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martedì 9 aprile 2019
REGIONE: STATI GENERALI DEL TURISMO IL 12 E 13 APRILE A ERICE
Il 12 e 13 aprile a Erice, in provincia di Trapani, si terranno gli Stati generali del turismo, organizzati dal Governo regionale. Per due giorni esperti e operatori si confronteranno sulle strategie da adottare per il rilancio di un settore in crescita. I lavori saranno aperti venerdì pomeriggio dall’assessore al Turismo Sandro Pappalardo e si concluderanno il giorno successivo alle ore 17, con la relazione del presidente della Regione Nello Musumeci.
Grande festa a Valdichiesa per i 103 anni della signora Vasquez.
La signora Concetta Vasquez ha festeggiato i suoi 103 anni, unitamente ai parenti, agli ospiti e al personale della casa di riposo di Valdichiesa (Salina).
Alla cara signora i nostri più affettuosi auguri.
Per le foto si ringrazia Suor Perpetua.
lunedì 8 aprile 2019
Malfa: scaricavano reflui nella rete comunale delle acque meteoriche e, quindi, in mare. Guardia Costiera sanziona proprietari di un immobile.
COMUNICATO
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, delegato della competente Procura della Repubblica di Barcellona P.G., ha concluso un’ampia operazione di polizia giudiziaria volta alla verifica del rispetto delle leggi in materia ambientale.
L’attività di controllo degli scarichi lungo le coste dell’intero Arcipelago eoliano ha portato i militari della Guardia Costiera di Lipari all’individuazione di uno scarico di reflui proveniente da un depuratore di tipo domestico asservito ad un immobile ricadente nel Comune di Malfa dell’Isola di Salina.
Tale scarico, nel convogliare i reflui prodotti all’interno della rete comunale di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche verso il mare, in seguito ad apposita attività di indagine, è risultato essere privo della necessaria autorizzazione rilasciata ai sensi della vigente normativa in materia ambientale e, pertanto, i militari hanno proceduto a sanzionare i proprietari dell’immobile redigendo un verbale amministrativo che prevede un importo compreso tra 6.000 e 60.000 euro.
La Guardia Costiera darà continuità alla propria attività di controllo, monitoraggio e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di tutelare l'ambiente marino e costiero dello splendido Arcipelago eoliano.
Lipari, 8 aprile 2019.
L’attività di controllo degli scarichi lungo le coste dell’intero Arcipelago eoliano ha portato i militari della Guardia Costiera di Lipari all’individuazione di uno scarico di reflui proveniente da un depuratore di tipo domestico asservito ad un immobile ricadente nel Comune di Malfa dell’Isola di Salina.
Tale scarico, nel convogliare i reflui prodotti all’interno della rete comunale di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche verso il mare, in seguito ad apposita attività di indagine, è risultato essere privo della necessaria autorizzazione rilasciata ai sensi della vigente normativa in materia ambientale e, pertanto, i militari hanno proceduto a sanzionare i proprietari dell’immobile redigendo un verbale amministrativo che prevede un importo compreso tra 6.000 e 60.000 euro.
La Guardia Costiera darà continuità alla propria attività di controllo, monitoraggio e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di tutelare l'ambiente marino e costiero dello splendido Arcipelago eoliano.
Lipari, 8 aprile 2019.
VINCENZO FRANZA: “I collegamenti verso le Isole Minori tornano alla normalità. Ma senza Caronte & Tourist la situazione sarebbe stata assai peggiore”
Comunicato
Con il rientro in linea
della nave “Lampedusa” sulla tratta Trapani/Pantelleria e il conseguente
rientro in servizio della Cossyra sulla P. Empedocle/Lampedusa la situazione
dei collegamenti per Lampedusa torna finalmente all’assetto consueto, mentre su
Pantelleria opererà una nave con capienza significativamente maggiore che potrà
far sostanzialmente far fronte a tutto il traffico. Con l’entrata in linea
della Galaxy previsto per giorno 10 sulla tratta per Lampedusa, la N/T Veronese
entrerà in linea per Pantelleria e l’intero assetto dei collegamenti marittimi
con le isole Pelagiche e Pantelleria tornerà finalmente alla normalità.
Al di là delle ricostruzioni
più o meno fantasiose, la reale origine dei recenti disagi è che durante
l’intervento di refitting sulla “Laurana”, con il cambio dei motori che ne
garantirà la migliore affidabilità, si sono verificate due gravissime avarie:
sulla “Pietro Novelli” e poi sull’ “Isola di Stromboli” intervenuta per
sostituirla. Il tutto mentre procedevano le riparazioni della “Lampedusa”. Ben 4 navi si sono dunque trovate
contemporaneamente fuori servizio. Si comprenderà come garantire un livello
accettabile di servizio sia stato realmente complicatissimo e di ciò la Caronte
& Tourist Isole Minori non può che scusarsi.
Quello che tuttavia emerge
con estrema evidenza è che la struttura integrata (tra società diverse, tra
collegamenti nazionali e regionali) del Gruppo Caronte & Tourist ha ancora
una volta consentito una gestione organica di problemi frammentati e sparsi, dovuti
alla vetustà e all’obsolescenza del naviglio, con la conseguenziale limitazione
dei disagi per le collettività isolane.
I milioni di euro fin qui
spesi in manutenzioni straordinarie non esauriscono l’impegno del Gruppo per il
miglioramento strutturale del servizio. Entro giugno, infatti, sarà avviata la
costruzione di una nuova nave, ad altissimo tasso di tecnologia ed
ecocompatibile, mentre a breve dovrebbe definirsi la procedura di costruzione
delle nuove navi con gli appositi fondi statali gestiti della Regione
Siciliana.
Milazzo,
8 aprile 2019
Vincenzo
Franza
PresidenteC&T
Isole Minori
VINITALY: MUSUMECI, SICILIA PUNTA SEMPRE DI PIU’ SULLA QUALITA’
Cresce del 173 per cento il numero di bottiglie di vino della “Doc Sicilia” prodotte nel 2018: oltre ottanta milioni di “pezzi”, con una previsione per quest’anno di superare i cento milioni. In crescita anche la “Doc Etna” e le certificazioni per i vini di qualità aumentate di quattro volte. Nel contempo, l’Isola si conferma il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo.
E’ con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti domenica a Verona. L’Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori vocati alle produzioni di qualità. All’interno dell’ormai classico padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.
L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più.
«La Sicilia – ha sottolineato con soddisfazione Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il "brand Sicilia" è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato, ancora di più di quanto fatto in passato».
