Nei giorni scorsi, nell’ambito di una operazione complessa di vigilanza pesca disposta dalla Direzione marittima di Catania, è proseguita l’attività di controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. I controlli si sono svolti presso i punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca, presso rivendite al dettaglio di prodotti ittici.
Durante l’attività sono stati riscontrati numerosi illeciti: Il gommone GC A64 della Guardia Costiera di Milazzo ha recuperato in mare due attrezzi utilizzati da pescatori non professionali, più precisamente un palangaro derivante della lunghezza di circa 1.500 mt., impiegato per la cattura di pescespada posizionato illegalmente nello specchio acqueo antistante il promontorio di Capo Milazzo.
Nell’ambito della stessa operazione, la motovedetta CP 544 ha recuperato e posto sotto sequestro una rete da posta fissa della lunghezza di circa 500 mt e 5 nasse, anche in questo caso gli attrezzi erano illecitamente utilizzati da pescatori non professionali e privi delle previste sigle identificative. Un ulteriore attrezzo da pesca, rete a imbrocco, è stato rinvenuto e sequestrato presso il litorale di ponente di Milazzo.
Durante i controlli sulla filiera commerciale è stata, inoltre, accertata la vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, in violazione delle vigenti norme igienico sanitarie e relative alla rintracciabilità del prodotto ittico, in località Vaccarella del Comune di Milazzo. In questa circostanza sono stati sequestrati circa 15 Kg. di prodotto che, a seguito di visita del servizio veterinario della competente ASP, è stato giudicato non idoneo al consumo umano e pertanto destinato alla distruzione.
La Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo proseguirà la costante attività di controllo del territorio di competenza al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita in materia di pesca e a tutela dell’ambiente marino e del patrimonio ittico ed a garanzia della sicurezza alimentare del consumatore.
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venerdì 31 maggio 2019
Auguri di...
Buon Compleanno alla carissima Anna Maria Famularo. Ed ancora a Maurizio Biviano, Salvatore Natoli, Lory Giardina, Alfredo Biviano, Rocco De Mariano, Gloria Antonia Di Giovanni, Filippo Bernardi, Giacomo Biviano,Graziana Morello, Eugenia Man, Francesca Puglisi, Anna Spizzone, Claudio Utano.
Vito De Vita, uno dei 44 eroi di Unterlüss. Convegno Domani 1° Giugno a Lipari.
L’associazione Culturale NOSTOS (Viaggio) è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, democratico e antifascista. Il termine “viaggio” indica uno spostamento da un preciso luogo di partenza ad un altrettanto preciso punto di arrivo. “Nostos”, il corrispondente greco di “viaggio”, origina la parola “nostalgia”, quindi dolore, mancanza; infatti esso non va inteso soltanto come un qualcosa di concreto e realistico, ma anche in senso simbolico di desiderio, tensione di conoscenza e di ricerca.
L’associazione è impegnata:
– A promuovere la cultura e la crescita individuale degli/delle associati/e tramite mezzi audiovisivi, mostre d’arte, letture collettive, convegni a tema, film ecc.
– a promuovere l’affermazione dei diritti individuali e collettivi dei/delle cittadini/e, a promuovere la creazione di una nuova e radicata cultura della partecipazione, a promuovere la affermazione della democrazia partecipata, per questo l’associazione si riserva la facoltà di avvalersi dell’iniziativa popolare per la presentazione di proposte, di utilizzare tutti gli strumenti idonei a stimolare e valorizzare la partecipazione dei/delle cittadini/e alle diverse forme possibili di iniziativa e proposte; a promuovere e gestire per il perseguimento dei propri fini tutte le forme di economia sociale ritenute utili e necessarie; a promuovere l’affermazione dei Diritti dell’Uomo ed un equo rapporto tra i popoli ;
– a creare gli strumenti per la piena attuazione di una società a misura d’uomo mediante la diffusione della cultura di genere;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a che vive condizioni di disagio, a rimuovere le condizioni ambientali che determinano condizioni di disagio.
– a promuovere occasioni di crescita dei/delle soci/e anche attraverso la progettazione di percorsi formativi e di programmi di formazione professionale come previsti dalla normativa vigente in materia;
– a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze tramite la realizzazione di progetti e programmi promossi dalla Unione Europea, dallo Stato e da tutte le forme di decentramento delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a minore, per la piena affermazione del diritto al gioco, alle attività ludiche e motorie, alla scolarizzazione, contro ogni forma di sfruttamento e di violenza, a promuove la piena applicazione della Carta dei Diritti del Minore sancita dalle Nazioni Unite;
– a promuovere il superamento di ogni forma di discriminazione, intolleranza, fanatismo, xenofobia, fascismo, censura, razzismo; ad operare per il pieno rispetto dei diritti delle minoranze, per il riconoscimento e la valorizzazione di ogni diversità, sia etnica, che religiosa che sessuale;
– a promuovere la cultura della pace, della non violenza e della cooperazione fra tutti i popoli, per la riduzione di ogni tipo di armamento e per soluzioni non violente dei conflitti;
– a promuovere la valorizzazione della risorsa ambiente, contro la cultura dello spreco, contro la distruzione del pianeta, per la piena applicazione di tutte le convenzioni internazionali in materia di tutela ambientale;
– ad operare per la valorizzazione e tutela dei beni artistici, architettonici, storici, urbanistici ed ambientali;
– a promuovere la qualificazione della produzione e del consumo nel campo culturale, ricreativo e sportivo.
L’associazione fa proprio il contributo umano e sociale di ogni persona quale soggetto unico ed irripetibile, con le proprie convinzioni politiche e religiose, identità sessuale, cittadinanza, appartenenza etnica, età e professione.
Biografia di Vito De Vita
Vito De Vita nasce a Messina nel 1920, secondo di sette figli di una famiglia modesta. Il padre Biagio è un piccolo artigiano mentre la madre Letteria Nicosia è casalinga. Si diploma al Liceo Classico presso i Salesiani, iscrivendosi successivamente in Lettere Classiche all’Università di Catania. Interrompe gli studi a seguito della chiamata alle armi e frequenta la scuola A.U.C. dell’Aquila diventando Sottotenente di Complemento di Fanteria. Viene assegnato come prima nomina al 74simo Reggimento Fanteria in servizio presso la caserma “N. Sauro” di Pola dove il 13.09.1943 viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche e deportato in Germania nei campi di concentramento di Brema-Bremenvorde, Benjaminovo (Varsavia), Wietzendorf, Kreis-Soltau Hannover. Viene rimpatriato in Italia nel Luglio 1945 laureandosi il 30 novembre dello stesso anno. Nel 1946 comincia ad insegnare a Lipari dove si sposa nel 1949 con Laura De Luca anch’essa insegnante dalla cui unione nascono 5 figli. Inizia la sua attività presso la scuola media, insegna nel contempo in un istituto magistrale parificato di cui diventa preside finendo la sua carriera all’Istituto tecnico commerciale, improntando la sua missione di docente con rigore, ma con massima umanità. Partecipa attivamente alla vita politica e sociale dell’isola diventando punto di riferimento della cultura locale, viene nominato presidente dell’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza), scrive poesie, partecipa a convegni e conferenze. Convinto Europeista lascia in eredità ai figli, ai 10 nipoti e a generazioni di alunni i valori di integrità, onestà e tolleranza. Muore a Lipari il 16 dicembre 2007 all’età di 87 anni.
Chi sono i 44 eroi di Unterlüss
Dei 650.000 soldati IMI, 28.000 sono ufficiali di carriera e di complemento. Come i tre messinesi protagonisti di questa storia. La loro sorte sarà diversa rispetto a quella dei soldati di truppa, perchè gli ufficiali potevano godere dell’esenzione dal lavoro coatto grazie all’art. 27 della Convenzione di Ginevra. La loro è una lenta agonia di inedia, con la fame e il freddo a impossessarsi dei giovani italiani (tra questi la “migliore gioventù” italiana dell’epoca: Giovannino Guareschi, Giuseppe Lazzati, Alessandro Natta, Odoardo Ascari, Gianrico Tedeschi). Questa situazione non muta fino a che Hitler e Mussolini cercano di cambiare le loro sorti. Con l’accordo del 20 luglio 1944 gli ufficiali sono declassati a “civili”, spogliandoli del loro status per poterli obbligare al lavoro. Ma gli italiani non ci stanno comunque. In migliaia rifiutano il lavoro per non collaborare e attendono la loro sorte. Quando la Germania sta per capitolare, nell’inverno del 1945, i nazisti tentano il tutto per tutto, obbligandoli coattamente e chiamandoli al lavoro con il sopruso.
In questo delicato contesto il 17 febbraio 1945, 213 ufficiali, tra cui Pasquale Campanella, Natale Ferrara e Vito De Vita, vengono deportati dal lager di Wietzendorf a un campo di aviazione presso Dedelstorf, nella Bassa Sassonia. I nazisti li obbligano al lavoro per ripristinare una pista in disuso. Per cinque giorni si rifiutano di lavorare organizzando uno sciopero e operando un sabotaggio. Il 24 febbraio 1945 interviene la Gestapo per una punizione esemplare. Ne vengono scelti 21 a caso per una decimazione dimostrativa. Ma mentre i 21 vengono condotti verso l’esecuzione, altri 44 ufficiali si offrono volontari per sostituirli. Campanella, De Vita e Ferrara sono tra questi 44, così come Michele Montagano. Colpiti dal gesto di eroismo, la Gestapo indugia cinque ore prima di decidere la loro sorte. Per i 44 è infine organizzato, come prigionieri politici, il trasferimento al campo di punizione e di “rieducazione al lavoro” del AEL-KZ Unterlüss, dove sorge una delle più importanti fabbriche di armamenti della Germania nazista. L’intento era quello di finirli per fatica, usufruendo ancora del loro lavoro fino all’ultimo respiro. Per sei settimane i 44 ufficiali saranno rinchiusi in un lager disumano, espressione del peggior girone infernale dantesco. Soffrendo le bastonate, il lavoro coatto, le malattie, la fame più nera, le migliaia di parassiti che invadono i loro corpi che diventano sempre più scheletrici. Tre di loro moriranno durante la prigionia, e altri tre negli ospedali subito dopo la Liberazione, avvenuta il 13 aprile. Tra questi Michele Rinaudo, di Trapani. Natale Ferrara sarà ammalato di tifo petecchiale – la malattia causa primaria delle morti nei lager nazisti – e ricoverato per alcune settimane in ospedale, così come Campanella e De Vita. I reduci di quei 44 torneranno in Italia non prima di settembre, dopo altre peripezie. Da allora calerà il silenzio e il loro gesto eroico sarà dimenticato, ignorato persino dagli stessi familiari: alcuni di loro soltanto negli ultimi anni hanno scoperto la loro storia. Nel 1949 Campanella, De Vita e Ferrara riceveranno un “Encomio Solenne” dal Ministero della Difesa.
Al convegno prenderanno parte i parenti del Tenente Pasquale Campanella, del Sottotenente Natale Ferrana compagni di prigionia di De Vita ed eroi di guerra. L’evento sarà imperniato sulla presenza dell’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss ancora vivente, Michele Montagano, 96 anni, presidente nazionale vicario dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia), che verrà appositamente da Campobasso a portare la sua testimonianza sull’atto eroico di Unterlüss e il ricordo personale dei suoi tre compagni di prigionia messinesi.
L’associazione è impegnata:
– A promuovere la cultura e la crescita individuale degli/delle associati/e tramite mezzi audiovisivi, mostre d’arte, letture collettive, convegni a tema, film ecc.
– a promuovere l’affermazione dei diritti individuali e collettivi dei/delle cittadini/e, a promuovere la creazione di una nuova e radicata cultura della partecipazione, a promuovere la affermazione della democrazia partecipata, per questo l’associazione si riserva la facoltà di avvalersi dell’iniziativa popolare per la presentazione di proposte, di utilizzare tutti gli strumenti idonei a stimolare e valorizzare la partecipazione dei/delle cittadini/e alle diverse forme possibili di iniziativa e proposte; a promuovere e gestire per il perseguimento dei propri fini tutte le forme di economia sociale ritenute utili e necessarie; a promuovere l’affermazione dei Diritti dell’Uomo ed un equo rapporto tra i popoli ;
– a creare gli strumenti per la piena attuazione di una società a misura d’uomo mediante la diffusione della cultura di genere;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a che vive condizioni di disagio, a rimuovere le condizioni ambientali che determinano condizioni di disagio.
– a promuovere occasioni di crescita dei/delle soci/e anche attraverso la progettazione di percorsi formativi e di programmi di formazione professionale come previsti dalla normativa vigente in materia;
– a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze tramite la realizzazione di progetti e programmi promossi dalla Unione Europea, dallo Stato e da tutte le forme di decentramento delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a minore, per la piena affermazione del diritto al gioco, alle attività ludiche e motorie, alla scolarizzazione, contro ogni forma di sfruttamento e di violenza, a promuove la piena applicazione della Carta dei Diritti del Minore sancita dalle Nazioni Unite;
– a promuovere il superamento di ogni forma di discriminazione, intolleranza, fanatismo, xenofobia, fascismo, censura, razzismo; ad operare per il pieno rispetto dei diritti delle minoranze, per il riconoscimento e la valorizzazione di ogni diversità, sia etnica, che religiosa che sessuale;
– a promuovere la cultura della pace, della non violenza e della cooperazione fra tutti i popoli, per la riduzione di ogni tipo di armamento e per soluzioni non violente dei conflitti;
– a promuovere la valorizzazione della risorsa ambiente, contro la cultura dello spreco, contro la distruzione del pianeta, per la piena applicazione di tutte le convenzioni internazionali in materia di tutela ambientale;
– ad operare per la valorizzazione e tutela dei beni artistici, architettonici, storici, urbanistici ed ambientali;
– a promuovere la qualificazione della produzione e del consumo nel campo culturale, ricreativo e sportivo.
L’associazione fa proprio il contributo umano e sociale di ogni persona quale soggetto unico ed irripetibile, con le proprie convinzioni politiche e religiose, identità sessuale, cittadinanza, appartenenza etnica, età e professione.
Biografia di Vito De Vita
Vito De Vita nasce a Messina nel 1920, secondo di sette figli di una famiglia modesta. Il padre Biagio è un piccolo artigiano mentre la madre Letteria Nicosia è casalinga. Si diploma al Liceo Classico presso i Salesiani, iscrivendosi successivamente in Lettere Classiche all’Università di Catania. Interrompe gli studi a seguito della chiamata alle armi e frequenta la scuola A.U.C. dell’Aquila diventando Sottotenente di Complemento di Fanteria. Viene assegnato come prima nomina al 74simo Reggimento Fanteria in servizio presso la caserma “N. Sauro” di Pola dove il 13.09.1943 viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche e deportato in Germania nei campi di concentramento di Brema-Bremenvorde, Benjaminovo (Varsavia), Wietzendorf, Kreis-Soltau Hannover. Viene rimpatriato in Italia nel Luglio 1945 laureandosi il 30 novembre dello stesso anno. Nel 1946 comincia ad insegnare a Lipari dove si sposa nel 1949 con Laura De Luca anch’essa insegnante dalla cui unione nascono 5 figli. Inizia la sua attività presso la scuola media, insegna nel contempo in un istituto magistrale parificato di cui diventa preside finendo la sua carriera all’Istituto tecnico commerciale, improntando la sua missione di docente con rigore, ma con massima umanità. Partecipa attivamente alla vita politica e sociale dell’isola diventando punto di riferimento della cultura locale, viene nominato presidente dell’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza), scrive poesie, partecipa a convegni e conferenze. Convinto Europeista lascia in eredità ai figli, ai 10 nipoti e a generazioni di alunni i valori di integrità, onestà e tolleranza. Muore a Lipari il 16 dicembre 2007 all’età di 87 anni.
Chi sono i 44 eroi di Unterlüss
Dei 650.000 soldati IMI, 28.000 sono ufficiali di carriera e di complemento. Come i tre messinesi protagonisti di questa storia. La loro sorte sarà diversa rispetto a quella dei soldati di truppa, perchè gli ufficiali potevano godere dell’esenzione dal lavoro coatto grazie all’art. 27 della Convenzione di Ginevra. La loro è una lenta agonia di inedia, con la fame e il freddo a impossessarsi dei giovani italiani (tra questi la “migliore gioventù” italiana dell’epoca: Giovannino Guareschi, Giuseppe Lazzati, Alessandro Natta, Odoardo Ascari, Gianrico Tedeschi). Questa situazione non muta fino a che Hitler e Mussolini cercano di cambiare le loro sorti. Con l’accordo del 20 luglio 1944 gli ufficiali sono declassati a “civili”, spogliandoli del loro status per poterli obbligare al lavoro. Ma gli italiani non ci stanno comunque. In migliaia rifiutano il lavoro per non collaborare e attendono la loro sorte. Quando la Germania sta per capitolare, nell’inverno del 1945, i nazisti tentano il tutto per tutto, obbligandoli coattamente e chiamandoli al lavoro con il sopruso.
In questo delicato contesto il 17 febbraio 1945, 213 ufficiali, tra cui Pasquale Campanella, Natale Ferrara e Vito De Vita, vengono deportati dal lager di Wietzendorf a un campo di aviazione presso Dedelstorf, nella Bassa Sassonia. I nazisti li obbligano al lavoro per ripristinare una pista in disuso. Per cinque giorni si rifiutano di lavorare organizzando uno sciopero e operando un sabotaggio. Il 24 febbraio 1945 interviene la Gestapo per una punizione esemplare. Ne vengono scelti 21 a caso per una decimazione dimostrativa. Ma mentre i 21 vengono condotti verso l’esecuzione, altri 44 ufficiali si offrono volontari per sostituirli. Campanella, De Vita e Ferrara sono tra questi 44, così come Michele Montagano. Colpiti dal gesto di eroismo, la Gestapo indugia cinque ore prima di decidere la loro sorte. Per i 44 è infine organizzato, come prigionieri politici, il trasferimento al campo di punizione e di “rieducazione al lavoro” del AEL-KZ Unterlüss, dove sorge una delle più importanti fabbriche di armamenti della Germania nazista. L’intento era quello di finirli per fatica, usufruendo ancora del loro lavoro fino all’ultimo respiro. Per sei settimane i 44 ufficiali saranno rinchiusi in un lager disumano, espressione del peggior girone infernale dantesco. Soffrendo le bastonate, il lavoro coatto, le malattie, la fame più nera, le migliaia di parassiti che invadono i loro corpi che diventano sempre più scheletrici. Tre di loro moriranno durante la prigionia, e altri tre negli ospedali subito dopo la Liberazione, avvenuta il 13 aprile. Tra questi Michele Rinaudo, di Trapani. Natale Ferrara sarà ammalato di tifo petecchiale – la malattia causa primaria delle morti nei lager nazisti – e ricoverato per alcune settimane in ospedale, così come Campanella e De Vita. I reduci di quei 44 torneranno in Italia non prima di settembre, dopo altre peripezie. Da allora calerà il silenzio e il loro gesto eroico sarà dimenticato, ignorato persino dagli stessi familiari: alcuni di loro soltanto negli ultimi anni hanno scoperto la loro storia. Nel 1949 Campanella, De Vita e Ferrara riceveranno un “Encomio Solenne” dal Ministero della Difesa.
Al convegno prenderanno parte i parenti del Tenente Pasquale Campanella, del Sottotenente Natale Ferrana compagni di prigionia di De Vita ed eroi di guerra. L’evento sarà imperniato sulla presenza dell’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss ancora vivente, Michele Montagano, 96 anni, presidente nazionale vicario dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia), che verrà appositamente da Campobasso a portare la sua testimonianza sull’atto eroico di Unterlüss e il ricordo personale dei suoi tre compagni di prigionia messinesi.
Oggi è il 31 Maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Tradizionale casa eoliana
SANTO DEL GIORNO:
Quando la Vergine seppe dall'Arcangelo Gabriele che era prossima a divenire madre del Precursore, fu stimolata interiormente dallo Spirito Santo a recarsi alla casa di sua cugina S. Elisabetta per apportarvi i primi frutti della redenzione. Il viaggio da Nazareth, dove abitava la SS. Vergine, fino alla città di Ebron dove stava Elisabetta era di 69 miglia circa. Le montagne e la cattiva stagione rendevano più incomodo tale percorso. Tuttavia la B. Vergine si pose in cammino con sollecitudine, come nota il Vangelo, spinta da quella grande carità che ardeva nel suo cuore. Ella incominciava allora la sua missione di dispensiera di tutte le grazie.
Giunta alla casa di Elisabetta, Maria fu la prima a porgere il saluto alla cugina, ed apportò in quella casa grazie straordinarie: S. Giovanni Battista fu liberato dal peccato originale, Zaccaria riebbe la parola, S. Elisabetta ricevette l'abbondanza dei doni dello Spirito Santo ed alla vista della Vergine esclamò: « Quale grazia è per me questa che venga a me la Madre del mio Signore? ».
Maria, in risposta, pronunciò lo stupendo cantico del Magnificat, la più degna lode che Dio ricevesse dalla bocca della sua santa Madre, e che la Chiesa fa recitare ogni giorno ai sacerdoti nell'Ufficio divino.
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Con questo cantico Maria loda Iddio di averla arricchita di tali privilegi; predice la sua gloria nell'avvenire: profetizza che il Salvatore del mondo umilierà i superbi ed esalterà gli umili e spanderà la sua misericordia in tutti i secoli fino alla fine del mondo.
Secondo il S. Vangelo, Maria si trattenne per tre mesi nella casa di S. Elisabetta. In questo tempo Ella prestò alla cugina tutti i più umili servizi, con una bontà che solo la madre di Dio poteva avere.
Come fu ripiena di grazia la famiglia di Elisabetta alla visita di Maria, così può chiamarsi beata l'anima devota di Maria. Maria non solo protegge i suoi devoti, ma, come dice un santo, li serve. Dove vi è l'amore a Maria vi è ogni bene, perchè Ella porta con sè Gesù, vera pace dell'anima.
giovedì 30 maggio 2019
MOTO: CRESCITA IN TOTO (di Gianluca Veneroso)
Tripudio di bimbi festanti, coinvolti in sane competizioni e prodezze motorie capitanate dall'inossidabile GAETANO BISAZZA.
Questa mattina, infatti, dalle 9:30 alle 12:00, il Palazzetto dello Sport di Lipari ha ospitato gli alunni delle sezioni Infanzia e Primaria di Canneto e Vulcano, pronti a dare una dimostrazione ginnico-sportiva di quanto acquisito e ..."messo in moto" al termine di un progetto annuale
condotto, nei singoli plessi, dal Maestro/Mister Gaetano.
Fuori da ogni retorica celebrativa, assistere al coordinamento di tanti corpicini sprint - alla ricerca di un ostacolo da bipassare e di un obiettivo da conquistare - è stato entusiasmante e insolito.
Oggi più che mai L'INTELLIGENZA DEL CORPO va spronata ed educata, ascoltata e ben orientata. Dalla corsa libera ai percorsi strutturati : tutto ciò che i nostri PICCOLI ATLETI hanno condiviso non si esaurisce tra medaglie, foto e tappetini. Tale bagaglio va a toccare la sfera relazionale. Arricchisce la percezione del sé, implementando l' autostima. Ridisegna le traiettorie del divertimento e della socialità a tu per tu, ma soprattutto abbatte i muri di titubanze, fobie e sigle (BES, ODA, H...) che solo il gioco può vanificare.
Podio d'onore allora a BISAZZA, paladino di una scuola in cui fermezza, regole e divertimento si mescolano perfettamente.
E che dire della nostra Cettina Forestieri, teacher-scout di una progettualità didattica attenta a tutte le imperdibili PALESTRE del territorio? Staffettista DOC, in grado di diblare le buche della diffidenza coi mattoni del LA MIA SCUOLA C'È, il nostro Dirigente RENATO CANDIA, che da 15 anni crede fermamente nella valorizzazione dello sport per affrontare ben carichi partite in ogni CAMPO DEL FUTURO.
Presenti all'evento le Istituzioni: il sindaco Marco Giorgianni e l'Assessore allo Sport Davide Merenda hanno fregiato ancor più la risonanza di una giornata in cui la semplicità del muoversi insieme ha regalato un sorriso a tutti.
GIANLUCA VENEROSO
Dopo Amici, Alberto riabbraccia la sua Messina: "Tornerò qui per un concerto" - Carrellata di foto e e articolo da www.gazzettadelsud.it
Per visualizzare la carrellata fotografica e l'articolo cliccare su questo link https://messina.gazzettadelsud.it/foto/societa/2019/05/30/dopo-amici-alberto-riabbraccia-la-sua-messina-tornero-qui-per-un-concerto-foto-0119476f-c47a-4492-a639-acd21ba88f8d/
Ars approva DDL sui Marina Resort
L'Ars approva ddl sui Marina Resort, Savarino: "Consentirà la crescita del turismo da diporto in Sicilia"
„
"La legge sui Marina Resort consentirà di allargare lo spettro dell'offerta turistica in Sicilia, attraendo il turismo da diporto con conseguenti ricadute positive dal punto di vista occupazionale ed economico per la nostra regione. Si tratta di un provvedimento importante, nato da un disegno di legge a mia prima firma sottoscritto da tutto il gruppo di DiventeràBellissima, concertato dal governo regionale sia in Quinta Commissione che ora in aula anche con gli esponenti dell'opposizione. Insieme allo sblocco dei fondi effettuato dal governo guidato da Nello Musumeci per investire sui porti turistici, compresi quelli delle isole minori, garantirà alla Sicilia e ai siciliani una concreta prospettiva di crescita grazie al turismo da diporto".
Lo afferma Giusy Savarino, deputata regionale di DiventeràBellissima, commentando l'approvazione all'Ars del Ddl sui Marina resort, cioè le strutture turistico-ricettive all’aperto, organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto. "Un nuovo modo di fare turismo dalle enormi potenzialità e che meritava una regolamentazione giuridica e misure economiche concrete per incentivare l’avvio del settore", aggiunge la deputata.
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"La legge sui Marina Resort consentirà di allargare lo spettro dell'offerta turistica in Sicilia, attraendo il turismo da diporto con conseguenti ricadute positive dal punto di vista occupazionale ed economico per la nostra regione. Si tratta di un provvedimento importante, nato da un disegno di legge a mia prima firma sottoscritto da tutto il gruppo di DiventeràBellissima, concertato dal governo regionale sia in Quinta Commissione che ora in aula anche con gli esponenti dell'opposizione. Insieme allo sblocco dei fondi effettuato dal governo guidato da Nello Musumeci per investire sui porti turistici, compresi quelli delle isole minori, garantirà alla Sicilia e ai siciliani una concreta prospettiva di crescita grazie al turismo da diporto".
Lo afferma Giusy Savarino, deputata regionale di DiventeràBellissima, commentando l'approvazione all'Ars del Ddl sui Marina resort, cioè le strutture turistico-ricettive all’aperto, organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto. "Un nuovo modo di fare turismo dalle enormi potenzialità e che meritava una regolamentazione giuridica e misure economiche concrete per incentivare l’avvio del settore", aggiunge la deputata.
La "tre giorni" dei Vigili del Fuoco a Lipari. Stamane dimostrazioni tecniche e "Pompieropoli". Vi proponiamo alcuni momenti nei video di Katia Merlino
E' proseguita stamane a Lipari la tre giorni "I Vigili del Fuoco – Lo Sport e la Cultura della Sicurezza nell'Emergenza". Oltre all’esposizione di mezzi ed attrezzature dei Vigili del Fuoco, vi sono state delle dimostrazioni tecniche e l'apprezzatissima “Pompieropoli”, area dove i bambini delle scuole liparesi si sono cimentati attraverso prove pratico-didattiche e percorsi dedicati in operazioni di soccorso o spegnimento incendi, ricevendo, infine, il diploma di Piccolo pompiere.
La "tre giorni" si chiude venerdì con il seminario dal tema “La Cultura della Sicurezza nell’emergenza - La nuova protezione civile ed il ruolo delle componenti del soccorso pubblico”, con un ricco programma di interventi e relazioni.
Alla giornata odierna dedicheremo ampio spazio, oltre che con questo post, dove pubblicheremo, grazie a Katia Merlino i video di una delle esercitazioni e un momento di "Pompieropoli", con altri post fotografici e video curati per noi dal nostro collaboratore Bartolo Ruggiero.
Video Esercitazione: Video "Pompieropoli" 1° parte
La "tre giorni" si chiude venerdì con il seminario dal tema “La Cultura della Sicurezza nell’emergenza - La nuova protezione civile ed il ruolo delle componenti del soccorso pubblico”, con un ricco programma di interventi e relazioni.
Alla giornata odierna dedicheremo ampio spazio, oltre che con questo post, dove pubblicheremo, grazie a Katia Merlino i video di una delle esercitazioni e un momento di "Pompieropoli", con altri post fotografici e video curati per noi dal nostro collaboratore Bartolo Ruggiero.
Video Esercitazione: Video "Pompieropoli" 1° parte
Auguri di...
Buon Compleanno a Diana Natoli, Cosimo Bonaccorso, Matteo Palino, Riccardo Portanova, Nunzia Quadara, Gabriele Lo Schiavo, Rosa Formica, Mariagrazia Alongi, Angela Ferraro, Stefano Mirenda, Diana Natoli Edwards, Paola Cafarella
Il 31 Maggio a Pirrera si conclude il mese Mariano.
Venerdì 31, nella chiesa parrocchiale di Pirrera, si conclude il mese di Maggio, dedicato alla Madonna.
Alle 17.30 il canto del tradizionale Rosario e della coroncina e alle 18 la Messa solenne.
A conclusione della Messa, il simulacro del SS. Nome di Maria risalirà nella sua cappella, all'altare maggiore.
Per chi volesse, alle 17, partirà da Canneto un pullman
"Solo" Instore tour di Alberto Urso oggi a Messina. CD a ruba.
Questo pomeriggio alle sedici Alberto Urso incontrerà la sua Messina a Palazzo Zanca, sede del Comune della città dello stretto nel corso dell'attesissimo firmacopie del suo primo CD “Solo”, uscito lo scorso 10 maggio.
L'iniziativa, promossa dal Centro Commerciale Tremestieri, si sarebbe dovuta tenere proprio al Centro, ma per consentire ad Alberto di ricevere un abbraccio ancora più grande dalla sua città, d'intesa con l'amministrazione comunale e con le altre istituzioni, è stato deciso di tenere l'iniziativa nella più ampia sede del Comune di piazza Unione Europea. E intanto il suo cd va a ruba, e scala le classifiche.
Il percorso artistico del giovane tenore messinese, fresco vincitore del talent di Canale 5 “Amici”, è già intensissimo. La principale rete Mediaset, in prima serata, dopo “Striscia la Notizia” ha trasmesso il video di “Accanto a te” . Il brano - il cui testo è stato scritto dallo stesso Alberto con Pino Perris e Giordana Angi, sua amica ma anche diretta concorrente, con cui ha disputato la sfida finale ad “Amici” - è contenuto nell'album “Solo”. La clip è stata girata a Roma, alle OZ Officine Zero (ex officine di manutenzione ferroviaria), e racconta una storia d'amore, un amore dolce e pieno di speranze e di ricordi sospesi. Il protagonista Alberto è rappresentato in un continuo gioco di contrasti fra tradizione e modernità, a simboleggiare il passato e il nuovo che s'incontrano. La scena ruota intorno alla possente voce del tenore e all' eterea presenza di una bella ragazza dai lunghi capelli rossi che suona un pianoforte a coda e attende che lui si sieda vicino a lei.
Il percorso artistico del giovane tenore messinese, fresco vincitore del talent di Canale 5 “Amici”, è già intensissimo. La principale rete Mediaset, in prima serata, dopo “Striscia la Notizia” ha trasmesso il video di “Accanto a te” . Il brano - il cui testo è stato scritto dallo stesso Alberto con Pino Perris e Giordana Angi, sua amica ma anche diretta concorrente, con cui ha disputato la sfida finale ad “Amici” - è contenuto nell'album “Solo”. La clip è stata girata a Roma, alle OZ Officine Zero (ex officine di manutenzione ferroviaria), e racconta una storia d'amore, un amore dolce e pieno di speranze e di ricordi sospesi. Il protagonista Alberto è rappresentato in un continuo gioco di contrasti fra tradizione e modernità, a simboleggiare il passato e il nuovo che s'incontrano. La scena ruota intorno alla possente voce del tenore e all' eterea presenza di una bella ragazza dai lunghi capelli rossi che suona un pianoforte a coda e attende che lui si sieda vicino a lei.
mercoledì 29 maggio 2019
Legambiente insieme agli strombolani e ai ginostresi per l'ultimo saluto a Aimée Carmoz
(di Pippo Ruggeri) Una giornata emozionante quella di stamattina a Stromboli per portare il nostro saluto a Aimée Carmoz, carissima amica, che ha dedicato la sua vita per l'Ambiente dell'isola di Stromboli.
Fra le prime socie di Legambiente del Tirreno, a Stromboli, con lei abbiamo portato avanti impegni importanti per lo sviluppo sostenibile dell'isola.
La gente di Stromboli le ha voluto testimoniare il suo affetto con parole, pensieri e fiori, perché Aimée con il suo impegno discreto, silenzioso e costante ha pensato ad un mondo migliore per tutti .
Siamo stati presenti anche qui, dopo Messina con il saluto di Legambiente Sicilia con Enzo Colavecchio.
Fra le prime socie di Legambiente del Tirreno, a Stromboli, con lei abbiamo portato avanti impegni importanti per lo sviluppo sostenibile dell'isola.
La gente di Stromboli le ha voluto testimoniare il suo affetto con parole, pensieri e fiori, perché Aimée con il suo impegno discreto, silenzioso e costante ha pensato ad un mondo migliore per tutti .
Siamo stati presenti anche qui, dopo Messina con il saluto di Legambiente Sicilia con Enzo Colavecchio.
Parole toccanti quelle di GianLuca Giuffrè che con Ulli e Karola da Ginostra hanno portato il fiore della Ginestra, simbolo di semplicità, umiltà e identità del paesaggio eoliano, una pianta che sa adattarsi negli ambienti più estremi, ma che grazie al "suo profumo nel deserto conforta" ci ricorda Giacomo Leopardi.
Dalla terra ferma è arrivato anche il grano per ricordare che la speranza e la primavera ogni anno si rinnovano e vincono il buio, dando nuova vita.
Con questi simboli di bellezza della natura noi di Legambiente l'abbiamo voluta ricordare, insieme a tutta la gente dell'isola. Il suo impegno sarà memoria e nuova strada.
Con questi simboli di bellezza della natura noi di Legambiente l'abbiamo voluta ricordare, insieme a tutta la gente dell'isola. Il suo impegno sarà memoria e nuova strada.
Naufragio Cris M. a Monterosa. Condannato il comandante Salvatore Arena
Salvatore Arena, comandante dell'aliscafo Cris M., fìnito sugli scogli di Monterosa (Lipari) l'otto settembre del 2017, mentre era in navigazione verso Salina, è stato condannato quest'oggi, al tribunale di Barcellona, a due anni di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
Il GUP, Valeria Gioieli, a conclusione della camera di consiglio, protrattasi per due ore, ha anche concesso a Salvatore Arena il beneficio della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale.
Inoltre il comandante è stato condannato a risarcire, alle costituite parti civili, il danno subito, da liquidarsi in sede civile, nonché a rifondere alle medesime parti civili le spese sostenute per la costituzione in giudizio.
Il GUP, Valeria Gioieli, a conclusione della camera di consiglio, protrattasi per due ore, ha anche concesso a Salvatore Arena il beneficio della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale.
Inoltre il comandante è stato condannato a risarcire, alle costituite parti civili, il danno subito, da liquidarsi in sede civile, nonché a rifondere alle medesime parti civili le spese sostenute per la costituzione in giudizio.
Manifestazione finale del progetto "Cintura bianca" domani al PalaBiviano.
Giovedì 30 maggio presso il palazzetto dello sport "Nicola Biviano" si svolgerà la manifestazione finale del progetto " Cintura bianca" svoltosi durante l'anno scolastico all'istituto Lipari due Santa Lucia con dirigente scolastico Renato Candia e referente del progetto Cettina Forestieri insieme alla Fijlkam con referente lo Sporting club judo Lipari e l' istruttore federale Bisazza Gaetano .
I ragazzi coinvolti nel progetto sono stati 150 : la primaria di Canneto e Vulcano e l'infanzia di Canneto e Quattropani .
La manifestazione avrà inizio alle 9.30 e si concluderà alle 12.00 è prevista la presenza del Sindaco Marco Giorgianni, sempre attento e sensibile alle manifestazioni sportive per i giovani, e dell'assessore Davide Merenda che, da vecchio sportivo, ha sempre un occhio vigile per tutti i tipi di sport con un attenzione maggiore verso l'attività giovanile.
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