detto chiaramente: "L'uomo non separi ciò che Dio ha unito"? Ed ancora: "Chi ripudia la propria moglie per sposarne un'altra commette adulterio". Certo, è più comodo divorziare (pur a scapito dei figli) quando, in una coppia di genitori, nascono grossi problemi di relazione, invece di affrontarli con pazienza e sacrifici. Per arrivare all'eterna felicità è necessario passare per la via stretta, quella della Croce. Purtroppo molti ancora credono che si possa andare in Paradiso in carrozza!
Infine penso che un vero cristiano debba essere orgoglioso di appartenere al Signore piuttosto che a partiti in cui la maggioranza dei membri è contro la vita (vedi aborto, eutanasia, ecc.) ed in cui si approvano leggi che non consentono l'obiezione di coscienza e che vogliono imbavagliare (fatto gravissimo!) chi dice la verità (vedi ddl Scalfarotto sull'omofobia)! Quindi altro che democrazia! Purtroppo anche in Italia si vuole instaurare una dittatura ideologica (anche riformando la Costituzione) e molti ancora non se ne sono accorti! Spero che ad ottobre vincano i NO al referendum per mandare a casa Renzi ed i suoi che una volta era contro le unioni (in)civili ed ora, forse per mantenere il potere, sfrutta certe idee che vanno, ahimè, di moda!
Cordiali saluti
Prof. Gianfranco Armeli (Messina)
avevo letto, poco dopo l'approvazione alla Camera della legge sulle unioni civili (o incivili?) con la quale si introducono, in pratica, i matrimoni gay, un commento del dott. Giacomantonio che esultava anche se ancora manca un ultimo passaggio (Mattarella), per cui ora se ne parla in diversi posti.
Per me un cattolico che, con la scusa della misericordia, attacca i Vescovi perché non l'hanno approvata, così come non hanno approvato, a suo tempo, quella sul divorzio, non mi sembra un buon cattolico.
Essi, del resto, non hanno fatto altro che seguire un orientamento bimillenario che affonda le sue radici nel Sacro Testo Biblico. Si deve sapere che la misericordia di Dio ha un limite. Infatti ammoniva il grande S. Agostino: "Non merita misericordia chi si serve della misericordia di Dio per offenderlo". Ed anche S. Alfonso M. de' Liguori, anch'egli dottore della Chiesa, diceva: "Ne manda di più all'inferno la misericordia di Dio che non la sua giustizia". Non e forse vero che, quando ci si confessa, è necessario, oltre al pentimento, promettere di fuggire le occasioni di peccato? Quindi chi persevera nella sua condotta immorale non può essere perdonato!
E poi, quando mai s'è detto che i pastori devono farsi condurre dal gregge invece di guidarlo sulla retta via?
Il problema è che le leggi sui gay, contrarie al volere di Dio, sono state approvate, in un primo periodo, in quei Paesi occidentali dove c'è stata una maggiore "scristianizzazione" e poi ne hanno purtroppo contagiato molti altri. Per fortuna ancora ce ne sono diversi in Europa che resistono a questo andazzo.
Se guardiamo poi il resto del mondo, i Paesi che hanno adottato leggi simili sono in netta minoranza! Quindi altro che civiltà! A me sembra un grave decadimento morale!
Quanto al divorzio, ha forse dimenticato il dott. Giacomantonio che il Signore ha detto chiaramente: "L'uomo non separi ciò che Dio ha unito"? Ed ancora: "Chi ripudia la propria moglie per sposarne un'altra commette adulterio". Certo, è più comodo divorziare (pur a scapito dei figli) quando, in una coppia di genitori, nascono grossi problemi di relazione, invece di affrontarli con pazienza e sacrifici. Per arrivare all'eterna felicità è necessario passare per la via stretta, quella della Croce. Purtroppo molti ancora credono che si possa andare in Paradiso in carrozza!
Infine penso che un vero cristiano debba essere orgoglioso di appartenere al Signore piuttosto che a partiti in cui la maggioranza dei membri è contro la vita (vedi aborto, eutanasia, ecc.) ed in cui si approvano leggi che non consentono l'obiezione di coscienza e che vogliono imbavagliare (fatto gravissimo!) chi dice la verità (vedi ddl Scalfarotto sull'omofobia)! Quindi altro che democrazia! Purtroppo anche in Italia si vuole instaurare una dittatura ideologica (anche riformando la Costituzione) e molti ancora non se ne sono accorti! Spero che ad ottobre vincano i NO al referendum per mandare a casa Renzi ed i suoi che una volta era contro le unioni (in)civili ed ora, forse per mantenere il potere, sfrutta certe idee che vanno, ahimè, di moda!
