Cerca nel blog
martedì 15 settembre 2020
Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 15 settembre 2012: Alluvione su Lipari (4 foto)
Nelle foto: Via Torrente Boccetta (Canneto); Autobus "prigioniero a Calandra (Canneto); Via Torrente Cappuccini (Lipari); Il cortile della scuola media a Lipari
Oggi è il 15 settembre. Buongiorno da Stromboli e auguri di Buon Compleanno a...
Buon Compleanno a Pietro Livoti, Rosaria Taranto, Michele Bonomo, Dolores Petrola, Sarah Russo, Guglielmo Puglia, Caterina Monte, Antonio Brundu, Leonardo Ziino
lunedì 14 settembre 2020
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" : "Medici e personale sanitario, bene prezioso per la comunità Eoliana".
Il nostro obiettivo è quello di tutelare il diritto alla salute e di garantire il pieno funzionamento del nostro Ospedale. Non accettiamo che passi nessun messaggio negativo e divisivo. Non intendiamo scagliarci contro medici e personale sanitario, entrambi rappresentano per la comunità Eoliana un bene molto prezioso, sacrificano la propria vita all'interno del nostro ospedale, e come più volte ribadito, si alternano per garantire il servizio, effettuando la maggior parte delle volte turni di lavoro massacranti e contrari ai ccnl
Nutriamo nei loro confronti, noi e tutta la comunità Eoliana , grande rispetto e la più totale solidarietà. Pertanto esigiamo che vengano messi in condizione di operare con la massima professionalità, scongiurando così il ripetersi di evitabilissime tragedie.
La comunità Eoliana è da sempre rispettosa del lavoro altrui e accogliente, al contempo desidera essere trattata con lo stesso rispetto, con professionalità e umanità, così come è giusto che sia, come è giusto che questo avvenga sia qui che ovunque.
Per garantire tale rapporto e tale serenità, è necessario che con solerzia si provveda a colmare gli enormi vuoti di pianta organica, e che nel farlo, si presti la massima attenzione e accortezza.
Ribadiamo inoltre la necessità di dotare in tempi brevissimi, il nostro nosocomio, di tutti i macchinari utili all'effettuazione e l'erogazione dei servizi sanitari principali.
Ci adopereremo affinché venga garantita agli Eoliani la possibilità di effettuare la stragrande maggioranza degli esami e dei controlli, qui, presso il nostro ospedale, e non altrove. A garanzia di una sanità pubblica efficace ed efficiente.
A tal fine, ribadiamo che tutti uniti, amministrazioni comprese, rimarremo vigili e attenti, in attesa dei provvedimenti che sia l'asp che l'Assessorato si sono impegnati ad emanare per il nostro territorio. Aperti al dialogo e all'ascolto, in tema di telemedicina e postazione di elisoccorso h24. Purché, come ribadito a gran voce in tutte le sedi, questi siano solo a supporto di medici e personale sanitario, e che dunque in nessun modo li sostituiscano.
Il comitato "l'ospedale di Lipari non si tocca"
Il comitato "l'ospedale di Lipari non si tocca"
Maltempo in Sicilia, in arrivo temporali e forte vento: allerta gialla a Messina
Allarme maltempo in Sicilia.
Il Dipartimento della Protezione civile regionale ha diffuso un bollettino di "allerta gialla" per rischio idrogeologico e idraulico per temporali valevole da oggi fino alla mezzanotte di domani.In particolare, dal mattino di domani e per le successive 24-36 ore si prevedono precipitazioni a prevalente carattere temporalesco.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Allerta gialla anche in provincia di Messina.
Ricordando... Emanuele Falconieri.
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Coronavirus, bollettino del 14 settembre: 65 nuovi casi in Sicilia, aumentano i ricoveri
Sono 65 i nuovi positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore in Sicilia, quattro in più rispetto alla giornata di ieri. È quanto riporta il bollettino del ministero della Salute. Sei sono migranti, tutti nell'hotspot di Lampedusa.
Attualmente i positivi sono 1842 persone di cui 136 ricoverati in ospedale, 16 in terapia intensiva e 1690 in isolamento domiciliare. Salgono a 3172 i guariti, mentre i deceduti sono 292: conteggiati anche dalla Regione gli anziani deceduti ieri a Palermo.
Attualmente i positivi sono 1842 persone di cui 136 ricoverati in ospedale, 16 in terapia intensiva e 1690 in isolamento domiciliare. Salgono a 3172 i guariti, mentre i deceduti sono 292: conteggiati anche dalla Regione gli anziani deceduti ieri a Palermo.
Operazione Siso, Sea Shepherd torna nelle Eolie.
La nuova imbarcazione Conrad è dedicata al Mare Nostrum e al contrasto alla pesca illegale
Sea Shepherd torna a difendere il Mediterraneo, con l'Operazione Siso, in collaborazione con le autorità, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza reparto operativo aeronavale, e una nuova imbarcazione, la Conrad, donata alla Ong da Jane Patterson e Sebastiano Cossia Castiglioni, un catamarano a motore di 17 metri preparato per documentare e, quando necessario, intervenire per fermare la pesca illegale.
Grazie al sostegno dell’Aeolian Islands Preservation Fund, un’importante donazione dell’Unione Buddhista Italiana (Ubi) e alla Fondazione Iris Ceramica Group, Sea Shepherd torna a combattere contro la pesca illegale nell’arcipelago eoliano.
Operazione Siso è la missione di Sea Shepherd Italia nata con l’obiettivo di proteggere l’ecosistema delle isole Eolie dalla pesca non dichiarata e non regolamentata. In particolare, quest’anno, l’azione di Sea Shepherd è volta a contrastare l’utilizzo dei Fad (Fishing aggregating devices) illegali, un sistema di pesca conosciuto localmente anche come cannizzo.
I cannizzi vengono utilizzati per la cattura delle lampughe, ma sono responsabili anche della morte e del ferimento delle tartarughe marine e della cattura di pesci spada e ricciole giovanissimi ancora di dimensione non consentita. In aggiunta, questo sistema genera il maggiore inquinamento da plastica creato dalla pesca illegale. La presenza di Fad illeciti, denuncia Sea Shepherd, ha raggiunto numeri impressionanti: 10.000 i Fad illegali nel sud Tirreno con 20.000 km di polipropilene (fonte "Journal of Environmental Management").
“Guardando ai dati Fao, il numero di pescherecci sul pianeta è di 4 milioni e 600mila, più del doppio del 1970, e solo l’Asia detiene il 75% della flotta globale. La flotta cinese è rimasta ferma più di un mese per il lockdown, ma i mega-pescherecci assolutamente no e nemmeno i bracconieri nel nostro Mar Mediterraneo", spiega Andrea Morello, presidente Sea Shepherd Italia e campaign leader di Operazione Siso.
"Entro i prossimi vent’anni ci saranno un milione di pescherecci in più, nonostante la segnalazione delle Nazioni Unite in cui dichiara che quasi il 90% degli stock ittici mondiali sono ormai esauriti e che le flotte europee di pescherecci siano in totale declino - aggiunge - Questo folle controsenso si deve fermare: non possiamo permettere che il profitto porti verso l’estinzione, mentre l’umanità e il pianeta hanno urgente bisogno della riconversione a business sostenibili per le future generazioni e per ogni specie vivente".
Per Sebastiano Cossia Castiglioni, membro del Consiglio dei Saggi di Sea Shepherd Italia e del Board of Advisors di Sea Shepherd Global e Usa, "l'ampia collaborazione con le autorità italiane offre un'occasione unica e straordinaria per tutelare i nostri mari, unendo l'entusiasmo dei preziosi volontari di Sea Shepherd alla professionalità e al coraggio delle forze dell'ordine. La protezione di tutte le specie minacciate dalle diverse forme di pesca illegale è urgente e indispensabile".
Il Conrad può ospitare fino a quattordici persone di equipaggio (undici durante lo status di emergenza attuale), è dotato di un gommone fuoribordo a chiglia rigida ed equipaggiato con telecamere, tra cui una termica ad alta tecnologia. Il mezzo veloce Hunter affiancherà la Conrad per tutta la durata di Operazione Siso.
Operazione che prende il nome da Siso, giovane capodoglio morto nel 2017 dopo essere rimasto impigliato in una rete illegale di tipo spadara durante il passaggio tra le Isole Eolie. Il tentativo di liberarlo ha impegnato la Guardia Costiera per molte ore, ma non si è riusciti a salvarlo e Siso è stato trovato senza vita lungo la costa di Capo Milazzo dal biologo Carmelo Isgrò, che ne ha preservato lo scheletro, conservando la rete che l’ha ucciso e la plastica estratta dal suo stomaco.
Sea Shepherd è una Ong che si batte per la salvaguardia del mare e della fauna ittica praticando la tattica dell'azione diretta per investigare e agire al fine di impedire e mostrare al mondo le attività illegali in alto mare.
Salina, donato alla Città Metropolitana di Messina un drone per il monitoraggio della riserva naturale.
La donazione è stata effettuata dalla "Salina Resort S.r.l
La "Salina Resort S.r.l." ha donato un drone alla Città Metropolitana di Messina.L'attrezzatura sarà in dotazione del personale della V Direzione - Ambiente e Pianificazione - Servizio RR.NN.OO. ed Aree Protette per il controllo dell'area protetta della Riserva di Salina.
La dotazione di un drone rappresenta uno strumento importante di prevenzione, considerato l'elevato interesse paesaggistico-ambientale della riserva che vanta la presenza di variegate peculiarità naturalistiche che necessitano di interventi tempestivi per l'elevato rischio di incendi.
Inoltre, sarà importante utilizzarlo nelle attività di vigilanza e di ricerca delle persone in difficoltà, disperse o ferite.
domenica 13 settembre 2020
Ricordando... Renato Pagliaro.
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Cantiere popolare: Ferdinando Talarico coordinatore a Lipari.
Comunicato
‘La democrazia non è una conquista definitiva ma un percorso che va difeso dagli attacchi dei suoi avversari che vogliono toglierle rappresentatività ed efficacia.
Votare NO al referendum del 20 settembre vuol dire difendere la Costituzione e la democrazia.
Occorre per questo radicarsi nel territorio e confrontarsi con tutti, spiegando le nostre ragioni.
A Lipari, la nomina di *Ferdinando Talarico a coordinatore di Cantiere popolare, fatta d’intesa con Roberto Corona, Responsabile Enti Locali, rientra i questo progetto e le qualità politiche e umane di Ferdinando ne sono il presupposto.
A lui e al suo staff il mio sostegno e il mio augurio di buon lavoro’.
Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare
*Ferdinando Talarico è nato a Napoli ed è residente a Lipari dal 2000. Dirigente d'Azienda in pensione, vanta una lunga esperienza politico-amministrativa nella Democrazia Cristiana
*Ferdinando Talarico è nato a Napoli ed è residente a Lipari dal 2000. Dirigente d'Azienda in pensione, vanta una lunga esperienza politico-amministrativa nella Democrazia Cristiana
Lo Cascio : "Risultati CoGePa irrilevanti. Come può proporsi quale alternativa al parco ?"
Riceviamo da Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Ho letto con grande interesse la nota del dottore Pino Spinella in merito alla attività e alle competenze del CoGePa Eolie, che sarebbero rilanciate dalla legge regionale n. 9 del 2019 con l’affidamento del Piano di Gestione Locale.
Le iniziative previste da questo importante strumento, infatti, sono certamente motivo di conforto non solo per le categorie professionali direttamente interessate, ma per chiunque abbia a cuore il presente e il futuro del mare e del territorio dell’arcipelago.
Tuttavia, il PGL cui fa riferimento Spinella è quello redatto dall’ISPRA in collaborazione con altri enti scientifici già nel 2011; da allora prevede misure gestionali per il miglioramento delle risorse ittiche come la limitazione delle aree di pesca, limitazioni alla pesca di alcune specie (totano, lampuga, ecc.), il contrasto alla pesca illegale, la diversificazione delle attività attraverso la promozione di pescaturismo, ittiturismo, mercato del pesce, street food ittico, servizi ambientali, ecc., la formazione di guardia-pesca (nel PGL erano previste 15 unità).
Cosa è successo durante gli ultimi nove anni?
Mi risulta che l’unica Relazione annuale del programma di monitoraggio del PGL risalga al 2013, giacché quelle degli anni successivi – nonostante fossero previste – non sono mai state prodotte. La Relazione evidenzia come molte delle misure previste nell’ambito del FEP 2007-2013 siano rimaste
lettera morta: ciò riguarda tanto la formazione professionale, quanto la diversificazione delle attività, ma anche gli investimenti per il miglioramento della qualità di servizi (mercato ittico, celle frigorifere), la sperimentazione su alcuni attrezzi (palangari), il problema della pesca alla lampuga con i “cannizzi”, la valutazione delle interazioni tra pesca e cetacei (che è ben altra cosa dei titoli dei giornali internazionali dedicati alla “guerra” tra pescatori e delfini).
