«La legge che recepisce in Sicilia il nuovo codice degli appalti nazionale ha passato il vaglio del Consiglio dei ministri. Sono soddisfatto perché è una riforma che il mio governo ha fortemente voluto per dare norme chiare, in grado di stabilire procedure celeri e trasparenti, a tutte le strutture che nei prossimi mesi dovranno indire gare di appalto per opere pubbliche finanziate con le risorse del Pnrr e della Programmazione europea 2021-2027. È la conferma che, anche grazie alla sinergia con le forze più attente dell’Assemblea regionale, si può ben legiferare nell’interesse della Sicilia». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo la decisione del Consiglio dei ministri che, su proposta del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, non ha impugnato, tra le altre norme esaminate, quella approvata dall’Ars nello scorso ottobre su iniziativa governativa.
«È un’ottima notizia – aggiunge l'assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – che premia il lavoro del governo regionale e dell'Ars e soprattutto consente alle stazioni appaltanti di avere gli strumenti più adeguati per utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle importanti risorse a disposizione, tra fondi del Pnrr ed europei, per l’avvio di opere pubbliche con le quali indirizzare lo sviluppo e la salvaguardia del territorio della nostra regione».
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