Ci risiamo. Dopo un giorno di tregua i residenti e le attività di Sottomonastero a Lipari si "risvegliano" in mezzo ai liquami e un fastidiosissimo odore di fogna.
I liquami, che hanno invaso l'area che va dalla scaletta che immette sul porto sino all'ex agenzia navi della Siremar, quest'oggi non fuoriescono dall'ormai "tradizionale" tombino ma anche dalle basole che delimitano il marciapiede (lato attività commerciale).
Se ci passate il termine uno "schifo incredibile" che non consente il transito pedonale (a meno che non si "immergano" le scarpe nei liquami) e mette in difficoltà chi lì vive e lavora. Con conseguenti danni anche economici.
Tra l'altro, e non è cosa da poco, i vari fiumiciattoli di liquami finiscono in mare.
Si dice che ci sia in corso un blocco delle pompe di sollevamento liquami. Una cosa che può accadere ma, nello stesso tempo, è possibile che a Sottomonastero i liquami debbano uscire con cadenza pluri-settimanale?
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sabato 11 ottobre 2014
A proposito di Aereoporto,e/o aviosuperficie. Le considerazioni di Saverio Merlino
In questi ultimi mesi la gente s’interroga se si tratta d’ipotesi provocatorie, di proposte progettuali, di fantasie o di cose concrete.
Si discute, si almanacca e prima spunta la favola dell’aviosuperficie a Punta Castagna, dove, a parte tutto, manca la superficie minima, è una zona soggetta a ingrottamenti e possibili frane, é geologicamente inconsistente con strati di spazzatura, ecc., adesso, dal cilindro, rispunta Quattropani-Castellaro.
In tre mesi…due ipotesi di aviosuperficie (almeno non si riparla più di aeroporto).
Se invece vogliamo ragionare e confrontarci seriamente su questo progetto, che certamente non appartiene ai pochi, ed evitare inutili polemiche, per non spendere soldi e perdere tempo inutile chiedo: perché non si coglie l’occasione per affidare, concretamente, uno studio a chi sa interpretare i fenomeni di trasformazione della società, l’evoluzione della struttura produttiva, le spinte all’innovazione?
Penso, per esempio, al Censis, Centro Studi Investimenti Sociali che da cinquant'anni svolge una costante e articolata attività di ricerca, consulenza e assistenza tecnica in campo socio-economico e realizza studi sul sociale, l'economia e l'evoluzione territoriale, etc.
INTANTO A TAL PROPOSITO QUESTE BREVI CONSIDERAZIONI:
Bisognerebbe verificare l’effettiva utilità dell’opera e il costo/beneficio.
Penso che stiamo parlando del “nulla nel niente”…
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -DECRETO 8 agosto 2003 (GU n. 297 del 23-12-2003)
Art. 1. Definizioni
Per «aviosuperficie» si intende un'area idonea alla partenza e all'approdo di aeromobili, che non appartenga al demanio aeronautico di cui all'art. 692 del codice della navigazione e su cui non insista un aeroporto privato di cui all'art. 704 del codice della navigazione.
Per «aviosuperficie» si intende un'area idonea alla partenza e all'approdo di aeromobili, che non appartenga al demanio aeronautico di cui all'art. 692 del codice della navigazione e su cui non insista un aeroporto privato di cui all'art. 704 del codice della navigazione.
Art. 3. Gestione ed uso delle aviosuperfici
Fatto salvo quanto previsto agli articoli 7 e 8, l'aviosuperficie e' gestita da persone fisiche o giuridiche le quali sono responsabili della sua rispondenza ai requisiti previsti dal presente decreto, della sua agibilita' in condizioni di sicurezza anche in relazione agli ostacoli presenti lungo le traietorie di decollo e atterraggio, e dell'efficienza delle attrezzature tecniche e operative installate.
La gestione di un'aviosuperficie e' subordinata al consenso, espresso in forma scritta, del proprietario dell'area su cui l'aviosuperficie e' ubicata; se l'area e' appartenente allo Stato o a enti pubblici, la gestione e' subordinata al nulla osta o alla concessione d'uso da parte della competente autorita' amministrativa.
L'uso di un'aviosuperficie e' subordinato al consenso del gestore, che e' tenuto a fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie per la buona esecuzione dell'attivita', ed e' limitato ', ed e' limitato ai voli intracomunitari.
Art. 10. - Limitazioni
La scelta, la gestione e l'uso di un'aviosuperficie sono subordinati al rispetto delle zone proibite, pericolose e regolamentate indicate nelle apposite pubblicazioni aeronautiche
nazionali e sono comunque soggetti alle restrizioni permanenti o temporanee stabilite dalle competenti autorita' civili o militari
Art. 22. Trasporto pubblico con velivoli
L’uso di aviosuperfici per attività di trasporto pubblico con velivolo è consentito esclusivamente per i voli: intracomunitari; in condizioni meteo non inferiori a quelle minime prescritte dalle regole del volo a vista; limitato alle ore diurne; con velivoli di massa massima al decollo non superiore a 5700 kg e numero di posti passeggeri non superiore a 9.
Questo vuol dire che, per raggiungere la cifra che gli operatori si aspettano (almeno 100 mila passeggeri l’anno, si dovrebbero effettuare 12 mila voli all’anno, cioè 35 aerei al giorno (dalle 7 del mattino alle 19.00 e poi l’atterraggio è a vista: vuol dire anche che se c’è troppo vento per esempio ( e qui capita spesso) l’aereo non atterra.
Fatto salvo quanto previsto agli articoli 7 e 8, l'aviosuperficie e' gestita da persone fisiche o giuridiche le quali sono responsabili della sua rispondenza ai requisiti previsti dal presente decreto, della sua agibilita' in condizioni di sicurezza anche in relazione agli ostacoli presenti lungo le traietorie di decollo e atterraggio, e dell'efficienza delle attrezzature tecniche e operative installate.
La gestione di un'aviosuperficie e' subordinata al consenso, espresso in forma scritta, del proprietario dell'area su cui l'aviosuperficie e' ubicata; se l'area e' appartenente allo Stato o a enti pubblici, la gestione e' subordinata al nulla osta o alla concessione d'uso da parte della competente autorita' amministrativa.
L'uso di un'aviosuperficie e' subordinato al consenso del gestore, che e' tenuto a fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie per la buona esecuzione dell'attivita', ed e' limitato ', ed e' limitato ai voli intracomunitari.
Art. 10. - Limitazioni
La scelta, la gestione e l'uso di un'aviosuperficie sono subordinati al rispetto delle zone proibite, pericolose e regolamentate indicate nelle apposite pubblicazioni aeronautiche
nazionali e sono comunque soggetti alle restrizioni permanenti o temporanee stabilite dalle competenti autorita' civili o militari
Art. 22. Trasporto pubblico con velivoli
L’uso di aviosuperfici per attività di trasporto pubblico con velivolo è consentito esclusivamente per i voli: intracomunitari; in condizioni meteo non inferiori a quelle minime prescritte dalle regole del volo a vista; limitato alle ore diurne; con velivoli di massa massima al decollo non superiore a 5700 kg e numero di posti passeggeri non superiore a 9.
Questo vuol dire che, per raggiungere la cifra che gli operatori si aspettano (almeno 100 mila passeggeri l’anno, si dovrebbero effettuare 12 mila voli all’anno, cioè 35 aerei al giorno (dalle 7 del mattino alle 19.00 e poi l’atterraggio è a vista: vuol dire anche che se c’è troppo vento per esempio ( e qui capita spesso) l’aereo non atterra.
Lipari, 10 Ottobre 2014 Saverio Merlino
venerdì 10 ottobre 2014
Islander Today. Un filmato sulle Eolie e gli eoliani di Nicolò Piccione/Michele Stanca (2° classificato Canon La Grande Occasione 2014)
Questo video realizzato da Nicolò Piccione, unitamente a Michele Stanca, ha preso parte, piazzandosi al secondo posto, al concorso nazionale "La grande occasione - Canon" il contest dedicato ai giovani talenti del videomaking.
Si tratta di un magnifico video realizzato con immagini, personaggi e musica delle Eolie. Decisamente da vedere.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
Chi si riconosce o chi li riconosce? Mauro Palamara ci ha dato una grandissima mano d'aiuto
Avevamo proposto ai nostri lettori questo quesito: "Scuola Media di Lipari, probabilmente, anno 1955 chi si riconosce o chi li riconosce?"
Ci ha scritto Mauro Palamara, che ringraziamo
Direttore, anche se in ritardo di qualche giorno, rispondo, grazie ai miei genitori, alla sua richiesta di aiuto per il riconoscimento dei bambini in questa foto.
Ci ha scritto Mauro Palamara, che ringraziamo
Direttore, anche se in ritardo di qualche giorno, rispondo, grazie ai miei genitori, alla sua richiesta di aiuto per il riconoscimento dei bambini in questa foto.
Ecco chi sono:
> Prima fila in alto da sinistra:
- Marisa Natoli - Alba Tripi (mia Mamma) - Lucia Re - Maria Aliberti - ... Finocchiaro - Emma Zino - Anissia Cappa - Antonio Scarcella (il bidello);
> Seconda fila da sinistra:
- ... Caimano - ... Iacono - Anna China - Bartolina Munafò - Prof.ssa di Educazione Fisica - Maria Lorizio - Giuseppina Lorizio - Angela Cacace;
> Terza fila da sinistra:
- Prof. Trimboli - Prof Iacolino - Preside Prof. Ing. Federico Megna - Padre Alfredo Adornato - Prof. Pergolizzi;
> Ultima fila in basso da sinistra:
- Bartolo Tripi - Nello Palamara (mio Papà) - Enzo Maiorana - Manlio Spinella - Bartolino Sardella - Giuseppe (Pino) Li Donni.
E' sempre bello vedere queste foto di tempi in cui era tutto diverso da oggi!
Saluti
Mauro Palamara
Chiofalo: "Si prolunghi l'isola pedonale sino a fine ottobre
Questa la via Garibaldi nelle splendide giornate che ottobre ancora ci regala... È certo che l'isola pedonale andrebbe prolungata almeno fino alla fine del mese e pare che l'amministrazione stia predisponendo la proroga dell'ordinanza in scadenza l'11 ottobre. Sarebbe cosa buona e giusta, perché daremmo modo a chi ancora viene a godersi la nostra fantastica isola di farlo serenamente...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Bitumazione in corso in alcune strade di Lipari
Sono in corso a Lipari interventi di bitumazione in alcune arterie stradali. Il primo intervento, quasi concluso, ha interessato una carreggiata della strada che va dall'officina Parisi sino alla palma, ubicata vicino ai vigili del fuoco.
A seguire toccherà alla via Bagnamare (dai vigili del fuoco sino a casa Lisuzzo).
Per consentire l'intervento il traffico da e per Canneto è stato dirottato sulla strada di Serra. Viste le condizioni di quell'arteria si raccomanda la massima prudenza
RIAPRE IL CENTRO GIOVANILE DI LIPARI
Dopo la pausa estiva riprendono
le attività del Centro Giovanile di Lipari. Tutti i ragazzi di Prima Seconda e
Terza media e i giovani dal primo
superiore in su sono invitati all’assemblea che si terrà SABATO 11 alle ore
18.30 per illustrare il programma dell’anno.
Grandi novità all’orizzonte e
nuovi progetti per la nostra gioventù dal Parroco e gli Animatori del Centro
Giovanile. Non Mancate!
Gianna Sidoti
E' nato Gioele Saltalamacchia
E' venuto alla luce ieri Gioele Saltalamacchia, figlio di Lucia Saltalamacchia.
Alla mamma, al fratellino Morgan e ai parenti tutti le nostre felicitazioni.
Al piccolo l'augurio di ogni bene
Violenta scossa di terremoto scuote le Eolie. E' stata seguita da altre tre scosse
Una forte scossa di terremoto ha fatto tremare stamani oggi alle 00.58 le Eolie. E' stata di magnitudo 4.3 e si è verificata a 24.9 km di profondità .
La scossa si è verificata, in mare, tra Lipari, Salina e Filicudi ed è stata nettamente avvertita dalla larga maggioranza degli abitanti.
Non si registra alcun danno a persone e cose
Oltre che nell'arcipelago l'evento sismico è stato avvertito in molte località della Calabria e della Sicilia.
A questo evento sismico hanno fatto seguito altre tre scosse. Alle 01.04 (magnitudo 2.5); alle 03.33 (magnitudo 2.2); alle 05.48 (magnitudo 2.1)
Non si registra alcun danno a persone e cose
Oltre che nell'arcipelago l'evento sismico è stato avvertito in molte località della Calabria e della Sicilia.
A questo evento sismico hanno fatto seguito altre tre scosse. Alle 01.04 (magnitudo 2.5); alle 03.33 (magnitudo 2.2); alle 05.48 (magnitudo 2.1)
giovedì 9 ottobre 2014
Incidente a Bagnamare. Altre foto e un breve video dell'intervento dei vigili del fuoco
Vi proponiamo ancora altre foto dell'incidente verificatosi stasera a Bagnamare, per fortuna senza conseguenze per il guidatore, e un breve video dell'intervento dei vigili del fuoco
IL BREVE VIDEO DELL'INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO Un sentito grazie all'amico che ha scattato per noi queste foto e realizzato il video
Pauroso-spettacolare incidente a Bagnamare. Nessuna grave conseguenza per il conducente
Pauroso e nello stesso tempo spettacolare incidente, una trentina di minuti fa, in località Bagnamare a Lipari.
Una Opel Zafira, con a bordo il liparese R.N., per cause ancora in corso di accertamento, è andata a "sbattere" contro il muro-ringhiera che delimita l'abitazione che si affaccia su quella arteria. Per la precisione in prossimità del piccolo parcheggio ubicato nella zona
Il mezzo poi è stato poi sballottato contro il muraglione, lato mare.
La fortuna ha voluto che non precipitasse sulla scogliera sottostante.
Da quanto apprendiamo il conducente non avrebbe riportato alcun danno anche se, per precauzione, è stato trasportato in ospedale.
Sul posto, oltre all'ambulanza del 118, sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco
Il traffico sulla strada, in attesa fosse rimosso dai pompieri il mezzo, è rimasto bloccato per una ventina di minuti.
E' nato Andrea Piemonte, figlio di Raoul e Francesca Giardina
E' venuto oggi alla luce all'ospedale di Patti,
Andrea Piemonte
figlio di Raoul e di Francesca Giardina
Il bimbo pesa 3,080 Kg.
Felicitazioni per i genitori, per il fratellino Mattia, i nonni,
gli zii e i parenti tutti.
Ad Andrea l'augurio di un futuro ricco di ogni bene.
Domani urgente disinfestazione da zanzare a Vulcano
COMUNICATO
Gentile Direttore,
si comunica ai cittadini di Vulcano che venerdì 10 ottobre dalle ore 21:00 nei centri urbani dell'isola, verrà effettuato un intervento urgente di disinfestazione da zanzare, pertanto si invita a non lasciare fuori biancheria stesa, alimenti ecc.
Si ringrazia l'amministrazione per l'intervento, in particolare l'assessore De Luca.
INSIEME A PADRE AUGUSTO NELLE PARROCCHIE DI LENI E DI RINELLA , A SALINA
Nell’isola di Salina esistono diverse parrocchie : Malfa, Pollara, Capo Gramignazzo-Faro, Santa Marina Salina, Lingua , Val di Chiesa , Leni e Rinella. In queste ultime due ha svolto (dal mese di ottobre 2013) la sua attività ecclesiale, P. Augusto Abbratozzato di Messina, come vicario parrocchiale(Nella foto di Antonio Brundu: P. Augusto durante una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giuseppe a Leni). Recentemente è giunta la notizia che P. Augusto è stato trasferito dall’ Arcivescovo Mons. Calogero La Piana nella Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Messina. P. Augusto celebrerà , domenica 12 ottobre prossimo, una messa di ringraziamento, per l’anno svoltosi, prima nella chiesa di San Gaetano a Rinella, alle ore 16,30, e poi nella chiesa di San Giuseppe a Leni, alle ore 18, al termine della quale saluterà la comunità riunita, dentro un momento conviviale e fraterno, secondo lo stile del suo mandato nell’isola di Salina.
“Mi sento alquanto soddisfatto- ha affermato P. Augusto dopo 12 mesi di permanenza nelle Parrocchie di San Giuseppe a Leni e di San Gaetano a Rinella- sull’impostazione del mio servizio sacerdotale nelle due chiese dell’isola eoliana, basato sul noto trittico: Catechesi, Liturgia e Carità. Ho voluto, principalmente, secondo gli attuali orientamenti della Chiesa, incentivare gli incontri per le famiglie, senza certamente trascurare quelli per i bambini, i ragazzi, i giovani, i catechisti e i nubendi. Il mio intento è stato quello di predisporre e favorire la formazione di una identità di gruppo ed il senso stesso quindi di appartenenza alla comunità parrocchiale, dando così la possibilità a tutti i parrocchiani di stare insieme, gioiosamente, con il Signore e come Chiesa quindi”.
L’arrivo di P. Augusto ( appena ordinato sacerdote), ha portato nelle due Parrocchie isolane una ventata di aria nuova ed ha avuto l’obiettivo di affermare, maggiormente, la realtà parrocchiale quale preciso punto di riferimento per l’intera comunità.
A tal proposito si sono creati vari momenti di incontro e di aggregazione tramite l’organizzazione e lo svolgimento di numerose attività durante la settimana, che sono culminate con la celebrazione eucaristica domenicale, oltre a quella quotidiana. Così la Parrocchia (come è stato delineato da Papa Giovanni Paolo II nella “Christifideles laici”) è la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”.
“ I continui incontri di catechesi – ha affermato ancora P. Augusto- per le varie fasce d’età si sono svolti in un clima spontaneo ed armonioso di fraternità e di amicizia, dove non sono mancate le cene comunitarie, le proiezioni di film e documentari e una “Scuola di Oratorio”, svoltesi nei locali stessi della parrocchia.
A Rinella, il mercoledì, è stato dedicato alla Messa, all’Adorazione Eucaristica ed alla Catechesi per adulti; mentre il tutto è stato ripetuto, nel giorno di giovedì pomeriggio, a Leni. Il venerdì, invece, è stato caratterizzato dalla formazione corale per preparare i canti domenicali e festivi delle celebrazioni eucaristiche e dall’incontro settimanale con i nubendi. Infine il sabato è stato dedicato alle famiglie con incontri rivolti separatamente ai genitori e ai loro piccoli; mentre insieme hanno partecipato alla successiva celebrazione eucaristica con la possibilità di fermarsi ulteriormente per la “Scuola di Oratorio”.
La catechesi alle famiglie ha preso, quindi, il posto della catechesi per la sola iniziazione cristiana, senza che questa ultima ne risulti esclusa però. Così le comunità Parrocchiali di Leni e di Rinella hanno vissuto questo nuovo fermento il cui obiettivo principale è stato quello sviluppare la crescita umana e cristiana della popolazione.
Altri incontri sono avvenuti al di fuori della parrocchia: il primo dicembre 2013, con la partecipazione di giovani e ragazzi, le due comunità hanno partecipato al Ritiro di Avvento organizzato dalla Pastorale Giovanile Diocesana con tappe a Barcellona, Merì ed al Santuario di Tindari, piuttosto che a Forza d’Agrò, a causa del cattivo tempo; al ritiro di Quaresima, organizzato ancora dalla Pastorale Giovanile Diocesana a Monforte San Giorgio il 16 marzo ed al Convegno Diocesano Ministranti 2014, il giorno 25 aprile, dapprima, nella Cattedrale di Messina con la celebrazione eucaristica e, nel pomeriggio, nel Seminario Arcivescovile “San Pio X”, sempre a Messina con svariati giochi e luna park . Inoltre nel periodo estivo si è svolto un ”Grest” (cioè un gruppo di lavoro estivo animato dal gruppo anche da alcuni Scout della Comunità di Milazzo), nel quale sono stati coinvolti bambini, genitori e catechisti, con lo scopo di proseguire le attività parrocchiali anche durante il periodo di riposo stagionale insieme ai turisti presenti sull’isola. L’animazione estiva si è ulteriormente protratta con la collaborazione dei gruppi parrocchiali giovanili di Ritiro Messina e di Santo Pietro di Milazzo, della Comunità di Sant’Egidio, del Gruppo corale giovanile “I Mirabili “e del duo di arpe gemelle Sabrina e Simona Palazzolo di Messina.
