Sono state completate in serata le operazioni di squestro, iniziate stamattina, della pozza dei fanghi di Vulcano e del tratto limitrofo delle Acque calde dove la Geoterme, società che gestisce la pozza, ha apposto una recinzione, impedendo, di fatto, secondo quanto gli viene contestato, a turisti e residenti, il libero accesso, via terra.
Resterebbe l'accesso via mare, decisamente più complicato e pericoloso.
Impegnati nel sequestro carabinieri, guardia costiera e fiamme gialle.
Denunciato il legale rappresentante della Geoterme.
Ricordiamo che, già nel luglio dello scorso anno, era sorto una specie di contenzioso tra la Geoterme, che consente l'accesso a pagamento ai fanghi, e la Regione siciliana che , improvvisamente, aveva "scoperto" di essere la proprietaria del sito. La cosa però non aveva avuto un seguito, almeno ufficialmente
La foto è di Andrea Grano.
NDD - Al sequestro non hanno preso parte le fiamme gialle. Ci scusiamo per l'errore.
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