Cordiali saluti
Prof. Gianfranco Armeli (Messina)
Eolie ed Australia. Bernard Mandile ci invia un articolo pubblicato nell' ottava isola delle Eolie
Nella foto da sx a dx: Bernard Mandile (Vice Presidente Società Isole Eolie), Tino Li Donni (Presidente Società Isole Eolie), James Merlino (Premier del Victoria), Giulia Biviano (Vice Presidente), Marco Cerbo (Consolato Generale), Jenetta Ziino (direttore sociale)
mercoledì 18 maggio 2016
L'erogazione idrica a Quattropani domani e dopodomani. Il programma
Erogazione idrica a Quattropani domani 19 maggio: Castellaro alto, Vallone Bianco, Stradale Castellaro, Costa D'agosto, Chiesa Vecchia, Chirica Rasa.
Erogazione idrica a Quattropani basso il 20 maggio: Castellaro basso, Petro Vito, Caolino, Area Morta, Chiesa Nuova, Quartara, Tivoli
Erogazione idrica a Quattropani basso il 20 maggio: Castellaro basso, Petro Vito, Caolino, Area Morta, Chiesa Nuova, Quartara, Tivoli
Lettrice chiede "E' possibile avere strisce pedonali sulla Cappuccini per attraversare in sicurezza?"
Una lettrice, con questa originale foto, ci chiede di girare all'assessore Giovanni Sardella la richiesta di fare realizzare delle strisce pedonali nei pressi del piccolo parcheggio di Via Torrente Cappuccini a Lipari. Onde consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni che devono attraversare la strada dopo aver posteggiato l'auto o che vanno a riprenderla. Strisce utili anche per chi da quel marciapiede si sposta nell'altro.
Assessore...batta un colpo...anzi più che un colpo...ci "doni" le strisce!
Una latta di pittura, nonostante le ristrettezze economiche, possiamo comprarla?
Assessore...batta un colpo...anzi più che un colpo...ci "doni" le strisce!
Una latta di pittura, nonostante le ristrettezze economiche, possiamo comprarla?
Serie video-fotografica: Eoliani che non ci sono più. Riproposizione VII° parte. (minuti 5'36)
Riproponiamo la VII° parte della serie video-fotografica dedicata agli "Eoliani che non ci sono più".
Questo mentre stiamo lavorando alla preparazione dell'XI° serie.
Questo mentre stiamo lavorando alla preparazione dell'XI° serie.
Lipari, convocato il consiglio comunale per il 25 Maggio. P.D.U.M. e debiti fuori bilancio tra gli argomenti
Tra gli argomenti inseriti all'odg dal presidente Adolfo Sabatini vi sono il P.D.U.M. (Piano di utilizzo del demanio marittimo, il regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni, l'approvazione di debiti fuori bilancio per 48.669,00 euro.
Peregrinatio Marie. La Madonna del Terzito da ieri a Pianoconte (foto 1° parte)
Spazio nel nostro giornale, così come avvenuto in precedenza per altre località della nostra Lipari, alle foto della "Peregrinatio" della Madonna del Terzito che ieri ha toccato Pianoconte. Frazione dove resterà sino al 29 Maggio.
Biviano (PD) plaude alla linea Eolie - Vibo marina e sollecita interventi di bitumazione a Pianoconte
Riceviamo dal consigliere comunale Giacomo Biviano (PD) e pubblichiamo:
1) Esprimo vivo apprezzamento per la nuova tratta “Eolie – Vibo Marina” inserita nel bando regionale per i collegamenti integrativi con le Isole Eolie e fortemente voluta da questa Amministrazione, oltre alla seconda corsa invernale per Panarea e Stromboli. Una nuova linea con la Calabria che consentirà di raggiungere l'Aeroporto di Lamezia Terme in meno di mezzora dal porto di Vibo Marina e che amplia notevolmente le possibilità di collegamento con le nostre isole. Un grazie in particolar modo al Sindaco Giorgianni per la determinazione con la quale ha chiesto l'inserimento di questa ulteriore e vantaggiosa tratta.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere comunale PD)
2) In questi giorni, nonostante le scarse se non inesistenti risorse finanziarie, si stanno effettuando dei lavori di bitumazione per il rifacimento di alcuni brevi tratti della rete stradale dell'isola.