In questo mese di ottobre, infine, c’è stata la partecipazione all’incontro zonale tra il vescovo e gli operatori pastorali a Lipari e al 31° Convegno Diocesano dei Catechisti nel Duomo di Messina. Antonio Brundu
Panico in mare, traghetto Antonello da Messina urta contro gli scogli
Incidente sul traghetto Palermo-Ustica, imbarcazione contro gli scogli
„
(da palermo today) Panico sul traghetto per Ustica che a causa di un'avaria è finito contro gli scogli. E' accaduto ieri all'imbarcazione Antonello da Messina, della Compagnia delle Isole, diretta nella piccola isola.
„
(da palermo today) Panico sul traghetto per Ustica che a causa di un'avaria è finito contro gli scogli. E' accaduto ieri all'imbarcazione Antonello da Messina, della Compagnia delle Isole, diretta nella piccola isola.
Il capitano stava effettuando le manovre per entrare nel porto quando un motore è rimasto bloccato lasciando lo scafo in balia delle onde. Tanta paura ma nessuna conseguenza per la ventina di passeggeri che si trovavano a bordo.
Il traghetto stava entrando in porto quando l'avaria al motore lo ha fatto sbattere contro gli scogli della cosiddetta zona "mezzaluna".
Dopo l'incidente, il capitano ha calato un'ancora per fare ruotare l'imbarcazione ed evitare un impatto più violento.
Per permettere ai passeggeri e mezzi di arrivare a destinazione è stata utilizzata un'altra nave. Questa mattina, invece, il servizio è stato garantito grazie all'impiego della nave gemella, la Fillippo Lippi. Dalla Compagnia delle isole hanno ribadito di come si sia trattato di un incidente durante la manovra d'approdo.
Nasce il Consiglio Pastorale di San Pietro, Madonna di Portosalvo e Cattedrale per fare comunione nelle parrocchie
Mercoledì 8 ottobre, sotto la presidenza del parroco
Mons. Gaetano Sardella si è tenuta nella chiesa di San Pietro la riunione
costitutiva del Consiglio Pastorale Interparrocchiale di S. Pietro, della
Madonna di Portosalvo e della Cattedrale.
Nella sua relazione introduttiva il dott. Michele
Giacomantonio ha sottolineato come i Consigli della Chiesa non sono strutture
burocratiche ma strumenti di comunione e si è soffermato ad illustrare il
significato profondo che questo termine “comunione” ha nella teologia perché
riguarda l’essenza di Dio che è in se stesso comunione trinitaria. Un Dio
quello cristiano che nella storia vuole instaurare un dialogo libero con l’uomo
per realizzare con lui la comunione.
Da questa teologia discende una spiritualità che si
esprime soprattutto nella ricerca di un rapporto dei credenti fra di loro e con
i non credenti per quanto diversi essi siano. Anzi la diversità è un dono
perché ci permette di cogliere meglio il mistero di Dio. Diceva il teologo
protestante Bonhoeffer che morì martire nei lager nazisti:
«Dio non ha fatto l’altro come
l’avrei fatto io. Non me lo ha dato come fratello perché io lo domini, ma
perché in lui io trovi il mio Creatore”.
Sempre da questa
teologia discende una ecclesiologia di comunione che ha avuto un momento
fondamentale nel Concilio Vaticano II che ha presentato la Chiesa come
“mistero” con al centro il Popolo di Dio superando la visione del Concilio di
Trento che la voleva “società perfetta” affermando che fuori di essa non c’è
salvezza. Un popolo di sacerdoti – siano essi pastori o semplici
fedeli - , con pari dignità, chiamato ad offrire sacrifici spirituali a
cominciare da se stessi, rendendo dovunque testimonianza a Cristo e ragione
della speranza cristiana.
E’ in questa visione di
Chiesa che nascono i Consigli pastorali che hanno una duplice funzione: rappresentano
l’immagine della fraternità e della comunione dell’intera comunità parrocchiale
di cui sono espressione; costituiscono lo strumento di decisione comune dove il
ministero della presidenza esercitato dal parroco e la corresponsabilità dei
fedeli devono trovare la loro sintesi.
In termini Diritto canonico il
Consiglio è un “organo consultivo” ma il “consigliare” nella Chiesa
rappresenta una necessità e costituisce un momento di fondamentale importanza
della partecipazione dei laici alla azione pastorale
della parrocchia in vista del comune discernimento.
Uno dei primi atti che
compirà il nuovo Consiglio sarà quello di redigere un Progetto pastorale parrocchiale, in
continuità con il Piano pastorale della Diocesi. Un progetto pastorale che
affronterà problemi legati alla cultura ed alla formazione come una serie di
seminari sulla famiglia per rendere più presenti i temi del Sinodo ; alla
catechesi e cioè dal catechismo per i bambini ed i ragazzi alla catechesi per
gli adulti; alla liturgia a cominciare dalla Messa domenicale; alla attività
caritativa affidata alla Caritas e che non deve riguardare solo il banco
alimentare, il banco farmaceutico, il mercatino dei vestiti usati ma essere
soprattutto strumento di ascolto delle esigenze del territorio a cominciare da
quelle dei più poveri ed emarginati; all’attenzione agli immigrati ed ai
lontani; alla concessione in comodato gratuito di locali per attività sociali e
no profit, ecc.
Una particolare attenzione, nel
dibattito che è seguito alla relazione, è stato dedicato agli strumenti della
comunicazione. Si è parlato di dare vita ad un giornalino ma ancora di più di
creare un sito internet.
Si è parlato anche delle
manifestazioni pubbliche: processioni, raduni, marce, pellegrinaggi ed in
particolare di una manifestazione “della misericordia e della speranza” di
intercessione per i malati delle isole che dovrebbe essere promossa nei
prossimi mesi.
Infine spetta al Consiglio Pastorale
fissare
i criteri e decidere le scelte di fondo circa l’amministrazione e l’uso dei beni e delle strutture della
parrocchia in spirito di povertà e condivisione e di approvare il bilancio
dell’amministrazione parrocchiale presentato e sottoscritto dal Consiglio
parrocchiale per gli affari economici.
Sportello di ascolto adolescenti al Conti di Lipari
COMUNICATO
Nell’a.s. 2014/2015 è previsto nel nostro Istituto uno “Sportello di ascolto adolescenti” curato dal Dott. Samuele Amendola, descritto in allegato 1.
Gli studenti interessati possono scaricare l’apposita scheda direttamente dal sito (allegato 2).
