La tappa di ieri l’ha vinta il maltempo. Ha spiazzato due volte gli organizzatori del “Giro Podistico delle Isole Eolie”, la manifestazione nazionale FIDAL, organizzata dalla Polisportiva Europa Messina assieme alla Mediterranea Trekking.
Prima perché ha costretto tutti a cancellare la trasferta a Salina dove si sarebbe dovuta correre la tappa più lunga dell’intera settimana, poi ha messo ko, sullo start, anche il piano alternativo organizzato la sera prima da Costantino Crisafulli e il suo staff.
Per non bruciare una giornata di gara, era stata disegnata una tappa a cronometro con partenza in coppia fra giocatori lontani di due posizioni in graduatoria per circa due chilometri ricavati in un villaggio di Vulcano. Era impossibile fare di più perché l’allerta meteo lanciata martedì pomeriggio non consentiva di poter ottenere i permessi necessari per un nuovo tracciato su strade pubbliche.
Ma anche questo sforzo è stato inutile. La convocazione dei 140 corridori, tutti compresi, è arrivata alle 9. Ma a 5 minuti esatti dal via, un’ora dopo, sulle isole si è scatenato un vero e proprio nubifragio. Vento e pioggia che hanno messo in difficoltà Vulcano e persino il suo rodato porto dove una nave traghetto è andata a sbattere contro il molo. A quel punto agli organizzatori, in quelle condizioni, non è rimasto altro che alzare bandiera bianca anche perché un gruppo di atleti era rimasto bloccato a Lipari, dove soggiorna, senza poter raggiungere la linea di partenza. Gara annullata che non sarà recuperata nemmeno oggi quando invece il programma prevede una giornata di riposo, confermata.
Allora classifica finale che sarà stilata su quattro e non su cinque gare. È la prima volta in 15 edizioni che una tappa non viene portata a termine per il maltempo. Un piccolo rammarico che però si è trasformato in pochi minuti in una opportunità.
Tantissimi atleti hanno approfittato per godersi Vulcano in un’ottica diversa. Decine le foto, finite sui social network con le strade bagnate delle Eolie e con gli stessi podisti inzuppati ma sorridenti.
Dunque un’occasione in meno per scrivere un nuovo capitolo delle classifiche del Giro. Davanti a tutti Salvatore Franzese sembra, in base alle due prime tappe, già irraggiungibile. Non tanto per il minuto e otto secondi di vantaggio quanto per il ritmo che può imprimere nelle due prossime gare, tutte abbastanza brevi (12 km in totale, cioè meno della sola “Salina” annullata ieri) e quindi meno pericolose per lui. Bellissima invece la sfida per il posto d’onore fra Cenedese e Guidetti che hanno lo stesso tempo e, in campo femminile fra Cappuccio e Colafati, divise in vetta, da due soli secondi.
Classifica dopo due gare: 1. Salvatore Franzese (Atletica Reggio) 46.57; 2.Cristian Cenedese ( San Rocco) 48.05; 2 Luigi Guidetti (Corradini Rubiera) 48.05; 4. Serio Trinca (Atletica S.Rocca) 49.12; 5. Alberto Manzo(Atletica Fossano) 49.56; 6. Giovanni Mangiò (Stilelibero Messina) 52.57; 7. Roberto La Mattina (Atletica Sicilia) 53.08; 8. Danilo Santoponte (Podistica Solidarietà) 53.09; 9. Daniele Viglietti (Pam Mondovì) 54.20; 10.Mirco Bianchin ( Atl.Valdobbiadene) 55.05; 11. Michele Carnevalini ( Stamura Ancona) 55.13; Rodolfo Cusumano ( Vighenzi Padenghe) 55.13; 13. Omar Menolascina (Fidippide) 55.32; 14. Alessandro Aversa (Albatros Roma) 55.54; 15, Emilio Veroni (La Fratellanza Modena) 56.26; 16. Maurizio Fossati (Canturina San Marco) 57.05; 17. Vincenzo De Vito (Canturina San Marco)57.14; 18. Letterio Scarfì (Odysseus) 57.20; 19. Corrado Fonseca (Stilelibero Messina) 57.41; 20. Flavio Nanni ( Lamone Russi Vicenza) 58.30.
Cerca nel blog
giovedì 10 settembre 2015
Eolie:La tremenda giornata del 09 Settembre 2015 attraverso uno slide fotografico
Vi proponiamo uno slide fotografico legato ad immagini della tremenda giornata di ieri. Foto che "raccontano" quello che è accaduto..in modo eloquente
"Primo piano" per le Eolie sulla Gazzetta del sud di oggi con tre articoli del nostro direttore
Lipari (Salvatore Sarpi) Grande paura ieri mattino a Vulcano dove il traghetto “Pietro Novelli” della Compagnie delle Isole, proveniente da Milazzo, con a bordo 26 passeggeri e una ventina tra auto ed altri mezzi, durante le operazioni di ormeggio, a causa delle avverse condizioni meteo marine e di una concomitante avaria, è diventato ingovernabile andando ad urtare, a più riprese, contro la banchina in cemento e contro la parte terminale del pontile in ferro per l’ormeggio degli aliscafi. Scattato l’allarme sul posto sono giunti due unità del Circomare-Guardia Costiera di Lipari e un mezzo della Capitaneria di Porto di Milazzo con a bordo i comandanti Paolo Margadonna e Matteo Lo Presti. Considerate le avverse condizioni meteo marine, la scarsa visibilità scarsa visibilità e non riuscendo a ripristinare la funzionalità della nave, eliminando l’avaria, l’autorità marittima ha disposto anche l’intervento di un rimorchiatore di stanza presso il porto della città del Capo. In attesa dei soccorsi il traghetto, messosi di traverso nell’area portuale, è rimasto in balia del vento e del mare per circa tre ore. Lasso temporale in cui il personale di bordo, oltre a provare a mettere in sicurezza, per quanto possibile il mezzo, si è prodigato per assistere al meglio i passeggeri, rassicurandoli. Passeggeri che, per fortuna, non hanno riportato alcun danno. Così come i componenti l’equipaggio. Intorno alle 13 e 30, grazie all’intervento del rimorchiatore ed all’attività svolta a terra dai militari della Guardia Costiera e dal personale del Gruppo ormeggiatori, il traghetto è stato fatto ormeggiare presso l’abituale area di approdo, consentendo così lo sbarco dei passeggeri e dei mezzi presenti a bordo. L’approdo e il successivo sbarco è stato salutato dall’applauso di quanti, sin dalle immediatezze dell’incidente, hanno seguito con apprensione, nei pressi dell’area portuale, quanto stava accadendo. Sul posto i passeggeri hanno trovato ad accoglierli i volontari della Croce Rossa che hanno fornito la necessaria assistenza.
A seguito dell’evento danni di una certa entità sono stati riportati dal traghetto nell’area di poppa(sotto il portellone), così come dalle due strutture portuali. Il pontile degli aliscafi, già alquanto precario, ha subito quelli più consistenti. In particolare, sotto i colpi della nave, ha ceduto la parte terminale. Messo in sicurezza il traghetto e fatti sbarcare passeggeri e mezzi sono scattati da parte dell’Autorità Marittima gli interrogatori finalizzati ad accertare le cause che hanno generato il sinistro. Il RINA, che ha effettuato un sopralluogo, unitamente a dirigenti della Compagnia delle Isole, dovrà dire se il “Pietro Novelli” potrà proseguire in modo autonomo o meno, una volta migliorate le condizioni meteo marine, il viaggio verso Milazzo. Ovviamente senza passeggeri a bordo. Il pontile degli aliscafi di Vulcano, fortemente danneggiato e, come già anticipato, in stato di precarietà sarà oggetto – così come apprendiamo dal capo del Genio Civile Opere Marittime, Leonardo Santoro – di un intervento di somma urgenza per un importo di 65mila euro. Per la cronaca dobbiamo evidenziare che il “Pietro Novelli” già in passato, per la precisione il 28 luglio 2005, ebbe un incidente a Vulcano, finendo contro il molo. In quell’occasione si registrarono quindici feriti tra gli ottantaquattro passeggeri.
Lipari (Salvatore Sarpi) Attrezzature, prodotti alimentari e materiale vario sono andati distrutti ieri, intorno alle 12, per un incendio sviluppatosi all'interno di uno dei vecchi stabilimenti della pomice, ubicato nelle immediatezze della spiaggia di Pietra Liscia a Lipari.
