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domenica 7 febbraio 2021

Covid: vaccini, in Sicilia al via da lunedì la prenotazione per gli over 80

La Sicilia è la prima regione d’Italia ad avviare il sistema di prenotazione online del vaccino anti Covid, predisposto dalla Struttura commissariale nazionale per l’emergenza pandemica e realizzato da Poste Italiane. A partire dalle 10 di lunedì prossimo, infatti, i cittadini siciliani con più di 80 anni - compresi tutti gli appartenenti alla classe 1941 - potranno accedere al form “prenotazioni.vaccinicovid.gov.it” che sarà raggiungibile anche attraverso il sito web della Regione Siciliana, il portale siciliacoronavirus.it e tutti i siti delle Aziende del sistema sanitario regionale.

 
Nei giorni scorsi, i tecnici informatici dell’assessorato della Salute hanno completato il processo di allineamento delle informazioni (tra punti vaccinali negli ospedali, disponibilità vaccini e popolazione siciliana) con la banca dati di Poste Italiane per consentire la predisposizione degli slot di prenotazione. Da lunedì sarà possibile, pertanto, accedere al sistema online che consentirà di scegliere il Centro vaccinale siciliano più vicino e quindi determinare l’appuntamento per la somministrazione. Per la prenotazione, oltre ai dati anagrafici, il sistema richiederà anche la tessera sanitaria. Oltre alla piattaforma online, sarà possibile prenotarsi attraverso un call center dedicato, telefonando al numero verde 800.009.966 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi).
 
 «Con la vaccinazione dei siciliani fino alla classe 1941 - afferma il presidente della Regione Nello Musumeci - inizia una nuova fase della stagione di contrasto al Coronavirus.  Assieme ad altre Regioni, abbiamo scelto di aderire al progetto informatico e logistico della struttura del Commissario nazionale per l’emergenza e siamo particolarmente orgogliosi di essere i primi in Italia in questo servizio».
 
Il governo regionale conta di avviare le prime vaccinazioni sui cittadini over 80 anni dal prossimo 20 febbraio, mentre dal primo marzo prenderà il via la campagna domiciliare rivolta ai siciliani – di questo stesso target – che non possono raggiungere autonomamente i Centri vaccinali. La piattaforma, oltre a essere un servizio per i cittadini, è uno strumento in grado di supportare l’attività dei Centri vaccinali attraverso una ‘dashboard’, ovvero un sistema di visualizzazione e di monitoraggio dei dati, e un help desk dedicato agli operatori dei Centri, offrendo assistenza anche nelle attività di stoccaggio e distribuzione di questi farmaci.

«Poste Italiane  ha messo a disposizione le sue competenze, le sue strutture logistiche e informatiche per contribuire alla realizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti – dichiara l’amministratore delegato  Matteo Del Fante - La vaccinazione, quando sarà aperta a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo la prima fase dedicata alle categorie protette, potrà essere prenotata oltre che online e tramite call center, direttamente all’Atm Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, o attraverso i palmari in dotazione ai portalettere».
In Sicilia, i cittadini che rientrano in questa fase del target over 80 sono circa 320mila. Si ricorda che il vaccino è gratuito.

LA PAROLA. Commento al vangelo di domenica 7 febbraio 2021

Buon Compleanno a Francesco Misuraca, Cinzia Graziano, Dorino Salvatore Barresi, Francesco Scaffidi, Liviana Pagni, Bartolo Famularo, Rita Catalano, Vanessa Grasso, Massimo Cortese, Giovanna Lo Schiavo, Giulio Taranto, Sebastiano Puglisi, Angelino Cesario, Hilary Cincotta

sabato 6 febbraio 2021

Coronavirus, contagi di nuovo in aumento in Sicilia ma diminuiscono i decessi

Tornano a salire i nuovi casi di coronavirus in Sicilia: sono 836 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore dopo diversi giorni sotto gli 800 (ieri +646). La regione è sesta in Italia per numero di contagi oggi. Il dato buono di oggi è che tornano a diminuire i morti: sono 23 il dato più basso delle ultime settimane. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 3,3% con 25.710 test effettuati, il secondo miglior tasso in Italia dopo il Veneto. I guariti oggi sono 1.101 mentre continua il trend in diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva (-5) e in regime ordinario (-16). Il totale degli attualmente positivi è 39.266, con un decremento di 288 casi rispetto a ieri.

Ciao Imma, cara ed affettuosissima compagna di classe alle superiori


 Alle figlie e ai familiari tutti le sentite condoglianze della famiglia Sarpi

Ricordando... Domenico Corrado


Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Carnevale eoliano....quest'anno solo in foto.... anno 2013 (3 foto)





Giovani eoliani fanno il "punto" sulla precarietà e pericolosità di alcuni ponti di Lipari

Città Metropolitana di Messina
Corso Cavour, 86
98122 Messina

Spett.le Presidente della Regione Sicilia

Nello Musumeci



Oggetto: richiesta manutenzione straordinaria ponti isola di Lipari

Il gruppo Giovani Eoliani vuole porre all’attenzione della Provincia di Messina e al Presidente della Regione Sicilia la pericolosità dei ponti che si trovano in vari punti dell’isola di Lipari:

-Via Giuseppe Rizzo, Lipari

-Via Torrente Ponte, Lipari

-SP 179, Pianoconte

-SP 180, Acquacalda

-SP 180, Porticello

-SP 180, Sparanello

-SP 180, Canneto

Speriamo che chi di competenza prenda in considerazione i nostri avvertimenti.

