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domenica 6 ottobre 2013
Auguri da Partylandia per Francesca Coluccio
Lo staff di Partylandia formula i suoi migliori auguri a Francesca Coluccio nel giorno del suo battesimo
Auguri a...
Da Eolienews auguri di Buon Compleanno a Virginia La Greca, Marcello Rando e Santi Villari
“Le Iene” e gli elicotteri sulle Eolie (da Corriere.it)
Caro Severgnini, il 26 settembre il programma televisivo “Le Iene” ha mandato in onda un servizio su presunti elicotteri pirata sulle Isole Eolie. L’Ente Nazionale Aviazione Civile ha subito inviato un comunicato stampa nel quale si precisano le innumerevoli inesattezze trasmesse alla televisione. Tuttavia, dal pietoso “teatrino” che è scaturito dai pellegrinaggi dei giornalisti di Italia Uno emerge ancora una volta un modo pressapochista e inefficace di gestire l’aviazione, affrontata dai più come “quelli ricchi che non rispettano le regole”, piuttosto che come “risorsa preziosa per la collettività”, altrimenti costretta a ore di traghetto. In qualsiasi Paese civile esisterebbe la possibilità di compiere giri turistici sulle isole, programmando una rotta standard (come esiste sopra Manhattan, Londra, sul Grand Canyon eccetera) che consenta lo sviluppo di un’attività produttiva, quella del trasporto aereo, salvaguardando anche l’ecosistema. Non si può inoltre tacere il fatto che in Italia sono già un po’ troppe le zone nelle quali il sorvolo è proibito perché:
1. Si accoppiano i caprioli, 2. Migrano i rapaci, 3. Si disturbano i lupi, eccetera.
Dopo anni trascorsi per aria lavorando, desidero assicurare che non ho mai visto cerbiatti che interrompessero un coito per il nostro passaggio, o falchi che cambiassero rotta migratoria per conflitti con il traffico aereo. Da noi si chiede e si ottiene troppo facilmente di proibire, vietare, punire, anche quando non è necessario. I turisti delle Eolie devono poter arrivare anche in elicottero se sono in grado di permetterselo, così come di sorvolare Stromboli. L’Italia, con i suoi 7.400 km di coste è stata una grande utilizzatrice di idrovolanti, la Sicilia negli anni Venti aveva collegamenti regolari con Genova, Orbetello, Londra. Oggi le isole in questione sarebbero una meta molto ambita dai passeggeri.
1. Si accoppiano i caprioli, 2. Migrano i rapaci, 3. Si disturbano i lupi, eccetera.
Dopo anni trascorsi per aria lavorando, desidero assicurare che non ho mai visto cerbiatti che interrompessero un coito per il nostro passaggio, o falchi che cambiassero rotta migratoria per conflitti con il traffico aereo. Da noi si chiede e si ottiene troppo facilmente di proibire, vietare, punire, anche quando non è necessario. I turisti delle Eolie devono poter arrivare anche in elicottero se sono in grado di permetterselo, così come di sorvolare Stromboli. L’Italia, con i suoi 7.400 km di coste è stata una grande utilizzatrice di idrovolanti, la Sicilia negli anni Venti aveva collegamenti regolari con Genova, Orbetello, Londra. Oggi le isole in questione sarebbero una meta molto ambita dai passeggeri.
Sergio Barlocchetti
LA SANGUINOSA GUERRA DEL PARAMETRO ALL’ARS LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE
Infuria la guerra del parametro a Palazzo dei Normanni. Un duello sotto traccia fra deputati regionali – sostenitori e contrari, trattativisti e talebani, e fra deputati e alti burocrati. Da una parte i membri della Commissione spending review, sopravvissuti alle dimissioni del presidente Antonello Cracolici, e fautori della dipendenza parametrale al Senato, dall’altra Giovanni Ardizzone, i democratici e i talebani pentastellati.