Sono sicuro che l'Assessore Sardella, il Dirigente del III settore e il Responsabile dei Lavori Pubblici, oltre al centro e a Canneto, avranno previsto anche degli interventi nelle altre zone dell'isola.
1) Esprimo vivo apprezzamento per la nuova tratta “Eolie – Vibo Marina” inserita nel bando regionale per i collegamenti integrativi con le Isole Eolie e fortemente voluta da questa Amministrazione, oltre alla seconda corsa invernale per Panarea e Stromboli. Una nuova linea con la Calabria che consentirà di raggiungere l'Aeroporto di Lamezia Terme in meno di mezzora dal porto di Vibo Marina e che amplia notevolmente le possibilità di collegamento con le nostre isole. Un grazie in particolar modo al Sindaco Giorgianni per la determinazione con la quale ha chiesto l'inserimento di questa ulteriore e vantaggiosa tratta.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere comunale PD)
2) In questi giorni, nonostante le scarse se non inesistenti risorse finanziarie, si stanno effettuando dei lavori di bitumazione per il rifacimento di alcuni brevi tratti della rete stradale dell'isola.
Sono sicuro che l'Assessore Sardella, il Dirigente del III settore e il Responsabile dei Lavori Pubblici, oltre al centro e a Canneto, avranno previsto anche degli interventi nelle altre zone dell'isola.
Nella Frazione di Pianoconte, ad esempio, nei pressi della scuola elementare e media vi sono dei tratti impraticabili che rendono rischiosa la stessa circolazione. Oltre a buche ed avvallamenti di grosse dimensioni presenti vicino all'ufficio posta e alla strada Annunziata - Due vie - Cugna Corte.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
La targa di Horacio Majorana nasce dalle mani dell'artigiano liparese Santino Basile
La targa di Horacio Majorana, posizionata all'interno della nuova caserma dei Carabinieri di Lipari, e scoperta dal Ministro Angelino Alfano, è il frutto del lavoro e del "tocco unico" dell'artigiano del marmo liparese, Santino Basile
Santino ha anche realizzato due targhe minori per il nuovo presidio dell'Arma a Lipari.
Un lavoro, quello della targa di Majorana, al quale si è "speso" sin da quando il sindaco Marco Giorgianni glielo ha commissionato e al quale si è applicato non trascurando nulla e applicandosi con la competenza e professionalità di cui è capace.
Doti che gli sono state riconosciute in questa occasione dal Capitano dei Carabinieri, Antonio Ruotolo, ogni qualvolta è andato a visionare la progressione dell'opera.
"Per me, realizzare questo lavoro - ci ha detto Santino - è stato un immenso piacere ed è anche motivo di orgoglio".
Santino, conosciuto come "U' marmuraru", prima di questo lavoro, sicuramente importante, ha realizzato le varie targhe delle caserme liparesi della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Ha cominciato a muovere i primi passi in questa attività, che svolge con grande passione, a 6 anni. Adesso ne ha 66 e si occupa, prevalentemente, di lavori cimiteriali.
Chi lo conosce e lo frequenta sostiene che Santino "è un grande uomo, dal cuore dolce".
Ma Santino ama dedicarsi, nel tempo libero, anche a scolpire le pietre.
Lo fa per diletto ma con risultati più che soddisfacenti, come è ben evidente da una parte di questi lavori che si possono ammirare transitando per Marina Lunga, in prossimità della sua attività.
Insomma..un artigiano " a tutto tondo"
Santino, conosciuto come "U' marmuraru", prima di questo lavoro, sicuramente importante, ha realizzato le varie targhe delle caserme liparesi della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Ha cominciato a muovere i primi passi in questa attività, che svolge con grande passione, a 6 anni. Adesso ne ha 66 e si occupa, prevalentemente, di lavori cimiteriali.
Chi lo conosce e lo frequenta sostiene che Santino "è un grande uomo, dal cuore dolce".
Ma Santino ama dedicarsi, nel tempo libero, anche a scolpire le pietre.
Lo fa per diletto ma con risultati più che soddisfacenti, come è ben evidente da una parte di questi lavori che si possono ammirare transitando per Marina Lunga, in prossimità della sua attività.
Insomma..un artigiano " a tutto tondo"
Lipari, Inaugurazione caserma Carabinieri (foto X° parte)
Proseguiamo nella pubblicazione di tutta una serie di foto scattate durante la cerimonia di inaugurazione - intitolazione della caserma dei Carabinieri di Lipari. Gli scatti che pubblichiamo in questo post sono di Antonio Iacullo
Parole eoliane...dal dialetto recuperato. Fonte: Italo Toni "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" (XVI° parte)
Questa rubrica è resa possibile grazie allo scrittore eoliano Italo Toni, che ringraziamo.
