(di Bartolino Ferlazzo) Ho letto con attenzione quel documento dal
titolo <Salute alle isole Eolie:quale tutela?> con l'approvazione di
svariate figure dei comuni eoliani,come se avessimo deciso l'abbassamento del
costo del gas, ma mi sono reso conto ancora e per l'ennesima volta, l'inutilità
delle parole, degli scritti, delle richieste come favori o peggio come preghiere.-
Ancora una volta siamo solo bravi a riportare
quanto già sappiamo da decenni, quanto abbiamo pagato sulla nostra pelle, e
quante volte ci hanno preso in giro fino dentro casa nostra.-
Ma a cosa serve riportare quanto già tutti
sanno, quanto già la regione conosce, quanto già l'Asl di Messina è a
conoscenza, sinceramente e personalmente credo, che non serva a niente se non a
buttare fumo negli occhi, scrivere, fare, riportare in poche parole fare tanto
per non fare niente.-
Mi chiedo se chi ha redatto questo documento
sia a conoscenza degli ultimi tagli di questi giorni, che sono stati imposti
dal liberticida Speranza, tagli alla sanità, che mortificano sempre più gli
italiani ed i loro malanni, le loro tribolazioni, i loro calvari, ha letto di questi
tagli la Dr.ssa Roccella, sa che sono stati soppressi posti letto anche in
alcuni maggiori ospedali italiani, che sono stati accorpati piccoli ospedali
con altre entità più grandi, sa che vi sono dei malati terminali per diverse
patologie che sono costretti a morire a casa propria, a causa di tagli per le
loro cure ?
Credo proprio di no, altrimenti non avrebbe
formulato una tesina, pregando che venga < approvata una deroga
a livello nazionale >, ma si è resa conto di quanto ha timidamente
richiesto, penso che siamo nel mondo delle favole, nel mondo del tutto è
possibile in quanto tutto è impossibile, cosa pretende, la Roccella, se ormai
Lipari sarà declassato a pronto soccorso,speriamo di no, certamente potenziato
ed attrezzato, ma sempre un pronto soccorso che per un dito lesionato, la
steccatura deve essere effettuata a Milazzo, che per il cambio di un medico
bisogna andare a Barcellona, ha capito Sandro Biviano che, purtroppo, lo hanno
preso per i fondelli, che se ne sono fregati sia a Messina che a Palermo delle
sue proteste, delle sue, giuste e qualificate lotte, che non gliene frega
niente degli eoliani e delle loro necessità di salute e di sopravvivenza.-
Questi personaggi pensano ed intendono solo il
loro interesse o gli interessi di una cerchia di privati a loro vicini, per
affari sicuramente conducenti, solo in parte, alla salute degli eoliani.-
Ma scriviamo con l'avallo di chi, di noi
stessi, parole, frasi, pagine di scritti che ormai si tramandano da decenni che
hanno portato solamente, come risultato, allo svuotamento dell'ospedale di
Lipari.-
Ma in quei cinque fogli, quali soluzioni sono
state proposte, quali decisioni unitarie, quali tutele avete avanzato, che sono
state ratificate e sottoscritte per presentarle al liberticida di stato? nessuna,
si nessuna, abbiamo solo chiesto, forse implorato, magari pregato una deroga;
ma a parte le invocazioni a santi inesistenti, noi eoliani (mi metto anche io
in mezzo sono e rimarrò eoliano anche se da molti anni non più presente) da chi
siamo rappresentati a livello regionale, a livello nazionale, quale forza o
raggruppamento politico difende i nostri interessi, quale politico porta avanti
istanze che diano risultati concreti, in tutti i campi, agli eoliani, chi ha
mai veramente preso a cuore le nostre necessità, i nostri bisogni, i nostri
diritti, noi abbiamo solo doveri come quelli di andare a votare per questo o
quell'arlecchino; e purtroppo gli eoliani ci credono ancora, credono ancora a
favole troppe volte ascoltate che ci hanno addormentato, che ci hanno fatto
dormire portandoci nell'oblio della speranza, di un domani dove tutti siamo
uguali (ma quando mai) dove la continuità territoriale e dunque l'insularità è
stata da poco approvata ed entrerà in vigore, burocrazia permettendo, tra un
biennio, ma noi ci crediamo ed andiamo a votare il populista di turno, il
parolaio di questa volta, l'imbonitore che ci prometterà mare e monti, e noi
abbassiamo la testa, diciamo ancora una volta si ed ancora una volta per tutti
gli eoliani saranno, come dice il proverbio <uccelli per diabetici>.-
Ci vogliono proposte, ci vogliono idee chiare
e fattibili, di questi tempi anche uno sgabello fa legna, bisogna essere
coerenti e sereni, pretendere il possibile anche minimo ma pretenderlo, non
chiederlo, non elemosinarlo, non pregandolo è un nostro diritto; non basta ?
bene allora si passa alle maniere decise, non quelle forti senza ritorno, ma
determinate, plausibili e fattibili, settembre 1982 occupazione per un mese
della Piero della Francesca, qualcuno di questi presenti adesso ricorda ? non
credo era troppo piccolo o non era ancora nato, forse qualcuno si, e dunque
fatevi raccontare cosa fecero allora gli eoliani con politici che in prima
persona occuparono la nave, con consigli comunali giornalieri e sempre in aggiornamento,
la nave partì solo dopo che il ministro firmò il decreto, non una deroga, che
sanciva la sua destinazione solo per le isole Eolie, altra gente, altri
eoliani, altri politici, chi di questi presenti adesso, ha il coraggio di fare
un'azione simile, chi ha il coraggio di non pregare ma di agire, chi ha il
coraggio di non supplicare ma di pretendere diritti sacrosanti, anche con
azioni eclatanti senza mai infrangere la legge ?
In tutto questo ci sarà il solito politico di
turno che tutto sa, che tutto conosce, che tutto risolve, lui pozzo infinito di
intelligenza, di cultura di sapere, ma l'ospedale è in coma profondo non in
agonia e, quanto prima lo saranno tutti gli eoliani, altro che cultura e tutto
sapere, scenda dal piedistallo dell’arroganza e della prepotenza e, forse,
risulterà più credibile, ascolti un attimo e stia in silenzio così avrà la
possibilità di fare bella figura
Dr.ssa Roccella le buone maniere, le belle
parole di questi tempi lasciano il tempo che trovano, l'Italia non si unì da
sola ne tanto meno con i proclami e le preghiere, si unì con la lotta, con la
volontà di pochi a fronte di interessi di tanti, allora abbia in primis Lei il
coraggio di non avere paura, non chieda ma pretenda, alzi la voce, batta i
pugni sul tavolo, ricordi che le battaglie non si perdono mai, partendo da una
pregiudiziale da cui non potete e dovete recedere, le Eolie si potranno anche
isolare volontariamente, e tale isolamento terminerà solo quanto il liberticida
di turno firmerà un decreto, non una deroga, dove l'ospedale di Lipari torni ad
essere quello di sempre dove ogni eoliano sa di poter contare su medici
disponibili, presenti, qualificati e
preparati per il loro bene per la loro salute.-
Quando tutto
questo avverrà, se avverrà, potremo dire di avere una classe politica dirigenziale che ha
veramente a cuore la vita degli eoliani.-