Riceviamo dal consigliere Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Leggo sui giornali online note e condanne comportamentali, da parte dell'Amministrazione Comunale nei miei confronti, mi sento in dovere di chiarire gli aspetti contestati:
Iniziamo dalle cose semplici il DRU (Direzione Regionale Urbanistica) ha curato tutta la fase istruttoria del piano regolatore generale, alla fine del mese di febbraio 2010, è stato rilasciato il parere relativo alla valutazione integrata ambientale, (il decreto invece fu pubblicato il 9 aprile 2010), e trattandosi dell'ultimo parere preventivo, ha determinando l'inizio dei tempi tecnici previsti dalla legge, per approvare in forma definitiva il PRG, che come è noto a tutti è in vigore dal 21 novembre 2010 per decorrenza dei termini (270 gg.).
Il DRU appena riceve tutti i pareri inizia l'istruttoria finale ed ha 90 giorni di tempo per esprimere il proprio, alcuni pareri sono preventivi all'istruttoria finale, in quanto trattano argomenti specifici quali quello del Genio Civile e anche la stessa valutazione di incidenza ambientale, lo studio agricolo forestale, etc. per cui il DRU di fatto, fa suo il parere espresso dagli uffici preposti e automaticamente adegua o integra se necessario il proprio.
Per cui la bocciatura dell'area di Monterosa destinata al depuratore, avviene in questa fase.
Ma in ogni caso credo sia opportuno leggere il decreto:
Stralcio del decreto dalla G.U.R.S. N°17 del 9 aprile 2010:
Valutazione di incidenza ex art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni del piano regolatore generale del comune di Lipari.
Il dirigente generale del dipartimento regionale dell’ambiente comunica che, ai sensi dell’art. 1, comma 2, della legge regionale n. 13/07, con decreto n. 49 del 15 febbraio 2010, a conclusione della procedura di valutazione di incidenza ex art. 5 del D.P.R. n. 57/97 e s.m.i., è stato approvato, esclusivamente sotto tale profilo, il piano regolatore generale del territorio comunale di Lipari, presentato dal comune di Lipari, provincia di Messina, con le seguenti limitazioni:
1. Le previsioni di piano che fanno riferimento a zone nelle quali ricadono le aree già identificate quali riserve naturali di Vulcano e Lipari, anche se attualmente prive di un proprio ente gestore, devono essere private di individuazioni puntuali di opere o PUE.
Il tutto prosegue con altre limitazioni, tipo l'eliminazione della strada a monte della C. Battisti di Canneto, etc. e chiude con la seguente dicitura:
Il testo integrale del decreto n. 49 del 15 febbraio 2010 è consultabile, ai sensi della normativa vigente, presso il servizio 2 VAS-VIA del dipartimento regionale dell’ambiente, Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente.
Solo per dovere di cronaca voglio fare notare che:
Che nell'isola di Lipari, le aree destinate a riserva sono state individuate nei primi anni 90' e soggette a ricorso presso il TAR di Catania con ottenimento della sospensiva, per cui non attive.
Inoltre nel 2008 fu proposta una nuova perimetrazione (Interlandi) anch'essa non andata a buon fine, ma i vincoli di salvaguardia hanno avuto efficacia fino al mese di ottobre 2010.
A quanto sopra occorre aggiungere la perimetrazione SIC e ZPS che dispongono di un piano di gestione.
Non parlo della distanza dei 150 mt. dalla battigia in quanto la norma, in deroga, permette la realizzazione di opere pubbliche, per cui si tratta solo di un finto problema.
Aldilà dei punti di vista, le aree di riserva sono state sicuramente identificate e la zona di Monterosa, ricade nelle limitazioni previste al 1° punto del decreto, cassando di fatto tutte le previsioni del PRG.
Per cui come si può sostenere che nel decreto non c'è scritto nulla?
Immagino che il Comune di Lipari dovesse aver intuito e capito, ma per le proprie ragioni o strategie non ha fatto ricorso al decreto nei tempi previsti dalla legge.
L'intera fase istruttoria del PRG è stata seguita dal geom. Aldo Martello, prima da responsabile dell'urbanistica e successivamente come consulente gratuito, personalmente inizio a collaborare come consulente gratuito dal mese di aprile, occupandomi delle problematiche relative all'istituzione del parco e solo dal mese di giugno 2010 collaboro anche al PRG, in una prima fase insieme al geom. Martello.
Finalmente si può parlare di audizioni al CRU (Consiglio Regionale dell'Urbanistica) e non al DRU così come si sente dire spesso e si scrive sui siti online.
Il CRU interviene dopo la fase istruttoria per dare il parere finale al PRG ed il Comune di Lipari fu convocato in data 16 settembre 2010 per una audizione.
Erano presenti Il Prof. Leone (capo dei progettisti del PRG) il Prof. Gangemi, Il Sindaco, il geom. Martello , l'Arch. De Vita, il geom. Sulfaro e il sottoscritto.
Fu chiesto al Prof. Leone di illustrare ed esprimere le proprie valutazioni, anche a fronte delle limitazioni derivanti dal parere di valutazione ambientale e raggelando l'intera assemblea chiese testualmente ai componenti del CRU dove doveva mandare la m........ dei Liparoti.
Non sapeva nemmeno lui che subito dopo il decreto, il problema lo aveva già risolto il Commissario Pelaggi (venne a Lipari il 20 maggio).
Le domande sorgono spontanee, lasciando perdere il sottoscritto con il ruolo di ultima ruota del carro, ma anche il Prof. Leone e il prof. Gangemi non hanno capito la differenza e l'urgenza di passare da un impianto di pretrattamento a un impianto di depurazione avanzato, lottando per il mantenimento del sito per non collocarlo a ridosso di centri abitati e spiagge ad alta vocazione balneare?
Il DRU, il CRU e Il dirigente generale del dipartimento regionale dell’ambiente, sono stati messi al corrente che il sito scelto risultava debitamente distante dall'abitato e dalle spiagge e che già trovava collocazione nelle vicinanze lo scarico a mare dell'impianto di pretrattamento indicandolo come unico sito possibile, con minor rischio di inquinamento ambientale, e danni ai cittadini?
Aldilà della facile ironia, se il mio pensiero o le mie dichiarazioni vengono viste come atti squisitamente politici, pur di salvare il mio paese da una scelta sciagurata, se possibile, chiedo aiuto a qualsiasi partito o gruppo politico esistente e continuo a gridare NO AL DEPURATORE A CANNETO, ma facciamolo subito dove era stato previsto.
Un ultimo pensiero, non conosco il contenuto del ricorso presentato a ottobre 2010 contro il decreto VIA – VAS, che solo per trasparenza e chiarezza a parere mio dovrebbe essere reso noto a tutti, ma suppongo che quando si enfatizzano ruoli e fatti o si denigra un pensiero diverso, davvero non si hanno, o non si vogliono dare risposte, e in questo momento rappresenta il problema più grave.
Una cosa è certa che la zona di Canneto dentro per le sue dimensioni, con la presenza di un dissalatore, un area artigiana ed un depuratore, si candida al titolo di ombelico del mondo, rappresentando un esempio eclatante di come non si dovrebbe mai urbanizzare un area.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino