Comunicato Stampa del 28.4.2022Un “mea culpa”: mi è sfuggito che la nostra Comunità è in
piena campagna elettorale per le imminenti amministrative del 12 Giugno p.v. e
che, forse anche per questo, ho constatato che ci sono modi diversi di fare
informazione, sicuramente legittime, ma più o meno condivisibili.
Per cui, nella
qualità, devo tutelare il buon nome dell’Associazione e garantire la condizione
apartitica ed aconfessionale della stessa che non ammette discriminazioni di
genere, etnia, lingua, nazionalità,
religione ed ideologia politica; essa persegue esclusivamente finalità civiche,
solidaristiche e di utilità sociale; come sancito dall’Art.2 del nostro Statuto.
In primis, ovviamente, abbiamo il compito di promuovere la cultura della
donazione del sangue.
Nello stesso
tempo, non posso esimermi dal tenere in considerazione tutte quelle singole persone,
famiglie, associazioni, operatori commerciali, ecc. che hanno supportato l’AVIS
di Lipari nel progetto “Autoemoteca” mettendo le mani nelle proprie tasche e
che, da qualche mese mi chiedono, con insistenza, per quale ragione l’Unità
Mobile non è ancora operativa.
Alla luce di
quanto sopra, pur confermando integralmente il contenuto del precedente comunicato,
per non alimentare iniziative speculative nello specifico momento storico della
nostra comunità, ritengo opportuno ritornare sull’argomento subito dopo la
tornata elettorale anche con dovizia di
particolari documentati, qualora si rendesse necessario e comunque non per
polemica, ma per rimuovere lo stato di torpore attuale e trovare una idonea
soluzione nell’interesse di tutti; in particolare, per quello che rappresenta
l’AVIS di Lipari per la comunità eoliana e non solo.
Giovanni Biviano – Presidente
AVIS di Lipari
Nota del direttore di Eolienews: Dal comunicato abbiamo eliminato la parte in cui si chiarisce che il precedente comunicato era a firma dello stesso Biviano e non di un dirigente come apparso su alcune testate. Elimiamo questa parte poichè questo giornale aveva pubblicato quel comunicato come "opera dell'Avis" non riportando la firma, rivelatasi poi errata