5-2-2021

Giovani Eoliani

Al premio letterario "I Murazzi" ancora un prestigioso riconoscimento per lo scrittore Pino La Greca

 

Interruzione energia elettrica domenica a Lipari centro

Sei febbraio 2018: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore

 

Nei palazzi della politica locale (52° puntata): Claudio Utano, Presidente Circoscrizione Stromboli

Buon Compleanno a Cristian Restuccia, Bartolomeo Taranto, Anna Maria Di Giovanni, Christian Saltalamacchia, Simona Bonfante, Erminia Maiorana, Gianni Luca Cannistra, Fabio Mauramati, Andrea Corrieri, Daniele Grasso, Maria Russo

Avrei voluto scegliere ... (di Alessia Sciacchitano)

Riceviamo e pubblichiamo:

Avrei voluto scegliere....
Purtroppo la situazione in cui versa l'ospedale di Lipari ci porta ancora una volta ad interrogarci sullo stato delle cose. Siamo forse considerati cittadini di serie b? Eppure anche noi paghiamo le tasse. O forse i soldi degli Eoliani servono ad altri e per altri scopi, ma non sicuramente ai nostri bisogni.
Oggi mi interrogo e valuto, con occhi diversi, con la preoccupazione concreta di far crescere mia figlia a Lipari, ma non nascere.
Con questo messaggio vorrei quindi riportare l'attenzione sul punto nascite.
-In contrasto ai proclami sulla sacralità della maternità e dell'infanzia, la chiusura del punto nascite è chiaramente la svalutazione della stessa, nonché del bambino che porta in grembo.-
Siamo costrette a vivere l'ultima fase e non solo, della gravidanza con disagi e incertezze, viaggiando per controlli spesso anche di routine e oggi col rischio concreto di contrarre il Covid, magari per farsi seguire dal ginecologo/a che poi ti condurrà al parto e alla fine di tutto cercare un alloggio, lontano da casa, aspettando il momento tanto atteso.
<<E ma dove? A Patti magari c’è la ginecologa che mi ha seguito. O a Messina?  A Messina mi presterebbero la casa e caspita se è buono! Però Milazzo è più vicino, magari così mia madre può venire da sola con l’aliscafo. Ma quanto costerà l' affitto? Speriamo che mio figlio non nasca ad agosto!>>
La costrizione di vivere in un posto che non è il tuo, in un alloggio tal volta di fortuna e in un paese che non conosci, lontano dai propri affetti non fa altro che creare una sensazione di disagio e sconforto e anche un forte stress emotivo.
Non c’è cura della madre, non c’è cura del bambino.
Il giorno della partenza, quando magari mancano tre settimane al parto, salire sull’aliscafo e guardare Lipari allontanarsi è come aver mancato un’opportunità per essere davvero serena perché si sa: "sarebbe stato bello partorire a casa" e nessun posto è come casa!
Non è trascurabile neanche l'aspetto economico. Cercare casa e pagare l'affitto di un mese (perché non si sa mai quando puoi partorire), sospendere momentaneamente il proprio lavoro a Lipari, trovare qualcuno che si possa trasferire con te, assentare i propri figli da scuola, assume davvero un tono di beffa. Ed è vero che la regione provvede ad un contributo, salvo imprevisti, ma solo dopo mesi e mesi, alcune volte anni e per chi non ha i soldi nel momento in cui servono? Come si fa?
Ma niente potrà mai ripagare il danno morale e psicologico delle partorienti e dei familiari.
E cosa succede se invece non facciamo in tempo a trasferirci? Un bel viaggio in extremis in elicottero.
Tolto il dente, tolto il dolore? Non credo proprio.
Spaventata, sola, contrazioni ogni minuto, un dolore che non conosci e che non hai mai provato. Non si sa dove ti porteranno, non si sa neanche se un tuo familiare farà in tempo a raggiungerti, soprattutto ora che sull’elicottero non fanno salire nessun altro. Quando invece sarebbe bastato prendere la macchina, con un tuo parente accanto e arrivare in ospedale, nel tuo ospedale.
Ed è per tutto questo che la figura della donna non viene protetta, viene lasciata alla mercé degli eventi.
Vi stupite poi cari diretti interessati che in questo paese non nascano abbastanza bambini, ma vi stupite davvero? Considerando che quello di Lipari non è l'unico ad essere stato chiuso.
A breve dovrò salutare mia madre al porto degli aliscafi, il mio compagno dovrà accantonare il suo lavoro per settimane e io la mia serenità, questo perché qualcun altro ha deciso per noi, ha deciso per me e per mia figlia.
Ma a noi donne cosa ci viene sempre detto? 'Voi donne avete una forza incredibile!". Che è sicuramente vero, ma chissà perché la maggior parte delle volte mi suona come una presa in giro. Forse per farci sopportare pacatamente ogni tipo di ingiustizia.
Ogni tanto mi capita di sognare ad occhi aperti... Pensare a come sarebbe stato partorire a Lipari. Non avremmo avuto nessuna necessità di fare i bagagli, nessun bisogno di cercare casa, nessun arrivederci. Avremmo aspettato il momento nella nostra casa, con i nostri comfort e i nostri affetti. 
Avrei voluto leggere sulla carta d'identità di mia figlia: nata a Lipari.
Vorrei avere la possibilità di scegliere dove partorire, ma non mi sarà data, perché avrei scelto casa. Ho perso.

Vorrei poter avere un giorno un ospedale efficiente, con tutto quello che ci serve e anche di più, così da poter condurre una vita serena e sicura alle Eolie.
Vorrei un giorno poter scrivere messaggi di gioia con un incipit diverso, magari con Evviva e non con Purtroppo. Non perdo la speranza di poterlo fare, di poter scrivere: “Evviva ce l'abbiamo fatta!"
Potrei continuare all’infinito... Ma basta così.
#uniticelafaremo come lo siamo stati in passato.
Alessia Sciacchitano

venerdì 5 febbraio 2021

Bagnamare.. e l'avvallamento infinito


Nuovo avvallamento, ma ormai non è più novità, vista la frequenza, sulla provinciale di Bagnamare.