È dunque lodevole annunciare le azioni previste da un Piano di Gestione. Peccato che le stesse avrebbero potuto essere realizzate nell’ultimo decennio (dopo i FEP 2007-2013, infatti, ci sono stati i FEP 2013-2020), portando benefici al settore della pesca che alle Eolie soffre una crisi profonda, principalmente determinata dalla riduzione delle risorse ittiche costiere (conseguenza diretta dell’assenza di aree di ripopolamento) e della concorrenza rappresentata soprattutto dalla pesca illegale.
Invece, in questi anni non si è registrato nulla di rilevante, e non lo dico io, ma lo dicono i fatti e gli esperti indipendenti che hanno redatto la Relazione del programma di monitoraggio.
Se a ciò si aggiunge che il Piano di Gestione è costato circa 120000 euro, e il piano di monitoraggio dello stesso quasi 90000 euro, sorge il sospetto che la struttura del CoGePa e la sua scarsa incisività nella gestione della pesca alle Eolie siano assimilabili all’ennesimo “carrozzone”, tanto evocato e
temuto da chi avversa le politiche di conservazione e di gestione dell’ambiente in Italia.
E qui vengo al punto dolente della nota di Spinella, che – intuisco da quanto scrive – appartiene alla “consistente rappresentanza maggioritaria” avversa al Parco Nazionale terrestre e marino. Se l’alternativa alla gestione del mare decretata con l’istituzione del Parco è quella rappresentata dal
CoGePa, non mi pare che i risultati costituiscano un esempio di cui andare fieri, o da imitare in altre realtà. Naturalmente, se mi sto sbagliando, sarò lieto di apprendere in un’eventuale replica di Spinella quali azioni siano state intraprese negli anni scorsi – magari non ce ne siamo mai accorti – e quali ricadute concrete abbiano prodotto.
Un’ultima, doverosa considerazione. Spinella parla di “consistente rappresentanza maggioritaria” della comunità: 5000 firme contro il Parco sono certamente una cospicua componente, ma non rappresentano la maggioranza degli abitanti dell’arcipelago. Sulla “motivata opposizione”, poi, nutro forti dubbi: forse l’errore iniziale del timido tentativo di concertazione avviato dalla Regione è stato illustrare i vincoli – peraltro in gran parte vigenti – piuttosto che i vantaggi che comporta un Parco Nazionale; probabilmente l’opposizione sarebbe motivata da valutazioni più oggettive e meno umorali, ma questa ovviamente è una mia personale convinzione.
Resta il fatto che le Eolie non sono un’azienda o una ditta commerciale, ma una destinazione turistica oggi poco competitiva in un mercato internazionale dove altre destinazioni di pregio ambientale appaiono sempre più agguerrite, o maggiormente consapevoli della loro identità.
Purtroppo la politica pavida di questo paese e gli agitatori di spettri hanno avuto finora la meglio – in questo concordo con Spinella – privandoci di un riconoscimento e di uno strumento di gestione che per legge esiste dal 2007, l’unico forse in grado di tradurre fiumi di parole vuote in azioni concrete.
Le iniziative previste da questo importante strumento, infatti, sono certamente motivo di conforto non solo per le categorie professionali direttamente interessate, ma per chiunque abbia a cuore il presente e il futuro del mare e del territorio dell’arcipelago.
Tuttavia, il PGL cui fa riferimento Spinella è quello redatto dall’ISPRA in collaborazione con altri enti scientifici già nel 2011; da allora prevede misure gestionali per il miglioramento delle risorse ittiche come la limitazione delle aree di pesca, limitazioni alla pesca di alcune specie (totano, lampuga, ecc.), il contrasto alla pesca illegale, la diversificazione delle attività attraverso la promozione di pescaturismo, ittiturismo, mercato del pesce, street food ittico, servizi ambientali, ecc., la formazione di guardia-pesca (nel PGL erano previste 15 unità).
Cosa è successo durante gli ultimi nove anni?
Mi risulta che l’unica Relazione annuale del programma di monitoraggio del PGL risalga al 2013, giacché quelle degli anni successivi – nonostante fossero previste – non sono mai state prodotte. La Relazione evidenzia come molte delle misure previste nell’ambito del FEP 2007-2013 siano rimaste
lettera morta: ciò riguarda tanto la formazione professionale, quanto la diversificazione delle attività, ma anche gli investimenti per il miglioramento della qualità di servizi (mercato ittico, celle frigorifere), la sperimentazione su alcuni attrezzi (palangari), il problema della pesca alla lampuga con i “cannizzi”, la valutazione delle interazioni tra pesca e cetacei (che è ben altra cosa dei titoli dei giornali internazionali dedicati alla “guerra” tra pescatori e delfini).
È dunque lodevole annunciare le azioni previste da un Piano di Gestione. Peccato che le stesse avrebbero potuto essere realizzate nell’ultimo decennio (dopo i FEP 2007-2013, infatti, ci sono stati i FEP 2013-2020), portando benefici al settore della pesca che alle Eolie soffre una crisi profonda, principalmente determinata dalla riduzione delle risorse ittiche costiere (conseguenza diretta dell’assenza di aree di ripopolamento) e della concorrenza rappresentata soprattutto dalla pesca illegale.
Invece, in questi anni non si è registrato nulla di rilevante, e non lo dico io, ma lo dicono i fatti e gli esperti indipendenti che hanno redatto la Relazione del programma di monitoraggio.
Se a ciò si aggiunge che il Piano di Gestione è costato circa 120000 euro, e il piano di monitoraggio dello stesso quasi 90000 euro, sorge il sospetto che la struttura del CoGePa e la sua scarsa incisività nella gestione della pesca alle Eolie siano assimilabili all’ennesimo “carrozzone”, tanto evocato e
temuto da chi avversa le politiche di conservazione e di gestione dell’ambiente in Italia.
E qui vengo al punto dolente della nota di Spinella, che – intuisco da quanto scrive – appartiene alla “consistente rappresentanza maggioritaria” avversa al Parco Nazionale terrestre e marino. Se l’alternativa alla gestione del mare decretata con l’istituzione del Parco è quella rappresentata dal
CoGePa, non mi pare che i risultati costituiscano un esempio di cui andare fieri, o da imitare in altre realtà. Naturalmente, se mi sto sbagliando, sarò lieto di apprendere in un’eventuale replica di Spinella quali azioni siano state intraprese negli anni scorsi – magari non ce ne siamo mai accorti – e quali ricadute concrete abbiano prodotto.
