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venerdì 8 dicembre 2023

Scrivevamo così l'otto dicembre 2015 su Eolienews


 

E' deceduto Nello Raffaele: con la sua dipartita si chiude un'altra pagina della storia recente delle Eolie

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Calcio a 5, serie D: Domani il derby tra Ludica Lipari e Salina young


 

Caronte & Tourist presenta il Bilancio di Sostenibilità 2022

 

Al via il calendario di eventi del Natale a Vulcano. Il programma


(di Gilberto Iacono) Parte anche a Vulcano il calendario di eventi realizzato dalla Hierà associazione culturale, in collaborazione con la parrocchia SS. Angeli custodi, e la Croce rossa, comitato di Milazzo isole Eolie, sez. isola di Vulcano. 
Tombolate, tornei, una bellissima fiaccolata della pace sono alcuni degli appuntamenti che scandiranno il periodo che inizia da oggi e ci accompagnerà per tutte le feste di Natale. 
Il 27 dicembre e il 5 gennaio, il presepe vivente di Vulcano, che, arrivato alla sua 35esima edizione, verrà rappresentato nelle grotte naturali di Vulcano piano alle 17,30 per dare la possibilità a tutti di poter venire ad assistere alla rappresentazione. 
Venerdì 22 alle ore 20,30 nella chiesa di Vulcano piano il coro parrocchiale insieme ai bambini di Vulcano eseguiranno un concerto di Natale per la pace. 
 Nel augurare a tutti buone feste vi diamo appuntamento a Vulcano.

"Finalmente NATALE". Il calendario degli eventi per il Natale 2023 di Comune di Lipari e Associazione RTM


La locandina si ingrandisce cliccandoci sopra

Inaugurati a Marina Corta "Albero di Natale marinaro" e "Presepe del mare" a cura dell'associazione SS. Cosma e Damiano


(di Antonio Iacullo) 
Con una numerosa partecipazione di pubblico, è stato inaugurato a Lipari il particolarissimo albero marinaro e il presepe del mare realizzati a Marina corta dall'Associazione SS. Cosma e Damiano, nonché il messaggio augurale disegnato dall'artista chietina Maria Elena Carulli.

Il presepe sarà visitabile nelle ore serali di tutto il mese di dicembre.

Ricordando...Angela Pastore (Lina)

.Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Lipari: Sono arrivati gli zampognari. L'iniziativa è degli "Amici del presepe". Il video della performance davanti alla Basilica di Canneto

Stromboli: da oltre un'ora in grande attività. Si susseguono esplosioni (LE NOSTRE FOTO)






 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Maria

E' nato Samuele Merlino

 E' venuto alla luce ieri all'ospedale di Patti,

SAMUELE MERLINO

figlio secondogenito di Alessandro e Roberta Lorizio.

Ai genitori e alla sorellina Aurora le nostre felicitazioni. 

Al piccolo l'augurio di ogni bene.

Auguri di...

Buon Compleanno a Francesca Monte, Pina Russo, Francesco Favaloro, Nunzio Li Donni, Patrizia Famularo, Marika, Angela Giardina, Andrea Mantineo, Domenico Palamara, Gianmarco Stramandino, Cinzia Barresi, Massimo Milito Pagliara 


Oggi è l'otto Dicembre. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo con questa cartolina da Lipari e con il Santo del giorno

- Lipari "in fiore" (foto: Francesca Falconieri) -
Santo del giorno: Immacolata Concezione
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria




Nel paradiso terrestre Iddio Padre, nell'atto di scacciare Eva, preannunzió la nascita di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente e colla sua concezione senza macchia avrebbe riparato i danni del primo peccato.

Siccome gli avvenimenti dell'Antico Testamento erano figura di quanto doveva realizzarsi nel Nuovo, così in molti è adombrata l'Immacolata: nel roveto ardente che arde e non si consuma; nel vello di Gedeone, ma specialmente nella verga di Tesse da cui doveva germogliare il fiore nazareno.

Fin dai primi tempi della Chiesa si è sempre venerata l'Immacolata Concezione di Maria, ma non era ancora un dogma. Finalmente, il 2 febbraio 1849, il Pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo alle insistenze dei vescovi e dei fedeli, inviò ai medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all'Immacolata. La quasi totalità rispose esprimendo il desiderio vivissimo proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma.

A questi voti Pio IX aggiunse la sua parola infallibile e l'8 dicembre 1854, alla presenza di tutta la corte pontificia e gran numero di vescovi e cardinali, definiva come dogma di fede la verità della Concezione Immacolata di Maria.

Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo, ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità, l'essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre.

In Ariano di Puglia nel 1823 due padri predicatori, esorcizzando un fanciullo illetterato di 12 anni, gli imposero di provare teologicamente il dogma dell'Immacolata con un sonetto a rima obbligata. L'ossesso prontamente improvvisò il sonetto di cui gli ultimi versi sono:

L'essere quasi è comune fra Madre e Figlio, perchè l'essere dal Figlio ebbe la Madre, e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio. Or se l'esser dal Figlio ebbe la Madre, o s'ha a dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s'ha da dir la Madre!

Pio IX al leggere questi bei versi, pianse di commozione! A suggello poi di questo dogma, e per farci toccar mano l'importanza e la grazia di aver per madre una donna che mai conobbe peccato, la SS. Vergine stessa, l'11 febbraio 1858, appariva a Lourdes, a S. Bernadetta ed affermava: Io sono l'Immacolata Concezione!

PRATICA. - Confessiamoci spesso e con le dovute disposizioni.

PREGHIERA. Dio, che mirabilmente hai preservato Madre del tuo Unigenito dalla colpa originale fin dalla sua concezione, fa' che, muniti della sua intercessione, con cuore puro celebriamo la sua festività.

giovedì 7 dicembre 2023

Scrivevamo così il 7 dicembre 2008


 

Anci Sicilia, Schifani: «Un nuovo patto tra Regione e amministrazioni locali»

«Un nuovo patto tra Regione e amministrazioni locali per cogliere tutte le opportunità messe in campo dal Pnrr, dalla programmazione europea e dal nostro stesso bilancio». È la proposta lanciata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso del suo intervento all'assemblea dell'Anci Sicilia che ieri ha celebrato i suoi 50 anni al San Paolo Palace di Palermo.

«Sono convinto che per rilanciare la nostra economia occorra che tutte le istituzioni lavorino insieme in un confronto continuo – ha aggiunto Schifani –, così da dare risposte concrete alla Sicilia che vuole crescere e che non vuole più vedere i propri figli andare via in cerca di un futuro. È necessario, innanzitutto, dare stabilità economico-finanziaria alle istituzioni regionali e agli enti locali. Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane hanno trovato già nella manovra finanziaria all’esame dell’Assemblea regionale una prima risposta significativa, a partire dal versamento della quarta rata del Fondo per le autonomie locali. Sono stati rideterminati, inoltre, in 350 milioni di euro per ciascun anno i trasferimenti di parte corrente ai Comuni per gli esercizi finanziari 2024, 2025 e 2026. È stato rimpinguato anche il Fondo di progettazione, con una dotazione per il 2024 di 40 milioni di euro, e nel Fondo globale sono previste numerose riserve per finalità specifiche. Ma è fondamentale procedere anche con il rafforzamento della capacità di utilizzo delle risorse a partire da quelle del Pnrr perché, come indicato dalla Svimez, le amministrazioni locali siciliane non sono ancora al passo, sono quelle che perdono più opportunità e questa tendenza va invertita al più presto».

«Uno dei primi obiettivi da conseguire – ha sottolineato ancora il governatore – è la riforma delle Province, con la reintroduzione dell’elezione diretta e la riallocazione delle funzioni di area vasta, che rappresenta elemento prioritario del programma del mio governo. Un nuovo modello istituzionale, essenziale per la gestione democratica del territorio, aperto alla partecipazione e al confronto. Sono certo che, terminata la manovra finanziaria, l’Ars, nel rispetto delle regole parlamentari e della dialettica politica, approverà una riforma attesa da anni e che potrà restituire capacità di autogoverno ai territori».

Sabato distribuzione alimentare della CRI di Lipari agli aventi diritto. Distribuzione vestiario per tutti


 

Black Friday ai Supermercati Spesa mia di Canneto, Lipari e Pianoconte dal 30 novembre al 7 dicembre



Auguri di...

Buon Compleanno a Concetta Russo, Enrico Nulli, Manuela Saltalamacchia, Umberto La China, Immacolata Saporita, Cettina Lopes, Bartolo Esposito, Titti Cannistrà


Ricordando... Maria Foti in Foti


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Non dare nulla per scontato

Santo del giorno : Sant'Ambrogio

Protettore di:apicoltori
Di nobile famiglia romana, nacque a Treviri nelle Gallie ove suo padre era prefetto: ancora giovane, per la sua grande prudenza ed imparzialità, fu mandato governatore a Milano. 

Essendo in quel tempo rimasta vacante quella sede episcopale, vi erano grandi discordie tra cattolici ed ariani per l'elezione del nuovo Vescovo. Ciascuno lo voleva secondo la propria fede, e fu necessario l'intervento del governatore Ambrogio per pacificare gli animi. Ma appena Ambrogio comparve in mezzo alla folla, un bambino si diede a gridare: Ambrogio vescovo, Ambrogio vescovo, e subito dopo di lui, cattolici ed ariani unanimemente vollero l'elezione di Ambrogio. 

Essendo egli solamente catecumeno, dovette prima ricevere il battesimo, poi il sacerdozio e finalmente malgrado la sua umile riluttanza, la consacrazione episcopale. 

Eletto dunque vescovo, con cuore di padre governò le anime a lui affidate. 

Amorevole con tutti, si mostrava nello stesso tempo severo ed intransigente verso i nemici ostinati della Chiesa. 

Con la sua straordinaria perspicacia nella scelta dei pastori di anime, diede il colpo di grazia alla setta degli ariani. Questi eretici, riconoscendo Gesù Cristo solo come uomo, negavano recisamente la sua divinità. 

Ma se potenti erano gli eretici, più potenti furono i difensori suscitati da Dio per la integrità della fede. 

Frutti insperati raccoglieva il Santo coi suoi sermoni : va ricordata in modo speciale la conversione di S. Agostino. 

Stando una volta l'imperatore Teodosio nel presbiterio della chiesa, posto riservato unicamente ai sacerdoti, coraggiosamente mandò ad avvertirlo, ma con tale carità, che Teodosio ringraziò il santo vescovo di tale avvertimento. 

Allorché lo stesso imperatore osò entrare in chiesa dopo la strage di Tessalonica, Ambrogio glielo impedì, e quando l'imperatore per scusarsi addusse l'esempio del re Davide, il santo Vescovo coraggiosamente rispose : Se avete imitato Davide nel peccato, imitatelo anche nella penitenza. 

Finalmente, dopo molte lotte e sacrifici, andò a ricevere la corona delle sue fatiche in cielo, il 4 aprile dell'anno 397. 

PRATICA. Facciamo penitenza dei nostri peccati finchè siamo in vita, se non vogliamo farla in Purgatorio. 

PREGHIERA. O Signore che nell'elezione e nella vita del vescovo Ambrogio hai dato al tuo popolo un esempio della tua immensa misericordia e provvidenza, fa' che per i meriti di Gesù Cristo un giorno siamo compagni di colui che ora veneriamo in terra.

Oggi è il 7 dicembre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

mercoledì 6 dicembre 2023

Scrivevamo così il sei dicembre 2016 su Eolienews


 

La GdF Me sequestra importante carico di droga agli imbarcaderi

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno operato un significativo sequestro di 30 chilogrammi di droga ed arrestato un responsabile. Durante i consuetudinari controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto, le Fiamme Gialle del Gruppo di Messina hanno sottoposto a controllo un’autovettura appena sbarcata dalla costa calabra, condotta da un cittadino straniero di origine albanese, residente in provincia di Mantova, che asseriva di provenire dal nord Italia per intraprendere un rapporto di lavoro presso un’azienda agricola nel ragusano.
I militari, insospettiti dalla circostanza che il conducente viaggiasse su un’auto noleggiata e, soprattutto, come non avesse bagagli al seguito, decidevano di approfondire il controllo: il fiuto del cane antidroga Edipo, già protagonista di recenti operazioni della specie, ha fatto il resto, consentendo il rinvenimento, nel bagagliaio, di un borsone con all’interno il narcotico.
Lo stupefacente risultava perfettamente riposto, come evidentemente impacchettato all’atto della spedizione, in un cartone dichiarato contenere “caffettiere”, proveniente dalla Cina.
Aperto il pacco, tuttavia, il contenuto era tutt’altro: ben n. 296 panetti di hashish accuratamente avvolti con nastro per imballaggi, di circa 1 etto ciascuno.
Gli involucri erano contraddistinti, nella superficie esterna, da due diversi loghi, probabilmente apposti
dall’organizzazione criminale per distinguerne la qualità.
Le analisi chimiche esperite su alcuni campioni di sostanza, immediatamente effettuate a mezzo dei laboratori dell’Università di Messina, hanno confermato l’alto principio attivo della droga, che avrebbe consentito la realizzazione di n. 324.864 dosi di stupefacente, per un ipotetico guadagno illecito di oltre 300.000 euro nelle casse della consorteria criminale destinataria del prezioso carico.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’indagato, gravato da significativi precedenti di polizia per stupefacenti nella zona di Piacenza, è stato tratto in arresto ed associato alla locale casa circondariale di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Messina.
L’attività condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con l’imprescindibile ausilio delle unità cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto del narcotraffico, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia.
La frequenza con cui vengono effettuati sequestri di stupefacente, oltre a confermare l’importanza del territorio peloritano quale punto strategico di snodo dei traffici illeciti verso l’Isola, testimonia la rilevanza attribuita al fenomeno dalle Fiamme Gialle messinesi e dalle Autorità Giudiziarie del distretto, vieppiù perché, come ormai giudiziariamente accertato, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa.