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
Maccheroni - Maccaruna
Macchina - Machina
Macelleria - Chianca
Macellaio - Chianchieri
I De Salvi Brothers aprono oggi il concerto dei Negramaro a Genova
Un grande appuntamento, ricco di buona musica attende oggi 18/06/16 i De Salvi Brothers, dj’s Eoliani nel sangue che si esibiranno in diretta live per la grande ed attesa apertura del concerto dei Negramaro, al 105 Stadium di Genova
Seguiteli direttamente sulle pagine : Andy De Salvi (Diretta live) o De Salvi Brothers
Diretta dalle 19:30 circa.
Diretta dalle 19:30 circa.
Al Via il Concorso di Poesia "IL SEGRETO DELLE FRAGOLE" - Le migliori poesie saranno inserite nell’Agenda poetica del 2017 edita da LietoColle
Il tema scelto
quest’anno per caratterizzare l’agenda poetica del 2017 è “Essere onesti”. LietoColle vorrebbe che il Segreto delle fragole invogliasse a scrivere – e a praticare –
l’”Essere onesti”, gesto quanto mai controverso nel tempo corrente ove le
relazioni – entro le comunità, dal micro
delle famiglie al macro dei
continenti e del pianeta – sembrano costruite sull’interesse privato piuttosto
che sul bene comune, con il costante tradimento di principi quali la lealtà, la
trasparenza, l’attenzione all’altro.
A ben guardare, l’onestà è tema più faticoso ed estremo della generosità,
perché deve riferirsi a una morale che prevede costanza nei comportamenti,
costanza che non può essere risolta da un “momento generoso” ma che implica un
sistematico riferirsi a modelli del pensare e del fare che superano i bisogni
dell’”io” per giungere ad una più vasta consapevolezza del “noi”.
La sconfitta degli egoismi passa attraverso l’esercizio incondizionato
dell’onestà – dal personale al collettivo, ad ogni livello di responsabilità –
e recuperare un’”etica della poesia” significa anche, per LietoColle, attendere
da sé e dagli altri atteggiamenti, storie e scritture capaci di valorizzare il
bene piuttosto che il male, recuperando un senso universale di appartenenza
alla specie che trova fondamento nell’accogliere piuttosto che nel respingere.
Regolamento “Il
Segreto delle Fragole 2017”
LietoColle invita tutti
coloro che praticano la scrittura poetica, mediante l’invio dei propri
elaborati come segue: numero due poesie sul tema “Essere onesti” (massimo 28 versi
ciascuna –comprese spaziature interne ai versi, titolo e nome autore:
invio dei testi , in un
unico documento formato Word, alla redazione solo per mail: redazione@lietocolle.com,
indicando come oggetto “Fragole 2017”. Nella mail indicare i dati personali,
indirizzo, breve notizia e la seguente dichiarazione:
Dichiaro che gli
elaborati qui proposti sono di mia produzione e sono inediti. Autorizzo il
trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina
generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003).
La
partecipazione è completamente gratuita.
Le poesie dovranno
essere inviate entro il 30 agosto 2016.
L’elenco delle poesie
selezionate per l’inserimento nell’Agenda poetica saranno pubblicate sul sito www.lietocolle.com nel mese di novembre
2016, e agli autori selezionati verrà inviata comunicazione personale.
L’edizione 2017 –
curata da Sebastiano Gatto, Greta Rosso, Daniele Mencarelli, Maddalena
Lotter, sarà disponibile da fine
novembre e sarà un prezioso e utile REGALO DI NATALE.
LietoColle
Nel V° secolo D.C. Lipari ebbe una diaconessa di nome Proba? (di Michele Giacomantonio)
Il 12 maggio scorso Papa Francesco ha annunciato l’intenzione di istituire una Commissione di studio sul diaconato femminile, di cui si fa menzione nella Tradizione della Chiesa primitiva, ritenendo che le donne diacono sono “una possibilità per oggi”.
Forse è interessante conoscere che nella chiesa liparense dei primi secoli – la Santa e Cattolica Chiesa dei Liparéi come si legge in una epigrafe del V secolo – può essere esistita almeno una diaconessa che si chiamava Proba.
