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venerdì 21 aprile 2023
Oggi è il 21 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Nacque Anselmo ad Aosta, cittadina del Piemonte, nell'anno 1033, da Gandolfo e Ermemberga, nobili e ricchi signori. Il padre, uomo d'affari, poco si curò dell'educazione del figlio, anzi conosciuta la sua vocazione la ostacolò. La madre invece, donna di soda pietà, conscia dell'alta sua missione, già con il latte materne instillò nel figlio quella pietà che in modo straordinarie doveva poi onorare il nostro Santo.
Quindicenne deliberò di abbandonare il mondo, tanto gli apparve brutto, e decise di consacrarsi al servizio del Signore. Però la volontà contraria del padre e la repentina perdita della madre lo distolsero dal suo proposito.
Così duramente provato, Anselmo s'abbandonò per un po' di tempo al malevolo influsso del mondo: il suo spirito si raffreddò, il mondo gli apparve bello ed affascinante ed il suo cuore inesperto gli si attaccò.
Il Signore però l'attendeva, e ben presto lo ritrasse da sì fatale china, servendosi dello stesso suo padre. Incominciò questi a trattare il figlio così severamente, da costringerlo ad abbandonare la casa e cercare in terra straniera un migliore avvenire.
Riparò in Francia ove Dio lo chiamava. Per tre anni andò ramingo senza casa e senza scopo alcuno, ed infine l'amore allo studio lo spinse ad entrare come discepolo nel monastero del Bec in Normandia, ove insegnava il celebre Lanfranco di Pavia.
Quivi Anselmo trovò grande diletto nello studio; il suo cuore delicato che non reggeva ai maltrattamenti paterni, trovò nel suo maestro un nuovo padre che teneramente l'amava e conobbe l'oggetto che veramente doveva amare: il Divin Maestro. Allora ritornarono presto nell'anima sua i giovanili propositi e i santi desideri di perfezione: sicchè decise risolutamente d'abbandonare il mondo. Entrò nell'Ordine Benedettino e vestì l'abito religioso.
« Si vide in lui, scrive il P. Rosa, novizio e giovane professo, l'asceta austero, e il fratello dolce e affabile che si rende caro a tutti; nel priore, il lavoratore indefesso e il provveditore instancabile, custode rigido della disciplina religiosa; nell'abate, il consigliere e il padre autorevole non meno che amabile coi suoi figli; ed inoltre maestro, filosofo e mistico, scrittore e predicatore, promotore e riformatore della vita religiosa ».
È ammirabile la fortezza di quest'uomo : ebbe tanto a soffrire, sia da parte dei confratelli più anziani, sia da parte del re inglese il quale giunse ad esiliano: ma e questi e quelli egli ricambiò con atti di squisita carità.
Dopo alcuni anni d'esilio, fu richiamato alla sua sede primaziale di Cantorbery, ove santamente rese l'anima al Signore che generosamente aveva servito, il 21 aprile 1109.
I suoi scritti gli meritarono dalla S. Chiesa il titolo di Dottore.
giovedì 20 aprile 2023
Giovanile dell'ASD Lipari IC superata in amichevole dalla Folgore: primo test in vista della prossima stagione
Comunicato
Giovanile dell’ASD LIPARI IC sconfitta per 3 a 0 sul campo del Ciantro contro la Folgore.
Partita che ha misurato il livello dei nostri ragazzi in previsione della juniores del prossimo anno.
I ragazzi si sono confrontati contro giovani di età superiore, impegnanti nei campionati giovanili regionali. Nonostante questo hanno tenuto molto bene il campo ed hanno dimostrato importanti livelli di miglioramento.
Soddisfatti i tecnici Rigano’ e Drago ed il dirigente accompagnatore Sciacchitano Eugenio.
Si ringrazia la società Folgore per la collaborazione.