Il 7 Dicembre, alle 18,30 inaugurazione del "NATALE DEL MARE" con l'accensione dell' ALBERO MARINARO dell'associazione SS. Cosma e Damiano


 



Le foto sono di Antonio Iacullo

Appalti, dal Cdm via libera alla riforma regionale. Schifani e Aricò: «Premiato lavoro del governo e dell’Ars»

«La legge che recepisce in Sicilia il nuovo codice degli appalti nazionale ha passato il vaglio del Consiglio dei ministri. Sono soddisfatto perché è una riforma che il mio governo ha fortemente voluto per dare norme chiare, in grado di stabilire procedure celeri e trasparenti, a tutte le strutture che nei prossimi mesi dovranno indire gare di appalto per opere pubbliche finanziate con le risorse del Pnrr e della Programmazione europea 2021-2027. È la conferma che, anche grazie alla sinergia con le forze più attente dell’Assemblea regionale, si può ben legiferare nell’interesse della Sicilia». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo la decisione del Consiglio dei ministri che, su proposta del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, non ha impugnato, tra le altre norme esaminate, quella approvata dall’Ars nello scorso ottobre su iniziativa governativa.

«È un’ottima notizia – aggiunge l'assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – che premia il lavoro del governo regionale e dell'Ars e soprattutto consente alle stazioni appaltanti di avere gli strumenti più adeguati per utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle importanti risorse a disposizione, tra fondi del Pnrr ed europei, per l’avvio di opere pubbliche con le quali indirizzare lo sviluppo e la salvaguardia del territorio della nostra regione».

Sera di controlli e arresti ieri a Lipari

 Dopo i controlli e le procedure di rito i carabinieri della stazione di Lipari hanno proceduto ieri sera ad alcuni arresti. Dopo una notte in caserma gli arrestati sono stati traferiti stamane a Milazzo con la motovedetta dell'Arma, partita da Sottomonastero, poco dopo le otto. 

Per i dati ufficiali rinviamo al comunicato dell'Arma che pubblicheremo non appena emesso

Auguri di...

Buon Compleanno a Tecla Casilli, Mery La Barbera, Sara Lo Presti, Immacolata Ziino, Giulia D'Auria, Giuseppe D'Arrigo, Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Ioseph Lello Merlino


La formazione blu della Guardia Costiera il 6° Memorial "La Torre" (servizio con 10 foto e 1 video)


La Guardia costiera di Lipari (formazione blu) si è aggiudicato al Freeland di Bartolo Giunta il 6° MEMORIAL “1° LGT Michele LA TORRE” - SANTA BARBARA 2023.

Si è imposta per 3 a 2 nella finalissima disputata contro la Lega Navale.


All'evento, perfettamente riuscito ed avvincente, protrattosi per circa sei ore, hanno preso parte ben 8 formazioni suddivise in due gironi da 4 squadre (GIRONE A: GUARDIA COSTIERA (ROSSA); CARABINIERI; GUARDIA DI FINANZA; LEGA NAVALE) (GIRONE B: GUARDIA COSTIERA (BLU); COMUNE DI LIPARI; ORMEGGIATORI; VIGILI DEL FUOCO.