I genitori che, considerata la minore età dei figli non acconsentono a detti incontri individuali devono presentare in segreteria alunni l’apposito modulo di Diniego (allegato 3)
Potete scaricare gli allegati cliccando sulll’apposito allegato che si riporta a seguire:
Nell’a.s. 2014/2015 è previsto nel nostro Istituto uno “Sportello di ascolto adolescenti” curato dal Dott. Samuele Amendola, descritto in allegato 1.
Gli studenti interessati possono scaricare l’apposita scheda direttamente dal sito (allegato 2).
I genitori che, considerata la minore età dei figli non acconsentono a detti incontri individuali devono presentare in segreteria alunni l’apposito modulo di Diniego (allegato 3)
Potete scaricare gli allegati cliccando sulll’apposito allegato che si riporta a seguire:
Il Piccolo Borgo Antico domani 10 ottobre ad Ischia con "Le donne al parlamento" di Aristofane
(di Luana Spanò)
Pochi sanno cosa accomuna l’Isola di Ischia e l’isola di Salina, Leni in particolar modo.
“Una storia di ingegno, quello dei fratelli liparioti. Di ingratitudine, da parte degl’ ischioti”, così racconta la loro storia lo storico Giuseppe D’Ascia nella ‘La Storia dell’isola d’Ischia’ della disgraziata permanenza sull’isola verde dei tre fratelli.
Siamo nel lontano 1855, Gaetano, Giuseppe e Antonio San Filippo da Leni arrivano ad Ischia e promettono alla popolazione di riuscire a rendere produttive le loro viti. I tre fratelli furono i primi a scoprire che lo zolfo cura e previene le malattie parassitari che le colpiscono, in particolare la filossera, un afide in grado di distruggere i vitigni partendo dall’apparato fogliare per arrivare in breve tempo alle radici. I San Filippo avrebbero messo a disposizione capitali, zolfo e manodopera, e così avvenne. L’accordo però prevedeva che una volta che le viti fossero divenute nuovamente produttive, il prodotto salvato si sarebbe diviso in parti uguali e per metà.
Oggi il vino d’Ischia è ricercato in tutte le parti d’Italia.
Tuttavia gli abitanti dell’isola non stettero ai patti e i fratelli ripartirono per l’isola di Salina più poveri di prima, con i debiti contratti per l’acquisto dello zolfo e in due, perché Giuseppe si lasciò morire per il dispiacere “poiché tutto si supporta su questa terra fuorché l’ingratitudine”.
Una storia vera che non tutti conoscono, di cui D’Ascia ammette di aver omesso nel suo scritto il dettaglio di molti fatti e vergognose scene. Di questa storia resta una piccola edicola votiva di Ischia all’inizio di Via Nuova dei Conti, zona residenziale nota come la Madonnella, (in dialetto ischitano ‘a Marunnella), fu eretta da alcuni ischitani in onore di Gaetano Sanfilippo, ‘solfatore d’uva’ e in onore alla Madonna del Terzito, il cui santuario si trova a Leni.
Nel settembre scorso il Sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino insieme al sindaco di leni, riccardo Gullo hanno dato vita al primo gemellaggio in memoria dei fratelli San Filippo, per “imprimere e diffondere la storia che intercorre e accomuna le due terre lontane solo dal punto di vista geografico”, come ha affermato il Sindaco di Leni. “Un patto di fraternità e cooperazione sociale”, che verrà riproposto ogni anno.
Così come nel 2013, parteciperà alla giornata dedicata anche il Piccolo Borgo Antico su richiesta del Sindaco Gullo che come sempre ci mostra la sua stima, del tutto reciproca, con “Le Donne al Parlamento di Aristofane”, venerdì 10 ottobre - Ischia.
Via Tenente Mariano Amendola (Sottomonastero)...sempre più fogna a cielo aperto
Anche stamattina, tanto per non perdere l'abitudine, i residenti e i titolari di attività commerciali di via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero) possono "godere" del "profumo di fogna".
Infatti anche oggi, ma negli ultimi 7/10 giorni è diventata una costante, fuoriescono liquami che ammorbano l'area e che, partendo dal pozzetto-sorgente, si ramificano per tutta la zona.
Sicuramente uno "spettacolo" poco piacevole per l'olfatto e per la vista. Compreso quella di alcuni turisti che, come abbiamo visto con i nostri occhi, si sono trovati a transitare nella zona.
Risolvere il problema in modo definitivo si può o è impossibile ? E' quanto si chiedono coloro che risiedono ed operano in quella zona...e non solo loro.
Il diritto all’informazione, il plauso ai giornalisti eoliani, il diritto di conoscere , il diritto di nascere in sicurezza.
Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
In questi giorni è tornato alla ribalta dei media il tema della salute e della sicurezza a proposito di nascite nel nostro comprensorio territoriale.
Gli eventi accadono imponderabilmente e ogni occasione - anche quelle liete - deve portarci e riflettere su quanto sia giusto e corretto fare per tutelare il diritto alla salute e alla nascita sicura anche alle Isole Eolie.
Il diritto all’informazione, il diritto di conoscere e sapere è poi un bene prezioso che i cittadini devono pretendere di mantenere vivo.
Essere informati significa chiamare le cose con il loro nome e i lettori veri cercano fatti, informazioni autentiche, anziché notizie condizionate da paure, timori e inchini.
Da questo punto di vista noi Eoliani siamo fortunati.
Infatti, il Notiziario delle Isole Eolie di Bartolino Leone, Eolie News di Salvatore Sarpi e il Giornale di Lipari di Peppe Paino certamente non fanno mancare l’esercizio di questo diritto e negli ultimi giorni, su alcune questioni importanti, lo hanno ulteriormente dimostrato.
Desidero quindi complimentarmi con tutti loro, perché sono stati sempre presenti nel seguire ed informare specialmente a proposito della civile “battaglia” che da qualche tempo si sta conducendo a Lipari per la riapertura del Centro Nascite presso l’Ospedale di Lipari e per quella che i fratelli Biviano stanno portando avanti a Roma, ben lontani invece dalla loro Lipari.
Bartolino Leone, Salvatore Sarpi e Peppe Paino, giornalisti eoliani, senza troppo spettacolarizzare, hanno raccontato anche la cronaca del lieto evento di questi giorni della coraggiosa Laura Zaia che, per libera scelta, ha deciso di partorire in casa.
Una decisione che per ovvi motivi non posso condividere a tutto spiano ma che certamente, per il gesto audace, non può passare inosservata.
Tutti, Laura per prima, auspichiamo che la sua decisione possa essere efficace per convincere Governi e Amministrazioni che Lipari non può fare a meno di un “sicuro” Centro Nascite.