Sul posto i vigili del fuoco. 

Non occorre la palla di vetro per capire che ci sarà un nuovo intervento tampone (in un'area già oggetto di questo), nuovi soldini che "volano" via. In atesa del prossimo avvallamento

Secondo voi cos'è il "soggetto" nella foto?

Dei ragazzi oggi pomeriggio alle Spiagge Bianche hanno avvistato in mare, in prossimità della riva, e fotografato il "soggetto" (un pesce, un cetaceo? ). 

Più al largo ne hanno avvistato un altro, sembrava di
dimensioni più ridotte. 

Entrambi "vagavano" avanti ed indietro in uno spazio di mare ristretto.

La foto non è chiara ma qualcuno è in grado di dirci di cosa si tratta ?

Aggiornamento - Abbiamo girato la foto a Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation che ci ha riferito che si tratta di una aguglia imperiale.

Covid: in Sicilia casi ancora in calo ma ci sono altre 31 vittime

Continuano a scendere i casi di coronavirus in Sicilia. Dopo i 789 casi di ieri su 22.377 tamponi processati. Nell'isola nelle ultime 24 ore si sono registrati 616 nuovi casi a fronte di 25.206 test effettuati, con una incidenza di positivi di quasi il 2,5%, tasso che continua a scendere. Quello che invece fatica a scendere è il dato sui decessi: si contano, infatti, altre 31 vittime
Buone notizie sul fronte dei guariti con 1.685 siciliani affetti dal Covid che sono risultati negativi tra ieri e oggi.

I due ponti di Porticello spengono quattro candeline. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 5 febbraio 2021

Ricordando... Giovanni Artale

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Carnevale eoliano....quest'anno solo in foto.... 1996 e 2004


Ritrovato spiaggiato a Vulcano un capodoglio in avanzato stato di decomposizione

La carcassa di un capodoglio, in avanzato stato di decomposizione, (vedi foto) è stato individuato a Vulcano, per la precisione in prossimità di Gelso. lungo le coste di Vulcano. E' in corso la valutazione delle cause di morte da parte di Filicudi Wildlife Conservation, insieme agli esperti del #CERT, partners del progetto #Life #Delfi cofinanziato dalla Comunità Europea e finalizzato alla mitigazione degli impatti della pesca sui cetacei.

Lo rende noto la biologa Monica Blasi

Venti anni di NESOS (di Pietro Lo Cascio)

Quest’anno Nesos festeggia venti anni di attività. Era il 2001, infatti, quando i tre soci fondatori – Giuseppe Allegrino, Christian Del Bono e Pietro Lo Cascio – ratificavano la costituzione dell’associazione nello studio dell’indimenticabile “magnifico” notaio Mimmo Scolarici.

Venti anni rappresentano un traguardo importante, in un tempo segnato dalla crisi dell’associazionismo e dal proliferare di esperienze che spesso si estinguono a breve termine.

All’inizio, il nostro statuto poteva apparire fin troppo ambizioso: sviluppo e valorizzazione del turismo naturalistico e culturale, educazione ambientale, ricerca e studio della biodiversità, guardando anche oltre i confini delle Eolie, ad altri contesti insulari; in greco antico, infatti, “nesos” significa “isola”, ovvero quello spazio circoscritto che – a dispetto dell’estensione spesso modesta – ha esercitato da sempre una profonda suggestione nel pensiero e nell’immaginario collettivo.

Sei anni dopo, nel 2007, la commissione IUCN in visita al Sito UNESCO Isole Eolie ha raccolto il nostro messaggio, presentando Nesos come esempio positivo di sviluppo sostenibile nel corso della 31a Sessione del World Heritage Committee a Cristchurch (Nuova Zelanda).

Oggi ci sembra l’occasione giusta per trarre un bilancio complessivo e ripercorrere le tappe di due decenni di lavoro nelle isole e per le isole.


Sui sentieri delle Eolie

Quando un territorio passa in modo repentino da una dimensione rurale a un’economia quasi esclusivamente basata sul turismo, rischia di smarrire la propria identità; si dimenticano rapidamente parole, abitudini, valori, e anche luoghi. Partendo da questa considerazione, dal 2006 Nesos ha organizzato cicli di escursioni domenicali, libere e gratuite, per riavvicinare gli isolani – e i visitatori “fuori stagione” – ai sentieri e ai luoghi più espressivi dell’arcipelago. In quattordici anni, gli appuntamenti di “Conosci le tue isole?” hanno registrato numeri insperati: complessivamente più di cinquecento partecipanti, tra cui molti ragazzi – allora studenti delle scuole medie, oggi qualcuno all’università – che per seguire il calendario di Nesos rinunciavano volentieri al pranzo domenicale, con un record di novanta adesioni a un’escursione al chiaro di luna sul cratere di Vulcano, qualche anno fa; più di sessanta percorsi diversi, praticamente tutti i sentieri (più o meno) percorribili delle Eolie. Accanto all’emozione della scoperta di paesaggi insospettabili a poca distanza da casa, allo spirito di comunità tipico delle nostre passeggiate e che ha uno straordinario valore sociale, uno dei successi dell’iniziativa è avere stimolato la nascita di altri gruppi di trekker isolani e contribuito alla diffusione di una “cultura del camminare” a livello locale.

Un’altra iniziativa di “recupero” di antiche conoscenze che ha riscosso molti apprezzamenti è stata il corso di fitoalimurgia, ciclo di lezioni teoriche e sul campo sulle piante commestibili e sul loro utilizzo, ripetuto per quattro anni consecutivi grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione SS. Cosma e Damiano, del Numero Zero, del Ristorante ‘E Pulera, di Alessandra Dal Zotto e naturalmente alla simpatia e alla competenza del docente, il botanico Alfonso “Fofò” La Rosa.