Un’ultima, doverosa considerazione. Spinella parla di “consistente rappresentanza maggioritaria” della comunità: 5000 firme contro il Parco sono certamente una cospicua componente, ma non rappresentano la maggioranza degli abitanti dell’arcipelago. Sulla “motivata opposizione”, poi, nutro forti dubbi: forse l’errore iniziale del timido tentativo di concertazione avviato dalla Regione è stato illustrare i vincoli – peraltro in gran parte vigenti – piuttosto che i vantaggi che comporta un Parco Nazionale; probabilmente l’opposizione sarebbe motivata da valutazioni più oggettive e meno umorali, ma questa ovviamente è una mia personale convinzione.
Resta il fatto che le Eolie non sono un’azienda o una ditta commerciale, ma una destinazione turistica oggi poco competitiva in un mercato internazionale dove altre destinazioni di pregio ambientale appaiono sempre più agguerrite, o maggiormente consapevoli della loro identità.
Purtroppo la politica pavida di questo paese e gli agitatori di spettri hanno avuto finora la meglio – in questo concordo con Spinella – privandoci di un riconoscimento e di uno strumento di gestione che per legge esiste dal 2007, l’unico forse in grado di tradurre fiumi di parole vuote in azioni concrete.
COSA AVEVA DETTO SPINELLA:
“Sull’Amp e sul Parco vi è una decisa opposizione da parte di una consistente maggioranza della nostra comunità , non avendo ben chiare le modalità di gestione , ma sulla gestione del mare è bene fare chiarezza perchè, a breve, entreranno in attività i Piani di Gestione Locale , rilanciati dalla legge Regionale n.9 del giugno 2019”. E’ quanto evidenzia in una nota il vicepresidente del Cogepa Eolie, Giuseppe Spinella.
” L’area di competenza del PGL Isole Eolie – spiega- è di 12 miglia da ogni singola isola. Tra gli obiettivi, in primis l’esercizio della pesca professionale con i sistemi tradizionali locali ed un esercizio della pesca nel principio della tutela e delle riproduzione degli stock’s. Al PGL viene affidata : la programmazione degli spazi marittimi , la tutela degli ambienti marino costieri ( Pulizia fondali, raccolta plastica, pulizia spiagge ecc.), la conoscenza , tutela e valorizzazione della biodiversità. Per queste azioni i PGL saranno collaborati da organismi scientifici accreditati presso la Regione Siciliana “.
Ed ancora, ” i PGL svolgeranno la loro attività attraverso una ” Governance” alla quale parteciperanno di diritto i Co.Ge.PA. e le altre forze dell’ordine che vigilano sul mare ed altri rappresentanti dei settori che svolgono la loro attività sul mare. Non potranno prendere parte alla Governance , organismi non comunitari. Quindi, al fine, di evitare sovrapposizioni ed interferenze – ha concluso il rag. Spinella- ogni iniziativa sarà oggetto di valutazione da parte della gestione dei PGL , responsabile della Risorsa Eolie”.
” L’area di competenza del PGL Isole Eolie – spiega- è di 12 miglia da ogni singola isola. Tra gli obiettivi, in primis l’esercizio della pesca professionale con i sistemi tradizionali locali ed un esercizio della pesca nel principio della tutela e delle riproduzione degli stock’s. Al PGL viene affidata : la programmazione degli spazi marittimi , la tutela degli ambienti marino costieri ( Pulizia fondali, raccolta plastica, pulizia spiagge ecc.), la conoscenza , tutela e valorizzazione della biodiversità. Per queste azioni i PGL saranno collaborati da organismi scientifici accreditati presso la Regione Siciliana “.
Ed ancora, ” i PGL svolgeranno la loro attività attraverso una ” Governance” alla quale parteciperanno di diritto i Co.Ge.PA. e le altre forze dell’ordine che vigilano sul mare ed altri rappresentanti dei settori che svolgono la loro attività sul mare. Non potranno prendere parte alla Governance , organismi non comunitari. Quindi, al fine, di evitare sovrapposizioni ed interferenze – ha concluso il rag. Spinella- ogni iniziativa sarà oggetto di valutazione da parte della gestione dei PGL , responsabile della Risorsa Eolie”.
Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 13 settembre 82: La regina di Danimarca a Lipari
Accanto alla Regina, in borghese il compianto maresciallo Giuseppe Gisabella. Alle spalle, un giovane Francesco Villari
Riunione del comitato #iosonolorenza. Fatto il punto della situazione. Si proporrà all'amministrazione di costituirsi parte civile in un eventuale processo sulla morte di Lorenza.
Comunicato
Si è riunito il comitato #iosonolorenza per fare il punto della situazione rispetto agli ultimi atti promossi dall’asp 5.
Tra gli interventi di rilievo da sottolineare quello del dott. De Gregorio che ha proposto un ulteriore incontro dopo giorno 17 (scadenza dei bandi) con il DG La Paglia per verificare la reale portata dei bandi e per affrontare ulteriori criticità ancora presenti presso la struttura ospedaliera di Lipari (assistenza ai diabetici ed ai pazienti che chiedono il rispetto dei piani terapeutici).
Sandro Biviano ribadisce la necessità di essere uniti prescindendo da ogni forma di appartenenza ideologica e condivide la proposta di De Gregorio.
Alessandro La Cava,avallando la proposta di De Gregorio,sottolinea che non c’è da abbassare la guardia sia rispetto ai risultati dei bandi emanati che nei confronti del personale sanitario attualmente in servizio che purtroppo negli ultimi anni si è distinto per un approccio quasi negligente ed a tratti impertinente nei confronti di tutti coloro che hanno richiesto assistenza prevalentemente al Pronto Soccorso.
Dopo avere ascoltato molte testimonianze che certificano quanto detto,si è deciso di rinviare l’incontro a sabato prossimo perché è volontà comune di costituirsi e strutturarsi per mantenere viva l’attenzione su un argomento sensibile a tutti.
In ultimo si è lanciata la proposta di chiedere all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile nel processo che dovrà accertare aventuali responsabilità soggettive ed oggettive.
Si è riunito il comitato #iosonolorenza per fare il punto della situazione rispetto agli ultimi atti promossi dall’asp 5.
Tra gli interventi di rilievo da sottolineare quello del dott. De Gregorio che ha proposto un ulteriore incontro dopo giorno 17 (scadenza dei bandi) con il DG La Paglia per verificare la reale portata dei bandi e per affrontare ulteriori criticità ancora presenti presso la struttura ospedaliera di Lipari (assistenza ai diabetici ed ai pazienti che chiedono il rispetto dei piani terapeutici).
