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martedì 27 agosto 2024
Buon Compleanno a...
... Paola Lorizio, Daniela Costanzo, Cristina Poltero, Barbara Biviano, Flamiania Zaia, Gloria Ciminato, Michele Puglisi
Oggi, 27 agosto: Santa Monica
Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.
Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita.
Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome.
Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.
Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano.
A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.
Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.
PRATICA. Imparino i genitori a vigilare sull'educazione cristiana dei figli e a prodigare ad essi le loro maggiori cure.
PREGHIERA. Dio, consolatore degli afflitti e salvezza di quelli che sperano in te, che misericordioso riguardasti alle pie lacrime della beata Monica per la conversione del figliuolo suo Agostino, donaci per l'intervento d'ambedue di deplorare i nostri peccati e di ottenere il favore della tua grazia.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.
lunedì 26 agosto 2024
Venerdì nella chiesa di San Bartolo al monte il settimo per Elio. Il messaggio del fratello Gianluca
Volevo solo darvi comunicazione che, venerdì giorno 30 agosto, alle ore 19.00 nella piazza, antistante la chiesa di San Bartolo al monte, ricorderemo mio fratello Elio, nella messa di Settimo.
Prometto che vi ringrazierò tutti uno per uno... Datemi solo qualche giorno di tempo...
Siete stati Calore al mio, al nostro Cuore ..
Vi abbraccio tutti...
Gianlu e famiglia...
CONTROLLO CARABINIERI NELLE EOLIE: 8 PERSONE DENUNCIATE E 11 ASSUNTORI DI DROGHE SEGNALATI.
Nell’ultimo fine settimana, in occasione della festività patronale di San Bartolomeo, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato i controlli su tutto l’arcipelago eoliano, meta della c.d. movida estiva. Sono stati pertanto attuati servizi di pattugliamento con la predisposizione di posti di controllo, anche nelle ore notturne, finalizzati alla prevenzione, al contrasto dell’illegalità diffusa, nonché alla vigilanza delle acque dell’arcipelago eoliano.
Durante le verifiche alla
circolazione stradale, i Carabinieri hanno controllato oltre 380 persone e più
di 280 autovetture, elevando 34 contravvenzioni al Codice della Strada, tra cui la mancata
copertura assicurativa, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, nonché l’uso del cellulare alla guida, la
circolazione con patente scaduta o sospesa o mai conseguita, omesse revisioni
dei veicoli a motore ed altre violazioni che mettono in serio pericolo la
sicurezza degli automobilisti e dei pedoni.
Nell’ambito dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 1 persona per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, 1 per rifiuto dell’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti, altre 3 per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze alcoliche, e 1 persona per violazione degli obblighi derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S., inoltre altre quattro persone sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza, poiché sorprese ad importunare turisti e residenti sulla pubblica via;
Durante il servizio di vigilanza
per la sicurezza delle acque dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della motovedetta
“Stefanizzi” di Lipari hanno sanzionato amministrativamente 3 conducenti di
altrettanti natanti a noleggio per aver trasportato un numero di passeggeri
eccessivo rispetto a quello previsto.
Mentre, in relazione all’attività antidroga, 2 persone sono
state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
e altre 11, invece, sono state segnalate alla
Prefettura di Messina, quali assuntrici di droghe, poiché trovate in possesso
di modiche quantità di cocaina, hashish e
marijuana detenute per uso personale. Tutta la droga sequestrata è stata inviata
ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Inoltre sono
stati effettuati mirati servizi, finalizzati a verificare il rispetto delle
diverse ordinanze sindacali che, nel periodo estivo, al fine di consentire a
turisti e residenti di trascorrere le vacanze in sicurezza e tranquillità,
disciplinano gli orari di chiusura dei locali, le emissioni sonore da parte
dei locali autorizzati alla diffusione di musica e la capienza massima
degli stessi locali. In tale contesto, per il mancato rispetto di tali norme, sono
state contestate 4 sanzioni amministrative ad altrettanti titolari di attività
commerciali.
