Questa la lettera, accorato appello di Muscarà:
In un momento di gravissima crisi che ha investito il nostro paese la chiusura della pozza dei fanghi, rappresenta per l’isola di Vulcano un’ulteriore mazzata dalla quale l’isola difficilmente riuscirà a risollevarsi.
Posso affermare che già a partire da questa mattina numerosi turisti hanno deciso di lasciare Vulcano proprio per l’impossibilità di fruire degli innegabili benefici che si possono avere con l’immersione in questa, comunemente chiamata, pozza dei fanghi di Levante.
Va specificato che non intendo entrare nella pratica giudiziaria che ha portato al sequestro dell’intera zona che comprende, oltre la pozza, anche le cavità naturali dalle quali fuoriescono fumi che correttamente sfruttati si prestano alla cura delle patologie delle vie respiratorie. La legge è giusto che faccia il suo corso.
Ma io,come consigliere, ma soprattutto come Vulcanaro, non posso assistere passivamente alla chiusura di un bene i cui effetti benefici sono noti a tutti e che, inevitabilmente, si ripercuoterà sull’economia di tutta l’Isola. E alla luce di quanto detto poco importa in questa fase cosi delicata chi sia il proprietario dell’aria in oggetto se i Sig.ri Conti e/o altri soggetti.
Il progetto della sistemazione di tutta la zona dei fanghi è un progetto condivisibile nella sua generalità, se tale progetto avesse, però, tutti i requisiti previsti dalle norme vigenti.
In questo momento la mia unica preoccupazione è che venga riaperta, subito, la zona termale.
Il magistrato, o chi di competenza, spero diano con immediatezza gli indirizzi perché tutto ciò possa avvenire in modo da dare la possibilità ai turisti e a tutti gli Eoliani di poterne usufruire.
Non è di mia competenza suggerire quali siano le condizioni che verranno imposte alla società. L’unica richiesta è quella che si assicuri un utilizzo della pozza non selvaggio, ma controllato.
Oggi è facile riscontrare che gli effetti del Covid 19 hanno profondamente segnato le nostre isole, e l’intera economia . I signori responsabili nelle varie istituzioni abbiano la sensibilità di comprendere che non si può aggiungere un altro pesante handicap come quello che deriva inevitabilmente dal sequestro di una zona cosi importante per tutta la nostra economia.
Trascorsi i mesi di luglio e agosto rischiamo di approssimarci ad un inverno senza alcuna possibilità di dignitosa sopravvivenza.
Confido nei soggetti interessati perché possano valutare la drammaticità del momento ed operare di conseguenza.
Consigliere Comunale
Franco Muscarà
Vulcano 19/06/2020