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giovedì 24 febbraio 2011

Ciao Antonello....compagno di tanti momenti passati ad inseguire un pallone

Antonello Alessi

Benvenuti a.... Marina Morta (il nostro fotomontaggio)

Due parole in "difesa" delle panchine-loculo (di Pietro Lo Cascio)


Riceviamo da Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Ho letto le opinioni di Aldo Natoli sulle panchine appena realizzate in Via Roma, apprezzandone come sempre il giudizio da tecnico e la visione da ex-amministratore di questo comune; tuttavia, ritengo che non abbia colto talune sfumature che, invece, rendono pregevole l’iniziativa. Intanto, l’aspetto davvero innovativo di questo abbellimento: le loculo-panchine sono infatti oggetti rari, e come tali destinati a rimanere a lungo nella memoria del passante. È come se uno incontrasse per strada qualcosa di mirabile e, al contempo, di totalmente inatteso: la reazione potrebbe risultare simile a quella prodotta dalla visione delle indimenticabili fioriere “a UFO” che – qualche anno fa – adornavano la banchina di Marina Corta. Certo, ancora siamo ben lontani dalla mirabile fontana del lungomare di Milazzo, però – con pazienza e fatica – lo stile dei nostri arredi urbani sta raggiungendo una certa omogeneità con quello dell’adiacente terraferma, costellata da fiorenti cittadine come Milazzo, Barcellona, Villafranca Tirrena e altre ancora. Lo sforzo creativo, però, non si ferma qui: Natoli lamenta il fatto che le panchine siano disposte su suolo in pendenza e, dunque, su livelli diversi; per i futuri frequentatori, che immagino saranno numerosi e già fremano per sostarvi dedicandosi a placide letture, ciò comporterà il vantaggio di poter sbirciare, comodamente, ciò che legge il vicino di panchina. Non sottovalutiamo pertanto lo stimolo a un maggiore arricchimento culturale, o almeno ricreativo, che ne potrà derivare. Inoltre, la disposizione non appare casuale: ricordiamoci che Via Roma sempre più spesso torna a essere il Torrente Roma, e le panchine costituiscono un innalzamento dell’argine settentrionale, a difesa delle abitazioni retrostanti; anzi, sarebbe auspicabile che si intervenisse in maniera analoga sull’altro argine, magari con panchine di diversa foggia (perché limitare la creatività?), purché altrettanto innovative.
Le critiche verso la Soprintendenza, infine, mi sono apparse ingenerose; è vero che le prescrizioni nei confronti dei privati sono spesso eccessive, soprattutto in confronto alla tolleranza mostrata dall’ente riguardo agli interventi pubblici, ma di contro dobbiamo riconoscere lo slancio progettuale profuso nel dotare il nostro centro urbano di strutture ambiziose, e qui è doveroso citare la copertura lignea delle terme romane vicino al palazzetto vescovile, destinata a durare nei secoli – grazie al suo massiccio spessore – più delle stesse antichità che vorrebbe proteggere. Può darsi che talvolta sia “scappata la mano”, per esempio nel rifacimento dell’ex-capitaneria di Marina Corta, che secondo la Soprintendenza sarebbe stata riportata al suo aspetto originale; ma anche in questo caso, dovremmo apprezzare il fatto che – nella disperata ricerca dell’originalità architettonica – la Soprintendenza non abbia abbattuto completamente l’immobile, cosa del tutto coerente poiché – originariamente – esso non esisteva.
 Pietro Lo Cascio

Depuratore. Il sindaco Bruno "tira" le orecchie a Guarino

La lettera che il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha inviato al consigliere comunale Gianfranco Guarino:
Oggetto. Impianto di depurazione.