La guerra non interessa nessuno, apparentemente.Sembra cosa loro, insomma. Ma non è proprio così, o lo è fino a un certo punto. Fuori dalle mura del Palazzo sono in pochi ad apprezzare le virtù del parametro, perché esso agisce unicamente nella sede, prestigiosa, dell’Assemblea regionale. Qui vige l’autodichia, la sovranità amministrativa, che permette di regolare come si vuole, le retribuzioni del personale e dei deputati, senza perdere di vista il parametro, stella polare di ogni emolumento (stipendio, indennità, benefit, rimborso ecc).
Se si oscura il parametro, opinano alcuni, non si affloscia solo il portafogli, come tanti sono indotti a credere in odio alla casta, ma cade l’ultimo baluardo dell’autonomia speciale siciliana. L’Assemblea diviene un “qualsiasi” consiglio regionale.
Le cose non stanno proprio così, perché l’attività parlamentare dell’Ars è regolata da norme che non hanno nulla a che vedere con quelle dei consigli regionali, dove – per fare un solo esempio – l’ordine del giorno delle sedute d’Aula viene deciso dal presidente della Regione, e non dalla presidente dell’Assemblea e la Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari.
Chi s’indigna per la cancellazione del parametro – il ddl della Commissione lo tiene in vita, pur proponendo tagli stipendiali del 20 per cento – non ha tutti i torti. La sacralità del parametro risale agli albori dell’autonomia, esso fu deciso dal primo presidente dell’Assemblea, Giuseppe Alessi, che dell’autonomia, insieme a Salvatore Aldisio, è il padre nobile.
Alessi ritenne che si dovesse dare al Parlamento siciliano il prestigio e la solidità dovuti alla “terza” Camera della nazione – sia in pieno clima autonomista, all’indomani della battaglia separatista – e pensò, perciò, che fosse giusto fare nascere l’Assemblea ad immagine e somiglianza del Senato della Repubblica.
L’Assemblea avrebbe avuto le regole, retribuzioni, l’organizzazione della Camera Alta. Alessi non scelse il privilegio, ma la “specialità”, lo Stato federale non il portafogli di deputati e “personale servente”.
Dopo Alessi, il diluvio. Con il passare degli anni, tutte le guarentigie della specialità sparirono– Alta Corte e altro – o vennero depennate ancor prima di nascere, per scelta dei partiti che governavano, insieme, lo Stato centrale, insieme alle burocrazie romane, con il concorso del loro braccio armato, la Corte costituzionale. È stato un bene o un male? Non lo sapremo mai, anche se, sono oggi tanti a giudicare, non a torto, che l’autonomia non sia stata usata come si conviene.
Cancellata la specialità, è però sopravvissuto il parametro, cioè il collegamento con le retribuzioni del Senato. La sorte non c’entra: i siciliani hanno difeso con più il portafogli rispetto alle guarentigie (fino a che le risorse sono affluite, copiose, in Sicilia, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta più o meno, lo Statuto è stato “sbranato” senza incontrare resistenza…).
Ora, però, siamo al “redde rationem”: la proverbiale santa alleanza fra deputati e burocrazia a Palazzo dei Normanni è venuta meno, anzi le parti si guardano in cagnesco e diffidano. La ragione c’è.
Fino a che non è stato toccato il portafogli dei deputati, il “personale servente” è stato trattato con i guanti gialli, mantenendo gli emolumenti del parametro senza suscitare attenzioni, né malevole “aggressioni”. I tagli del decreto Monti oggi spezzano le reni ai parlamentari regionali, ed il parametro rischia di restare in vita, di fatto, per il personale servente. Un sorpasso “intollerabile”. È proprio cambiato tutto.
Il ddl della Commissione spending review taglia anche gli emolumenti dei burocrati del venti per cento, lasciando tuttavia aperta la porta al parametro. Non si sa mai. Del resto Palazzo Madama ha deciso qualche ritocco, ma niente d’importante: più chiacchiere che tagli. I costi della politica sono rimasti pressoché inalterati: sul finanziamento ai partiti e le retribuzioni dei parlamentari non si è ancora deciso un bel nulla. A causa di ciò lo spread fra la Terza Camera, come la concepì quel galantuomo di Peppino Alessi, e il Senato raggiunge quote da vertigine, suscitando recriminazioni e rabbia.