A questi amici giornalisti chiedo pertanto di continuare a sostenere questo confronto civile per non far mancare il loro forte impegno di cronaca, per mantenere sempre accesi i riflettori sui bisogni dei cittadini, per svegliare le coscienze su queste civili rivendicazioni di Diritti Costituzionali che in altre circostanze sono stati negati agli abitanti di questo Arcipelago. Saverio Merlino
Lipari, 08/10/2014
mercoledì 8 ottobre 2014
IL CASO LIPARI. Essere mamme nell’isola dove è vietato nascere di Fabio Tracuzzi.
da sicilia.it
La favola “social” di Laura che ha partorito grazie a un’ostetrica conosciuta in Rete
LIPARI - C’è stato spazio, tanto spazio, per la fantasia.
Lo hanno definito il parto online, facendo credere, che la mamma Laura Zaia, 29 anni, [nella foto di Antonio Parrinello] abbia dato alla luce in casa con l’assistenza di un’ostetrica, la catanese Nina Giunta, che chattando le diceva cosa e come fare per far nascere la piccola Giada. Sì, è vero, la rete c’entra ed è anche grazie ai social che questo parto è stato possibile. Da una parte la voglia, la determinazione il desiderio di mamma Laura di mettere al mondo la sua seconda figlia a Lipari, l’isola dove è proibito nascere; dall’altra l’impossibilità per tutte le partorienti delle Eolie di realizzare questo sogno. Il centro nascite di Lipari, così come tanti altri in Sicilia, tutti quelli che non raggiungono i 500 parti l’anno, è infatti impraticabile per chi deve partorire. Viene garantita assistenza ambulatoriale durante la gravidanza, ma quando si avvicina il momento del parto tutte vengono indirizzate nelle strutture ospedaliere delle città siciliane: Milazzo e Messina su tutte. A meno che non si presentino dei motivi d’urgenza particolarmente gravi e delicati da giustificare un intervento sull’isola. Quasi mai.
Basti pensare che quest’anno al centro nascite di Lipari i parti effettuati sono stati solo tre. Ma Laura Zaia non si è arresa a questa logica perversa, voleva che sua figlia, almeno lei, nascesse a Lipari. Sentitela. «È importante per me e per la piccola Giada, il nostro piccolo lo scoglio è la vita, è l’unica certezza che abbiamo è la nostra grande speranza. Lei doveva nascere qui. A Lipari». Ed proprio su questa determinazione che entra in scena la rete, Facebook in modo particolare, e l’altra eroina della storia, la ginecologa catanese. Mamma Laura da una parte la ginecologa Nina dall’altra e in mezzo la piccola Giada nata venerdì scorso nella sua casa di Lipari tanto piccola da entrare tutta nel palmo della mano del papà Andrea Mantineo, 28 anni, disoccupato (come la moglie) da quando a giugno l’azienda edile di Quattropani, frazione di Lipari, dove era assunto ha chiuso. Particolare questo che, come vedremo, avrà un’importanza determinante in questa storia.
Lipari, così come tutte le altre sorelle dell’arcipelago eoliano riesce finalmente in questi primi giorni autunnali a disintossicarsi dai veleni, dalla confusione, dal caos del turismo estivo. C’è calma, quiete, rilassatezza e i pochi turisti presenti possono finalmente godersi il meglio che queste isole sanno offrire. Magia ed emozioni. E proprio la storia di mamma Laura ha rotto un po’ la tranquillità di questi giorni vista l’attenzione mediatica che si è scatenata. Una storia nata grazie a un gruppo su Facebook “Voglio nascere a Lipari, ma non si può”, creato nel 2011 da Saverio Merlino politico dell’isola «ma non ha importanza dire di quale partito – ci precisa – perché la battaglia che stiamo portando avanti di far ripartire il centro nascite non appartiene a una parte politica ma a tutto l’arcipelago».
E come lui la pensa anche Pietro Lo Cascio, altro consigliere impegnato nella battaglia per rendere operativo il centro nascite. A quel gruppo si scrive Nina Giunta, l’ostetrica che comincia a postare tutte le sue esperienze di parti effettuati in casa. Decine, centinaia. Post accompagnati da foto, commenti, dichiarazioni delle pazienti felici per la scelta fatta. E a quel gruppo è iscritta anche mamma Laura che comincia a leggere i post di Nina. E il contatto tra le due è quasi immediato. Cominciano a chattare, a conoscersi online, a sentirsi per telefono. La mamma a dire che lei vuole partorire a Lipari, vuole che sua figlia nasca qui, sull’isola e l’ostetrica a incoraggiarla dicendole che il suo sogno è realizzabile e che lei è pronta ad aiutarla a realizzarlo. A ogni commento di Nina, Laura mette un “Mi piace” tanto da indurre Fiorello, che ha seguito tutta la vicenda a commentare dopo il parto: «A Lipari è nata la bambina di Laura, si chiama... “Mi piace”».
Ma come fare arrivare Nina a Lipari? C’è il problema economico. Marito e moglie sono disoccupati e non hanno soldi da investire per far venire e alloggiare in una pensione l’ostetrica catanese che però sorprende tutti e tutto. «Niente soldi, vengo gratis e alle mie spese ci penso io. Tranquilla tu pensa solo a far nascere la tua bambina». E così Nina mette nella sua piccola smart tutto l’occorrente, persino un letto smontabile per parto.
Quella piccola auto sembrava la borsa del personaggio disneyano Eta Beta nella cui borsa si trovava di tutto. «Laura – racconta – all’inizio era spaventata, l’avevano fatta preoccupare. Ma sono riuscita a tranquillizzarla.
E tutto è andato bene. Certo prima di accettare ho fatto le opportune verifiche.
Se avessi avuto il minimo dubbio sullo stato di salute della mamma e della piccola non avrei accettato. È stato un travaglio lungo quello di Laura, circa 15 ore, ma il primo vagito Giada lo ha fatto qui a Lipari come voleva la sua mamma ed è come se in tutta l’isola l’avessero sentito». Ma un parto in casa, pensiamo, senza l’assistenza di un medico è un rischio per la nascitura, per la mamma, per l’ostetrica. «Io sono pronta a tutto. Certo non essendo medico non posso fare infusioni di ossitocina in caso di necessità, ma sono in grado di affrontare eventuali emorragie post parto e in questo caso come ostetrica posso intervenire. Ho imparato molto nei tanti ospedali dove ho lavorato. E comunque a proposito di rischi vorrei ricordare che ancora oggi tante, troppe, donne muoiono nelle sale parto degli ospedali più attrezzati. A me non è mai successo».
A Lipari è vietato nascere dunque e le cento partorienti - tante sono le donne in dolce attesa sull’isola - sono tutte con la valigia in mano. Tutte tranne una che si è ribellata.