Sandro Biviano ribadisce la necessità di essere uniti prescindendo da ogni forma di appartenenza ideologica e condivide la proposta di De Gregorio.
Alessandro La Cava,avallando la proposta di De Gregorio,sottolinea che non c’è da abbassare la guardia sia rispetto ai risultati dei bandi emanati che nei confronti del personale sanitario attualmente in servizio che purtroppo negli ultimi anni si è distinto per un approccio quasi negligente ed a tratti impertinente nei confronti di tutti coloro che hanno richiesto assistenza prevalentemente al Pronto Soccorso.
Dopo avere ascoltato molte testimonianze che certificano quanto detto,si è deciso di rinviare l’incontro a sabato prossimo perché è volontà comune di costituirsi e strutturarsi per mantenere viva l’attenzione su un argomento sensibile a tutti.
In ultimo si è lanciata la proposta di chiedere all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile nel processo che dovrà accertare aventuali responsabilità soggettive ed oggettive.
Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca - 13/09/1788 Lazzaro Spallanzani
13
settembre 1788 Lazzaro Spallanzani
Il
viaggio alle Eolie del naturalista Lazzaro Spallanzani inizio il 24 agosto 1788
prendendo posto su un bastimento marsigliese in partenza da Napoli e diretto a
Messina e che al ritorno avrebbe toccato Lipari per effettuarvi un carico di
pomice.
Il 12
settembre compì la traversata Messina - Lipari. La sua sosta alle Eolie ebbe la
durata complessiva di circa trentacinque giorni a partire dal 13 settembre. Il
suo rientro a Messina avvenne non prima del 17 ottobre.
Lazzaro
Spallanzani è, in assoluto, il primo scienziato italiano che in lungo e in
largo, e con mentalità del tutto moderna, esplorò l'Arcipelago eoliano
attenzionando, oltre che i fenomeni e ogni sorta di prodotti vulcanici, pure la
realtà socio-economica di ciascuna comunità isolana. Nell'area di San Calogero
notevoli sono state le sue osservazioni sulla natura vulcanica dei terreni con
comparazioni alle lave dell'Ente, dello Stromboli, del Vesuvio ed ai fenomeni
vulcanici di Pozzuoli. Spallanzani va una analitica descrizione delle varie
tipologie di roccia vulcanica osservata.
Ci
limitiamo a riportare gli aspetti descritti - paesaggistici della sua visita
alle "Stufe" ed ai "Bagni" di Lipari.
(…) Ma le tanto rinomate Stufe di Lipari sembrano
esser l'oggetto, che più d'ogni altro muova la curiosità del Viaggiatore. Non
doveva io adunque ometterne la visita. Sebbene debbo dire che il viaggio per
andarvi fu a me di maggiore istruzione, che le stufe medesime. Giacciono
all'ouest a quattro miglia dalla Città, poco al di là della vetta d'un Monte,
che dopo quello di S. Angelo e della Guardia è dei più alti dell'isola. La
strada ch'io presi fu quella che dalla Città mena alle Stufe, ed è l'unica che
senza disagi possa condurvi. Ella è considerevolmente lavoro dell'acque
piovane, che altamente scavato hanno una immensa mole di tufo. (…).
Comincia a qualche centinajo di passi dalla
Città, e senza interruzione arriva fino al di là della sommità del Monte delle
Stufe. Cotesto Monte, come il più degli altri, varia negli andamenti, formando
ora declivi soavi, ora ripidi e scoscesi, ora piani quasi orizzontali, ora
dirupi poco meno verticali. (..).
Giunto poi che siasi al sommo del Monte, si apre
all'ouest un'amplia pianura dell'istesso tufo, ma fatto terriccio, dove si
semina frumento, e dove sono pochi vigneti. Luccicano su di essa frequenti
pezzi di vetro suddiafano nericcio, e dei più belli e più puri che offra
Lipari.(…).
Al di là di quella pianura evvi una facile
discesa di dugento piedi all'incirca, a capo della quale esiston le Stufe.
Quella prevenzion favorevole, che per la loro rinomanza aver potesse il curioso
Viaggiatore, la perde ad un tratto all'aspetto delle medesime. Formano un
gruppo di quattro, o cinque cave, più simili alle tane degli orsi, che alle
abitazioni degli uomini, e nelle quali l'arte infinitesimale è più bambina, che
nelle fabbriche dei Castori. Ogni cava per di sotto ha un'apertura, per cui
entrano i caldi ed umidi vapori, ed un'altra per dissopra, da cui ne esalano. Entrato
in una di esse, poco vi potei dimorare, meno per il calorico, che nel
termometro marcava solamente il grado 48 2/3, che per un non so che di
soffocante, che aveva l'interno ambiente. Queste Stufe ritengono ora poco più
che il nome, essendo pressochè derelitte. Di fatti quando anche conservassero
la loro virtù, e fossero vantaggiose contro diversi malori, come usarle, se
mancano d'ogni comodità assolutamente necessaria per chi dee valersene?
Quando le visitò il Sig. Dolomieu, tutto il
terreno su cui sono poste, era penetrato da cocenti vapori, che sotto forma di
un denso fumo uscivano da piccole aperture del diametro d'uno o due pollici.
Allorchè io ci andai, le cose di molto erano cangiate, come accader suole né
vulcani, dove si manifesta più o meno la presenza del fuoco. Non vi era che un
foro d'un pollice circa, da cui a volte a volta esalava una traccia sottile di
fumo fetente di odore di solfo; ed allargato avendo io il foro, lo trovai
attorniato da scarsa copia di molli sulfuri di ferro, ivi generati dall'unione
del ferro, e del solfo. (…).
Il testè nominato francese dopo l'avere descritte
le Stufe di Lipari, passa a far parole delle alterazioni cagionate da' vapori
acidi sulfurei su le lave di quel luogo, notando che tutte, oltre l'esser
diventate tenere, e più leggieri, e l'aver perduti i primitivi colori preso
hanno una tinta bianca, frammischiata al giallo, al rosso, al violetto, e
all'altre gradazioni, che soglion prodursi dagli ossidi del ferro. Avverte in
oltre che le medesime vestite si sono d'una grossa crosta di sulfati di calce,
che questi sulfati penetrano anche al di dentro; e che qualche lava è coperta
dalla miniera del ferro detta fangosa. Spiega poi molto acconciamente, come
mediante la combinazione dell'acido sulfurico con diverse terre, le lave si
sieno rese più leggiere, e variamente colorate. (..).
Ove il viaggiatore Naturalista ha superata la
sommità del Monte delle Stufe, egli è pervenuto da quella parte ai confini
dell'Isola; giacchè al di sotto vede subito il mare, più basso di cui 460 piedi
circa a misura d'occhio. Torcendo poscia il cammino al sud trova più sorgenti
d'acqua calda, una delle quali forma i Bagni di Lipari antichissimi eglino pure
come le Stufe, ma egualmente che loro pressochè abbandonate. E continuando i
passi per la medesima direzione, si abbatte di nuovo in una prodigiosa
immensità di lave decomposte, somigliantissime a quelle delle stufe, dipinte
medesimamente con gli stessi varianti colori, e sparse altresì di croste di
sulfato di calce.(…).
Tre volte mi recai alle Stufe. Le due prime mi ritornai
alla Città per la stada istessa che preso aveva nell'andarvi, e che è scolpita
nel tufo. Ma la terza rivolsi il passo a Campo Bianco, e al Monte della
Castagna, e di là mi spinsi all'altissimo Monte S. Angelo. (..) La pendice del
Monte delle Stufe, e l'amplia sua pianura sottogiacenti al tufo, formano, come
si è osservato, un letto di pomici miste a più vetri, e a più smalti. . Ma ad
un quarto di miglio dalle Stufe verso Campo Bianco, perdutosi di vista il tufo,
ricompajono a nudo le pomici, che continuano con quelle di detto Campo, e le ho
pur trovate nel cammino di là preso al Monte S. Angelo, il qual Monte ne
abbonda egli stesso..(…).
Oggi è il 13 settembre. Buongiorno e buona domenica da Panarea e Stromboli. Auguri di Buon Compleanno a...
Buon Compleanno a Maria Groppo, Melania Imbruglia, Domenico Cipicchia, Mario Biviano, Bartolo Li Donni
Giorgianni ha incontrato i rappresentanti di "Amo Stromboli". Oliva: "Avviato sereno confronto". Lunedì il vulcano riapre sino ai 400 metri.
(Il punto di Rosa Oliva, componente del comitato "Amo Stromboli")
La riunione è stata molto positiva il nostro gruppo ha interloquito con il Sindaco Marco Giorgianni (presente anche la delegata municipale Maria Cusolito) in maniera qualificata per ogni argomento trattatoEgli ha rassegnato le sue difficoltà di carattere normativo che a suo giudizio limitano le sue azioni
Ci metterà a disposizione tutti i pareri che ha acquisito per la regolamentazione. Noi dal conto nostro abbiamo sottolineato che se c'è la volontà di possono anche trovare le soluzioni . Pertanto ci attiveremo per ottenere dei pareri legali.
Ci siamo inoltre intrattenuti sulla questione Rifiuti .Il piano della differenziata , così come avevamo detto ci è stato confermato che è partito il 4 Settembre ed è ancora sulla carta. A questo proposito l'amministrazione si attiverà immediatamente per pretendere il rispetto del capitolato d'appalto.
Ci è stato comunicato che da lunedì verrà emessa un'ordinanza per consentire l'accesso al vulcano sino a 400netri.
Ci siamo lasciati in un clima di fattiva collaborazione , inaugurando, speriamo, un percorso che procederà nel sereno confronto. Da lunedì al lavoro per il proseguo e grazie a tutti.
Ci metterà a disposizione tutti i pareri che ha acquisito per la regolamentazione. Noi dal conto nostro abbiamo sottolineato che se c'è la volontà di possono anche trovare le soluzioni . Pertanto ci attiveremo per ottenere dei pareri legali.
Ci siamo inoltre intrattenuti sulla questione Rifiuti .Il piano della differenziata , così come avevamo detto ci è stato confermato che è partito il 4 Settembre ed è ancora sulla carta. A questo proposito l'amministrazione si attiverà immediatamente per pretendere il rispetto del capitolato d'appalto.
Ci è stato comunicato che da lunedì verrà emessa un'ordinanza per consentire l'accesso al vulcano sino a 400netri.
Ci siamo lasciati in un clima di fattiva collaborazione , inaugurando, speriamo, un percorso che procederà nel sereno confronto. Da lunedì al lavoro per il proseguo e grazie a tutti.
sabato 12 settembre 2020
VIENI A FARE IL MEDICO SULL'ISOLA! Le Eolie e Pantelleria lanciano la campagna per far arrivare medici nei propri ospedali
Da anni l'efficienza della sanità pubblica nelle zone disagiate è messa a dura prova da continui tagli, privatizzazioni e logiche aziendaliste.
La politica ci dice che siamo troppo pochi per meritare il diritto alla salute e i nostri ospedali sono i primi a soffrirne.
Gli ospedali di Lipari e Pantelleria hanno bisogno di medici.
Subito!
Affinché domani non ci possano dire la solita filastrocca "nelle isole non ci vuole venire nessuno", invitiamo anche i medici che non possono o non vogliono partecipare ai bandi (ma che sarebbero felici di venire a lavorare nelle nostre isole, alle giuste condizioni) a lasciarci un feedback nel form che abbiamo predisposto.
Invitiamo tutti a diffondere su ogni canale possibile (whatsapp, facebook, instagram, ariticoli, passaparola...) le immagini ed il link della campagna.
Non rimane molto tempo: i bandi scadono il 17 Settembre!
Ricordando... Emanuele Carnevale.
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Analisi morfologica a Lipari: ora si può!. L'effettuazione dell'importante esame ora è realtà. La nota del comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"
Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre attendiamo vigili e ansiosi i frutti della mobilitazione delle scorse settimane, per la difesa ed il potenziamento dell' Ospedale di Lipari, vogliamo darvi una bella notizia, che ci riempie il cuore di gioia.
Una futura mamma ieri ci ha inviato la foto di un'ecografia morfologica fatta all' Ospedale di Lipari, una delle prime, dopo che da anni presso il nostro nosocomio non ne venivano più effettuate!
Per ragioni di privacy, non metteremo nomi e foto, riteniamo però fondamentale condividere la buona notizia con tutti.
Dopo mesi di pressioni, lettere pubbliche, comunicazioni via pec, raccolta di segnalazioni e testimonianze da parte delle partorienti, finalmente le future mamme non sono più costrette a pendere l'aliscafo o a recarsi presso studi privati per un esame di fatto obbligatorio, per il percorso nascita del proprio bambino.
Oggi le nostre mamme possono prenotare una morfologica presso l'ospedale di Lipari.
Questo risultato, è stato ottenuto grazie ad un continuo dialogo e confronto sia con la comunità Eoliana, che con la direzione dell'ospedale di Lipari, con i medici che prestano servizio presso l'ospedale stesso, con l'Amministrazione e con il Consiglio Comunale.