All’affollato incontro con la stampa, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, erano presenti anche: Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando, attraverso i suoi oltre duecento “ambasciatori”, le produzioni vinicole di qualità dell’Isola nel mondo.
«In Sicilia - afferma l’assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un’idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
«La Sicilia - ha aggiunto con orgoglio l’assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell’enogastronomia siciliana che non ha concorrenti».
IL PRIMATO DEGLI ETTARI
La partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato: la Sicilia è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso.
Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a “Denominazione d'origine” (Do) o a “Indicazione geografica” (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L'orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola” migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani.
LA CRESCITA DELLE DOC
Il territorio regionale consta di ben 24 denominazioni d’origine controllate (Doc regionali) e una sola denominazione d’origine controllata e garantita (Docg, Cerasuolo di Vittoria).
Tra le performance del vino siciliano in questo 2019 non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune Denominazioni. In particolare la Doc Sicilia, presieduta da Antonio Rallo, che oggi conta 388 aziende e più di 7mila viticoltori, che nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento rispetto all’anno precedente, con 80,5 milioni di bottiglie contro i 29 milioni del 2017 e un trend dei primi mesi del 2019 che si proietta verso i 100 milioni entro la fine dell’anno.
Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con 3,6 milioni di bottiglie nel 2018 contro i 3,4 dell’anno precedente.
Si registra altresì una flessione per l’Igt “Terre Siciliane” che nel 2018 registra circa 127 milioni di pezzi confezionati (bottiglie e confezioni alternative) contro i circa 172 milioni del 2017; tale dato induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la denominazione d’origine (Do).
I dati citati in questo comunicato sono stati forniti dall’Istituto regionale vino e olio (Irvo), dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e dal Consorzio Doc Sicilia.
ALLA SICILIA 55,5 MILIONI DALL’UE PER IL VINO
La Sicilia è prima regione in Italia per risorse comunitarie assegnate alla vitivinicoltura. Per la campagna 2019-2020, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma comunitario, sono 55,5 i milioni di euro assegnati per le diverse misure dell’Ocm vino, di cui circa 34,5 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 8,8 per la promozione presso i Paesi terzi, 11 per gli investimenti e 700 mila euro per la vendemmia verde. Vale la pena ricordare che, a partire dall’avvio delle misure “Ristrutturazione e Riconversione Vigneti” (anno 2001) e “Investimenti” (anno 2012) e sino al 2018, sono stati ristrutturati/riconvertiti, a livello regionale, 60.291 ettari di vigneti per una spesa complessiva di 501,7 milioni di euro suddivisi su 21.239 beneficiari; per quanto invece concerne la misura “Investimenti”, e sempre sino al 2018, sono stati finanziati 232 progetti per una spesa complessiva di 99,8 milioni di euro.
LA COMPOSIZIONE DEL VIGNETO SICILIA
Il Catarratto è la varietà di uva più coltivata in Sicilia, nonostante la struttura della vitivinicoltura è, negli ultimi dieci anni, profondamente cambiata. Nel 2009 la varietà maggiormente coltivata era costituita dal Catarratto (Comune e Lucido), con una superfice complessiva di 63.653 ettari, pari al 46,50 per cento della superficie vitata regionale, seguita dal Trebbiano toscano con 16.558 ettari (12,10 per cento), dal Nero d'Avola con 14.645 ettari (10,70 per cento), dall'Ansonica con 11.650 ettari (8,51 per cento), dal Grecanico con 6.540 ettari (4,78 per cento), dal Nerello mascalese con 5.560 ettari (4,06 per cento) e da un gruppo di altre varietà minoritarie per complessivi 18.286 ettari (13,36 per cento) in una superficie vitata regionale complessiva pari ad ettari 136.894.
A oggi la caratteristica che subito si nota maggiormente è la forte contrazione della superficie vitata complessiva regionale, ma anche una redistribuzione più eterogenea del panorama delle varietà coltivate, con la consistente presenza di molte varietà internazionali ed una riscoperta/valorizzazione di molte varietà autoctone; ecco pertanto che si nota che i Catarratti (oggi riuniti in un'unica varietà) rimangono sempre al primo posto con un incidenza complessiva di circa il 33 per cento della superficie vitata regionale, il Nero d'Avola per il 16 per cento circa, il Grillo per il 7,5 per cento circa, l'Ansonica per il 5,5 per cento, il Syrah per il 5 per cento circa, lo Chardonnay per il 4,25 per cento circa.
I CONSORZI E LE ASSOCIAZIONI PROTAGONISTI AL VINITALY
Le 147 aziende presenti al Vinitaly 2019 partecipano attraverso 3 Associazioni di produttori e un Consorzio di tutela.
Providi e Vitesi, presiedute da Leonardo Agueci, sta consentendo la partecipazione di 62 aziende con un incremento rispetto al 2018 del 30 per cento circa. Le esportazioni medie delle aziende associate raggiungono circa il 50 per cento. Il valore della produzione per le aziende partecipanti (prezzi medi Ismea) raggiunge l’importo di 151 milioni di euro con un incremento rispetto al 2018 del 18 per cento.
Con Assovini, presieduta da Alessio Planeta, partecipano 44 aziende. L’associazione sarà impegnata a organizzare “Sicilia en Primeur”, l’evento che ogni anno riunisce in Sicilia circa 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, rendendo l’Isola protagonista assoluta sulla stampa mondiale. Per la sua XVI edizione, che avrà luogo a Siracusa dal 6 al 10 maggio, la Sicilia del Vino, anche quest’anno, svolgerà il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione, per far conoscere alla stampa esempi di realtà produttive d’eccellenza e alcuni tra i principali beni dell’Unesco presenti nell’Isola.
Etna Doc,presieduta da Antonio Benanti, sta partecipando con 41 aziende. Tra i dati più significativi il Consorzio Etna Doc segnala che oggi si imbottiglia il 92 per centro del vino Etna Doc certificato. In sei anni il numero di bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e passato da 1,1 milioni a 3, 6 milioni.
LA SICILIA AL SOL AGRIFOOD: LE PERFORMANCE DELL’OLIO
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto. La Sicilia – secondo i dati Ismea di gennaio su fonte Agea - considerando la media delle ultime 4 campagne, con una incidenza dell’11 per cento è la terza regione produttrice nazionale di olio di oliva dopo la Puglia (51,9 per cento) e la Calabria (13,6 per cento), seguita dalla Toscana e dal Lazio (4,3 per cento) e dalla Campania (3,5 per cento).
Dunque le prime tre regioni Puglia Calabria e Sicilia – sempre secondo dati Ismea - insieme rappresentano quasi il 77 per cento dell’intera produzione nazionale. La Sicilia, con 569 frantoi attivi, è la terza in Italia, dopo la Puglia (902) e la Calabria (692), seguita dalla Toscana (395) e dalla Campania (356).
E’ con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti domenica a Verona. L’Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori vocati alle produzioni di qualità. All’interno dell’ormai classico padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.
L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più.
«La Sicilia – ha sottolineato con soddisfazione Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il "brand Sicilia" è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato, ancora di più di quanto fatto in passato».
All’affollato incontro con la stampa, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, erano presenti anche: Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando, attraverso i suoi oltre duecento “ambasciatori”, le produzioni vinicole di qualità dell’Isola nel mondo.
«In Sicilia - afferma l’assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un’idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
«La Sicilia - ha aggiunto con orgoglio l’assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell’enogastronomia siciliana che non ha concorrenti».
IL PRIMATO DEGLI ETTARI
La partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato: la Sicilia è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso.
Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a “Denominazione d'origine” (Do) o a “Indicazione geografica” (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L'orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola” migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani.
LA CRESCITA DELLE DOC
Il territorio regionale consta di ben 24 denominazioni d’origine controllate (Doc regionali) e una sola denominazione d’origine controllata e garantita (Docg, Cerasuolo di Vittoria).
Tra le performance del vino siciliano in questo 2019 non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune Denominazioni. In particolare la Doc Sicilia, presieduta da Antonio Rallo, che oggi conta 388 aziende e più di 7mila viticoltori, che nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento rispetto all’anno precedente, con 80,5 milioni di bottiglie contro i 29 milioni del 2017 e un trend dei primi mesi del 2019 che si proietta verso i 100 milioni entro la fine dell’anno.
Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con 3,6 milioni di bottiglie nel 2018 contro i 3,4 dell’anno precedente.
Si registra altresì una flessione per l’Igt “Terre Siciliane” che nel 2018 registra circa 127 milioni di pezzi confezionati (bottiglie e confezioni alternative) contro i circa 172 milioni del 2017; tale dato induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la denominazione d’origine (Do).
I dati citati in questo comunicato sono stati forniti dall’Istituto regionale vino e olio (Irvo), dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e dal Consorzio Doc Sicilia.
ALLA SICILIA 55,5 MILIONI DALL’UE PER IL VINO
La Sicilia è prima regione in Italia per risorse comunitarie assegnate alla vitivinicoltura. Per la campagna 2019-2020, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma comunitario, sono 55,5 i milioni di euro assegnati per le diverse misure dell’Ocm vino, di cui circa 34,5 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 8,8 per la promozione presso i Paesi terzi, 11 per gli investimenti e 700 mila euro per la vendemmia verde. Vale la pena ricordare che, a partire dall’avvio delle misure “Ristrutturazione e Riconversione Vigneti” (anno 2001) e “Investimenti” (anno 2012) e sino al 2018, sono stati ristrutturati/riconvertiti, a livello regionale, 60.291 ettari di vigneti per una spesa complessiva di 501,7 milioni di euro suddivisi su 21.239 beneficiari; per quanto invece concerne la misura “Investimenti”, e sempre sino al 2018, sono stati finanziati 232 progetti per una spesa complessiva di 99,8 milioni di euro.
LA COMPOSIZIONE DEL VIGNETO SICILIA
Il Catarratto è la varietà di uva più coltivata in Sicilia, nonostante la struttura della vitivinicoltura è, negli ultimi dieci anni, profondamente cambiata. Nel 2009 la varietà maggiormente coltivata era costituita dal Catarratto (Comune e Lucido), con una superfice complessiva di 63.653 ettari, pari al 46,50 per cento della superficie vitata regionale, seguita dal Trebbiano toscano con 16.558 ettari (12,10 per cento), dal Nero d'Avola con 14.645 ettari (10,70 per cento), dall'Ansonica con 11.650 ettari (8,51 per cento), dal Grecanico con 6.540 ettari (4,78 per cento), dal Nerello mascalese con 5.560 ettari (4,06 per cento) e da un gruppo di altre varietà minoritarie per complessivi 18.286 ettari (13,36 per cento) in una superficie vitata regionale complessiva pari ad ettari 136.894.
A oggi la caratteristica che subito si nota maggiormente è la forte contrazione della superficie vitata complessiva regionale, ma anche una redistribuzione più eterogenea del panorama delle varietà coltivate, con la consistente presenza di molte varietà internazionali ed una riscoperta/valorizzazione di molte varietà autoctone; ecco pertanto che si nota che i Catarratti (oggi riuniti in un'unica varietà) rimangono sempre al primo posto con un incidenza complessiva di circa il 33 per cento della superficie vitata regionale, il Nero d'Avola per il 16 per cento circa, il Grillo per il 7,5 per cento circa, l'Ansonica per il 5,5 per cento, il Syrah per il 5 per cento circa, lo Chardonnay per il 4,25 per cento circa.
I CONSORZI E LE ASSOCIAZIONI PROTAGONISTI AL VINITALY
Le 147 aziende presenti al Vinitaly 2019 partecipano attraverso 3 Associazioni di produttori e un Consorzio di tutela.
Providi e Vitesi, presiedute da Leonardo Agueci, sta consentendo la partecipazione di 62 aziende con un incremento rispetto al 2018 del 30 per cento circa. Le esportazioni medie delle aziende associate raggiungono circa il 50 per cento. Il valore della produzione per le aziende partecipanti (prezzi medi Ismea) raggiunge l’importo di 151 milioni di euro con un incremento rispetto al 2018 del 18 per cento.
Con Assovini, presieduta da Alessio Planeta, partecipano 44 aziende. L’associazione sarà impegnata a organizzare “Sicilia en Primeur”, l’evento che ogni anno riunisce in Sicilia circa 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, rendendo l’Isola protagonista assoluta sulla stampa mondiale. Per la sua XVI edizione, che avrà luogo a Siracusa dal 6 al 10 maggio, la Sicilia del Vino, anche quest’anno, svolgerà il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione, per far conoscere alla stampa esempi di realtà produttive d’eccellenza e alcuni tra i principali beni dell’Unesco presenti nell’Isola.
Etna Doc,presieduta da Antonio Benanti, sta partecipando con 41 aziende. Tra i dati più significativi il Consorzio Etna Doc segnala che oggi si imbottiglia il 92 per centro del vino Etna Doc certificato. In sei anni il numero di bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e passato da 1,1 milioni a 3, 6 milioni.