L’intensificazione dei servizi di controllo dei Carabinieri
della Compagnia di Milazzo, in concomitanza con il maggior esodo di turisti che
annualmente, in particolare nel periodo estivo, affolla l’area mamertina e
l’arcipelago eoliano, con maggiore presenza di persone nelle zone della c.d.
movida e nei locali notturni, proseguirà per tutta l’estate. I servizi saranno svolti
con pattugliamenti e posti di controllo, anche nel corso della notte, con
l’ausilio di militari assegnati in rinforzo e con la collaborazione di altri
reparti dell’Arma, al fine di contrastare i reati in genere e a tutela dei
cittadini.
Lipari piange un giovane strappato da un infarto: resta urgente la necessità di una seconda ambulanza
COMUNICATO DEL COORDINAMENTO "EOLIE SANITA" - Il 23 agosto, Lipari è stata colpita da una tragedia che ha strappato la vita a un giovane isolano a causa di un infarto improvviso e fatale. L'ambulanza è arrivata dopo 25 minuti, con a bordo un altro paziente, fortunatamente non in codice rosso. Purtroppo, al suo arrivo, non è stato possibile fare nulla per salvare il giovane, che era già deceduto.
Questo tragico evento riaccende l’annoso problema della carenza di mezzi di soccorso sull’isola, ulteriormente amplificato dall’aumento della popolazione dovuto all'afflusso turistico. È evidente che una sola ambulanza non sia sufficiente per gestire adeguatamente le emergenze in queste condizioni. Il 24 agosto, giorno di commemorazione del Santo Patrono San Bartolomeo, è stato esposto uno striscione su un balcone della piazza di Marina Corta con il messaggio: “Balcone chiuso per lutto, Sanità eoliana vittima dei tagli!! San Bartolomeo aiuto”.
Il Coordinamento Eolie Sanità, mentre esprime la propria vicinanza ai familiari del defunto, ha deciso di intraprendere un’azione formale per verificare se l’emergenza sia stata gestita secondo le procedure previste e per rinnovare con urgenza la richiesta di una seconda ambulanza medicalizzata. Questa è fondamentale per garantire una risposta adeguata alle esigenze di un territorio così vasto e complesso.
Buon compleanno a...
Eolienews si ferma per qualche ora in coincidenza con i funerali di Elio Zanca
Comunichiamo ai nostri lettori che, oggi, lunedì, in coincidenza con i funerali, Eolienews si ferma per qualche ora, nel ricordo del caro Elio e nella vicinanza all'immane dolore dei suoi cari
Oggi, 26 agosto: Sant'Alessandro di Bergamo
Le Alpi, tutt'intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.
I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.
Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.
Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.
Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.
A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.
I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.
Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.
Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.
Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.
A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.
domenica 25 agosto 2024
Stromboli: Nuova "esplosione maggiore" non avvertita sull'isola
Una esplosione di quelle definite “maggiori” " ovvero con un rilascio di energia superiore alla norma, è stata registrata, oggi, alle 11 e 40, sullo Stromboli, dalla rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale (LGS) - Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, uno dei Centri di competenza che monitorano il vulcano eoliano. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione civile regionale.
L’esplosione si è verificata nel settore craterico di nord - est ma, stando a quanto abbiamo appurato, non è stata avvertita dalla popolazione, su entrambi i versanti dell’isola. Chi, in quel momento, si trovava ad osservare il vulcano ha notato l’innalzarsi di una colonna nera di fumo, più bassa e meno consistente, rispetto ad altre verificatisi nel passato, anche recente.
Santa Messa stamane a Ginostra. Celebrata all'esterno in attesa si completino i lavori nella chiesa (foto e video)
Dopo circa un anno si è, di nuovo, celebrata, stamane, la Santa Messa nel piccolo borgo di Ginostra. Si è celebrata all'esterno, in quanto i lavori che interessano la chiesa non sono stati completati ed interessano i magazzini (dove sarà posizionato, dopo la battaglia portata avanti da Riccardo Lo Schiavo, il gruppo elettrogeno che era rimasto "all'acqua e al vento") e la cisterna.
