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sabato 10 settembre 2022

OSPEDALE DIRITTI COME FAVORI O … PREGHIERE (l'inutilità delle carte). La riflessione di Bartolino Ferlazzo

   (di Bartolino Ferlazzo) Ho letto con attenzione quel documento dal titolo <Salute alle isole Eolie:quale tutela?> con l'approvazione di svariate figure dei comuni eoliani,come se avessimo deciso l'abbassamento del costo del gas, ma mi sono reso conto ancora e per l'ennesima volta, l'inutilità delle parole, degli scritti, delle richieste come favori o peggio come preghiere.-

 Ancora una volta siamo solo bravi a riportare quanto già sappiamo da decenni, quanto abbiamo pagato sulla nostra pelle, e quante volte ci hanno preso in giro fino dentro casa nostra.-

 Ma a cosa serve riportare quanto già tutti sanno, quanto già la regione conosce, quanto già l'Asl di Messina è a conoscenza, sinceramente e personalmente credo, che non serva a niente se non a buttare fumo negli occhi, scrivere, fare, riportare in poche parole fare tanto per non fare niente.-

 Mi chiedo se chi ha redatto questo documento sia a conoscenza degli ultimi tagli di questi giorni, che sono stati imposti dal liberticida Speranza, tagli alla sanità, che mortificano sempre più gli italiani ed i loro malanni, le loro tribolazioni, i loro calvari, ha letto di questi tagli la Dr.ssa Roccella, sa che sono stati soppressi posti letto anche in alcuni maggiori ospedali italiani, che sono stati accorpati piccoli ospedali con altre entità più grandi, sa che vi sono dei malati terminali per diverse patologie che sono costretti a morire a casa propria, a causa di tagli per le loro cure ?

 Credo proprio di no, altrimenti non avrebbe formulato una tesina, pregando che venga < approvata una deroga a livello nazionale >, ma si è resa conto di quanto ha timidamente richiesto, penso che siamo nel mondo delle favole, nel mondo del tutto è possibile in quanto tutto è impossibile, cosa pretende, la Roccella, se ormai Lipari sarà declassato a pronto soccorso,speriamo di no, certamente potenziato ed attrezzato, ma sempre un pronto soccorso che per un dito lesionato, la steccatura deve essere effettuata a Milazzo, che per il cambio di un medico bisogna andare a Barcellona, ha capito Sandro Biviano che, purtroppo, lo hanno preso per i fondelli, che se ne sono fregati sia a Messina che a Palermo delle sue proteste, delle sue, giuste e qualificate lotte, che non gliene frega niente degli eoliani e delle loro necessità di salute e di sopravvivenza.-

 Questi personaggi pensano ed intendono solo il loro interesse o gli interessi di una cerchia di privati a loro vicini, per affari sicuramente conducenti, solo in parte, alla salute degli eoliani.-

 Ma scriviamo con l'avallo di chi, di noi stessi, parole, frasi, pagine di scritti che ormai si tramandano da decenni che hanno portato solamente, come risultato, allo svuotamento dell'ospedale di Lipari.-

 Ma in quei cinque fogli, quali soluzioni sono state proposte, quali decisioni unitarie, quali tutele avete avanzato, che sono state ratificate e sottoscritte per presentarle al liberticida di stato? nessuna, si nessuna, abbiamo solo chiesto, forse implorato, magari pregato una deroga; ma a parte le invocazioni a santi inesistenti, noi eoliani (mi metto anche io in mezzo sono e rimarrò eoliano anche se da molti anni non più presente) da chi siamo rappresentati a livello regionale, a livello nazionale, quale forza o raggruppamento politico difende i nostri interessi, quale politico porta avanti istanze che diano risultati concreti, in tutti i campi, agli eoliani, chi ha mai veramente preso a cuore le nostre necessità, i nostri bisogni, i nostri diritti, noi abbiamo solo doveri come quelli di andare a votare per questo o quell'arlecchino; e purtroppo gli eoliani ci credono ancora, credono ancora a favole troppe volte ascoltate che ci hanno addormentato, che ci hanno fatto dormire portandoci nell'oblio della speranza, di un domani dove tutti siamo uguali (ma quando mai) dove la continuità territoriale e dunque l'insularità è stata da poco approvata ed entrerà in vigore, burocrazia permettendo, tra un biennio, ma noi ci crediamo ed andiamo a votare il populista di turno, il parolaio di questa volta, l'imbonitore che ci prometterà mare e monti, e noi abbassiamo la testa, diciamo ancora una volta si ed ancora una volta per tutti gli eoliani saranno, come dice il proverbio <uccelli per diabetici>.-

 Ci vogliono proposte, ci vogliono idee chiare e fattibili, di questi tempi anche uno sgabello fa legna, bisogna essere coerenti e sereni, pretendere il possibile anche minimo ma pretenderlo, non chiederlo, non elemosinarlo, non pregandolo è un nostro diritto; non basta ? bene allora si passa alle maniere decise, non quelle forti senza ritorno, ma determinate, plausibili e fattibili, settembre 1982 occupazione per un mese della Piero della Francesca, qualcuno di questi presenti adesso ricorda ? non credo era troppo piccolo o non era ancora nato, forse qualcuno si, e dunque fatevi raccontare cosa fecero allora gli eoliani con politici che in prima persona occuparono la nave, con consigli comunali giornalieri e sempre in aggiornamento, la nave partì solo dopo che il ministro firmò il decreto, non una deroga, che sanciva la sua destinazione solo per le isole Eolie, altra gente, altri eoliani, altri politici, chi di questi presenti adesso, ha il coraggio di fare un'azione simile, chi ha il coraggio di non pregare ma di agire, chi ha il coraggio di non supplicare ma di pretendere diritti sacrosanti, anche con azioni eclatanti senza mai infrangere la legge ?

 In tutto questo ci sarà il solito politico di turno che tutto sa, che tutto conosce, che tutto risolve, lui pozzo infinito di intelligenza, di cultura di sapere, ma l'ospedale è in coma profondo non in agonia e, quanto prima lo saranno tutti gli eoliani, altro che cultura e tutto sapere, scenda dal piedistallo dell’arroganza e della prepotenza e, forse, risulterà più credibile, ascolti un attimo e stia in silenzio così avrà la possibilità di fare bella figura

 Dr.ssa Roccella le buone maniere, le belle parole di questi tempi lasciano il tempo che trovano, l'Italia non si unì da sola ne tanto meno con i proclami e le preghiere, si unì con la lotta, con la volontà di pochi a fronte di interessi di tanti, allora abbia in primis Lei il coraggio di non avere paura, non chieda ma pretenda, alzi la voce, batta i pugni sul tavolo, ricordi che le battaglie non si perdono mai, partendo da una pregiudiziale da cui non potete e dovete recedere, le Eolie si potranno anche isolare volontariamente, e tale isolamento terminerà solo quanto il liberticida di turno firmerà un decreto, non una deroga, dove l'ospedale di Lipari torni ad essere quello di sempre dove ogni eoliano sa di poter contare su medici disponibili, presenti, qualificati e  preparati per il loro bene per la loro salute.-

 Quando tutto questo avverrà, se avverrà, potremo dire di avere una classe politica dirigenziale che ha veramente a cuore la vita degli eoliani.-

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