Si è scelta l’Aula parlamentare, piuttosto che il consiglio di presidenza, come campo di battaglia. Una procedura che “scippa” il Consiglo di presidenza delle sue antiche prerogative, ma che ha il merito di farci assistere al conflitto, altrimenti relegato fra le quattro mura della Torre Pisana.
La guerra non interessa nessuno, apparentemente.Sembra cosa loro, insomma. Ma non è proprio così, o lo è fino a un certo punto. Fuori dalle mura del Palazzo sono in pochi ad apprezzare le virtù del parametro, perché esso agisce unicamente nella sede, prestigiosa, dell’Assemblea regionale. Qui vige l’autodichia, la sovranità amministrativa, che permette di regolare come si vuole, le retribuzioni del personale e dei deputati, senza perdere di vista il parametro, stella polare di ogni emolumento (stipendio, indennità, benefit, rimborso ecc).
Se si oscura il parametro, opinano alcuni, non si affloscia solo il portafogli, come tanti sono indotti a credere in odio alla casta, ma cade l’ultimo baluardo dell’autonomia speciale siciliana. L’Assemblea diviene un “qualsiasi” consiglio regionale.
Le cose non stanno proprio così, perché l’attività parlamentare dell’Ars è regolata da norme che non hanno nulla a che vedere con quelle dei consigli regionali, dove – per fare un solo esempio – l’ordine del giorno delle sedute d’Aula viene deciso dal presidente della Regione, e non dalla presidente dell’Assemblea e la Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari.
Chi s’indigna per la cancellazione del parametro – il ddl della Commissione lo tiene in vita, pur proponendo tagli stipendiali del 20 per cento – non ha tutti i torti. La sacralità del parametro risale agli albori dell’autonomia, esso fu deciso dal primo presidente dell’Assemblea, Giuseppe Alessi, che dell’autonomia, insieme a Salvatore Aldisio, è il padre nobile.
Alessi ritenne che si dovesse dare al Parlamento siciliano il prestigio e la solidità dovuti alla “terza” Camera della nazione – sia in pieno clima autonomista, all’indomani della battaglia separatista – e pensò, perciò, che fosse giusto fare nascere l’Assemblea ad immagine e somiglianza del Senato della Repubblica.
L’Assemblea avrebbe avuto le regole, retribuzioni, l’organizzazione della Camera Alta. Alessi non scelse il privilegio, ma la “specialità”, lo Stato federale non il portafogli di deputati e “personale servente”.
Dopo Alessi, il diluvio. Con il passare degli anni, tutte le guarentigie della specialità sparirono– Alta Corte e altro – o vennero depennate ancor prima di nascere, per scelta dei partiti che governavano, insieme, lo Stato centrale, insieme alle burocrazie romane, con il concorso del loro braccio armato, la Corte costituzionale. È stato un bene o un male? Non lo sapremo mai, anche se, sono oggi tanti a giudicare, non a torto, che l’autonomia non sia stata usata come si conviene.
Cancellata la specialità, è però sopravvissuto il parametro, cioè il collegamento con le retribuzioni del Senato. La sorte non c’entra: i siciliani hanno difeso con più il portafogli rispetto alle guarentigie (fino a che le risorse sono affluite, copiose, in Sicilia, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta più o meno, lo Statuto è stato “sbranato” senza incontrare resistenza…).
Ora, però, siamo al “redde rationem”: la proverbiale santa alleanza fra deputati e burocrazia a Palazzo dei Normanni è venuta meno, anzi le parti si guardano in cagnesco e diffidano. La ragione c’è.
Fino a che non è stato toccato il portafogli dei deputati, il “personale servente” è stato trattato con i guanti gialli, mantenendo gli emolumenti del parametro senza suscitare attenzioni, né malevole “aggressioni”. I tagli del decreto Monti oggi spezzano le reni ai parlamentari regionali, ed il parametro rischia di restare in vita, di fatto, per il personale servente. Un sorpasso “intollerabile”. È proprio cambiato tutto.
