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domenica 12 giugno 2022

Giorgianni: "Grazie! Un onore rappresentare il Comune di Lipari per tanti anni!"

Foto d'archivio: Proclamazione 2012
Riprendiamo dalla pagina fb di Marco Giorgianni e pubblichiamo:
Vorrei intervenire solo per un brevissimo ringraziamento. In questi giorni, ed oggi in modo particolare, ho ricevuto tanti messaggi con attestazioni di stima e di affetto. In realtà sono io a dover ringraziare, per l’onore ricevuto, nel rappresentare il Comune di Lipari per tanti anni. A ciascuno di voi il mio grazie e gli auguri più sinceri sperando di avervi rappresentato dignitosamente.
Marco Giorgianni

Auguri di...

Buon compleanno a Maria Greco, Vanessa Di Losa, Domenico Scalia, Gaetano Tripi, Annunziata Pajno, Luca Biviano, Ramona Maria Agrip, Ivana Mandarano, Alessandra Zampetti, Vincenzo Sciacchitano, Gabriele Profilio, Gessica Cortese 

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 12 giugno 2022

Il Pensiero del giorno. A cura di Don Bernardino Giordano: Casa nuova o nuovo vicino?

Elezioni a Lipari: Buona l'affluenza. Attesa media per il voto 30 minuti nei seggi più popolosi

Sembra essere buona l'affluenza nei seggi. Molti elettori si sono recati alle urne già dall'apertura. La contemporaneità tra referendum e comunali sta creando, specie nelle sezioni con il più alto numero di iscritti, un certo rallentamento.

Abbiamo fatto una verifica nei seggi di Lipari centro e Canneto è, al momento, l'attesa media per esprimere il voto è sui 30 minuti.

Come si vota per le amministrative: piccolo vademecum


Stante una maturata esperienza "sul campo" cerco di spiegare come si vota per le amministrative:

1) Si possono votare il sindaco e due candidati al consiglio comunale della lista ad esso collegata. 
In questo caso occorre necessariamente votare al consiglio comunale un uomo e una donna (o viceversa). Se si votano due uomini o due donne, la seconda preferenza viene annullata
2) Si possono votare il sindaco ed un solo candidato della lista ad esso collegata. In questo caso non importa se uomo o donna. 
3) Si possono votare solo il sindaco e nessun candidato al consiglio comunale. Basta tracciare un segno sul logo che caratterizza il sindaco prescelto
4) Si possono votare un candidato sindaco e due candidati al consiglio comunale di una lista diversa da quella del sindaco prescelto. Anche in questo caso devono essere un uomo e una donna (o viceversa).  Se si votano due uomini o due donne la seconda preferenza viene annullata
5) Si possono votare un candidato sindaco e un candidato al consiglio comunale di una lista diversa da quella del sindaco prescelto. In questo caso non importa se uomo o donna. 

NB: Se si votano due candidati al consiglio comunale devono, oltre  ad essere un uomo o una donna (o viceversa), appartenere alla stessa lista.

Votando uno o due consiglieri comunali di una lista, il voto si estende anche al candidato sindaco ad esse collegato, anche se non viene barrato il suo nome

Nei Comuni con popolazione fino a 15mila abitanti viene eletto al primo turno il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti validi.

A Lipari, ricordiamo, si vota con il sistema maggioritario e, insieme al sindaco, dovranno essere eletti sedici consiglieri. Quindici se il candidato a sindaco, secondo arrivato, avrà ottenuto almeno il venti per cento dei voti validi. 

Una situazione questa già verificatasi a Lipari nelle amministrative del 2017 quando l’avvocato Francesco Rizzo, candidato a sindaco, secondo classificato, entrò in consiglio comunale.

Al sindaco eletto andrà il cosiddetto "premio di maggioranza", ovvero la maggoranza dei consiglieri comunali, a meno che, cosa molto improbabile a Lipari, in queste elezioni, non ci sia una lista, diversa da quella che lo appoggia, che ottiene il 60% dei voti validi

Nelle Eolie si voterà sempre con il sistema maggioritario anche a Santa Marina Salina e Malfa.

Lipari: Le "squadre" per le amministrative del 12 giugno



Candidato sindaco 
Riccardo Gullo

                                                    "Rinascita eoliana  

Riccardo Gullo sindaco”

Candidati al consiglio comunale: Salvatore Agrip, Alessia D’Amico, Mirella Fanti, Alessio Ferrara, Sofia Frasca, Giovanni Iacolino, Lucy Iacono, Tiziana Lauricella, Christian Lampo, Lucia Natoli, Angelo Portelli, Salvatore Puglisi, Antonino Russo, Gaetano Saltalamacchia, Daniela Serio, Antonella Starvaggi

Assessori designati: Gianni Iacolino, Lucy Iacono e Cristina Roccella.


                                                    Candidato sindaco 

    Gaetano Orto

                                                   "SIAmo Eolie - Orto sindaco"

Candidati al consiglio comunale: Adolfo Sabatini, Eliana Mollica, Cristina Dante, Gesuele Fonti, Giacomo Biviano, Erika Pajno, Francesco Fonti, Daniele Orifici, Raffaele Rifici, Francesco Corrieri, Rosalba Abbondanza, Gabriele Maiorana, Marco Alessi, Maria Roberta Compagno, Giorgia Santamaria, Christian Albano

Assessori designati: Gesuele Fonti, Sergio La Cava e Ersilia Pajno


Candidato sindaco 

Annarita Gugliotta

Lista “Annarita Gugliotta sindaco”

Candidati al consiglio comunale: Arena Antonino, Sabina Barretta, Ludovica Capodanno Curatolo, Silvana Clesceri, Ada Conti, Luisa Favaloro, Arianna Giuffrè, Gianluca Giuffrè, Emiliano La Greca, Marina Lucchese, Antonio Marino, Anna Maria Porretti, Francesco Rizzo, Domenico Emanuele Rosi, Emilio Subba, Luana Gaetana Zaia           

Assessori designati: Lucio D’Ambra, Gianluca Giuffrè, Domenico Emanuele Rosi. Esperto: Marcello Giacomantonio

 

 Candidato sindaco 

Emanuele Carnevale

Lista "Insieme si può - Carnevale sindaco"