L’epigrafe funeraria su cui si basa questa ipotesi, fu rinvenuta nel gennaio del 1981 nel corso di una delle ultime campagne di scavo condotte da Luigi Bernabò Brea e da Madelene Cavalier nel cosiddetto “predio” Zagami in contrada Diana e risalirebbe alla seconda metà del V secolo. Lo scritto, in lingua greca, molto compromesso ed in parte cancellato è stato frutto di molte elaborazioni anche con tecniche digitali e di molte discussioni, oggi si trova nella sezione romana, bizantina, medioevale e moderna del Museo archeologico eoliano “L.Bernabò Brea”, sala XXVI (inv.13978).
Qui pubblichiamo due immagini di questa epigrafe tratte da A. Pagliara, Epigraphica Liparensia. Una proposta per l’ortodossia di Proba.
L’iscrizione è stata "ricostruita" così
Abbiamo utilizzato la traduzione italiana del prof. Giuseppe Iacolino mettendo al posto delle parole fra parentesi, frutto di congetture, dove le lettere sono cancellate o non si riescono ad interpretare, i puntini lasciando aperta l’interpretazione . La frase che ne risulta è la seguente:
“Si è addormentata in lungo sonno …….nella pace la serva … Dio Proba……. di Cristo.. della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei, moriva di anni 20 avanti al primo delle calende di settembre”
Il primo vuoto potrebbe essere ricostruito con le parole “nella fede e”, il secondo con “di”, l’ultimo con “e”. Il punto più controverso è dato dalla parola che segue il nome Proba e precede “di Cristo e della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei”.
Santi Luigi Agnello, che alla epigrafe ha dedicato un attento studio, osserva che “di regola, ma con numerose eccezioni, le parole ‘della santa chiesa cattolica’ sono precedute dal titolo del ministero cui il defunto era ascritto”, e pur con alcuni dubbi, avanza l’ipotesi che questo possa essere dicono/essa.
Già il titolo di diacono attribuito alle donne aveva nella Chiesa primitiva, in genere, un significato riduttivo. Il vescovo Epifanio di Salamina, venerato dalle Chiese cattolica e ortodossa come Santo e Padre della chiesa ha scritto, probabilmente fra 374/375 e 377/378, il Panarion che costituisce una fonte preziosa sulla Chiesa del IV secolo. Nella sua opera egli torna per ben due volte su questo argomento.
«E’ vero – afferma nel primo intervento - che nella Chiesa esiste l'ordine delle diaconesse, ma non per esercitare funzioni sacerdotali , né per affidare loro qualche compito, ma a causa della decenza del sesso femminile, o al momento del battesimo , o per l'esame di una sofferenza o di un dolore, o quando il corpo della donna dev'essere denudato, perché non sia esposto alla vista degli uomini che officiano, ma sia visto dalla diaconessa che riceve dal sacerdote l'ordine di prendersi cura della donna nel momento della sua nudità; così l'ordine della disciplina e la regola ecclesiastica sono assicurate assai solidamente e saggiamente dal canone. Perciò la parola divina non permette a una donna di parlare nell'assemblea né di esercitare autorità sull'uomo (cf. 1 Cor. 14, 34; 1 Tim. 2, 12) (...). Inoltre, bisogna osservare che quando l'organizzazione ecclesiastica ha avuto bisogno di diaconesse: ha nominato vedove, e le più anziane tra queste sono chiamate “presbitere”, ma non ha mai ammesso delle donne presbitero o sacerdotesse. Neppure gli stessi diaconi, d'altronde, si sono visti affidare nell'organizzazione ecclesiastica il compito di celebrare alcun sacramento, ma soltanto quello di collaborare ai sacramenti celebrati».
Il secondo testo di Epifanio sulle diaconesse si trova nel De fide, che segue ilPanarion. Dopo aver presentato i diversi stati della vita (verginità, vita solitaria, continenza, vedovanza, matrimonio), egli espone l'esigenza della continenza nel matrimonio e l'esclusione delle seconde nozze per coloro che fanno parte del clero: il vescovo, il presbitero, il diacono e il suddiacono. Resta escluso da quest'obbligo l'ordine dei lettori . Quanto alle diaconesse ripete che sono stabilite unicamente per il servizio delle donne a causa delle decenza allorché si presenta il bisogno, a causa del battesimo ( o per esaminare i loro corpi). Le diaconesse devono essere state sposate una sola volta ed essere continenti o vedove dopo un solo matrimonio o sempre vergini».