Il ddl della Commissione spending review taglia anche gli emolumenti dei burocrati del venti per cento, lasciando tuttavia aperta la porta al parametro. Non si sa mai. Del resto Palazzo Madama ha deciso qualche ritocco, ma niente d’importante: più chiacchiere che tagli. I costi della politica sono rimasti pressoché inalterati: sul finanziamento ai partiti e le retribuzioni dei parlamentari non si è ancora deciso un bel nulla. A causa di ciò lo spread fra la Terza Camera, come la concepì quel galantuomo di Peppino Alessi, e il Senato raggiunge quote da vertigine, suscitando recriminazioni e rabbia.
Si è scelta l’Aula parlamentare, piuttosto che il consiglio di presidenza, come campo di battaglia. Una procedura che “scippa” il Consiglo di presidenza delle sue antiche prerogative, ma che ha il merito di farci assistere al conflitto, altrimenti relegato fra le quattro mura della Torre Pisana.
sabato 5 ottobre 2013
Calcio a 5. Ludica e Salina vittoriose
La Ludica Lipari di calcio a 5 ha battuto oggi al campo del Freeland l'Asd Siac per 7 a 4.
Le reti sono state messe a segno da Pellegrino (5) Lo Schiavo e Lo Monaco.
Il Salina ha superato il Real Aci per 6 a 4
Le reti sono state messe a segno da Pellegrino (5) Lo Schiavo e Lo Monaco.
Il Salina ha superato il Real Aci per 6 a 4
Una marea di gente per l'ultimo saluto a Pino Natoli
Buona parte di Canneto, e non solo, si è fermata
stamani per portare l'ultimo saluto a Pino Natoli, il 63enne dipendente dell'ospedale di Lipari tragicamente deceduto a seguito di un incidente stradale. In una Basilica di San Cristoforo stracolma all'inverosimile (tanta la gente rimasta all'esterno) l'Eucarestia di Suffragio è stata celebrata da Mons. Gennaro Divola, unitamente a Don Gaetano Sardella e Padre Giuseppe Mirabito.
Poche ma toccanti le parole che la sorella Agostina ha voluto rivolgere a tutti i presenti.
Un breve discorso nel quale ha ringraziato tutti coloro che, con affetto, si sono stretti attorno alla famiglia.
Un ringraziamento particolare ha voluto riservarlo all'avvocato Gaetano Orto "amico ed avvocato", al sindaco Giorgianni e al personale tutto dell'ospedale di Lipari non solo per l'umanità dimostrata ma anche, nonostante la tragedia, per la professionalità con la quale si sono presi carico del soccorso a Pino.
Tra i cuscini e i mazzi di fiori spiccava, proprio ai piedi della bara, un cuscino di rose, a forma di cuore, del nipotino Christian.
Una cerimonia toccante per una vita spezzata in modo così tragico, così come altrettanto toccante è stato l'applauso che si è levato dalla gente, assiepata sul sagrato della Basilica, all'uscita del feretro.
Da qualche ora Pino riposa per sempre nel cimitero di Canneto.
Per le foto un grazie a Tano Agrip
stamani per portare l'ultimo saluto a Pino Natoli, il 63enne dipendente dell'ospedale di Lipari tragicamente deceduto a seguito di un incidente stradale. In una Basilica di San Cristoforo stracolma all'inverosimile (tanta la gente rimasta all'esterno) l'Eucarestia di Suffragio è stata celebrata da Mons. Gennaro Divola, unitamente a Don Gaetano Sardella e Padre Giuseppe Mirabito.
Poche ma toccanti le parole che la sorella Agostina ha voluto rivolgere a tutti i presenti.
Un breve discorso nel quale ha ringraziato tutti coloro che, con affetto, si sono stretti attorno alla famiglia.
Un ringraziamento particolare ha voluto riservarlo all'avvocato Gaetano Orto "amico ed avvocato", al sindaco Giorgianni e al personale tutto dell'ospedale di Lipari non solo per l'umanità dimostrata ma anche, nonostante la tragedia, per la professionalità con la quale si sono presi carico del soccorso a Pino.
Tra i cuscini e i mazzi di fiori spiccava, proprio ai piedi della bara, un cuscino di rose, a forma di cuore, del nipotino Christian.
Una cerimonia toccante per una vita spezzata in modo così tragico, così come altrettanto toccante è stato l'applauso che si è levato dalla gente, assiepata sul sagrato della Basilica, all'uscita del feretro.
Da qualche ora Pino riposa per sempre nel cimitero di Canneto.
S.M. Salina: pubblicato il bando per la selezione di lavoratori per un cantiere di servizio
Si comunica che in data 3 ottobre il comune di Santa Marina Salina ha pubblicato il bando per la selezione di dieci lavoratori, disoccupati o inoccupati residenti nel comune da almeno 6 mesi, da impiegare in un cantiere di servizi.
I candidati devono aver presentato al centro per l'impiego competente per territorio la dichiarazione di disponibilità al lavoro e versare in condizioni di comprovato disagio economico e sociale.
I criteri di valutazione previsti dal bando sono fissati dalla direttiva dell'Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia lo scorso 23 agosto.
Gli interessati potranno ritirare il modulo di domanda direttamente presso la sede del comune in via Risorgimento o scaricandolo, con il bando, dal sito istituzionale www.comune.santa-marina-salina.me.it.
C'è tempo fino alle ore 12,00 di lunedì 4 novembre 2013 per consegnarlo per posta o a mano direttamente in comune.
L'avvio dei cantieri resta comunque vincolato ai tempi dettati dal competente assessorato regionale.
I candidati devono aver presentato al centro per l'impiego competente per territorio la dichiarazione di disponibilità al lavoro e versare in condizioni di comprovato disagio economico e sociale.
I criteri di valutazione previsti dal bando sono fissati dalla direttiva dell'Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia lo scorso 23 agosto.
Gli interessati potranno ritirare il modulo di domanda direttamente presso la sede del comune in via Risorgimento o scaricandolo, con il bando, dal sito istituzionale www.comune.santa-marina-salina.me.it.
C'è tempo fino alle ore 12,00 di lunedì 4 novembre 2013 per consegnarlo per posta o a mano direttamente in comune.
L'avvio dei cantieri resta comunque vincolato ai tempi dettati dal competente assessorato regionale.
Da Partylandia tanti auguri a Pino e Pina Quadara e a Valeria e Lele
Lo staff di Partylandia formula tanti auguri a Pino e Pina Quadara per il 50° di matrimonio e Valeria e Lele per il 10° anno di fidanzamento
Da Partylandia auguri per un 70° compleanno e per un battezzato a Vulcano
Lo staff di Partylandia augura un felice 70° compleanno ad una bella signora. Auguri anche per il bimbo che viene battezzato a Vulcano
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ad Antonietta Cannistrà, ad Ilaria Biviano e Valentina Alessi
Il poeta eoliano Cortese a Roma alla "Giornata del Contemporaneo"
Il poeta di Lipari Davide Cortese sarà protagonista della GIORNATA DEL CONTEMPORANEO “EscaMontage a corto” al TEATRO CENTRALE PRENESTE il 6 ottobre 2013, ore 18, in via Alberto da Giussano, 58 Roma.
Auguri da Partylandia alle coppie che oggi si sposano
Lo staff di Partylandia augura una vita ricca d'amore e felicità agli sposi Bartolina Mantineo e Davide Falanga, Antonio Buscema e Alessandra Riccardi, Gioacchino Granicelli e Melissa Scoglio
venerdì 4 ottobre 2013
La solidarietà del sindaco Lo Schiavo al collega di Lampedusa
Al Sindaco di Lampedusa
Giusi Nicolini
Via Cameroni s.n.c.
Lampedusa ( Ag )
OGGETTO: Lettera di solidarietà
Apprendiamo con sgomento della nuova
tragedia che ha colpito la tua comunità che voglio definire, la nostra comunità
di Lampedusa.