Mamma Laura è stanchissima. E non tanto per il parto, che è stato dolce e lungo, ma per tutto quello che è successo dopo e per l’interesse mediatico che il suo caso ha suscitato. La stanza più elegante della casa dove vive, al numero 46 di via Sn Giorgio, è un andirivieni continuo di tecnici e intervistatori. Lei è confusa ma ha un sorriso per tutti e mostra con orgoglio assieme al marito la sua creatura. La sua scommessa è vinta. «Sono stanca sì, stanca ma soddisfatta contenta. Non ho avuto più tempo non mi aspettavo questo polverone. Nina mi ha fatto realizzare un sogno e non finirò mai di ringraziarla. E senza chiedere nulla. Ha fatto nascere e a Lipari la mia bambina. Io ho fatto la mia scelta malgrado in tanti mi sconsigliassero, ma questo è un Paese libero... Se avessi un avuto un problema? C’è sempre l’ospedale a due passi. Sentite l’elicottero? Fra la spola tra Lipari e Milazzo e porta poveretti che potrebbero essere assistiti qui. Ma i medici non sono cattivi. Rischiano il posto. Quando ho avuto la prima figlia una dottoressa mi aveva detto che mi avrebbe fatto partorire qui. Dopo due giorni l’hanno trasferita. Qui ci stanno togliendo tutto, tutte le nostre certezze tutte le nostre identità, le nostre radici. La nostra dignità.
Io non ci sto e la mia Giada un giorno potrà dire io sono nata a Lipari, l’isola dove è vietato far nascere un bambino».
Incendio Raffineria di Milazzo, il M5S incontra il Ministero: “Utilizzare nasi elettronici e effettuare controlli sanitari sui cittadini”
L’incendio divampato lo scorso
sabato 27 settembre nella Raffineria di Milazzo, in provincia di Messina,
continua a destare grande preoccupazione tra cittadini ed istituzioni. Ieri il
Movimento 5 Stelle ha partecipato ad un incontro presso il Ministero dell’Ambiente per l’istituzione di un tavolo
tecnico coordinato con l’obiettivo
di fare rilevamenti sui suoli.
Questa mattina, invece, i
Portavoce M5S alla Camera Francesco D’Uva, Alessio
Villarosa e Tommaso Currò hanno incontrato, insieme
ad altri deputati, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano discutendo a lungo sulla
questione sicurezza.
“E’ necessario – hanno dichiarato i PortaVoce 5
stelle - fare pressioni sull’azienda Ram (Raffineria di Milazzo) affinché aumenti i controlli e non
escluda l’utilizzo
di nasi elettronici. L’obiettivo non deve esser quello
di creare allarmismi tra la popolazione bensì di garantire, attraverso controlli minuziosi e
mirati, la massima sicurezza per chi vive in quelle zone”.
L’attenzione è stata poi posta sul piano di gestione del rischio che, come
dichiarato dal milazzese Currò, “è assente o inadeguato. Il tutto contornato dalla
mancanza di informazione e coinvolgimento dei cittadini”.
Durante i due incontri si è altresì evidenziato che la posizione
di alcuni rilevatori mobili della zona non era sotto vento e che, anche prima
degli incendi, gli odori nella zona erano percepibili a distanza di circa 7 km.
“La notte
dell’incendio – ha aggiunto il barcellonese Villarosa - si è levata una nube visibile fino
a Barcellona, a circa 12-13 km di distanza. E’ necessario verificare
l’A.I.A. e
porre una lente di ingrandimento sull'ARPA, oltre a mettere in atto un immediato focus sulla manutenzione dello
stesso impianto”. Tanti
altri questioni sono state sollevate da Villarosa che si è altresì soffermato sulla questione
della Direttiva Seveso,
sottolineando come “dovrebbe
essere aggiornata e, invece, non lo è. Inoltre, dai documenti che regolano la manutenzione,
pare che il serbatoio 513 (quello in cui è divampato l’incendio) necessitava di manutenzione”. Massima attenzione è stata posta infine sul lavoro dell’ARPA che,
come sottolineato da Villarosa, “dava indicazioni alla Prefettura su come muoversi, ed
aveva posizionato colonnine mobili in luoghi contro vento e molto lontani dall’impianto”.
Durante l’incontro è intervenuto anche il Ministro
Alfano che ha sottolineato come alcuni ambiti siano di competenza giudiziaria e
come al ministero si muovi su tre precise direttive: Comuni, Prefetture e
Vigili del Fuoco. Alfano ha assicurato che si informerà sul rispetto della Direttiva
Severo e che verificherà il
lavoro dell’ARPA.
Questi gli altri obiettivi evidenziati: trasformare il C.O.C. in uno strumento
non emergenziale ma fisso che racchiuda tutti i Comuni della Valle del Mela con
le funzioni di monitoraggio e comunicazione con la popolazione, verificare il
lavoro del Prefetto e la sicurezza interna ed esterna della Raffineria,
rafforzare le competenze di prevenzione, rafforzare
la frequenza delle verifiche preventive, verificare l’aia, accentrare in Prefettura la competenze per la sicurezza, valutare i
danni permanenti all’aria ed alle
coltivazioni.
“E’ necessario – hanno concluso i PortaVoce – avviare nell’area milazzese i monitoraggi
degli odori. La situazione ambientale è difatti una realtà caratterizzata da elettrodotti vecchi e nuovi, da un’industria chiusa di amianto e
dalla presenza della raffineria. Per questo il Ministero ha il dovere di
impegnarsi, così come l’Istituto Superiore di Sanità al quale
chiediamo un controllo sanitario sui cittadini”.
Operatori del 118 salvano la vita ad anziano (L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del Sud di oggi)
Gazzetta del sud
Lipari
Salvatore Sarpi
Un anziano, colto da infarto mentre era guida del suo mezzo, è stato strappato a quello che sembrava essere il suo tragico destino dal tempestivo intervento dei componenti l’ambulanza del 118.
L’uomo, a causa del malessere, era anche finito con la sua motoape sul marcipiedi limitrofo alla via Torrente Cappuccini.
La fortuna ha voluto che non si trovassero a transitare, in quel momento, in quello spazio, né auto, né pedoni e ciò ha evitato il coinvolgimento di terzi.
Alcuni passanti, che hanno assistito all’accaduto da un paio di metri di distanza, non appena resisi conto della gravità del fatto hanno attivato la macchina dei soccorsi e sul posto è tempestivamente giunta l'ambulanza del 118.
Con la collaborazione di due vigili del fuoco, che si trovavano in zona, l'uomo, già in arresto cardiaco, è stato tirato fuori dalla cabina del mezzo.
Gli operatori in servizio sull’ambulanza hanno quindi provveduto, dapprima, a sottoporre l'uomo a due cicli di rcp (rianimazione cardio polmonare) e, successivamente, alla defibrillazione. Al secondo ciclo di massaggio cardiaco, il defibrillatore è "andato in scarica" ed il cuore dell'anziano ha ripreso fortunatamente il ritmo.
Subito dopo, con la partecipazione di un medico ospedaliero che si è trovato a transitare sulla via Cappuccini mentre era in corso l’intervento e che ha dato il suo contributo nella delicatissima situazione, si è proceduto a trasportarlo in ospedale dove è stato sottoposto a tutti i primi necessari accertamenti.