Mi sorprende, e non poco, la Sua nota pubblicata sul sito considerato che la S.S. faceva parte della delegazione chiamata in audizione nella data del 16 settembre 2010, relativamente al Piano Regolatore Generale.
In tale occasione Lei ha avuto modo di sentire gli interventi del Sindaco, del Prof. Gangemi ed, in particolare, del Prof. Leone a quanto sostenuto dal CRU per le opere riguardanti la centrale elettrica ed il dissalatore.
Nell’occasione Lei ha mostrato soddisfazione per gli interventi e nulla ha avuto modo di obiettare.
Per quanto riguarda la nota dell’ Avv. Tiziana Milana la stessa, indirizzata all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, se Lei ben ricorda, era relativa esclusivamente alla procedura del VIA.
Per quanto concerne le deliberazioni del CRU avranno l’Amministrazione Comunale ed il Consiglio Comunale la possibilità, nel momento nel quale verrà trasmesso il deliberato del Comitato Regionale Urbanistica, di fare le appropriate controdeduzioni.
Come Lei ben sa non amo la polemica, ma le verità!
E qui mi fermo.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)

Lipari, pronti 19...loculi in via Roma

di Aldo Natoli  

Normalmente le zone di sosta si realizzano dove si può godere la vista di un panorama o dove una lunga passeggiata impone un attimo di riposo, magari per leggere  un giornale. Non è certamente questo il caso del tratto sopraelevato della via Roma di Lipari, largo appena qualche metro, in forte pendenza e fronteggiato da fabbricati a due e tre piani.  Normalmente, ed in particolare nel centro storico di una località eletta a “Patrimonio dell’Umanità” è obbligo rispettare e valorizzare  l’architettura e le tipologie edilizie dei luoghi proponendo interventi di recupero dove il vecchio possa fondersi con il nuovo senza alterarlo. Solo con questa prerogativa mentale è possibile l’esplorazione e quindi l’intervento in questo nostro delicatissimo territorio e tessuto urbano, tanto unico quanto prezioso. Non mi sembra questo il caso dei lavori in corso di esecuzione sul tratto rialzato della via Roma dove il vecchio intonaco del muro di contenimento è stato sostituito con rivestimento in pietra, materiale mai visto nei muri esistenti all’interno del nostro centro storico, e dove sono state collocate su una pavimentazione in pietra lavica ben 19 panchine-aiuole in pietra di Lessinia di colore rosastro (tipo marmo) per completare la protezione già in parte realizzata con ringhiera in ghisa dei Fratelli Neri, in armonia con i pali illuminanti sempre in ghisa. Panchine-aiuole  che adagiate per buona parte su suolo in pendenza sono state necessariamente livellate, cosichè abbiamo da un lato una seduta più alta e dall’altro più bassa.  

Come facilmente rilevabile siamo in presenza di un miscuglio di materiali e di arredi che non credo siano un esempio di alta ed innovativa architettura, tesa alla valorizzazione del  centro storico dell’isola. Ma poiché da semplice geometra cerco di imparare sfogliando la collana de “ I Maestri dell’Architettura” debbo chiedere all’amico edicolante Davide Belletti se per caso mi è sfuggita qualche pubblicazione o supplemento. Ma sicuramente  la nuova Associazione Dott’Eolie può venirmi in aiuto e darmi qualche chiarimento in merito. In effetti le 19 panchine-aiuole ornamentali, che ormai tutti i  passanti definiscono “loculi”,  hanno una singolarità: un sistema di irrigazione tipo “Optigrum”. Si tratta di aiuole pensili che vengono irrigati in modo autonomo, convogliando lo scarico dell’acqua per evitare che possa giungere ai piedi di quanti utilizzeranno le panchine.

Ma per questo aspetteremo la dichiarazione di conformità dei lavori appaltati ed eseguiti. Ma la cosa che mi sorprende non è tanto il comportamento del Dirigente dei Lavori Pubblici che oltre a tutelare il nostro patrimonio storico-ambientale, (ed i lavori fatti realizzare nella via XXIV Maggio non sono certamente un buon esempio) dovrebbe attenzionare  come si spendono i soldi dei contribuenti. Diciannove  panchine  in ghisa , se proprio necessarie, non solo si sarebbero armonizzate con gli arredi già collocati, ma sicuramente avrebbero fatto risparmiare molti soldini, ma l’atteggiamento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, molta attenta  a porre ben undici condizioni per l’esecuzione di lavori privati per poi essere superficiale quando si tratta di autorizzare interventi pubblici all’interno del centro storico dell’isola, (vedasi la recente pavimentazione dei vicoli con materiale artificiale di vario colore, che contrasta con la pavimentazione con pietra vulcanica della via Roma). Mi auguro che l’Amministrazione Comunale, che ha ben rappresentato alla Bit di Milano le prerogative che ci provengono dall’essere inseriti tra i siti dell’UNESCO, trovi il coraggio di far abbattere “ i loculi” della vecchia via Dei Bottai.