LA SICILIA AL SOL AGRIFOOD: LE PERFORMANCE DELL’OLIO
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto. La Sicilia – secondo i dati Ismea di gennaio su fonte Agea - considerando la media delle ultime 4 campagne, con una incidenza dell’11 per cento è la terza regione produttrice nazionale di olio di oliva dopo la Puglia (51,9 per cento) e la Calabria (13,6 per cento), seguita dalla Toscana e dal Lazio (4,3 per cento) e dalla Campania (3,5 per cento).
Dunque le prime tre regioni Puglia Calabria e Sicilia – sempre secondo dati Ismea - insieme rappresentano quasi il 77 per cento dell’intera produzione nazionale. La Sicilia, con 569 frantoi attivi, è la terza in Italia, dopo la Puglia (902) e la Calabria (692), seguita dalla Toscana (395) e dalla Campania (356).
GEOSCIENZE News - TGweb di Aprile. Bollettino sismico e indagini sulle faglie attive a dieci anni dal terremoto del 2009.
Nella prima parte dedicata al bollettino sismico, il sismologo INGV Salvatore Mazza fa un quadro dei terremoti avvenuti nelle ultime due settimane in Italia. Dal 20 marzo la rete sismica nazionale ha registrato oltre 760 eventi, cinque dei quali di magnitudo pari o superiore a 3.0.
La seconda parte è, invece, dedicata all’approfondimento scientifico, con il ricercatore dell'INGV Fabrizio Galadini in merito alle indagini sulle faglie attive e capaci a dieci anni dal terremoto del 2009.
“Bando voucher digitali Impresa 4.0”: 75.000,00 euro per la digitalizzazione delle MPMI Mercoledì pomeriggio l’incontro informativo al Palazzo camerale di Messina
Sarà presentato mercoledì 10 aprile alle 15.30, nella sala Consulta del Palazzo camerale, il “Bando voucher digitali Impresa 4.0 – anno 2019” finalizzato alla promozione della diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici della circoscrizione camerale.
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Verso la DMO delle isole minori siciliane.
È partito il tour che porterà alla costituzione della DMO delle Isole Minori della Sicilia: oggi lunedì 8 aprile, la mattina a Favignana e la sera a Ustica, martedì a Lampedusa, mercoledì a Pantelleria e, per chiudere, venerdì a Lipari.
Il 18 aprile a Palermo sarà, quindi, costituita la Destination Marketing Organization (DMO) delle Isole minori della Sicilia. Si tratta di un percorso che giunge a compimento dopo diversi anni di gestazione e di verifiche sulla forma sociale e organizzativa da adottare. L’azione è promossa da Federalberghi Isole Minori Sicilia che raggruppa: ATA isole Egadi, Federalberghi Isole Eolie, Federalberghi Isole Pelagie, Pantelleria Islands e Visit Ustica.
La DMO delle piccole isole avrà una composizione privata, per garantirne la necessaria snellezza operativa, ma punta a stringere accordi di collaborazione sul versante promozione con tutti i comuni delle isole minori siciliane, oltre che con altri organismi intermedi, quali GAL e GAC/Flag. La possibilità di realizzare una DMO delle piccole isole era già stata deliberata dal precedente Assessore Regionale al Turismo Barbagallo. L’Assessore in carica, Sandro Pappalardo, con il supporto di Sensi Contemporanei, ispirandosi alla metodologia della scuola di San Gallo e all’idea di passare “dai Distretti Turistici alle DMO di IV generazione…” aveva quindi individuato nelle isole minori una delle 4 aree sulle quali far partire le azioni del programma “Sicilia Paradiso in terra”. Ma, dopo due incontri, in dicembre e in gennaio, che sembravano aver dato il via e sbloccato l’iter per attivare delle risorse e una serie di azioni di promozione, tutto sembra essersi misteriosamente arenato.
I soggetti privati promotori, convinti della bontà del percorso avviato, hanno invece proseguito secondo il cronoprogramma stabilito e, grazie alle sinergie col GAC/Flag Isole di Sicilia, hanno già avuto modo di presentare la costituenda DMO, in febbraio e marzo, alle fiere di Monaco e Berlino, mettendo a disposizione il proprio brand “Islands of Sicily” per testare l’appeal e l’interesse di questo prodotto sul mercato tedesco.
La DMO si pone due principali obiettivi. Il primo è di marketing della destinazione turistica e quindi istituzionale, da portare avanti col supporto e la collaborazione degli otto comuni delle Isole siciliane, i GAC/FLAG, i GAL e (laddove possibile) la Regione. Il secondo, punta a commercializzare in modo integrato i servizi turistici della destinazione con l’obiettivo di proporre e valorizzare il patrimonio delle piccole isole. Un prodotto specialistico quindi, da distribuire sia attraverso canali B2C che B2B che consenta di esaltare le caratteristiche delle isole, proponendole in modo efficacie a target di nicchia interessati ad esperienze genuine, intrise di cultura e tradizioni popolari, immerse in paesaggi e contesti naturalistici di grande rilievo e qualità dell’esperienza.
Il 18 aprile a Palermo sarà, quindi, costituita la Destination Marketing Organization (DMO) delle Isole minori della Sicilia. Si tratta di un percorso che giunge a compimento dopo diversi anni di gestazione e di verifiche sulla forma sociale e organizzativa da adottare. L’azione è promossa da Federalberghi Isole Minori Sicilia che raggruppa: ATA isole Egadi, Federalberghi Isole Eolie, Federalberghi Isole Pelagie, Pantelleria Islands e Visit Ustica.
La DMO delle piccole isole avrà una composizione privata, per garantirne la necessaria snellezza operativa, ma punta a stringere accordi di collaborazione sul versante promozione con tutti i comuni delle isole minori siciliane, oltre che con altri organismi intermedi, quali GAL e GAC/Flag. La possibilità di realizzare una DMO delle piccole isole era già stata deliberata dal precedente Assessore Regionale al Turismo Barbagallo. L’Assessore in carica, Sandro Pappalardo, con il supporto di Sensi Contemporanei, ispirandosi alla metodologia della scuola di San Gallo e all’idea di passare “dai Distretti Turistici alle DMO di IV generazione…” aveva quindi individuato nelle isole minori una delle 4 aree sulle quali far partire le azioni del programma “Sicilia Paradiso in terra”. Ma, dopo due incontri, in dicembre e in gennaio, che sembravano aver dato il via e sbloccato l’iter per attivare delle risorse e una serie di azioni di promozione, tutto sembra essersi misteriosamente arenato.
