21 giugno 1964 - Eolie le
leggendarie isole delle sirene
Di Guido Gerosa –
foto di Giac Casale
Il 21 giugno la rivista “Epoca” (n 717,
dell’anno XV), pubblica un bellissimo Reportage con una breve prefazione
e le didascalie delle foto scritte dallo scrittore e giornalista Guido Gerosa e le foto di Giac Casale.
I 117 chilometri quadrati delle isole Eolie racchiudono un
sogno millenario: dalla più remota antichità queste sette gemme del mare
(Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Salina, Filicudi, Alicudi), incastonate a
nord-est della Sicilia nel purissimo azzurro del Mediterraneo, sono la terra
del mito. Qui, forse, Ulisse invocò una tregua alle sue peregrinazioni senza
fine, rifugiandosi presso Eolo dio dei venti, in un’isola “cui tutta un muro
d’infrangibil rame – e una liscia circonda eccelsa rupe”. Il paesaggio vi
appare veramente omerico: le monumentali masse grigie parlano di un mondo
perduto, quando queste pietre erano squassate dalla furia dei vulcani e le
pareti a picco strapiombavano sul mare ruggente e le caverne misteriose erano
popolate da mostri. Così Virgilio immaginò “Lipari aspra dai sassi fumanti”. Ma
questa terra, ieri come oggi, accanto alle smisurate ombre del mito esprimeva
la luminosa serenità dei grandi spazi mediterranei. Queste isole erano la
superba dimora degli dei, di Eolo e di Vulcano; e, secondo la leggenda, le
anime dei morti, nel compiere il viaggio senza ritorno, passavano accanto ad
esse, per captarvi un’ultima volta il fulgore della natura, mentre di scoglio
in scoglio, nella luce abbagliante, si levavano sulle acque le voci
incantatrici delle divine Sirene.