Candidati al consiglio : Federica Addamo, Ugo Bertè, Giuseppe (Pino) Casella, Tiziana De Luca, Giuseppe Finocchiaro, Giuseppe Grasso, Bruno Iacono, Giusi Lorizio, Teresa Mammoliti, Carlotta Marchiori, Francesco Megna, Franco Muscarà, Loredana Nicchia, Fulvio Pellegrino, Cristina Sardella, Davide Starvaggi

 

Assessori designati: Francesco Megna, Franco Muscarà, Federica Piccione

Aventi diritto al voto nel Comune di Lipari alle amministrative e ai referendum (sezione per sezione)

Per i dati si ringrazia l'ufficio elettorale del Comune di Lipari

 

Elezioni del sindaco a Lipari: nel 2017 andò così


 

Oggi è il 12 giugno. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo e buona domenica


sabato 11 giugno 2022

L'editoriale: Domani si vota... un diritto ma anche un dovere... sperando che dopodomani sia davvero "un altro giorno" decisamente più prospero e migliore....chiunque vinca!

Domani si vota. 
Sceso il silenzio sui proclami, tacciono gli impianti di amplificazione che ci hanno trasferito programmi, intenzioni, accuse e promesse. 
Non "Tace", in assenza di una regolamentazione, il web, vero "protagonista" di questa campagna elettorale 2022. 
Web che,insieme agli altri mezzi social, volenti o nolenti, ha portato nelle case, oltre ai programmi (più o meno concreti/fumosi/condivisibili/ incondivisibili), i "live" dei candidati e i famosi "santini" evolutisi telematicamente.
Domani si vota a Lipari, Santa Marina Salina, Malfa : un diritto ma anche un dovere!
Ognuno è chiamato a fare la propria parte, piccola o grande che sia, per affidare ai propri "beniamini" la speranza di un domani migliore, da vivere in queste isole con dignità, nel rispetto delle regole, del proprio e dell'altrui diritto. 
Non sarà facile riconquistare ciò che abbiamo perso ma abbiamo/ avranno gli eletti/ il diritto -  dovere di provarci, di cambiare le "carte in tavola" per ridare nuova linfa ad una comunità apatica; speranza ai nostri giovani e, perchè no, anche a noi "vecchiarelli"
Domani si vota....e allora amici di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa...BUON VOTO A TUTTI.... affinchè dopodomani sia davvero "un altro giorno" decisamente più prospero e migliore....chiunque vinca!
Ne abbiamo davvero tutti bisogno!

Rametta solista a Malfa in una strada già tracciata. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'undici giugno 2022


Santa Marina Salina al bivio. Continuità o cambiamento?. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 giugno 2022


 

I "faccia a faccia" nelle isole minori e l'ombra dell'astensionismo. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 giugno 2022

Lipari si proietta verso un futuro di crescita. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 giugno 2022


 

"A Vulcano si è imposto un cieco proibizionismo". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 giugno 2022

... adesso non ci deludete! (di Francesco Coscione)

Tutte le volte che, nella mia vita, ho urlato è sempre stato un atteggiamento sbagliato. L'ho fatto per impormi, per impressionare, per paura, per intimorire, per avere ragione avendo torto, per dare sfogo alle mie repressioni. Ogni volta, come minimo, ho dovuto scusarmi e, comunque, il tutto mi ha lasciato male.

Ho sperato in una campagna elettorale diversa, accorata, sentita ed educata. Ho sperato nei giovani perché credo fortemente in loro, nella loro forza, nei loro ideali puliti, nella loro capacità di inventarsi e di credere nel futuro. Ho sperato nei "vecchi" per la saggezza, l'esperienza, il vissuto e la loro voglia di riuscire, insieme ai primi, a fare nuovo questo arcipelago. 
Ho sentito e visto interi comizi poggiati, per la maggior parte, su accuse verso gli altri candidati, derisioni, sberleffi, racconti delle altrui incapacità. Li ho visti andare a due a due, purtroppo non per annunciare il Vangelo, ma comunque con in mano i santini, di casa in casa. Spedire messaggi a tutti i contatti intasando telefoni e pazienza altrui. 
Qualcuno dice che è normale foga elettorale. No, non è "normale"! Per me non lo è. Se fosse veramente desiderio di "servizio" saremmo dovuti andare noi elettori a casa per pregare il nostro preferito di candidarsi, invece, come sempre, il desiderio della poltrona fa perdere il senno e fa comparire la frenesia del "gli altri accusano, accuso anche io". 
Adesso davanti abbiamo il desiderio di futuro, la speranza, la voglia di rinascita. La matita e la scheda sono l'unico mezzo che la civiltà conosca per scegliere. Noi elettori siamo una forza, il nostro voto è una forza, purché sia libero e cosciente. 
E le urla? Vabbe', dai, è passato. Vi conosciamo, vi vogliamo bene. Da lunedì però, non ci deludete, non vi dimenticate di noi, non abbandonate la nave nella tempesta, parlate alla gente, a quelli che vi hanno votato e no. Avete desiderato tanto essere eletti, adesso dimostrate che ne è valsa la pena. 
Buon lavoro.
Francesco Coscione

Elezioni amministrative, in Sicilia domani 120 Comuni alle urne

Sono 120 i Comuni siciliani che il 12 giugno voteranno per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali. I seggi saranno aperti solamente domenica (dalle 7 alle 23). La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). In 107 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in tredici (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. Nella sola città di Messina si voterà anche per il referendum sull'istituzione del nuovo Comune "Montemare", formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo.

L'elettore - sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale - può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l'elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Sul sito istituzionale della Regione (www.elezioni.regione.sicilia.it) saranno pubblicate tre rilevazioni (alle 12.30, 19.30 e 23.30) sull'affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati.

Alla chiusura delle operazioni di voto, si procederà con lo spoglio delle schede dei cinque referendum sulla giustizia, mentre quello relativo alle amministrative verrà rinviato a lunedì 13 giugno, a partire dalle 14. La precedenza verrà data alle elezioni comunali, poi a quelle circoscrizionali (solo per Palermo e Messina) e infine al referendum per l’istituzione di un nuovo Comune (a Messina). I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell'assessorato dell'Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale.

Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina. Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.

Questo l'elenco dei Comuni interessati al voto nelle varie province.

Agrigento (10 Comuni): Aragona (sistema maggioritario, 12 consiglieri da eleggere, 14 sezioni elettorali), Bivona (maggioritario, 12, 5), Campobello di Licata (maggioritario, 16, 11), Cattolica Eraclea (maggioritario, 12, 7), Comitini (maggioritario, 10, 2), Lampedusa e Linosa (maggioritario, 12, 5), Palma di Montechiaro (proporzionale, 16, 24), Santa Margherita di Belice (maggioritario, 12, 7), Sciacca (proporzionale, 24, 42) e Villafranca Sicula (maggioritario, 10, 2).

Caltanissetta (7 Comuni): Acquaviva Platani (maggioritario, 10, 3), Butera (maggioritario, 12, 6), Campofranco (maggioritario, 12, 4), Marianopoli (maggioritario, 10, 3), Niscemi (proporzionale, 16, 25), Resuttano (maggioritario, 10, 3) e Sommatino (maggioritario, 12, 10).

Catania (20 Comuni): Aci Bonaccorsi (maggioritario, 12, 3), Aci Catena (proporzionale, 16, 25), Castiglione di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Fiumefreddo di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Licodia Eubea (maggioritario, 12, 4), Linguaglossa (maggioritario, 12, 5), Maniace (maggioritario, 12, 3), Mazzarrone (maggioritario, 12, 3), Militello in Val di Catania (maggioritario, 12, 12), Mirabella Imbaccari (maggioritario, 12, 8), Nicolosi (maggioritario, 12, 5), Palagonia (proporzionale, 16, 18), Paternò (proporzionale, 24, 47), Raddusa (maggioritario, 12, 4), Randazzo (maggioritario, 16, 12), San Michele di Ganzaria (maggioritario, 12, 5), Sant’Agata Li Battiati (maggioritario, 12, 10), Santa Maria di Licodia (maggioritario, 12, 6), Scordia (proporzionale, 16, 20) e Vizzini (maggioritario, 12, 10).

Enna (4 Comuni): Nissoria (maggioritario, 10, 3), Regalbuto (maggioritario, 12, 8), Sperlinga (maggioritario, 10, 1) e Villarosa (maggioritario, 12, 11).

Messina (38 Comuni): Acquedolci (maggioritario, 12, 5), Alcara Li Fusi (maggioritario, 10, 3), Capri Leone (maggioritario, 12, 5), Castelmola (maggioritario, 10, 1), Castroreale (maggioritario, 10, 5), Cesarò (maggioritario, 10, 3), Fiumedinisi (maggioritario, 10, 2), Francavilla di Sicilia (maggioritario, 12, 5), Furnari (maggioritario, 12, 5), Gaggi (maggioritario, 12, 3), Gallodoro (maggioritario, 10, 1), Itala (maggioritario, 10, 2), Letojanni (maggioritario, 10, 2), Librizzi (maggioritario, 10, 4), Lipari (maggioritario, 16, 17), Malfa (maggioritario, 10, 1), Merì (maggioritario, 10, 2), Messina (proporzionale, 32, 254), Montalbano Elicona (maggioritario, 10, 6), Motta d’Affermo (maggioritario, 10, 2), Nizza di Sicilia (maggioritario, 12, 3), Novara di Sicilia (maggioritario, 10, 4), Pagliara (maggioritario, 10, 2), Pettineo (maggioritario, 10, 2), Piraino (maggioritario, 12, 8), Reitano (maggioritario, 10, 2), Roccella Valdemone (maggioritario , 10, 1), San Pier Niceto (maggioritario, 10, 4), San Piero Patti (maggioritario, 12, 4), Santa Marina Salina (maggioritario, 10, 2), Santa Teresa di Riva (maggioritario, 12, 10), Sant’Alessio Siculo (maggioritario, 10, 2), Santo Stefano di Camastra (maggioritario, 12, 5), Saponara (maggioritario, 12, 6), Sinagra (maggioritario, 10, 3), Torrenova (maggioritario, 12, 4), Venetico (maggioritario, 12, 4) e Villafranca Tirrena (maggioritario, 12, 10).


Palermo (28 Comuni): Altavilla Milicia (maggioritario, 12, 5), Altofonte (maggioritario, 16, 8), Balestrate (maggioritario, 12, 7), Belmonte Mezzagno (maggioritario, 16, 8), Bisacquino (maggioritario, 12, 6), Blufi (maggioritario, 10, 2), Caccamo (maggioritario, 12, 9), Campofelice di Fitalia (maggioritario, 10, 1), Camporeale (maggioritario, 12, 4), Castelbuono (maggioritario, 12, 10), Castellana Sicula (maggioritario, 12, 5), Cefalù (maggioritario, 16, 18), Chiusa Sclafani (maggioritario, 10, 4), Ciminna (maggioritario, 12, 5), Ficarazzi (maggioritario, 16, 8), Gangi (maggioritario, 12, 8), Giardinello (maggioritario, 10, 2), Isnello (maggioritario, 10, 2), Mezzojuso (maggioritario, 12, 3), Palermo (proporzionale, 40, 600), Petralia Soprana (maggioritario, 12, 8), Petralia Sottana, maggioritario, 10, 4), Piana degli Albanesi (maggioritario, 12, 6), Prizzi (maggioritario, 12, 7), San Cipirello (maggioritario, 12, 5), Santa Flavia (maggioritario, 16, 10), Trappeto (maggioritario, 12, 3) e Valledolmo (maggioritario, 12, 5).


Ragusa (6 Comuni): Chiaramonte Gulfi (maggioritario, 12, 9), Giarratana (maggioritario, 12, 3), Monterosso Almo (maggioritario, 12, 3), Pozzallo (proporzionale, 16, 18), Santa Croce di Camerina (maggioritario, 12, 9) e Scicli (proporzionale, 16, 24).


Siracusa (5 Comuni): Avola (proporzionale, 24, 31), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).


Trapani (2 Comuni): Erice (proporzionale, 16, 32) e Petrosino (maggioritario, 12, 8).

"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico La Greca. 11 Giugno 1986: La tragedia del "Freccia di Messina" .

11 giugno 1986
La tragedia del “Freccia di Messina”

Sessantatrè persone sull'aliscafo, compresi i 6 dell'equipaggio: tre morti e trenta feriti. Questo il bilancio definitivo della prima tragedia che ha coinvolto gli aliscafi in servizio tra Milazzo e le Isole Eolie. L'efficienza dei soccorsi impedì che il “Freccia di Messina” aliscafo della Snav, incendiatosi, a tre miglia da Capo Milazzo, si trasformasse in una gigantesca bara galleggiante. Le vittime potevano essere decine.
Ma andiamo per ordine:
Subito dopo la partenza da Milazzo, intorno alle 14,30, a circa tre miglia dal Capo, una signora ha gridato di sentire puzza di bruciato. Mentre gli uomini dell’equipaggio iniziavano i controlli del caso, viene aperta la botola della sala macchine ed usciva il  motorista. Ma l’incendio, evidentemente, stava covando proprio laggiù, tra cavi, tubi e motori. L’apertura della botola (l’entrata dell’aria fini con l’alimentare il fuoco) fa da detonatore. Dalla stessa botola escono, infatti, lingue di fuoco che hanno subito attaccato la grande cabina. I passeggeri, terrorizzati, hanno cercato di guadagnare l’uscita, spingendosi disperatamente e calpestandosi. Il comandante dava l'ordine di lanciarsi in mare. L'equipaggio si dava da fare per calmare i passeggeri ormai in preda al panico. Venivano gettati in acqua gli “atolli”. Ormai però il fuoco era inarrestabile. Intanto i passeggeri cercavano scampo dal fuoco in ogni angolo dell’aliscafo. Poi, i più giovani, hanno cominciato a buttarsi in acqua. Intanto, nell'attesa del soccorsi, l'aliscafo era avvolto dalle fiamme.
Il segnale di soccorso lanciato dal capitano, veniva, intanto, raccolto a terra, dal traghetto “Bellini”, da almeno due o tre mercantili e da motoscafi di altura che transitavano nella zona. È stato subito un accorrere generoso. L’aliscafo “Freccia di Sicilia”, che, proprio in quel momento, incrociava il mezzo “gemello”, si era fermato di botto e si era avvicinato lanciando in mare salvagente, funi, battellini autogonfiabili e tutto quanto poteva galleggiare. Sul “Freccia di Messina”, nel frattempo, il fuoco aveva raggiunto proporzioni gigantesche e non c’era più un angolo per ripararsi. Molti passeggeri, erano aggrappati sulle scalette e sulle strutture della poppa, facevano grandi gesti e continuavano a buttarsi in mare. Dall’aliscafo “Freccia di Sicilia”, intanto, si erano buttati in mare anche un gran numero di volontari, oltre ad alcuni uomini di equipaggio. Scene di panico ed episodi di grande coraggio.
Lo SOS, intanto, era stato già raccolto anche dal Comando militare marittimo autonomo della Sicilia, dalle stazioni radio dei carabinieri, della polizia e dei vigili del fuoco. Si levavano in volo due elicotteri della Marina, un elicottero dei carabinieri e uno della polizia. Prendevano il largo anche alcuni rimorchiatori e motovedette della capitaneria di Porto di Messina e di Milazzo. Gli ultimi passeggeri a buttarsi a mare erano i più anziani, ma alla fine tutti erano in acqua, compresi gli uomini dell’equipaggio e il capitano. Il ritardo a buttarsi fuori bordo dall’aliscafo era stato fatale per le tre vittime Adele Di Pietro, 60 anni; Aurelia Leone, anche lei sessantenne; Angela Manasseri, di 55 anni, di San Fratello.
La Manasseri e la Leone, aggrappate alla scaletta di poppa, quando l’hanno fatto avevano i vestiti che stavano già bruciando. Erano, quindi, già orrendamente ustionate. I soccorsi le hanno ripescate in acqua quando, ormai, non c’era più niente da fare ed è stato difficile anche identificarle perché, trascinate dalle onde, avevano perso vestiti e documenti.
Lentamente, tutti coloro che si trovavano in mare, venivamo comunque soccorsi, ad uno ad uno, dagli uomini dell’ormai imponente gruppo di barche, navi e motoscafi e rimorchiatori che continuavano a giungere nella zona, mentre il “Freccia di Messina” continuava a bruciare.
Tutti i naufraghi vengono trasportati all'ospedale di Milazzo; i feriti erano tutti in buone condizioni e nei due giorni successivi lasceranno l’ospedale.
Il relitto dell'aliscafo, trainato nel porto di Milazzo, era un ammasso di rottami irriconoscibili, L'incendio, sviluppatosi nella sala macchine, aveva ridotto l'aliscafo ad una chiatta.
Il giorno dei funerali a Lipari il consiglio comunale proclama il lutto cittadino, in tutte le isole, scuole e negozi rimangono chiusi. I funerali delle due vittime della sciagura, quelli di Aurelia Leone e Adele Di Pietro,  a Pianoconte e a Quattropani si svolgono di fronte ad una folla commossa e silenziosa, ciò non evita le polemiche. Sott'accusa erano la precarietà dei collegamenti fra Milazzo e l'arcipelago delle Eolie, fino al giorno prima legate al funzionamento dei servizi, dopo la tragedia si aggiungevano anche i timori per la sicurezza dei passeggeri amplificati dall’incidente del giorno successivo.
Ero sull’aliscafo “Freccia di Sicilia” e non dimenticherò mai quello che ho visto quel giorno; l’aliscafo in fiamme, la gente attaccata alle sbarre di poppa dell’aliscafo che bruciava, lo sguardo impaurito e pieno di panico di tante persone che conoscevo. L’abbraccio liberatorio quando li abbiamo tirati a bordo. 

Amministrative a santa Marina Salina e Malfa: Ampio spazio a cura del nostro direttore sulla Gazzetta del sud in edicola oggi, 11 giugno

Auguri di...

Buon Compleanno Sandro Biviano, Saida El Fanidi, Manuela Nastasi, Galliano Rizzo, Simone Merlino, Salvatore Torre, Aurora Palino, Fiorella Paino, Gisella Ballato, Armando Vernuccio, Noemi Zaia, Tindaro Borrello, Stefania Marino, Giulia Parisi.

Il pensiero del giorno. A cura di Don Bernardino Giordano: Ricordati che non hai le ali

Amministrative a Lipari: Un'intera pagina a cura del nostro direttore sulla Gazzetta del sud in edicola oggi, 11 giugno

Bravissimi tutti (di Mariano Bruno)


Trovare le parole giuste da parte mia per un sincero ringraziamento non è certo facile,ma ci provo.
Desidero ringraziare Voi tutti: AnnaRita, Emanuele, Gaetano e Riccardo che avete condiviso con tante persone un cammino faticoso ma certamente entusiasmante. 
Avete vissuto un periodo intenso dedicato principalmente all'esposizione dei vostri programmi indirizzati al bene della città e quindi di tutti noi cittadini. 
Vi siete impegnati con grande passione e insieme a voi le vostre squadre, vostri sostenitori. 
Un grazie va anche alle vostre Famiglie per quanto hanno fatto e continuano a fare. BRAVISSIMI TUTTI. Certo ci sarà un vincitore,una vincitrice,ma superato il momento della disputa elettorale, ognuno di noi dovrà esservi riconoscente soprattutto per il grande sacrificio,impegno, amore per la nostra comunità che avete dimostrato. 
Credetemi, con un pizzico di nostalgia, ma con grande sincerità e profonda stima.
Mariano Bruno

Oggi è l'undici giugno. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo


venerdì 10 giugno 2022

Lipari, giurano i 4 nuovi "comunali". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 10 giugno 2022


Elezioni. Servono le mascherine per votare? Nuova circolare del Ministero dell'Interno

Il ministero dell’Interno ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti della sottoscrizione, da parte dei ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese, dell’”addendum” al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie del 2022.

L’addendum, in considerazione del mutato quadro epidemiologico relativo all’emergenza sanitaria, prevede l’uso “fortemente raccomandato” della mascherina per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto. 

Non sussiste, quindi, un obbligo di legge, anche se è caldamente consigliato indossarla.

L'allarme del Comitato spontaneo di cittadini: "Tra proibizionismo e provvedimenti non attuati, Vulcano muore"

Alla Commissione Nazionale dei Grandi Rischi
Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale
Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Regionale
Ai Delegati di INGV, ARPA e ISPRA
Al Presidente della Regione Sicilia
Al Sindaco del Comune di Lipari
Alla Componente Privata del Comitato per la Salute Pubblica

Oggetto: Richiesta di una Gestione Socialmente Responsabile dell’Emergenza Isola di Vulcano

“In Italia abbiamo una vecchia esperienza delle “catastrofi che si abbattono sul paese” ed abbiamo una certa specializzazione nel “montarle”. Terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, nubifragi, epidemie… Indiscutibilmente gli effetti sono sensibili soprattutto sui popoli ad alta densità e più poveri, e se cataclismi spesso più terrificanti assai dei nostri si abbattono su tutti gli angoli della terra, non sempre tali sfavorevoli condizioni sociali coincidono con quelle geografiche e
geologiche.”

Amedeo Bordiga, “Omicidio dei morti” (1951).


Alla luce delle varie ordinanze emesse dall’inizio dell’emergenza dell’isola di Vulcano cominciata nel 2021, e in aggiunta al documento del 01/06/2022 “segnalazioni e richieste formulate dalla componente privata del Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica dell’isola di Vulcano, costituito con Ordinanza di Protezione Civile n. 854 del 27 gennaio 2022” con il quale concordiamo in molti punti, segnaliamo quanto segue:

Le decisioni assunte a mezzo di ordinanze urgenti e contingibili riguardanti le misure di prevenzione e assistenza alla popolazione per il rischio vulcanico, i cui effetti si sono fatti sentire sull’isola anche nel corso del recente ponte del 2 Giugno, sono all’origine del silenzio che si registra ogni giorno sul nostro porto e sulle nostre strade. Apprezziamo il fatto che le autorità competenti si stiano preoccupando della nostra salute e sicurezza, ma le politiche straordinarie adottate stanno portando ripercussioni pregiudicali al benessere economico e sociale dell’isola. Aliscafi pieni di visitatori e turisti viaggiano da e per tutte le isole, ma pochissimi scendono sull’isola di Vulcano, ancor meno coloro che soggiornano in alberghi e B&B. Simultaneamente, numerosi operatori turistici stanno segnalando molte cancellazioni sulle prenotazioni ricevute nei loro hotel, ristoranti ed altre strutture di servizi turistici, oltre a non ricevere prenotazioni per il resto della stagione. Altri, ricevono chiamate di clienti che soggiornano a Vulcano da anni e anni, chiedendo consigli su dove alloggiare o affittare motorini e imbarcazioni su altre isole dell’arcipelago. L’isola sta perdendo vecchi affezionati e nuovi visitatori, noi stiamo perdendo il pane quotidiano. Intanto, il tema di rimborsi per coloro che stanno subendo danni economici diretti e collaterali dovuti alle ordinanze attuali, non è mai stato toccato dalle autorità competenti, generando ancor più preoccupazione fra gli isolani.

Siamo approssimativamente 600 abitanti fissi sull’isola, ma a livello istituzionale si contano circa 1000 persone residenti, fra le quali esistono imprenditori che hanno investito sul territorio, e turisti affezionati che, da tante parti d’Italia, vengono ogni anno a rilassarsi nelle nostre acque termali.
Durante la stagione estiva, e grazie al turismo che sostiene l’economia dell’isola, raggiungiamo una popolazione di gran lunga superiore, ma temiamo che quest’anno, come in futuro, l’afflusso si riduca allo stremo dovuto alla pericolosa gestione nazionale della situazione dell’isola da ormai quasi un anno, per la quale rischiamo di non poter racimolare il minimo indispensabile che ci permetterà di soddisfare i fabbisogni delle nostre famiglie fuori stagione.
A livello mediatico, i provvedimenti emessi hanno fomentato della pubblicità negativa basata sull’allarmismo immediato che, nostro malgrado, nutre il successo di molte testate giornalistiche, terrorizzando il pubblico turistico senza pensare alle conseguenze per coloro che vivono sull’isola, vivono grazie all’isola e vivono per l’isola.

Quando tutto cominciò era fine stagione, e abbiamo sopportato molto composti, onde evitare di creare ulteriore pubblicità negativa per l’isola. Il problema principale pare derivasse dall’emissione geofisica di gas, soprattutto CO2, SO2 e H2S, che ci hanno detto essere aumentati, oltre all’eventualità di esplosioni freatiche che potrebbero avvenire in qualunque istante. In nessun momento queste informazioni sono state supportate da dati scientifico-storici comparati che facessero mettere il cuore in pace agli isolani, né tanto meno si è parlato di possibili soluzioni per coloro che, al perdere il turismo, avrebbero perso l’unica fonte d’ingresso che li sostiene.
Prendendo per buona questa cosa, quando a dicembre ci hanno detto che dovevamo pernottare fuori dalle nostre abitazioni e in altre aree dell’isola, siamo andati in silenzio a dormire nelle case di parenti e amici che si sono ovviamente trovati a disagio per la situazione, mentre chi non aveva la possibilità di essere ospitato, è dovuto andare in affitto nelle strutture alberghiere locali, alle quali era stata promessa una compensazione per il servizio offerto in solidarietà agli abitanti (compensazione che a distanza di molti mesi non è ancora pervenuta). Anche in quel caso, abbiamo accettato mestamente quest’imposizione che era stata decretata dall’alto per la nostra ‘incolumità’, anche perché girava voce che questa fosse la via meno problematica rispetto alle proposte di evacuazione dell’isola che si evincono nelle conclusioni del prot. n. 60781/DG/DRPC Sicilia del 18/11/2021, un documento estremamente allarmante per la popolazione.

Intanto, sono aumentati i monitoraggi dell’aria e del mare, qualche agente della protezione civile e diversi vulcanologi in più iniziarono a farsi vedere sull’isola, mentre a livello istituzionale ci promisero di collocare rilevatori di gas nei posti più sensibili, nelle abitazioni e nelle attività turistiche, anche questi finora mai arrivati. Questo sì, sono state installate due stazioni di rilevamento (di cui una già non funziona), e si è fatta una prova di evacuazione per la quale si sono spesi migliaia e migliaia di euro per l’arrivo di forze armate di qualunque tipo e rango, che neanche per la Festa della Repubblica a Roma si organizza una parata di tali dimensioni. 
Allo stesso modo, la messa in sicurezza dei pontili di emergenza che ci era stata promessa, e la sistemazione delle strade che conducono a questi spazi che sono indispensabili in caso di un’emergenza maggiore, resta ancora incompiuta.
Come siano stati utilizzati i cinque milioni stanziati allora, come anche i dieci milioni di cui si parla adesso, è per noi un completo mistero.

Passata l’emergenza di inizio anno, i bollettini giornalieri e settimanali emessi dall’INGV, l’ARPA e l’ISPRA hanno offerto dati che registravano il rientro dei valori a livelli stabili e assolutamente non allarmanti. Nonostante ciò, la scalata del vulcano che era stata interdetta ad ottobre del 2021, continua ad esserlo al giorno d’oggi, con il rischio di 500 euro di multa per chi infrangesse l’ordinanza.
Sottolineiamo che molti turisti non sono a conoscenza di tale provvedimento, vista la pessima segnalazione della suddetta proibizione, il che ha creato ulteriori disagi e, come si è già visto, ha portato a scandali mediatici. Anche in questo caso, il proibizionismo ha prevalso su qualunque alternativa che prevedesse una continuazione della vita dell’isola, dato che sarebbe invece possibile regolamentare la scalata al vulcano mediante l’adozione di un piano che preveda, per esempio, la scalata al cratere con accompagnamento di guide vulcanologiche professionali nei giorni in cui le condizioni geofisiche e metereologiche lo permettano.

Ad oggi, abbiamo un’isola parzialmente interdetta, vista l’emissione dell’ordinanza che vieta l’accesso alla Baia di Levante, la quale è stata rudimentalmente chiusa con del nastro di plastica rosso e bianco e (più recentemente e solo in un’entrata alla spiaggia) delle transenne prive di qualunque indicazione. Nonostante la presenza dell’ordinanza che punta al divieto e non ad un accesso controllato, la spiaggia pullulava di turisti che infrangevano la legge e mettevano in rischio la propria salute (nonostante nessun malore sia stato riportato nel periodo in questione, come neanche dall’inizio dell’emergenza).
La chiusura della Baia di Levante sarebbe dovuta ad un incremento dell’attività gassosa anche in mare (non rilevato in terraferma), un fenomeno che è stato descritto mediaticamente come insolito (acque bianche e lattiginose), ma che a periodi intermittenti è sempre stato presente in quella spiaggia, soprattutto in giornate di vento proveniente da est. I rilevamenti da cui è partita l’ordinanza sono stati fatti precisamente in un giorno come questo, mostrando indici elevati e creando allarmismo. Le ordinanze non possono basarsi su rilevamenti estemporanei relativi a un evento eccezionale, ma dovrebbero considerare le variazioni che avvengono in periodi più estesi, valutare le condizioni meteomarine, e compararsi con dati scientifico-storici estensivi. Inoltre, non capiamo come la delimitazione indicata nell’ordinanza possa assicurarci che, in caso di fenomeni estremi, le aree al di fuori di questo perimetro sarebbero al sicuro, considerando anche che alcune sono densamente transitate. Sentiamo tanto parlare di un’emergenza, ma finora ci sembra che non ci siano stati forniti gli strumenti per affrontare i rischi che eventualmente comporta. Siamo cittadini comuni, non abbiamo assolutamente la presunzione di avere conoscenze maggiori dei vulcanologi e i geologi; ciò che chiediamo è una gestione dell’emergenza che ci lasci continuare a vivere, a nutrire i nostri figli.

Il punto qui, è che nessuno è mai morto nelle nostre acque. Mai nessuno ha sofferto del degassamento naturale che, in concentrazioni normali, risulta tollerabile e addirittura terapeutico. La temperatura, il pH, e i parametri chimico fisici rilevati il 26/05/2022 non sono dissimili da quelli di acque termali ubicate in tutti gli angoli d’Italia e del pianeta, e nella zona centro e nord della spiaggia sono addirittura simili a quelli delle acque del Mar Tirreno e del Mar Adriatico. Molti abitanti dell’isola ricordano quantità maggiori di ‘fumarole’ in spiaggia e sul vulcano negli anni Ottanta e Novanta, anche se allora la vita degli abitanti e dei turisti proseguì nella normalità, senza scandali mediatici o politiche drastiche. Ci sono innumerevoli foto della spiaggia scattate negli anni passati che mostrano un mare bianco come lo è ora. Questo fenomeno è nuovo soltanto per chi ha deciso di sfruttare politicamente e mediaticamente l’emergenza a scapito della popolazione.


In conclusione, sottolineiamo che non vogliamo negare il fatto che l’isola si trovi in un momento delicato a livello geofisico e vulcanologico, né screditare il lavoro svolto dalle autorità competenti, ma la chiusura graduale dell’isola non può essere la soluzione alla situazione che stiamo vivendo, motivo per il quale richiediamo attentamente la revoca o modifica delle ordinanze relative all’isola di Vulcano. Proponiamo invece possibili scenari alternativi.

Limitare ogni divieto, se necessario, alla sola porzione della Baia di Levante che ancor oggi dovesse essere interessata da fenomeni di degassamento straordinario, come già avvenuto in passato. I rilevamenti eseguiti dai ricercatori dell’INGV il 26/05/2022, in forza dei quali avete decretato il declino sociale ed economico della nostra isola, non sono diversi da quelli narrati sulla relazione del C.N.R. – Gruppo Nazionale per la Vulcanologia – del 23/06/1984. È sufficiente raffrontare la mappa allegata all’ordinanza n. 378 del 26/10/1984, firmata dall’allora Sindaco del Comune di Lipari, con i disegni e le immagini del rapporto tecnico-scientifico del 01/06/2022 redatto dall’INGV, per accorgersi che la condizione del Vulcano oggi è quasi identica a quella del 1984. Le conseguenze, che dipendono soltanto dalle Vostre decisioni, sono differenti: ieri “è fatto divieto di sostare nella zona di Vulcano Porto, di sedersi o sdraiarsi nelle zone di concentrazione dei gas a livello del suolo ed è fatto divieto assoluto di ogni forma di campeggio nelle zone di Vulcano Porto, circoscritte nella mappa allegata alla presente Ordinanza”; oggi “interdizione dell’intera Spiaggia di Levante e dello specchio acqueo in località Acque Calde”. Questo ha portato un danno incalcolabile per le attività presenti sulla spiaggia e sul mare: la scuola di kayak, il noleggio imbarcazioni, i chioschi e i noleggi degli ombrelloni hanno dovuto chiudere; i loro dipendenti hanno perso il lavoro o stanno lavorando comunque ma con un datore di lavoro che non può più permettersi di pagargli un salario. I danni collaterali per tutte le attività dell’isola sono anch’essi enormi.

L’osservazione della foto pubblicata dall’INGV, mostra che il “degassamento impulsivo” ha riguardato soltanto una porzione del tratto di mare antistante la spiaggia nelle vicinanze del faraglione, motivo per il quale non comprendiamo il perché sia imposto il divieto di accesso su tutta la baia. Ancor meglio che chiudere una parte della spiaggia, ove le condizioni permettessero, sarebbe chiudere unicamente le piccole zone marine circostanti ai degassamenti attuali nelle zone centro e sud della spiaggia, visto che come già menzionato, i turisti hanno finora continuato a recarsi nella suddetta baia, e godersi un idromassaggio giusto nei punti più rischiosi segnalati dai vulcanologi.
Piuttosto che cercare soluzioni che coniughino le avvertenze sanitarie necessarie con il benestare sociale ed economico della popolazione locale, le autorità competenti hanno preso la strada di un cieco proibizionismo che non considera le problematiche e le necessità degli isolani, chiudendo le porte allo sviluppo di possibili soluzioni che non soffochino l’unico settore che sostiene gli abitanti.
Occorre sostituire i divieti puri e semplici con il posizionamento di operatori specializzati per il controllo e infrastrutture che possano monitorare gli sviluppi dell’attività vulcanica giorno dopo giorno, notificando la popolazione in caso di un’emergenza reale e immediata. Lo stesso bollettino dell’INGV emesso il 07/06/2022 indica che “Il raggiungimento di tali livelli di CO2 appare comunque
fortemente dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose”; considerando queste premesse, perché non affidarsi a misurazioni in tempo reale che permettessero la riapertura della spiaggia sotto la supervisione costante di operatori specializzati? Questa sarebbe una strada più realistica rispetto allo strangolamento dell’isola, visto che non si tratta solo di poche attività che non hanno potuto lavorare per quindici dei giorni più importanti dell’anno e che continueranno a non poter lavorare nell’eventualità di una proroga dell’ordinanza in questione, ma anche della pubblicità allarmista che si propone al di fuori del contesto eoliano, che rischia di annichilare ulteriormente il flusso turistico sull’isola. 
Intanto, giorno dopo giorno la protezione civile (che qui si è vista poco e niente), spinge verso la chiusura totale dell’isola, mentre i vulcanologi che prestano giornalmente il loro indispensabile lavoro di rilevazione hanno confidato a diversi abitanti la loro sorpresa ante un provvedimento che considerano dubbioso, esagerato ed estremamente poco etico.

Decorsi oltre sei mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza, è pesantemente ingiusto, ci teniamo a sottolinearlo, spossessare i cittadini del proprio territorio e del proprio lavoro, e contemporaneamente prendersi tutto il tempo necessario per affrontare l’emergenza: per la sistemazione dei porti, delle elisuperfici, e delle strade, e per il pagamento dei ristori a noi vulcanari secondo voi si può aspettare, ma ora chiediamo soluzioni (e puntualizziamo che i ristori, seppur necessari, passano in secondo piano; ciò di cui abbiamo bisogno è poter lavorare in sicurezza). La preoccupazione degli isolani su ciò che accadrà dopo i quindici giorni previsti nell’ordinanza sta raggiungendo livelli allarmanti, visto che una possibile continuazione di queste politiche avrebbe conseguenze catastrofiche per tutti gli abitanti, motivo per il quale la resistenza sociale e le sommosse
popolari sarebbero l’unica strada che ci rimane da prendere.

Richiediamo attentamente delle spiegazioni sui punti presentati e un confronto urgente con chi di competenza, nel rispetto delle Vostre e delle nostre posizioni, poiché la stagione è ormai alle porte, come lo è anche la povertà.

Comitato Spontaneo Vulcano, 

Stromboli ripropone il Teatro Eco Logico. L'articolo del nostro direttore sulla gazzetta del sud del 10 giugno 2022


 

Santa Marina Salina e Malfa. Gli aventi diritto al voto e i candidati in lizza

SANTA MARINA SALINA

Saranno 1.088 (563 uomini e 525 donne) i cittadini di Santa Marina Salina chiamati alle urne per scegliere tra :

Candidato sindaco Domenico Arabia

Lista “Uniamo Salina – Arabia sindaco comunale”

Candidati al consiglio comunale Samuela Bartoli, Pietro Bucca, Giuseppe Castorino, Giuseppe De Fina, Luigi Follone, Santina Gullo, Susanna Rando, Domenico Re, Maurizio Sciacca, Andrea Zavone

Assessori designati:  Susanna Rando,  Anna Re, Bruno Trimboli e Andrea Zavone


Candidato sindaco: Santino Ofria

Lista” Salina bene comune – Ofria sindaco”


Giuseppe Capasso, Claudia Cappadonia, Edoardo D'Albora, Novelia Falduto, Serena Follone, Gregorio Lo Schiavo, Valentina Miraglia, Giulio Saltalamacchia, Giuliana Sidoti, Laura Tomarchio

Assessori designati: Mariano Mazzeo, Agostino Sciacca


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MALFA

1031 sono gli aventi diritto, tra cui 535 uomini e 496 donne 

Candidato sindaco: Clara Rametta

Lista “Noi per Malfa”

Candidati al consiglio comunale : Mario Virgona , Giuseppe Paino, Roberto Pirera, Guglielmo La Mancusa, Carmela Garito, Paola Di Giorgio, Lorenzo Cincotta, Maurizio Isaja, Roberta Siragusano, Alessandra Pirera

Designati assessori: Lorenzo Cincotta e Lorenzo D’Amico.

Per i dati degli aventi diritto al voto si ringraziano i responsabili degli uffici elettorali diu Santa Marina Salina e Malfa

EXPORT: ACCORDO SICINDUSTRIA/EEN E ALIBABA.COM PER PORTARE IL MADE IN SICILY NEL MONDO

 Agevolare l’accesso delle pmi sui mercati globali, sfruttando le potenzialità del canale digitale. È questo l’obiettivo della partnership siglata da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, e Alibaba.com, il marketplace b2b internazionale parte del Gruppo Alibaba.

L’accordo verrà presentato alla stampa da Sicindustria Messina, martedì 14 giugno, alle 10, presso la Sala della Consulta della Camera di commercio, in Piazza Felice Cavallotti, 3.

Interverranno il presidente di Sicindustria Messina, Pietro Franza; il Country Manager di Alibaba.com Italy, Spain and Portugal, Luca Curtarelli; Giada Platania, Responsabile Area Internazionalizzazione di Sicindustria/Enterprise Europe Network.

 

Nuovo coordinatore per il Gruppo Volontari di Protezione Civile del Comune di Lipari.

Alessandro Errico, 47 anni, è il nuovo coordinatore del Gruppo Volontari di Protezione Civile del Comune di Lipari. Lo ha nominato il sindaco Marco Giorgianni a seguito delle dimissioni presentate dal precedente coordinatore Domenico Russo, assunto presso l'ente

Furto di denaro nel porto di S.M. Salina: assolto presunto responsabile


 

Scuola, Aricò firma nuovo calendario: «In Sicilia al via il 19 settembre»

«In Sicilia il nuovo anno scolastico inizierà lunedì 19 settembre e si concluderà sabato 10 giugno 2023, per un totale di 204 giorni di scuola». Lo annuncia il neo assessore regionale all’Istruzione Alessandro Aricò, che stamattina, come primo atto del suo mandato, ha firmato il decreto predisposto dal competente dipartimento.

«Mi sembra doveroso, oggi che è l’ultimo giorno di scuola – aggiunge l’esponente del governo Musumeci - comunicare ai presidi delle istituzioni dell’Isola e alle famiglie il nuovo calendario scolastico. Nella scelta delle date abbiamo valutato le peculiarità della Sicilia e le sue condizioni climatiche. Negli ultimi anni infatti - continua Aricò - l’anno scolastico è partito tra il 12 e il 14 settembre, totalizzando circa 207 giorni di scuola. Quest’anno abbiamo voluto posticipare l’inizio, visto che la Sicilia a settembre è ancora in piena stagione estiva, anche per favorire le famiglie che volessero con i propri ragazzi sfruttare qualche momento in più di serenità e condivisione prima dell’inizio dell’anno scolastico che solitamente coincide con la fine della pausa estiva e la ripresa delle attività lavorative».

Tra le regioni che hanno già fissato il calendario scolastico, a iniziare il 19 settembre è anche la Valle d’Aosta.

«Nel giorno in cui suona la campanella l’ultima volta per quest’anno - conclude Aricò - mi fa piacere ringraziare gli insegnanti, il personale amministrativo e tutti i collaboratori per il lavoro svolto, ma anche i genitori e gli alunni ai quali auguro un periodo di riposo e di condivisione in famiglia e con gli affetti più cari».

L’attività scolastica, nelle scuole di ogni ordine e grado, è sospesa per le vacanze di Natale dal 23 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, e in quelle di Pasqua dal 6 aprile 2023 al 11 aprile 2023.
In Sicilia, nello scorso quinquennio, l’anno scolastico è sempre iniziato tra il 12 e il 14 settembre, eccezion fatta per il 2021 quando la prima campanella è suonata, invece, il 16 settembre.