I soggetti privati promotori, convinti della bontà del percorso avviato, hanno invece proseguito secondo il cronoprogramma stabilito e, grazie alle sinergie col GAC/Flag Isole di Sicilia, hanno già avuto modo di presentare la costituenda DMO, in febbraio e marzo, alle fiere di Monaco e Berlino, mettendo a disposizione il proprio brand “Islands of Sicily” per testare l’appeal e l’interesse di questo prodotto sul mercato tedesco.
La DMO si pone due principali obiettivi. Il primo è di marketing della destinazione turistica e quindi istituzionale, da portare avanti col supporto e la collaborazione degli otto comuni delle Isole siciliane, i GAC/FLAG, i GAL e (laddove possibile) la Regione. Il secondo, punta a commercializzare in modo integrato i servizi turistici della destinazione con l’obiettivo di proporre e valorizzare il patrimonio delle piccole isole. Un prodotto specialistico quindi, da distribuire sia attraverso canali B2C che B2B che consenta di esaltare le caratteristiche delle isole, proponendole in modo efficacie a target di nicchia interessati ad esperienze genuine, intrise di cultura e tradizioni popolari, immerse in paesaggi e contesti naturalistici di grande rilievo e qualità dell’esperienza.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Bartolo Viola, Gaetano D'Ambra, Rosy Alizzo, Francesca Virgona, Graziella Manfre, Giuseppe Zavone, Davide La Greca, Giuseppe Guadagna, Santino Zaia, Ilenia Costantino, Tindaro Cafarella.
Basket Eolie : il resoconto del fine settimana
(Comunicato) Ancora un lungo weekend di ricco di partite quello appena conclusosi per i giovani cestisti della Basket Eolie. Dopo svariati rinvii a causa del mal tempo, venerdì 05 aprile a Lipari sono scesi in campo i piccoli della Categoria Esordienti che si sono imposti sul Basket School di Messina. Squadra eoliana che al momento è imbattuta nel proprio girone, grazie anche alle tre vittorie su tre in trasferta conquistate fino ad oggi.
Sabato invece è stato il turno della formazione dell’Under 14 Maschile che, nonostante un inizio di gara ben condotto, chiudendo sul +9 il primo quarto e sul +4 il secondo, alla fine è stata sconfitta a Messina dalla F.P. Sport, al termine di una gara molto combattuta e nella quale la formazione ospite ha sofferto anche per la mancanza di alcuni titolari che per motivi scolastici non hanno potuto partecipare all’incontro.
Domenica 7 aprile invece trasferta palermitana amara per la formazione dell’Under 14 Femminile, condizionata anch’essa dall’assenza di alcune giocatrici assenti per motivi di salute e famigliari. Gara contro la Stalla Basket sempre in salita per le giovani eoliane che, nonostante le assenze, hanno comunque lottato sotto canestro ed hanno dimostrato compattezza, chiudendo solo di pochi punti sotto tre dei quattro tempi di gioco ed in parità l’ultimo. Una sconfitta che comunque non abbatte il morale delle ragazze della Basket Eolie.
Buon basket a tutti…
Annalisa Piazza
Sabato invece è stato il turno della formazione dell’Under 14 Maschile che, nonostante un inizio di gara ben condotto, chiudendo sul +9 il primo quarto e sul +4 il secondo, alla fine è stata sconfitta a Messina dalla F.P. Sport, al termine di una gara molto combattuta e nella quale la formazione ospite ha sofferto anche per la mancanza di alcuni titolari che per motivi scolastici non hanno potuto partecipare all’incontro.
Domenica 7 aprile invece trasferta palermitana amara per la formazione dell’Under 14 Femminile, condizionata anch’essa dall’assenza di alcune giocatrici assenti per motivi di salute e famigliari. Gara contro la Stalla Basket sempre in salita per le giovani eoliane che, nonostante le assenze, hanno comunque lottato sotto canestro ed hanno dimostrato compattezza, chiudendo solo di pochi punti sotto tre dei quattro tempi di gioco ed in parità l’ultimo. Una sconfitta che comunque non abbatte il morale delle ragazze della Basket Eolie.
Buon basket a tutti…
Annalisa Piazza
Appalto rsu a Lipari. Loveral presenta migliore offerta ma la gara non è stata ancora aggiudicata. Vi spieghiamo perchè.
A proposito dell'appalto settennale del servizio rsu nel Comune di Lipari abbiamo assunto delle informazioni precise con chi ha competenza in materia.
E' vero che la Loveral ha presentato la migliore offerta ma, al momento, la gara non è stata aggiudicata. Questo perchè la procedura prevede che quando l’offerta supera i 4/5 del massimo, come in questo caso, viene ritenuta anomala.
In conseguenza di ciò l'impresa viene invitata a fornire adeguate giustificazioni. Se queste, a seguito di valutazione congiunta tra la Srr Eolie e la commissione di gara, saranno ritenute valide, l'impresa si aggiudica la gara.
In caso contrario lo stesso iter sarà seguito per aggiudicare la gara a chi si è classificato subito dopo.
E' vero che la Loveral ha presentato la migliore offerta ma, al momento, la gara non è stata aggiudicata. Questo perchè la procedura prevede che quando l’offerta supera i 4/5 del massimo, come in questo caso, viene ritenuta anomala.
In conseguenza di ciò l'impresa viene invitata a fornire adeguate giustificazioni. Se queste, a seguito di valutazione congiunta tra la Srr Eolie e la commissione di gara, saranno ritenute valide, l'impresa si aggiudica la gara.
In caso contrario lo stesso iter sarà seguito per aggiudicare la gara a chi si è classificato subito dopo.
Ricerca personale
Locale su Lipari cerca personale per la stagione estiva 2019.
Le figure professionali richieste sono:
- cameriere/a
- banconista
Si richiede massima serietà, disponibilità e anche un minimo d'esperienza.
Contattare il 3315040066 - 3317847176 - 0909811625
Le figure professionali richieste sono:
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Si richiede massima serietà, disponibilità e anche un minimo d'esperienza.
Contattare il 3315040066 - 3317847176 - 0909811625
domenica 7 aprile 2019
Calcio a 5 - Serie D. Il Meligunis centra la promozione, a conclusione di una esaltante cavalcata.
Il Meligunis Lipari, "corsaro" quest'oggi sul campo del Camaro, dove si è imposto per 3 a 2, centra, alla sua prima stagione di attività e a conclusione di una esaltante cavalcata, la promozione in serie C2.
La compagine liparese chiude da capolista con il bottino di 40 punti, frutto di 13 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte e con un attacco "mitraglia" autore di 106 reti.