Ti siamo particolarmente vicini con
sentimenti di tristezza, di vicinanza ma ancor di più di rabbia per una
comunità lasciata da sola a fronteggiare emergenze di siffatta portata.
Questo nostro Stato e ancor di più
questa Europa, immobili dinanzi ai tuoi numerosi appelli che da anni si
susseguono, ci lasciano sgomenti.
Desidero rinnovarti ancora una volta i
sentimenti di vicinanza da parte di tutte le isole minori della Sicilia che a
te ed alla tua comunità guardano come a dei paladini di carità e di
accoglienza.
Il sindaco
Massimo Lo Schiavo (Coordinatore Ancim Sicilia)
Il Piano di Sviluppo Locale - un convegno a Lipari per presentare le attività
Nell’ambito della fase di attuazione del PSL, il GAL Isole di Sicilia ha organizzato un meeting per discutere dei bandi per il finanziamento di iniziative di valorizzazione del territorio a cui parteciperanno anche funzionari dell’Autorità di Gestione e della SAC.
Se ne parlerà il giorno 7 ottobre 2013 alle ore 17.30 a Lipari al Palazzo Comunale, Sala del Consiglio. L'incontro sarà l'occasione per presentare la struttura organizzativa del GAL ed il programma delle attività del PSL, i bandi in pubblicazione, il regime di aiuti, le disposizioni attuative ed i programmi operativi delle singole azioni di sviluppo previste nel progetto approvato. I tempi di impegno delle somme saranno rapidissimi in quanto entro il 31/12/2013 il GAL dovrà completare le procedure per la formalizzazione degli impegni in favore dei beneficiari finali.
Il PSL viene attuato dal GAL Isole di Sicilia nell’ambito dell’Asse 4 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana 2007-2013 che, approvato dalla Commissione Europea, ha come territorio di riferimento tutte le isole minori siciliane. Gli interventi previsti hanno lo scopo di rafforzare la capacità progettuale dei comuni, migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, creare nuove opportunità occupazionali, migliorare l’offerta di servizi di ecoturismo, valorizzare il patrimonio storico-culturale connettendolo con itinerari di fruizione, favorendo nel contempo il consolidamento di un modello di albergo diffuso sul territorio (B&B).
E’ fondamentale la partecipazione di tutti gli interessati e potenziali beneficiari.
Il Responsabile Ufficio di Piano
Arch. Roberto Sauerborn
Se ne parlerà il giorno 7 ottobre 2013 alle ore 17.30 a Lipari al Palazzo Comunale, Sala del Consiglio. L'incontro sarà l'occasione per presentare la struttura organizzativa del GAL ed il programma delle attività del PSL, i bandi in pubblicazione, il regime di aiuti, le disposizioni attuative ed i programmi operativi delle singole azioni di sviluppo previste nel progetto approvato. I tempi di impegno delle somme saranno rapidissimi in quanto entro il 31/12/2013 il GAL dovrà completare le procedure per la formalizzazione degli impegni in favore dei beneficiari finali.
Il PSL viene attuato dal GAL Isole di Sicilia nell’ambito dell’Asse 4 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana 2007-2013 che, approvato dalla Commissione Europea, ha come territorio di riferimento tutte le isole minori siciliane. Gli interventi previsti hanno lo scopo di rafforzare la capacità progettuale dei comuni, migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, creare nuove opportunità occupazionali, migliorare l’offerta di servizi di ecoturismo, valorizzare il patrimonio storico-culturale connettendolo con itinerari di fruizione, favorendo nel contempo il consolidamento di un modello di albergo diffuso sul territorio (B&B).
E’ fondamentale la partecipazione di tutti gli interessati e potenziali beneficiari.
Il Responsabile Ufficio di Piano
Arch. Roberto Sauerborn
COMUNE DI LIPARI: COMUNICATO SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI LAMPEDUSA
Dagli organi di stampa apprendiamo con sgomento quanto accaduto nella Tua Isola.
