Al Signor
Sindaco
del Comune di
Lipari
Oggetto: carenze di organico al Consultorio.
Gentile Sindaco,
dal 1 gennaio di
quest’anno il medico ginecologo in forza presso il Consultorio è andato in
pensione, così come – poco tempo prima – ha fatto lo psicologo. Tali figure
sono previste dalla pianta organica della struttura, ma nonostante ciò non è
stata prevista la loro sostituzione e, al momento, il servizio risulta
garantito a singhiozzo dai ginecologi impegnati nel reparto ospedaliero.
Come al solito, la
direzione dell’ASP sembra determinata a ignorare, se non addirittura a
mortificare, le previsioni della pianta organica e le effettive necessità
dell’utenza eoliana, perché è inconcepibile affidare un compito di tale
importanza e delicatezza a personale medico soggetto a turnazione: il
ginecologo del Consultorio è una figura che deve costituire un costante punto
di riferimento per chi si rivolge alla struttura e deve garantire una
continuità assistenziale che non può essere fornita da personale non dedicato e
impegnato in altre mansioni.
Il buon funzionamento
di un Consultorio è indispensabile per affrontare i percorsi nascita, la
prevenzione, i vari aspetti di carattere ginecologico, per informare in maniera
corretta gli utenti in materia di contraccezione, oltre a fornire le
certificazioni che servono per le eventuali interruzioni di gravidanza;
inoltre, le mansioni svolte in area sociale e psicologica offrono risposte
fondamentali ai problemi di una vasta utenza, che comprende giovani e famiglie.
Quando è stato chiuso
il Punto Nascita, si è parlato di compensarne l’assenza attraverso il
potenziamento dell’assistenza territoriale, e con ciò chiaramente si intendevano
strutture come il Consultorio. Adesso, quando è ormai chiaro che il PN lo
abbiamo perso, dobbiamo pure rassegnarci ad assistere a un depotenziamento di
questa assistenza basilare e indispensabile?
Personalmente ritengo
di no, e mi auguro che – nella veste di massima autorità sanitaria del Comune
di Lipari – lei vorrà intervenire per pretendere con la massima urgenza una
soluzione alle carenze di organico e la sostituzione delle figure che oggi mancano
al Consultorio.
Negli ultimi mesi
abbiamo assistito a un indecoroso spettacolo della “cattiva politica”,
consumato sulla pelle e sulla salute della nostra comunità: dalla commissione
parlamentare regionale che ci ha ascoltato senza poi attivarsi per ottemperare
alle nostre richieste, alle crisi confusionali di un governatore davanti ai
microfoni della stampa che gioca con i numeri invece di fornire risposte chiare, a un ministro della Repubblica che ignora persino
di chi siano le competenze in materia di sanità e prende comunque impegni
generici, perché tanto ormai viviamo in una costante celebrazione delle
promesse vaghe e fumosi e omaggiamo con bitumazioni straordinarie chi ci
infligge questo malcostume.
Noi, con un bacino di
utenza di 15000 residenti, il Punto Nascita non lo otterremo mai, ma le segnalo
che – su richiesta del presidente della regione Lombardia – un mese fa il
ministro della Salute ha disposto la revoca della chiusura di quello del
ridente paesino di Angera, che conta appena 6000 abitanti! Evidentemente siamo
figli di una terra sfortunata, ma non per questo disposti a subire la
quotidiana soppressione dei nostri diritti essenziali.
E il Consultorio,
anzi, il suo buon funzionamento, è senza dubbio un diritto irrinunciabile.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
de La Sinistra