“Lipari. Gente culture e cucina”: nelle sue pagine la storia, le tradizioni culinarie e molte curiosità sull’isola delle Eolie. Presentazione sabato a Lipari
Tante notizie legate alla cucina e alla sua storia, ma anche approfondimenti sulla natura, sull’archeologia, sui vulcani, sul cinema e molte curiosità sulla principale delle Isole Eolie. C’è questo e molto altro nel volume “Lipari. Gente culture e cucina” pubblicato nell’ambito della collana di studi diretta da Anna Russolillo ed edita dall’Associazione Villaggio Letterario, che racconta le tradizioni, la storia e le storie legate alla cucina e alle genti del Sud.
“Lipari Gente, Culture e Cucina”
raccoglie saggi inediti di studiosi, di appassionati di antiche tradizioni, di
artisti del cibo che raccontano storie legate alla cucina, considerata
principale protagonista della cultura del mondo. Il volume riassume le
esperienze di ricerche scientifiche, di gusti e tradizioni nell’isola di
Lipari, ripercorrendo, dai tempi più antichi fino ai nostri giorni,
l’attenzione che gli uomini e le donne hanno dedicato al cibo.
Il libro, a cura di Maria Clara Martinelli, Pietro Lo
Cascio, Anna Russolillo e Franco Foresta Martin, sarà presentato sabato 22 aprile, alle 17,30 a Lipari,
nella Sala superiore dell’ex Chiesa di Santa Caterina al museo Luigi Bernabò Brea (in via del Castello). Introdurrà il
direttore del Parco archeologico delle Isole Eolie, Rosario Vilardo; Anna Russolillo,
presidente del Villaggio Letterario, presenterà la collana e interverranno i
curatori del volume. L’ingresso è
libero.
Le sue pagine sono un modo per
raccontare e far conoscere questo scrigno di ricchezza che è Lipari. Presenti,
fra gli altri, contributi di Marco Alessi, Nino Allegrino, Paola Costanzo,
Giorgio Cosulich de Pecine, Venanzio Iacolino, Giuseppe La Greca, Luana La
Fauci, Macrina Marilena Maffei, Marco Manni, Luigi Mazza, Maria Oliveri, Tilde
Pajno, Laura Putti, Cristina Roccella, Alessandro Sardella, Daniela
Tagliasacchi, Claudio Antonio Tranne, Rosario Vilardo. Le fotografie del libro
sono di Giorgio Cosulich de Pecine, Antonio Iacullo, Vittorio Sciosia. E in
più, non mancano le ricette, raccolte da “Villaggio Letterario”.
“Nel volume si racconta delle prime
coltivazioni agricole dell’isola nel Neolitico – sottolinea Maria Clara
Martinelli – dei riti greci, dei monasteri medievali, delle piante iconiche,
della biodiversità, della pesca e delle donne di mare, delle pietanze magiche,
della letteratura e del cinema, della fame del confino politico,
dell’agricoltura tradizionale, degli artigiani, delle feste, della passione per
salvaguardare il territorio, dei vulcani e delle loro risorse. Ma anche di
abili chef, di preziose antiche ricette e di vini, i principi del gusto”.
Rotary club Lipari - Arcipelago eoliano installa postazione DAE a Pianoconte. In precedenza era toccato a Canneto
Il Rotary Club di Lipari - Arcipelago Eoliano ha portato a termine nei giorni scorsi la seconda installazione di una postazione DAE, questa volta donata dal Club alla Frazione di Pianoconte ed installata in Piazza Santa Croce, di fronte alla Chiesa sulla facciata della “Vecchia Chiesa”.
Dal Presidente Giuseppe Biancheri e da tutto il Club va un sentito ringraziamento al Parroco della Frazione Don Lio Raffaele, per aver concesso lo spazio utile all’installazione.
Il punto scelto per il posizionamento del Defibrillatore è strategico, perché crocevia tra le strade principali della frazione e le vie più strette ed anguste, dove ancora oggi purtroppo l'Ambulanza non riesce ad accedere.
Il Presidente Biancheri ricorda che la realizzazione di queste Postazioni Dae, è possibile in parte grazie alla raccolta fondi che continua ad essere attiva, attraverso i salvadanai presenti in molti supermercati dell’isola, e soprattutto su una piattaforma on-line all’indirizzo www.gofund.me/f999fef1.
Ed è quindi sempre possibile effettuare una donazione che, anche se minima, può essere fondamentale; più Defibrillatori verranno dislocati sull’Isola e più le percentuali di salvare una vita saliranno.
Entro qualche mese, la Dott.ssa Federica Addamo, che affianca il Club nel progetto “Regala un Battito”, terrà un corso pubblico di Primo Soccorso, gratuito ed aperto a tutti, nella speranza che più persone possibili apprendano come intervenire in queste circostanze.
Ogni anno in Italia, circa 60.000 decessi sono causati da arresto cardiaco, l’unica cura possibile in questi casi è un tempestivo intervento con una scarica elettrica, che è più efficace quanto più è tempestiva, cioè quanto meno tempo è passato dall'insorgenza dell'aritmia all'erogazione della scarica elettrica; il massimo di efficacia si ha nei primi 10 minuti circa dall'inizio dell'arresto. Per questo motivo la presenza di un defibrillatore in zona, oltre che di persone che sappiano come intervenire, può fare la differenza tra la vita e la morte.
Un secondo importante passo, vista soprattutto l’ubicazione della postazione, è stato fatto per rendere sempre di più Lipari Comune Cardioprotetto.
Tra qualche settimana, afferma infine il Presidente Biancheri, è stata già programmata una terza installazione sul Corso Vittorio Emanuele. Da tutto il Rotary Club: Grazie a tutti coloro che hanno donato, e che continueranno a farlo in futuro.
A Vulcano, scoperto batterio che divora «in modo incredibilmente rapido» le particelle di CO2: l'utilità per ripulire l'atmosfera
Si tratta di un particolare tipo di microbo appartenente al gruppo dei "cianobatteri", organismi unicelllulari fotosintetici che vivono soprattutto in ambienti acquatici. Proprio in una sorgente termale di origine vulcanica, straricca di anidride carbonica, i ricercatori statunitensi hanno osservato il batterio nativo delle Eolie estrarre il carbonio dalle molecole di CO2 a un ritmo da record, superiore a quello di qualunque altro cianobatterio classificato finora.
La scoperta, risalente al settembre 2022, è avvenuta ad opera di un team di esperti guidato dal dottor Braden Tierney, della Harvard Medical School, e finanziato dall'azienda statunitense "Seed Health", nota per lo sviluppo di probiotici. Proprio ai laboratori della famosa università bostoniana gli esperti hanno inviato un campione di questi cianobatteri: oltreoceano hanno confermato che i microbi eolici crescevano molto più velocemente dei loro simili.
Potrebbe non essere un caso che il rinvenimento di questo particolare microbo abbia avuto luogo nei dintorni di un vulcano circondato dall'acqua. L'attività vulcanica infatti produce, tra gli altri gas, anche enormi quantità di anidride carbonica: in base a uno studio dell'Unione Geofisica Americana, la mole di CO2 emessa dai vulcani in un anno oscilla tra le 100 e le 500 milioni di tonnellate. Il vulcano più inquinante del mondo è l'Etna, che da solo contribuisce al 10% delle emissioni globali provenienti da attività di origine vulcanica (oltre 9mila tonnellate di C02 al giorno).
Possibile dunque - anche se non ancora dimostrato - che i bacini d'acqua ricca di CO2 vicini all'Isola di Vulcano abbiano in qualche modo stimolato il proliferare di cianobatteri con capacità di fotosintesi superiori alla media. Secondo Tierney e colleghi, inoltre, il nuovo microbo delle Eolie aveva un'altra proprietà insolita: scendeva più in profondità nell'acqua, cosa che poteva aiutarlo ad assorbire maggiori quantità di CO2.
Auguri di...
Oggi è il 20 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Il Sinassario Alessandrino è l'unico a portare testimonianza scritta della martire, ponendo il giorno commemorativo della sua "rinascita al cielo" (dies natalis) il 20 aprile.
Figlia di una famiglia benestante, andò in sposa ad un alto ufficiale impegnato nelle persecuzioni avviate da Diocleziano. Preferì non fare battezzare in città i figli, perciò decise di farlo ad Alessandria d'Egitto, dove viveva una prosperosa comunità di cristiani che non erano ancora stati eccessivamente vessati dalle persecuzioni.
Durante il viaggio, avversato da una tempesta che faceva prospettare il naufragio, Sara si incise il petto con un coltello e con il sangue segnò con un segno di croce la fronte dei due bambini; poi li immerse per tre volte nell'acqua del mare, invocando la Trinità, secondo il rito battesimale. La tempesta passò e la nave giunse al porto di Alessandria d'Egitto, qui Sara si presentò dal prete Pietro per fare battezzare i figli. Giunto il momento di ricevere il battesimo, però, avvenne un fatto inspiegabile: ogni volta che Sara si avvicinava per far battezzare i figli, l'acqua si congelava all'istante. Sara domandò spiegazioni al prete, il quale, saputo del battesimo somministrato in un momento di grande pericolo, la rassicurò della validità del sacramento da lei impartito ai figli.
Sara fece ritorno ad Antiochia con i figli. Giunta a casa raccontò il fatto al marito Socrate, il quale fece rapporto al suo comandante Diocleziano. Questi fece convocare Sara e la inquisì con asprezza, ella spaventata si chiuse in un totale mutismo. Irritato per il comportamento tenuto dalla donna, la condannò al rogo con i suoi due figli.
mercoledì 19 aprile 2023
Sopralluogo al "Conti" di Lipari della ditta che eseguirà i lavori di ampliamento dell'Istituto
Sopralluogo, stamane, all’Istituto superiore “Isa Conti” di Lipari dei tecnici della Città metropolitana di Messina e dei responsabili della ditta Drago srl di Acireale che si è aggiudicata i lavori di ampliamento della struttura, ormai sempre più indispensabili per fare fronte alla penuria di aule che attanaglia, ormai da diversi anni, l’Istituto.
La ditta acese si è aggiudicata gli importanti lavori praticando un ribasso del 26,2200%, per un importo contrattuale netto di 1.929.324,16 euro di cui 42.435,04 per oneri di sicurezza, oltre IVA al 10%.
I lavori dovrebbero prendere il via con l’occupazione delle aree di cantiere già entro la fine di questo anno scolastico.
Il progetto prevede la realizzazione di un corpo a tre elevazioni, fuori terra, adiacente al plesso già esistente e che, oltre ad avere ingresso autonomo, sarà collegato a questo. Complessivamente saranno realizzate 12 aule, la palestra, oltre, naturalmente, a servizi igienici, corridoi e disimpegni.
Rassegna di cinema all'aperto. Aderisci alla campagna crowdfunding lanciata dall'Associazione Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie.
Dal 2019 nell’isola di Lipari, il “cinematografo” torna a svolgere il ruolo che l’ha reso così popolare: riunire le persone per fargli vivere un’esperienza che va oltre quello che si vede proiettato sullo schermo.
“Racconti d’Estate” è il ritorno del cinema all’aperto estivo in vari spazi pubblici dell'isola, dal quartiere popolare di “Supra a terra” al Parco Archeologico delle Isole Eolie alla presenza di registi, scrittori e esperti di cinema e letteratura.
L'evento costituisce un momento culturale importante per il nostro territorio ed è considerato parte integrante dell'attività di cineforum invernale del Magazzino che si svolge nella sagrestia della chiesetta del Purgatorio a Marina Corta in mancanza da troppi anni una sala cinematografica al chiuso.
Aiutaci a promuovere e divulgare la cultura cinematografica, sostieni il Magazzino!
Ricordando... Tilak
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Auguri di...
Calcio, Terza Categoria: Il Malfa pareggia con la vice capolista
Pari casalingo per 2 a 2 con "rammarico" per il Malfa contro la vice capolista Virtus Rometta.
La compagine salinara, a segno con Gianluca Re e Mirko Taranto, ha subito il pareggio ospite in rimonta.
Il Malfa sale, ad una giornata dalla fine del torneo, sale a 33 punti in classifica
Oggi è il 19 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno.
Sembra che il nome Emma sia germanico, la cui forma originaria fu Imma, che ebbe anche un maschile, Immo, in seguito scomparso. Attraverso la forma antica di Imma, sembra che sia imparentata anche con Irma, nome che però non ha una propria Santa tutelare, o meglio che vien fatto cadere sotto la protezione di Sant'Irmina.
La Santa che oggi incontriamo sotto il nome germanico di Emma fu anch'ella tedesca, e visse intorno dell'anno Mille. Ella era sorella di San Meginverco, Vescovo di Paderborn, ed aveva sposato in giovanissima età il conte Ludgero, il quale però morì dopo pochi anni di matrimonio.
Ed ecco la caratteristica più spiccata della nostra Santa Emma: quella di essere restata vedova per quarant'anni, e vedova esemplare, facendo della sua delicata condizione uno strumento più raffinato di perfezione spirituale.
Alla morte del marito, era ricca, giovane e bella. Avrebbe potuto, come si dice comunemente, « rifarsi una vita », e vivere onestamente, e magari virtuosamente, accanto ad un altro uomo e nell'affetto di una famiglia. Scelse invece la via più difficile. quella della rinunzia al mondo e a tutti i suoi allettamenti. Una rinunzia che non fu né egoista né sterile, perché Santa Emma fece della sua condizione vedovile non soltanto un mezzo di propria perfezione spirituale. ma soprattutto uno strumento di bene per il prossimo. con la preghiera e con l'incessante carità. Erede di un ricchissimo patrimonio, la Santa vedova lo amministrò nel modo più redditizio, distribuendolo ai poveri e donandolo a istituzioni benefiche, perché fosse investito in opere di carità corporale e anche spirituale. Quando morì, nel 1040, si era spogliata non soltanto delle sue doti femminili, della bellezza e della gioventù, ma anche di tutte le sue ricchezze materiali. E se la prima circostanza era dovuta semplicemente al passare degli anni, la seconda era stata merito suo, di Santa Emma, modello di vedova cristiana, nel senso più ricco e più umano del termine. La vedovanza non era stata infatti, per lei, fedeltà quasi morbosa a un ricordo sempre più lontano, ma impegno di vita vissuta giorno per giorno, come sposa, pur senza marito, come madre, pur senza figli: come donna, insomma, la cui più alta missione è quella di dare: dare se stessa, cioè dare e moltiplicare la vita, sia in senso genetico che in senso sociale e spirituale.
martedì 18 aprile 2023
Tragedia nel pomeriggio a Barcellona: 41enne perde il controllo del monopattino e muore
Poste italiane ci comunica la riapertura dell'ufficio di Ginostra
Riceviamo da Poste italiane e pubblichiamo:
Caro-bollette, la Regione eroga 52 milioni ai Comuni e alle Città metropolitane
Le somme – 48 milioni per i comuni e 4 milioni per le città metropolitane – sono state ripartite in base alla popolazione residente e, per quanto riguarda le ex province, sono state attribuite in relazione agli uffici pubblici censiti sul territorio. Si tratta di una dotazione straordinaria approvata dal Parlamento regionale per sostenere i comuni siciliani nella difficile fase di gestione dei maggiori oneri dovuti al rincaro dell’elettricità registrato durante lo scorso anno.
Le somme, come spiega la direttiva dell’assessore, non vanno rendicontate, sono però vincolate al pagamento delle bollette dell’energia elettrica.
In base alle contabilizzazioni effettuate dal dipartimento delle Autonomie locali, ai capoluoghi della Sicilia sono stati assegnati 15.380.596 euro così ripartiti: 6.334.370 mila euro al comune di Palermo, 2.982.616 mila a Catania, 2.207.787 a Messina, 1.162.368 a Siracusa, 720.729 a Ragusa, 594.465 a Caltanissetta, 564.883 a Trapani, 554.824 ad Agrigento e 258.554 ad Enna.