Tra gli impegni professionali dei soci – guide naturalistiche affiliate all’AIGAE – figura invece l’offerta di un calendario di escursioni settimanali aperte agli individuali, che ha permesso anche a visitatori italiani e stranieri non organizzati in gruppi di esplorare le isole accompagnati in sicurezza lungo i loro sentieri.

Sempre per i visitatori che scelgono formule autonome, Nesos ha realizzato nel 2009 in collaborazione con Federalberghi la guida ai “15 migliori sentieri delle Eolie”, stampata in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), che ha ormai quasi esaurito l’originaria tiratura di 3000 copie; presso la sede dell’associazione è inoltre disponibile la “Carta dei sentieri di Lipari”, mentre sullo stesso tema stiamo realizzando un prodotto innovativo e aggiornato in collaborazione con Ragusi Editore.

In un sentiero abbandonato è però difficile camminare: per questo motivo, insieme ai volontari di Legambiente e del Magazzino di Mutuo Soccorso, negli ultimi anni i soci di Nesos hanno partecipato a iniziative di pulizia dei sentieri che rappresentano una grande risorsa per il turismo e che tuttavia giacciono in uno stato di perdurante abbandono, nonostante decine di appelli accorati.

 

Divulgare l’importanza del patrimonio naturalistico dell’arcipelago

Soci di Nesos sono autori delle più importanti pubblicazioni divulgative sulla natura delle Eolie apparse negli ultimi venti anni: la “Guida naturalistica alle Isole Eolie” di P. Lo Cascio ed E. Navarra (L’Epos, Palermo, 2003), il capitolo sull’arcipelago in “L’Italia dei vulcani” (Touring Club Italiano, Milano, 2007), la “Guida ai vulcani e alla natura delle Isole Eolie” di N. Calanchi, P. Lo Cascio, F. Lucchi, P.L. Rossi e C.A. Tranne (LAC, Firenze, 2007) e il primo volume dedicato all’arcipelago di “Luoghi e natura di Sicilia” di P. Lo Cascio (Danaus, Palermo, 2017), per citare le principali. Nesos ha inoltre collaborato attivamente nella stesura della recente guida sulle Eolie pubblicata da Lonely Planet, che nel 2018 ha indicato l’arcipelago tra le 30 mete imperdibili a livello globale.

Nel 2012, l’associazione ha curato l’allestimento e i tabelloni della parte dedicata alla paleontologia delle Eolie nella sezione Territorio Uomo Ambiente del Museo Archeologico Regionale “L. Bernabò Brea”. Entro la prossima estate prevediamo invece di aprire al pubblico l’Erbario Eoliano, un piccolo museo botanico allestito a Salina in collaborazione con il Comune di Malfa e con la Città Metropolitana di Messina, che gestisce la Riserva naturale orientata “Montagne delle Felci e dei Porri”.

In questi anni abbiamo collaborato con molte riviste specializzate (come “Trekking & Outdoor”, “Traveller”, “Dove”, “Bell’Italia”, “Gardenia”, “In Viaggio”, per citarne solo alcune) e con programmi televisivi come “Linea Verde”, “TG Leonardo”, “Geo & Geo”, “Sereno Variabile”, “Ambiente Italia”, “Atlantide”, fino alle recenti puntate di “Linea Blu” realizzate nel 2020; abbiamo inoltre collaborato alla realizzazione dei documentari della serie Wild Italy “L’uccello delle tempeste” e “Le Galapagos del Mediterraneo” di Francesco Petretti, andate in onda su Rai5.

Il sito web dell’associazione (www.nesos.org), dove oltre alla descrizione degli itinerari si trova una sezione dedicata alla storia geologica, alla flora e alla fauna dell’arcipelago, è diventato un indispensabile riferimento per una vasta utenza alla ricerca di informazioni naturalistiche aggiornate e rigorosamente attendibili sulle Eolie, ed è stato citato tra le reference in prestigiose riviste internazionali, come “Journal of Biogeography”.

Vogliamo ancora ricordare l’attività di educazione ambientale svolta sul territorio – nell’ambito di diverse iniziative organizzate con le scuole di vario ordine e grado di Lipari – e in una proiezione più ampia, grazie a rapporti di collaborazione pluriennali instaurati con il Liceo “Monti” di Chieri, con Tour Operator specializzati nel settore del turismo scolastico (Rayburn Tours, Gigatour) e, dal 2015, come partner dell’Institut Méditerranéen de Biodiversité et d’Ecologie dell’Università di Aix-Marseille per esperienze formative di ricerca sul campo (école de terrain) degli studenti del Master in Biodiversità, Ecologia ed Evoluzione.

Infine, e con un certo sforzo – non beneficiando di alcun contributo pubblico – l’associazione ha allestito una biblioteca che comprende oltre un migliaio di pubblicazioni scientifiche e non sulle Isole Eolie e più di 3000 testi dedicati ad altri ambienti insulari e ad argomenti scientifici; la nostra biblioteca, in continuo aggiornamento, è sempre aperta alla consultazione da parte di ricercatori o semplici curiosi.

Le Eolie in una proiezione nazionale e internazionale

Nel 2004 Nesos ha organizzato il 5th International Symposium on the Lacertids of the Mediterranean Basin, tenuto a Lipari dal 7 all’11 maggio, che ha riunito un centinaio di zoologi provenienti da una ventina di diversi Paesi. Gli atti del simposio sono stati pubblicati con il titolo “Mainland and Insular Lizards: a Mediterranean Perspective” dalla Firenze University Press nel 2006.