Ricordando... Lidia Mollica


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Tempo e pazienza

Oggi : San Nicola di Mira (di Bari)

S. Nicola fu uno dei più illustri santi che fiorirono nella Chiesa orientale nel secolo IV. Nativo di Pataro nella Licia, dimostrò fin da bambino di essere predestinato a grandi cose. Prestissimo si innamorò della vita religiosa, e si ritirò in un monastero nelle vicinanze di Mira. 

Mirabili furono quivi i suoi slanci d'amore al Signore ed il progresso quotidiano nella virtù. Praticava la carità materiale e spirituale verso il prossimo, e di lui rimase celebre il seguente fatto. 

Trovandosi tre giovanette in grave pericolo di perdere l'innocenza, non potendo a causa della loro povertà trovare un onesto collocamento, per tre notti consecutive Nicola si portò vicino a quella casa, ed ogni volta vi gettò dalla finestra una borsa contenente il necessario per la dote di una figlia. 

La sua grande devozione lo spinse a visitare la Terra Santa. Durante il viaggio, quando la nave su cui era montato si trovava in alto mare, si scatenò una tempesta tale che i marinai disperavano della salvezza. 

Ma Nicola, rassicuratili, si mise in ginocchio: ed il mare divenne calmo e si arrivò felicemente in porto. Ritornato dal pellegrinaggio, trovò vacante la sede episcopale di Mira, capitale della Licia. Nicola, già celebre per i suoi miracoli e per la sua vita esemplare, fu eletto ad occupare quella sede, e la resse sapientemente per molti anni. Fu grande benefattore dei poveri, padre degli orfani, sostegno delle vedove. 

Durante la persecuzione di Diocleziano, fu deportato e confinato. Restituita la libertà alla Chiesa, il santo vescovo ritornò tra il suo popolo. Partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea ed ebbe parte assai attiva nella confutazione di Ario. 

Il Signore lo preavvisò della prossima sua morte ed il Santo, raccomandatosi alle preci del suo buon popolo, radunò il clero, e prese a recitare il salmo: In te Domine, speravi, fino al versetto: In manus tuas, commendo spiritum meum, e col sorriso sulle labbra, spirò. Era l'anno 342. 

Il suo corpo si conserva a Bari, nella Basilica del suo nome. 

PRATICA. Perdoniamo le offese e preghiamo per coloro che ci fanno soffrire. 

PREGHIERA. O Signore, che hai voluto onorare il tuo vescovo Nicola con insigni miracoli, fa' che per la sua intercessione siamo liberati dalle pene del fuoco eterno. 

Approfondimento


I protestanti, come si sa, non ammettono il culto dei santi. Tuttavia, c'è un santo che è popolare anche e soprattutto nei paesi protestanti, benché non tutti sian capaci di riconoscere, sotto le fattezze e l'abbigliamento del bonario Babbo Natale, uno dei santi più celebri della Chiesa cattolica : San Nicola.

San Francesco

Ma non c'è dubbio. Il cappuccio foderato di pelliccia del nordico Babbo Natale, non è altro che la mitria del barbuto vescovo orientale. Infatti, in Germania e in Svizzera, Babbo Natale si chiama Nikolaus, e il 6 dicembre è festa grande per i ragazzi. Nikolaus, con la gerla colma di doni, ha varcato l'Oceano sulle navi dei coloni olandesi, e in America è diventato " Santa Claus", re della tradizione natalizia, e anche pubblicitaria del Nuovo Mondo. 

E dall'America, Santa Claus è rimbalzato con nuova fortuna in Europa; ma pochi l'hanno riconosciuto per San Nicola. San Nicola da Bari, il secolare amico degli scolaretti e di tutti i bambini. 

Questo non è l'unico segno della popolarità di San Nicola, uno dei santi più venerati in Oriente e in Occidente. Per tutto l'alto medioevo, egli è stato, per la sua delicata carità, qualcosa di simile a ciò che San Francesco è stato ed è ancora per l'evo moderno. E spesso appare vicino a San Francesco nelle pitture delle chiese francescane. 

Per la storia, San Nicola fu vescovo di Mira, nella Licia, ai tempi di Costantino. A Mira le sue reliquie furono venerate finché non sopraggiunse l'invasione turca. Allora vennero poste in salvo da 62 soldati, devoti corsari della città di Bari. E il 9 maggio del 1087, con immensi onori, furono poste nella celebre, vetusta cattedrale del grande porto pugliese, e Bari, dopo una vivace contesa con Benevento, divenne il centro del culto di San Nicola, patrono, tra l'altro, della Russia.