Le diaconesse, dunque ,- osserva il prof. Giovanni Antonio Nigro dell’Università di Bari - occupavano una posizione intermedia all'interno dell' “organizzazione ecclesiastica”, dopo diaconi, suddiaconi e lettori e prima di esorcisti, traduttori, becchini e portinai; gli obblighi loro imposti in materia di matrimonio sono gli stessi di quelli dei membri della gerarchia sacerdotale, di cui però non fanno parte: i loro compiti liturgici o caritativi sono sostanzialmente limitati all'assistenza delle donne al momento del battesimo e in caso di malattia. Non si accennava invece ad un loro ruolo nella catechesi
Certo quanto scriveva il vescovo Epifanio era l’indirizzo generale poi vi potevano essere sempre differenziazioni da luogo a luogo. Comunque sul significato di quelle tre lettere che seguono il nome di Proba non c’è unanimità fra gli studiosi.
Secondo il Manganaro Proba sarebbe stata una ostaria . Gli ostari erano il primo gradino dell’ordine ecclesiastico e rappresentavano una sorta di filtro fra l’esterno e l’interno dei luoghi di culto, delle Chiese e dei monasteri, in particolare lei sarebbe stata una sorta di portiera della Chiesa Madre di Lipari. Secondo invece il Ferrua sarebbe stata addirittura la moglie dell’ostarius.
Infine una terza interpretazione leggerebbe in quelle lettere di una parola monca il termine “pesciolino”. Infatti Tertulliano in De baptismo (1, 3), per dire che il Battesimo ci fa seguaci di Gesù Cristo, porta la figura del pesce e dell’acqua: i primi cristiani usavano come simbolo ignoto ai pagani la figura del pesce, (in greco icthus) da questa parola formavano un acrostico per ricordare Gesù: Iesos Christos Theou Uiòs Sotèr e cioè: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore. Da qui il termine “pesciolini” per indicare i cristiani :«Noi pesciolini nasciamo nell’acqua, secondo il Pesce nostro Gesù Cristo».
Qualunque fosse il ruolo di Proba una diaconessa con funzione di Portiera della Chiesa Madre, moglie dell’ostiarius, o semplice cristiana battezzata, quegli anni erano per la Santa Chiesa di Lipari anni difficili. Lo si desume dalla stessa epigrafe funeraria di Proba. Infatti osserva l’Agnello che la maggior parte delle formule e delle espressioni che compongono l’”iscrizione“ – dormitio, titolo di devozione, età vissuta, indicazione della data di morte – è molto diffusa anche nelle iscrizioni siciliane. Del tutto eccezionale è invece la menzione della “santa chiesa cattolica” che compare la prima volta nell’epigrafica siciliana. Dopo l’editto di Teodosio del 380, “cattolico” sta per ortodosso e non più per “universale” quindi si deve presumere che a Lipari ci fossero degli eretici e per questo viene sottolineato che Proba era “cattolica” cioè ortodossa come in altre epigrafe di Lipari vengono richiamati altri dati di fede come la Trinità nell’epigrafe di Asella.
L’eresia di cui si parla e che dovrebbe essersi insediata a Lipari è quella di Ario portata probabilmente dai Vandali invasori anche se, secondo il Pagliara, le Eolie, come Ustica, devono avere svolto soprattutto un ruolo di presidio per qualche gruppo di cristiani sfuggiti alle persecuzioni vandaliche . Ma, lo stesso Pagliara, non esclude che a Lipari possa essersi sviluppato un gruppo ariano in concomitanza con l’esilio di Attalo] nell’isola di Lipari voluta da Onorio. Attalo, il cui arianesimo, sincero o strumentale che fosse, era risaputo.
Addirittura il Pagliara per sostenere la rilevanza nelle Eolie della presenza di Attalo si lancia in una tesi avventurosa. Ad Attalo sarebbe stato intestato addirittura nelle Eolie un isolotto nei pressi di Panarea che il linguaggio popolare avrebbe distorto in Dattalo(sic). Ed a riprova di questo il Pagliara cita l’Houel che nel suo Voyage parlando di esso continuerebbe a chiamarlo “isola di Attalo”. Una ipotesi tirata per i capelli perché l’isolotto-scoglio non si chiama Dattalo ma Dattilo e il nome con ogni probabilità deriva dal greco antico dáctylos (δάκτυλος), ossia “dito”, a causa della sua forma di roccia slanciata verso il cielo che assume appunto la forma di un dito .
Michele Giacomantonio
Forse è interessante conoscere che nella chiesa liparense dei primi secoli – la Santa e Cattolica Chiesa dei Liparéi come si legge in una epigrafe del V secolo – può essere esistita almeno una diaconessa che si chiamava Proba.