Calcio - Terza Categoria. Pari per Interclub Lipari e Malfa.
Hanno pareggiato entrambe per uno a uno, le formazioni eoliane, impegnate nel campionato di Terza categoria.
Il già promosso Interclub Lipari tra le mura amiche con il GS Don Peppino. A segno per i liparesi, Macchione.
Il Malfa, dal suo canto, ha, invece, imposto il pari in trasferta al Real Torre.
L'Interclub sale a quota 35. Il Malfa a 18.
Il già promosso Interclub Lipari tra le mura amiche con il GS Don Peppino. A segno per i liparesi, Macchione.
Il Malfa, dal suo canto, ha, invece, imposto il pari in trasferta al Real Torre.
L'Interclub sale a quota 35. Il Malfa a 18.
Iacolino: Il pelo...della discriminazione.
Giacche, cravatte, camicie, pantaloni, scarpe , accessori vari, tutto quello che indossiamo risponde al nostro sentire in quel momento , alla nostra voglia di apparire in un determinato modo che ci mostri come vogliamo essere percepiti .
Ed allora ci serviamo , dalla notte dei tempi, anche di quello che il nostro corpo ci mette a disposizione per rafforzare il nostro modo di presentarci. Oltre ai muscoli mimici del volto , ci vengono in aiuto gli annessi cutanei ( capelli, baffi, barba, peli ed anche unghie ) che vengono sfruttati a fini estetici nei modi sempre più vari e fantasiosi ,con il ritorno ,anche a secoli di distanza, di vecchie mode ormai dismesse.
Basta pensare al fiorire di barbe hipster tipiche dei primi anni del Novecento e che oggi fanno bella mostra rendendo interessanti anche volti altrimenti insignificanti. Capelloni negli anni ’60 e ’70 , teste lisce ben rasate, negli ultimi venti anni, chieriche sulle teste dei preti , oggi scomparse, baffoni e barbe alla Mazzini, alla Saffi o alla Crispi , depilazioni totalbody che contrastano con le pelurie ostentate dagli hippy pochi anni orsono, maschi palestrati con l’orrore del pelo superfluo rappresentano tutte le variabili dell’uso del pelo.
Il pelo come emblema dei tempi. Non a caso ” ‘cchiù pilu pi tutti ” l’azzeccato slogan di Albanese.
Ma barba e baffi non hanno avuto sempre vita facile da poter essere mostrate senza incorrere in rischi ed in sanzioni penali sino a metá del XIX secolo. I Sanfedisti che proteggevano lo Stato Pontificio avevano il compito di ” battere o ammazzare chi era gabellato per liberale, framassone o carbonaro ” fino al punto che bastava mancare di assiduità alla messa o lasciarsi crescere la barba per rischiare. La barba era indizio di princìpi spinti, era proibita in Sicilia ancora al tempo della guerra in Crimea, tanto che il Console sardo a Trapani dovette far ricorso ai suoi diritti consolari per non essere raso a forza dalla polizia ( Trevelyan ). Quindi anche barba e baffi utili a discriminare.
Con l’aria che tira si rischia di incappare in possibili nuove norme di un prossimo decreto sicurezza.
NoiDiPanarea dà il via all'opera di volontariato per ripulire l'isola.
(di Federica Tesoriero) Martedì e ieri, i soci della neonata Associazione "NoiDiPanarea" hanno iniziato a ripulire l’isola, partendo da Cala Junco.
Le mareggiate, durante l’inverno, hanno portato molti rifiuti sulle coste, in particolare tanto polistirolo, giochini di plastica, taniche, palloni, contenitori, pezzi di infradito, accendini, buste. Moltissime canizze si erano poi arenate sulla costa.
NoiDiPanarea nasce proprio allo scopo di ricominciare tutti insieme ad occuparci della nostra bella isola, collaborando, dandoci il cambio, portando idee, discutendo tutti insieme e cercando, ognuno, di dare il proprio contributo.
Panarea è una vera bellezza e merita tutto il nostro supporto per tornare a splendere come un tempo!
Grazie mille a tutti (e ad Andrea in particolare, bambino che ogni giorno si reca al porto a raccogliere spontaneamente i rifiuti. Grazie mille Andrea, che tu sia da esempio per tutti!!!)
Seguiranno presto altre date e altre pulizie.
Non mancate!
Non mancate!
Assessore De Luca comunica l'attivazione di FERMENTI, bando rivolto a gruppi di giovani tra i 18 e i 35 anni, per sostenere, tramite finanziamenti a fondo perduto, idee e progetti che migliorino le condizioni di vita dei giovani e della collettività.
Dal 30 marzo è attivo FERMENTI - www.fermenti.gov.it, il sito web del programma
promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile
Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in
collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, “il quale si inserisce nell’ambito della
Strategia dell’Unione Europea per i giovani
ispirata a tre principi “collegare, mobilitare e responsabilizzare”,
prevedendo azioni che possano concorrere alla realizzazione degli EU Youth
Goals; richiama inoltre lo schema di Conclusioni del Consiglio della UE su
“Increasing the Adaptability of Young People to the Future of Work”, di
prossima adozione”.
Assessore
Tiziana De Luca
Il bando, scaricabile
direttamente dal sito, si rivolge a gruppi di giovani tra i 18 e i 35 anni, che
vogliano presentare idee e proposte di progetto, a carattere locale o
nazionale, inerenti almeno ad una delle cinque tematiche proposte dal bando,
considerate vere e proprie “sfide sociali” per il Paese:
- Uguaglianza per tutti i generi
- Inclusione e partecipazione
- Formazione e cultura
- Spazi, ambiente e territorio
- Autonomia, welfare, benessere e
salute.
Un’altra “sfida” parallela che il
bando Fermenti propone è quella della “sinergia”, ovvero dell’aggregazione e
della condivisione di idee e competenze, esperienze e pratiche, come formula
vincente per generare nuove possibilità e soluzioni che impattino sulla
comunità.
Potranno presentare domanda di
contributo, infatti, gruppi “informali”, formati da un minimo di tre
a un massimo di cinque giovani, di età compresa tra i diciotto e i trentacinque
anni, i quali potranno richiedere un finanziamento non inferiore a 30.000,00
euro, per un importo massimo di 100.000,00 euro.
-
Associazioni temporanee di scopo (ATS) tra
soggetti qualificati come enti del Terzo settore, costituite da un massimo di
tre enti (incluso il Capofila), il cui direttivo è costituito per la
maggioranza da giovani tra i diciotto e i trentacinque anni, la cui proposta
progettuale dovrà avere importo compreso tra i 100.000,00 e i 450.000,00 euro.