Numerose leggende narrano i particolari della sua vita: "Niccolaio trasse il suo nascimento da ricche e sante persone. Il primo die che fue bagnato, stette per se medesimo ritto nel bacino, e due dì della settimana, cioè il mercoledì e il venerdì, solamente una volta per die prendeva il latte. E. fatto giovane, schifava le dissoluzioni e le vanità e usava la chiesa maggiormente". Non seguì però la carriera ecclesiastica. Salì alla cattedra vescovile per soprannaturale ispirazione dei vescovi riuniti in Concilio, che decisero di eleggere il primo che entrasse in chiesa e avesse il nome di Nicola. Fu presto noto per i suoi prodigi: "Uno die, alquanti marinai pericolavano nel mare. Feciono questa orazione con lacrime: `Niccolaio, servo di Dio, se vere sono le cose le quali udiamo di te, piacciati che noi ora le proviamo'. Incontanente apparve e disse: 'Ecco, io sono presente', e cessò la tempesta". 

Perciò i marinai lo considerano loro protettore, ma soprattutto è patrono degli scolari. Tra le molte leggende è infatti celebre quella dei tre scolaretti che un feroce macellaio di Mira aveva sgozzato e messo in salamoia, come porcellotti. Il Santo compì la strepitosa resurrezione dei tre fanciulli, convertendo, per giunta, anche il macellaio. 

L'episodio ha dato origine a canti popolari, poco noti ma spesso suggestivi, dei quali citiamo quello raccolto e riportato da Gerard de Nerval nelle Figlie del fuoco 

San Francesco



C'erano una volta tre bambini
che andavano a spigolare in un campo.

Arrivano una sera da un macellaio
"Macellaio, potresti ospitarci?"
"Entrate, entrate, piccoli,
c'è posto senz'altro."

Erano appena entrati,
che il macellaio li ha ammazzati,
li ha fatti a pezzettini,
li ha messi a salare come maialini.

San Nicola dopo sette anni,
San Nicola arrivò in quel campo.
Se ne andò dal macellaio
"Macellaio, potresti ospitarmi?"

"Entrate, entrate, San Nicola,
posto ce n'è, non ne manca davvero"
Era appena entrato,
che chiese da cena. 

San Francesco

"Volete un pezzo di prosciutto?"
"Non ne voglio, mi sembra brutto"
"Volete un pezzo di vitello?"
Non ne voglio, non è bello!

Voglio proprio il salamino,
che sta a salare da sette anni!
Quando il macellaio lo senti,
fuori dalla porta se ne fuggi.

"Macellaio, macellaio, non fuggire,
pentiti, Dio ti perdonerà."
San Nicola posò tre dita
sull'orlo del salatoio.

Il primo disse: "Ho dormito bene!"
Il secondo disse: "lo pure!"
Rispose il terzo: "Credevo d'esser già in paradiso!" 


Ancor più suggestivi sono gli innumerevoli episodi di carità del Santo. "Un suo vicino" narra la Legenda Aurea "pervenuto a grandissima povertà, tre sue figliole vergini ordinò di mettere al peccato, acciò che di quella vituperosa mercatantia potesse nutricare sé e le sue figliuole. Per la qual cosa, sentendo il Santo Niccolaio così scellerata intenzione, mosso da zelo di pietade, tolse una massa d'oro, e così legata in un panno, di notte tempo gittolla segretamente per la finestra, e partissi di celato". 

L'uomo poté così maritare la prima figlia, e il misterioso dono si ripete finché tutte e tre le ragazze furono onestamente accasate. Solo allora, il padre, appostatosi, poté riconoscere in San Nicola lo sconosciuto benefattore. In tempo di carestia, ottiene dai marinai delle navi frumentarie dell'imperatore una parte del carico, e distribuisce il grano ai bisognosi, senza che poi gli esattori possano riscontrare nessuna mancanza. Appare in sogno a Costantino e impedisce l'esecuzione di tre ufficiali ingiustamente condannati. Ma più spesso, San Nicola è il protettore dei bambini, sempre pronto ad esaudire le preghiere dei genitori a lui devoti. 

