Soffermiamoci
ad una analisi degli ultimi tre anni di attività di questa partecipata che,
peraltro, alla data odierna non ha ancora approvato o depositato il bilancio relativo
al precedente esercizio 2011.
Pertanto
il Liquidatore forse si trova a fare il lavoro che altri non hanno fatto visto
che al momento del suo insediamento (salvo smentite) non è in possesso del bilancio
di esercizio del 2011 regolarmente approvato nei termini di legge. Spero che
almeno ha ricevuto dal precedente legale rappresentante una situazione
patrimoniale aggiornata della società oltre l'inventario di eventuali beni di
proprietà della stessa.
A
questa situazione critica si aggiunge che la società ha incrementato negli
ultimi esercizi il suo livello di indebitamento verso livelli medio/alti
(rapporto di indebitamento del 2010 è del 165,5% oneri finanziari sul fatturato
incidono del 159.5%).
Per
farvi comprendere lo stato di salute di questa società vi fornisco dei dati
elementari che tutti possono comprendere:
Risultato di
esercizio
Bilancio
2008 Utile Euro 6.831
Bilancio
2009 Perdita Euro (11.417)
Bilancio
2010 Perdita Euro (63.269)
E
chissà quanto ammonta la perdita del 2011 .... il dato ad oggi non è
disponibile. Naturalmente il patrimonio netto nell'esercizio 2010 risulta
essere negativo di Euro (54.515)
Totale Passivo
Bilancio
2008 Euro (56.720)
Bilancio
2009 Euro (83.097)
Bilancio
2010 Euro (133.743)
La
voce più significativa del passivo del 2010 è costituita dai fornitori e dalle
banche oltre a qualche debito di natura previdenziale e fiscale.
Sicuramente
l'andamento del 2011 sarà anch'esso peggiorativo.
Tale
risultato negativo viene anche determinato dal mantenimento nel 2010 del
personale dipendente che fa schizzare il costo
del lavoro nell'esercizio del 2010 di quasi 3 volte l'anno precedente (2010 Euro 27.455 2009 Euro 9.368),
come anche gli oneri finanziari (visto l'indebitamento di Euro 36 mila
registrato nel 2010). Di contro ricavi
nel 2010 di quasi 3 mila Euro.
E'
ormai noto a tutti che le partecipate rappresentano un rischio elevato per le
PA in quanto la gestione deve essere sempre molto prudente e gli organi del Comune
devono effettuare un controllo periodico sulle stesse (da noi invece viene
trascurata questa attività).
Noi
a Lipari in questi anni stiamo vedendo i risultati negativi di alcune
partecipate. Il modo di gestirle è sempre lo stesso ... fin quando ci sono i
contributi a fondo perduto si naviga nell'oro poi arrivano i problemi.
Dimenticavo...
ho analizzato solo il passivo di questa consortile in quanto come diciamo
spesso: mentre i "debiti sono
certi" i "crediti devono essere esigibili". Nel caso di
specie da quello che si percepisce guardando i numeri i crediti potrebbero
risultare di dubbia esigibilità: crediti v/clienti che per due esercizi non si
decrementano, crediti verso altri che non vengano incassati e immobilizzazioni
che alla fine possono valere pochi Euro.
Staremo
attenti all'andamento delle attività del liquidatore onde evitare altri
addebiti all'Ente che in questo particolare momento non può sopportare.
Angelo Sidoti