Nel 2020 avremmo dovuto organizzare il XIII Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica, una delle più importanti società scientifiche nazionali che riunisce esperti di anfibi e rettili; a causa della pandemia, l’appuntamento è stato rimandato al settembre 2021 e si prevede l’adesione di oltre 150 studiosi, tra i quali alcuni relatori stranieri.

Nel 2009 l’associazione ha aderito al progetto PIM Petit îles de Mediterranee, iniziativa dedicata alla conservazione delle piccole isole del Mediterraneo, originariamente avviata dal Conservatoire du Littoral e oggi trasformata in un’associazione internazionale, dove Nesos ha un rappresentante nel consiglio direttivo. Siamo infatti convinti che piccole realtà accomunate da una peculiare geografia, come le isole, possano acquisire una maggiore forza e visibilità solo facendo rete tra loro. In quest’ottica, abbiamo più volte aderito alla manifestazione “Celebrate Islands” promossa da PIM e SMILO con incontri e conferenze su temi insulari.

Nel 2013 e 2014 siamo stati anche partner del progetto internazionale MED-JELLYRISK, fornendo supporto logistico a esperienze-pilota di mitigazione del rischio meduse e organizzando incontri divulgativi.

 

Ricerche sulla biodiversità delle isole

Nesos ha dato un forte impulso alla conoscenza della biodiversità delle Eolie: i censimenti dell’avifauna stanziale e migratoria condotti tra il 2007 e il 2008 su incarico della Ripartizione Faunistico-venatoria e ambientale di Messina, e proseguiti con la pubblicazione di “Gli uccelli delle isole circumsiciliane” sulla rivista “Il Naturalista siciliano” (2015); il monitoraggio del falco della regina e degli uccelli marini, che hanno portato alla scoperta delle colonie eoliane di uccello delle tempeste, i cui risultati sono stati presentati al convegno internazionale “Conservation of marine and coastal bird of Mediterranean” ad Hammamet (2015); gli studi sulla lucertola delle Eolie, specie endemica rara e minacciata, che hanno permesso di conoscere a fondo la consistenza delle popolazioni, la biologia e i problemi di conservazione; le indagini faunistiche sugli invertebrati dell’arcipelago, in particolare sugli insetti, che hanno portato alla scoperta di sei specie nuove per la scienza che vivono esclusivamente alle Eolie; le ricerche botaniche, iniziate con la collaborazione al progetto LIFE NATURA “Eolife99” e proseguite con l’aggiornamento delle banche-dati floristiche, il monitoraggio di specie endemiche e minacciate, la “riscoperta” della rarissima Anthemis aeolica, la pubblicazione della flora di tutti gli isolotti minori dell’arcipelago, la segnalazione di specie aliene e invasive; inoltre, in collaborazione con l’ISPRA e la Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo è stato avviato un progetto per l’identificazione e la catalogazione di varietà locali di alberi fruttiferi delle Eolie, i cui primi risultati sono apparsi nei “Quaderni Natura e Biodiversità” con il titolo “Frutti dimenticati e biodiversità recuperata. Il germoplasma frutticolo e viticolo delle agricolture tradizionali italiane” (ISPRA, 2013).

Ma oltre a “giocare in casa”, i soci di Nesos hanno partecipato a progetti di ricerca e missioni in tantissime altre isole: lo studio e conservazione dell’erpetofauna della Riserva naturale orientata di Lampedusa (2005-2006), il monitoraggio delle colonie di uccello delle tempeste a Marettimo gestito dalla Stazione di Inanellamento dell’Università di Palermo (2008 e 2011), le ricerche sull’erpetofauna di Lavezzi (2010, 2012) e del Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena (2011-2012), in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, le missioni PIM per il biodiversity assessment delle isole tunisine Kuriate (2014), Djerba e Kneiss (2015) e di quelle dell’Albania meridionale (2017); a queste si aggiungono missioni organizzate in forma autonoma, come quelle nell’isola di Socotra nello Yemen, e nelle isole São Tomé e Principe nel Golfo di Guinea, che hanno permesso la scoperta di decine di specie nuove per la scienza e di altre interessanti novità.

I risultati di questa intensa attività si sono concretizzati nella pubblicazione di oltre un centinaio di articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali e diverse monografie, tra le quali un volume della prestigiosa collana “Fauna d’Italia” (consultabili su www.nesos.org/pubblicazioni.html).

 

Ribadire il valore della scienza: il Darwin Day

Dal 2012 Nesos organizza annualmente il “Darwin Day”, una giornata dedicata all’evoluzione e alla scienza, che cade a febbraio a ridosso dell’anniversario della nascita del grande naturalista inglese; la sala messa generosamente a disposizione dall’Hotel Gattopardo è stata sempre piena di attenti spettatori che hanno ascoltato decine di relatori sui temi più svariati, ma immancabilmente collegati al mondo della natura. All’inizio, il Darwin Day di Lipari era l’unico – o tra i pochi – ad essere organizzato nel Sud Italia; poi ha stimolato la nascita di altri eventi analoghi, come quelli tenuti nel 2017 a Catania e nel 2020 a Milazzo. Ciò rafforza la nostra convinzione che la scienza debba valicare i ristretti confini degli “addetti ai lavori” e aprirsi a un vasto pubblico.