Doni preziosi; episodi di carità: fanciulli beneficiati. Ecco ciò che spiega l'universale popolarità di San Nicola, e perché lo si ritrovi oggi con le sembianze di Babbo Natale: per ricordare, oltre tutte le apparenze superficiali, il dovere delle carità e il comandamento dell'amore, quell'Amore che nel Natale la sua espressione più alta.

Oggi è il 6 dicembre. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo con questa cartolina da Lipari

martedì 5 dicembre 2023

I ringraziamenti delle famiglie Biviano e Cacace

Scrivevamo così il 5 dicembre 2022 sulla Gazzetta del sud




Dalla Gazzetta del sud del 5 dicembre 2023: Corsi sull'utilizzo dei defibrillatori


 

Coscione: "Guardiamoci dentro come uomini e come società".

Il funerale di Giulia Cecchettin ha concluso il primo dolorosissimo e drammatico capitolo della sua triste storia che ha scosso la sensibilità di moltissime coscienze. Ho sperato che le istituzioni avessero la sensibilità e la forza di proclamare per oggi una giornata di lutto nazionale in ricordo, non solo di Giulia, ma di tutte le vittime di femminicidio di quest'anno e di sempre. Sarebbe stata un'occasione, un momento di vera riflessione e di esempio per le giovani generazioni. La proclamazione del lutto nazionale spetta al Consiglio dei Ministri senza modalità particolari. Ce n'è stato uso e abuso e lo sappiamo. Purtroppo questa politica è trasversalmente impegnata in cose diverse, da un estremo all'altro dell'emiciclo parlamentare con rarissime eccezioni. Tutti noi siamo ormai assuefatti a ogni cosa che ci piova addosso, incapaci di aprire un ombrello fatto di pensiero critico che ci ripari dalla mentalità dominante. Perché dovremmo "pensare autonomamente"? Farlo è faticoso e ci espone a un rischio fortissimo, quello di dover prendere posizione, di dover dire la nostra, di trovarci ad essere fuori dal coro e dal gregge. Eppure abbiamo preso l'abitudine ad essere a favore o contro, innocentisti o colpevolisti, pistoleri con il Rosario in mano. Ma la domanda socratica per eccellenza dovrebbe sempre essere presente nella nostra vita e nel nostro modo di pensare: perché? Indagare sui perchè dei nostri comportamenti, dei miei comportamenti, costa ancora di più ma è solo da lì che può partire il risveglio delle coscienze.
La sorella di Giulia ha fatto delle affermazioni che da molti sono state criticate, anche entrando nella sua sfera personale cercando di denigrare e rendere nemico l'altro, senza comprenderne il significato profondo. Andiamo a riascoltarle e, scremate della sacrosanta emotività del momento, facciamole nostre e guardiamoci dentro come uomini e come società. L' introspezione, quella seria e profonda, fa male e ci mette a nudo. Per me è stato così e, quando mi sono scoperto, ho compreso che ciò che ha detto era troppo gentile per il genere "uomo". Non si tratta di colpevolizzarsi ma di prendere coscienza e di guardare noi e la società in cui siamo immersi in modo critico, cambiando con forza, per quanto ci tocca direttamente. La parola patriarcato è divenuta parte del quotidiano ma il problema è molto più profondo e antico di millenni. Non si risolve solo con piccole iniziative, pur lodevoli e utili, ma con un cambiamento radicale del modo di pensare al maschile che non sarà facile da sradicare. Se ci togliamo gli occhiali colorati coi quali guardiamo ogni cosa, vedremo mille particolari di conferma. Fra uomo e donna vi sono, grazie a Dio, diversità biologiche che sono necessarie alla vita e all'arricchimento di entrambi (sto naturalmente semplificando) ma proviamo a pensare se accetteremmo e approveremmo una completa parità. Di quanti luoghi comuni, stupide e goliardiche battutine, prevenzioni e prevaricazioni sulle donne è costellata la nostra vita quotidiana?

Logicamente, anche chi scrive più di altri, ha la responsabilità di errori e mancanze che hanno costellato la sua esistenza ma mi sento sereno in questo ripensando costantemente ad una frase dei miei figli: un uomo è tale quando è capace di riconoscere i propri errori, chiedere perdono e rialzarsi. Dice Papa Francesco: fra di voi, anche moglie e marito, usate queste parole: grazie, prego, scusa. Non risolvono ma aiutano.
Francesco Coscione