La battaglia per poter effettuare la Morfologica qui a Lipari è stata la battaglia di tutti, una battaglia condivisa su tutti i fronti. Il plauso va ovviamente anche a tutte le donne e alle loro famiglie, che non si sono arrese ad una situazione di fatto, ma hanno continuato a segnalare e a denunciare la mortificazione dei propri diritti.
Questa esperienza ci ha insegnato che la mobilitazione dei cittadini, e il dialogo serrato con le istituzioni, sono fondamentali per la difesa dei nostri diritti e per l'ottenimento di risultati concreti.
Se non ci viene riconosciuto quello che ci è dovuto, continueremo a pretenderlo: il lavoro del Comitato continua!
Il comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"
Mentre attendiamo vigili e ansiosi i frutti della mobilitazione delle scorse settimane, per la difesa ed il potenziamento dell' Ospedale di Lipari, vogliamo darvi una bella notizia, che ci riempie il cuore di gioia.
Una futura mamma ieri ci ha inviato la foto di un'ecografia morfologica fatta all' Ospedale di Lipari, una delle prime, dopo che da anni presso il nostro nosocomio non ne venivano più effettuate!
Per ragioni di privacy, non metteremo nomi e foto, riteniamo però fondamentale condividere la buona notizia con tutti.
Dopo mesi di pressioni, lettere pubbliche, comunicazioni via pec, raccolta di segnalazioni e testimonianze da parte delle partorienti, finalmente le future mamme non sono più costrette a pendere l'aliscafo o a recarsi presso studi privati per un esame di fatto obbligatorio, per il percorso nascita del proprio bambino.
Oggi le nostre mamme possono prenotare una morfologica presso l'ospedale di Lipari.
Questo risultato, è stato ottenuto grazie ad un continuo dialogo e confronto sia con la comunità Eoliana, che con la direzione dell'ospedale di Lipari, con i medici che prestano servizio presso l'ospedale stesso, con l'Amministrazione e con il Consiglio Comunale.
La battaglia per poter effettuare la Morfologica qui a Lipari è stata la battaglia di tutti, una battaglia condivisa su tutti i fronti. Il plauso va ovviamente anche a tutte le donne e alle loro famiglie, che non si sono arrese ad una situazione di fatto, ma hanno continuato a segnalare e a denunciare la mortificazione dei propri diritti.
Questa esperienza ci ha insegnato che la mobilitazione dei cittadini, e il dialogo serrato con le istituzioni, sono fondamentali per la difesa dei nostri diritti e per l'ottenimento di risultati concreti.
Se non ci viene riconosciuto quello che ci è dovuto, continueremo a pretenderlo: il lavoro del Comitato continua!
Il comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"
MILAZZO, AVVICENDAMENTO AL COMANDO DELLA CAPITANERIA DI PORTO
Si è tenuta, presso Palazzo D’Amico, alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia Orientale Contrammiraglio Giancarlo Russo, la cerimonia del passaggio di consegne del comando della Capitaneria di porto di Milazzo - nel rispetto delle vigenti norme anti contagio - tra il Capitano di Fregata Francesco Terranova ed il parigrado Massimiliano Mezzani.
Durante il proprio discorso di commiato il comandante Terranova ha ringraziato l’Ammiraglio Russo per il diuturno sostegno assicuratogli durante l’intero periodo di comando; tra le attività più salienti, il comandante uscente ha voluto ricordare la cerimonia di consegna della bandiera di combattimento alla nave della Marina Militare “Luigi Rizzo”, la gestione dell’emergenza correlata all’eruzione del vulcano Stromboli, le numerose operazioni di polizia marittima di contrasto all’utilizzo di reti da pesca illegali, le molteplici indagini di polizia giudiziaria a tutela e protezione dell’ambiente marino e del demanio marittimo nonché il contributo della Capitaneria di porto mamertina all’istituzione dell’Area Marina Protetta di “Capo Milazzo”.
"Tutti questi risultati - ha detto il CF Terranova - sono stati possibili grazie all’impegno dell’equipaggio della Capitaneria di Porto di Milazzo, una squadra affiatata e professionale a cui va il mio ringraziamento più grande. Grazie per avermi supportato e seguito in imprese spesso difficili e che hanno richiesto grande abnegazione e spirito di sacrificio”.
Il Comandante Terranova, che lascia Milazzo dopo due anni di comando, verrà destinato a Roma al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto dove ricoprirà un prestigioso nuovo incarico.
Il Capitano di Fregata Massimiliano Mezzani, proveniente dalla Capitaneria di Porto della Spezia, dove ha ricoperto l’incarico di Capo Servizio Sicurezza della navigazione e difesa portuale, ha esternato l’intendimento di operare nel segno della continuità assicurando la propria disponibilità al servizio dell’utenza.
La cerimonia si è conclusa con l’allocuzione del Direttore Marittimo che, nel salutare il comandante Terranova e porgere un benvenuto al comandante Mezzani, ha evidenziato il ruolo della Direzione Marittima nelle attività di coordinamento ed indirizzo dell’operato della Capitaneria di porto di Milazzo, realtà caratterizzata da un’importante portualità in un contesto ambientale di particolare pregio su tutto il territorio di giurisdizione.
Durante il proprio discorso di commiato il comandante Terranova ha ringraziato l’Ammiraglio Russo per il diuturno sostegno assicuratogli durante l’intero periodo di comando; tra le attività più salienti, il comandante uscente ha voluto ricordare la cerimonia di consegna della bandiera di combattimento alla nave della Marina Militare “Luigi Rizzo”, la gestione dell’emergenza correlata all’eruzione del vulcano Stromboli, le numerose operazioni di polizia marittima di contrasto all’utilizzo di reti da pesca illegali, le molteplici indagini di polizia giudiziaria a tutela e protezione dell’ambiente marino e del demanio marittimo nonché il contributo della Capitaneria di porto mamertina all’istituzione dell’Area Marina Protetta di “Capo Milazzo”.
"Tutti questi risultati - ha detto il CF Terranova - sono stati possibili grazie all’impegno dell’equipaggio della Capitaneria di Porto di Milazzo, una squadra affiatata e professionale a cui va il mio ringraziamento più grande. Grazie per avermi supportato e seguito in imprese spesso difficili e che hanno richiesto grande abnegazione e spirito di sacrificio”.
Il Comandante Terranova, che lascia Milazzo dopo due anni di comando, verrà destinato a Roma al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto dove ricoprirà un prestigioso nuovo incarico.
