Messina
- 6/10/2021 - Assoluzione dal reato ascritto "perché il fatto non
sussiste". La Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di
Reggio Calabria si è così pronunciata sulla vicenda che aveva coinvolto tra
gli altri gli Amministratori dell’epoca della Caronte & Tourist S.p.A.,
Vincenzo Franza e Antonino Repaci, imputati del reato di “utilizzo di fatture
per operazioni inesistenti”. L'accusa era quella di aver contabilizzato delle
fatture aventi a oggetto attività di consulenza e assistenza legale, emesse
dall'on. Francantonio Genovese, già parlamentare e Sindaco di Messina, nei
confronti della Società.
“Dopo
lunghissimi mesi di trepidante ma sempre fiduciosa attesa accogliamo oggi
con grande soddisfazione questa sentenza che rende onore alla verità prima
di tutto il resto. Sono stati e sono anni pesanti, ma oggi non possiamo che
ribadire e riconfermare la nostra fiducia nella Magistratura che è anche
fiducia nel Diritto” - ha commentato l’ing. Vincenzo Franza.
I
primi gradi del giudizio di merito - celebrato con le forme del rito abbreviato
- si erano conclusi con sentenza di condanna da parte sia del GUP del Tribunale
sia della Corte d'Appello di Messina.
Gli
avvocati Giorgio Perroni e Alberto Gullino avevano però invocato e ottenuto
l'annullamento della "doppia conforme" da parte della Corte di
Cassazione che - convenendo sull’esistenza di vizi di legittimità della pronuncia
della Corte d'Appello di Messina - aveva dunque disposto che venisse
celebrato il giudizio di rinvio dinanzi alla Corte d'Appello di Reggio Calabria.
Quest'ultima
- su conforme richiesta delle parti, nel senso che la stessa Pubblica Accusa
aveva espresso parere in tal senso - ha infine emesso sentenza di assoluzione
con formula piena, riconoscendo l'infondatezza dell'ipotesi accusatoria e la
solidità della tesi difensiva, confermando così la correttezza dell’operato
degli Amministratori della Caronte & Tourist.