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sabato 17 agosto 2019
Quattro del mattino del 17 Agosto a Lipari centro, c'è un "poco" di tensione "all'asilo" o sbaglio? (video)
Ma la maggior parte di questi "esagitati" avranno quindici anni? . Indipendentemente se tutti o una parte siano "turisti" o di Lipari, è normale che siano in giro a quest'ora?
Un porto romano sommerso a Lipari! (di Marco Anzidei)
Nel 2008 il compianto Sebastiano Tusa †, allora Direttore della Soprintendenza Archeologica del Mare della Regione Siciliana, si trovava a Lipari, una delle sue mete abituali di lavoro. Una draga era impegnata in alcuni sondaggi preliminari nel mare antistante la banchina del porto di Marina Lunga per l’ampliamento del molo aliscafi a Sottomonastero. Ad un tratto, la benna fece emergere dal fondo del mare parti di colonne che depositò con fragore sulla banchina. Stupefatto della “pesca miracolosa” di resti archeologici, nei giorni successivi Sebastiano autorizzò i primi rilievi subacquei che delinearono la presenza di interessantissime strutture sommerse. Queste vennero successivamente attribuite ad un porticato di epoca romana, probabilmente posto all’ingresso di un ampio porto.
Gli scavi e i rilievi subacquei continuarono nei mesi successivi, ma la svolta nelle indagini sulla possibile presenza di strutture portuali nella zona avvenne grazie ad un rilievo idrografico eseguito nell’ambito di un progetto multidisciplinare finanziato dalla Protezione Civile e diretto dall’INGV, in collaborazione con IGAG-CNR (Alessandro Bosman) e Università Sapienza di Roma (Daniele Casalbore). Il rilievo, rivolto allo studio dei rapporti tra attività vulcanica e tettonica, comprendeva una mappatura ad alta risoluzione dei fondali circostanti Lipari. Questo venne eseguito con un sofisticato ecoscandaglio multifascio, montato sulla imbarcazione Big One dell’INGV, appositamente trasportata da La Spezia fino a Lipari.
Il Big One venne trasformato per l’occasione in un piccolo laboratorio galleggiante pieno di costose strumentazioni Hi-Tech, dove si muovevano agilmente un pilota e tre-quattro ricercatori.
Mano a mano che il rilievo procedeva, i monitor collegati ai computer che analizzavano i dati da complessi strumenti misero in luce un grande molo lungo 160 m e largo 60 m, parzialmente sepolto da sedimenti.
Il molo, con caratteristiche costruttive tipiche dell’epoca romana, si raccordava sulla costa proprio con il porticato individuato da Sebastiano.
Come mai i romani costruirono questo grande molo a Lipari? Perché è stato sommerso dal mare? Perché si è persa la memoria di questa imponente struttura?
Questo è stato il filo conduttore delle discussioni con Sebastiano Tusa e Roberto La Rocca, della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, a cui abbiamo provato a dare risposta con lo studio multidisciplinare New insights on the subsidence of Lipari island (Aeolian islands, southern Italy) from the submerged Roman age pier at Marina Lunga,pubblicato nel 2016 sulla rivista Quaternary International.
Le mappe tridimensionali ad altissima risoluzione del fondale e la interpretazione archeologica hanno guidato le immersioni sottomarine organizzate da Francesco Spaggiari, subacqueo del Global Underwater Explorers (GUE), che tuttora svolge un ruolo fondamentale nei ritrovamenti, mappatura e recupero di resti archeologici sottomarini per la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Dai rilievi è stato possibile osservare e misurare nel dettaglio le caratteristiche del molo e del porticato e anche individuare gli elementi costruttivi indicatori del livello marino al tempo in cui il molo era in funzione. Il molo presenta ancora i resti dei tipici anelli di ormeggio in pietra e tratti di pavimentazione, ancora in ottimo stato di conservazione. Il porticato è invece costituito di più livelli, su cui sono stati rinvenuti numerosi capitelli di colonne, anche ribaltati.
Dall’analisi della morfologia del fondale, dalle caratteristiche costruttive del molo e del porticato, è stato possibile individuare la costa di epoca romana, oggi posta alla profondità di circa 13 m da cui è stata desunta una sommersione del molo di 12.3 m. L’analisi stratigrafica dei sedimenti che coprivano il molo ha permesso di indicare l’età della frequentazione attraverso la datazione archeologica di resti ceramici.
Per calcolare la velocità di subsidenza (cioè la lenta flessione verso il basso della superficie terrestre per cause naturali o antropiche), abbiamo utilizzato particolari elementi costruttivi del molo che erano in relazione con il livello del mare al tempo del funzionamento del porto (ad esempio la pavimentazione della superficie del molo, i possibili punti di ormeggio, ecc.) ma che oggi sono sommersi. Ciò in modo di calcolare l’aumento locale del livello nel tempo. Il risultato è stato che il porto si è inabissato alla velocità media di circa 5.79 mm all’anno durante gli ultimi 2000 anni. Per lo stesso periodo, sappiamo da altri studi che il livello marino nel Mediterraneo nella zona delle Eolie è aumentato di circa 1 m per cause climatiche (aumento eustatico, cioè di acqua proveniente principalmente dallo scioglimento dei ghiacci continentali e movimenti isostatici della terra solida).
Dalla differenza tra la variazione di livello marino indicata dal molo (quanto è stato sommerso) e l’aumento di livello marino già noto per cause climatiche, abbiamo quindi potuto calcolare i diversi contributi che hanno concorso alla sommersione del molo, stimando l’entità della subsidenza causata dal movimento vulcano-tettonico, principale responsabile “dell’affondamento” del molo, avvenuta alla velocità media di 5.17 mm all’anno durante gli ultimi 2100 anni circa (età del molo). Sono quindi i movimenti vulcano-tettonici la causa principale della sommersione del molo. Infine, a partire dai valori di subsidenza e della ricostruzione nel tempo dell’aumento di livello marino (ultimi 20.000 anni), è stato possibile ipotizzare il momento in cui il molo è diventato inutilizzabile in quanto ormai sommerso: il IV secolo dopo Cristo. Questo periodo sembra essere in accordo con la datazione di alcune ceramiche ritrovate all’interno dei sedimenti che coprono il molo.
L’insieme di questi dati, ha permesso di ipotizzare che il molo cessò di funzionare intorno al IV secolo d.C. con la conseguente perdita di un importante scalo portuale a Lipari. Nei secoli successivi, i movimenti subsidenti (forse intervallati da episodi di sollevamento per attività vulcanica) e il continuo aumento del livello marino indotto dal riscaldamento climatico porteranno il molo e il porticato a sempre maggiori profondità, cancellandone il ricordo.
Canneto :"Pirati" catanesi penetrano, con motoscafo, nel tratto di mare riservato ai bagnanti. Intervengono carabiniere, fuori servizio, e guardia costiera
Minuti di grande apprensione, ieri pomeriggio, nel tratto di mare antistante il lido "Coral beach " di Canneto.
Intorno alle 17, un motoscafo di circa 5 metri e mezzo, con a bordo (questo si appurerà poi) sette giovani catanesi, è penetrato all'interno dell'area riservata ai bagnanti, girando all'interno di quello spazio, avvicinandosi pericolosamente al bagnasciuga, tra le comprensibili urla e terrore dei presenti, tra i quali tante famiglie con bambini. Allertato dalle urla, che provenivano dal mare e dalla spiaggia, un appuntato dei carabinieri di Lipari, fuori servizio, che si stava concedendo qualche ora di relax con i suoi cari, si è attivato e con un pattino, insieme ad un giovane del luogo*, ha raggiunto l'imbarcazione che, nel frattempo, si era spostata, gettando l'ancora al di fuori dell'area riservata ai bagnanti. Dopo essersi qualificato, ha proceduto all'identificazione dei sette.
Nel frattempo, una volta allertata, è giunta la guardia costiera che ha proceduto a verbalizzare, elevando una sanzione amministrativa, i giovani turisti per inosservanza dell'ordinanza sulla sicurezza balneare, per navigazione a motore sotto costa
Il motoscafo ha poi ripreso il largo poichè, in casi del genere, non è previsto il sequestro.
*Apprendiamo si trattava di un maresciallo della guardia costiera, anch'egli libero dal servizio.
Il motoscafo ha poi ripreso il largo poichè, in casi del genere, non è previsto il sequestro.
*Apprendiamo si trattava di un maresciallo della guardia costiera, anch'egli libero dal servizio.
Oggi è il 17 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno.
Veduta sulla baia di Lipari (foto: Maria Castelli)
Detto/proverbio del giorno: Gobba a levante, luna calante, gobba a ponente, luna crescente.
venerdì 16 agosto 2019
Vulcano: i carabinieri denunciano diciotto persone per abusivismo edilizio.
Nei giorni scorsi, sull’isola di Vulcano, appartenente all’arcipelago Eoliano, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno eseguito diversi controlli finalizzati a contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio.
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma, hanno proceduto nei confronti di:una 53enne ed un 55enne che sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato, nelle rispettive abitazioni, in località Vulcanello, interventi edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza dei relativi permessi.
I militari hanno individuato un’abitazione in muratura e una dependance fuori terra in cemento già oggetto di apposita ordinanza di demolizione del Comune di Lipari.
Nella circostanza sono stati denunciati anche il direttore dei lavori, 50enne di origini messinesi, il progettista, 52enne di Barcellona P.G., e il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, 46enne di Barcellona P.G.;
un 77enne, un 49enne, un 46enne, una 45enne che sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato, in contrada Sotto lentia, un manufatto in cemento armato, completamente interrato in area sottoposta a vincolo sismico e paesaggistico in assenza dei relativi permessi. L’opera è stata posta sotto sequestro. Nella circostanza sono stati denunciati anche il direttore dei lavori, 69enne di Barcellona P.G. e il titolare dell’impresa edile che ha eseguito i lavori, 59enne di Barcellona P.G.;
un 68enne ed una 60enne, che in località Sotto lentia hanno realizzato un manufatto in cemento armato già oggetto di apposita ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi da parte del Comune di Lipari;
una 71enne e un 44enne che sempre in contrada Sotto lentia hanno realizzato una cisterna nei pressi della propria abitazione senza alcun permesso e autorizzazione;
un 79enne sul cui fondo in località Piano dell’Arpa è stata costruita un’abitazione in muratura ed un 73enne ed una 51enne quale responsabili della ditta esecutrice dell’opera già oggetto di ordinanza di demolizione.
Inaugurata la macchina del ghiaccio per i pescatori responsabili di Stromboli
Nell’ambito del progetto sulla
pesca responsabile di Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation
Fund, è stata inaugurata a Stromboli la prima macchina del ghiaccio donata
dalle fondazioni ai pescatori dell’isola, veri protagonisti del progetto.
Dal 2017 è stato avviato un
progetto che vede coinvolti i pescatori di Salina e Stromboli che, nella fase
iniziale e a seguito di una serie di incontri, hanno sviluppato volontariamente
un ‘Codice di buona condotta’ centrato sulla pesca responsabile, in
collaborazione con i biologi marini, stabilendo insieme quali comportamenti
consapevoli adottare, in particolare in merito all’uso degli attrezzi da pesca,
per favorire la tutela a lungo termine della risorsa ittica.
Lo scopo del progetto è quello di
incentivare l’aggregazionismo tra i pescatori, sensibilizzare la categoria
sulle criticità in cui oggi versa la risorsa ittica, promuovere la pesca a
basso impatto ambientale, favorire il recupero degli habitat e dei suoi
organismi e creare un modello win-win per la conservazione e la pesca.
Nel primo anno di sviluppo del
progetto i pescatori coinvolti si sono riuniti in più occasioni diventanto
parte attiva del progetto. In seguito hanno ricevuto delle casse frigo isolanti
per migliorare la qualità del pescato del giorno e disincentivare l’uso delle
cassette usa e getta in polistirolo. E’ stato inoltre creato un logo che li
identifichi così che gli acquirenti locali possano facilmente riconoscere i
pescatori che seguono un modello virtuoso, acquistando un prodotto sostenibile,
di alta qualità e a chilometro zero.
Le macchine del ghiaccio donate,
producono ghiaccio a scaglie fino a 500 kg al giorno. I pescatori di Stromboli,
che hanno accolto con entusiasmo l’installazione della macchina, potranno
finalmente rifornirsi tutti i giorni di ghiaccio e mantenere il pescato
giornaliero al massimo della sua freschezza e qualità.
E’ prevista a breve
l’istallazione delle macchine del ghiaccio a Salina e il coinvolgimento di un
gruppo di pescatori di Lipari, con l’obiettivo di continuare a sostenere la
categoria tutelando gli ambienti marini. Il progetto ha suscitato l’interesse
di altre comunità di pescatori in Italia.
Si ringraziano Claudio Utano
dell’agenzia MoloTre per aver concesso uno spazio che ospitare la macchina a
Stromboli e Paolo de Rosa, Presidente dell’associazione Attiva Stromboli, per
il sostegno sull’isola.
Due interventi di pulizia e lavaggio strade a Lipari centro.
Si informa la cittadinanza che con ordinanza n. 85 del 14 agosto 2019 il Sindaco Marco Giorgianni, di concerto con l’Assessore all’Ecologia Massimo Taranto, ha disposto due interventi straordinari di pulizia e lavaggio strade per il Centro Storico di Lipari, ovvero in zona Corso Vittorio Emanuele e zona Marina Corta, comprensivo dei vicoli limitrofi, a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e del decoro urbano.
I due interventi sono stati programmati per la notte tra il 16 e il 17 agosto e per la notte tra il 25 e il 26 agosto.
Si richiede la collaborazione delle attività e dei gestori dei locali nel lasciare le strade e i vicoli interessati sgombri da qualunque impedimento per l’effettuazione del servizio.
Grazie.
L’Assessore all’Ecologia
Massimo Taranto
I due interventi sono stati programmati per la notte tra il 16 e il 17 agosto e per la notte tra il 25 e il 26 agosto.
Si richiede la collaborazione delle attività e dei gestori dei locali nel lasciare le strade e i vicoli interessati sgombri da qualunque impedimento per l’effettuazione del servizio.
Grazie.
L’Assessore all’Ecologia
Massimo Taranto
Oggi è il 16 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno
Marina Corta (Lipari) - Chiesa Madonna della Neve
Detto/proverbio del giorno: A lavar la testa all'asino si perde l'acqua e anche il sapone
giovedì 15 agosto 2019
REGIONE: RISORSE PER PREVENIRE LE NUOVE “EMERGENZE SOCIALI”
Un milione e mezzo di euro, dal governo Musumeci, per la prevenzione e il contrasto della ludopatia e delle solitudini involontarie in particolare nella persona anziana. L'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha, infatti, pubblicato il bando per la presentazione dei progetti. A presentare le istanze potranno essere esclusivamente le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, singole o in partenariato, con sede operativa nell’Isola e purché iscritte negli appositi registri della Regione. Gli interventi ammessi a finanziamento dovranno prevedere lo svolgimento di una o più attività tra quelle ricomprese nell'articolo 5 del codice del terzo settore.
«Si tratta - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - delle nuove emergenze sociali per le quali, attraverso i progetti che finanzieremo con questo avviso, prevediamo la messa in campo di iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato che accompagnino i soggetti interessati a superare il disagio».
In particolare, un milione verrà destinato a prevenire le solitudini involontarie e seicentomila euro al contrasto della ludopatia. Tra i criteri di premialità, l'assessorato ha inserito: la partecipazione al progetto di enti pubblici; il coinvolgimento attivo e partecipativo dei volontari coinvolti nell'iniziativa; la presenza all'interno del progetto di caratteristiche di innovazione sociale ovvero attività che soddisfino bisogni sociali e che allo stesso tempo creino nuove relazioni e nuove collaborazioni. Centomila euro sarà la misura massima concedibile per i progetti relativi alle solitudini involontarie, mentre cinquantamila per quelli rivolti al contrasto della ludopatia. A queste risorse il soggetto attuatore dell'iniziativa dovrà aggiungere a titolo di cofinanziamento almeno il 20 per cento.
«Più specificatamente queste attività - aggiunge l'assessore delle Politiche sociali Antonio Scavone - riguarderanno, tra le altre, le prestazioni socio-sanitarie, le attività culturali di interesse sociale con finalità educative, l' organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale e religioso, i servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento lavorativo, la riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata».
«Si tratta - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - delle nuove emergenze sociali per le quali, attraverso i progetti che finanzieremo con questo avviso, prevediamo la messa in campo di iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato che accompagnino i soggetti interessati a superare il disagio».
In particolare, un milione verrà destinato a prevenire le solitudini involontarie e seicentomila euro al contrasto della ludopatia. Tra i criteri di premialità, l'assessorato ha inserito: la partecipazione al progetto di enti pubblici; il coinvolgimento attivo e partecipativo dei volontari coinvolti nell'iniziativa; la presenza all'interno del progetto di caratteristiche di innovazione sociale ovvero attività che soddisfino bisogni sociali e che allo stesso tempo creino nuove relazioni e nuove collaborazioni. Centomila euro sarà la misura massima concedibile per i progetti relativi alle solitudini involontarie, mentre cinquantamila per quelli rivolti al contrasto della ludopatia. A queste risorse il soggetto attuatore dell'iniziativa dovrà aggiungere a titolo di cofinanziamento almeno il 20 per cento.
«Più specificatamente queste attività - aggiunge l'assessore delle Politiche sociali Antonio Scavone - riguarderanno, tra le altre, le prestazioni socio-sanitarie, le attività culturali di interesse sociale con finalità educative, l' organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale e religioso, i servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento lavorativo, la riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata».
Lipari: Deblattizzazione, disinfestazione e pulizia dei locali comunali. Tutti gli uffici chiusi il 16 Agosto.
COMUNE DI LIPARI
CITTA’ METROPOLITANA DI MESSINA
ORDINANZA SINDACALE N° 75 del 07/08/2019
Oggetto: Intervento di disinfestazione Uffici Comunali e conseguente chiusura in data 16 agosto 2019.
IL SINDACO
Visto che a seguito di segnalazione da parte di personale di questo Ente, è scaturita la necessità di effettuare un intervento di deblattizzazione e disinfestazione degli stabili dove sono ubicati i vari uffici comunali al fine di eliminare eventuali inconvenienti di carattere igienico-sanitario;
Che essendo i locali ove insistono gli uffici comunali aperti al pubblico, l’intervento di deblattizzazione e disinfestazione si rende necessario, a tutela della salute pubblica e dell’igiene dei locali stessi per ragioni di salubrità e sicurezza e per l’incolumità di quanti frequentano detti immobili;
Rilevata e condivisa tale esigenza, derivante dalla circostanza del tempo trascorso dall’ultimo intervento di deblattizzazione e disinfestazione;
Ritenuto che tale operazione di disinfestazione può essere programmata per il giorno 16 agosto 2019 in considerazione che l’attività degli uffici comunali è notevolmente ridotta, sia perché buona parte del personale dipendente nella settimana di ferragosto è in ferie e sia per la scarsa presenza, come di consuetudine, di utenti;
Preso atto che tali interventi possono provocare esalazioni tossiche, è d’obbligo la chiusura degli uffici comunali;
Che si rende, pertanto, urgente e necessario provvedere in proposito incaricando apposita ditta che sarà individuata a cura del 3° Settore;
Ritenuta, pertanto, la necessità di disporre la chiusura di tutti gli Uffici Comunali ubicati nel territorio comunale;
Visto l’art. 50 comma 5 del D.Lgvo n. 267 del 18/8/2000;
Visto il Testo Unico delle Leggi Sanitarie;
Visto l’Ord.to Amm.vo degli EE.LL. vigente.