L’epigrafe funeraria su cui si basa questa ipotesi, fu rinvenuta nel gennaio del 1981 nel corso di una delle ultime campagne di scavo condotte da Luigi Bernabò Brea e da Madelene Cavalier nel cosiddetto “predio” Zagami in contrada Diana e risalirebbe alla seconda metà del V secolo. Lo scritto, in lingua greca, molto compromesso ed in parte cancellato è stato frutto di molte elaborazioni anche con tecniche digitali e di molte discussioni, oggi si trova nella sezione romana, bizantina, medioevale e moderna del Museo archeologico eoliano “L.Bernabò Brea”, sala XXVI (inv.13978).
Qui pubblichiamo due immagini di questa epigrafe tratte da A. Pagliara, Epigraphica Liparensia. Una proposta per l’ortodossia di Proba.
L’iscrizione è stata "ricostruita" così
Abbiamo utilizzato la traduzione italiana del prof. Giuseppe Iacolino mettendo al posto delle parole fra parentesi, frutto di congetture, dove le lettere sono cancellate o non si riescono ad interpretare, i puntini lasciando aperta l’interpretazione . La frase che ne risulta è la seguente:
“Si è addormentata in lungo sonno …….nella pace la serva … Dio Proba……. di Cristo.. della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei, moriva di anni 20 avanti al primo delle calende di settembre”
Il primo vuoto potrebbe essere ricostruito con le parole “nella fede e”, il secondo con “di”, l’ultimo con “e”. Il punto più controverso è dato dalla parola che segue il nome Proba e precede “di Cristo e della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei”.
Santi Luigi Agnello, che alla epigrafe ha dedicato un attento studio, osserva che “di regola, ma con numerose eccezioni, le parole ‘della santa chiesa cattolica’ sono precedute dal titolo del ministero cui il defunto era ascritto”, e pur con alcuni dubbi, avanza l’ipotesi che questo possa essere dicono/essa.
Già il titolo di diacono attribuito alle donne aveva nella Chiesa primitiva, in genere, un significato riduttivo. Il vescovo Epifanio di Salamina, venerato dalle Chiese cattolica e ortodossa come Santo e Padre della chiesa ha scritto, probabilmente fra 374/375 e 377/378, il Panarion che costituisce una fonte preziosa sulla Chiesa del IV secolo. Nella sua opera egli torna per ben due volte su questo argomento.
«E’ vero – afferma nel primo intervento - che nella Chiesa esiste l'ordine delle diaconesse, ma non per esercitare funzioni sacerdotali , né per affidare loro qualche compito, ma a causa della decenza del sesso femminile, o al momento del battesimo , o per l'esame di una sofferenza o di un dolore, o quando il corpo della donna dev'essere denudato, perché non sia esposto alla vista degli uomini che officiano, ma sia visto dalla diaconessa che riceve dal sacerdote l'ordine di prendersi cura della donna nel momento della sua nudità; così l'ordine della disciplina e la regola ecclesiastica sono assicurate assai solidamente e saggiamente dal canone. Perciò la parola divina non permette a una donna di parlare nell'assemblea né di esercitare autorità sull'uomo (cf. 1 Cor. 14, 34; 1 Tim. 2, 12) (...). Inoltre, bisogna osservare che quando l'organizzazione ecclesiastica ha avuto bisogno di diaconesse: ha nominato vedove, e le più anziane tra queste sono chiamate “presbitere”, ma non ha mai ammesso delle donne presbitero o sacerdotesse. Neppure gli stessi diaconi, d'altronde, si sono visti affidare nell'organizzazione ecclesiastica il compito di celebrare alcun sacramento, ma soltanto quello di collaborare ai sacramenti celebrati».
Il secondo testo di Epifanio sulle diaconesse si trova nel De fide, che segue ilPanarion. Dopo aver presentato i diversi stati della vita (verginità, vita solitaria, continenza, vedovanza, matrimonio), egli espone l'esigenza della continenza nel matrimonio e l'esclusione delle seconde nozze per coloro che fanno parte del clero: il vescovo, il presbitero, il diacono e il suddiacono. Resta escluso da quest'obbligo l'ordine dei lettori . Quanto alle diaconesse ripete che sono stabilite unicamente per il servizio delle donne a causa delle decenza allorché si presenta il bisogno, a causa del battesimo ( o per esaminare i loro corpi). Le diaconesse devono essere state sposate una sola volta ed essere continenti o vedove dopo un solo matrimonio o sempre vergini».