Tutti i nostri problemi, peculiari in quanto Isola e per quanto grandi, sono imparagonabili a questa tragedia che si è appena consumata e che rappresenta il culmine di una problematica irrisolta.
A nome mio e per conto di tutti i cittadini del Comune di Lipari esprimo la piena e sentita solidarietà con la speranza e l’auspicio che lo Stato ti assista e trovi le adeguate soluzioni affinché si ponga fine a questa inarrestabile catena di morti.
Marco Giorgianni
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Francesco Megna, Francesco Lo Nardo, Francesco Corrieri, Francesco Paino e Francesca Marino.
Auguri anche a tutti coloro che portano il nome di Franco, Francessco, Franca e Francesca
Auguri anche a tutti coloro che portano il nome di Franco, Francessco, Franca e Francesca
Roux rilancia la richiesta di tutela della "Penisola del Purgatorio"
Esimio Marco Giorgianni
Sindaco del Comune di LIPARI
e.p.c
Gent.mo Geom. Adolfo Sabatini
Presidente del Consiglio Comune di Lipari
Assessore Regionale Beni Culturali Servizio Tutela ed Acquisizioni
Palermo
Assessore Regionale Territorio ed Ambiente Palermo
Sovrintendenza Belle Arti Messina
Lipari li, 03/10/2013
Oggetto:Rilancio di una richiesta fatta
dal sottoscritto, al Sindaco Bruno nel 2008 , nella veste di
Presidente di Legambiente, sulla tutela della Penisoletta del
Purgatorio.
Gent.li Signori,
abbiamo avuto modo di appurare che i
lavori di ristrutturazione ( risalenti al 2005) della Ex Casa della
sanità o Ufficio del Porto, ubicata sulla Penisoletta delle “Anime
del Purgatorio” in Lipari, hanno stravolto, tipologicamente, una
struttura di interesse storico ed unico esemplare di edilizia
portuale risalente ai primi ‘900, permettendo, altresì, la
demolizione di un vano e adibendo l’area ricavata a terrazzino.
Stando alle valenze storiche
dell’edificio, antica sede dell’attività marittima locale, si
ritiene che tali interventi, abbiano rappresentato un abuso edilizio
non confortato dal parere della Sovraintendenza la quale ha sostenuto
che le opere erano state fatte nel rispetto dell’antico prospetto
(???). Su questo parere, la stessa Procura della Repubblica, dallo
stesso coinvolta, ha deciso di archiviare il caso.
L’isolotto delle Anime del
Purgatorio, collegato in seguito tramite un ponticello all’adiacente
Piazza Ugo di S. Onofrio (Marina Corta), è uno tra i più belli e
caratteristici luoghi del mediterraneo.
Anticamente, l’isolotto delle Anime
del Purgatorio, rappresentava una replica simbolica dell’isola di
Vulcano, già menzionata da S. Gregorio Magno, come l’isola in cui
nasceva il Purgatorio.
Esso sorge proprio di fronte alla
grotta artificiale (oggi adibita a ristorante) presumibilmente una
grotta preistorica che, scavata sotto l’antica chiesa di S.
Bartolomeo, appare come il luogo più propizio in cui potrebbe essere
stato trasportato il corpo dell’apostolo, dopo il suo sbarco
leggendario nell’attigua baia di Pertinenti ( Porto delle Genti)
(dialoghi, lib. 4, 42,57) ( “Dalle Eolie alle Ande” di Vittorio
Giustolisi)
Per ciò che detta penisola ha
rappresentato nei secoli, si ritiene che la stessa debba essere
preservata da opere, sia marittime sia terrestri, atte ad alterarne
la struttura originale, già abbondantemente compromessa. La posa in
opera di un faro nell’area adiacente all'ex biglietteria degli
aliscafi che ne altera la godibilità paesaggistica suona come un
altro schiaffo alla naturale bellezza del luogo.
Si chiede alla SS.LL, ogn’uno nelle
proprie competenze, al fine di preservare la penisola da eventuali
future alterazioni e speculazioni, di farsi parte attiva e
mobilitarsi al fine di far porre un vincolo a protezione dell’intero
isolotto.
Sicuri del V/s personale intervento,
porgiamo cordiali saluti.
Piero Roux
Manomesso scooter e la benzina "prende il volo"
Ancora un furto a Canneto. Nottetempo ignoti all'interno di un vicolo hanno manomesso uno scooter per portare via tutta la benzina.
Certo non si tratta di un fatto nuovo ma è la conferma di come ormai a Lipari si ruba di tutto, anche "sotto gli occhi" dei proprietari
Certo non si tratta di un fatto nuovo ma è la conferma di come ormai a Lipari si ruba di tutto, anche "sotto gli occhi" dei proprietari
giovedì 3 ottobre 2013
Tedeschi trafugano due anfore dalla Secca di Capistello. Bloccati dai carabinieri
Il mare delle Eolie,
ricco di reperti archeologici è tornato ad essere meta dei tombaroli
sottomarini. Questa volta i tombaroli, due cittadini tedeschi dei
quali non sono note le generalità, hanno preso di mira la “Secca
di Capistello” a Lipari dove si trovano diverse imbarcazioni
naufragate nei secoli e dalle quali non è stato possibile per gli
archeologici asportare l'intero carico, considerando il rischio di
danneggiare questo prezioso patrimonio.
I due uomini, ieri, in tarda
mattinata, sono stati beccati con le mani nel sacco (o nelle anfore)
dai carabinieri in servizio presso l'unità navale dell'Arma di
Lipari.
Da premettere- che da quanto trapela- il movimento dei due,
giunti sull'isola con un furgone ed un gommone, era tenuto sotto
osservazione da diversi giorni dai carabinieri.
Avuta la certezza che
fosse stato trafugato del materiale archeologico gli uomini dell'Arma
sono intervenuti bloccando i due tombaroli e ritrovando due anfore
del periodo greco-italico (II-III° secolo A.C.) che erano state
trafugate dal sito di Capistello: anfore che erano praticamente
intatte.
Insieme alle anfore i carabinieri hanno ritrovato tutta
l'attrezzatura utilizzata per l'immersione tra cui due "maialini
subacquei" (attrezzatura in uso tra i sub e della quale spesso
si avvalgono i tombaroli per scendere più velocemente) e due rebreather, apparecchiature che
permettono di allungare l'autonomia delle bombole attraverso un
particolare meccanismo.
I due tedeschi, una volta fermati, sono stati
condotti in caserma dove si è proceduto alla loro identificazione ed
alla contestazione del reato.
Già nel pomeriggio, con la nave
“Laurana” diretta a Napoli, hanno lasciato l'isola.
Le due anfore
recuperate saranno affidate al museo archeologico eoliano “Bernabò
Brea” di Lipari(dove ne
è esposta un'ampia collezione) per i necessari interventi.
L'incredibile in tutta questa storia non è il tentativo di furto (non è il primo e non sarà neanche l'ultimo) ma come la giustizia italiana, rendendo quasi vano anche il lavoro dei carabinieri, non preveda misure restrittive per i "ladri di reperti",anzi li rimanda al più presto a casa propria.
SENZA PAROLE!
Falsa la notizia dell'arrivo della salma di Pino Natoli stasera a Lipari
E' assolutamente destituita di ogni fondamento la notizia, diffusa da alcuni, che la salma del povero Pino Natoli, sottoposto oggi ad autopsia a Messina, giungerà stasera a Lipari con la nave delle 20 e 30.
Il corpo di Pino, infatti, si trova ancora a Messina. Potrebbe rientrare a Lipari domani ma non vi è alcuna certezza neanche per quanto riguarda l'orario.
Motivo per il quale, al momento, come ci informa la famiglia, non è stata neanche fissato il giorno e l'orario del funerale.
Il corpo di Pino, infatti, si trova ancora a Messina. Potrebbe rientrare a Lipari domani ma non vi è alcuna certezza neanche per quanto riguarda l'orario.
Motivo per il quale, al momento, come ci informa la famiglia, non è stata neanche fissato il giorno e l'orario del funerale.
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