I LOCULI DELLA VIA ROMA.... OVVERO....QUANDO AL PEGGIO NON C'E' FINE. ALTRO "SCEMPIO" IN PIENO CENTRO STORICO A LIPARI

Sono stati già ribattezzati i "loculi della via Roma" sono i mostruosi sedili in marmo (19 per la precisione) che sono stati realizzati ad abbellimento (?) della sopraelevata. Un vero e proprio "pugno nell'occhio" che va a scontrarsi sia con l'ubicazione (centro storico) sia con la strada e con lo stesso muro della sopraelevata realizzati con "pietra a faccia i vista".
Per completare l'opera alle spalle delle panchine in marmo sono state realizzate delle aiuole con tanto di impianto di irrigazione. Dovrebbero ospitare fiori e piante. Temiamo ospiteranno rifiuti.
Certo di fronte a tale "vergogna" il palazzo delle poste di Lipari, da sempre additato come un'opera assurda nello stile, diventa quasi una opera d'arte.
La Sovrintendenza, sempre attenta a cercare il "pelo nell'uovo", si è resa conto di cosa ha approvato? E i nostri amministratori sapevano di questa "sezione distaccata del cimitero"?
Nell'isola "Patrimonio dell'Umanità" si avrà il coraggio civico di farle rimuovere o dovremmo aspettarci che, da un giorno all'altro, spunti una bella croce a completare il "cimitero"?


IL VIDEO:

"Attraverso l'obiettivo". Le foto del lavoro dei ragazzi delle elementari di Lipari (VI ed ultima puntata)

Si conclude oggi la pubblicazione delle foto realizzate dai ragazzi del Comprensivo Lipari 1 nel contesto del progetto "Attraverso l'obiettivo". Una iniziativa che ha visto impegnati, il docente esperto esterno Armando Marino, la docente tutor Anna Luca e gli alunni: Michael Barrano, Lorenzo Bonannella, Federico Buttò, Margherita Cacace, Giovanni Cannistrà, Riccardo Cipriano, Pierluigi D’auria, Andrea de Donno, Gianni de Teresa, Marta Falanga, Francesco Giuliano, Maria Nicoletta Magdalena, Andrea Marturano, Matteo Merlo, Celine Puglisi, Kawtar Sabihi, Mattia Saltalamacchia, Angelo Terranova, Raul Greco







mercoledì 23 febbraio 2011

Lo Schiavo (S. Marina Salina): "Nelle Eolie c'è chi rema contro"


Si è riunita in data 22 febbraio presso la sede nazionale dell'ANCI in Roma, l'Assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM). Tra gli argomenti iscritti all'ordine del giorno la nomina del nuovo direttivo dell'Associazione. In detta sede è stata ratificata,tra le altre, la nomina del Sindaco del Comune di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, quale nuovo Coordinatore Regionale per la Sicilia e componente del Direttivo Nazionale insieme al Sindaco di Favignana , Lucio Antinoro, così come votato a Palermo il 10 febbraio scorso. Il Primo cittadino santamarinese è stato nominato con voto unanime di tutti i delegati nazionali presenti, ad eccezione di un astenuto ed il voto contrario del solo sindaco del Comune di Leni e di quattro consiglieri comunali (due del Comune di Leni, uno del Comune di Lipari ed uno del Comune di Ustica). Tra i sindaci dei comuni eoliani, assente solo il sindaco di Malfa, dott. Longhitano.
"Purtroppo, come spesso accade da oltre un anno," commenta il Sindaco Lo Schiavo "ancora una volta le Isole Eolie, e quindi i quattro comuni che le amministrano, non sono riusciti ad avere una posizione unitaria, e tutto solo per mere beghe personali. La non unanimità sulla mia nomina ne è un esempio lampante: piuttosto che scegliere un Sindaco eoliano, unico tra i quattro ad aver dato la propria disponibilità a ricoprire tale incarico, che possa rappresentare al meglio nelle opportune sedi istituzionali le esigenze e le problematiche del nostro arcipelago, alcuni colleghi hanno preferito votare contro la mia nomina".
“Archiviata questa votazione, mi metterò subito a lavoro per svolgere il mandato assegnatomi nell’interesse di tutti i comuni delle isole minori siciliane al fine di poter condividere documenti unitari da sottoporre alla politica regionale e nazionale, con lo scopo di tutelare i territori insulari, interessati da problematiche comuni, nel pieno convincimento che l’unione fa la forza”.