Si tratta di contributi a fondo
perduto, ovvero totalmente finanziati senza obbligo di restituzione.
La scadenza del bando è fissata
per il 3 giugno, alle ore 14:00, termine entro cui le proposte dovranno essere
trasmesse esclusivamente tramite posta elettronica certificata a giovanieserviziocivile@pec.governo.it
Tiziana De Luca
Abbiamo visitato per voi l'esposizione "Merola - Mondo Alberghiero" in corso all'Hotel Tritone a Lipari. Il video.
Vi aspettiamo...e se dite che avete visto la nostra pubblicità su Eolienews vi regaliamo uno sconto del 10% su quanto acquisterete.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Marcella Pergolizzi, Rita Ziino, Angela Favata, Anna Maria Spanò, Angela Capone, Paola Salamin, Umberto Saltalamacchia, Luca Merlino, Ivan Piemonte, Nadia Mancuso, Donatella Famularo, Marco Spartà, Danilo Rifici.
sabato 6 aprile 2019
Calcio a 5 : La Ludica Lipari femminile centra la prima vittoria
Lunedì a Torino, anteprima del documentario "Stromboli"
Lunedì 8 aprile la sala Tre del Massimo, via Verdi 18, ospita l’anteprima torinese di “Stromboli”, il documentario girato lo scorso anno da Alessandro Genitori ed Elis Karakaci e introdotto in sala dai registi a partire dalle 20 e e dalle 21,30.
Si legge nella presentazione: “il film accompagna in una terra ricca di suggestioni per narrare la sua bellezza naturale che è stata set cinematografico con Stromboli (Terra di Dio) di Roberto Rossellini".
Lipari : Il Settenario in onore dell'Addolorata. Storia della Chiesa dell'Addolorata e della Confraternita e della Pia unione. La Via crucis biblica pregata nel settenario.
Allegati
Storia della Chiesa dell'AddolorataStoria della Confraternita e della Pia unione
La Via crucis biblica pregata nel settenario prima di Pasqua (venerdì 5 e venerdì 12 aprile).
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Giovanni Sardella, Domenico Mandina, Katia Berzi, Santino De Pasquale, Eloisa D'ambra, Rosy Merlino, Giusy Liotta, Bartolo Merlino, Gisella Natoli, Jatu Begawan Spirit, Eleonora Lo Schiavo,Giuseppe Rosario Villa.
REGIONE: PESCA, COMMISSIONE ARS APPROVA DDL GOVERNO
Il binomio "Sicilia-pesca" diventa sempre più centrale nel dibattito politico e legislativo regionale. L’apposito disegno di legge di riforma predisposto dal governo Musumeci è stato approvato dalla Commissione “Attvità produttive” dell’Ars. Un intervento legislativo che arriva dopo 18 anni di silenzio normativo in materia.
Le parole d’ordine sono “modernizzare, innovare e valorizzare” le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pescaturismo, l’ittiturismo e la vendita diretta. Ma non solo. Il disegno legge che adesso approderà in Aula ha tra le sue finalità anche lo sviluppo di infrastrutture come mercati, porti e luoghi di sbarco, preservando i borghi marinari e sostenendo la cooperazione internazionale e mediterranea.
Soddisfazione per l’esito viene espressa dal presidente della Regione Nello Musumeci. «Auspichiamo che l’Aula - evidenzia il governatore - possa approvare il disegno di legge il prima possibile perché rappresenta una boccata d’ossigeno per migliaia di operatori».
Un occhio di riguardo, poi, è riservato alla sostenibilità ambientale. Tante le norme infatti sui luoghi in cui i pescatori potranno operare; gli strumenti da usare; le taglie minime al di sotto delle quali i pesci devono essere rigettati in mare. E ancora i periodi nei quali l'attività di pesca è consentita.
«Attraverso questo disegno di legge - afferma l’assessore per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera - la Regione si riappropria della propria potestà in materia di pesca. Con la regionalizzazione di norme sostanziali andiamo ad agganciare i Fondi europei che utilizziamo al territorio, che diversamente rischierebbero di essere sterili e vani e di non lasciare traccia nel medio e lungo periodo».
Tra i punti di forza del disegno di legge sulla Pesca mediterranea, inoltre, c'è l’istituzione del “Registro identitario della pesca mediterranea e dei borghi marinari”. Tenuto dal dipartimento regionale della Pesca mediterranea, guidato da Dario Cartabellotta, il suo obiettivo sarà quello di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio d'estinzione. Così come sarà istituita la “Rete dei Comuni della pesca di Sicilia”, al fine di favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra coloro che operano all’interno dell’universo della pesca.
Le parole d’ordine sono “modernizzare, innovare e valorizzare” le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pescaturismo, l’ittiturismo e la vendita diretta. Ma non solo. Il disegno legge che adesso approderà in Aula ha tra le sue finalità anche lo sviluppo di infrastrutture come mercati, porti e luoghi di sbarco, preservando i borghi marinari e sostenendo la cooperazione internazionale e mediterranea.
Soddisfazione per l’esito viene espressa dal presidente della Regione Nello Musumeci. «Auspichiamo che l’Aula - evidenzia il governatore - possa approvare il disegno di legge il prima possibile perché rappresenta una boccata d’ossigeno per migliaia di operatori».
Un occhio di riguardo, poi, è riservato alla sostenibilità ambientale. Tante le norme infatti sui luoghi in cui i pescatori potranno operare; gli strumenti da usare; le taglie minime al di sotto delle quali i pesci devono essere rigettati in mare. E ancora i periodi nei quali l'attività di pesca è consentita.
«Attraverso questo disegno di legge - afferma l’assessore per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera - la Regione si riappropria della propria potestà in materia di pesca. Con la regionalizzazione di norme sostanziali andiamo ad agganciare i Fondi europei che utilizziamo al territorio, che diversamente rischierebbero di essere sterili e vani e di non lasciare traccia nel medio e lungo periodo».
Tra i punti di forza del disegno di legge sulla Pesca mediterranea, inoltre, c'è l’istituzione del “Registro identitario della pesca mediterranea e dei borghi marinari”. Tenuto dal dipartimento regionale della Pesca mediterranea, guidato da Dario Cartabellotta, il suo obiettivo sarà quello di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio d'estinzione. Così come sarà istituita la “Rete dei Comuni della pesca di Sicilia”, al fine di favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra coloro che operano all’interno dell’universo della pesca.
venerdì 5 aprile 2019
Altri sette anni di Loveral.
