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martedì 8 settembre 2015

Il ritrovamento dell'oro della chiesa di Alicudi e lo "scontro" su "mordi e fuggi" tra Utano e Giorgianni sulla Gazzetta del sud di oggi

Lipari (Salvatore Sarpi) Recuperati dai carabinieri i monili in oro che erano stati trafugati dalla chiesa della Madonna del Carmelo di Alicudi nella immediatezza dei festeggiamenti per il Patrono San Bartolomeo (21 Agosto). Contestualmente un ventenne liparese, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per ricettazione. Proseguono le indagini per arrivare all’individuazione degli esecutori materiali del furto. 
Le indagini dei militari della stazione dei Carabinieri di Filicudi, che hanno competenza anche su Alicudi, sono scattate quando il sacerdote, responsabile della chiesa, ha denunciato il furto di monili in oro antico dalle statue della Madonna e di San Bartolomeo. Nello specifico erano state sottratte due collane, tre anelli e quattro paia di orecchini. L’attività investigativa veniva, immediatamente, allargata sia a Lipari che alla vicina Milazzo con l’obiettivo di verificare un eventuale tentativo di vendita del materiale rubato presso i compra oro di quelle zone. La pista si rivelava quella giusta e il 2 settembre i carabinieri di Lipari ritrovavano, presso un compra oro dell’isola, una prima parte della refurtiva: un anello e tre orecchini, deliberatamente ed abilmente danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali il venditore-ricettatore aveva incassato circa 30 euro. 
Nel proseguo delle indagini i carabinieri di Filicudi, di concerto con quelli di Milazzo, accertavano che cinque orecchini e due anelli, provento del furto, era stati ceduti, in cambio di 200 euro, ad un compra oro della città del capo. 
Tutto il materiale recuperato veniva visionato da Padre Giuseppe La Rosa, che da circa un anno officia le funzioni presso la chiesa di Alicudi, il quale confermava che si trattava di quello sottratto. 
A questo punto, considerando che le attività che comprano oro hanno l’obbligo di registrare chi lo cede, è stato individuato e denunciato per ricettazione il ventenne liparese. 
Mentre proseguono le indagini per individuare i responsabili del furto,gli oggetti recuperati sono stati sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione alla chiesa.


Lipari (Salvatore Sarpi) La disciplina dello sbarco dei “mordi e fuggi” sull’isola di Stromboli vede su fronti decisamente contrapposti il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni e il coordinatore del PD di Stromboli, Claudio Utano. 
Oggetto dell’ennesima contrapposizione tra i due l’affermazione del sindaco che, dopo la nota di Utano con la quale si chiedeva al Prefetto di Messina di trovare delle soluzioni per l’afflusso di questa tipologia di turismo in un’isola con un vulcano attivo, individua la soluzione alla problematica con l’auspicata approvazione da parte del Parlamento di un ddl e con l’aumento della tassa di sbarco dall’attuale 1 euro e cinquanta a 5 euro. 
“Apprendiamo – scrive Utano in una nota -del le dichiarazioni del sindaco a corredo del nostro esposto in Prefettura sulla pericolosità ed il danno apportato da un non regolamentato flusso di turisti occasionali. Invece di entrare nel merito e prendere posizione, spiegando come intenderebbe risolvere i problemi, per il sindaco tutto è fermo perché non è stata autorizzata la normativa sull’adozione di una tassa di sbarco più “pesante”. Certo i soldi sono una cosa importante nell’amministrazione e non chiediamo certo di aumentare il debito, ma le questioni si affrontano anche organizzandole”. 
Nel proseguo della nota vengono posti al sindaco tutti una serie di quesiti che vanno da cosa ha concretamente fatto per sbloccare questa situazione di stallo sull’approvazione della normativa a
cosa farebbe con i 5 euro e quanta parte di questi  sarebbero davvero impiegati (quindi quali iniziative) per migliorare le condizioni ricettive di Stromboli. Ed ancora altri quesiti riguardano: l’organizzazione della gestione dei flussi turistici;  lo smaltimento dei rifiuti organici dei turisti occasionali;  l’intimazione per i barconi a rispettare gli orari di approdo degli aliscafi, evitando sovrapposizioni dannose e pericolose; il mancato intervento per rendere libera la più importante via di fuga (quella che porta al pontile) occupata stabilmente da ogni tipologia di ambulanti. 
Utano, infine, con riferimento al piano di protezione civile – che secondo il sindaco Giorgianni tiene conto di questi flussi – invita il primo cittadino a renderlo pubblico agli strombolani “attraverso la Circoscrizione, sostenendo, promuovendo e coinvolgendo le associazioni civiche che già operano sull’isola. Importante sarebbe anche farsi dire dalla Protezione civile, con la quale speriamo sia in buoni rapporti, qual ‘è, stante le attuali condizioni di sicurezza, il flusso orario massimo che può sostenere l’isola”.

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