Tesseramento Lega Navale Italiana Sezione di Lipari Anno 2011

La Lega Navale Italiana ha lo scopo di diffondere nel popolo italiano, in particolare fra i giovani, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l’amore per il mare e l’impegno per la tutela dell’ambiente marinaro e delle acque interne, agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo ed al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno nel mare il loro campo ed il loro mezzo di azione
Non sei ancora Socio della Lega Navale Italiana?
Sei amante del mare e della tutela dell'ambiente marino e delle acque interne?
Vuoi condividere questa tua predisposizione con altri?
Vuoi concorrere con il tuo pensiero e la tua opera a migliorare la conoscenza del mare e delle attività annesse da parte della popolazione italiana e specialmente da parte dei giovani?
Allora iscriviti alla Lega Navale Italiana.
Puoi effettuare il tuo tesseramento presso la nostra  Struttura Periferica della LNI. Iscrivendoti presso la Struttura Periferica avrai l'opportunità di usufruire di tutti i suoi servizi e partecipare alle sue attività sociali ed iniziative che si svolgono durante l'anno.
Sei già socio rinnova la tua iscrizione presso la nostra Struttura Periferica.
Condividi il nostro amore per il mare.
Per informazioni e tesseramento contattare Favaloro Tullio al 3342476920 o inviare e-mail a  lipari@leganavale.it 


"Eolie" ad uso e mercè di tutti. La nota di Sabatini


Riceviamo dal geometra Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
L’amico e collega Aldo Natoli è sempre puntuale quando si parla di turismo e soprattutto ha individuato il “pericolo” che la proposta degli Amministratori di Taormina rappresenta per le Eolie.-
A mio avviso il “pericolo” non si ferma all’istituzione di una linea marittima giornaliera che sicuramente porterà i turisti “mordi e fuggi” ad affollare le strade delle isole Eoliane, ma il vero “PERICOLO” è che Taormina ha fiutato che promuovere la loro offerta turistica collegandola alla voce “Eolie” è per loro un valore aggiunto ed un modo di sottrarre vacanzieri alle nostre isole.-
Implicitamente Taormina comunica al turista “ è inutile andare alle Eolie, vi portiamo noi…”.-
Se passa questo messaggio il “PERICOLO” che Taormina assorba nostri vacanzieri è reale.-
Credo sia il momento che l’Amministrazione prenda una posizione dura e ferma per evitare lo “sciacallaggio” e l’utilizzo “improprio” del nome delle nostre isole.-
E’ l’ora di opporsi all’utilizzo del nome “Eolie” in tutte le sue possibili varianti e vietare di “legare” il nome Eolie (come il nome delle 7 isole) alle più disparate attività, dalla vendita di appartamenti con vista sulle Eolie, al nome delle agenzie di promozione turistica, ai tour operator, assegnare alle barche magari  attribuendo il  nome di una delle 7 isole, al noleggio di auto, etcc.-
Sarebbe il caso di vietare assolutamente lo “sfruttamento” e “l’utilizzo” del nome o in subordine prevedere una “royalty” da riconoscere in favore dei Comuni delle Isole Eolie.-