La parte dell’edificio interessata dalle fiamme è in uso ad Angelino Cesario, un giovane imprenditore isolano che opera nel settore della ricettività turistico-balneare e che nell’area gestisce un lido. Il rogo, ancora non è chiaro se imputabile a dolo o a un corto circuito (ma si propende per la prima ipotesi), ha distrutto praticamente tutto quanto si trovava all'interno di questa struttura che il titolare utilizzava per fornire un apprezzato servizio alla clientela turistica e locale. I danni sono quantificabili in un paio di migliaia di euro. Tra i primi ad accorrere sul posto, per cercare di domare le fiamme e salvare il salvabile, sono stati i titolari del vicino lido "Havana beach". Cesario, , infatti, non era sul posto, considerando che le avverse condizioni meteo non consentivano l'apertura dell'attività. Scattato l'allarme sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (caposquadra Antonino Summa) che hanno fatto quanto era possibile, evitando che le fiamme potessero allargarsi al resto dell’edificio. I carabinieri, giunti sul posto subito dopo, hanno avviato le indagini volte ad accertare le modalità dell’incendio ed eventuali responsabilità da parte di terzi. Se dovesse essere confermata la tesi del dolo ci sarà sicuramente da interrogarsi su cosa sta accadendo a Lipari, nelle Eolie più in generale, negli ultimi tempi. Non si può nascondere, infatti, una certa impennata di episodi che devono fare riflettere: dagli incendi dolosi appiccati in modo sistematico, ai danneggiamenti di vario tipo, ai furti anche in realtà sino ad ora “vergini” come Alicudi. Fatti concreti ai quali debbono aggiungersi tutti una serie di casi“dubbi” (ad esempio l’incendio delle Punte a Filicudi) e che lasciano pensare ad una “deriva” di quella che era la tranquilla vita isolana
Lipari (Salvatore Sarpi) Venti/trenta minuti di
pioggia intensa (meglio dire bombe d'acqua) hanno riproposto in tutta Lipari i
soliti, insoluti problemi: acuiti, ovviamente, dall'eccezionalità dell'evento.
Il Corso Vittorio Emanuele, il cuore dell’isola, si è trasformato in un torrente in piena provocando danni, disagi
e allagamenti di abitazioni ed attività commerciali. Lo stesso dicasi per la
sempre più martoriata via Roma. Sott’acqua è finito anche il palazzetto dello
sport “Nicola Biviano”. Gli allagamenti, comunque, non hanno risparmiato
nessuna parte dell’isola. Nelle zone alte di Lipari, complice il terreno
lasciato “nudo” dagli incendi, pietre e terra sono finite sulle strade, creando
più di un pericolo per la circolazione. La frazione di Canneto, paradiso dei
bagnanti durante la stagione estiva, è stata praticamente accerchiata dalle
acque meteoriche che hanno ingrossato i torrenti Boccetta, Aurora e Calandra.
La forza delle acque ha trascinato sin sulle sedi stradali della Marina
Garibaldi e della Cesare Battisti pietre, detriti e fango. In alcune zone è
stato impossibile uscire di casa per qualche ora. Per l’impraticabilità della
parte terminale della Marina Garibaldi di Canneto il traffico diretto a Lami e
Acquacalda è stato dirottato sulla angusta parallela Cesare Battisti,
trasformata in una pericolosissima strada a doppio senso di circolazione,
stante anche la presenza delle auto parcheggiate. A Sottomonastero l’acqua
infiltrandosi ha fatto saltare i pozzetti delle fogne e buona parte del caratteristico
basolato in pietra lavica di quell’arteria. Anche qui l’acqua è penetrata nelle
strutture a piano terra. Impraticabili, in quanto trasformate in piscine, le
corsie d’imbarco e sbarco del porto delle navi. Notevole il lavoro per vigili
del fuoco e polizia municipale. Il maltempo si è fatto sentire anche a mare con
i marosi che, nelle zone più esposte, hanno invaso le sedi stradali. Le
imbarcazioni da diporto presenti hanno trovato rifugio a Porto Pignataro dove,
purtroppo, si è registrata una situazione alquanto spiacevole. L’aliscafo
Mantegna, che aveva assicurato, nonostante le difficili condizioni meteo
marine, il collegamento con Alicudi e Filicudi, ha trovato l’area, destinata al
rifugio di un mezzo veloce, occupata da alcune imbarcazioni. E’ rimasto in rada
per oltre cinque ore, con l’equipaggio praticamente “sequestrato”, salvo poi
cercare rifugio a Rinella (Salina). I collegamenti marittimi, pressoché
regolari nella prima parte della giornata, hanno subito tutta una serie di stop
nelle ore successive. Il traghetto della ex Siremar, proveniente da Napoli, ha
saltato gli scali di Stromboli, Panarea e Vulcano.
Lipari (Salvatore Sarpi) Attrezzature, prodotti alimentari e materiale vario sono andati distrutti ieri, intorno alle 12, per un incendio sviluppatosi all'interno di uno dei vecchi stabilimenti della pomice, ubicato nelle immediatezze della spiaggia di Pietra Liscia a Lipari.
La parte dell’edificio interessata dalle fiamme è in uso ad Angelino Cesario, un giovane imprenditore isolano che opera nel settore della ricettività turistico-balneare e che nell’area gestisce un lido. Il rogo, ancora non è chiaro se imputabile a dolo o a un corto circuito (ma si propende per la prima ipotesi), ha distrutto praticamente tutto quanto si trovava all'interno di questa struttura che il titolare utilizzava per fornire un apprezzato servizio alla clientela turistica e locale. I danni sono quantificabili in un paio di migliaia di euro. Tra i primi ad accorrere sul posto, per cercare di domare le fiamme e salvare il salvabile, sono stati i titolari del vicino lido "Havana beach". Cesario, , infatti, non era sul posto, considerando che le avverse condizioni meteo non consentivano l'apertura dell'attività. Scattato l'allarme sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (caposquadra Antonino Summa) che hanno fatto quanto era possibile, evitando che le fiamme potessero allargarsi al resto dell’edificio. I carabinieri, giunti sul posto subito dopo, hanno avviato le indagini volte ad accertare le modalità dell’incendio ed eventuali responsabilità da parte di terzi. Se dovesse essere confermata la tesi del dolo ci sarà sicuramente da interrogarsi su cosa sta accadendo a Lipari, nelle Eolie più in generale, negli ultimi tempi. Non si può nascondere, infatti, una certa impennata di episodi che devono fare riflettere: dagli incendi dolosi appiccati in modo sistematico, ai danneggiamenti di vario tipo, ai furti anche in realtà sino ad ora “vergini” come Alicudi. Fatti concreti ai quali debbono aggiungersi tutti una serie di casi“dubbi” (ad esempio l’incendio delle Punte a Filicudi) e che lasciano pensare ad una “deriva” di quella che era la tranquilla vita isolana
Progetto “Acquacoltura”: domani la presentazione alla Camera di commercio di Messina
Si terrà domani 11 settembre alle 10.15, nella sala Giunta della Camera di commercio, la conferenza stampa di chiusura del progetto “Acquacoltura”, promosso da Unioncamere, in sinergia con il ministero delle Politiche agricole, Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura.
Il fine del progetto, realizzato tramite la rete delle Camere di commercio, è stato quello di accendere i riflettori sui prodotti dell’acquacoltura e sulla loro sostenibilità, promuovendone la conoscenza e valorizzandone sapori e consumo.
Alla conferenza stampa prenderanno parte il commissario e il segretario generale della Camera di commercio, Franco De Francesco e Alfio Pagliaro, le associazioni di categoria, i ristoratori, i produttori e i commercianti che hanno aderito all’iniziativa.
Al termine della conferenza stampa, sarà premiato il ristoratore che ha ricevuto il maggior numero di like per la foto de i suoi piatti pubblicati sulla pagina facebook del progetto.
Il fine del progetto, realizzato tramite la rete delle Camere di commercio, è stato quello di accendere i riflettori sui prodotti dell’acquacoltura e sulla loro sostenibilità, promuovendone la conoscenza e valorizzandone sapori e consumo.
Alla conferenza stampa prenderanno parte il commissario e il segretario generale della Camera di commercio, Franco De Francesco e Alfio Pagliaro, le associazioni di categoria, i ristoratori, i produttori e i commercianti che hanno aderito all’iniziativa.
Al termine della conferenza stampa, sarà premiato il ristoratore che ha ricevuto il maggior numero di like per la foto de i suoi piatti pubblicati sulla pagina facebook del progetto.
Lavori a rilento a Canneto dopo il temporale. Donna cade con motorino sulla Cesare Battisti non ripulita da fango e detriti. Soccorsa dal 118
Vanno a rilento i lavori di pulizia delle arterie comunali interessate dagli eventi meteorologici di ieri.
A Canneto - Calandra, soltanto dopo l'intervento dell'assessore Giovanni Sardella, si sta procedendo a liberare l'arteria dal notevole quantitativo materiale trasportato sulla strada dalle acque meteoriche e che, in pratica, ha, sino ad un'ora fa, impedito il transito dei mezzi.
Su uno di questi "depositi", in prossimità dell'ex cinema, (vedi foto)un motorino è sbandato ed una donna che, transitava sul mezzo, unitamente al figlio, è finita rovinosamente a terra.
Si è reso necessario l'intervento del 118
Traghetto "Novelli" ha lasciato stamane Vulcano dopo i primi provvisori interventi. Andrà fuori linea
Ha lasciato il porto di Vulcano alle 8 e 58, diretta a Milazzo e senza passeggeri a bordo, la nave traghetto "Pietro Novelli" della Compagnia delle isole, "protagonista" ieri dell'incidente nel porto isolano e che ha portato al danneggiamento del mezzo stesso, del molo delle navi e alla demolizione di una parte del pontile aliscafi.
Il "Novelli" è potuto ripartire, ma andrà fuori linea per i necessari interventi, dopo il via libera ottenuto dal RINA e dal Circomare Lipari. Via libera che ha fatto seguito a tutta una serie di lavori di saldatura della parte di poppa danneggiata.
Out il pontile degli aliscafi da stamattina - come anticipato in un comunicato del sindaco Marco Giorgianni - un mezzo della Tarnav(nella foto) fa la spola tra le due isole per trasportare i passeggeri.
Il "Novelli" è potuto ripartire, ma andrà fuori linea per i necessari interventi, dopo il via libera ottenuto dal RINA e dal Circomare Lipari. Via libera che ha fatto seguito a tutta una serie di lavori di saldatura della parte di poppa danneggiata.
Out il pontile degli aliscafi da stamattina - come anticipato in un comunicato del sindaco Marco Giorgianni - un mezzo della Tarnav(nella foto) fa la spola tra le due isole per trasportare i passeggeri.
Fortunale del 9 settembre 2015 sulle Eolie. Nel nostro video la riproposizione di vari momenti della tremenda mattinata
Abbiamo voluto raccogliere in questo video vari momenti della "tremenda" mattinata di ieri. Dalla mareggiata a Canneto all'approdo degli aliscafi a Punta Scaliddi, dal porto di Sottomonastero allagato ai torrenti in piena a Canneto, al traghetto "Novelli" incastrato a Vulcano. Lo abbiamo fatto montando le riprese di Silvia Sarpi, Alice Profilio, Alessia Rubino, Simone Coluzzi, Mimmo Mollica, Rifici di Vulcano. A tutti loro va il nostro grazie
"Siamo in un mare di merda. Ancora una volta la casa Beninati, dopo un temporale, inondata dai liquami" (di Piero Roux)
Riceviamo e pubblichiamo:
Moralmente stanco di esercitare quel che considero il
diritto di ogni cittadino, cioè vivere in un paese civile, eccomi ancora una
volta a denunciare pubblicamente una scandalosa inefficienza che ha
accompagnato le due precedenti amministrazioni e che non trova soluzione
neanche con l’attuale. Come conseguenza di ogni temporale, da oltre dieci anni,
la casa della famiglia Beninati in via Francesco Crispi, s'inonda, a seguito
dello straripamento della limitrofa vasca di pretrattamento liquami ubicata in
contrata S.Caterina.
Inutile precisare che cioè che entra in casa non è “solo”
acqua meteorica e che l’olezzo che sprigiona non è certo quello dell’eau de
Channel. Risultato di anni di quest’andazzo: pavimenti sollevati, muri
scrostati, mobili inservibili ecc. Non si contano le denuncie al Comune e gli
interventi del locale corpo dei Vigili del fuoco che contestualmente si
ringrazia per l’ultimo intervento di ieri.
Da commenti degli addetti ai lavori, apprendo che l’ultimo
intervento dell’amministrazione, studiato e voluto da (incompetenti?) tecnici
comunali, sia risultato vano visto la sovradimensionata “valvola di non
ritorno” che non assolve il suo ruolo di chiudersi all’arrivo dell’ondata di
piena e convogliare altrove il flusso dell’acqua.
Convogliare altrove? Dove?
Se ciò che arriva in casa è acqua di fogna, c’è da pensare
che la stessa acqua si riversi in mare, dato che i canali di scolo scaricano
nell’adiacente spiaggia.
Mi chiedo: ma le acque nere e quelle bianche non dovrebbero
avere condotti separati? E allora perché i temporali fanno scoppiare le
tubature delle acque nere con il conseguente riversamento a mare di liquami
maleodoranti?
Inviterei le autorità competenti per territorio nonché la
magistratura a far luce su quanto su menzionato e l’amministrazione ad
attivarsi affinché tali episodi non abbiano più a ripetersi in modo non si dica
che: oltre al mare, abbiamo qualcos’altro che sa di merda…..
Piero Roux
Il Santo del giorno : San Nicola da Tolentino
Nome: San Nicola da Tolentino
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 10 settembre
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 10 settembre
I suoi genitori, pii cristiani e senza figli, fecero un pellegrinaggio a S. Nicola di Bari per ottenere di avere un figliuolo. E l'anno 1245 a S. Angelo, presso. Fermo, nasceva loro il piccolo Nicola, così chiamato in ossequio al Santo pugliese.
Fin dai primi anni ebbero cura di infondergli sentimenti cristiani, e Nicola crebbe buono, ubbidiente, mortificato: lo Spirito Santo lavorava in quell'anima innocente; più volte occorse ritrarlo dalla preghiera e frenarlo nella mortificazione e nella liberalità verso i poveri.
Assisteva e serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre.
Quando incominciò a studiare fece rapidi progressi nella scienza, onde i genitori gli provvidero un canonicato nella chiesa del SS. Salvatore a Tolentino. Un giorno nella chiesa, udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: « Cosa giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l'anima sua? » e l'altro: « Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ». Nicola non attese altro: subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città. Fu accettato, prese l'abito religioso, e dopo un anno di noviziato si consacrò al Signore mediante i santi voti religiosi: aveva 18 anni. Nel convento riconfermò il proposito che fin da piccolo si era prefisso: rinnegare se stesso. Perciò si stimava l'ultimo dei fratelli e cercava sempre gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui, e rinunziare alla sua, Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote.
Di qui comincia una nuova era per il nostro Santo. Quando si trovava all'altare, la sua faccia si infiammava d'amore e abbondanti lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Le segrete comunicazioni della sua anima con Dio all'altare ed al confessionale gli facevano gustare anticipatamente le delizie della beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino ove passò i suoi ultimi anni. Predicava quasi tutti i giorni e le sue prediche producevano frutti meravigliosi. Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. L'amore che portava a Dio infiammava talmente il suo cuore che sovente fu visto piangere sul pulpito.
Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305, il 10 settembre, dopo essere stato tribolato da una lunga malattia, morì all'età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti.
PRATICA. Facciamo bene oggi i nostri doveri religiosi.
PREGHIERA. O Signore, che vi degnaste chiamare alla santità il vostro servo Nicola, fate che anche noi, obbedendo alla vostra volontà, possiamo entrare nella gloria del Paradiso.
Fin dai primi anni ebbero cura di infondergli sentimenti cristiani, e Nicola crebbe buono, ubbidiente, mortificato: lo Spirito Santo lavorava in quell'anima innocente; più volte occorse ritrarlo dalla preghiera e frenarlo nella mortificazione e nella liberalità verso i poveri.
Assisteva e serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre.
Quando incominciò a studiare fece rapidi progressi nella scienza, onde i genitori gli provvidero un canonicato nella chiesa del SS. Salvatore a Tolentino. Un giorno nella chiesa, udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: « Cosa giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l'anima sua? » e l'altro: « Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ». Nicola non attese altro: subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città. Fu accettato, prese l'abito religioso, e dopo un anno di noviziato si consacrò al Signore mediante i santi voti religiosi: aveva 18 anni. Nel convento riconfermò il proposito che fin da piccolo si era prefisso: rinnegare se stesso. Perciò si stimava l'ultimo dei fratelli e cercava sempre gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui, e rinunziare alla sua, Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote.
Di qui comincia una nuova era per il nostro Santo. Quando si trovava all'altare, la sua faccia si infiammava d'amore e abbondanti lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Le segrete comunicazioni della sua anima con Dio all'altare ed al confessionale gli facevano gustare anticipatamente le delizie della beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino ove passò i suoi ultimi anni. Predicava quasi tutti i giorni e le sue prediche producevano frutti meravigliosi. Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. L'amore che portava a Dio infiammava talmente il suo cuore che sovente fu visto piangere sul pulpito.
Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305, il 10 settembre, dopo essere stato tribolato da una lunga malattia, morì all'età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti.
PRATICA. Facciamo bene oggi i nostri doveri religiosi.
PREGHIERA. O Signore, che vi degnaste chiamare alla santità il vostro servo Nicola, fate che anche noi, obbedendo alla vostra volontà, possiamo entrare nella gloria del Paradiso.
Altri santi e venerazioni del 10 settembre:
- Sant' Agabio di Novara
Vescovo
- Sant' Ambrogio Edoardo Barlow
Sacerdote benedettino, martire
- Sant' Auberto di Avranches
Vescovo
- Beato Giacomo Gagnot
Sacerdote carmelitano, martire
- Santi Nemesiano, Felice, Lucio, Litteo, Poliano, Vittore, Iader e Dativo
- San Nemesio di Alessandria
Martire
- Beato Oglerio
Abate di Lucedio
- Santa Pulcheria
Imperatrice
- San Teodardo di Tongress
Vescovo e martire
- Sant' Agabio di Novara
Vescovo
- Sant' Ambrogio Edoardo Barlow
Sacerdote benedettino, martire
- Sant' Auberto di Avranches
Vescovo
- Beato Giacomo Gagnot
Sacerdote carmelitano, martire
- Santi Nemesiano, Felice, Lucio, Litteo, Poliano, Vittore, Iader e Dativo
- San Nemesio di Alessandria
Martire
- Beato Oglerio
Abate di Lucedio
- Santa Pulcheria
Imperatrice
- San Teodardo di Tongress
Vescovo e martire
mercoledì 9 settembre 2015
Comune istituisce servizio speciale navetta passeggeri da Vulcano a Lipari e viceversa. Per il pontile degli aliscafi Genio Civile stanzia 65 mila euro per la somma urgenza
COMUNICATO:
Oggetto: Istituzione servizio speciale navetta passeggeri da
Vulcano a Lipari e viceversa.
Si porta a conoscenza la
cittadinanza e i visitatori del nostro Arcipelago che a far data del 10.09.2015
viene istituito un servizio speciale navetta passeggeri da Vulcano a Lipari e
viceversa. Quanto sopra alla luce degli accadimenti odierni che hanno visto il
danneggiamento del pontile aliscafi di Vulcano che, di fatto, rende inagibile
l’attracco.
Il servizio emergenziale è dedicato
a tutti quelli che esibiranno un titolo di viaggio di entrambe le compagnie di
navigazione a mezzo aliscafo (Siremar – Compagnia delle Isole/Ustica Lines) con
partenza Vulcano verso qualsiasi destinazione e viceversa.
Inizialmente detto servizio sarà eseguito
da mezzi TARNAV (per la giornata di domani 10/09/2015 condizioni meteomarine
permettendo).
Detto servizio rispetterà i seguenti
orari:
Vulcano
– Lipari con partenza dal Porto di Levante.
06,30
– 07,50 – 10,30 – 13,00 – 15,00 – 16,40 – 19,00
Lipari
– Vulcano con partenza dal Porto di Sottomonastero.
07,10
– 08,45 – 11,10 – 14,10 – 16,00 – 18,20 – 20,15
Il servizio, resterà in vigore nelle
more dell’esecuzione degli interventi e delle prove di ormeggio, necessari a
mettere in pristino un adeguato servizio di collegamento nella tratta sopra
indicata, allo stato interrotta per le sopravvenute evidenziate criticità.
Il Sindaco
Marco Giorgianni
Il video dell'approdo a Vulcano, dopo oltre tre ore, della Pietro Novelli, lo sbarco dei passeggeri e l'assistenza dei volontari della Croce Rossa
Incidente traghetto Novelli a Vulcano. Il comunicato di Compagnia delle isole
COMUNICATO STAMPA
Oggi, mercoledì 9 settembre, nello scalo di Vulcano, alle ore 08.50 circa, la nave “Pietro Novelli non è riuscita ad ormeggiare - a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse che imperversavano su tutta la Sicilia e per la presenza di un forte vento dal quadrante orientale, che a seguito del passaggio di un piovasco soffiava con raffiche tanto violente da scarrocciarla in modo incontrollato.
La nave dopo aver urtato la banchina si intraversava all’interno dello specchio d’ acqua del porto, bloccando sia l’approdo navi che quello degli aliscafi.
La Compagnia ha provveduto a supportare il Comando nave in modo da riuscire a completare l’attracco sbarcando mezzi e passeggeri.
Non si segnalano feriti né tra i passeggeri né tra i membri dell’ equipaggio né alcun danno al carico; nessun pericolo è stato mai corso in alcun momento da coloro che si trovavano a bordo.
Ufficio Stampa Compagnia delle Isole S.p.a.
Oggi, mercoledì 9 settembre, nello scalo di Vulcano, alle ore 08.50 circa, la nave “Pietro Novelli non è riuscita ad ormeggiare - a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse che imperversavano su tutta la Sicilia e per la presenza di un forte vento dal quadrante orientale, che a seguito del passaggio di un piovasco soffiava con raffiche tanto violente da scarrocciarla in modo incontrollato.
La nave dopo aver urtato la banchina si intraversava all’interno dello specchio d’ acqua del porto, bloccando sia l’approdo navi che quello degli aliscafi.
La Compagnia ha provveduto a supportare il Comando nave in modo da riuscire a completare l’attracco sbarcando mezzi e passeggeri.
Non si segnalano feriti né tra i passeggeri né tra i membri dell’ equipaggio né alcun danno al carico; nessun pericolo è stato mai corso in alcun momento da coloro che si trovavano a bordo.
Ufficio Stampa Compagnia delle Isole S.p.a.
Vulcano: pontile aliscafi fuori uso. Comunicato della Capitaneria di Porto
COMUNICATO CAPITANERIA DI PORTO MILAZZO - GUARDIA COSTIERA
Nella mattinata odierna il traghetto “Pietro Novelli” della Compagnie delle Isole, dopo aver lasciato il porto di Milazzo alle ore 07.20 circa, giungeva presso l’approdo di Vulcano intorno alle ore 09.30. Durante le manovre di ormeggio al citato approdo, a causa delle avverse condimeteo marine e ad una concomitante avaria che ne determinava l’impossibilità a governare, il traghetto andava ad urtare contro la banchina ed in parte contro il pontile per l’ormeggio degli aliscafi, presente presso il medesimo approdo.
Al momento dell’incidente a bordo dell’unità adibita al servizio di linea tra Milazzo e le isole Eolie, erano presenti 26 passeggeri, che fortunatamente non hanno riportato alcuna ferita.
Dopo avere verificato il buono stato di salute dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio presenti a bordo, l’Ufficio Circondariale marittimo di Lipari si attivava immediatamente per verificare le condizioni della nave e delle infrastrutture portuali, inviando sul posto due unità navali dipendenti. Successivamente, al fine di fornire ogni utile supporto, interveniva anche un mezzo della Capitaneria di Porto di Milazzo.
In considerazione delle avverse condizioni meteomarine presenti in zona, ed alla visibilità scarsa, non riuscendo a ripristinare la funzionalità della nave eliminando l’avaria, si è ritenuto necessario anche l’intervento di un rimorchiatore di stanza presso il porto di Milazzo.
Successivamente grazie all’intervento del rimorchiatore ed all’attività svolta a terra dai militari della Guardia Costiera e dal personale del locale gruppo ormeggiatori, è stato effettuato il trasferimento dello stesso traghetto presso l’abituale approdo, al fine di ormeggiarsi in sicurezza e garantire il regolare sbarco dei passeggeri e dei mezzi presenti a bordo.
Le operazioni di assistenza, costantemente seguite dalla Guardia Costiera di Lipari e Milazzo, con la supervisione della Direzione Marittima di Catania, si sono concluse alle ore 13.30 circa, con esito positivo.
A seguito dell’incidente sono stati riportati dei danni sia alla struttura del Moto traghetto che alle infrastrutture portuali, in particolare al pontile destinato all’ormeggio degli aliscafi.
Sono già in corso di espletamento gli accertamenti da parte del personale della Guardia Costiera, che sono finalizzati alla esatta verifica dei danni arrecati sia alla nave che ai pontili e banchine del porto, alla definizione delle cause e circostanze del sinistro ed alla individuazione di eventuali responsabilità.
Incendio distrugge a Pietra Liscia attrezzature e prodotti di una struttura turistico-balneare
Attrezzature, prodotti alimentari e materiale vario sono andati distrutti stamattina, intorno alle 12, per un incendio sviluppatosi all'interno di uno dei vecchi stabilimenti della pomice, ubicato nelle immediatezze della spiaggia di Pietra Liscia, e che è in uso ad un giovane imprenditore isolano che opera nel settore della ricettività turistico-balneare.
Il rogo, ancora non è chiaro se imputabile a dolo o a un corto circuito, ha distrutto praticamente tutto quanto si trovava all'interno di questa struttura e che il titolare, Angelino Cesario, utilizzava per fornire un apprezzato servizio alla clientela turistica e locale. I danni sono quantificabili in un paio di migliaia di euro.
Tra i primi ad accorrere sul posto, per cercare di domare le fiamme e salvare il salvabile, sono stati i titolari del vicino lido "Havana beach". Il proprietario, infatti, non era sul posto, considerando che le avverse condizioni meteo non consentivano l'apertura dell'attività.
Scattato l'allarme sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (caposquadra Antonino Summa) che hanno fatto quanto era possibile ed evitato che le fiamme potessero allargarsi. Subito dopo sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini di rito.
Gli stessi vigili, considerato il fortunale che ha colpito Lipari, hanno dovuto effettuare diversi interventi.
Nel video i Vigili del fuoco intervengono su immobile allagato a Marina Lunga:
E il Mantegna restò in mezzo al mare
Cose eoliane...anche con il maltempo. Un aliscafo, per la precisione il "Mantegna" della CdI, ex Siremar, è, incredibile a dirsi, fermo in mezzo al mare, al largo di Porto Pignataro.
Il mezzo, che nonostante le avverse condizioni meteo, ha garantito il collegamento per e da Filicudi e Alicudi, non riesce ad entrare nel porto rifugio, dalle dodici circa, poichè il posto che spetta all'aliscafo è occupato da una imbarcazione per le escursioni turistiche e da un paio di barche da pesca.
Davvero incredibile!
Per la cronaca, ovviamente, l'equipaggio è "sequestrato" a bordo
Il mezzo, che nonostante le avverse condizioni meteo, ha garantito il collegamento per e da Filicudi e Alicudi, non riesce ad entrare nel porto rifugio, dalle dodici circa, poichè il posto che spetta all'aliscafo è occupato da una imbarcazione per le escursioni turistiche e da un paio di barche da pesca.
Davvero incredibile!
Per la cronaca, ovviamente, l'equipaggio è "sequestrato" a bordo
Torrenti Calandra e Aurora ...in piena. Disagi e traffico per Acquacalda dirottato sulla Cesare Battisti.
I venti/trenta minuti di pioggia (meglio dire bombe d'acqua) hanno riproposto in tutta l'isola i soliti, insoluti problemi. Acuiti, ovviamente, dall'eccezionalità dell'evento.
A Canneto torrenti in piena, lungomare allagato e la frazione va in tilt.
Il traffico per Acquacalda dirottato sulla Cesare Battisti
Oltre che sul Torrente Boccetta (del quale vi abbiamo proposto il video di Simone Coluzzi) acque straripanti anche sul Torrente Aurora (vedi foto) e sul Torrente Calandra (video Mimmo Mollica)
Il video di Mimmo Mollica del Torrente Calandra:
A Canneto torrenti in piena, lungomare allagato e la frazione va in tilt.
Il traffico per Acquacalda dirottato sulla Cesare Battisti
Oltre che sul Torrente Boccetta (del quale vi abbiamo proposto il video di Simone Coluzzi) acque straripanti anche sul Torrente Aurora (vedi foto) e sul Torrente Calandra (video Mimmo Mollica)
Il video di Mimmo Mollica del Torrente Calandra:
Da Panarea un grazie al comandante Tesoriero
Un ringraziamento arriva dall'isola di Panarea per il giovane comandante Andrea Tesoriero della CdI, ex Siremar.
Il plauso, da estendere, ovviamente, a tutto l'equipaggio dell'aliscafo Antioco, arriva per aver consentito, nonostante le condizioni proibitive dell'approdo nell'isola, a diversi isolani di poter tornare a casa e a chi doveva partire di poterlo fare.L'aliscafo Antioco proveniva da Milazzo-Stromboli
Vulcano. I danni al pontile e al traghetto Novelli. Si attendono tecnici del RINA
Erano circa 30 passeggeri , molti dei quali con auto al seguito, che si trovavano bloccati da stamattina sul traghetto Pietro Novelli di Siremar CdI.
A Vulcano vi sono i comandanti di porto di Lipari e Milazzo, Paolo Margadonna e Matteo Lo Presti che stanno espletando, con i loro uomini, le indagini di rito.
A Vulcano dovrebbero arrivare i tecnici del Rina per stabilire se la nave, danneggiata, potrà lasciare nel pomeriggio l’isola.
A Vulcano vi sono i comandanti di porto di Lipari e Milazzo, Paolo Margadonna e Matteo Lo Presti che stanno espletando, con i loro uomini, le indagini di rito.
A Vulcano dovrebbero arrivare i tecnici del Rina per stabilire se la nave, danneggiata, potrà lasciare nel pomeriggio l’isola.
Vi proponiamo le foto dei danni causati dall'impatto del traghetto "Pietro Novelli" sul pontile degli aliscafi a Vulcano. Ed ancora i danni che il mezzo ha riportato nella zona di poppa, sotto il portellone. Più tardi vi proporremo un ampio video con le fasi dell'approdo e dello sbarco di passeggeri e mezzi nello scalo vulcanaro, subito dopo che il traghetto è stato messo in sicurezza
Il traghetto Novelli è approdato in banchina a Vulcano. Sbarcano passeggeri e mezzi
E' cessata, dopo circa tre ore, l'odissea dei passeggeri imbarcati sul traghetto "Pietro Novelli" della CdI - Ex Siremar che, sotto l'incalzare del maltempo, è rimasto imprigionato all'interno del porto a Vulcano, sbattendo ripetutamente contro il molo degli aliscafi (distruggendone una parte) e contro la struttura portuale delle navi.
Il mezzo, infatti, con l'apporto del rimorchiatore giunto da Milazzo e, grazie all'opera di ormeggiatori ed equipaggio che hanno operato sotto il coordinamento degli uomini della Guardia Costiera, è stato fatto attraccare in banchina e si sta procedendo allo sbarco dei passeggeri e degli automezzi.
Passeggeri provati ma, per fortuna, incolumi. Allo sbarco l'ambulanza della Croce Rossa per fornire assistenza
Il traghetto, ovviamente, per via dei ripetuti colpi contro le strutture, ha riportato danni lievi a prua e più consistenti a poppa.
Ultimate le operazioni a Vulcano dovrebbe fare ritorno, senza passeggeri, a Milazzo. E' in corso l'interrogatorio dell'equipaggio da parte del Circomare - Guardia Costiera di Lipari
A SEGUIRE FOTO E VIDEO DELL'APPRODO
Il mezzo, infatti, con l'apporto del rimorchiatore giunto da Milazzo e, grazie all'opera di ormeggiatori ed equipaggio che hanno operato sotto il coordinamento degli uomini della Guardia Costiera, è stato fatto attraccare in banchina e si sta procedendo allo sbarco dei passeggeri e degli automezzi.
Passeggeri provati ma, per fortuna, incolumi. Allo sbarco l'ambulanza della Croce Rossa per fornire assistenza
Il traghetto, ovviamente, per via dei ripetuti colpi contro le strutture, ha riportato danni lievi a prua e più consistenti a poppa.
Ultimate le operazioni a Vulcano dovrebbe fare ritorno, senza passeggeri, a Milazzo. E' in corso l'interrogatorio dell'equipaggio da parte del Circomare - Guardia Costiera di Lipari
A SEGUIRE FOTO E VIDEO DELL'APPRODO
Vulcano. E' arrivato rimorchiatore in soccorso del traghetto "Novelli"
Sta entrando adesso a Vulcano il rimorchiatore (vedi foto) che dovrà trainare fuori dal porto il traghetto "Pietro Novelli" che da stamattina è "incastrato" all'interno del porto. A bordo vi sono ancora i passeggeri e i mezzi, oltre, ovviamente, all'equipaggio.
Nella zona c'è ancora un forte vento.
Sul posto, come già anticipato, due unità della Guardia Costiera.
Nell'altra foto e nel video quella che è la situazione attuale
Lipari....Sott'acqua. Le foto e il video del disastro a Lipari centro e Canneto
Se a mare la situazione
più grave è quella di Vulcano, dove la Pietro Novelli, continua a restare bloccata all'interno del porto, dove ha distrutto una buona parte del pontile aliscafi (dando un colpo mortale all'altra), a Lipari è piena emergenza un po dappertutto. Strade trasformate in torrenti (vedi Corso Vittorio Emanuele) e torrenti trasformati in fiumi in piena (vedi Torrente Boccetta a Canneto)
Diverse nell'isola le case e le attività commerciali invase dall'acqua.
A Sottomonastero la strada si è rialzata e sono saltate le basole.
E' il risultato di venti minuti di pioggia...anche se intensa.
Ma è emergenza dappertutto da Via Roma a Valle, a Monte e nelle varie frazioni
Vi proponiamo un video con immagini del Corso (di Alessia Rubino) e del Torrente Boccetta a Canneto (di Simone Coluzzi)
più grave è quella di Vulcano, dove la Pietro Novelli, continua a restare bloccata all'interno del porto, dove ha distrutto una buona parte del pontile aliscafi (dando un colpo mortale all'altra), a Lipari è piena emergenza un po dappertutto. Strade trasformate in torrenti (vedi Corso Vittorio Emanuele) e torrenti trasformati in fiumi in piena (vedi Torrente Boccetta a Canneto)
Diverse nell'isola le case e le attività commerciali invase dall'acqua.
A Sottomonastero la strada si è rialzata e sono saltate le basole.
E' il risultato di venti minuti di pioggia...anche se intensa.
Ma è emergenza dappertutto da Via Roma a Valle, a Monte e nelle varie frazioni
Vi proponiamo un video con immagini del Corso (di Alessia Rubino) e del Torrente Boccetta a Canneto (di Simone Coluzzi)
Traghetto continua a "sbattere" sul molo di Vulcano. Sul posto la Guardia Costiera. In arrivo i rimorchiatori (IN AGGIORNAMENTO)
Il traghetto "Novelli" continua a "sbattere" contro le strutture portuali di Vulcano (banchina e molo aliscafi). Per cercare di limitare i danni in attesa dell'arrivo dei rimorchiatori è stata tesa tra la nave e il porto una cima.
Si sta studiando il modo per fare scendere i passeggeri. Non ci sono feriti. Solo tanta paura. Sul posto due unità della Guardia Costiera e i volontari della Croce Rossa.
Si sta procedendo a liberare l'area portuale da persone e mezzi. La nave potrebbe fare, non appena arriveranno i rimorchiatori, un tentativo di ripartire
Il video di Raffaele Granato Corigliano
Si sta studiando il modo per fare scendere i passeggeri. Non ci sono feriti. Solo tanta paura. Sul posto due unità della Guardia Costiera e i volontari della Croce Rossa.
Si sta procedendo a liberare l'area portuale da persone e mezzi. La nave potrebbe fare, non appena arriveranno i rimorchiatori, un tentativo di ripartire
Il video di Raffaele Granato Corigliano
Traghetto Novelli contro pontile aliscafi. Situazione altamente drammatica
Il traghetto "Novelli" della ex Siremar, che vi avevamo dato in grande difficoltà e messo di traverso nel porto di Vulcano, sta impattando, a più riprese, contro il molo degli aliscafi.
Imperversa il maltempo. Traghetto "Novelli" di traverso nel porto di Vulcano. Rischio impatto. Grande apprensione
Imperversa il maltempo nelle Eolie. Il mare in tempesta sta costringendo i mezzi veloci a fare operazione a Lipari a Punta Scaliddi e tra non poche difficoltà. Gli stessi mezzi saltano lo scalo di Vulcano. Saltate anche alcune corse da e per le isole minori.
La situazione più a rischio è, in questo momento, a Vulcano. Il traghetto "Pietro Novelli", proveniente da Milazzo, dopo aver tentato di approdare, è messo di traverso in mezzo al porto e il mare lo spinge verso il pontile degli aliscafi.
Grande apprensione a bordo e a terra.
Il comando di bordo sta tentando, tra immense difficoltà, di uscire fuori dalla difficilissima situazione.
IN AGGIORNAMENTO ARTICOLO E FOTO
La situazione più a rischio è, in questo momento, a Vulcano. Il traghetto "Pietro Novelli", proveniente da Milazzo, dopo aver tentato di approdare, è messo di traverso in mezzo al porto e il mare lo spinge verso il pontile degli aliscafi.
Grande apprensione a bordo e a terra.
Il comando di bordo sta tentando, tra immense difficoltà, di uscire fuori dalla difficilissima situazione.
IN AGGIORNAMENTO ARTICOLO E FOTO
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Confermato rischio nubifragi per stamane sulle Eolie
SI CONFERMA IL RISCHIO DI NUBIFRAGI NEL COMPRENSORIO EOLIANO.
LA FASCIA ORARIA DALLE ORE 10 ALLE ORE 17 SARA ' QUELLA PIU' A RISCHIO OVE SARANNO POSSIBILI INTENSE PRECIPITAZIONI TEMPORALESCHE, ACCOMPAGNATE DA LOCALI EVENTI GRANDINIGENI , FORMAZIONE DI LOCALI TROMBE MARINE CON ACCUMULI PRECIPITATIVI ELEVATI.
NON SONO ESCLUSE ALLUVIONI LAMPO.
ALCUNI MODELLI MATEMATICI PROTRAGGONO LE SEVERE CONDIZIONI DI MALTEMPO ANCHE IN SERATA, QUANDO FORTI VENTI, PROVENIENTI DA LEVANTE E GRECALE SFERZERANNO LE EOLIE.
SU QUEST'ULTIMA IPOTESI,NON CONCORDANO TUTTI MODELLI DI PREVISIONE.
LA FASCIA ORARIA DALLE ORE 10 ALLE ORE 17 SARA ' QUELLA PIU' A RISCHIO OVE SARANNO POSSIBILI INTENSE PRECIPITAZIONI TEMPORALESCHE, ACCOMPAGNATE DA LOCALI EVENTI GRANDINIGENI , FORMAZIONE DI LOCALI TROMBE MARINE CON ACCUMULI PRECIPITATIVI ELEVATI.
NON SONO ESCLUSE ALLUVIONI LAMPO.
ALCUNI MODELLI MATEMATICI PROTRAGGONO LE SEVERE CONDIZIONI DI MALTEMPO ANCHE IN SERATA, QUANDO FORTI VENTI, PROVENIENTI DA LEVANTE E GRECALE SFERZERANNO LE EOLIE.
SU QUEST'ULTIMA IPOTESI,NON CONCORDANO TUTTI MODELLI DI PREVISIONE.
SI SEGNALANO CONDIZIONI DI FORTE MALTEMPO NELLA FASCIA IONICA DEL MESSINESE CON ELEVATI APPORTI PLUVIOMETRICI CHE PERSISTERANNO ININTERROTTAMENTE PER GRAN PARTE DELLA GIORNATA DI DOMANI
NDD - Per l'annunciato maltempo la nave Isola di Stromboli non ha effettuato il collegamento di questa mattina delle 06,30 da Lipari con Vulcano – Milazzo. Il mezzo di Siremar- CdI ieri sera, dopo la corsa delle 18,30 per Vulcano-Lipari, è tornato a Milazzo.
NDD - Per l'annunciato maltempo la nave Isola di Stromboli non ha effettuato il collegamento di questa mattina delle 06,30 da Lipari con Vulcano – Milazzo. Il mezzo di Siremar- CdI ieri sera, dopo la corsa delle 18,30 per Vulcano-Lipari, è tornato a Milazzo.
Nessun problema ci dovrebbe essere per i collegamenti mattutini, specie da e per le isole maggiori. In arrivo la nave da Napoli.
Il Santo del giorno: San Pietro Claver
Nome: San Pietro Claver
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 09 settembre
Nato da Pietro ed Anna Claver l'anno 1585 a Verdù in Spagna, il nostro Santo fin dai primi anni fu educato cristianamente. Inviato a Barcellona per gli studi fu ammesso dal Vescovo fra i suoi chierici. Ma un più vivo desiderio nutriva Pietro: essere sacerdote religioso della Compagnia di Gesù. I suoi genitori non sapevano come staccarsi da un sì caro figliuolo, perciò gli negarono il consenso. Pietro, non potendo convincere i genitori con le parole, si rivolse con tutto l'animo alla SS. Vergine. Ottenuta la sospirata grazia, entrò in religione. A Maiorca conobbe il B. Alfonso Rodriguez che lo incitò ad andare in America. Approdato a Cartagena si recò a Santa Fè per compiervi la sua formazione, e l'anno 1616 a Cartagena ricevette l'ordinazione sacerdotale.
Di qui comincia la sua nuova vita feconda d'apostolato e di abnegazione per le anime.
Nel 1622 Pietro emise la professione religiosa solenne aggiungendo la promessa di spendere tutta la sua vita a servizio degli schiavi: lavorò tanto per' essi che se non ebbe la corona del martirio cruento ebbe quella di un martirio diurno, martirio di preghiera, di lotta, di sacrifici, d'un intenso apostolato. Un giorno, dopo aver radunati tanti negri da riempire la chiesa, e mentre questi ascoltavano la parola divina, il demonio destò un sì improvviso e spaventevole turbine che tutti cercarono la salvezza nella fuga e Pietro che stava alla porta, fu travolto. Tutti rimasero illesi: solo Pietro fu trovato più tardi, pesto e ferito, in orazione nella cappella della SS. Vergine.
Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale, il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo di Cristo venne a consumarsi.
Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro anni.
Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno, circondato dai suoi negri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio 1'8 settembre 1654.
PRATICA. Preghiamo oggi e facciamo un'offerta per i missionari.
PREGHIERA. O Signore, che hai salvato tante anime per mezzo del beato Pietro, ti chiediamo per la sua intercessione che uniti a te in terra possiamo eternamente godere la tua gloria celeste.
Altri santi e venerazioni del 09 settembre:
- San Ciarano il Giovane
Abate
- Beato Francesco Garate
Professo gesuita
- Santi Giacinto, Alessandro e Tiburzio
Martiri in Sabina
- Beato Giacomo Desiderio Laval
Sacerdote
- Beato Giorgio Douglas
Martire
- San Gorgonio di Roma
Martire
- Beata Maria (Emma) Euthymia Uffing
- Beata Maria Toribia (Maria de la Cabeza)
Moglie di s. Isidoro l'agricoltore
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 09 settembre
Nato da Pietro ed Anna Claver l'anno 1585 a Verdù in Spagna, il nostro Santo fin dai primi anni fu educato cristianamente. Inviato a Barcellona per gli studi fu ammesso dal Vescovo fra i suoi chierici. Ma un più vivo desiderio nutriva Pietro: essere sacerdote religioso della Compagnia di Gesù. I suoi genitori non sapevano come staccarsi da un sì caro figliuolo, perciò gli negarono il consenso. Pietro, non potendo convincere i genitori con le parole, si rivolse con tutto l'animo alla SS. Vergine. Ottenuta la sospirata grazia, entrò in religione. A Maiorca conobbe il B. Alfonso Rodriguez che lo incitò ad andare in America. Approdato a Cartagena si recò a Santa Fè per compiervi la sua formazione, e l'anno 1616 a Cartagena ricevette l'ordinazione sacerdotale.
Di qui comincia la sua nuova vita feconda d'apostolato e di abnegazione per le anime.
Nel 1622 Pietro emise la professione religiosa solenne aggiungendo la promessa di spendere tutta la sua vita a servizio degli schiavi: lavorò tanto per' essi che se non ebbe la corona del martirio cruento ebbe quella di un martirio diurno, martirio di preghiera, di lotta, di sacrifici, d'un intenso apostolato. Un giorno, dopo aver radunati tanti negri da riempire la chiesa, e mentre questi ascoltavano la parola divina, il demonio destò un sì improvviso e spaventevole turbine che tutti cercarono la salvezza nella fuga e Pietro che stava alla porta, fu travolto. Tutti rimasero illesi: solo Pietro fu trovato più tardi, pesto e ferito, in orazione nella cappella della SS. Vergine.
Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale, il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo di Cristo venne a consumarsi.
Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro anni.
Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno, circondato dai suoi negri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio 1'8 settembre 1654.
PRATICA. Preghiamo oggi e facciamo un'offerta per i missionari.
PREGHIERA. O Signore, che hai salvato tante anime per mezzo del beato Pietro, ti chiediamo per la sua intercessione che uniti a te in terra possiamo eternamente godere la tua gloria celeste.
Altri santi e venerazioni del 09 settembre:
- San Ciarano il Giovane
Abate
- Beato Francesco Garate
Professo gesuita
- Santi Giacinto, Alessandro e Tiburzio
Martiri in Sabina
- Beato Giacomo Desiderio Laval
Sacerdote
- Beato Giorgio Douglas
Martire
- San Gorgonio di Roma
Martire
- Beata Maria (Emma) Euthymia Uffing
- Beata Maria Toribia (Maria de la Cabeza)
Moglie di s. Isidoro l'agricoltore
martedì 8 settembre 2015
Il ritrovamento dell'oro della chiesa di Alicudi e lo "scontro" su "mordi e fuggi" tra Utano e Giorgianni sulla Gazzetta del sud di oggi
Lipari (Salvatore Sarpi) Recuperati dai carabinieri
i monili in oro che erano stati trafugati dalla chiesa della Madonna del
Carmelo di Alicudi nella immediatezza dei festeggiamenti per il Patrono San
Bartolomeo (21 Agosto). Contestualmente un ventenne liparese, già noto alle
forze dell’ordine, è stato denunciato per ricettazione. Proseguono le indagini
per arrivare all’individuazione degli esecutori materiali del furto.
Le
indagini dei militari della stazione dei Carabinieri di Filicudi, che hanno
competenza anche su Alicudi, sono scattate quando il sacerdote, responsabile
della chiesa, ha denunciato il furto di monili in oro antico dalle statue della
Madonna e di San Bartolomeo. Nello specifico erano state sottratte due collane,
tre anelli e quattro paia di orecchini. L’attività investigativa veniva,
immediatamente, allargata sia a Lipari che alla vicina Milazzo con l’obiettivo
di verificare un eventuale tentativo di vendita del materiale rubato presso i
compra oro di quelle zone. La pista si rivelava quella giusta e il 2 settembre
i carabinieri di Lipari ritrovavano, presso un compra oro dell’isola, una prima
parte della refurtiva: un anello e tre orecchini, deliberatamente ed abilmente
danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali il
venditore-ricettatore aveva incassato circa 30 euro.
Nel proseguo delle
indagini i carabinieri di Filicudi, di concerto con quelli di Milazzo,
accertavano che cinque orecchini e due anelli, provento del furto, era stati
ceduti, in cambio di 200 euro, ad un compra oro della città del capo.
Tutto il
materiale recuperato veniva visionato da Padre Giuseppe La Rosa, che da circa
un anno officia le funzioni presso la chiesa di Alicudi, il quale confermava
che si trattava di quello sottratto.
A questo punto, considerando che le
attività che comprano oro hanno l’obbligo di registrare chi lo cede, è stato
individuato e denunciato per ricettazione il ventenne liparese.
Mentre
proseguono le indagini per individuare i responsabili del furto,gli oggetti
recuperati sono stati sottoposti a sequestro e posti a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione alla chiesa.
Lipari (Salvatore Sarpi) La disciplina dello sbarco
dei “mordi e fuggi” sull’isola di Stromboli vede su fronti decisamente
contrapposti il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni e il coordinatore del PD di
Stromboli, Claudio Utano.
Oggetto dell’ennesima contrapposizione tra i due l’affermazione
del sindaco che, dopo la nota di Utano con la quale si chiedeva al Prefetto di
Messina di trovare delle soluzioni per l’afflusso di questa tipologia di
turismo in un’isola con un vulcano attivo, individua la soluzione alla
problematica con l’auspicata approvazione da parte del Parlamento di un ddl e
con l’aumento della tassa di sbarco dall’attuale 1 euro e cinquanta a 5 euro.
“Apprendiamo
– scrive Utano in una nota -del le dichiarazioni del sindaco a corredo del nostro
esposto in Prefettura sulla pericolosità ed il danno apportato da un non
regolamentato flusso di turisti occasionali. Invece di entrare nel merito e
prendere posizione, spiegando come intenderebbe risolvere i problemi, per il sindaco
tutto è fermo perché non è stata autorizzata la normativa sull’adozione di una
tassa di sbarco più “pesante”. Certo i soldi sono una cosa importante
nell’amministrazione e non chiediamo certo di aumentare il debito, ma le
questioni si affrontano anche organizzandole”.
