COMUNICATO
STAMPA
Vulcano,
arrivo della stagione estiva e rabbia nella popolazione: lanciato un appello
pubblico
La Fucina di Efesto
APS, con l’appoggio di buona parte della popolazione dell’isola di Vulcano ed
altre realtà che operano nell’ambito turistico, lancia un appello pubblico
sottoscritto anche da numerose associazioni eoliane, chiedendo spiegazioni
riguardo alle promesse fatte ma non realizzate da parte delle Istituzioni in
vista dell’inizio della stagione estiva 2023.
La manifestazione pacifica tenutasi in data 22 gennaio 2023
sull’Isola di Vulcano, ha visto la partecipazione di numerosi abitanti, in un
confronto diretto con le Istituzioni riguardo alla situazione emergenziale e il
conseguente calo della domanda turistica. Si era accesa la speranza per una
ripresa dell’attività turistica, ma tutto ciò non è bastato per far smuovere la
situazione ed ottenere concretamente la risoluzione delle criticità presenti
sul territorio. Di conseguenza “La Fucina di Efesto APS”, con numerose realtà
operanti nelle Isole Eolie con le quali ha precedentemente costituito un Tavolo
di Coordinamento Eoliano (TCE), per discutere e risolvere le criticità che
affliggono l’arcipelago, hanno lanciato un vero e proprio appello pubblico.
Molteplici risultano essere le azioni concrete richieste:
● riapertura in
sicurezza della scalata al cratere de “La Fossa”;
● autorizzazioni
per iniziare un progetto di promozione e manutenzione della rete sentieristica;
● concessione
di uno spazio che funga da punto di aggregazione socioculturale e comunitaria;
● messa in
sicurezza dell’Isola, in tema di viabilità, punti di imbarco e sbarco, sistemi
di allarme e informazione;
● azioni per
preservare il decoro urbanistico e naturalistico del territorio.
Se a questi quesiti non verrà data una concreta risposta o
date certe di realizzazione, l’isola sarà pronta ad indire una nuova
manifestazione pacifica, arrivando persino a lanciare un ulteriore e definitivo
grido di aiuto con una protesta di commercianti che implichi la chiusura totale
degli esercizi pubblici per un’intera giornata, fino all’ipotesi, che
preferiremmo scongiurare, di un possibile blocco portuale, qualora l’isola e la
popolazione venissero ancora ignorati.