Il Capitano di Fregata Massimiliano Mezzani, proveniente dalla Capitaneria di Porto della Spezia, dove ha ricoperto l’incarico di Capo Servizio Sicurezza della navigazione e difesa portuale, ha esternato l’intendimento di operare nel segno della continuità assicurando la propria disponibilità al servizio dell’utenza.
La cerimonia si è conclusa con l’allocuzione del Direttore Marittimo che, nel salutare il comandante Terranova e porgere un benvenuto al comandante Mezzani, ha evidenziato il ruolo della Direzione Marittima nelle attività di coordinamento ed indirizzo dell’operato della Capitaneria di porto di Milazzo, realtà caratterizzata da un’importante portualità in un contesto ambientale di particolare pregio su tutto il territorio di giurisdizione.
Portualità Eolie, sopralluogo dell'assessore Falcone
Visita istituzionale, ieri, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone alle Isole Eolie. L’esponente del Governo Musumeci ha toccato le isole di Salina, Vulcano e Lipari, accolto dai sindaci Domenico Arabia, Clara Rametta, Marco Giorgianni e dal vicesindaco di Lipari Gaetano Orto. Falcone ha inoltre preso parte alla manifestazione “Green Salina Energy Days” promossa dall’Enea sull'isola pilota Ue per la transizione verso l'energia pulita.
“Siamo tornati alle Eolie - ha dichiarato Falcone - per dare ulteriore prova della vicinanza del Governo Musumeci all’arcipelago e alle esigenze delle sue comunità. Qui abbiamo avviato una strategia milionaria di investimento sulla portualità già pienamente in atto e che cambierà la mobilità delle isole, basata anche sul confronto costante con gli isolani”. L’assessore ha visitato i principali cantieri in atto, le nuove Stazioni marittime di Lipari e Vulcano già installate, e i porti che saranno oggetto di interventi nei prossimi mesi. Preannunciato anche il prolungamento dell'orario estivo dei collegamenti veloci Sicilia-Eolie finanziati dalla Regione.
"A Santa Marina Salina la messa in sicurezza del porto più importante dell'Isola, opera da oltre un milione. procede spedita e si concluderà entro cinque mesi. Sempre a Salina, il Governo Musumeci ha destinato ben 19 milioni per costruire a Malfa un nuovo porto più efficiente e moderno. A Vulcano - aggiunge Falcone - entro pochi mesi faremo partire i lavori per il pontile aliscafi chiuso da più di quattro anni: la Regione intende dare all'isola un approdo più grande e solido, finalmente all'altezza della porta delle Eolie".
Ultima tappa a Lipari. "Siamo andati in sopralluogo al Porto di Sottomonastero dove una prima parte del risanamento da più di un milione voluto dalla Regione si è conclusa, mentre a giorni chiuderemo la gara per arredi e riqualificazione urbana. Nei prossimi mesi, inoltre, partiranno i lavori da tre milioni e mezzo di euro per il prolungamento del pontile degli aliscafi, uno strategico ammodernamento che Lipari attende da anni per il suo porto, il più importante delle Eolie".
“Siamo tornati alle Eolie - ha dichiarato Falcone - per dare ulteriore prova della vicinanza del Governo Musumeci all’arcipelago e alle esigenze delle sue comunità. Qui abbiamo avviato una strategia milionaria di investimento sulla portualità già pienamente in atto e che cambierà la mobilità delle isole, basata anche sul confronto costante con gli isolani”. L’assessore ha visitato i principali cantieri in atto, le nuove Stazioni marittime di Lipari e Vulcano già installate, e i porti che saranno oggetto di interventi nei prossimi mesi. Preannunciato anche il prolungamento dell'orario estivo dei collegamenti veloci Sicilia-Eolie finanziati dalla Regione.
"A Santa Marina Salina la messa in sicurezza del porto più importante dell'Isola, opera da oltre un milione. procede spedita e si concluderà entro cinque mesi. Sempre a Salina, il Governo Musumeci ha destinato ben 19 milioni per costruire a Malfa un nuovo porto più efficiente e moderno. A Vulcano - aggiunge Falcone - entro pochi mesi faremo partire i lavori per il pontile aliscafi chiuso da più di quattro anni: la Regione intende dare all'isola un approdo più grande e solido, finalmente all'altezza della porta delle Eolie".
Ultima tappa a Lipari. "Siamo andati in sopralluogo al Porto di Sottomonastero dove una prima parte del risanamento da più di un milione voluto dalla Regione si è conclusa, mentre a giorni chiuderemo la gara per arredi e riqualificazione urbana. Nei prossimi mesi, inoltre, partiranno i lavori da tre milioni e mezzo di euro per il prolungamento del pontile degli aliscafi, uno strategico ammodernamento che Lipari attende da anni per il suo porto, il più importante delle Eolie".
Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca - 12 Settembre 1997: Istituzione Distaccamento volontario permanente dei vigili del Fuoco a Lipari
12 settembre 1997
Istituzione
del Distaccamento volontario permanente
dei vigili del
Fuoco di Lipari
Il 12 settembre
1997, alla luce della richiesta formulata dell'Amministrazione Comunale di
istituire un distaccamento volontario dei vigili del fuoco e ritenuto che
l'istituzione di tale distaccamento rispondeva alle esigenze della zona
interessata, tenuto conto dello sviluppo socio-economico, della natura dei
luoghi, della distanza da altre sedi di servizio antincendio, il
Sottosegretario di Stato, Prof. Franco Barberi, firmava il decreto di
istituzione del distaccamento volontario dei vigili del fuoco di Lipari,
dipendente dal comando provinciale VV.F.F. di Messina.
Con la firma del
decreto si rispondeva ad una richiesta decennale da parte della comunità delle
isole Eolie, quella di poter contare su di un distaccamento permanente dei VV.F.F.
in grado di affrontare tutte le emergenze connesse alla protezione civile
nell'arco dell'intero anno e non limitato ai tre mesi estivi.
Si trattava del primo distaccamento volontario
permanente insediato nell'Italia Meridionale.
Certamente il
percorso non era completo, occorreva dotare i giovani volontari eoliani di
mezzi ed attrezzature in grado di prestare soccorso in tutte le situazioni di
pericolo e di rischio per la pubblica incolumità. Occorreva migliorare sempre
di più i locali concessi in comodato da parte dell'Amministrazione.
Era, comunque, una
grande conquista, il primo tassello per pervenire alla istituzione di un
distaccamento permanente di effettivi sulla stregua di quello concesso a
Lampedusa composto in maniera quasi esclusiva da cittadini residenti.
Iscriviti a:
Post (Atom)