ORDINA
La chiusura degli uffici di questo Comune, per il giorno 16 agosto 2019, e ciò ai fini di una efficace effettuazione delle operazioni di deblattizzazione e disinfestazione e di pulizia dei detti locali.
Dare mandato al Dirigente del 3° Settore ai fini dell’individuazione della Ditta che dovrà effettuare tali interventi e per l’esecuzione della presente ordinanza.
Di trasmettere la presente ordinanza ai Dirigenti dei Settori, all’Ufficio CED per la pubblicazione all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari nonché alla stampa al fine di darne massima diffusione.
Dalla Residenza Municipale 7 Agosto 2019
IL SINDACO
Marco Giorgianni
AL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE DI MALFA (SALINA), MOSTRA FOTOGRAFICA DI VEZZOLI E CENA EOLIANA PER FINANZIARE LA RISTRUTTURAZIONE DELL' IMPORTANTE SPAZIO CULTURALI DEL MONDO.
Una cena eoliana il 16 agosto in occasione del taglio del nastro e una mostra con gli scatti più importanti dell’artista milanese dal 16 al 24 agosto. Due eventi per lo stesso obiettivo: finanziare la ristrutturazione di uno degli spazi più importanti per la storia delle isole Eolie: il museo dell’emigrazione di Malfa. Uno spazio tenuto in piedi da un gruppo di appassionati e dalla caparbietà del professore Marcello Saija uno dei più eminenti storici della nostra terra che anche quest’anno, il 7 e l’8 settembre, organizzerà la festa degli eoliani nel mondo. In occasione del taglio del nastro della mostra fotografica “ Uno sguardo sulle Eolie” di Maurizio Vezzoli nella Sala del Contemporaneo al Museo dell’emigrazione a Malfa il 16 Agosto alle ore 20 verrà servita una cena eoliana il cui ricavato sarà devoluto al Museo per eseguire restauri necessari al mantenimento della struttura .
Inaugurato nel 1999, il museo eoliano dell’emigrazione ha sede sull'isola di Salina, a Malfa nell'ottocentesco palazzo Marchetti, donato all'associazione culturale Didime 90 da un costruttore americano originario di Salina. Scopo del museo è ricordare l'emigrazione transoceanica degli eoliani che, tra Ottocento e Novecento, lasciarono l'arcipelago per dirigersi soprattutto verso l'Australia, l'Argentina e gli Stati Uniti. Nelle sale del museo, distribuiti in diverse sezioni, numerosi reperti originali: fotografie, giornali d’epoca, oggetti, bagagli, filmati.
Maurizio Vezzoli ha iniziato nel 1977 e, davanti al suo occhio e alla sua macchina fotografica, sono passati un’infinità di oggetti: dai forni di Philips, ai maglioni di Missoni, alla Ferrari di Schumacher senza dimenticare ovviamente il cibo.Nato a Varese nel 1953, ha vissuto in pieno il boom di Milano capitale della creatività e della moda. In questo mondo ha lavorato e viaggiato per quarant’anni, adesso qualcosa sta cambiando. La sua curiosità e sensibilità l’hanno portato sempre più verso progetti fotografici di ricerca e, come dice lui stesso, “ di esplorazione delle forme e della luce“. L’ultimo è “ i Quaderni”, un racconto fotografico in grande formato dove il bianco e nero del mare e delle Isole Eolie si alterna al colore della gastronomia eoliana, scenari impareggiabili e un grande tributo alla bellezza e alla “golosità” di questo arcipelago, setting eccezionale del progetto.
I biglietti per la visita al Museo e per la cena si possono acquistare nella biglietteria del Museo o prenotare al 339 1484630.
REGIONE: OPERE IDRICHE, ISTITUITA L'AUTORIZZAZIONE IDRAULICA UNICA
Tempi certi e un iter veloce per ottenere il via libera alla realizzazione delle opere che in Sicilia interessano i corsi d'acqua. Da oggi, infatti, entra in funzione l'Autorizzazione idraulica unica che rappresenterà l'interlocutore esclusivo per gli utenti, sia privati che pubbliche amministrazioni. Il decreto che la istituisce porta la firma del segretario generale dell'Autorità di bacino del distretto idrografico dell'Isola, Francesco Greco
«Adesso - afferma il presidente della Regione Nello Musumeci - i tempi potranno ridursi anche di un anno: si chiude un'era di estenuanti attese e di incomprensibili rimpalli di competenze tra Genio civile e dipartimento dell'Ambiente, provocati da una normativa che lasciava spazio a interpretazioni contrastanti. E quelle lungaggini hanno spesso fatto perdere cospicui finanziamenti, nonostante fossero pronti i progetti esecutivi per eseguire le opere».
L'Autorizzazione, che verrà rilasciata entro novanta giorni dalla data di presentazione dell'istanza, accorperà una serie di valutazioni che precedentemente richiedevano singole verifiche: la legittimazione all'uso dell'area demaniale, la compatibilità del manufatto con le previsioni di rischio idraulico contenute nel Piano per l’assetto idrogeologico e il suo impatto sulla portata d'acqua transitabile.
«Lo snellimento di ogni procedura amministrativa - aggiunge il governatore Musumeci - è sempre all'ordine del giorno sulla nostra agenda di lavoro. E in questo settore, dopo avere istituito l'Autorità di bacino attesa da quasi vent'anni, compiamo un ulteriore, decisivo passo per rimuovere tutto ciò che ostacola lo sviluppo e il processo di modernizzazione della nostra Regione».
«Adesso - afferma il presidente della Regione Nello Musumeci - i tempi potranno ridursi anche di un anno: si chiude un'era di estenuanti attese e di incomprensibili rimpalli di competenze tra Genio civile e dipartimento dell'Ambiente, provocati da una normativa che lasciava spazio a interpretazioni contrastanti. E quelle lungaggini hanno spesso fatto perdere cospicui finanziamenti, nonostante fossero pronti i progetti esecutivi per eseguire le opere».
L'Autorizzazione, che verrà rilasciata entro novanta giorni dalla data di presentazione dell'istanza, accorperà una serie di valutazioni che precedentemente richiedevano singole verifiche: la legittimazione all'uso dell'area demaniale, la compatibilità del manufatto con le previsioni di rischio idraulico contenute nel Piano per l’assetto idrogeologico e il suo impatto sulla portata d'acqua transitabile.
«Lo snellimento di ogni procedura amministrativa - aggiunge il governatore Musumeci - è sempre all'ordine del giorno sulla nostra agenda di lavoro. E in questo settore, dopo avere istituito l'Autorità di bacino attesa da quasi vent'anni, compiamo un ulteriore, decisivo passo per rimuovere tutto ciò che ostacola lo sviluppo e il processo di modernizzazione della nostra Regione».
REGIONE: AGRICOLTURA; SVILUPPO AREE INTERNE, ARRIVANO TRENTA MILIONI
Altri trenta milioni di euro dalla Regione Siciliana a favore degli agricoltori dell’Isola e soprattutto per lo sviluppo delle aree interne. Le risorse sono quelle del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. Dopo l’approvazione e pubblicazione sul sito del dipartimento regionale dell’Agricoltura delle graduatorie definitive di 4 Misure strategiche del Psr, adesso avverrà l’emissione dei decreti di finanziamento.
Complessivamente si tratta di 30,6 milioni di euro destinati a 408 progetti così ripartiti: dieci milioni e mezzo milioni di euro per “investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansione di infrastrutture comprese interventi nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico” (16 progetti); otto milioni di euro per la “fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche” (40 progetti); cinque milioni di euro circa per la “manutenzione, il restauro e la riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi e dei borghi rurali” (12 progetti); sette milioni di euro per “l’avviamento di nuove attività imprenditoriali extra-agricole nelle zone rurali” (350 progetti).
«Un significativo passo in avanti - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - sul fronte della spesa regionale nel settore dell’agricoltura. Si tratta di progetti che possono contribuire ad attenuare i fenomeni di declino socio-economico dell’Isola, creando nuova occupazione e sviluppo, ma soprattutto riequilibrando il rapporto tra città e campagna, attraverso un adeguato sviluppo dell’imprenditorialità rurale».
Gli interventi finanziati sono parte integrante delle politiche di sviluppo rurale dell’Unione europea, che prefigura sempre più il miglioramento della competitività e dell’ambiente e una migliore qualità della vita e diversificazione dell'economia rurale.
«Sempre più gli agricoltori siciliani - aggiunge l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera - devono allargare il loro raggio di attività puntando decisamente alla multifunzionalità. Sono opere fondamentali per il rilancio delle aree interne, attesi da tempo, che hanno tra i tanti beneficiari enti locali e territoriali. L’agricoltura tradizionale cede il passo a nuove opportunità, sostenute dal governo Musumeci».
Complessivamente si tratta di 30,6 milioni di euro destinati a 408 progetti così ripartiti: dieci milioni e mezzo milioni di euro per “investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansione di infrastrutture comprese interventi nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico” (16 progetti); otto milioni di euro per la “fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche” (40 progetti); cinque milioni di euro circa per la “manutenzione, il restauro e la riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi e dei borghi rurali” (12 progetti); sette milioni di euro per “l’avviamento di nuove attività imprenditoriali extra-agricole nelle zone rurali” (350 progetti).
«Un significativo passo in avanti - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - sul fronte della spesa regionale nel settore dell’agricoltura. Si tratta di progetti che possono contribuire ad attenuare i fenomeni di declino socio-economico dell’Isola, creando nuova occupazione e sviluppo, ma soprattutto riequilibrando il rapporto tra città e campagna, attraverso un adeguato sviluppo dell’imprenditorialità rurale».
Gli interventi finanziati sono parte integrante delle politiche di sviluppo rurale dell’Unione europea, che prefigura sempre più il miglioramento della competitività e dell’ambiente e una migliore qualità della vita e diversificazione dell'economia rurale.
«Sempre più gli agricoltori siciliani - aggiunge l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera - devono allargare il loro raggio di attività puntando decisamente alla multifunzionalità. Sono opere fondamentali per il rilancio delle aree interne, attesi da tempo, che hanno tra i tanti beneficiari enti locali e territoriali. L’agricoltura tradizionale cede il passo a nuove opportunità, sostenute dal governo Musumeci».
Fa un caldo...ma, prima o poi, pioverà!. Puliamo le caditoie "otturate" per tempo, prima di allagarci?
Questo è una caditoia/tombino a Canneto, che ci segnala un lettore.
Gli altri? Praticamente in fotocopia.
Ad Agosto ancora una volta in ostaggio di orde di ragazzini urlanti e alterati, così come di speculatori pseudo - adulti (di Luca Chiofalo)
Per l’ennesimo anno, le Eolie (Lipari in particolare) trascorrono buona parte di agosto in ostaggio di orde di ragazzini urlanti e alterati che scambiano le nostre isole per luoghi in cui prendersi “licenze” di ogni tipo. Non me la prendo con questi adolescenti fragili che fanno tutto quello che si concede loro per una malintesa idea di libertà, ma con gli adulti che non sanno più essere adulti. Ce l’ho, inevitabilmente, con coloro che dovrebbero dare indirizzi per mantenere ordine e decoro e vigilare per limitare le ovvie sciocchezze dei ragazzi (lo siamo stati tutti...). Ma mi fanno specie, soprattutto, quegli pseudo-adulti che speculano su di loro, perché su questo turismo di giovanissimi (spesso minorenni) “in festa” e fuori controllo prospera un business (illegale) che troppi fingono di non vedere.
Un agosto vissuto così disordinatamente e “pericolosamente”, oltre all’evidente danno economico e di immagine per il comparto turistico delle nostre isole, è uno spettacolo indecente che dovrebbe far vergognare ogni Eoliano perbene e di buonsenso.
Buon ferragosto a tutti!
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Un agosto vissuto così disordinatamente e “pericolosamente”, oltre all’evidente danno economico e di immagine per il comparto turistico delle nostre isole, è uno spettacolo indecente che dovrebbe far vergognare ogni Eoliano perbene e di buonsenso.
Buon ferragosto a tutti!
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Stromboli: 500 euro di multa a chi violerà l'ordinanza che vieta l'accesso al vulcano a partire da quota 290
Con Ordinanza sindacale 79/19, pubblicata all'albo pretorio del Comune di Lipari, si stabilisce che coloro (persone singole e/o gruppi di escursionisti), che non rispetteranno l'ordinanza 64/19 che vieta l'accesso al vulcano Stromboli, a partire da quota 290. Saranno multati di 500 euro a testa.
Stessa sanzione sul versante di Ginostra per chi non rispetta l'interdizione all'accesso dal sentiero di Punta dei Corvi sino al cratere (interdizione prevista nella stessa ordinanza 64/19).
Stessa sanzione sul versante di Ginostra per chi non rispetta l'interdizione all'accesso dal sentiero di Punta dei Corvi sino al cratere (interdizione prevista nella stessa ordinanza 64/19).
REGIONE: VIOLENZA DI GENERE, PUBBLICATI I BANDI PER LE CASE-RIFUGIO
Arrivano oltre due milioni di euro per case-rifugio e centri antiviolenza e per fornire assistenza, a tutto campo, alle donne e ai loro figli minori. La Regione Siciliana ha, infatti, pubblicato i bandi per finanziare interventi a favore delle vittime di abusi e per sostenere economicamente le strutture dedicate all’accoglienza.
«Prosegue l'impegno del mio governo - evidenzia il presidente Musumeci - accanto alle donne in difficoltà. Vogliamo garantire adeguata protezione alle vittime di violenza attraverso la loro presa in carico da parte dei centri specializzati e, laddove necessario, l'immediata ospitalità presso strutture di accoglienza a indirizzo segreto. Un progetto che punta anche a promuovere la cultura del rispetto della persona attraverso percorsi di prevenzione e di informazione».
«Si tratta - spiega l’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone - dell'attuazione delle linee di azione previste dal Piano regionale degli interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere 2019-2020 recentemente apprezzato dal governo Musumeci. Un programma dove particolare attenzione è stata rivolta al sostegno psicologico, educativo e legale da offrire alle donne vittime di violenza che spesso vivono la loro situazione di disagio in una condizione di assoluta solitudine».
Previsti interventi per finanziare le spese di gestione sia per i centri antiviolenza che per le case- rifugio a indirizzo segreto. Tra le misure anche il reinserimento lavorativo delle vittime attraverso il finanziamento di borse-lavoro e tirocini formativi, oltre all'apertura di quindici nuove strutture di accoglienza che verranno realizzate prioritariamente in quei distretti sanitari ancora privi e che si aggiungeranno alle trentasette già esistenti. Previsto, infine, il finanziamento del Fondo per l'assistenza gratuita alle vittime.
«Un budget che serve - prosegue Scavone - sia per garantire alle vittime il pagamento delle spese per l'assistenza/consulenza legale e per quelle sanitarie non riconosciute dal Servizio sanitario nazionale, sia per fornire loro il necessario e fondamentale supporto psicologico. Con il piano 2019-2020 contro la violenza di genere, avviamo una stretta collaborazione tra la Regione e tutti gli attori pubblici, e del privato sociale, coinvolti nella gestione del fenomeno. L'obiettivo che ci siamo posti - conclude l’assessore - è stato quello, innanzitutto, di garantire adeguata protezione alle vittime attraverso la loro presa in carico da parte dei centri antiviolenza e, laddove necessario, l'immediata ospitalità presso strutture di accoglienza. Ma anche quello di promuovere la cultura al rispetto della persona, attraverso percorsi di prevenzione e di informazione».
«Prosegue l'impegno del mio governo - evidenzia il presidente Musumeci - accanto alle donne in difficoltà. Vogliamo garantire adeguata protezione alle vittime di violenza attraverso la loro presa in carico da parte dei centri specializzati e, laddove necessario, l'immediata ospitalità presso strutture di accoglienza a indirizzo segreto. Un progetto che punta anche a promuovere la cultura del rispetto della persona attraverso percorsi di prevenzione e di informazione».
«Si tratta - spiega l’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone - dell'attuazione delle linee di azione previste dal Piano regionale degli interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere 2019-2020 recentemente apprezzato dal governo Musumeci. Un programma dove particolare attenzione è stata rivolta al sostegno psicologico, educativo e legale da offrire alle donne vittime di violenza che spesso vivono la loro situazione di disagio in una condizione di assoluta solitudine».
Previsti interventi per finanziare le spese di gestione sia per i centri antiviolenza che per le case- rifugio a indirizzo segreto. Tra le misure anche il reinserimento lavorativo delle vittime attraverso il finanziamento di borse-lavoro e tirocini formativi, oltre all'apertura di quindici nuove strutture di accoglienza che verranno realizzate prioritariamente in quei distretti sanitari ancora privi e che si aggiungeranno alle trentasette già esistenti. Previsto, infine, il finanziamento del Fondo per l'assistenza gratuita alle vittime.
«Un budget che serve - prosegue Scavone - sia per garantire alle vittime il pagamento delle spese per l'assistenza/consulenza legale e per quelle sanitarie non riconosciute dal Servizio sanitario nazionale, sia per fornire loro il necessario e fondamentale supporto psicologico. Con il piano 2019-2020 contro la violenza di genere, avviamo una stretta collaborazione tra la Regione e tutti gli attori pubblici, e del privato sociale, coinvolti nella gestione del fenomeno. L'obiettivo che ci siamo posti - conclude l’assessore - è stato quello, innanzitutto, di garantire adeguata protezione alle vittime attraverso la loro presa in carico da parte dei centri antiviolenza e, laddove necessario, l'immediata ospitalità presso strutture di accoglienza. Ma anche quello di promuovere la cultura al rispetto della persona, attraverso percorsi di prevenzione e di informazione».
“La Route du Jasmin" per la prima volta ha toccato le Eolie.
Per la prima volta “La Route du Jasmin” (Rotta del Gelsomino), una affascinante regata velica a tappe che attraversa tutti i paesi del mediterraneo, ha fatto tappa alle isole Eolie. Ben circa 50 imbarcazioni, partite nei primi giorni di agosto dalla Francia per toccare la Sardegna ed infine la Sicilia e in ultimo Vulcano e Lipari.
L’evento per la prima volta è approdato nell'arcipelago grazie ad un lavoro di squadra tra il direttore della marina di Capo D’Orlando Enza Di Raimondo, il patron dell’evento Jo Minniti che da 28 anni organizza la regata, e Lega Navale Italiana di Lipari
L’evento per la prima volta è approdato nell'arcipelago grazie ad un lavoro di squadra tra il direttore della marina di Capo D’Orlando Enza Di Raimondo, il patron dell’evento Jo Minniti che da 28 anni organizza la regata, e Lega Navale Italiana di Lipari
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