 

Oltre natura e scienza: promuovere la cultura e la socialità

Sono tantissime le iniziative organizzate e promosse in sinergia con altre associazioni: con EventiEolie, la prima rassegna di tango argentino “Lipartango” (2006); con Spazio Aperto, la rassegna teatrale e musicale “Oradaria” nel suggestivo spazio delle ex-carceri del Castello di Lipari (2012 e 2013); con I.Dee, la presentazione del libro “I padrini del Ponte” di Antonio Mazzeo (2011); con il Museo “L. Bernabò Brea”, le “Letture Malapartiane” di Pino La Greca e la mostra “Contaminazioni: dall’età del Bronzo alle collezioni artistiche eoliane moderne e contemporanee” presso la Chiesa di S. Caterina (2012); con l’Associazione Amici del Museo “L. Bernabò Brea”, il ciclo di eventi “Serate sulla Torre” e la mostra “Donne, gioielli e profumi: una lunga storia d’amore” (2013); la conferenza “Imprevedibilità della natura: il vulcano islandese Eyjafjallajokull” tenuta nel 2010 dal compianto professor Luigi Rossi…

La lista la interrompiamo qua; potrebbe continuare ancora, ma ciò che vuole esprimere è un messaggio semplice: insieme si può e si deve fare tanto, perché la cultura e la conoscenza sono indispensabili per fare crescere la coscienza e la consapevolezza.

 

Questo lungo elenco, in realtà, è breve se paragonato a venti anni di entusiasmo, di passione, di impegno e lavoro quotidiano, di piccole e grandi sfide.

Abbiamo operato “dal basso”, senza aiuti – gli unici finanziamenti finora ricevuti sono quelli aggiudicati attraverso regolari bandi e selezioni e finalizzati a progetti scientifici – puntando alla valorizzazione del patrimonio naturale e ambientale dell’arcipelago, che rappresenta la prima e fondamentale risorsa per la nostra realtà territoriale; a un turismo meno invasivo e diffuso nell’arco di più stagioni, dal volto più “umano”; a ricostruire un rapporto tra gli isolani e le isole, che innanzitutto sono la loro terra, ma anche Patrimonio dell’Umanità per l’inestimabile valore che rivestono; a diffonderne la conoscenza, strumento essenziale per una piena comprensione di questo valore e per preservarlo nel tempo.

Crediamo di avere raggiunto molti degli obiettivi prefissati venti anni fa, e per questo vogliamo ringraziare sinceramente tutti gli amici che, in forme diverse, hanno creduto e sostenuto le attività di Nesos.

Continueremo a lavorare in questa direzione, e magari tra altri venti anni ne riparliamo.

E' deceduta Caterina Martello ved. Giardina

Le onoranze funebri sono a cura della ditta

ALFA E OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze
 

Vigili all'ingresso e all'uscita della scuola di Lipari centro...cercasi. Lettere al direttore

Gentile direttore,
volevo evidenziare che, nella scuola elementare di Lipari centro,  non ci sono vigili  urbani nè all' entrata nè all'uscita degli aluni ed e' un vero caoscon macchine posteggiate in doppia fila e sui marciapiedi. Senza dimenticail transito degli autobus di linea.
Tutto questo rende impossibile ed altamente pericoloso passare con il passeggino o con i bambini.
Una situazione intollerabile alla quale urge porre rimedio
Liliana Rapisarda

Aree inquinate: dalla Regione un bando da 16 mln per le bonifiche

 È attivo il bando da 16,6 milioni di euro destinato alla bonifica di aree inquinate in Sicilia. L’avviso consentirà di intervenire sui numerosi siti censiti all’interno del Piano regionale delle bonifiche classificati secondo un diverso ordine di pericolosità. Il governo Musumeci intende così mettere in sicurezza le centinaia di vecchie discariche dismesse e le aree a rischio che per decenni hanno rappresentato uno scempio ambientale oltre che un pericolo per la salute dei cittadini.

Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e si ha tempo fino a metà marzo per presentare l’istanza. Il provvedimento - redatto dal dipartimento Acque e rifiuti e a firma del dirigente generale Calogero Foti -  prevede contributi finanziari in conto capitale alle pubbliche amministrazioni fino al 100 per cento dei costi totali ammissibili dell’operazione. Le somme a disposizione saranno stanziate in due diverse finestre e rientrano all’interno del Po Fesr 2014/2020 (Azione 6.2.1 “Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano regionale di bonifica”).
 
Il bando dell’assessorato regionale all’Energia, guidato da Alberto Pierobon, stabilisce che saranno ammessi a finanziamento i progetti di “messa in sicurezza permanente”, “bonifica” e “ripristino ambientale”. Nel rispetto del principio “chi inquina paga”, non sono ammissibili operazioni su “aree produttive” e su discariche private. Tra i criteri oggettivi di valutazione ci sono: la riduzione dei rischi per i cittadini; il grado di pericolosità degli inquinanti presenti sui siti da bonificare; e la presenza di un Piano di riutilizzo o tutela dell'area oggetto di bonifica.

Covid: Consigliera Fiordalisi (Malfa) presenta istanza per vaccinazione a Salina

All’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’

On. Ruggero RAZZA

AL DIRETTORE GENERALE ASP MESSINA

Dott. Paolo LA PAGLIA

AL DIRETTORE SANITARIO ASP MESSINA

Dott. Bernardo ALAGNA

AL DIRETTORE DEL DISTRETTO SANITARIO DI LIPARI

ASP MESSINA

Dott. Bruno NATALE

C. A.  AL SINDACO DI MALFA

Dott.ssa Clara Rametta

C.A.  AL SINDACO DI LENI

Prof.re Giacomo Montecristo

C.A.  AL SINDACO DI SANTA MARINA SALINA

Dott.re Domenico Arabia


OGGETTO: Richiesta di vaccinazione in loco

A fine febbraio in Sicilia dovrebbe partire la vaccinazione per la popolazione over 80 e verosimilmente l’Isola di Salina, così come le altre isole minori eoliane, eccetto forse Lipari , non farà parte dei territori italiani individuati tra i centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid.

I cittadini di Salina che vorranno vaccinarsi, è giusto che cio' possa avvenire nel loro territorio.