Le diaconesse, dunque ,- osserva il prof. Giovanni Antonio Nigro dell’Università di Bari - occupavano una posizione intermedia all'interno dell' “organizzazione ecclesiastica”, dopo diaconi, suddiaconi e lettori e prima di esorcisti, traduttori, becchini e portinai; gli obblighi loro imposti in materia di matrimonio sono gli stessi di quelli dei membri della gerarchia sacerdotale, di cui però non fanno parte: i loro compiti liturgici o caritativi sono sostanzialmente limitati all'assistenza delle donne al momento del battesimo e in caso di malattia. Non si accennava invece ad un loro ruolo nella catechesi
Certo quanto scriveva il vescovo Epifanio era l’indirizzo generale poi vi potevano essere sempre differenziazioni da luogo a luogo. Comunque sul significato di quelle tre lettere che seguono il nome di Proba non c’è unanimità fra gli studiosi.
Secondo il Manganaro Proba sarebbe stata una ostaria . Gli ostari erano il primo gradino dell’ordine ecclesiastico e rappresentavano una sorta di filtro fra l’esterno e l’interno dei luoghi di culto, delle Chiese e dei monasteri, in particolare lei sarebbe stata una sorta di portiera della Chiesa Madre di Lipari. Secondo invece il Ferrua sarebbe stata addirittura la moglie dell’ostarius.
Infine una terza interpretazione leggerebbe in quelle lettere di una parola monca il termine “pesciolino”. Infatti Tertulliano in De baptismo (1, 3), per dire che il Battesimo ci fa seguaci di Gesù Cristo, porta la figura del pesce e dell’acqua: i primi cristiani usavano come simbolo ignoto ai pagani la figura del pesce, (in greco icthus) da questa parola formavano un acrostico per ricordare Gesù: Iesos Christos Theou Uiòs Sotèr e cioè: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore. Da qui il termine “pesciolini” per indicare i cristiani :«Noi pesciolini nasciamo nell’acqua, secondo il Pesce nostro Gesù Cristo».
Qualunque fosse il ruolo di Proba una diaconessa con funzione di Portiera della Chiesa Madre, moglie dell’ostiarius, o semplice cristiana battezzata, quegli anni erano per la Santa Chiesa di Lipari anni difficili. Lo si desume dalla stessa epigrafe funeraria di Proba. Infatti osserva l’Agnello che la maggior parte delle formule e delle espressioni che compongono l’”iscrizione“ – dormitio, titolo di devozione, età vissuta, indicazione della data di morte – è molto diffusa anche nelle iscrizioni siciliane. Del tutto eccezionale è invece la menzione della “santa chiesa cattolica” che compare la prima volta nell’epigrafica siciliana. Dopo l’editto di Teodosio del 380, “cattolico” sta per ortodosso e non più per “universale” quindi si deve presumere che a Lipari ci fossero degli eretici e per questo viene sottolineato che Proba era “cattolica” cioè ortodossa come in altre epigrafe di Lipari vengono richiamati altri dati di fede come la Trinità nell’epigrafe di Asella.
L’eresia di cui si parla e che dovrebbe essersi insediata a Lipari è quella di Ario portata probabilmente dai Vandali invasori anche se, secondo il Pagliara, le Eolie, come Ustica, devono avere svolto soprattutto un ruolo di presidio per qualche gruppo di cristiani sfuggiti alle persecuzioni vandaliche . Ma, lo stesso Pagliara, non esclude che a Lipari possa essersi sviluppato un gruppo ariano in concomitanza con l’esilio di Attalo] nell’isola di Lipari voluta da Onorio. Attalo, il cui arianesimo, sincero o strumentale che fosse, era risaputo.
Addirittura il Pagliara per sostenere la rilevanza nelle Eolie della presenza di Attalo si lancia in una tesi avventurosa. Ad Attalo sarebbe stato intestato addirittura nelle Eolie un isolotto nei pressi di Panarea che il linguaggio popolare avrebbe distorto in Dattalo(sic). Ed a riprova di questo il Pagliara cita l’Houel che nel suo Voyage parlando di esso continuerebbe a chiamarlo “isola di Attalo”. Una ipotesi tirata per i capelli perché l’isolotto-scoglio non si chiama Dattalo ma Dattilo e il nome con ogni probabilità deriva dal greco antico dáctylos (δάκτυλος), ossia “dito”, a causa della sua forma di roccia slanciata verso il cielo che assume appunto la forma di un dito .
Michele Giacomantonio
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