Nel proseguo della nota vengono
posti al sindaco tutti una serie di quesiti che vanno da cosa ha concretamente fatto
per sbloccare questa situazione di stallo sull’approvazione della normativa a
cosa farebbe con i 5 euro e quanta parte di questi sarebbero davvero impiegati (quindi quali
iniziative) per migliorare le condizioni ricettive di Stromboli. Ed ancora
altri quesiti riguardano: l’organizzazione della gestione dei flussi turistici;
lo smaltimento dei rifiuti organici dei
turisti occasionali; l’intimazione per i
barconi a rispettare gli orari di approdo degli aliscafi, evitando
sovrapposizioni dannose e pericolose; il mancato intervento per rendere libera
la più importante via di fuga (quella che porta al pontile) occupata
stabilmente da ogni tipologia di ambulanti.
Utano, infine, con riferimento al
piano di protezione civile – che secondo il sindaco Giorgianni tiene conto di
questi flussi – invita il primo cittadino a renderlo pubblico agli strombolani
“attraverso la Circoscrizione, sostenendo, promuovendo e coinvolgendo le
associazioni civiche che già operano sull’isola. Importante sarebbe anche farsi
dire dalla Protezione civile, con la quale speriamo sia in buoni rapporti, qual
‘è, stante le attuali condizioni di sicurezza, il flusso orario massimo che può
sostenere l’isola”.
Debutta a Malfa (Eolie) il 10 Settembre e poi prosegue a Modica e Catania “Balconi in cornice”
S’intitola “Balconi in cornice” ed è la performance diretta dal regista Guglielmo Ferro per il Festival I ART in programma giovedì 10 settembre a Malfa, nell’isola di Salina, Me (Chiesa dell’Immacolata, ore 21.15). A seguire domenica 13 settembre Modica, Rg (Atrio Comunale, Palazzo San Domenico, ore 21.15 e 22.15), in chiusura Catania con due serate, sabato e domenica, 19 e 20 settembre, nell’atrio di Palazzo degli Elefanti (21.15 e 22.15).
“Balconi in cornice” è un progetto multidisciplinare che ha come tema il futuro e che traduce in un autentico momento di spettacolo il quotidiano gesto di affacciarsi, rituale frequente nelle comunità del Sud, dove le case hanno balconi per godere del sole e del bel tempo. Il balcone, insomma, diventa un pretesto per “guardare oltre”, per guardare al futuro possibile della Sicilia e della sua gente: un futuro fatto di sogni e domande, di desiderio di esplorazione e di conoscenza, di voglia di essere e fare, di condividere il proprio tempo con l’altro, voglia di amare. Un futuro che la regia di Ferro interpreta attraverso diverse discipline artistiche e che, grazie alle proiezioni in videomapping, viene tratteggiato con scenografie digitali ispirate all’arte dei futuristi come Boccioni, Prampolini e Balla. Ogni performance dura circa 40 minuti.
Di scena un cast pluridisciplinare che mette insieme musicisti classici e contemporanei; ballerini, scrittori e drammaturghi: un melting-pot di arti contemporanee che, attraverso il loro linguaggi, risvegliano e assecondano il potere più esaltante in dote a ogni essere umano: la capacità di sognare, il futuro proprio e altrui.
Di scena a Malfa, Modica e Catania, diretti da Guglielmo Ferro, saranno i cantanti Mario Venuti, Simona Di Gregorio, Rita Botto (accompagnata da Giuseppe Finocchiaro); gli attori Franco Oppini, Barbara Giordano; la compagnia di danza Mnai’s; il musicista Massimiliano Pace; i filosofi Giovanni Ventimiglia ed Eugenio Giorgianni; Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a viaggiare nello spazio. Proiezioni in videomapping a cura di Luca Orazio Pulvirenti.
“Balconi in cornice”, a cura dell’associazione Gesti, è inserito nel cartellone del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari che fa parte dell’omonimo progetto comunitario ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila
Punto nascita a Lipari. Art.1 illustra i prossimi passaggi. In primis si punta alla deroga per invertire processo in corso
COMUNICATO
Si è tenuto ieri l'incontro già programmato sulla questione relativa al punto nascita di Lipari con l'assessore Gucciardi alla presenza del dott. Mario Paino, del dott. Salvatore De Gregorio, del dott. Massimo Finocchiaro (referente del presidente Crocetta e promotore dell'incontro ) e dell'ON. Picciolo.
Ancora una volta l'assessore ha ribadito la ferma volontà del governo regionale e del presidente Crocetta di riattivare il punto nascita nella struttura isolana ed oggi, o al massimo domani, reitererà al ministro Lorenzin la richiesta di deroga già inoltrata dal precedente assessore e rigettata nel maggio 2015.
Ottenere la deroga sarà già un primo grande successo che ci permetterà di invertire quel processo vizioso che ha portato allo smantellamento del reparto di ginecologia ed ostetricia( oggi stranamente relegati al dipartimento oncologia)
La deroga, ovviamente, non basta a riaprire il punto nascita ma è certamente propedeutica ad ulteriori passaggi che dovranno essere consumati con il direttore generale dell' Asp dott. Sirna,sensibile alla risoluzione di tali problematiche.
Anche su questo l'assessore si è preso l'impegno che attiverà subito un tavolo di confronto per verificare se esistono le condizioni di sicurezza per riattivare il servizio o se sarà necessario intervenire(come presumiamo) per garantire tutti gli standard necessari al rilancio del punto nascita. Garantita la sicurezza si procederà alla modifica della pianta organica per attivare definitivamente il servizio.
Fino a quella data vigileremo e presseremo per consentire agli isolani di continuare a coltivare questa bella speranza.
Un ringraziamento doveroso al segretario del PD Saverio Merlino,assente ieri per impegni di famiglia, che insieme a noi,da tempo ha avviato un percorso importante di confronto con i medici e con la deputazione regionale e nazionale a difesa del punto nascita.
Art.1
Forti piogge in arrivo. Livello "giallo" di criticità per rischio idro-geologico
Forti temporali sulla Sicilia a partire da oggi pomeriggio: è quanto prevede un allerta meteo della Protezione civile. Una vasta area di bassa pressione, infatti, determinerà sulle regioni meridionali una fase perturbata che nelle giornate di domani e soprattutto mercoledì apporterà fenomeni temporaleschi, anche intensi.
In particolare, l’avviso di condizioni meteorologiche avverse prevede da oggi pomeriggio precipitazioni a prevalente carattere di rovesci o temporali, sulla Sicilia.
I fenomeni avranno carattere diffuso con quantitativi puntualmente molto elevati nella giornata di mercoledì 9 settembre. I fenomeni saranno inoltre accompagnati da rovescio di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità gialla per rischio idrogeologico su gran parte della Calabria e sulla Sicilia orientale, mentre per domani la criticità sarà gialla sulla punta meridionale della Calabria e su tutta la Sicilia.
In particolare, l’avviso di condizioni meteorologiche avverse prevede da oggi pomeriggio precipitazioni a prevalente carattere di rovesci o temporali, sulla Sicilia.
I fenomeni avranno carattere diffuso con quantitativi puntualmente molto elevati nella giornata di mercoledì 9 settembre. I fenomeni saranno inoltre accompagnati da rovescio di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità gialla per rischio idrogeologico su gran parte della Calabria e sulla Sicilia orientale, mentre per domani la criticità sarà gialla sulla punta meridionale della Calabria e su tutta la Sicilia.
Operazione "Riciclo". Arrestato il sindaco di Mazzarrà S. Andrea. Ex senatore ai domiciliari.
E’ stata battezzata “Riciclo”, l’operazione della Guardia di Finanza di Messina che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti – informano le Fiamme gialle – del sindaco di Mazzarra’ Sant’Andrea, Salvatore Bucolo e di tre amministratori, tra cui l'ex senatore Lorenzo Piccioni, della societa’ mista pubblico-privato che gestisce la locale discarica.
I reati ipotizzati sono corruzione e peculato.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale di Messina alla presenza del procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Emanuele Crescenti.
I ringraziamenti di Alicudi al maresciallo Coroneo e ai suoi uomini per recupero oro trafugato in chiesa
La popolazione di Alicudi ringrazia il Mar. Antonio Coroneo ed i militari della stazione carabinieri di Filicudi da lui comandata per la tempestiva e brillante operazione di ritrovamento dell'oro trafugato nella Chiesa Maria SS. del Carmelo ad Alicudi.
Iscriviti a:
Post (Atom)