S.Bartolo:(2° parte) IL CULTO (di Giuseppe Iacolino)
Oggi, 25 agosto: San Luigi IX
La mamma procurò di inspirargli fin dalla prima infanzia un singolare amore alla virtù e un grande orrore al peccato, ripetendogli spesso quelle celebri parole: « Figliuol mio, vorrei piuttosto vederti morto, anziché macchiato di un sol peccato mortale ». Questa frase fece sì grande impressione sul cuore di Luigi che se ne ricordò per tutta la sua vita.
Quando fu maggiorenne, venne consacrato e coronato re di Francia, e Luigi riguardò poi sempre la sua consacrazione non come una semplice cerimonia, ma come un impegno ed un obbligo che egli assumeva davanti a Dio ed agli uomini di far regnare Gesù Cristo in tutti i suoi stati.
Nel 1230 quasi tutta la feudalità del Regno si radunò al cospetto del giovane sovrano, in segno di omaggio e di subordinazione. Nel 1234 Luigi sposò Margherita di Provenza, figlia del conte Raimondo Beringhieri V.
Guidato da maestri dotati di pietà e di scienza, Luigi crebbe così serio e dedito ai suoi doveri, così pio e virtuoso, che pareva immune da ogni passione. Semplice e modesto, curava di conciliarsi il rispetto del popolo non tanto con il fasto esteriore, quanto colle opere buone e con un buon governo, che riorganizzò amministrativamente e moralizzò nei costumi. Attenta anche la sua politica estera, sempre intesa all'equilibrio e alla pace europea.
Per riempirsi la mente e il cuore di massime sante e di pii sentimenti, egli leggeva continuamente la Sacra Scrittura e le opere dei Ss. Padri e ne consigliava la lettura anche ai suoi cortigiani.
Ma Luigi non fu solo un sovrano di notevole intelligenza di governo, oltre che di alto profilo morale. In lui il valore si congiungeva alla pietà, senza nulla perdere del suo splendore.
Nell'anno 1244 fu sorpreso da un'ardentissima febbre, per cui tutto il popolo, dolente, offrì a Dio fervide preghiere, ottenendogli la guarigione. Guarito, volle guidare una crociata per la liberazione della Terra Santa.
Sbarcato in Egitto presso la città di Damietta, attaccò i Saraceni e li vinse: ma iniziata la marcia verso l'interno, una terribile pestilenza decimò l'esercito crociato e colpì lo stesso sovrano. Assalito nuovamente dai Turchi, venne facilmente sconfitto e fatto prigioniero.
Venuto a patti col vincitore, poté liberare gran parte dei suoi soldati, soccorrere i feriti e proseguire come pellegrino per la Terra Santa. Qui mise mano ad opere di cristiana e regale pietà, che però dovette interrompere per far ritorno in Francia, essendogli in questo frattempo morta la pia madre. Quivi giunto, attese al riordinamento del regno, e governò con somma giustizia e cristiana pietà. Abolì il duello giudiziario, fondò la Sorbona, la Santa Cappella, e si preparò ad una nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito, e lo stesso re, sentendosi morire, chiese gli ultimi Sacramenti, che ricevette con sentimenti di grande pietà. Fattosi indi adagiare sopra un letto, coperto di cenere e cilicio, con le braccia incrociate sul petto, spirò pronunziando le parole: « Entrerò nella tua casa, o Signore, ti adorerò nel tuo tempio santo e glorificherò il tuo nome ». Era il 25 agosto del 1270.
Fu santificato da papa Bonifacio VIII nel 1297 con il nome di San Ludovico e San Luigi dei francesi, le sue spoglie sono conservate in Sicilia, nella cattedrale di Monreale, e in Francia, nella basilica di Saint-Denis.
PRATICA. Impariamo da questo re a condurre una vita veramente cristiana.
PREGHIERA. O Dio, che trasportasti il tuo beato confessore Luigi IX dal regno terreno alla gloria del regno celeste, deh! per i meriti e le preghiere di lui, fa' che possiamo essere anche noi compagni del Re dei re, Gesù Cristo, tuo Figliuolo.