Sarà la Loveral a gestire il servizio rsu nel Comune di Lipari per i prossimi sette anni. La ditta, che già opera nel nostro Comune, si è aggiudicata la gara.
Questo quanto trapela da fonti, da noi ritenute altamente attendibili.
Ricordando che nel servizio sinora svolta non sono mancati i problemi, anche con i lavoratori, ci auguriamo ci sia una svolta e che l'amministrazione "pretenda", senza sconto alcuno, tutto ciò che è previsto nel bando.
Ricordando che nel servizio sinora svolta non sono mancati i problemi, anche con i lavoratori, ci auguriamo ci sia una svolta e che l'amministrazione "pretenda", senza sconto alcuno, tutto ciò che è previsto nel bando.
Anche perchè non sono "noccioline" i fondi che spettano alla ditta che si è aggiudicata l'appalto.
Sempre più su! Segnalazione dei lettori in tempo reale!
Riceviamo e pubblichiamo: Prezzo della benzina da questa sera, una cosa a dir poco vergognosa, e nessuno si muove per sincerarsi della situazione. Aggiungiamo che nei due distributori il prezzo è uguale perché non c’è concorrenza e quando dovrebbe essere chiuso ( Self Service) il prezzo rimane invariato. LA VOCE DEL POPOLO DI LIPARI
Salina. Appaltata la messa in sicurezza del costone “Vallone Nero” a Salina
Entro la fine di aprile prenderanno il via i lavori di messa in sicurezza del costone "Vallone nero" nel Comune di Santa Marina Salina, nelle Eolie. Lo comunica la Regione Siciliana.
La Tecnoperforazioni di Trento si è aggiudicata, per un importo di 329mila euro, l’appalto per il consolidamento della parete rocciosa nella zona di Punta Brigantino dove, a una quota compresa tra i 15 ed i 25 metri, si trovano delle abitazioni che risultano minacciate dal dissesto idrogeologico.
Il progetto prevede, con tecniche che garantiscono gli equilibri morfologici e naturalistici, un sistema di protezione superficiale mediante la collocazione di rete in aderenza e di tiranti attivi, e una mantellata al piede del costone. Sarà inoltre risistemato il muro di contenimento, che era crollato, ed effettuata la pulizia nell’area sulla quale, in seguito a una ordinanza sindacale e a una della Capitanera di porto, vigeva un divieto di transito e di sosta, ma anche uno di balneazione sino ad ottanta metri dalla battigia.
"Con questo secondo intervento - spiega il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, alla guida dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, diretto da Maurizio Croce - completiamo il consolidamento dell’area che restituiamo ai residenti e ai turisti, confermando una grande attenzione nei confronti delle nostre piccole isole, perle di vera bellezza".
REGIONE: LA SICILIA AL VINITALY CON 147 AZIENDE.
La Sicilia si presenta al Vinitaly di Verona, la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino, (che si terrà dal 7 al 10 aprile 2019) con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori dell’Isola vocati al vino di qualità. All’interno del tradizionale padiglione numero 2 (subito all’ingresso della Fiera), gli stand occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospiterà incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia, degustazioni di vini sperimentali, oltre che la presentazione ufficiale della missione siciliana a cui parteciperà il presidente della Regione Nello Musumeci.
«La Sicilia - sottolinea il governatore - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il “brand Sicilia” è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell’ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato».
Proprio domenica, alle ore 15 nell’Area business dello stand della Sicilia, il governatore illustrerà alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un settore che, anno dopo anno, cresce sempre di più. All’incontro con i giornalisti, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, parteciperanno anche Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando nel mondo, attraverso i suoi “Ambasciatori”, il vino siciliano nel mondo. Alla conferenza stampa saranno inoltre presenti i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
Anche a questa 53ma edizione, per la Sicilia c’è un primato: è la regione più vitata d’Italia con oltre 97mila ettari, seguita dal Veneto con poco più di 94mila e dalla Puglia con 88mila. Il 75 per cento dell’estensione, pari a circa 73mila ettari, è composta da vigneti a “denominazione d'origine” (DO) o a “indicazione geografica” (IG), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità. I rimanenti 23mila ettari sono classificati come produzione di vino varietale/generico (vino da tavola).
«L'orientamento del Governo Musumeci - afferma l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera - è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola”, migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani».
Tra le performance del vino siciliano, in questo 2019, non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune denominazioni. In particolare la Doc Sicilia nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento, rispetto all’anno precedente: oltre ottanta milioni di bottiglie contro i ventinove milioni del 2017. Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con tre milioni e seicentomila bottiglie nel 2018, duecentomila in più dell’anno precedente.
Si registra una flessione, invece, per l’Igt “Terre Siciliane” con 127 milioni di pezzi confezionati contro i circa 172 milioni di dodici mesi prima. Un dato che induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la Denominazione d’origine (Do).
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista anche una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto.
«La Sicilia - sottolinea il governatore - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il “brand Sicilia” è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell’ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato».
Proprio domenica, alle ore 15 nell’Area business dello stand della Sicilia, il governatore illustrerà alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un settore che, anno dopo anno, cresce sempre di più. All’incontro con i giornalisti, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, parteciperanno anche Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando nel mondo, attraverso i suoi “Ambasciatori”, il vino siciliano nel mondo. Alla conferenza stampa saranno inoltre presenti i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
Anche a questa 53ma edizione, per la Sicilia c’è un primato: è la regione più vitata d’Italia con oltre 97mila ettari, seguita dal Veneto con poco più di 94mila e dalla Puglia con 88mila. Il 75 per cento dell’estensione, pari a circa 73mila ettari, è composta da vigneti a “denominazione d'origine” (DO) o a “indicazione geografica” (IG), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità. I rimanenti 23mila ettari sono classificati come produzione di vino varietale/generico (vino da tavola).
«L'orientamento del Governo Musumeci - afferma l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera - è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola”, migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani».
Tra le performance del vino siciliano, in questo 2019, non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune denominazioni. In particolare la Doc Sicilia nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento, rispetto all’anno precedente: oltre ottanta milioni di bottiglie contro i ventinove milioni del 2017. Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con tre milioni e seicentomila bottiglie nel 2018, duecentomila in più dell’anno precedente.
Si registra una flessione, invece, per l’Igt “Terre Siciliane” con 127 milioni di pezzi confezionati contro i circa 172 milioni di dodici mesi prima. Un dato che induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la Denominazione d’origine (Do).
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista anche una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto.
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