Se l’isola di Salina non sarà inserita tra i centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid saremo costretti a spostarci a Milazzo o a Barcellona, o addirittura a Messina. Nell’ipotesi migliore a Lipari, sempre se quest’ultima sarà inserita tra i centri di vaccinazione.

I nostri ultraottantenni, ma anche le persone più fragili, per vaccinarsi dovrebbero prendere un aliscafo, magari sfidando anche le intemperie e rischiando di non poter rientrare a causa delle condizioni avverse del mare.

Molti ultraottantenni non prendono un aliscafo da anni, perché le condizioni di salute non lo permettono, e se consideriamo anche tutti gli altri abitanti aventi diritto, avremo un ingente numero di persone a fare la spola con la terra ferma per ben due volte, visto e considerato che affinché il vaccino sia efficace è necessario un richiamo dopo poche settimane.

La condizione di insularità rappresenta un grave ostacolo in termini di mobilità legato ad un elevato rischio di contagio, soprattutto per le categorie più deboli e fragili della popolazione.

Chiedo, pertanto, che tutti i cittadini dell’isola di Salina, ma in generale tutti i cittadini residenti nelle isole minori eoliane, vengano sottoposti alla vaccinazione in loco e possibilmente prima dell’inizio della prossima stagione turistica.

Malfa, lì 04/02/2021

                                                                                                                       Fiordalisi Vincenza 

 Consigliere Comunale del Comune di Malfa

5 febbraio 2020: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore


 

La storia delle Eolie...conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. Oggi: Il professor Luigi Bernabò Brea

Luigi Bernabò Brea
Luigi Bernabò Brea, è nato il 27 settembre 1910 a Genova, ha compiuto gli studi in quella città, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1932; in seguito, per seguire la propria vocazione, si è iscritto all’Università di Roma e si è laureato in Archeologia nel 1935. Alla fine del 1941 Luigi Bernabò Brea è stato trasferito a Siracusa, alla Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, che ha diretto per 32 anni fino al suo collocamento a riposo avvenuto nel 1973, dedicandole la massima parte della sua vita di studioso e di amministratore. Terminata la guerra, si è dedicato immediatamente a risistemare e restaurare i monumenti devastati e a riorganizzare il Museo di Siracusa, nella vecchia sede di Piazza Duomo, riaprendolo parzialmente fin dal 1947 e totalmente nel 1949. In questo momento ha potuto inoltre iniziare una prima attività di ricerca sul terreno, rivolta soprattutto all’esplorazione delle regioni più lontane dalla sede della Soprintendenza e archeologicamente meno conosciute. Fra il 1947 e il 1950 si datano le prime ricognizioni effettuate nelle isole Eolie e gli scavi al Piano Quartara e al villaggio del Milazzese a Panarea.

È impossibile riassumere l’intensissima attività che Luigi Bernabò Brea ha svolto dal dopoguerra al 1973, come dirigente della Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, nelle cinque province della sua giurisdizione nel campo della tutela, della conservazione e del restauro dei monumenti archeologici, della ricerca sul terreno, dello scavo, della creazione di zone archeologiche organizzate, di antiquaria ad esse relativi, di musei locali.
Nell’impossibilità di seguire personalmente la ricerca scientifica sul troppo vasto territorio della Soprintendenza, pur mantenendo quale Soprintendente la responsabilità e la sorveglianza dell’attività che si veniva svolgendo, egli ha affidato importanti lavori ai suoi collaboratori, tra cui Gino Vinicio Gentile, Paola Pelagatti, Giuseppe Voza e Madaleine Cavalier, ed ha incoraggiato inoltre la collaborazione con Istituti stranieri, quali L’Ecole Française di Roma che ha allora avviato gli scavi a Megara Hyblaea, l’Università di Princeton a Morgantina e numerosi altri.
Tra le innumerevoli indagini che sono state allora effettuate, si possono ricordare in questa sede quelle principali nel campo preistorico: gli scavi dei villaggi del Milazzese a Panarea, di Capo Graziano, Filo Braccio, Casa Lopez a Filicudi, di Serro dei Cianfi e Portella a Salina, di Castellaro Vecchio, Piano Conte, Diana e del Castello a Lipari, delle necropoli di Piazza Monfalcone a Lipari e di Milazzo.
Da parte sua, Luigi Bernabò Brea ha concentrato i propri interessi di studioso soprattutto sulle Isole Eolie dove si è potuto avvalere della collaborazione di Madaleine Cavalier fin dal 1951. Entrambi ricercatori della ricerca scientifica francese, C.N.R.S. (La signora Cavalier dopo la morte del professore ha proseguito il suo lavoro ed ha continuato a pubblicare tutto quello che era nel loro programma).
A partire dal momento del suo collocamento a riposo, avvenuto nel gennaio del 1973, Luigi Bernabò Brea si è dedicato quasi completamente alle Isole Eolie e al Museo di Lipari. A causa di una serie di circostanze favorevoli, gli scavi delle Isole Eolie sono stati particolarmente fortunati. A Lipari, per quanto riguarda la preistoria, sul Castello e nella piana sottostante è venuta in luce una regolarissima successione stratigrafica che ha permesso la ricostruzione dell’evoluzione culturale dagli inizi del Neolitico medio fino all’età storica, e che costituisce tuttora il paradigma per l’evoluzione culturale anche della Sicilia e dell’Italia meridionale. Le stazioni minori della stessa isola e gli insediamenti di Filicudi, Panarea e Salina hanno offerto importantissime conferme e complementi al quadro che gli scavi del Castello di Lipari permettevano di ricostruire.
Per lo stesso fenomeno geologico a cui è dovuta l’eccezionale stratigrafia del giacimento del Castello, è giunta pressoché intatta anche la vasta necropoli della Lipára Cnidia, estesa sulla contrada Diana, che, sepolta sotto metri di sedimenti eruttivi, si può dire l’unica delle grandi necropoli contemporanee della Sicilia, della Magna Grecia e dell’Etruria ad essere sfuggita ad un plurisecolare saccheggio. Lo scavo sistematico di essa (a tutt’oggi più di 2600 tombe di età greca e romana) ha costituito una fonte inesauribile di informazioni nei campi più diversi e ha fornito una massa di reperti talvolta di elevata qualità storico – artistica, oltreché di interesse archeologico, soprattutto nel campo della ceramica a figure rosse. Ha rivelato altresì due singolarissimi artigianati locali: quello della ceramica policroma, fiorita nella prima metà del III secolo a.C. ad opera del Pittore di Lipari e di altri maestri della sua cerchia, e quello delle terracotte di argomento teatrale (modellini di maschere della tragedia, del dramma satiresco e della commedia, statuette di attori comici o satiresche) che inizia nei primi anni del IV e si sviluppa per un secolo e mezzo. Gli oltre 1300 pezzi rinvenuti offrono una documentazione eccezionalmente ricca e completa sul costume scenico del teatro greco, sull’arte della maschera e sulla loro evoluzione.
Frutto di queste ricerche è stata la creazione del Museo Eoliano, in continua e rapida espansione nei diversi padiglioni sul Castello di Lipari.
I resoconti degli scavi eoliani sono stati presentati nella serie Meligunìs Lipárainiziata nel 1960 e giunta ormai all’XII volume.
Luigi Bernabò Brea è scomparso il 4 febbraio 1999, mentre stava lavorando all’XI volume di Meligunìs Lipára, lasciando ai liparoti un patrimonio straordinario, unico nel Mediterraneo.
Professore, Grazie per averci restituito il nostro passato
Knidi tou Lipara
Giuseppe La Greca