Successivamente con l'elicottero del 118 è stato trasferito presso la Rinimazione del Policlinico di Messina. Le sue condizioni sono in netto miglioramento.
Pontile di Filicudi. Si fermino i lavori. L'appello del prof. Angelini, direttore regionale fondazione Unesco
Riceviamo dal comitato che si batte avverso la realizzazione del pontile turistico a Filicudi porto e da Unesco Sicilia, questo appello del prof. Aurelio Angelini, direttore regionale della fondazione Unesco
Nel Piano UNESCO delle “Isole Eolie” che ho avuto l’onore e l’onere di curare, è sottolineata la crescente pressione antropica sull’Isola di Filicudi quale fattore di rischio, per il mantenimento dell’iscrizione nella “World Heritage List” (WHL). L’obiettivo posto dal Piano di gestione è quello di ridurre tale pressione, individuando tutta la superficie dell’isola di Filicudi, quale area di interesse dell’UNESCO, ai fini della tutela del bene.
L’isola è riserva naturale, Sito d’Interessa Comunitario, Zona di Protezione Speciale e area di Parco Archeologico, in cui ricadono, tra gli altri, proprio nel luogo in cui si vuole realizzare il pontile, i relitti con: anfore corinzie; anfore greco-italiche; e relitti di: età augustea; di età imperiale; età tardo imperiale.
L’area interessata dai lavori, riguarda il primo insediamento costiero dell’isola dell’età del Bronzo Antico che collega al resto dell’isola da una lingua di roccia vulcanica – Capo Graziano – una piccola collina che rappresenta una vera e propria fortezza naturale, in cui è prevista la realizzazione di un visitor centres politematico dell’UNESCO.Nel 2000 con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stato stabilito che l’intera Isola di Filicudi è una Zona di Protezione Speciale (ITA030044 ZPS), denominata “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre”.Alla luce anche dei regimi vincolistici sovraordinati esistenti e consolidati, (sismici, idrogeologici, paesaggistici), che implicano adeguate misure di protezione civile, in un territorio dalla peculiare conformazione geovulcanologica, la totalità del territorio, è stata individuata quale area di interesse dall’UNESCO, ai fini dell’iscrizione alla “World Heritage List” (WHL), come è documentato dalle ortofoto allegate al Piano di Gestione UNESCO.La realizzazione in una delle baie più belle delle Isole Eolie, di un lungo pontile galleggiante, in un contesto isolano, in cui esiste un molo di cemento per approdo delle navi (comprese quelle per il trasporto dell’acqua), oltre ad avere un impatto paesaggistico inaccettabile, quest’opera è in rotta di collisione con la previsione UNESCO di riduzione dell’impatto antropico e ambientale.
Infine, il pontile che si intende realizzare, ha tutte le caratteristiche di accrescere le criticità ambientali stigmatizzate dal Piano di gestione UNESCO, per la tipologia dell’opera in se, che produce un’ulteriore estensione dell’impatto, con la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi collegati, oltre al conseguente aumento della presenza e pressione antropica, in un’isola che è già al limite della capacità di carico.
Nel Piano UNESCO delle “Isole Eolie” che ho avuto l’onore e l’onere di curare, è sottolineata la crescente pressione antropica sull’Isola di Filicudi quale fattore di rischio, per il mantenimento dell’iscrizione nella “World Heritage List” (WHL). L’obiettivo posto dal Piano di gestione è quello di ridurre tale pressione, individuando tutta la superficie dell’isola di Filicudi, quale area di interesse dell’UNESCO, ai fini della tutela del bene.
L’isola è riserva naturale, Sito d’Interessa Comunitario, Zona di Protezione Speciale e area di Parco Archeologico, in cui ricadono, tra gli altri, proprio nel luogo in cui si vuole realizzare il pontile, i relitti con: anfore corinzie; anfore greco-italiche; e relitti di: età augustea; di età imperiale; età tardo imperiale.
L’area interessata dai lavori, riguarda il primo insediamento costiero dell’isola dell’età del Bronzo Antico che collega al resto dell’isola da una lingua di roccia vulcanica – Capo Graziano – una piccola collina che rappresenta una vera e propria fortezza naturale, in cui è prevista la realizzazione di un visitor centres politematico dell’UNESCO.Nel 2000 con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stato stabilito che l’intera Isola di Filicudi è una Zona di Protezione Speciale (ITA030044 ZPS), denominata “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre”.Alla luce anche dei regimi vincolistici sovraordinati esistenti e consolidati, (sismici, idrogeologici, paesaggistici), che implicano adeguate misure di protezione civile, in un territorio dalla peculiare conformazione geovulcanologica, la totalità del territorio, è stata individuata quale area di interesse dall’UNESCO, ai fini dell’iscrizione alla “World Heritage List” (WHL), come è documentato dalle ortofoto allegate al Piano di Gestione UNESCO.La realizzazione in una delle baie più belle delle Isole Eolie, di un lungo pontile galleggiante, in un contesto isolano, in cui esiste un molo di cemento per approdo delle navi (comprese quelle per il trasporto dell’acqua), oltre ad avere un impatto paesaggistico inaccettabile, quest’opera è in rotta di collisione con la previsione UNESCO di riduzione dell’impatto antropico e ambientale.
Infine, il pontile che si intende realizzare, ha tutte le caratteristiche di accrescere le criticità ambientali stigmatizzate dal Piano di gestione UNESCO, per la tipologia dell’opera in se, che produce un’ulteriore estensione dell’impatto, con la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi collegati, oltre al conseguente aumento della presenza e pressione antropica, in un’isola che è già al limite della capacità di carico.
Auguri di pronta guarigione per Anna Recupero
Da parte della sorella Stefania auguri di pronta guarigione per Anna Recupero (cassiera del supermercato Sisa) che ieri, in un incidente domestico, si è fratturata il polso
AMBIENTE: D’ALIA, BENE INIZIATIVA GALLETTI SU CONSEGUENZE INCIDENTE A RAFFINERIA MILAZZO
“Apprezziamo molto il tavolo tecnico che, oggi, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha convocato per organizzare gli interventi che il governo intraprenderà per monitorare la situazione ambientale a Milazzo e nell’intero comprensorio tirrenico e garantire la sicurezza dei suoi cittadini”. Lo dice, in una nota, il presidente nazionale dell’Udc e deputato alla Camera, Gianpiero D’Alia.
“L’iniziativa del ministro – aggiunge il deputato centrista - , che risponde così a una nostra richiesta, oltre a occuparsi delle conseguenze del grave incendio alla raffineria di Milazzo di qualche giorno fa, servirà anche a fare il punto sulle condizioni ambientali complessive dell’intera zona”.
“Siamo convinti che la stessa attenzione ci sarà da parte del ministro Alfano, che ha convocato per domani un tavolo al Viminale”, conclude D’Alia.
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