Nei palazzi della politica locale (52° puntata): Claudio Sgroi, Giacomo Biviano, consiglieri comunali a Lipari

Buon Compleanno a Gabriele Favorito, Eleonora Saltalamacchia, Bartolo Mandarano, Biagio Devita, Antonino Costa, Gabriela Gabruela, Giuseppe Berinati, Angelo Cervellera, Angelo Iarrera, Adriana D'ambra, Jessica Natoli, Roberta Compagno, Rosi Mollica

giovedì 4 febbraio 2021

Coronavirus, meno casi e ricoveri in Sicilia: in calo anche le vittime

Tornano a migliorare i dati della pandemia di coronavirus in Sicilia: oggi si registrano 789 nuovi casi con 24 decessi, sono i dati migliori delle ultime settimane. Anche il rapporto tra tamponi e positivi è tra i migliori in Italia e si attesta al 3,5% (22.377 i test effettuati). Per quanto riguarda i ricoveri si registrano 6 posti occupati in meno in terapia intensiva mentre sono 31 in meno in regime ordinario. Ancora alto il numero dei guariti: sono 1.233 nelle ultime 24 ore così da portare il numero degli attuali positivi a 40.654, 468 in meno di ieri.

La regione scende al settimo posto per nuovi contagi dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Piemonte

Lipari, Confesercenti chiede tavolo tecnico. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud

Ricordando... Giovanni Adducci


Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Carnevale eoliano....quest'anno solo in foto....quest'oggi anche in video: Carnevale eoliano 2016. Il video di "Giostriamoci il mondo"

 

Rifiuti: via libera del Tar alla direttiva di Pierobon, impianti degli Ato vanno trasferiti alle Srr

Gli ex Ato rifiuti in liquidazione devono trasferire gli impianti alle Srr, come ribadito dalla direttiva dell’assessore all'energia Alberto Pierobon del 2019 che, in linea con la strategia del governo Musumeci e nel rispetto della legge, intendeva porre fine a ritardi e inefficienze. È quanto stabilisce una sentenza della prima sezione del Tar Sicilia, che interviene in maniera dirimente sul braccio di ferro nato tra l'Ambito territoriale ottimale di Caltanissetta e la Regione e che avrà riflessi su tutto il settore dei rifiuti in Sicilia.

L’assessore Pierobon, il 31 maggio 2019 aveva invitato «i liquidatori di società e Consorzi d’ambito, senza ulteriore ritardo, a provvedere a trasferire detti beni funzionalmente vincolati al servizio pubblico essenziale e attualmente al medesimo destinati, alle Srr, nonché a provvedere alla voltura dei correlati provvedimenti autorizzatori», non tenendo conto di «eventuali problematiche di natura civilistica in ordine alla garanzia patrimoniale, peraltro relativa a beni indisponibili».

I giudici - Aurora Lento presidente, Anna Pignataro estensore e Luca Girardi referendario - ricordano nella sentenza che «pur essendo stato previsto il passaggio al regime ordinario entro il 30 settembre 2013 per una serie complessa di ragioni, tale termine, a distanza di più di 5 anni dalla sua scadenza, non è stato rispettato. Si comprende, pertanto, la ragione che ha indotto l’assessore regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ad adottare la direttiva nella cui premessa ha operato un deciso richiamo a tutti i soggetti istituzionali coinvolti all’adempimento degli atti amministrativi gestionali», rilevando, tra l’altro, «persistenti inerzie da parte di consorzi e società d’ambito quanto alla liquidazione».
Nella sentenza, il Tar ribadisce che «i beni e gli impianti funzionalmente vincolati al servizio pubblico ed essenziale di gestione dei rifiuti non possono essere distolti dalla loro funzione e vanno utilizzati in favore della collettività di riferimento».

Viaggio a San Bartolo

4 febbraio 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore